SCHEDA DI LETTURA DECRETO DIPARTIMENTALE 1250 DEL 20 NOVEMBRE 2015 RIPARTO RISORSE PER I CPIA DI CUI ALL ART. 26 DEL DECRETO MINISTERIALE 435/15
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- Domenica Giuliana Giuliani
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1 SCHEDA DI LETTURA DECRETO DIPARTIMENTALE 1250 DEL 20 NOVEMBRE 2015 RIPARTO RISORSE PER I CPIA DI CUI ALL ART. 26 DEL DECRETO MINISTERIALE Art. 26 comma 2 lettera a) euro ,00 per la realizzazione delle attività connesse alla definizione del patto formativo individuale e delle "misure di sistema" di cui rispettivamente all'art. 5, comma 2 (Costituzione delle commissioni), e all'art. 3, comma 4 ( di di accoglienza e orientamento, nonché raccordi tra i percorsi di istruzione realizzati dai CPIA e gli istituti secondaria di II grado presso cui sono attivati percorsi di secondo livello) del DPR 263/12; - 30% in proporzione al numero dei punti di erogazione di cui si compone la rete territoriale di servizio di ciascun CPIA - 70% in proporzione al numero dei Patti Formativi Individuali redatti dalle Commissioni di ciascun CPIA, così come rilevati dagli Uffici scolastici regionali. Consentire alla Commissione per la l'ideazione, la progettazione e l'adozione dei dispositivi necessari per la definizione del Patto Formativo Individuale (art. 2 comma 1 lettera a) Consentire alla Commissione per la l'ideazione, la progettazione e l'adozione delle "misure di sistema" necessarie per il raccordo tra i percorsi di primo livello ed i percorsi di adozione di almeno uno dei seguenti dispositivi: a. dispositivi di documentazione e strumenti di esplorazione b. linee guida per la predisposizione delle specifiche metodologie valutative e dei riscontri e prove utili alla valutazione delle ; c. certificato di riconoscimento dei crediti per la personalizzazione del percorso e patto formativo individuale adozione di almeno una delle seguenti "misure di sistema": a. gestione comune delle funzioni di cui all'art. 14, comma 2 del dpr 275/99 adempimenti relativi alla carriera scolastica degli alunni, Almeno un seminario di durata congrua e compatibile, articolato in piccoli gruppi di lavoro a cui partecipano i docenti per gli adulti finalizzati alla elaborazione di almeno un prodotto per ciascuno delle attività indicate Almeno un seminario di durata congrua e compatibile, articolato in piccoli gruppi di lavoro a cui partecipano i docenti per gli adulti finalizzati alla elaborazione di almeno un prodotto per ciascuno delle attività a. essere progettate dalla Commissione per la b. essere attuate dall'indire nell'ambito del Piano medesimo) c. essere realizzate di tutta la filiera dei percorsi di istruzione degli adulti d. essere monitorate dall'usr competente a. essere progettate dalla Commissione per la b. essere attuate 1
2 secondo livello (art. 2 comma 1 lettera b) iscrizioni, frequenze, certificazioni, documentazione, valutazione, riconoscimento degli studi compiuti in Italia e all'estero ai fini della prosecuzione degli studi medesimi, valutazione dei crediti e debiti formativi, partecipazione a progetti territoriali e internazionali, realizzazione di scambi educativi internazionali; b. stesura del POF del CPIA, in quanto unità amministrativa, didattica e formativa; c. progettazione comune dei percorsi di primo e di secondo livello; indicate dall'indire nell'ambito del Piano medesimo) c. essere realizzate di tutta la filiera dei percorsi di istruzione degli adulti d. essere monitorate dall'usr competente Art. 26 comma 2 lettera b) euro ,00 per la realizzazione degli di ampliamento dell'offerta formativa dei CPIA, ivi comprese le attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di cui alle Linee guida trasmesse con CM 36/14; Consentire l ideazione, la progettazione e la realizzazione di di ampliamento dell'offerta formativa, così come individuati nelle Linee Guida (art. 3 comma 1 lettera a) delle seguenti azioni, volte a valorizzare il CPIA come unità didattica e formativa, in favore esclusivamente dei frequentanti i percorsi di istruzione degli adulti a) iniziative tese ad integrare ed arricchire i percorsi di istruzione degli adulti. Ad esempio: 1. Corsi per il a. essere progettati dai soggetti che hanno sottoscritto l'accordo di cui all'art. 2, comma 5 del DPR 263/12, finalizzato all ampliamento dell offerta formativa, con particolare riferimento agli EE.LL., ivi compresi i Poli tecnico professionali, le Università, i Centri di ricerca e le Reti territoriali per l'apprendimento permanente, laddove costituite, avvalendosi eventualmente dei Tavoli 2
3 linguistiche di livello pre-al; 2. Corsi per il linguistiche di livello superiore al livello A2; 3. Corsi per il informatiche; b) iniziative tese a favorire il raccordo con altre tipologie di percorsi di istruzione e formazione. Ad esempio 1. percorsi di istruzione con i percorsi della formazione professionale; 2. percorsi di istruzione con i percorsi di IeFP; 3. percorsi di istruzione con i percorsi apprendistato; percorsi di istruzione degli adulti in raccordo con i percorsi di IFTS; Tecnici previsti dalle Linee guida (punto 3.7); b. essere attuati dall'indire nell'ambito del Piano medesimo); c. essere realizzati degli adulti,. d. essere monitorati dall'usr competente. c) misure di sistema per gli opportuni adattamenti degli assetti didattici negli istituti di prevenzione e pena. Ad esempio: 1. allestimento di laboratori didattici; 3
4 Consentire l ideazione, la progettazione e la realizzazione di attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo, così come individuate nelle Linee Guida (art. 3 comma 1 lettera b) 2. potenziamento delle biblioteche; 3. finalizzati al recupero, all'integrazione e al sostegno dei minori e degli adulti anche dopo la loro uscita dal circuito detentivo. delle seguenti azioni di Ricerca, Sperimentazione e Sviluppo, volte a valorizzare il CPIA quale centro RS&S: a. la progettazione formativa e la ricerca valutativa; b. la formazione e l'aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico; c. l'innovazione metodologica e disciplinare; d. la ricerca didattica sulle diverse valenze delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e sulla loro integrazione nei processi formativi; e. la documentazione educativa e la sua diffusione all'interno della scuola; f. gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici; g. l'integrazione fra le diverse articolazioni del 4
5 sistema scolastico e, d'intesa con i soggetti istituzionali competenti, fra i diversi sistemi formativi, ivi compresa la formazione professionale. delle seguenti "misure di sistema", volte a valorizzare il CPIA quale "struttura di servizio": a. lettura dei fabbisogni formativi del territorio; b. costruzione di profili di adulti definiti sulla base delle necessità dei contesti sociali e di lavoro; c. interpretazione dei bisogni di e conoscenze della popolazione adulta; d. accoglienza e orientamento; e. miglioramento della qualità e dell'efficacia dell'istruzione degli adulti. 5
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