CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE
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- Lelio Longhi
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1 1 Municipio Roma VI delle Torri Direzione Socio Educativa CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE Procedura aperta per l'affidamento del progetto denominato: Interventi a sostegno dei nuclei familiari con minori. Periodo: dal 15/05/2017 al 31/12/2018 PREMESSA Con deliberazione del Consiglio del Municipio VIII, ora VI, n. 33 del 15 dicembre 2011, è stato approvato il Piano Regolatore Sociale Municipale che prevede, nell ambito dei servizi ed interventi sociali per i minori, la realizzazione di un Progetto denominato: Interventi a sostegno dei nuclei familiari con minori. Considerata la vastità dell'estensione territoriale del Municipio Roma VI e tenuto conto dell alta concentrazione di popolazione giovanile, nonché della necessità di dare risposte ai bisogni di giovani e minori presenti sul territorio, a famiglie multiproblematiche ed alle varie forme di devianza giovanile, la Giunta Municipale con Direttiva n. 54 del ha dato indicazione alla Direzione Socio Educativa di porre in essere tutte le procedure amministrative per l individuazione dell Organismo a cui affidare la realizzazione del Progetto denominato Interventi a sostegno dei nuclei familiari con minori. In esecuzione della Determinazione Dirigenziale n. 518 del CH del , nell'ambito dei servizi e interventi sociali rivolti ai nuclei familiari con minori, intende indire una procedura aperta riservata ad Organismi del Terzo Settore, in forma singola o associata, che abbiano tra i propri fini istituzionali quello di operare in un settore di intervento pertinente con il servizio oggetto dell affidamento al fine di dare attuazione a quanto previsto dal legislatore con l'art. 22 comma 2 lettera c) della legge 328/2000, in merito agli interventi per la promozione dei diritti dell infanzia e l adolescenza nonché gli interventi a favore di minori in situazione di disagio.
2 2 CONTESTO DI RIFERIMENTO Il servizio si realizza nel territorio del Municipio Roma VI delle Torri, zona periferica della città, con problemi caratteristici di tali realtà urbane, lontane dal centro della città e dalle opportunità di socializzazione e di mobilità. La complessità territoriale di questo Municipio vede una forte presenza di giovani e di minori, di famiglie multiproblematiche e di grosse sacche di devianza giovanile. Per tali ragioni, occorre mettere in atto degli interventi di prevenzione al fenomeno della disgregazione sociale e dell istituzionalizzazione, attraverso la presa in carico di nuclei familiari con minori, finalizzati a rispondere alle emergenti problematiche presenti nel territorio del Municipio. Rispetto al contesto demografico del Municipio è utile soffermarsi ed esporre qualche dato sulla popolazione minorile, a cui il progetto è rivolto. E importante sottolineare che la popolazione minorile rappresenta circa il 20%del totale dei residenti nel Municipio VI, all interno di questa percentuale è forte la presenza di popolazione minorile straniera, questo dato evidenzia in modo netto come le comunità di stranieri contribuiscano in modo significativo alla natalità del quartiere. Questo fenomeno, in forte crescita e stimolato dai bassi prezzi delle abitazioni nel quartiere, è portatore di una domanda crescente di servizi per i minori. Le famiglie straniere, anche in virtù di una rete famigliare più debole rispetto alle famiglie italiane, richiedono sempre di più il supporto dei servizi sociali del territorio e pongono all amministrazione pubblica la necessità di ampliare l offerta dei servizi sociali territoriali. L aumento dei giovani tende a presentarsi soprattutto nella fascia (0-10) e può essere letto come fenomeno di ringiovanimento tra i giovani, questo dato trova un riscontro nella presenza di stranieri e di neo coppie, cresciuta soprattutto tra le classi più giovani. Nella fascia d età adolescenziale il problema della criminalità è particolarmente rilevante e concentrato nel Municipio VI rispetto al resto del territorio romano ed è anche associato ad una condizione economica tra le più povere di Roma. Il fenomeno è importante ed evidenzia in modo significativo le fragilità del contesto sociale: sono numerosi i casi di minori seguiti per procedimenti aperti dalle AA.GG. minorili, che hanno portato ad attivare percorsi di istituzionalizzazione ed a ricorrere all istituto dell affidamento familiare;
3 3 numerose sono le segnalazioni di evasione dell obbligo scolastico e formativo, di interventi di assistenza economica, con particolare riferimento ai nuclei monoparentali. Le problematiche maggiormente affrontate, per le quali è stato necessario l intervento professionale del servizio sociale, riguardano in prevalenza difficoltà economiche, a volte anche di sostentamento, emergenza alloggiativa per sfratti e sgomberi, disoccupazione, situazioni di violenza familiare, oltre ad una serie di problematiche sociosanitarie legate alla malattia mentale, alla dipendenza dall alcol e da sostanze stupefacenti non seguite dai servizi territoriali specialistici. Date le caratteristiche dell utenza, si rende indispensabile integrare gli interventi attraverso delle progettualità individualizzate, mirate allo specifico contesto in cui è inserito il minore, al fine di valorizzarne ed implementarne le potenzialità. 1. DESTINATARI I destinatari del progetto sono i minori ed i loro nuclei familiari che si trovano in stato di disagio. Il progetto si svolgerà presso il Servizio Sociale del Municipio Roma VI delle Torri, presso il domicilio degli utenti, presso i servizi territoriali, nonché presso le sedi delle Autorità Giudiziarie e in tutti i luoghi necessari alla realizzazione degli interventi sociali posti in essere e in favore dei nuclei familiari con minori. 2. FINALITA Il progetto nasce dall esigenza di rispondere alle seguenti finalità: a) Intervenire in favore di minori al fine di prevenire situazioni di pregiudizio che possano compromettere un sano sviluppo della personalità; b) Sostenere e rafforzare l autostima e la capacità progettuale degli individui e delle famiglie con minori rispetto ai propri percorsi di vita; c) Prevenire l abuso ed il maltrattamento dei minori; d) Avviare percorsi di costruzione del rapporto genitore-figlio, volti a favorire e a rafforzare il recupero delle competenze genitoriali. Nel contempo, sostenere i minori nella loro crescita, individuando una progettualità personalizzata che tenga conto delle loro potenzialità.
4 4 3. OBIETTIVI Gli obiettivi del progetto sono: a) Sostenere la genitorialità; b) Contrastare e prevenire l abbandono scolastico; c) Contrastare e prevenire l abuso sui minori; d) Promuovere reti di risorse e sostegno dei nuclei familiari con minori in difficoltà; e) Promuovere l inclusione sociale. 4. ATTIVITA Le attività che dovranno essere svolte sono: a) Indagini socio-ambientali; b) Analisi e valutazione dei bisogni espressi dai nuclei; c) Elaborazione di progetti individuali a favore dei minori e dell intero nucleo familiare; d) Stesura di relazioni e di progetti; e) Gestione e monitoraggio degli interventi messi in atto; Il progetto dovrà articolarsi, per quanto riguarda l attività degli Assistenti Sociali, per un minimo di 30 ore settimanali. Le attività di supervisione dovranno essere assicurate almeno per n. 2 ore mensili, e dovrà essere estesa anche alle figure professionali di Servizio Sociale, dipendenti del Municipio, coinvolte nel progetto, al fine di costruire un linguaggio e linee di intervento comuni. 5. STRUMENTI E METODOLOGIA Dovranno essere adottate tutte le metodologie e gli strumenti professionali di Assistenza sociale attraverso: a) Colloquio; b) Visita domiciliare; c) Riunioni di equipe per la condivisione di strategie e procedure tra il personale impiegato nel progetto e quello operante nel servizio sociale del Municipio; d) Riunioni di equipe con gli altri servizi territoriali, coinvolti nei progetti individualizzati;
5 5 e) Costruzione di alleanze, di coinvolgimento, di obiettivi comuni, di vantaggi reciproci, di ascolto, per la realizzazione del lavoro di comunità; f) Lavoro di rete; g) Predisposizione e conservazione della cartella sociale; h) Verifica e valutazione del lavoro di assistenza sociale nel progetto individualizzato rispetto ai risultati attesi Il procedimento metodologico da attuare, che serve ad orientare l azione sociale, dovrà seguire una modalità coerente e logica, per collegare una situazione problematica o i sintomi del disagio con gli obiettivi dell intervento, che una volta raggiunti, incidono sulle cause, rimuovendole. E un procedere di tipo induttivo perché parte dall analisi della realtà per arrivare a formulare ipotesi operative sul modo di affrontare il problema oggetto dell intervento. 6. PERSONALE Il progetto si realizza attraverso la collaborazione di: a. 1 Coordinatore responsabile e referente per l Amministrazione; b. 8 Assistenti sociali in attività singola o di gruppo; c. 1 Supervisore, con una consolidata esperienza, maturata nel settore oggetto del Bando. Il coordinatore e gli Assistenti Sociali si dovranno relazionare in stretto coordinamento con l Assistente Sociale referente del Municipio. Gli Assistenti Sociali dell organismo gestore, che parteciperanno alla realizzazione del progetto dovranno essere regolarmente iscritti all Ordine Professionale degli AA.SS. e inquadrati nella categoria D2 del vigente CCNL delle Cooperative Sociali, o altro contratto, purché con inquadramento equivalente delle categoria. Al fine di assicurare la continuità relazionale, indispensabile per questa particolare categoria di utenza, l Organismo affidatario, nei casi previsti dalla Legge, ove diverso rispetto a quello attualmente erogante il progetto, sarà tenuto ad acquisire il personale attualmente già operante nel stesso, ove detto personale manifesti un espressa ed inequivocabile volontà in tal senso.
6 6 7. STRUMENTAZIONE E LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO Le attività si svolgeranno nei locali messi a disposizione dal Municipio il quale provvederà anche alla fornitura della strumentazione ad eccezione dei computer, che dovranno essere forniti dall Ente Gestore. La presenza degli operatori dovrà essere distribuita nel calendario mensile in modo equilibrato, armonico e adeguato alle esigenze dei destinatari e compatibilmente con gli orari del Servizio Sociale. 8. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PROGETTO Il Municipio effettuerà un monitoraggio periodico del Progetto, verificando la realizzazione dei singoli progetti individualizzati e l efficacia delle strategie messe in atto, attraverso metodi di raccolta e di elaborazione dei dati e la misurabilità dei risultati.
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