Esperienza n 2. Taratura di una bilancia dinamometrica
|
|
- Severina Manca
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Gruppo n 5: Domenico Sabato, Giorgia Di Vara, Vito Vetrano, Luigi Galuffo, Alessandro Crapa. Esperienza n 2 Taratura di una bilancia dinamometrica Obiettivo taratura di una bilancia dinamometrica; Concetti legge di Hooke, curva di risposta e di taratura. Materiali e strumenti - Bilancia digitale (portata 500 g), cilindri tarati di diversa massa, dinamometro, carta millimetrata. Introduzione teorica: La legge di Hooke esprime il moto di un sistema massa molla. Nell espressione della forza troviamo una costante elastica moltiplicata per lo spostamento della molla da una posizione di riposo a una posizione della stessa in tensione (la molla è allungata). F= (-)k [x-x0] (1.0) dove x0 è la posizione di riposo dell estremo della molla, mentre x indica la posizione della molla elongata; k è la costante elastica che dipende dalle caratteristiche intrinseche della molla: il meno che lo precede indica che la forza F esercitata dalla molla è sempre opposta in verso allo spostamento. Mediante le misure raccolte in laboratorio si può costruire una curva di risposta che sarebbe un grafico M(G) [misure in funzione della grandezza], grazie al quale si riescono a conoscere i valori di soglia e di portata. Da questa è possibile estrapolare una curva di taratura, fondamentale per tarare lo strumento in questione. Procedimento: In primo luogo abbiamo preso visione dello strumento, trattasi di una bilancia dinamometrica di forma cilindrica. Al suo interno, una molla spiraliforme è libera di elongarsi entro le dimensioni dello strumento stesso. Fissato al capo libero di tale molla vi è un disco rosso dal bordo visibile ma di spessore trascurabile che è servito da indicatore delle varie posizioni dell estremo della molla. In virtù della (1.0) abbiamo osservato che il calcolo dell elongazione della molla come [x-x0] avrebbe apportato una fonte di errore aggiuntiva, determinata dall errore associabile alla misura di x0. Abbiamo deciso dunque di far coincidere, con le dovute precauzioni, x0 con il valore 0 della scala millimetrata che abbiamo affisso allo strumento da tarare. Di seguito sono state misurate le masse campione, tramite la bilancia digitale, da 5,1g fino ad un valore massimo di 199,6 g. Si riportano di seguito masse ed errori associati dei vari campioni utilizzati in ordine crescente.
2 TABELLA 1: masse ed errori associati dei campioni (bilancia digitale) Nota la massa dei campioni, si è proceduto con la misura degli stessi, utilizzando la corrispondente bilancia dinamometrica. Sulla carta millimetrata sono stati individuati i corrispettivi spostamenti del disco indicatore, indicati nella seguente tabella. L'errore che abbiamo associato alle elongazioni è pari alla metà della risoluzione della scala millimetrica TABELLA 2 : elongazioni della molla ed errori associati ai i rispettivi campioni(bilancia dinamometrica)
3 Tramite i dati contenuti nelle tabelle 1 e 2 abbiamo ricavato la curva di risposta. Da tale curva si evince che: A. La soglia misurabile con la bilancia dinamometrica è di 10 g; B. La portata dello strumento coincide con l elongazione massima possibile (circa 200 g); C. Il campo di misura è in valore circa 190 g. Si riporta il grafico della curva di risposta.
4 GRAFICO 1 : curva di risposta M(G)
5 Alla luce di questi dati è stato possibile determinare la curva di taratura dello strumento. Per determinare l errore strumentale abbiamo tracciato le due rette parallele passanti per i punti della curva e a distanza massima l una dall altra. Intersecando queste ultime con l asse delle masse, l intervallo generato ha dimensione di 3 unità (grammi). L errore strumentale è stato calcolato come la metà della dimensione di tale intervallo, per un risultato di: δmstrum=1,5 g (1.1) Viene riportato di seguito il grafico della curva di taratura.
6 GRAFICO 2: curva di taratura G(M)
7 Conclusione: Per concludere, dato che la bilancia dinamometrica è soggetta ad un campo di misura si può costruire la curva di taratura dello strumento, con i relativi errori. Dal grafico, si evince che lo strumento esaminato possiede un campo di misura limitato che racchiude i valori compresi fra 10g e 200g circa. Inoltre, bisogna fare particolare attenzione ad esso poiché oltrepassando il limite massimo, possiamo incorrere a una deformazione della molla dovuta al cario eccessivo del campione misurato. Perciò, ottenuta la taratura dello strumento preso i questione e il corrispondente errorestrum, bisognerà applicare ad ogni campione, successivamente misurato, l errore della (1.1).
Laboratorio di Fisica I A.A. 2018/2019
Laboratorio di Fisica I A.A. 2018/2019 29/11/2018 Esperienza N.2 Taratura di una bilancia dinamometrica Gruppo n.2 Bozzotta Riccardo Di Paola Guido Greco Federico Marino Francesco Pennino Pietro Sacco
DettagliTaratura di una bilancia dinamometrica
Taratura di una bilancia dinamometrica Relazione dell esperienza di laboratorio n del 03/1/018 GRUPPO n 9 Componenti del gruppo: Gucciardo Gloria Mazzola Luca Rosario Nolfo Gloria Scordato Iacopo Treppiedi
DettagliLABORATORIO DI FISICA I A.A ESPERIENZA II 30/11/2017 GRUPPO 11. Taratura di una bilancia dinamometrica
LABORATORIO DI FISICA I A.A. 2017-2018 ESPERIENZA II 30/11/2017 GRUPPO 11 Taratura di una bilancia dinamometrica Fabio Tortora Sebastiano Mirabile Eugenio Sapia Alberto Ferrara 1. Obiettivo dell'esperienza
DettagliTaratura di una bilancia dinamometrica
Laboratorio di Fisica 1 Modulo 1 Anno Accademico 2018/2019 Esperienza di laboratorio n 2 Taratura di una bilancia dinamometrica GRUPPO 10 Alfano Roberto Broccolo Rita Di Gregorio Giusy Adriana Ingrasciotta
DettagliCalibrazione di una molla come sensore di forze
Calibrazione di una molla come sensore di forze Materiale occorrente: un supporto metallico, una molla, un cestello, bulloni di uguale massa, una bilancia, una riga millimetrata, carta millimetrata. Esecuzione
DettagliLaboratorio FISICA. La direzione della forza di gravità. Hai bisogno di: filo a piombo; asta di sostegno; cartoncino.
La direzione della forza di gravità Hai bisogno di: filo a piombo; asta di sostegno; cartoncino. la forza di gravità è diretta verso il centro della Terra; il filo a piombo si dispone secondo la verticale
DettagliDinamica del punto materiale: problemi con gli oscillatori.
Dinamica del punto materiale: problemi con gli oscillatori. Problema: Una molla ideale di costante elastica k = 300 Nm 1 e lunghezza a riposo l 0 = 1 m pende verticalmente avendo un estremità fissata ad
DettagliRELAZIONE LABORATORIO ESPERIENZA II ~TARATURA DI UNA BILANCIA DINAMOMETRICA~ ANNO ACCADEMICO
RELAZONE LABORATORO ESPERENZA ~TARATURA D UNA BLANCA DNAMOMETRCA~ ANNO ACCADEMCO 2018-2019 Gruppo 13 Di Benedetto Enrico, Franzella Elia, Guttilla Mattia, Nicoletti Gabriele, Tumbiolo Emanuele ~NDCE~ 1.
DettagliUNIVERSITÀ DEL SALENTO
UNIVERSITÀ DEL SALENTO FACOLTÀ DI SCIENZE MMFFNN Corso di Laurea in Fisica CORSO DI LABORATORIO I MISURA DELLA COSTANTE ELASTICA DI UNA MOLLA E VERIFICA DELLA LEGGE DI HOOKE Scopo dell esperienza Misura
DettagliTaratura di una bilancia dinamometrica
Taratura di una bilancia dinamometrica Gruppo 6: Favitta, Ferrara, Morvillo, Tortorici, Vitale Svolta il 04/12/2017 Indice I Introduzione 1 1 Introduzione teorica 2 2 Gli strumenti utilizzati 4 2.1 La
DettagliLABORATORIO DI FISICA I
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO CORSO DI LAUREA IN SCIENZE FISICHE A.A. 2018/2019 13 Dicembre 2018 LABORATORIO DI FISICA I RELAZIONE TERZA ESPERIENZA DI LABORATORIO GRUPPO 1 Nigrelli Giulia Valenti Giuseppe
DettagliFORZE. introduzione. Approssimativamente possiamo dire che una forza è: una spinta. o un tirare
introduzione Le forze sono grandezze fisiche che non sono una caratteristica di un oggetto ma riguardano il modo con cui gli oggetti interagiscono tra di loro 1 introduzione Approssimativamente possiamo
Dettagli3 - Esercizi: strumenti di misura, propagazione degli errori, media, deviazione standard, intervalli
3 - Esercizi: strumenti di misura, propagazione degli errori, media, deviazione standard, intervalli Esercizio 1: Si intende misurare la densità di un fluido tramite misure di massa e di volume. Lo si
DettagliSCHEDA PER LO STUDENTE DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN LIQUIDO TRAMITE IL PRINCIPIO DI ARCHIMEDE
SCHEDA PER LO STUDENTE DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN LIQUIDO TRAMITE IL PRINCIPIO DI ARCHIMEDE I Titolo dell esperienza N 4 DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN LIQUIDO CON IL PRINCIPIO DI ARCHIMEDE
DettagliSCHEDA PER LO STUDENTE DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN CORPO SOLIDO
SCHEDA PER LO STUDENTE DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN CORPO SOLIDO I Titolo dell esperienza N 2 DETERMINAZIONE DEL VOLUME E DELLA DENSITÀ DI UN CORPO SOLIDO IRREGOLARE Autori Prof.sse Fabbri Fiamma,
Dettagli4. LE FORZE E LA LORO MISURA
4. LE FORZE E LA LORO MISURA 4.1 - Le forze e i loro effetti Tante azioni che facciamo o vediamo non sono altro che il risultato di una o più forze. Le forze non si vedono e ci accorgiamo della loro presenza
DettagliLE FORZE. Il mondo che ci circonda è costituito da oggetti che esercitano azioni gli uni sugli altri Queste azioni sono dette forze
LE FORZE Il mondo che ci circonda è costituito da oggetti che esercitano azioni gli uni sugli altri Queste azioni sono dette forze Le forze possono agire: Per contatto a distanza Effetto delle forze Le
DettagliS± S [cm 2 ] h± h [cm] 79±3 12,7±0,2 201±5 5,0±0,2 314±6 3,2±0,2 452±8 2,2±0,2
SOLUZIONI VERIFICA A CLASSI I^L I^F- I^D TESTO Supponiamo di avere svolto il seguente esperimento: si sono presi 4 cilindri di vetro di diametro diverso e si è versato in ciascuno di essi SEMPRE 1 LITRO
DettagliLaboratorio di Fisica
Laboratorio di Fisica dott. G. Casini ARGOMENTO 1: Misura delle grandezze fisiche LDFM Laboratorio di Fisica presentazione realizzata dal prof. Antonio Covello Schema della relazione di laboratorio Strumenti
DettagliFISICA. STATICA Le forze. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica
FISICA STATICA Le forze Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica L EFFETTO DELLE FORZE Una forza applicata a un oggetto fermo può fare aumentare la sua velocità; mentre applicata
DettagliTerza prova parziale di Fisica Data: 15 Dicembre Fisica. 15 Dicembre Test a risposta singola
Fisica 15 Dicembre 2011 Test a risposta singola ˆ Una forza si dice conservativa quando: Il lavoro compiuto dalla forza su un qualsiasi cammino chiuso è nullo Il lavoro compiuto dalla forza su un qualsiasi
DettagliRappresentazione numerica delle misure di grandezze fisiche
Rappresentazione numerica delle misure di grandezze fisiche Esperienza -> nessuna misura, per quanto fatta con cura, può essere completamente libera da errori errore ->inevitabile incertezza presente in
DettagliMeccanica 17 giugno 2013
Meccanica 17 giugno 2013 Problema 1 (1 punto) Un punto si muove nel piano y-x con legge oraria: Con x,y misurati in metri, t in secondi. a) Determinare i valori di y quando x=1 m; b) Determinare il modulo
DettagliBreve nota sulla misurazione della grandezza Forza
Breve nota sulla misurazione della grandezza Forza 1. Introduzione In generale, si ricorre al concetto di forza in tutte quelle situazioni in cui sia necessario qualificare e quantificare l entità delle
DettagliAcquisizione, rappresentazione e analisi di dati sperimentali
Acquisizione, rappresentazione e analisi di dati sperimentali Aurelio Agliolo Gallitto Dipartimento di Fisica, Università di Palermo Introduzione Esperimenti illustrativi, per visualizzare un determinato
DettagliGRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI
GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI Una grandezza scalare è definita da un numero reale con dimensioni (es.: massa, tempo, densità,...) Una grandezza vettoriale è definita da un modulo (numero reale non negativo
DettagliInterferenza da doppia fenditura
Corso di Fisica per Scienze Biologiche A.A. 2016-17 Esperienza di laboratorio: OTTICA - ESPERIMENTO DI YOUNG Interferenza da doppia fenditura Nomi degli studenti:......... Data:... Introduzione L'obiettivo
DettagliGRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI
GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI Una grandezza scalare è definita da un numero reale con dimensioni. (es.: massa, tempo, densità,...) Una grandezza vettoriale è definita da un modulo (numero reale non negativo
DettagliGRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI
GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI Una grandezza scalare è definita da un numero reale con dimensioni. (es.: massa, tempo, densità,...) Una grandezza vettoriale è definita da un modulo (numero reale non negativo
DettagliLe forze. Isabella Soletta Liceo Scientifico Fermi Anno scolastico 2011/2012. Documento riadattato da MyZanichelli.it
Le forze Isabella Soletta Liceo Scientifico Fermi Anno scolastico 2011/2012 Documento riadattato da MyZanichelli.it Questo simbolo significa che l esperimento si può realizzare con materiali o strumenti
DettagliUNIVERSITÀ DEL SALENTO
UNIVERSITÀ DEL SALENTO FACOLTÀ DI SCIENZE MMFFNN Corso di Laurea in Fisica CORSO DI LABORATORIO I VERIFICA DELLE LEGGI DEL MOTO RETTILINEO UNIFORMEMENTE ACCELERATO Scopo dell esperienza Analisi del moto
DettagliALMENO UN ORDINE DI GRANDEZZA
Taratura statica Taratura statica L'analisi delle caratteristiche statiche di un singolo trasduttore o di un sistema di misura (catena di trasduttori) ponendoli in un ambiente controllato costituisce la
DettagliBiomeccanica. Taratura di una cella di carico. Docente: Prof. Paolo CAPPA. Autore: Juri Taborri. Sommario. Esercitazione
Biomeccanica Docente: Prof. Paolo CAPPA Autore: Juri Taborri Taratura di una cella di carico Sommario 1. Introduzione... 2 2. Catena di misura... 2 2.1 Campioni di massa... 4 2.2 Cella di carico da tarare...
DettagliUnità didattica 3. Terza unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia
Unità didattica 3 Elasticità dei materiali Deformazione di un solido..2 Legge di Hooke.. 3 Forza elastica.. 4 Deformazione elastica di una molla... 5 Accumulo di energia attraverso la deformazione elastica..6
DettagliLe grandezze vettoriali e le Forze
Fisica: lezioni e problemi Le grandezze vettoriali e le Forze 1. Gli spostamenti e i vettori 2. La scomposizione di un vettore 3. Le forze 4. Gli allungamenti elastici 5. Le operazioni sulle forze 6. Le
DettagliIIS Moro Dipartimento di matematica e fisica
IIS Moro Dipartimento di matematica e fisica Obiettivi minimi per le classi prime - Fisica Poiché la disciplina Fisica è parte dell Asse Scientifico Tecnologico, essa concorre, attraverso lo studio dei
DettagliLe forze. Problemi di Fisica
Problemi di Fisica Riconosci quali delle seguenti tabelle rappresentano grandezze direttamente proporzionali e quali no. X 2 4 6 8 Y 1/2 1 3/2 2 X 2 4 8 16 Y 3 6 9 16 X 0,1 0,2 0,3 0,4 Y 1/2 1 3/2 2 Due
Dettagli[a= 1.54 m/s 2 ; T 12 =17.5 N, T 23 = 10.5 N]
Esercizio 1 Tre blocchi di massa rispettivamente m1=5 kg, m2= 2 kg ed m3=3 kg sono uniti da funi e poggiano su un piano orizzontale. Il coefficiente di attrito dinamico fra il piano e i blocchi è µ=0.2.
DettagliEsame di Fisica con Laboratorio Corso di Laurea in Scienze dell Architettura Università degli Studi di Udine 29 gennaio 2010 Mario Paolo Giordani
Esame di Fisica con Laboratorio Corso di Laurea in Scienze dell Architettura Università degli Studi di Udine 29 gennaio 2010 Mario Paolo Giordani Soluzioni Teoria Enunciare sinteticamente chiarendo il
DettagliApplicazioni delle leggi della meccanica: moto armnico
Applicazioni delle leggi della meccanica: moto armnico Discutiamo le caratteristiche del moto armonico utilizzando l esempio di una molla di costante k e massa trascurabile a cui è fissato un oggetto di
DettagliI vettori e forze. Prof. Roma Carmelo
I vettori e forze 1. Grandezze scalari e grandezze vettoriali 2. La massa 3. Relazione tra massa e forza-peso 4. Gli spostamenti e i vettori 5. La scomposizione di un vettore 6. Le forze 7. Gli allungamenti
DettagliEsperienza con le molle
Esperienza con le molle Scopo dell esperienza: 1. Verificare il comportamento di ognuna delle due molle utilizzate al variare dei pesi applicati, considerando gli errori da cui sono affette le misurazioni;
DettagliNote su esperienza di misura della densita di un solido
Note su esperienza di misura della densita di un solido 1 Distribuzione di GAUSS Distribuzione Piatta D P(entro ± s G ) = 68% 2 Parallelepipedo Spigoli: a, b, c Volume = V = a b c Massa = M Densità = r
Dettagli(b) 2. Quale delle seguenti affermazioni è corretta? (riscrivere la risposta corretta per esteso e solo sul foglio protocollo
Esercizio (tratto dal problema 4.6 del Mazzoldi) Sopra un piano orizzontale sono posti due punti materiali di masse m e m 2. Il punto m è attaccato ad una molla di costante elastica k, fissata in x = 0
DettagliVisione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ
Visione d insieme DMANDE E RISPSTE SULL UNITÀ Come si sommano gli spostamenti? Lo spostamento è una grandezza vettoriale: due o più spostamenti consecutivi si sommano algebricamente se sono sulla stessa
DettagliVisione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ
Visione d insieme DMANDE E RISPSTE SULL UNITÀ Come si sommano gli spostamenti? Lo spostamento è una grandezza vettoriale: due o più spostamenti consecutivi si sommano algebricamente se sono sulla stessa
DettagliEquilibrio statico sul piano inclinato
Esperienza 3 Equilibrio statico sul piano inclinato Obiettivi - Comprendere la differenza tra grandezze vettoriali e grandezze scalari attraverso lo studio delle condizioni di equilibrio statico di un
DettagliGrandezze angolari. Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ. m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1
Grandezze angolari Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ v ω v = ωr a α a = αr m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1 2 Iω 2 Energia cinetica In forma vettoriale: v = ω r questa collega la velocità angolare
DettagliEsercizio 1 Tre blocchi di massa rispettivamente m1=5 kg, m2= 2 kg ed m3=3 kg sono uniti da funi e poggiano su un piano orizzontale.
Esercizio 1 Tre blocchi di massa rispettivamente m1=5 kg, m2= 2 kg ed m3=3 kg sono uniti da funi e poggiano su un piano orizzontale. Il coefficiente di attrito dinamico fra il piano e i blocchi è µ=0.2.
DettagliE ora si parte. Concetti fondamentali per la
E ora si parte LA FISICA Oggetto di studio -> fenomeni naturali nella loro varietà Scopo -> trovare, se esistono, delle regole comuni a fenomeni così vari Strumento -> introduzione di concetti che possano
DettagliLezione 09: Sistemi di corpi
Esercizio 1 [Urti elastici] Lezione 09: Sistemi di corpi Una biglia P 1 di massa m 1 = 100 g e velocità v 0,1 di modulo 2 m/s urta elasticamente contro una biglia P 2 inizialmente ferma di massa m 1 =
DettagliGrandezze cinematiche relative nel sistema L: r 12, v 12 a 12 e nel sistema del centro dimassa (C): r 12 ', v 12 ', e a 12 '
Sistemi di due particelle Problema dei due corpi: studio del moto relativo di due corpi supposti puntiformi sotto l azione della forza di interazione mutua. Esempio: moto (relativo) di due corpi celesti
DettagliGruppo 13 ~INDICE~ Di Benedetto Enrico, Franzella Elia, Guttilla Mattia, Nicoletti Gabriele, Tumbiolo Emanuele
RELAZIONE LABORATORIO ESPERIENZA III ~MISURA DEL PERIODO DI OSCILLAZIONE E DELLA COSTANTE ELASTICA DELLA MOLLA DI UN OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE~ ANNO ACCADEMICO 2018-2019 Gruppo 13 Di Benedetto Enrico,
DettagliScopo di questa indagine
Scopo di questa indagine Questa indagine è mirata a fornire informazioni circa il comportamento di materiali elastici ( come molle elicoidali o elastici). L idea è di offrire un percorso guidato attraverso
DettagliSCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA
SCHEDA N 1 IL PENDOLO SEMPLICE SCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA Scopo dell'esperimento. Determinare il periodo di oscillazione di un pendolo semplice. Applicare le nozioni sugli errori di una grandezza
DettagliENERGIA POTENZIALE GRAVITAZIONALE
ENERGIA POTENZIALE GRAVITAZIONALE mg z 1 Quando il corpo arriva all altezza z 2 possiede un energia cinetica che all inizio non aveva z 2 Un oggetto che si trova in posizione elevata ha una capacità di
DettagliApparato sperimentale
II Esperienza: 27-28 Marzo 23 Cannoncino Balistico Scopo dell'esperienza: Determinare la velocità iniziale di un proiettile sparato da un cannoncino a molla e verificare la relazione esistente tra gittata
Dettagli4 FORZE FONDAMENTALI
FORZA 4! QUANTE FORZE? IN NATURA POSSONO ESSERE OSSERVATE TANTE TIPOLOGIE DI FORZE DIVERSE: GRAVITA' O PESO, LA FORZA CHE SI ESERCITA TRA DUE MAGNETI O TRA DUE CORPI CARICHI, LA FORZA DEL VENTO O DELL'ACQUA
DettagliF, viene allungata o compressa di un tratto s rispetto alla sua posizione di equilibrio.
UNIÀ 4 L EQUILIBRIO DEI SOLIDI.. La forza elastica di una molla.. La costante elastica e la legge di Hooke. 3. La forza peso. 4. Le forze di attrito. 5. La forza di attrito statico. 6. La forza di attrito
DettagliLez E. Fiandrini Fis. Ser e Appl. 1
Lez 8 211015 E. Fiandrini Fis. Ser e Appl. 1 La molla E. Fiandrini Fis. Ser e Appl. 2 La molla Tutti i corpi entro certi limiti si comportano come molle: sottoposti a sollecitazioni, si deformano Se la
DettagliModulo D Unità 1 I principi della dinamica. Il Primo principio della dinamica. La Dinamica. Il primo principio della dinamica
Pagina 1 Il Primo principio della dinamica La Dinamica La dinamica studia il movimento dei corpi in relazione alle cause che lo determinano. La dinamica del punto materiale è costituita da tre principi:
DettagliMISURIAMO LA VELOCITÀ CON I ROBOT
MISURIAMO LA VELOCITÀ CON I ROBOT Indice argomenti del video - INTRODUZIONE TEORICA o Il concetto di velocità o Il moto rettilineo uniforme o Come si costruisce il grafico spazio-tempo o Che cos è l errore
DettagliSISTEMA DI ACQUISIZIONE DATI
SISTEMA DI ACQUISIZIONE DATI SENSORE O TRASDUTTORE LINEARIZZAZIONE CONDIZIONAMENTO CONVERTITORE A/D MICROPROCESSORE SENSORE LINEARIZZAZIONE Elemento che rileva la grandezza da controllare. Operazione necessaria
DettagliCAPACITÀ DI UN CORPO A COMPIERE LAVORO
ENERGIA CAPACITÀ DI UN CORPO A COMPIERE LAVORO Molti sono i tipi di energia CINETICA POTENZIALE GRAVITÀ POTENZIALE ELASTICA POTENZIALE ELETTRICA TERMICA (CALORE) CHIMICA NUCLEARE ECC. Corso di fisica 1
DettagliCompiti per le vacanze Per non dimenticare le cose studiate e imparare qualche cosa di nuovo!!
a.s. 2014/2015 classe1 C Compiti per le vacanze Per non dimenticare le cose studiate e imparare qualche cosa di nuovo!! Prof.ssa F. BARBIN FISICA (lavori per tutti): Testo: S.Fabbri M.Masini, Phoenomena
DettagliProgrammazione modulare
Programmazione modulare 2016-2017 Indirizzo: BIENNIO Disciplina: FISICA Classe: I a D - I a E - I a F Ore settimanali previste: 3 (2 ore di teoria 1 ora di Laboratorio) Titolo Modulo Contenuti Conoscenze
DettagliCaratterizzazione delle oscillazioni elastiche di una molla
Gruppo A2 XXX XXX XXX XXX Cesa Joshua 77685 Udine, 3/11/2006 Caratterizzazione delle oscillazioni elastiche di una molla Oggetto della prova Oggetto della prova è la misurazione del periodo di oscillazione
DettagliFORZE E PRINCIPI DELLA DINAMICA (1/29)
FORZE E PRINCIPI DELLA DINAMICA (1/29) una forza applicata ad un corpo, libero di muoversi, lo mette in movimento o lo arresta (effetto dinamico della forza); una forza, applicata ad un corpo vincolato,
DettagliCapitolo 12. Moto oscillatorio
Moto oscillatorio INTRODUZIONE Quando la forza che agisce su un corpo è proporzionale al suo spostamento dalla posizione di equilibrio ne risulta un particolare tipo di moto. Se la forza agisce sempre
DettagliFISICA: Le Forze. Giancarlo Zancanella (2014)
FISICA: Le Forze Giancarlo Zancanella (2014) 1 Cos è una forza 2 Il Principio D inerzia Un corpo mantiene inalterato il suo stato di quiete o di moto fino a quando non si gli applica una forza che ne cambia
DettagliArgomenti del corso Parte I Caratteristiche generali e strumenti terminali
Argomenti del corso Parte I Caratteristiche generali e strumenti terminali 1. Concetti generali Finalità e applicazioni dello studio dei sistemi di misura Applicazione in vari campi: esempi Concetto di
DettagliDeterminazione del calore specifico dell alluminio con il calorimetro di Regnault
Gruppo A2 XXX XXX XXX XXX Cesa Joshua 77685 Udine, 17/11/2006 Determinazione del calore specifico dell alluminio con il calorimetro di Regnault Oggetto della prova L oggetto della prova è di misurare la
DettagliMisura del la costante elastica di una molla sfruttando la legge di Hooke
Misura del la costante elastica di una molla sfruttando la legge di Hooke Una molla di lunghezza l 0, se viene sospesa ad un estremo e all altro estremo viene appeso un corpo di massa m, si allunga fino
DettagliStrumentazione e misure Elettroniche 03EMN Ponte di Wheatstone
Strumentazione e misure Elettroniche 03EMN Ponte di Wheatstone Valeria Teppati October 6, 2004 1 1 Introduzione Scopo di questa esercitazione è la misura di un resistore incognito di circa 1.2 kω con una
DettagliPIANO DI STUDIO D ISTITUTO
PIANO DI STUDIO D ISTITUTO Materia: FISICA Casse 1 1 Quadrimestre Modulo 1 - LE GRANDEZZE FISICHE Saper descrivere le grandezze del S.I., i simboli e le unità di misura. Riconoscere le grandezze fisiche
DettagliFISICA. La Dinamica: le forze e il moto. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica
FISICA La Dinamica: le forze e il moto Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica LA FORZA PESO Come anticipato nella Cinematica, in assenza di attrito con l aria, un oggetto in caduta
DettagliBIOMECCANICA A A P r o f. s s a M a r i a G u e r r i s i D o t t. P i e t r o P i c e r n o
A A 2 0 11-2 0 1 2 U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I D I R O M A T O R V E R G ATA FA C O LTA D I M E D I C I N A E C H I R U R G I A L A U R E A T R I E N N A L E I N S C I E N Z E M O T O R I E
DettagliCorso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC3. Circuiti in corrente continua
Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II Scopo dell'esperienza ESPERIENZA DC3 Circuiti in corrente continua 1. Determinazione della caratteristica I/V di un conduttore non ohmico:
DettagliDistribuzione Normale. Dott. Claudio Verona
Distribuzione Normale Dott. Claudio Verona Rappresentazione di valori ottenuti da misure ripetute Il primo problema che si riscontra nelle misure ripetute più volte è trovare un metodo conveniente per
Dettagli18/06/2009. F =σ S F 1 F 2. Unità di misura della tensione: [N/mm 2 ] 1 [N/mm 2 ] = 1 [MPa]
ES. Sforzo Azioni interne (definizione di tensione o sforzo) Una barra di acciaio AISI 34 a sezione tonda, di diametro pari a 1 mm, deve sorreggere una massa di t. Qual è lo sforzo a cui è soggetta la
Dettagli8) Un blocco di massa m1=2 Kg scivola su un piano orizzontale liscio con velocità di 10 m/ s. Subito di fronte ad esso un blocco di massa m2=5 Kg si
15/12/2014 1) Un corpo cade dallʼaltezza h=10m soggetto alla sola forza di gravità. La velocità iniziale del corpo è nulla. Calcolare la velocità del corpo quando h=3m. 2) Un disco di hockey di massa 0.4
DettagliSoluzione di Adriana Lanza
SOLUZIONE Studio delle funzioni e Le funzioni sono funzioni definite in, assumono valori in R, sono iniettive e suriettive I loro grafici si ottengono dalla curva di equazione mediante l affinità di equazioni
DettagliLa regola del parallelogramma
La regola del parallelogramma PREREQUISITI Per affrontare la prova lo studente deve sapere... La definizione di vettore La regola del parallelogramma Come si utilizza un dinamometro L unità di misura della
DettagliIIS Moro Dipartimento di matematica e fisica
IIS Moro Dipartimento di matematica e fisica Obiettivi minimi per le classi seconde - Fisica CONTENUTI SECONDO ANNO MODULO LE FORZE E IL MOTO Conoscenze Significato e unità di misura della velocità Legge
DettagliT = k x = N, 1 k x 2 = J.
Esercizio a) La tensione del ilo è pari in modulo alla orza esercitata dalla molla: T = k x = 8 0 - N, dove x è la compressione della molla. b) L Energia meccanica E m del sistema è data dalla somma dell
DettagliPER FARE L ESPERIENZA
LA CONSERVAZIONE DELL ENERGIA MECCANICA Verifica che l energia meccanica (energia cinetica più energia potenziale) di un carrello in moto su un piano inclinato si conserva. LA FISICA DELL ESPERIMENTO Un
DettagliEsercitazione n 2 Costruzione di grafici
Esercitazione n 2 Costruzione di grafici 1/31 I grafici I grafici sono rappresentazione di dati numerici e/o di funzioni. Devono facilitare all utente la visualizzazione e la comprensione dei numeri e
DettagliPROGRAMMA SVOLTO NELLA CLASSE CLASSE I B
Anno scolastico 2013/2014 ISTITUTO DI ISTRUZIONE CLASSICA E TECNICA Sede Centrale Liceo Classico "V. Pollione" Via Div. Julia Formia Tel. 0771-771.261 PROGRAMMA SVOLTO NELLA CLASSE CLASSE I B Matematica
DettagliCap Moti oscillatori
N.Giglietto A.A. 005/06- Cap 16.1- Moti oscillatori - 1 Cap 16.1- Moti oscillatori Alcuni tipi di forze o alcune situazioni danno luogo a dei moti di tipo oscillante ovvero a dei moti che si ripetono regolarmente.
DettagliEsperienza n. 6 Costruzione per via potenziometrica della curva di titolazione acido debole base forte
Esperienza n. 6 Costruzione per via potenziometrica della curva di titolazione acido debole base forte OBBIETTIVI Lo scopo di questa esperienza è quello di costruire la curva di titolazione acido debole-base
DettagliEsercitazione 2. Soluzione
Esercitazione 2 Esercizio 1 - Resistenza dell aria Un blocchetto di massa m = 0.01 Kg (10 grammi) viene appoggiato delicatamente con velocità iniziale zero su un piano inclinato rispetto all orizziontale
DettagliLavoro. Esempio. Definizione di lavoro. Lavoro motore e lavoro resistente. Lavoro compiuto da più forze ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE
Lavoro ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE Cos è il lavoro? Il lavoro è la grandezza fisica che mette in relazione spostamento e forza. Il lavoro dipende sia dalla direzione della forza sia dalla
DettagliCAPITOLO 5 PROCESSO DI IDENTIFICAZIONE E COMPENSAZIONE DELLA COPPIA GRAVITAZIONALE INTRODUZIONE
51 CAPITOLO 5 PROCESSO DI IDENTIFICAZIONE E COMPENSAZIONE DELLA COPPIA GRAVITAZIONALE INTRODUZIONE In questo capitolo vengono presentate le prove sperimentali per l identificazione della coppia dovuta
DettagliForza centrifuga. Funi e molle. Equazioni del moto
La forza è un particolare tipo di forza apparente, presente quando il sistema non inerziale (SNI) è in moto rototraslatorio rispetto ad un sistema di riferimento inerziale (SI). Nel moto rototraslatorio
DettagliCorso di Fisica generale
Corso di Fisica generale Liceo Scientifico Righi, Cesena Anno Scolastico 014/15 3B Appunti sulla Rappresentazione grafica ed Elaborazione dei Dati Sperimentali Riccardo Fabbri 1 (Dispense ed esercizi su
DettagliPortare il bambino a pensare come un piccolo matematico, uno scienziato, predisponendo ambienti e materiali in modo tale che il suo approccio verso
Portare il bambino a pensare come un piccolo matematico, uno scienziato, predisponendo ambienti e materiali in modo tale che il suo approccio verso il mondo sia da osservatore attento. Attività Classificare
DettagliStudio delle oscillazioni di un pendolo fisico
Studio delle oscillazioni di un pendolo fisico Materiale occorrente: pendolo con collare (barra metallica), supporto per il pendolo, orologio, righello. Richiami di teoria Un pendolo fisico è costituito
DettagliEsercizi di Statica. Esercitazioni di Fisica per ingegneri - A.A
Esercizio 1 Esercizi di Statica Esercitazioni di Fisica per ingegneri - A.A. 2011-2012 Un punto materiale di massa m = 0.1 kg (vedi FIG.1) è situato all estremità di una sbarretta indeformabile di peso
Dettagli