CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE

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1 Pag. 1 a 5 CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE Procedura aperta per l individuazione e la gestione di n. 2 Centri Interculturali territoriali destinati a minori, stranieri ed italiani, per bambini e ragazzi di età compresa fra i 6 e i 18 anni collocati nel territorio del V Municipio di Roma Capitale. Numero di gara: PREMESSA Il Centro Interculturale Territoriale si configura come luogo fisico di incontro, confronto e scambio tra persone di cultura straniera ed Italiani nativi, globalmente teso a favorire l integrazione interculturale nel territorio, cioè la co-costruzione di percorsi partecipati di cittadinanza, basandosi su azioni di dialogo, ascolto, orientamento e informazione per il contrasto dell esclusione e della marginalità sociale, e per la prevenzione della discriminazione culturale, personale, sociale e di genere. Il Centro Interculturale Territoriale è, al contempo, luogo-risorsa organizzato di educazione alla diversità (culturale, personale, sociale e di genere), capace di sostenere gradualmente l ingresso e la partecipazione dei minori e delle loro famiglie nel sistema sociale, la maturazione di competenze di cittadinanza (per contribuire a ridurre il fenomeno della c.d. doppia assenza). Il Centro Interculturale Territoriale rappresenta, infine, un luogo di snodo tra e con enti diversi, in funzione di risposta ai bisogni rilevati in campo multiculturale, mettendo in contatto, da un lato, le domande di intervento espresse da soggetti fragili non cittadini italiani a rischio di esclusione o marginalità sociale, e, dall altro, le strutture dei servizi deputati al sostegno sociale, sociosanitario o socioeducativo. Esso quindi è finalizzato a: a) Promuovere la valorizzazione delle realtà multiculturali, con particolare riferimento a quelle presenti nel territorio, stimolando il contatto e la conoscenza reciproca tra cittadini non italiani e cittadini italiani; b) diffondere e sostenere attivamente una corretta cultura di società democratica, partecipativa e solidaristica, contrastando fenomeni di discriminazione e di emarginazione; c) facilitare lo sviluppo armonizzato di percorsi individuali e collettivi di integrazione nel tessuto sociale, anche svolgendo interventi di segretariato sociale; d) concorrere alla co-costruzione di una rete locale delle istituzioni e delle organizzazioni di varia natura, tesa alle medesima finalità di integrazione. In considerazione, quindi, del notevole valore sociale dei Centri Interculturali Territoriali e per dare continuità all offerta del servizio gestito finora a livello centrale dal Dipartimento Politiche Sociali, della sussidiarietà e della salute e poi trasferito alla competenza dei Municipi, si procede alla selezione di organismi cui affidare la gestione dei Centri per un periodo pari a 9 mesi, in attesa dell elaborazione del nuovo Piano Sociale Municipale e del relativo processo di co-progettazione che permetterà di rimodulare il servizio secondo i bisogni espressi dal territorio.

2 Art. 1 Oggetto Il presente Capitolato disciplina il contratto d appalto della procedura aperta per l individuazione e la gestione di n. 2 Centri Interculturali territoriali destinati a minori, stranieri ed italiani, per bambini e ragazzi di età compresa fra i 6 e i 18 anni collocati nel territorio del V Municipio di Roma Capitale. Esso è articolato nei seguenti Lotti: LOTTO n. 1- Centro Interculturale destinato a minori, stranieri ed italiani, in età compresa tra i 6 e i 18 anni, localizzato nel territorio del Municipio V, in una selle zone urbanistiche del quadrante EST (zone urbanistiche: 7A Centocelle, 7B Alessandrina, 7C Tor Sapienza, 7D La Rustica, 7E Tor Tre Teste, 7F Casetta Mistica, 7G Centro Direzionale Centocelle, 7H Omo) ; LOTTO n. 2 - Centro Interculturale destinato a minori, stranieri ed italiani, in età compresa tra i 6 e i 18 anni localizzato nel territorio del Municipio V, in una delle zone urbanistiche del quadrante OVEST (zone urbanistiche: 6A Torpignattara, 6B Casilino, 6C Quadraro, 6D Gordiani). Art. 2 Durata e Prezzo Le attività avranno la durata di mesi 9 a partire dalla data effettiva di inizio del servizio e successivamente ai controlli previsti dalla normativa vigente sull organismo affidatario e sulla struttura da parte del Municipio V. L importo complessivo a base di gara è ,06 (al netto dell IVA) oneri della sicurezza pari a zero, suddiviso nei seguenti lotti: LOTTO N. 1: Importo a base di gara ,53 (al netto dell I.V.A.) LOTTO.N. 2: Importo a base di gara ,53.(al netto dell I.V.A.) I concorrenti possono presentare offerta per ciascun Lotto e potranno essere aggiudicatari di non più di uno, sia se partecipino singolarmente, in raggruppamento temporaneo di impresa o in forma consortile. Art. 3 Modalità di esecuzione del Servizio Il presente capitolato prevede l individuazione e la gestione di n. 2 Centri Interculturali Territoriali per bambini e ragazzi in età compresa fra i 6 e i 18 anni residenti o stabilmente domiciliati nel territorio del Municipio V. I Centri dovranno essere ubicati nel territorio del Municipio V, suddiviso nei quadranti specificati all articolo 1 del presente Capitolato, sostanzialmente equivalenti per numero di popolazione, per facilitare l accesso dei minori e delle loro famiglie ai Centri. Ogni Centro Interculturale Territoriale dovrà garantire un apertura di 4 ore giornaliere per 5 giorni alla settimana in orario pomeridiano, con modalità che dovranno essere esplicitate nell offerta progettuale attraverso un planning settimanale. Ciascun Centro dovrà accogliere 40 bambini e ragazzi, 5 dei quali inviati o comunque inseriti previo accordo con il Servizio Sociale municipale con diritto a riserva dei posti. Presso i centri interculturali territoriali saranno accolti anche bambini e/o ragazzi con disabilità, su invio o comunque previo accordo con i servizi sociali municipali, con cui sarà condiviso un progetto individualizzato di intervento che prevedrà anche l ausilio individuale (per i minori non autosufficienti/non autonomi) o in piccoli gruppi (per i minori con disabilità medio-lievi) di personale con titolo di assistente domiciliare o equipollente. L assistente domiciliare sarà quindi dedicato in via prioritaria ai minori con disabilità, in assenza dei quali sarà di supporto alle attività degli educatori. 2

3 Art. 4 Requisiti del Personale L Ente gestore, dovrà garantire, per lo svolgimento dei servizi in ciascun centro, la presenza di: n. 1 addetto ai servizi generali per 2 ore giornaliere; n.1 responsabile del progetto e coordinatore dell équipe per 12 ore mensili; n. 2 educatori secondo il seguente rapporto numerico: 1 educatore ogni 20 bambini/ragazzi n. 1 assistente domiciliare (o titolo equipollente) per 4 ore giornaliere (20 ore settimanali) per la cura e l aiuto di bambini con disabilità (in rapporto 1/1 per minori non autosufficienti/non autonomi; 1/3 per minori con disabilità medio-lieve). Il responsabile del progetto e coordinatore dell équipe dovrà essere provvisto di: laurea quinquennale in uno degli ambiti disciplinari afferenti le aree del servizio sociale, pedagogia, psicologia, sociologia o con laurea triennale nelle medesime discipline ed esperienza di almeno tre anni nell ambito di intervento; esperienza professionale almeno triennale in servizi per i minori e preferibilmente in servizi interculturali per i minori e le loro famiglie; esperienza professionale almeno triennale in coordinamento di servizi socio-assistenziali, preferibilmente rivolti a minori. Gli educatori impiegati nel centro dovranno essere forniti di: laurea di educatore professionale di comunità o titolo equipollente; esperienza professionale almeno biennale in servizi per i minori e preferibilmente in servizi interculturali per i minori e le loro famiglie. L assistente domiciliare impiegato per i minori con disabilità dovrà essere provvisto di: qualifica di ADEST/OSS/Assistente Familiare; esperienza professionale almeno biennale in servizi per minori con disabilità. I titoli di aggiornamento e di specializzazione degli operatori proposti (ambito minori e/o interculturalità), dovranno essere descritti analiticamente nei curricula allegati alla proposta progettuale in modo che sia chiaramente identificabile: titolo acquisito ente formatore ore di formazione I titoli di aggiornamento e/o specializzazione relativi ad ambiti diversi e/o non espressi nella suddetta modalità non saranno presi in considerazione ai fini della valutazione dell offerta progettuale e dell attribuzione del relativo punteggio. L esperienza professionale degli operatori proposti (ambito minori e/o interculturalità), dovrà essere descritta analiticamente nei curricula allegati alla proposta progettuale in modo che sia chiaramente identificabile: ruolo ricoperto datore di lavoro data d inizio e data di fine di ciascuna esperienza Le esperienze professionali relativi ad ambiti diversi e/o non espresse nella suddetta modalità non saranno prese in considerazione ai fini della valutazione dell offerta progettuale e dell attribuzione del relativo punteggio. Art. 5 - Localizzazione dell intervento In considerazione dell assenza di una normativa specifica che disciplini le caratteristiche strutturali delle sedi dei centri interculturali, per analogia rispetto alle azioni previste e all età dei beneficiari, il servizio dovrà 3

4 essere realizzato in locali autorizzati al funzionamento ai sensi della Legge Regionale 11 Luglio 2002 n. 18, sia che privati, messi a disposizione dall Organismo proponente ed in grado di ospitare fino a 40 bambini. Entro 60 giorni dall aggiudicazione provvisoria, l organismo aggiudicatario dovrà fornire la documentazione inerente la sede del servizio (con indicazione di indirizzo, superficie in mq, disposizione degli ambienti e relativo utilizzo) comprensiva di autorizzazione al funzionamento come sopra indicato. Art. 6 Obiettivi ed attività Il centro interculturale territoriale rappresenta un luogo di incontro e confronto fra famiglie senza discriminazione di credo, ceto sociale, orientamento sessuale, provenienza; le famiglie e in particolar modo i bambini devono trovarvi uno spazio di ascolto, accoglienza, sostegno per la promozione di dialogo, integrazione, inclusione nella comunità locale. È essenziale che il centro interagisca con gli altri servizi territoriali, con le istituzioni pubbliche, private e del terzo settore per la costruzione e il consolidamento di sinergie locali funzionali all integrazione, che prevengano l isolamento sociale, la marginalità e la devianza e promuovano lo sviluppo di un tessuto sociale accogliente. Le famiglie, e in particolar modo quelle di recente immigrazione, devono essere sostenute nel processo di inserimento sociale, anche attraverso l offerta di momenti di ascolto (liberi o strutturati) e di orientamento alla rete dei servizi sociali, sanitari, educativi, culturali, della formazione (in particolare per l apprendimento della Lingua Italiana), del lavoro, della casa. In sede di commissione di gara sarà, quindi, oggetto di valutazione e di attribuzione di relativo punteggio la conoscenza: del territorio del municipio V, delle principali caratteristiche socio-ambientali, della distribuzione della popolazione nei quartieri, della stratificazione sociale; dell articolazione dei servizi sociali, sanitari, educativi, culturali, della formazione (in particolare per l apprendimento della Lingua Italiana), del lavoro, della casa, del territorio municipale; della composizione della popolazione straniera residente nel municipio; Per la realizzazione degli obiettivi suddetti gli organismi affidatari dovranno proporre attività rivolte ai minori e alle loro famiglie e descriverle accuratamente nella proposta progettuale. In particolare, si dovranno garantire: 1. attività educative/ludico/espressive rivolte ai minori; 2. aiuto compiti e tutoring rivolte ai minori; 3. orientamento rivolto alle famiglie dei minori, per la conoscenza e utilizzo di servizi sociali, sanitari, educativi, culturali, della formazione, del lavoro, della casa; 4. collaborazione con le scuole e con i servizi sociali e sanitari del territorio per l attivazione di reti finalizzate a percorsi condivisi e coerenti con gli obiettivi del progetto; 5. sensibilizzazione del territorio ai temi dell interculturalità e del dialogo fra famiglie, riconoscendo e dando pari dignità alle famiglie, indipendentemente dal credo, ceto sociale, orientamento sessuale, provenienza. Le proposte progettuali potranno contenere attività aggiuntive senza ulteriori oneri per l Amministrazione coerenti con gli obiettivi del presente capitolato, che saranno oggetto di valutazione ai fini dell attribuzione del punteggio. 4

5 Art. 7 - Monitoraggio e valutazione Il centro dovrà rappresentare unitamente agli altri soggetti gestori di servizi per l infanzia e l adolescenza del Municipio - un osservatorio privilegiato sulla realtà dei bambini e dei ragazzi del territorio e delle loro famiglie, avendo cura di restituire dati quantitativi e qualitativi ai servizi sociali municipali, affinché siano in grado di progettare in modo integrato servizi innovativi ed efficaci per l infanzia e l adolescenza nel territorio. A tale scopo, nella proposta progettuale dovranno essere indicati la metodologia e gli strumenti per rilevare e restituire al servizio sociale municipale, allegando alla proposta progettuale copia degli strumenti di valutazione proposti (schede/questionari ecc ) il numero totale degli iscritti al centro con cadenza mensile; il planning delle attività svolte nel centro con cadenza mensile; il resoconto delle attività e degli incontri finalizzati alla costruzione e al consolidamento della rete territoriale con cadenza trimestrale; il resoconto delle attività e degli incontri finalizzati alla sensibilizzazione del territorio ai temi dell interculturalità e del dialogo fra famiglie, riconoscendo e dando pari dignità alle famiglie, indipendentemente dal credo, ceto sociale, orientamento sessuale, provenienza con cadenza trimestrale; L organismo affidatario dovrà, a conclusione del progetto, curare la stesura di un report finale contenente dati qualitativi e quantitativi relativo all intero periodo di gestione del servizio e trasmetterlo al Servizio Sociale municipale. 5

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