CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE
|
|
- Emma Buono
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Pag. 1 a 5 CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE Procedura aperta per l individuazione e la gestione di n. 2 Centri Interculturali territoriali destinati a minori, stranieri ed italiani, per bambini e ragazzi di età compresa fra i 6 e i 18 anni collocati nel territorio del V Municipio di Roma Capitale. Numero di gara: PREMESSA Il Centro Interculturale Territoriale si configura come luogo fisico di incontro, confronto e scambio tra persone di cultura straniera ed Italiani nativi, globalmente teso a favorire l integrazione interculturale nel territorio, cioè la co-costruzione di percorsi partecipati di cittadinanza, basandosi su azioni di dialogo, ascolto, orientamento e informazione per il contrasto dell esclusione e della marginalità sociale, e per la prevenzione della discriminazione culturale, personale, sociale e di genere. Il Centro Interculturale Territoriale è, al contempo, luogo-risorsa organizzato di educazione alla diversità (culturale, personale, sociale e di genere), capace di sostenere gradualmente l ingresso e la partecipazione dei minori e delle loro famiglie nel sistema sociale, la maturazione di competenze di cittadinanza (per contribuire a ridurre il fenomeno della c.d. doppia assenza). Il Centro Interculturale Territoriale rappresenta, infine, un luogo di snodo tra e con enti diversi, in funzione di risposta ai bisogni rilevati in campo multiculturale, mettendo in contatto, da un lato, le domande di intervento espresse da soggetti fragili non cittadini italiani a rischio di esclusione o marginalità sociale, e, dall altro, le strutture dei servizi deputati al sostegno sociale, sociosanitario o socioeducativo. Esso quindi è finalizzato a: a) Promuovere la valorizzazione delle realtà multiculturali, con particolare riferimento a quelle presenti nel territorio, stimolando il contatto e la conoscenza reciproca tra cittadini non italiani e cittadini italiani; b) diffondere e sostenere attivamente una corretta cultura di società democratica, partecipativa e solidaristica, contrastando fenomeni di discriminazione e di emarginazione; c) facilitare lo sviluppo armonizzato di percorsi individuali e collettivi di integrazione nel tessuto sociale, anche svolgendo interventi di segretariato sociale; d) concorrere alla co-costruzione di una rete locale delle istituzioni e delle organizzazioni di varia natura, tesa alle medesima finalità di integrazione. In considerazione, quindi, del notevole valore sociale dei Centri Interculturali Territoriali e per dare continuità all offerta del servizio gestito finora a livello centrale dal Dipartimento Politiche Sociali, della sussidiarietà e della salute e poi trasferito alla competenza dei Municipi, si procede alla selezione di organismi cui affidare la gestione dei Centri per un periodo pari a 9 mesi, in attesa dell elaborazione del nuovo Piano Sociale Municipale e del relativo processo di co-progettazione che permetterà di rimodulare il servizio secondo i bisogni espressi dal territorio.
2 Art. 1 Oggetto Il presente Capitolato disciplina il contratto d appalto della procedura aperta per l individuazione e la gestione di n. 2 Centri Interculturali territoriali destinati a minori, stranieri ed italiani, per bambini e ragazzi di età compresa fra i 6 e i 18 anni collocati nel territorio del V Municipio di Roma Capitale. Esso è articolato nei seguenti Lotti: LOTTO n. 1- Centro Interculturale destinato a minori, stranieri ed italiani, in età compresa tra i 6 e i 18 anni, localizzato nel territorio del Municipio V, in una selle zone urbanistiche del quadrante EST (zone urbanistiche: 7A Centocelle, 7B Alessandrina, 7C Tor Sapienza, 7D La Rustica, 7E Tor Tre Teste, 7F Casetta Mistica, 7G Centro Direzionale Centocelle, 7H Omo) ; LOTTO n. 2 - Centro Interculturale destinato a minori, stranieri ed italiani, in età compresa tra i 6 e i 18 anni localizzato nel territorio del Municipio V, in una delle zone urbanistiche del quadrante OVEST (zone urbanistiche: 6A Torpignattara, 6B Casilino, 6C Quadraro, 6D Gordiani). Art. 2 Durata e Prezzo Le attività avranno la durata di mesi 9 a partire dalla data effettiva di inizio del servizio e successivamente ai controlli previsti dalla normativa vigente sull organismo affidatario e sulla struttura da parte del Municipio V. L importo complessivo a base di gara è ,06 (al netto dell IVA) oneri della sicurezza pari a zero, suddiviso nei seguenti lotti: LOTTO N. 1: Importo a base di gara ,53 (al netto dell I.V.A.) LOTTO.N. 2: Importo a base di gara ,53.(al netto dell I.V.A.) I concorrenti possono presentare offerta per ciascun Lotto e potranno essere aggiudicatari di non più di uno, sia se partecipino singolarmente, in raggruppamento temporaneo di impresa o in forma consortile. Art. 3 Modalità di esecuzione del Servizio Il presente capitolato prevede l individuazione e la gestione di n. 2 Centri Interculturali Territoriali per bambini e ragazzi in età compresa fra i 6 e i 18 anni residenti o stabilmente domiciliati nel territorio del Municipio V. I Centri dovranno essere ubicati nel territorio del Municipio V, suddiviso nei quadranti specificati all articolo 1 del presente Capitolato, sostanzialmente equivalenti per numero di popolazione, per facilitare l accesso dei minori e delle loro famiglie ai Centri. Ogni Centro Interculturale Territoriale dovrà garantire un apertura di 4 ore giornaliere per 5 giorni alla settimana in orario pomeridiano, con modalità che dovranno essere esplicitate nell offerta progettuale attraverso un planning settimanale. Ciascun Centro dovrà accogliere 40 bambini e ragazzi, 5 dei quali inviati o comunque inseriti previo accordo con il Servizio Sociale municipale con diritto a riserva dei posti. Presso i centri interculturali territoriali saranno accolti anche bambini e/o ragazzi con disabilità, su invio o comunque previo accordo con i servizi sociali municipali, con cui sarà condiviso un progetto individualizzato di intervento che prevedrà anche l ausilio individuale (per i minori non autosufficienti/non autonomi) o in piccoli gruppi (per i minori con disabilità medio-lievi) di personale con titolo di assistente domiciliare o equipollente. L assistente domiciliare sarà quindi dedicato in via prioritaria ai minori con disabilità, in assenza dei quali sarà di supporto alle attività degli educatori. 2
3 Art. 4 Requisiti del Personale L Ente gestore, dovrà garantire, per lo svolgimento dei servizi in ciascun centro, la presenza di: n. 1 addetto ai servizi generali per 2 ore giornaliere; n.1 responsabile del progetto e coordinatore dell équipe per 12 ore mensili; n. 2 educatori secondo il seguente rapporto numerico: 1 educatore ogni 20 bambini/ragazzi n. 1 assistente domiciliare (o titolo equipollente) per 4 ore giornaliere (20 ore settimanali) per la cura e l aiuto di bambini con disabilità (in rapporto 1/1 per minori non autosufficienti/non autonomi; 1/3 per minori con disabilità medio-lieve). Il responsabile del progetto e coordinatore dell équipe dovrà essere provvisto di: laurea quinquennale in uno degli ambiti disciplinari afferenti le aree del servizio sociale, pedagogia, psicologia, sociologia o con laurea triennale nelle medesime discipline ed esperienza di almeno tre anni nell ambito di intervento; esperienza professionale almeno triennale in servizi per i minori e preferibilmente in servizi interculturali per i minori e le loro famiglie; esperienza professionale almeno triennale in coordinamento di servizi socio-assistenziali, preferibilmente rivolti a minori. Gli educatori impiegati nel centro dovranno essere forniti di: laurea di educatore professionale di comunità o titolo equipollente; esperienza professionale almeno biennale in servizi per i minori e preferibilmente in servizi interculturali per i minori e le loro famiglie. L assistente domiciliare impiegato per i minori con disabilità dovrà essere provvisto di: qualifica di ADEST/OSS/Assistente Familiare; esperienza professionale almeno biennale in servizi per minori con disabilità. I titoli di aggiornamento e di specializzazione degli operatori proposti (ambito minori e/o interculturalità), dovranno essere descritti analiticamente nei curricula allegati alla proposta progettuale in modo che sia chiaramente identificabile: titolo acquisito ente formatore ore di formazione I titoli di aggiornamento e/o specializzazione relativi ad ambiti diversi e/o non espressi nella suddetta modalità non saranno presi in considerazione ai fini della valutazione dell offerta progettuale e dell attribuzione del relativo punteggio. L esperienza professionale degli operatori proposti (ambito minori e/o interculturalità), dovrà essere descritta analiticamente nei curricula allegati alla proposta progettuale in modo che sia chiaramente identificabile: ruolo ricoperto datore di lavoro data d inizio e data di fine di ciascuna esperienza Le esperienze professionali relativi ad ambiti diversi e/o non espresse nella suddetta modalità non saranno prese in considerazione ai fini della valutazione dell offerta progettuale e dell attribuzione del relativo punteggio. Art. 5 - Localizzazione dell intervento In considerazione dell assenza di una normativa specifica che disciplini le caratteristiche strutturali delle sedi dei centri interculturali, per analogia rispetto alle azioni previste e all età dei beneficiari, il servizio dovrà 3
4 essere realizzato in locali autorizzati al funzionamento ai sensi della Legge Regionale 11 Luglio 2002 n. 18, sia che privati, messi a disposizione dall Organismo proponente ed in grado di ospitare fino a 40 bambini. Entro 60 giorni dall aggiudicazione provvisoria, l organismo aggiudicatario dovrà fornire la documentazione inerente la sede del servizio (con indicazione di indirizzo, superficie in mq, disposizione degli ambienti e relativo utilizzo) comprensiva di autorizzazione al funzionamento come sopra indicato. Art. 6 Obiettivi ed attività Il centro interculturale territoriale rappresenta un luogo di incontro e confronto fra famiglie senza discriminazione di credo, ceto sociale, orientamento sessuale, provenienza; le famiglie e in particolar modo i bambini devono trovarvi uno spazio di ascolto, accoglienza, sostegno per la promozione di dialogo, integrazione, inclusione nella comunità locale. È essenziale che il centro interagisca con gli altri servizi territoriali, con le istituzioni pubbliche, private e del terzo settore per la costruzione e il consolidamento di sinergie locali funzionali all integrazione, che prevengano l isolamento sociale, la marginalità e la devianza e promuovano lo sviluppo di un tessuto sociale accogliente. Le famiglie, e in particolar modo quelle di recente immigrazione, devono essere sostenute nel processo di inserimento sociale, anche attraverso l offerta di momenti di ascolto (liberi o strutturati) e di orientamento alla rete dei servizi sociali, sanitari, educativi, culturali, della formazione (in particolare per l apprendimento della Lingua Italiana), del lavoro, della casa. In sede di commissione di gara sarà, quindi, oggetto di valutazione e di attribuzione di relativo punteggio la conoscenza: del territorio del municipio V, delle principali caratteristiche socio-ambientali, della distribuzione della popolazione nei quartieri, della stratificazione sociale; dell articolazione dei servizi sociali, sanitari, educativi, culturali, della formazione (in particolare per l apprendimento della Lingua Italiana), del lavoro, della casa, del territorio municipale; della composizione della popolazione straniera residente nel municipio; Per la realizzazione degli obiettivi suddetti gli organismi affidatari dovranno proporre attività rivolte ai minori e alle loro famiglie e descriverle accuratamente nella proposta progettuale. In particolare, si dovranno garantire: 1. attività educative/ludico/espressive rivolte ai minori; 2. aiuto compiti e tutoring rivolte ai minori; 3. orientamento rivolto alle famiglie dei minori, per la conoscenza e utilizzo di servizi sociali, sanitari, educativi, culturali, della formazione, del lavoro, della casa; 4. collaborazione con le scuole e con i servizi sociali e sanitari del territorio per l attivazione di reti finalizzate a percorsi condivisi e coerenti con gli obiettivi del progetto; 5. sensibilizzazione del territorio ai temi dell interculturalità e del dialogo fra famiglie, riconoscendo e dando pari dignità alle famiglie, indipendentemente dal credo, ceto sociale, orientamento sessuale, provenienza. Le proposte progettuali potranno contenere attività aggiuntive senza ulteriori oneri per l Amministrazione coerenti con gli obiettivi del presente capitolato, che saranno oggetto di valutazione ai fini dell attribuzione del punteggio. 4
5 Art. 7 - Monitoraggio e valutazione Il centro dovrà rappresentare unitamente agli altri soggetti gestori di servizi per l infanzia e l adolescenza del Municipio - un osservatorio privilegiato sulla realtà dei bambini e dei ragazzi del territorio e delle loro famiglie, avendo cura di restituire dati quantitativi e qualitativi ai servizi sociali municipali, affinché siano in grado di progettare in modo integrato servizi innovativi ed efficaci per l infanzia e l adolescenza nel territorio. A tale scopo, nella proposta progettuale dovranno essere indicati la metodologia e gli strumenti per rilevare e restituire al servizio sociale municipale, allegando alla proposta progettuale copia degli strumenti di valutazione proposti (schede/questionari ecc ) il numero totale degli iscritti al centro con cadenza mensile; il planning delle attività svolte nel centro con cadenza mensile; il resoconto delle attività e degli incontri finalizzati alla costruzione e al consolidamento della rete territoriale con cadenza trimestrale; il resoconto delle attività e degli incontri finalizzati alla sensibilizzazione del territorio ai temi dell interculturalità e del dialogo fra famiglie, riconoscendo e dando pari dignità alle famiglie, indipendentemente dal credo, ceto sociale, orientamento sessuale, provenienza con cadenza trimestrale; L organismo affidatario dovrà, a conclusione del progetto, curare la stesura di un report finale contenente dati qualitativi e quantitativi relativo all intero periodo di gestione del servizio e trasmetterlo al Servizio Sociale municipale. 5
Allegato C alla D.D. n. 516 del
Allegato C alla D.D. n. 516 del 20.02.2017 CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE Procedura aperta per la gestione di n. 2 Centri Diurni per persone adulte con disabilità di grado medio collocati
DettagliRoma Capitale Municipio Roma V Direzione Socio Educativa
Roma Capitale Municipio Roma V Direzione Socio Educativa D.D. n. 1450 del 27/04/2017 - Allegato A MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER L INDIVIDUAZIONE DI ORGANISMI DA INVITARE ALLA SUCCESSIVA PROCEDURA NEGOZIATA
DettagliPROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEL PROGETTO RELOAD. Reti per il lavoro, l occupabilità e l accompagnamento delle fasce deboli
Municipio Roma V Direzione Socio Educativa Allegato A: Determinazione Dirigenziale n.2964 del 09/10/2019 PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEL PROGETTO RELOAD Reti per il lavoro, l occupabilità e l accompagnamento
DettagliPROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEL PROGETTO PER L AFFIDAMENTO FAMILIARE
Municipio Roma V Direzione Socio Educativa Allegato A Determinazione Dirigenziale n. 1624 / 29.5.18 PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEL PROGETTO PER L AFFIDAMENTO FAMILIARE Il presente Progetto, ai
DettagliRoma Capitale Municipio Roma V Direzione Socio Educativa
D.D. n. 1607 del 09/05/2017 - Allegato A Roma Capitale Municipio Roma V Direzione Socio Educativa MANIFESTAZIONE DI INTERESSE A PARTECIPARE IN QUALITA DI PARTNER DI ROMA CAPITALE MUNICIPIO ROMA V PER LA
DettagliDeterminazione Dirigenziale
MUNICIPIO ROMA V DIREZIONE SOCIO-EDUCATIVA AREA - AFFARI GENERALI UFFICIO BILANCIO E PROGRAMMAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA Determinazione Dirigenziale NUMERO REPERTORIO CF/3395/2017 del 02/10/2017 NUMERO
DettagliBANDO DI GARA D'APPALTO
BANDO DI GARA D'APPALTO In pubblicazione dal 12.10.2016 al 15.11.2016 Allegato 1 SEZIONE I) AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE. I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto: Roma Capitale - Municipio
DettagliCAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE. Periodo 1 gennaio luglio Procedura aperta - Numero gara: C.I.G. n.
Municipio Roma XIV Monte Mario Direzione Socio Educativa CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE Centro Interculturale per minori Periodo 1 gennaio 2017 31 luglio 2018 Procedura aperta - Numero
DettagliDeterminazione Dirigenziale
MUNICIPIO ROMA V DIREZIONE SOCIO-EDUCATIVA AREA - AFFARI GENERALI UFFICIO GARE SERVIZIO SOCIALE Determinazione Dirigenziale NUMERO REPERTORIO CF/3155/2017 del 06/09/2017 NUMERO PROTOCOLLO CF/157271/2017
DettagliSCHEDA DI PROGETTO/RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA
SCHEDA DI PROGETTO/RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA Il presente progetto contiene i seguenti paragrafi: A) relazione tecnico illustrativa con riferimento al contesto in cui è inserito il progetto B) indicazioni
DettagliPROGETTAZIONE DEL SERVIZIO Art. 23 c. 15 d.lgs. n. 50/2016
1 Dipartimento Politiche Sociali Sussidiarietà e Salute Direzione Servizi alla persona U.O. Protezione dei minori ALLEGATO A D.D. N. QE/1478/2017 PROT. QE/35023/2017 PROGETTAZIONE DEL SERVIZIO Art. 23
DettagliLOTTO 1 Sostegno socio-educativo alle famiglie con figli minori
Municipio Roma V Direzione Socio Educativa Allegato A: Determinazione Dirigenziale n.256 del 23/01/2019 PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEL PROGETTO POLO PER LE FAMIGLIE Il presente Progetto, ai sensi
DettagliPROFILO DEMOGRAFICO DEL MUNICIPIO V
PROFILO DEMOGRAFICO DEL MUNICIPIO V LA POPOLAZIONE COMPLESSIVA RESIDENTE Densità della popolazione complessiva residente nelle zone urbanistiche del V Municipio. Anno 2013 Densità nelle zone urbanistiche
DettagliFAQ - Procedura aperta Servizio AEC Municipio VII
FAQ - Procedura aperta Servizio AEC Municipio VII Domanda Risposta Gentilissimi, in merito alla procedura di gara in oggetto volevamo cortesemente chiedere se, in caso di partecipazione in Costituenda
DettagliCAP. 2 - SCHEDA DI DESCRIZIONE SINTETICA E VALUTAZIONE CONCLUSIVA DEL PROGETTO
CAP. 2 - SCHEDA DI DESCRIZIONE SINTETICA E VALUTAZIONE CONCLUSIVA DEL PROGETTO 2.1 - DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO:POLO INTERETNICO: TAKIMI - SERVIZI PER L INTEGRAZIONE DEI MINORI STRANIERI ISCRITTI
DettagliCAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE
ALLEGATO 3) CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE Procedura aperta per l affidamento del servizio AMPLIAMENTO RETE CAG SCHEDA XV/5 LOTTO 1 CAG TRULLO: CIG 67636081E4 LOTTO 2 CAG MAGLIANA: CIG
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A. CESARI di Castel d Azzano (VR) a.s Piano Annuale per l Inclusione
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A. CESARI di Castel d Azzano (VR) a.s. 2015-16 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità a.s. a.s.2015.16 A. Rilevazione dei BES presenti:
DettagliFunzioni strumentali al piano dell offerta formativa
Funzioni strumentali al piano dell offerta formativa 1) GESTIONE POF SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI PROGRAMMAZIONE ATTIVAZIONE PERCORSI, ATTIVITA, PROGETTI VALORIZZAZIONE PROFESSIONALITA, FORMAZIONE, AGGIORNAMENTO
DettagliCAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE. Ludoteca Centro Anch io Primavalle
Municipio Roma XIV Monte Mario Direzione Socio Educativa CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE Ludoteca Centro Anch io Primavalle Periodo dal 9 gennaio 2017 al 30 giugno 2017 e comunque dalla
DettagliDeterminazione Dirigenziale
Municipio Roma V Direzione Socio-Educativa AREA - AFFARI GENERALI UFFICIO BILANCIO E PROGRAMMAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA Determinazione Dirigenziale NUMERO REPERTORIO CF/721/2019 del 28/02/2019 NUMERO
DettagliCAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE. Procedura aperta per l affidamento del progetto. Dimissioni Protette del Municipio Roma VIII.
CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE Procedura aperta per l affidamento del progetto Dimissioni Protette del Municipio Roma VIII. SOMMARIO OGGETTO FINALITA E OBIETTIVI PREVISTI TARGET DI RIFERIMENTO
DettagliSOMMARIO RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA RELATIVA AL CONTESTO OGGETTO DELL APPALTO E BENEFICIARI DEL SERVIZIO
Municipio Roma XII Direzione Socio- Educativa Servizio Sociale ALLEGATO 2 CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE COMPRENSIVO DEL CALCOLO DELLA SPESA Procedura aperta per l affidamento del servizio
DettagliRegolamento del Servizio Sociale Professionale Segretariato Sociale dell Ambito S3
Regolamento del Servizio Sociale Professionale Segretariato Sociale dell Ambito S3 Assessorato alle Politiche Sociali Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n 2 del 22.03.2012 Art. 1 OGGETTO DEL
DettagliIl percorso di lavoro sull affido: obiettivi e attività
In collaborazione con il Il percorso di lavoro sull affido: obiettivi e attività Sabrina Breschi Referente per l Istituto degli Innocenti delle attività del Centro Regionale di Documentazione per l Infanzia
DettagliALLEGATO D. Carta Intestata
ALLEGATO D Carta Intestata (si prega di NON compilare a mano) A Roma Capitale Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute Servizi alla Persona e integrazione socio-sanitaria U.O. Protezione
DettagliAmbito Territoriale N 19 Afragola (Capofila) Caivano Cardito- Crispano - ASL Na2 Nord
Regolamento per l'organizzazione e Funzionamento del Servizio di Segretariato Sociale Ambito Territoriale N 19 ART. 1 ISTITUZIONE DEL SERVIZIO DI SEGRETARIATO SOCIALE In conformità al quadro normativo
DettagliIstituto Tecnico Commerciale Statale Gino Zappa a.s. 2017/2018. Piano Annuale per l Inclusione
Istituto Tecnico Commerciale Statale Gino Zappa a.s. 2017/2018 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate
DettagliF.1. Ic.1 F.2. Ic.2. :: Scheda IcF. :: Dati Ente. :: Obiettivi. Teano , ,00 CAMPANIA SOCIALE. Data Agg. Versione. Altro (specificare)
17 di 85 :: Scheda Secondo I annualità Assetto della governance Costituzione del Servizio di Segretariato Sociale, nel Comune capofila, con Antenne Sociali che fungeranno da sue succursali, decentrate
DettagliSCHEDA DI MONITORAGGIO DEL PROGETTO N 4
SCHEDA DI MONITORAGGIO DEL PROGETTO N 4 PERIODO IN ESAME: Gennaio 2006 DICEMBRE 2006 DATA COMPILAZIONE SCHEDA: APRILE 2007 Nome Progetto BAMBINI E NUOVE CULTURE Mission (finalità del Progetto) Il progetto
DettagliRisposta 2: Ai fini dell attribuzione del punteggio per il coordinatore, per anno di servizio è da intendersi l anno scolastico.
FAQ Procedura aperta per l affidamento del Servizio di Assistenza Educativa e Culturale (AEC) per l Autonomia e l Integrazione sociale degli alunni con disabilità inseriti nelle scuole dell infanzia comunali
DettagliSCHEDA PROGETTUALE DEL SERVIZIO AI SENSI DELL ART. 23 COMMA 15 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 50/2016
SCHEDA PROGETTUALE DEL SERVIZIO AI SENSI DELL ART. 23 COMMA 15 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 50/2016 Procedura negoziata ai sensi dell art. 36, comma 2, lettera b) del D. Lgs. n. 50 del 2016, per la gestione
DettagliApprovato dal Coordinamento Istituzionale con verbale n. 4 del Approvato con Deliberazione Commissariale n...del
AMBITO TERRITORIALE N14 LEGGE 328/00 Comune di Giugliano in Campania ASL NA2 NORD Comune Capofila: Giugliano in Campania REGOLAMENTO DELL ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI SEGRETARIATO SOCIALE DELL AMBITO
DettagliPROGETTAZIONE DEL SERVIZIO Art. 23 c. 15 d.lgs. n. 50/2016
ALLEGATO A Dipartimento Politiche Sociali Sussidiarietà e Salute Direzione Servizi alla persona U.O. Protezione dei minori PROT. QE/28174/2017 PROGETTAZIONE DEL SERVIZIO Art. 23 c. 15 d.lgs. n. 50/2016
DettagliPROGETTAZIONE DEL SERVIZIO Art. 23 c. 14 e 15 d.lgs. n. 50/2016
1 ALLEGATO A Dipartimento Politiche Sociali Direzione Benessere e Salute U.O. Protezione persone minore età PROGETTAZIONE DEL SERVIZIO Art. 23 c. 14 e 15 d.lgs. n. 50/2016 Appalto per l affidamento del
DettagliRELAZIONE TECNICA PER LA PROGETTAZIONE DEL SERVIZIO AI SENSI DELL ART. 23 COMMA 15 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 50/2016
RELAZIONE TECNICA PER LA PROGETTAZIONE DEL SERVIZIO AI SENSI DELL ART. 23 COMMA 15 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 50/2016 GARA EUROPEA A PROCEDURA APERTA EX ART.60 DEL D. LGS. N.50/2016 ARTICOLATA IN N. 2
DettagliSCHEDA PROGETTUALE DEL SERVIZIO AI SENSI DELL ART. 23 COMMA 15 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 50/2016
ALLEGATO A Dipartimento Politiche Sociali Direzione Accoglienza e Inclusione U.O. Contrasto esclusione sociale SCHEDA PROGETTUALE DEL SERVIZIO AI SENSI DELL ART. 23 COMMA 15 DEL DECRETO LEGISLATIVO N.
DettagliScuola: I.I.S.S. ANDREA MANTEGNA a.s.: 2015/16. Piano Annuale per l Inclusione
Scuola: I.I.S.S. ANDREA MANTEGNA a.s.: 2015/16 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: giugno 2015 Dicembre 2015 1. disabilità
DettagliComune di Firenze Direzione Servizi Sociali
Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso di selezione comparativa pubblica, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale del Comune di Firenze per l affidamento
DettagliPiano Annuale per l Inclusione
Scuola ISTITUTO COMPRENSIVO VIRGILIO a.s.2017-2018 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge 104/92
DettagliLIVEAS Assistenza Domiciliare e Altro - Progetti di prevenzione
DIRITTI DEI BAMBINI E DOVERI DEGLI ADULTI 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Minori e Famiglia 5. Macrotipologia LIVEAS Assistenza
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI SEGRETARIATO SOCIALE DELL AMBITO S1. Legge Quadro 328/00 e Legge Reg. Camp. 11/2007
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI SEGRETARIATO SOCIALE DELL AMBITO S1 Legge Quadro 328/00 e Legge Reg. Camp. 11/2007 Anno 2009 REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL SEGRETARIATO SOCIALE DELL AMBITO
Dettaglitra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014
ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere
DettagliU.O.C. Appalti e Contratti
U.O.C. Appalti e Contratti Piazza Prampolini, 1 42121 Reggio Emilia tel. 0522/456367 - fax. 0522/456037 - Profilo di committente: http:// www.comune.re.it/gare Tipo appalto: Procedura aperta Oggetto: SERVIZI
DettagliALL. C SPECIFICA TECNICA CONTENENTE LE CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL SERVIZIO DI SEGRETARIATO SOCIALE DELL AMBITO N26
ALL. C AMBITO TERRITORIALE - N26 Comune capofila San Giuseppe Vesuviano Ottaviano, Poggiomarino, San Gennaro Vesuviano, Palma Campania, Terzigno, Striano. SPECIFICA TECNICA CONTENENTE LE CARATTERISTICHE
DettagliFormulario Progetti Doposcuola 2016/2017
Formulario Progetti Doposcuola 2016/2017 Sez. A - Informazioni preliminari 1. Titolo e sottotitolo (Inserire il titolo del progetto ed un eventuale sottotitolo) Doposcuola?! un gioco da ragazzi!" 2. Comune
DettagliRelazione Tecnica e abstract di progetto. Presentata da nella sua qualità di legale rappresentante di partecipante alla procedura di selezione
Modello 4 relazione tecnica e abstract Procedura di selezione ad evidenza pubblica per l individuazione di un soggetto collaboratore per la co-progettazione, organizzazione e gestione dei servizi di accoglienza,
DettagliPiano Annuale per l Inclusione a.s Parte I analisi dei punti di forza e di criticità
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE U. FLORIANI Scuola Infanzia - Primaria - Secondaria 1 grado Via E. Pozza, 12-36076 Recoaro Terme (VI) - Tel. 0445/75056 - Fa 0445/75174 C.M. VIIC848004 C. F. 85001410241 e
DettagliPresentata da nella sua qualità di legale rappresentante di partecipante alla procedura di selezione
ALL. B) FORMULARIO PER PROPOSTA PROGETTUALE RELATIVA ALLA COPROGETTAZIONE E ALLA GESTIONE DI AZIONI DI SISTEMA PER L'ACCOGLIENZA, LA TUTELA E L'INTEGRAZIONE A FAVORE DI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI
DettagliB E L L U Z Z I - F I O R A V A N T I
B E L L U Z Z I - F I O R A V A N T I I S T I T U T O D I I S T R U Z I O N E S U P E R I O R E C. F. 9 1 3 3 7 3 4 0 3 7 5 v i a G. D. C a s s i n i, 3-4 0 1 3 3 B O L O G NA T e l. 0 5 1 3 5 1 9 7 1
DettagliCurriculum Vitae Europass
Curriculum Vitae Europass Informazioni personali Nome Cognome Telefono 06 67104889 E-mail paola.procaccini@comune.roma.it Cittadinanza Profilo professionale livello italiana Assistente Sociale D6 Data
DettagliAllegato 2: Formulario
Allegato 2: Formulario REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO N. 7 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE, POLITICHE SOCIALI POR CALABRIA FESR-FSE 2014-2020 ASSE PRIORITARIO VIII Promozione dell occupazione sostenibile
DettagliScuola: IIS Leonardo da Vinci Maccarese (Fiumicino) a.s. 2013/2014. Piano Annuale per l Inclusione
Scuola: IIS Leonardo da Vinci Maccarese (Fiumici) a.s. 2013/2014 Pia Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate
DettagliScuola: Istituti Redentore a.s. 2017/2018. Piano Annuale per l Inclusione
Scuola: Istituti Redentore a.s. 2017/2018 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art.
DettagliRELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA ai sensi dell art. 23 comma 15 del Decreto Legislativo n. 50/2016
Municipio Roma VIII Direzione Socio educativa Servizio Sociale RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA ai sensi dell art. 23 comma 15 del Decreto Legislativo n. 50/2016 CENTRO PER LE FAMIGLIE E MINORI Cesare Battisti
DettagliPROGETTAZIONE. ai sensi dell art. 23 commi 14 e 15 del Decreto Legislativo n. 50/2016 e ss.mm.ii. per l affidamento del servizio
Municipio IX EUR Direzione Socio Educativa PROGETTAZIONE ai sensi dell art. 23 commi 14 e 15 del Decreto Legislativo n. 50/2016 e ss.mm.ii. per l affidamento del servizio CENTRO DI AGGREGAZIONE PER ADULTI
DettagliMANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER L INDIVIDUAZIONE DI ORGANISMI DA INVITARE ALLA SUCCESSIVA PROCEDURA NEGOZIATA INDETTA AI SENSI DELL ART
MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER L INDIVIDUAZIONE DI ORGANISMI DA INVITARE ALLA SUCCESSIVA PROCEDURA NEGOZIATA INDETTA AI SENSI DELL ART. 36 COMMA 2 LETTERA B) DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 50 DEL 18 APRILE
DettagliCOGNOME E NOME QUALIFICA ORE
COGNOME E NOME QUALIFICA ORE FIRMA CAPITOLATO ENTRATA SPECIALE ORE DESCRITTIVO FIRMA USCITA E PRESTAZIONALE COMPRENSIVO DEL CALCOLO DELLA SPESA Procedura aperta per l affidamento del servizio ALLEGATO
DettagliI centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016
ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI, DELLA FAMIGLIA E DELLA CASA I centri per le famiglie in Piemonte Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale 31 marzo 2016 Italia e Piemonte: alcune
DettagliScuola IIS "Andrea Gritti" Venezia Mestre a.s._2017/18. Piano Annuale per l Inclusione
Scuola IIS "Andrea Gritti" Venezia Mestre a.s._2017/18 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti ( indicare il disagio prevalente
DettagliCARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2013
CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2013 Ambito Tutela Minori e Famiglia Servizio Tutela Minori indicatore Tempestività + I casi valutati come urgenti dall equipe sono presi in carico entro
DettagliSesso Femminile Nazionalità Italiana. ASSISTENTE SOCIALE Componente tecnico dell'ufficio di Piano del Municipio VII
Curriculum vitae INFORMAZIONI PERSONALI Paradiso Laura ROMA (ITALIA) Sesso Femminile Nazionalità Italiana ESPERIENZA PROFESSIONALE 17 alla data attuale ASSISTENTE SOCIALE Componente tecnico dell'ufficio
DettagliScuola Istituto Achille Ricci a.s Piano Annuale per l Inclusione
Scuola Istituto Achille Ricci a.s. 2016-2017 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge 104/92
DettagliIstituzione Scolastica di Istruzione Tecnica Innocent Manzetti di Aosta a.s.2016/2017. Piano Annuale per l Inclusione
Istituzione Scolastica di Istruzione Tecnica Innocent Manzetti di Aosta a.s.2016/2017 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. RILEVAZIONE DEI BES PRESENTI: n
DettagliScuola Secondaria di 1^ grado paritaria M. KOLBE LECCO a.s. 2017/18. Piano Annuale per l Inclusione
Scuola Secondaria di 1^ grado paritaria M. KOLBE LECCO a.s. 2017/18 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado SAN GIOVANNI TEATINO (CH)
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado www.istitutocomprensivosgt.it SAN GIOVANNI TEATINO (CH) Dalla parte dell Educazione Progetto di Formazione Scuola-
DettagliFACCIAMO IL PUNTO! Piano di Zona Garbagnate M.se 5 giugno 2013
FACCIAMO IL PUNTO! Piano di Zona 2012-2014 Garbagnate M.se 5 giugno 2013 situazione di crisi economica e di incertezza l indeterminatezza del mercato del lavoro e delle risorse gli elementi di contesto
DettagliIstituto d Istruzione Superiore Alessandro Manzoni di Mistretta anno scolastico Piano Annuale per l Inclusione
Istituto d Istruzione Superiore Alessandro Manzoni di Mistretta anno scolastico 2017-2018 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti:
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO POSATORA - PIANO ARCHI Scuola Infanzia Primaria Secondaria 1 grado Via Urbino, ANCONA
ISTITUTO COMPRENSIVO POSATORA - PIANO ARCHI R. 10 CARTA DELLA QUALITÀ LIVELLO STRATEGICO Politica della qualità L Istituto Comprensivo Posatora Piano-Archi offre una serie di servizi che vanno dalla scuola
DettagliLaboratorio 1 Bisogni Educativi Speciali. Inclusione sociale ed aspetti interculturali Sistema Nazionale di valutazione
Laboratorio 1 Bisogni Educativi Speciali. Inclusione sociale ed aspetti interculturali Sistema Nazionale di valutazione La scuola è un organizzazione responsabile, che partendo dalla propria identità,
DettagliScuola Liceo Colucci Salutati Montecatini Terme (PT) a.s Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità
Scuola Liceo Colucci Salutati Montecatini Terme (PT) a.s. 2017-2018 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate
DettagliAdozione e sostegno alle famiglie
Adozione e sostegno alle famiglie Firenze, 19 aprile 2017 «Il lavoro nelle adozioni come pratica di sostegno alla genitorialità: nuovi indirizzi e nuovi strumenti» Regione Toscana Settore Innovazione Sociale
DettagliL educazione per l infanzia come bene comune.
L educazione per l infanzia come bene comune. I contributi delle educatrici. Lucia Balduzzi & Arianna Lazzari Dipartimento di Scienze dell Educazione Università di Bologna Il contesto Anni 70 Origini dei
Dettagliò-.àèistituzione Scolastica di Istruzione Tecnica Innocent Manzetti di Aosta a.s.2017/2018 Piano Annuale per l Inclusione
ò-.àèistituzione Scolastica di Istruzione Tecnica Innocent Manzetti di Aosta a.s.2017/2018 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. RILEVAZIONE DEI BES PRESENTI:
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO SESTRI a. s. 2016/17. Piano Annuale per l Inclusione
ISTITUTO COMPRENSIVO SESTRI a. s. 2016/17 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n. 1. Disabilità certificate (Legge 104/92 art.
DettagliGli esperti Ismu. Mariagrazia Santagati. Progetto Interculture - Fondazione Cariplo
Gli esperti Ismu Mariagrazia Santagati Progetto Interculture - Fondazione Cariplo Ruolo e funzioni - Garanti del contenuto che qualifica il Progetto Interculture - sulla base dell assunzione e della condivisione
DettagliScuola LICEO SCIENTIFICO DONATELLI-PASCAL a.s. 2017/18. Piano Annuale per l Inclusione
Scuola LICEO SCIENTIFICO DONATELLIPASCAL a.s. 2017/18 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge
DettagliCAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE
1 Municipio Roma VI delle Torri Direzione Socio Educativa CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE Procedura aperta per l'affidamento del progetto denominato: Interventi a sostegno dei nuclei familiari
DettagliPiano Annuale per l Inclusione
M i n i s t e r o d e l l i s t r u z i o n e, d e l l u n i v e r s i t à e d e l l a r i c e r c a ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE R. TRIFONE Viale Della Repubblica - 84096 MONTECORVINO ROVELLA (SA) Tel./Fax
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DI INSERIMENTO SCOLASTICO DEL BAMBINO ADOTTATO
PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DI INSERIMENTO SCOLASTICO DEL BAMBINO ADOTTATO La Regione Umbria, l Ufficio Scolastico Regionale per l Umbria, il Comune di Perugia, il Comune di Terni, il Comune di Città
DettagliAvviso per la presentazione di proposte formative rivolte al personale della rete dei Servizi alla prima infanzia del Comune di Firenze
Avviso per la presentazione di proposte formative rivolte al personale della rete dei Servizi alla prima infanzia del Comune di Firenze Tra le finalità previste all interno del PIGI 2012-2015 1 e perseguite
DettagliDIREZIONE ISTRUZIONE SERVIZIO ATTIVITA EDUCATIVE E FORMATIVE
DIREZIONE ISTRUZIONE SERVIZIO ATTIVITA EDUCATIVE E FORMATIVE Progetto nazionale per l inclusione e l integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti (PRSC) AA.SS. 2017-2018 /2018-19 / 2019-2020 1. Descrizione.
DettagliPROGETTAZIONE DEL SERVIZIO Art. 23 c. 14 e 15 d.lgs. n. 50/2016
1 ALLEGATO A Dipartimento Politiche Sociali Sussidiarietà e Salute Direzione Benessere e Salute U.O. Protezione persone minore età PROGETTAZIONE DEL SERVIZIO Art. 23 c. 14 e 15 d.lgs. n. 50/2016 Appalto
DettagliL impegno della Regione nelle politiche su educazione ed istruzione
Regione Toscana Settore istruzione Istruzione e educazione Convegno L impegno per le famiglie adottive in Toscana. Lavorare insieme per favorire l inserimento e l accoglienza a scuola. L impegno della
DettagliMAPPATURA DELLE RISORSE
MAPPATURA DELLE RISORSE ZONA 7 18 Settembre 2012 1 La zona 7 con i suoi 180.000 abitanti, di cui il 16.5% stranieri, è la terza zona maggiormente popolata della città. Con una superficie di 3.134 ettari
DettagliPROTOCOLLO INSERIMENTO SCOLASTICO DEL BAMBINO ADOTTIVO
PROTOCOLLO INSERIMENTO SCOLASTICO DEL BAMBINO ADOTTIVO Incontri territoriali 2018 Dott.ssa Susanna Schippa Responsabile della P.O. PROFESSIONALE: Aspetti socio assistenziali in materia di tutela dell'infanzia
DettagliREGOLAMENTO DEL SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE DELL AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N14 (ex Art. 10, comma 2, lett. e) punti a) e 5) della L.R.
AMBITO TERRITORIALE N14 LEGGE 328/00 Comune di Giugliano in Campania ASL NA2 NORD Comune Capofila: Giugliano in Campania REGOLAMENTO DEL SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE DELL AMBITO TERRITORIALE SOCIALE
DettagliScuola I.C.S. _ De André di Peschiera Borromeo a.s. 2014/2015. Piano Annuale per l Inclusione
Scuola I.C.S. _ De André di Peschiera Borromeo a.s. 2014/2015 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate
DettagliTORREANO Silvano. formativa Infermieristica, sede di Aosta (1 anno)
CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Anno di nascita 1965 Nazionalità Italiana ESPERIENZA LAVORATIVA Date (da a) Nome e indirizzo del datore di lavoro Tipo di azienda o settore Tipo di impiego
DettagliINFORMAZIONI PERSONALI ESPERIENZA LAVORATIVA ISTRUZIONE E FORMAZIONE. italiana
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome MARIA TERESA AGOSTINELLI Indirizzo Via Madonna degli Angeli n. 130 VELLETRI Telefono 9632573 Fax E-mail teresa.agostinelli@comune.velletri.rm
DettagliArt. 1 - Finalità e oggetto dell avviso
AVVISO PUBBLICO FINALIZZATO ALL ACQUISIZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE PER LA RICERCA DI PARTNER CON CUI PARTECIPARE A BANDI DI FINANZIAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI FINALIZZATI ALL INCLUSIONE
DettagliPAI - Piano Annuale per l Inclusione 18/19
Allegato 8 PAI - Piano Annuale per l Inclusione 18/19 Parte I Analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati
DettagliI.I.S. PIAZZA DELLA RESISTENZA Monterotondo aa.ss / Piano Annuale per l Inclusione
I.I.S. PIAZZA DELLA RESISTENZA Monterotondo aa.ss.014-15 / 015-16 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 34 di cui 14 in 1.
DettagliPIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITÀ a.s Finalità
ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE MAJORANA Via Ada Negri, 14 10024 MONCALIERI (TO) Codice fiscale 84511990016 Sezione Liceale E.Majorana Scientifico - Linguistico Via Ada Negri, 14 10024 MONCALIERI Tel.
DettagliRegolamento del Tavolo Tematico. del DSS42 di cui alla L.328/00
Regolamento del Tavolo Tematico " " del DSS42 di cui alla L328/00 Le attività di programmazione e concertazione relative alle azioni in ambito Socio Sanitario da realizzare ai sensi della Legge 328/00,
DettagliL 9.3 Lavoro per persone immigrate
L 9. Lavoro per persone immigrate Promozione di tutela e cittadinanza attraverso percorsi di formazione e di lavoro rivolti alla popolazione migrante. L obiettivo riconosce il lavoro come elemento essenziale
Dettagli