IN SINTESI. Nel mondo pag.2 In Italia pag.5 IN EVIDENZA. III TRIMESTRE 2012 numero 4/12 30 ottobre 2012

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1 III TRIMESTRE 2012 numero 4/12 30 ottobre 2012 IN SINTESI Nel mondo pag.2 In Italia pag.5 Le ultime stime IGC per la campagna di commercializzazione 2012/13 sono state corrette al ribasso relativamente all offerta mondiale che, dopo il livello record del 2011, dovrebbero subire una contrazione prossima al 6% nel La domanda mondiale dovrebbe registrare una lieve flessione attestandosi comunque su livelli superiori ai raccolti e determinando una contrazione delle scorte. Quest ultime, pur rimanendo su livelli di sicurezza, risultano in calo nei principali paesi esportatori. Nel periodo in esame, i prezzi mondiali della granella di frumento tenero si sono rivalutati su base congiunturale; la quotazione FOB dell Hard Red Winter statunitense, infatti, ha accresciuto il proprio valore del 30% circa rispetto al trimestre precedente e il prezzo FOB del prodotto francese del 23% circa. IN EVIDENZA I primi dati ufficiali evidenziano per il 2012 un incremento degli investimenti e dei raccolti sia di frumento duro che di frumento tenero. Il primo semestre dell anno ha evidenziato una contrazione del deficit strutturale della bilancia commerciale della granella di frumento, in ragione della flessione sia dei volumi importati sia dei prezzi all import. Per la pasta di semola si è registrato una progressione del surplus di bilancio, dovuto, nonostante la leggera contrazione dei volumi, all aumento dei prezzi all export. In linea con i prezzi mondiali, le quotazioni all origine del frumento nel mese di settembre evidenziano una progressione congiunturale, più consistente per il frumento duro. Nel periodo gennaio-settembre è registrata una progressione tendenziale dei consumi domestici dei derivati del frumento. Nel mondo In Italia Stima 1 del bilancio mondiale del frumento per la campagna 2012/13 (mln t) Evoluzione del prezzo all origine del frumento (euro/t) mar-10 mag-10 lug-10 set-10 nov-10 gen-11 mar-11 mag-11 lug-11 set-11 nov-11 gen-12 mar-12 mag-12 lug-12 set-12 frumento duro frumento tenero 1) dati agiornati al 25 ottobre Fonte: elaborazione Ismea su dati IGC 1

2 1. Nel mondo 1.1 La produzione Tab. 1.1 La produzione mondiale 1 (mln t) var.% Frumento Tenero 657,6 619,7-5,8 Ue ,2 122,6-5,1 USA 53,0 59,6 12,5 Canada 21,1 22,3 5,7 Russia 56,2 39,0-30,6 Ucraina 22,3 14,2-36,3 Kazakistan 19,7 8,9-54,8 Cina 117,9 120,0 1,8 India 86,9 93,9 8,1 Pakistan 24,2 23,0-5,0 Turchia 18,8 17,5-6,9 Australia 29,5 22,0-25,4 Argentina 13,2 11,0-16,7 Altri Paesi 65,6 65,7 0,2 Frumento Duro 36,7 35,1-4,4 Ue-27 8,2 8,0-2,4 Canada 4,2 4,4 4,8 Turchia 3,0 3,0 0,0 Kazakistan 3,0 1,6-46,7 Algeria 2,5 3,0 20,0 USA 1,4 2,2 57,1 Messico 2,2 2,1-4,5 Altri Paesi 12,2 10,8-11,5 Totale 694,3 654,8-5,7 1) aggiornato al 25 ottobre Fonte: elaborazione Ismea su dati IGC La produzione mondiale di frumento viene stimata nel 2012 in contrazione del 5,7% rispetto ai raccolti record dello scorso anno. A contribuire in misura determinante alla flessione mondiale di frumento sono stati i paesi ex-urss, fortemente penalizzati, così come avvenne nel 2010, da una persistente siccità. Complessivamente, Russia, Ucraina e Kazakistan hanno ridotto la propria offerta di circa 36 milioni di tonnellate, portandosi a 62 milioni di tonnellate nel corrente anno (-36% sul 2011). Anche la Ue-27 subisce una flessione dei raccolti dovuta in larga misura al Regno Unito - che perde il 13% dei propri raccolti di frumento tenero scendendo a circa 13 milioni di tonnellate ma anche alla Germania, Polonia, Romania, Spagna; in controtendenza Francia e Italia. A fronte della contrazione dell offerta mondiale di frumento, che si porterebbe complessivamente a 655 milioni di tonnellate (-39 mln t sul 2011), si stima una leggera flessione della domanda (-1,9%) che si dovrebbe attestare a 679 milioni di tonnellate, cioè ad un livello più elevato dell offerta. In tal modo, le scorte di materia prima si ridurrebbero a 172 milioni di tonnellate (-12%). Con riferimento ai principali paesi esportatori, le scorte a fine campagna vengono stimate al livello più basso degli ultimi cinque anni; è da evidenziare in particolare il calo dei paesi ex-urss le cui riserve, in ragione della flessione dell offerta, si sono erose del 50% scendendo a poco meno di 12 milioni di tonnellate. E da segnalare anche la flessione delle scorte negli USA che, nonostante l aumento produttivo, hanno perso il 12% delle riserve dello scorso anno in ragione dell aumento dei consumi interni di frumento per uso zootecnico (da 4,6 a 8,6 mln t nel 2012), conseguente alla marcata contrazione della disponibilità di mais che si è registrata in quest anno. E questo lo scenario di base che ha spinto al rialzo i prezzi mondiali della granella di frumento nei primi mesi della campagna di commercializzazione L adozione di misure restrittive di politiche doganali allo scopo di garantire la copertura del mercato interno potrebbe determinare fenomeni distorsivi del mercato, andando a comprimere ulteriormente i volumi di prodotto disponibile. Tale situazione è stata recentemente prospettata per l Ucraina, alimentando i timori di una ulteriore infiammata dei mercati mondiali. 2

3 Tab. 1.2 Le principali variabili di mercato del frumento 1 (mln t) 2010/ / /13 var.% / Produzione 653,2 694,3 654,8-5,7 Scambi 125,6 145,3 132,2-9,0 Consumi 659,0 692,1 678,8-1,9 Stock finali, di cui 2 : 194,2 196,4 172,4-12,2 USA 23,5 20,2 17,8-11,9 Ue-27 10,7 11,1 10,5-5,4 Russia 14,0 11,0 6,0-45,5 Canada 7,2 5,9 5,4-8,5 Australia 9,2 8,0 3,8-52,5 Ucraina 3,5 6,6 3,3-50,0 Kazakistan 1,5 6,1 2,5-59,0 Argentina 3,7 0,3 0, ) aggiornato al 25 ottobre ) i principali paesi esportatori.. Fonte: elaborazione Ismea su dati IGC 1.2 Gli scambi Fig. 1.1 Import di frumento dell UE (000t) Fig. 1.2 Export di frumento dell UE (000t) Fonte: elaborazione Ismea su dati Eurostat Nel II trimestre 2012 si è registrata una significativa flessione rispetto al precedente trimestre delle importazioni comunitarie di frumento tenero dai paesi terzi che, comunque, rimangono più elevate se confrontate con lo stesso trimestre La dinamica congiunturale è da attribuire in larga misura a Russia, Ucraina e Kazakistan, in ragione del calo dei raccolti e delle scorte. Al contrario, l import di frumento duro è risultato in consistente aumento su base congiunturale; i paesi fornitori che hanno incrementato massicciamente le proprie forniture sono stati il Canada e Australia che hanno soddisfatto poco meno dell 80% degli acquisti comunitari sui mercati terzi. L export dell Ue di entrambi i prodotti è risultato in flessione sia su base tendenziale che congiunturale in ragione, verosimilmente, dei minori raccolti attesi in quest annata; in particolare, si sono ridotti significativamente gli invii di frumento tenero e di frumento duro verso Marocco, Tunisia e Turchia mentre sono leggermente aumentati quelli verso l Algeria. 3

4 1.3 Il mercato I prezzi mondiali della granella di frumento si sono fortemente rivalutati nel III trimestre dell anno. Con riferimento ai prezzi FOB del frumento tenero francese, il trimestre in esame ha fatto registrare un aumento congiunturale del 23% circa, portandosi ad un valore medio pari a 257,92 /t. Dal confronto tendenziale, inoltre, i prezzi risultano nettamente più elevati di quelli registrati nel III trimestre 2011 (+30%). Allo stesso modo, i due prodotti statunitensi considerati hanno segnato in media una progressione dei listini del 30% rispetto al precedente periodo e del 20% circa su base tendenziale. Fig. 1.3 Prezzi FOB del frumento francese ( /t) Fig. 1.4 Prezzi FOB del frumento USA ($/t) Fonte: elaborazione Ismea su dati HGCA 4

5 2. In Italia Fig. 2.1 Outlook del frumento duro per il 2012 (000 t) Fig. 2.2 Outlook del frumento tenero per il 2012 (000 t) * stima Ismea. I dati relativi all offerta nazionale di frumento nel 2012 indicano una significativa progressione annua sia del frumento duro che del frumento tenero. Tale incremento potrebbe verosimilmente ripercuotersi sulla disponibilità interna di granella determinando una flessione delle importazioni di materia prima. Questa situazione porterebbe al miglioramento del grado di autoapprovvigionamento e, quindi, ad una riduzione del deficit strutturale della bilancia commerciale della granella di frumento. L effetto atteso dell incremento produttivo sull approvvigionamento all estero si spiega ammettendo consumi interni in lieve ripresa e esportazioni che potrebbero avere nel 2012 incrementi piuttosto contenuti. 2.1 La produzione La produzione agricola Tab. 2.1 Superfici e produzioni di frumento in Italia (t) Var.% frumento duro - superficie (ha) ,7 - produzione (t) ,9 - resa (t/ha) 3,17 3,24 2,0 frumento tenero - superficie (ha) ,3 - produzione (t) ,2 - resa (t/ha) 5,33 5,80 8,9 1) dato provvisorio. Fonte: Istat - Agrit nel 2012 (+11% sul 2011). I dati provvisori pubblicati dall Istat evidenziano una netta progressione dei raccolti nazionali di frumento nell anno in corso in ragione sia dell aumento degli investimenti sia del miglioramento delle rese ad ettaro. In particolare, il raccolto di frumento duro dovrebbe attestarsi a 4,2 milioni di tonnellate (+12% sul 2011) ottenuti dalla coltivazione di circa 1,3 milioni di ettari (+10%). Nel caso del frumento tenero, l aumento produttivo ammonta al 20%, con volumi pari a circa 3,4 milioni di tonnellate. Per tale coltivazione gli investimenti ammontano a poco meno di 600 mila ettari La produzione industriale L indice del clima di fiducia è il frutto di un indagine Ismea sulla congiuntura dell industria alimentare italiana condotta presso gli operatori del settore con cadenza trimestrale e finalizzata a raccogliere informazioni qualitative sulla tendenza della domanda e sulla congiuntura del mercato. L indice del clima di fiducia 5

6 dell industria molitoria ha evidenziato nel un miglioramento, passando da -18,7 del II trimestre 2012 a -3,7 nel periodo in esame. E da osservare che il maggiore ottimismo registrato tra gli operatori del segmento produttivo delle farine risente di quello rilevato presso gli operatori del comparto dei prodotti da forno e dei prodotti dolciari che hanno registrato da inizio anno un incremento sia delle esportazioni sia dei consumi interni. L industria pastaria, al contrario, ha evidenziato un leggero peggioramento dell indicatore, che tuttavia è rimasto in area positiva, passando a +5,5 nel contro un +8,3 del precedente periodo. In questo caso, è possibile correlare il minore ottimismo congiunturale con la sostanziale stabilità dell export di pasta registrato nel I semestre dell anno. Fig. 2.3 Indice del clima di fiducia per l industria molitoria 1 Fig. 2.4 Andamento delle componenti del clima di fiducia per l industria pastaria 1 1) escluso riso. Legenda : II trimestre 2012; Dall analisi delle componenti che concorrono al calcolo di tale indice, si evidenzia che il miglioramento registrato per l industria molitoria è da attribuire essenzialmente alla forte progressione degli ordini. Nel caso dell industria pastaria, invece, il pessimismo mostrato dagli operatori è da ricondurre al peggioramento degli ordini, nonostante il netto miglioramento della produzione attesa per il prossimo trimestre. Fig. 2.5 Andamento delle componenti del clima di fiducia per l industria molitoria 1 Fig. 2.6 Andamento delle componenti del clima di fiducia per l industria pastaria 1) escluso riso. 2.2 Gli scambi Le stime Ismea relative alle importazioni di frumento nel III trimestre dell anno sono per una significativa contrazione di entrambe le tipologie di prodotto in esame. In particolare, la dimanica a congiunturale evidenzia per il frumento tenero una flessione delle richieste all estero pari al 35%, che raggiunge un tasso del 60% se confrontata con lo stesso periodo dello scorso anno. Medesimo andamento viene stimato per il frumento duro, con una flessione delle importazoni pari al 6

7 60% nei confronti del II trimestre 2012 e del 70% circa su base tendenziale. La contrazione dell import di frumento è da imputare verosimilmente alla consistente progressione dell offerta interna. Riguardo alle esportazioni dei derivati del frumento, nel III trimestre si evidenzia un leggero arretramento congiunturale per la pasta (-4%) mentre risulta in aumento del 3% circa su base tendenziale. Al contrario, per i prodotti della panetteria e della pasticceria si stima una progressione dell export più consistente se confrontata col periodo precedente (+9%) rispetto alla dinamica tendenziale (+1%). Fig. 2.7 Dinamica dell import nazionale della granella di frumento (000 t) Fig. 2.8 Dinamica dell export nazionale dei derivati del frumento (000 t) Stima Ismea per il III trimestre. Stima Ismea per il III trimestre. I dati Istat relativi ai primi sei mesi dell anno in corso, rilevano, rispetto allo stesso periodo 2011, una flessione del deficit strutturale della bilancia commerciale della granella di frumento da imputare alla flessione dei valori unitari all import e quindi del valore complessivo dell import, cui è corrisposta una riduzione più contenuta dei volumi di frumento importati. Anche l attivo di bilancio del settore pastario è risultato, nello stesso periodo, in crescita in ragione dell aumento dei valori unitari all export, mentre i quantitativi esportati sono risultati in leggera flessione. Tab. 2.2 La bilancia commerciale del frumento gen-giu 2012 Var.% gen-giu 2012/gen-giu 11 mln. quant. valore val.un. export tot ,1-75,5 2,3 - UE 12-43,5-36,1 13,1 - Paesi terzi 12-83,2-84,6-8,2 import tot ,9-12,7-7,2 - UE 508 1,5-9,7-11,0 - Paesi terzi ,7-18,0 2,1 saldo ,1-4,7 - Tab. 2.3 La bilancia commerciale della pasta 1 gen-giu 2012 Var.% gen-giu 2012/gen-giu 11 mln. quant. valore val.un. export tot ,5 7,2 7,8 - UE 459 1,5 8,4 6,8 - Paesi terzi 285-4,0 5,4 9,8 import tot. 22-0,2 9,7 9,9 - UE 18 2,6 9,5 6,7 - Paesi terzi 4-13,7 10,7 28,3 saldo 723-0,5 7, La destinazione e l origine degli scambi Nel I semestre trimestre dell anno si è registrata una flessione tendenziale delle importazioni di granella di frumento duro ed un leggero aumento di quelle di frumento tenero. Nel dettaglio, dal confronto con il medesimo periodo 2011, il calo delle forniture italiane di frumento duro è da imputare in larga parte al Canada, Grecia e Stati Uniti, al contrario, risulta in aumento il prodotto proveniente dalla Francia e soprattutto dall Australia che ha più che raddoppiato le proprie forniture in ragione degli abbondanti raccolti dello scorso anno. Quanto al frumento tenero, la progressione delle richieste all estero è stata uniforme a livello territoriale; fa eccezione la Francia che, tuttavia, si conferma come il principale paese fornitore soddisfacendo oltre il 30% delle richieste italiane all estero. Le esportazioni nazionali di pasta di semola mostrano una leggera flessione su base tendenziale. Con 7

8 riferimento ai principali paesi acquirenti, tale andamento è da attribuire soprattutto al Giappone, che ha ridotto i volumi di pasta acquistati di circa il 14%.Tra i mercati di sbocco storicamente meno rilevanti per il prodotto nazionale è da segnalare anche per il II trimestre 2012 l aumento della domanda proveniente dai mercati emergenti. Le esportazioni italiane di pasta di semola, infatti, hanno segnato nei primi sei mesi del 2012 una progressione tendenziale pari al 13% per la Russia, 7% per il Brasile e sono quasi raddoppiate per la Cina che ha superato tonnellate. Tuttavia, tali paesi assorbono congiuntamente volumi poco rilevanti e pari a poco più di 32 mila tonnellate nei primi sei mesi dell anno (il 4% dell export totale). In aumento tendenziale sono risultate anche le esportazioni dei prodotti della panetteria e biscotteria dovuto alla maggior parte dei principali paesi acquirenti fatta eccezione della Francia. Tab. 2.4 Paesi di origine dell import di granella di frumento (000 t) Tab. 2.5 Paesi di destinazione dell export dei derivati del frumento 1 (000 t) gen-giu 2011 gen-giu 2012 var.% Frumento duro Totale ,3 - Australia Francia ,4 - Canada ,9 - Grecia ,6 - Stati Uniti ,2 - Spagna ,7 - Ungheria altri paesi ,0 Frumento tenero Totale ,7 - Francia ,7 - Austria ,8 - Germania ,9 - Bulgaria ,8 - Ungheria Ucraina Russia Romania kazakistan ,9 - altri paesi ,2 gen-giu 2011 gen-giu 2012 var.% Pasta di semola Totale ,5 - Germania ,5 - Francia ,8 - Regno Unito ,9 - Stati Uniti ,8 - Giappone ,6 - Paesi Bassi ,6 - Russia ,8 - Svezia ,2 - altri paesi ,3 Prod. Panett. e Biscott. Totale ,4 - Francia ,2 - Germania ,1 - Regno Unito ,8 - Spagna ,8 - Stati Uniti ,1 - Austria 7 7 3,0 - Paesi Bassi 6 6-2,2 - Svizzera 6 6-0,5 - Russia ,5 - altri paesi ,3 1) quantità non coefficientate. 2.3 La domanda La domanda delle famiglie I dati ad oggi disponibili, relativi ai primi nove mesi del corrente anno, hanno evidenziato una lieve ripresa dei consumi domestici in quantità e valore dei derivati del frumento rispetto a quelli registrati nello stesso periodo del Dal dettaglio per tipologia di prodotto la situazione appare piuttosto uniforme. Ad incidere, tuttavia, in maggior misura sulla crescita dei consumi complessivi è stata la progressione registrata per la pasta di semola che rappresenta una quota prossima al 50% in volume e al 25% in valore dell intero aggregato derivati del frumento. E da sottolineare, inoltre, che il trend positivo dei volumi è stato favorito dalla flessione dei valori unitari d acquisto. Allo stesso modo, per i prodotti a maggior contenuto di servizi come i primi piatti pronti, si è evidenziata una significativa progressione del consumo domestico in ragione della flessione dei prezzi. Anche i volumi acquistati dalle famiglie italiane di sostituti del pane e dei prodotti della biscotteria hanno evidenziato una lieve ripresa nonostante l aumento del prezzo medio al consumo. 8

9 Tab. 2.6 Dinamica degli acquisti domestici e della spesa per i derivati del frumento 1 (var.%) gen-set2012/gen-set 2011 q.tà val. unitario Derivati del frumento, di cui: 1,2 0,7-0,5 - pasta di semola 1,3-0,9-2,2 - primi piatti pronti 3,5 2,4-1,1 - sostituti del pane 1,8 2,4 0,6 - biscotti I colaz. e dolciumi 0,5 1,6 1,0 Tab Dinamica degli acquisti domestici di pasta per area e canale di vendita (var.%) gen-set 2012/gen-set 2011 q.tà val. Totale Italia 1,3-0,9 Nord Ovest 1,9 1,9 Nord Est 2,0-1,9 Centro+Sardegna -1,8-2,0 Sud+Isole 2,7-1,6 Super + Iper 4,6 0,9 Discount -7,1-0,4 Liberi servizi -7,2-12,1 Dettaglio tradizionale -32,3-31,1 Altri canali 1 57,3 39,6 1) il totale dei derivati del frumento non include i consumi di pane sfuso., panel famiglie Gfk-Eurisko 1) ambulanti, aree di servizio stradali, porta a porta, vendita diretta, internet, vendita per corrispondenza, dettaglio specializzato, ecc., panel famiglie Gfk-Eurisko Con particolare riferimento alla pasta di semola, dal punto di vista territoriale, i volumi consumati sono aumentati nelle regioni del Nord e del Meridione mentre nelle regioni del Centro sono risultati in calo. Sul fronte della spesa, inolte, si è registrato un aumento solo nelle regoni del Nord-Ovest. Per quanto riguarda i canali distributivi, l aumento degli acquisti di pasta di semola continua ad interessare esclusivamente i punti vendita della GDO (super+iper rappresentano più del 70% del totale Italia); prosegue invece la perdita di quota di mercato del dettaglio tradizionale, dei discount e dei liberi servizi. In netto aumento risultano gli acquisti effettuati presso gli altri canali, come i mercati rionali, il dettaglio specializzato, gli spacci aziendali, le aree di servizio, i siti internet, ecc. E da sottolineare, comunque, che quest ultimo canale di acquisto continua a detenere una quota di mercato ancora del tutto marginale e pari a circa il 3% dei volumi totali. 2.4 Il mercato I prezzi alla produzione Nel terzo trimestre 2012 il mercato all origine della granella di frumento, pur mostrando una fisiologica volatilità, non ha mostrato evidenti fenomeni tensivi ad eccezione del prezzo all origine del frumento tenero nel mese di luglio. Fig. 2.9 Volatilità del mercato dei prodotti guida nel 2012 Nota: la bolla indica il prezzo effettivamente rilevato sul mercato, mentre l area grigia indica l intervallo atteso in base all andamento di mercato. Quando il prezzo rilevato è compreso nell'intervallo atteso, nel mercato non si evidenziano tensioni; viceversa se il prezzo rilevato è esterno all intervallo atteso, nel mercato sussistono tensioni al rialzo o al ribasso. 9

10 Fig Indice dei prezzi alla produzione del frumento (2000=100) In linea con l andamento del prezzo mondiale del frumento tenero, anche quello nazionale ha mostrato nel una marcata rivalutazione sia su base congiunturale sia tendenziale. Nel caso del frumento duro si è registrata una rivalutazione congiunturale più contenuta mentre, dal confronto tendenziale, il prezzo medio del trimestre in esame è risultato più basso di circa il 5% rispetto a quello realizzato nello stesso periodo del Nel dettaglio, il valore medio nazionale del frumento tenero nel terzo trimestre dell anno si è attestato a 258,92 euro/t, ovvero il 10% in più del prezzo medio del trimestre precedente. Più consistente è la rivalutazione del prezzo su base tendenziale (+12%): nel III trimestre 2011, infatti, il prezzo medio era pari a 230,58 euro/t. Il prezzo medio del frumento duro si è attestato, nel periodo in esame, a 269,01 euro/t, in aumento del 2% su base congiunturale. Nel corrispondente periodo del 2011, invece, la quotazione media si era attestata a 284,00 euro/t, ovvero il 5% più alta del valore medio rilevato nel trimestre in esame. Tab. 2.8 Prezzi medi all origine del frumento ( /t) Var.% III trim 12/ IV trim 11 I trim 12 II trim 12 III trim 12 III trim 11 II trim 12 Frumento duro 276,43 271,42 263,66 269,01-5,3 2,0 - Foggia 281,73 273,65 267,38 275,67-6,2 3,1 - Milano 295,17 290,69 282,80 292,68-5,4 3,5 Frumento tenero 219,17 227,89 234,69 258,92 12,3 10,3 - Bologna 224,24 229,41 235,30 263,03 10,2 11,8 - Milano 245,15 249,31 252,84 273,09 8,5 8, I prezzi dei mezzi di produzione L indice Ismea dei prezzi dei mezzi correnti di produzione risulta stabile nel terzo trimestre dell anno interrompendo il trend rialzista dei costi agricoli del frumento costantemente in atto nell ultimo biennio. Tale andamento risulta disallineato rispetto a quello rilevato per i costi di produzione dell intera branca agricoltura che nel periodo in esame continuano a progredire su base congiunturale (+0,7%). Anche se la crescita dei costi di produzione del frumento si è fermata nel, è da osservare che il loro livello rimane significativamente più elevato di quello registrato nel III trimestre dello scorso anno (+2,7%) e del 7,5% rispetto a valore dell indice registrato nello stesso periodo del La stabilità dei costi di produzine del frumento nel periodo in esame è conseguente al medesimo andamento osservato per i costi dei prodotti energetici e per quelli degli antiparassitari, mentre i costi dei concimi hanno segnato solo una lieve progressione (+0,1%). 10

11 Tab Indice dei prezzi dei mezzi di produzione del frumento (2000=100) Tab Indice dei prezzi dei mezzi di produzione per voce di costo (2000=100) La ragione di scambio Fig Indice della ragione di scambio della fase agricola 1 (2000=100) L indice della ragione di scambio è ottenuto dal confronto tra l indice dei prezzi all origine della granella con quello dei costi di produzione e sta ad indicare l andamento della redditività della fase agricola. Nel trimestre in esame, si rileva un miglioramento congiunturale dell indice della ragione di scambio, più consistente per il frumento tenero (+9%) rispetto a quello emerso per il frumento duro (+1,2%). La progressione dell indice della ragione di scambio è da attribuire all aumento dell indice dei prezzi della granella più consistente per quello del frumento tenero - cui è corrisposta la stabilità dei costi dei mezzi correnti di produzione. 1) rapporto tra l indice dei prezzi alla produzione e l indice dei prezzi dei mezzi correnti di produzione I prezzi al consumo Il trimestre in esame interrompe la tendenza flessiva dei valori medi unitari della pasta di semola che si è registrata dal III trimestre dello scorso anno. Nel periodo in esame infatti il valore medio unitario si è rivalutato del 5,3% mentre dal confronto tendenziale si conferma più basso. L aumento congiunturale ha caratterizzato la maggior parte dei prodotti monitorati, ad eccezione dei frollini che hanno mostrato una flessione dei prezzi al dettaglio di poco meno del 2% sia su base congiunturale che tendenziale. Tab. 2.9 Valori medi unitari al consumo ( /kg), panel famiglie Gfk-Eurisko var.% III trim12/ IV trim 11 I trim 12 II trim 12 III trim 12 II trim 12 III trim 11 Pasta di semola secca 1,24 1,23 1,14 1,20 5,3-4,3 Primi piatti pronti - pasta surgelata 5,65 5,37 5,75 5,96 3,6 3,3 Sostituti del pane-crackers 3,12 2,97 3,02 3,10 2,5-1,0 Sostituti del pane-pan carrè 2,42 2,32 2,33 2,39 2,6 0,0 Biscoti I colaz.-frollini 3,27 3,21 3,29 3,23-1,8-1,6 Area Mercati Responsabile di redazione: Francesca Carbonari Redazione a cura di: Cosimo Montanaro, Giovanna Ferrari c.montamaro@ismea.it 11

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