Asplenium cuneifolium Viv. subsp. cuneifolium ASPLENIO DELLE SERPENTINITI
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1 Asplenium cuneifolium Viv. subsp. cuneifolium ASPLENIO DELLE SERPENTINITI Caratteri Fronde non svernanti. Stipite bruno, esile, spesso più lungo della lamina che è tenera, 2-3 volte pennata, di colore verde tenue, a contorno in genere largamente triangolare. Pinnule e divisioni ultime di solito romboidali, con base più o meno cuneata ed apice flabellato-inciso, a denti assai stretti, dai margini subparalleli. Pagina inferiore per lo più provvista di molti solchi ben evidenti. Perisporio, nel secco, fino a 47 mµ. Altezza 5-50 cm. Sporificazione VI-IX. Riproduzione e ploidìa Sessuale. Diploide (2n=72). Ecologia Fessure di rupi, muretti a secco, pietraie, detriti non consolidati, su serpentiniti e rocce affini ultrabasiche, tra 225 e 2460 m. Distribuzione generale Dalla Francia e dall Italia Centro-Settentrionale alla Polonia e alla Romania. Penisola Balcanica? Anatolia? 152
2 Distribuzione italiana Val d Aosta, Piemonte settentrionale, presso Lanzo Torinese, dai dintorni di Genova e dall Appennino Pavese alla Val di Vara e all Appennino Modenese; alta Valle Tiberina: da C a R. Distribuzione regionale Foresta Demaniale della Deiva (SV); entroterra a nord di Voltri e Sestri Ponente, Val d Aveto tra Farfanosa e Rezzoaglio, Lago delle Lame, M. Aiona, M. di Mezzo, M. Groppo Rosso, alta Valle Sturla, dal Lago di Giacopiane al M. Pertusa, alta Val Graveglia al M. Bocco, Cima Costalunga nell alta Val Gromolo e al Bracco, località Bracco-Baracchino nell alta Val Petronio (GE); Val di Vara al M. Bocco sopra Disconesi, dintorni di Carro, Carrodano Superiore, Termine di Roverano, sopra Pieve al M. Dragnone e dintorni, Casoni di Cornoviglio (SP). Nota I dati in letteratura riferiti ad A. cuneifolium subsp. cuneifolium risultano inaffidabili a causa delle confusioni fatte in passato con le popolazioni di A. adiantum-nigrum subsp. adiantum-nigrum e A. onopteris presenti sulle serpentiniti e su altre rocce affini ultrabasiche. Per questo motivo l attuale distribuzione di A. cuneifolium subsp. cuneifolium, è da considerarsi valida a grandi linee, provvisoria e suscettibile di nuove migliori specificazioni. La quota minima (225 m) attualmente accertata per l Italia è riferita alla località Termine di Roverano, nei pressi di Carrodano in Val di Vara. 153
3 Asplenium septentrionale (L.) Hoffm. subsp. septentrionale ASPLENIO SETTENTRIONALE Caratteri Stipite bruno solo verso la base, verde nel resto, ben più lungo della lamina. Rachide indistinta. Lamina 1-3 volte forcata, formata da lacinie lineari con margini interi e laciniette verso l apice. Sori lineari, lunghi più di 5 mm, alla fine confluenti. Indusio con margine intero. Altezza 3-23 cm. Sporificazione IV-X. Riproduzione e ploidìa Sessuale. Autotetraploide (2n=144). Ecologia Fessure di rupi e muri, su rocce acide e ofioliti, tra 50 e 2500 m. Distribuzione generale Macaronesia, Europa, Asia, Marocco, America settentrionale. 154
4 Distribuzione italiana Alpi, dalle Carniche alle Marittime, Appennino Settentrionale: C. Elba, massicci della Basilicata e della Calabria, Etna, Gennargentu, M. Limbara: da R a RR. Marche? ruta-muraria. Raccolto sopra Cogoleto nel 1895, è stato identificato dopo quasi un secolo dal prof. Dino Marchetti, e risulta attualmente la prima e unica segnalazione per l Italia. Distribuzione regionale Dintorni di San Remo, presso San Michele e al M. Bignone (IM); Gruppo del M. Beigua (SV, GE); Val Fontanabuona, Val d Aveto, Val Graveglia, Val Gromolo, Val Petronio (GE); Passo del Bracco alla Pietra di Vasca, Val di Vara, Cinque Terre sopra Manarola (SP). Nota Di aspetto simile è il progenitore diploide A. septentrionale subsp. caucasicum Fraser-Jenk. et Lovis, presente sul Caucaso, in Turchia e in Pakistan: potrebbe trovarsi anche in Europa. Nell erbario del Museo Civico di Storia Naturale Giacomo Doria di Genova è conservato A. x murbeckii Dörfl., ibrido tra A. septentrionale (L.) Hoffm. subsp. septentrionale e A. ruta-muraria L. subsp. 155
5 Asplenium ruta-muraria L. subsp. dolomiticum Lovis et Reichst. ASPLENIO RUTA DI MURO Caratteri Stipite verde, bruno verso la base, generalmente assai più lungo della lamina, che è ovata e 2-3 volte divisa. Pinne poco numerose. Divisioni ultime di forma molto variabile, da suborbicolari a flabellate, a rombiche, a sublineari. Perisporio, nel secco, fino a 56 mµ. Altezza 2-15 cm. Sporificazione IV-XII. Riproduzione e ploidìa Sessuale. Diploide (2n=72). 156
6 Ecologia Fessure, muri a secco e cementati, detriti minuti consolidati, quasi esclusivamente su calcare, tra 50 e 2200 m. Distribuzione generale Alpi, Appennino Settentrionale, Istria?, Bosnia, Romania? Albania, Bulgaria. Distribuzione italiana Dalle Alpi Giulie al Lago di Como, Alpi Apuane: CC. Val Maira, Valle Stura di Demonte, Roccavione, Alpi Marittime e Liguri, Appennino Lucchese: R. Distribuzione regionale M. Grammondo, M. Toraggio, M. Pietravecchia, Val Tanarello e Val Negrone alle Cime delle Armasse (IM), alta Val Pennavaira, Castellermo (SV). Nota La distribuzione generale di questa sottospecie risulta ancora mal definita; si può prevedere che future ricerche ne estendano la presenza ad altri paesi europei e forse anche fuori del nostro continente. Un discorso analogo va fatto pure per le regioni d Italia dove mancano segnalazioni, in particolare per quelle che ospitano i complessi calcarei più estesi ed elevati; la presenza in Liguria è stata accertata solo recentemente. 157
7 Asplenium ruta-muraria L. subsp. ruta-muraria ASPLENIO RUTA DI MURO Caratteri Stipite verde, bruno verso la base, generalmente assai più lungo della lamina, che è ovata e 2-3 volte divisa. Pinne poco numerose; divisioni ultime di forma molto variabile, da suborbicolari a flabellate, a rombiche, a sublineari. Perisporio, nel secco, fino a 71 mµ. Altezza 2-22 cm. Sporificazione IV-XII. Riproduzione e ploidìa Sessuale. Autotetraploide (2n=144). 158
8 Ecologia Fessure, muri a secco e cementati, detriti minuti consolidati, preferibilmente su calcare, tra 5 e 2900 m. Distribuzione generale Macaronesia, Europa, Maghreb, Asia, America Settentrionale. Distribuzione italiana In tutto il territorio: dalle Alpi (CC) alle zone marittime (R). Distribuzione regionale In tutta la regione: CC su calcare, R su ofioliti e rocce acide. Nota Le subsp. ruta-muraria e dolomiticum sono morfologicamente assai variabili e spesso indistinguibili, potendo presentare le stesse forme; in questi casi è necessario ricorrere alla misurazione delle spore o, meglio ancora, all esame citologico. 159
9 2. Ceterach Ceterach officinarum Willd. subsp. officinarum CEDRACCA COMUNE Caratteri Fronde svernanti, rattrappite nei periodi di siccità. Stipite molto corto, riccamente paleaceo. Lamina strettamente lanceolata, spessa, glabra e opaca nella pagina superiore, in quella inferiore completamente coperta di palee squamiformi, inizialmente pallide poi color ruggine; pinne più o meno alterne, semplici, da largamente ovate ad oblunghe, con apice ottuso e margini da interi a crenati, le inferiori regolarmente decrescenti e le due basali cortissime. Perisporio, nel secco, fino a 59 mµ. Altezza 3-25 cm. Sporificazione I-XII. Riproduzione e ploidìa Sessuale. Autotetraploide (2n=144). Ecologia Fessure rupestri, muri, detriti minuti consolidati, tra 0 e 2000 m. Distribuzione generale Europa, Asia, Africa Settentrionale. 160
10 Distribuzione italiana In tutto il territorio da CC a C. basse mentre la subsp. officinarum appare decisamente rara. Distribuzione regionale In tutto il territorio da CC a C. Nota C. officinarum subsp. officinarum deriva dal diploide C. officinarum subsp. bivalens D. E. Mey., presente con relativa frequenza alle quote più elevate nelle vicine Alpi Apuane. Nella morfologia i due taxa sono mediamente simili; tale somiglianza è meglio visibile negli individui più sviluppati dell Italia Centrale. La subsp. bivalens tende a produrre pinne più distanziate e allungate, con apice meno ottuso; l areale italiano è imperfettamente noto. Sulle Alpi Apuane le popolazioni diploidi sono assai microterme mentre le tetraploidi non salgono molto in quota. Nelle regioni centrali, il fenomeno appare vistoso nel Lazio, la subsp. bivalens è diffusissima ed è presente normalmente alle quote più 161
11 3. Phyllitis Phyllitis scolopendrium (L.) Newman subsp. scolopendrium SCOLOPENDRIA COMUNE Caratteri Fronde persistenti. Stipite bruno, paleaceo, robusto, lungo al più quanto la metà della lamina che è da lineare a lanceolata, spessa, lucida, con base cordata, un po ondulata nei margini, con palee sulla pagina inferiore e sulla rachide. Sori lineari, lunghi fino a 30 mm, appaiati e confluenti. Indusio con margine libero intero. Altezza cm. Sporificazione I-XI. Riproduzione e ploidìa Sessuale. Diploide (2n=72). Ecologia Boschi umidi, ruscelli, grotte, pozzi, muri ombrosi, tra 0 e 1300 m. Distribuzione generale Macaronesia, Europa, Asia, Occidentale, Africa Settentrionale. 162
12 Distribuzione italiana In tutto il territorio: C. Distribuzione regionale Sporadico e localizzato sul versante padano; frequente a ridosso della fascia marittima, più diffuso nella parte centro-orientale. Nota Mai segnalata finora in Liguria e da ricercare nella nostra regione è Phyllitis sagittata (DC.) Guinea et Heywood, presente lungo le coste tirreniche e sulle isole maggiori. Si rinviene su rocce calcaree ombreggiate, a breve distanza dal mare. 163
13 Asplenium x ticinense (v. pag. 229). 164
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