MANUALE ESPERTI DEL MONDO DEL LAVORO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MANUALE ESPERTI DEL MONDO DEL LAVORO"

Transcript

1 MANUALE ESPERTI DEL MONDO DEL LAVORO

2 INDICE MODULO I IL MODELLO PER COMPETENZE LO SCENARIO DI RIFERIMENTO... 7 LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE... 8 IL REPERTORIO DEGLI STANDARD REGIONALI... 9 I PERCORSI FORMATIVI MODULO II LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE LO SCENARIO DI RIFERIMENTO...12 LE PROVE COMPLESSIVE DI VALUTAZIONE...13 I QUESTIONARI...17 LE GRIGLIE DI OSSERVAZIONE...21 IL RICONOSCIMENTO E LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE...25 INIDCAZIONI OPERATIVE PER LA GESTIONE DI UNA PROVA...26 MODULO III PRESIDENTI ED ESPERTI DEL MONDO DEL LAVORO I REQUISITI PRESIDENTE DI COMMISSIONE...32 I REQUISITI COMMISSARIO ESPERTO DEL MONDO DEL LAVORO...33 ELENCO DEI PRESIDENTI E DEGLI ESPERTI DEL MONDO DEL LAVORO.34 RESPONSABILITA, FUNZIONI E COMPITI DELPRESIDENTE DI COMMISSIONE E DELL ESPERTO DEL MONDO DEL LAVORO...35 ITER DEGLI ESAMI FINALI

3 PREMESSA La Regione Piemonte, in applicazione della L.R. 22/2009, art.59, ha approvato con DGR n del 27 luglio 2011 la nuova disciplina delle commissioni esaminatrici da utilizzare nei corsi della Istruzione e Formazione Professionale. La normativa prevede, oltre alla riduzione del numero dei componenti delle commissioni esaminatrici, l istituzione di un elenco di Esperti del Mondo del Lavoro strutturato per settori inerenti le certificazioni rilasciate ed un elenco di presidenti di commissione. Le commissioni esaminatrici previste all interno del sistema di Istruzione e Formazione Professionale sono composte da: a) un presidente b) un esperto del mondo del lavoro (denominato commissario) c) un esperto della formazione (denominato commissario) Con l obiettivo di garantire che i soggetti inseriti all interno delle Commissioni Esaminatrici siano adeguatamente informati rispetto alle tematiche della verifica e certificazione delle competenze, la Regione Piemonte ha istituito un corso di formazione in auto-apprendimento (da svolgersi interamente on-line) finalizzato all abilitazione dei Presidenti ed Esperti del Mondo del Lavoro e propedeutico all invio delle domande di candidatura da parte dei candidati. Lo scopo è quello di formare soggetti in grado di presidiare gli esami finali dei corsi della Istruzione e Formazione Professionale. Le attività in auto-formazione sono dedicate a tutti i soggetti, in possesso dei requisiti indicati negli appositi Avvisi, che intendono ottenere la certificazione per l iscrizione agli elenchi dei Presidenti e Esperti del Mondo del Lavoro. L esito favorevole della formazione, ed il conseguente ottenimento della certificazione, non costituisce di per sé condizione sufficiente per essere inseriti negli elenchi regionali. L inserimento negli elenchi rimane vincolato alla valutazione di idoneità della domanda inviata dal candidato da parte di un apposito nucleo di valutazione. Potranno presentare domanda di candidatura i candidati in possesso: 1. dei requisiti previsti dalla DGR n del 27 luglio 2011 Nuova disciplina delle commissioni esaminatrici, così come meglio specificato nell avviso per la presentazione delle candidature 2. dell attestato di frequenza e profitto ottenuto on-line 3

4 Nell ambiente on-line, i soggetti hanno a disposizione: il (presente) manuale le slide riassuntive È inoltre presente un area dedicata alle esercitazioni in cui gli utenti hanno a disposizione dei test per verificare il grado di conoscenze acquisito durante il percorso formativo in auto apprendimento. Al termine del percorso, il soggetto avrà una conoscenza di base del sistema di riferimento e del processo di certificazione delle competenze. Dall area formazione è possibile accedere, previa autenticazione, all area dedicata all attestazione della formazione. Nell area di valutazione è disponibile il Test di verifica finale costituito da un questionario con domande a risposta chiusa finalizzato a verificare l acquisizione delle nozioni apprese nell auto-formazione. Il Test viene compilato dal soggetto direttamente on-line. L esito della valutazione viene elaborato in automatico, in concomitanza con la conclusione del Test. Tutti i candidati che al termine del Test avranno raggiunto la soglia minima richiesta per ottenere l abilitazione otterranno l attestato di frequenza e profitto (scaricabile direttamente on-line). 4

5 INTRODUZIONE Il presente manuale è stato realizzato dalla Regione Piemonte con il contributo delle Province, al fine di formare, in auto-apprendimento, tutti i soggetti che, a vario titolo, ed in possesso dei requisiti specifici, sono interessati ad essere inseriti nell elenco degli Esperti del Mondo del Lavoro. Scopo del manuale è quello di fornire le nozioni fondamentali rispetto al modello per competenze, implementato dalla Regione Piemonte ed il relativo sistema di valutazione e certificazione delle competenze. L obiettivo è quello di fornire informazioni e suggerimenti metodologici a coloro che, all'interno delle commissioni d esame, sono chiamati a svolgere il ruolo di Esperti del Mondo del Lavoro. Il manuale è suddiviso in tre sezioni. Nella prima sezione vengono fornite alcune informazioni generali sul contesto di riferimento (europeo, nazionale, regionale) in cui l Esperto del Mondo del Lavoro si trova ad operare. In particolare vengono presentati gli standard nazionali e internazionali e la struttura dei percorsi formativi. Nello specifico viene introdotto il modello per competenze. Nella seconda sezione ampio spazio è dedicato alle modalità di valutazione e certificazione delle competenze della Regione Piemonte. In particolare vengono esaminate le modalità di redazione/utilizzo delle prove complessive di valutazione, dei questionari e delle griglie di osservazione. Inoltre vengono specificate le modalità di valutazione da utilizzare e descritti gli strumenti informatici che la Regione Piemonte mette a disposizione degli operatori per la certificazione delle competenze. Nello specifico vengono evidenziate le caratteristiche del sistema di riconoscimento e valutazione delle competenze. La terza sezione è dedicata alla figura del Presidente e dell Esperto del Mondo del Lavoro. In particolare vengono descritti i requisiti di accesso all elenco, le funzioni, le responsabilità e i compiti a loro delegati. Nello specifico viene evidenziato l iter degli esami finali. In generale, più che come un testo da leggere, i materiali si presentano come un supporto da utilizzare per affrontare con maggiore consapevolezza le problematiche che si presentano all Esperti del Mondo del Lavoro nello svolgimento delle sue funzioni. Oltre al manuale, ai fini di agevolare la formazione, sono disponibili delle esercitazione per verificare il livello di apprendimento raggiunto in ognuno dei tre moduli che costituiscono il percorso in auto - formazione. Il modello di formazione dell Esperto del Mondo del Lavoro è stato definito nel rispetto dei requisiti previsti dalla legge regionale ed è rivolto a tutti i soggetti in possesso dei requisiti specifici. 5

6 MODULO 1 IL MODELLO PER COMPETENZE 6

7 LO SCENARIO DI RIFERIMENTO Il sistema per competenze implementato dalla Regione Piemonte muove i suoi primi passi nel momento in cui l Europa richiede agli Stati membri di rendere trasparente la tracciabilità degli apprendimenti (il cosiddetto LLL, Life Long Learning); successivamente il punto di riferimento diventa il Quadro europeo delle qualifiche e delle competenze (EQF: European Qualifications Framework), un quadro metodologico finalizzato a comparare le qualificazioni acquisite nei diversi paesi dell Unione Europea per favorire la mobilità territoriale dei cittadini ed il riconoscimento dei titoli di studio. La Regione Piemonte ha implementato un sistema per competenze e di crediti flessibile e in continua evoluzione, per rispondere in modo dinamico alle diverse raccomandazioni emesse a livello europeo e nazionale, ultime quelle di Lisbona e Copenhagen (riprese genericamente nella normativa italiana sin dal 96 - Patto per il Lavoro). A partire dal 2001, operativamente la Regione Piemonte recepisce le diverse raccomandazioni attraverso due azioni fondamentali che contribuiranno nel tempo a connotarla, a livello nazionale, come capofila del gruppo interregionale designato a definire gli standard nazionali: da un lato lavora per dotarsi di un modello teorico-metodologico in grado di rispondere adeguatamente alla sfida europea dell EQF e delle certificazioni formali, non formali ed informali implementando il Modello per Competenze; dall altro lato si dota di un sistema informatico on-line per il governo e la gestione delle attività legate alla certificazione: definizione dei Repertori di Figure Professionali, creazione di Percorsi Formativi, Creazione ed erogazione di Prove di Valutazione. Il sistema è costituito da una parte consultabile liberamente da ogni cittadino (Area pubblica) e da una parte accessibile solo agli Operatori del Sistema di Istruzione e Formazione Professionale tramite password (Area riservata). Obiettivo ultimo del sistema implementato è quello di garantire al cittadino il diritto all apprendimento durante tutto l arco della vita, riconoscendogli in modo standardizzato e inequivocabile l acquisizione delle singole competenze. Per definire il proprio Repertorio degli Standard Formativi la Regione Piemonte si è dotata di apposite Commissioni Tecniche, organismi appositamente istituiti dalla Regione Piemonte e composti da: rappresentanti delle Agenzie Formative territoriali (esperti nell attività di descrizione delle Figure Professionali); parti sociali (datoriali e sindacali); istituti scolastici che operano nel sistema regionale; dirigenti e funzionari pubblici. 7

8 LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE La certificazione è un processo complesso, articolato in più fasi finalizzate a dare certezza sul possesso o meno di determinate competenze riferite ad uno Standard. Con l obiettivo di fornire una proposta unitaria sul sistema nazionale, grazie al confronto delle diverse esperienze messe in atto da ciascuna Regione è stato possibile rendere unitari e definire i principi generali a cui ispirare il processo di certificazione. Per garantire trasparenza nel processo sono stati predisposti appositi dispositivi che identificano le regole e le metodologie da utilizzare. Ciò che viene certificato sono le Competenze, intendendo con questo termine la comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale Il minimo certificabile è la competenza, ma è possibile certificare anche aggregati di competenze riferite a parti di un Profilo/Figura Professionale, fino al numero totale delle competenze costituenti un intero Profilo/Figura. Tutte le competenze certificate ad un soggetto sono capitalizzabili per il raggiungimento di titoli e qualifiche. Le competenze certificate devono poter essere utilizzate e valorizzate nell istruzione, nella formazione professionale e nel lavoro. La titolarità e la responsabilità della certificazione è sempre regionale. Questo significa che la funzione certificativa è in capo alla Regione, al di là delle diverse procedure attraverso cui ciò può attuarsi, ad esempio tramite delega o trasferimento di funzione che le regioni possono attribuire a diversi soggetti accreditati. Ordinariamente, la certificazione è infatti un atto pubblico, condizione essenziale per dare valore giuridico alle attestazioni in esito. Il che implica che sia svolta direttamente da un soggetto pubblico o da un soggetto terzo delegato e posto sotto il controllo di un soggetto pubblico. Secondo il D.M. 174 del 31/05/2001 inerente la certificazione nel sistema della formazione professionale la certificazione può essere effettuata: 1. Al termine di un percorso di formazione finalizzato alla qualifica 2. In esito a percorsi di formazione parziali (ad esempio: abbandono) 3. A seguito di esperienze di lavoro e autoformazione 8

9 IL REPERTORIO DEGLI STANDARD REGIONALI La Regione Piemonte si è dotata nel tempo di un modello teorico-metodologico (gestito da un sistema informatizzato) in grado di supportare tutte le fasi di progettazione della proposta di Formazione Professionale regionale. Con il contributo di apposite Commissioni (composte da esperti del settore e rappresentanti delle parti sociali), la Regione Piemonte ha costruito un insieme di Repertori Standardizzati finalizzati a favorire il riconoscimento di competenze e qualifiche a livello nazionale costituito da: Repertorio degli standard formativi, Repertorio dei percorsi standard, Repertorio delle prove standard, Repertorio delle attestazioni e delle certificazioni. Il Repertorio degli standard formativi contiene la descrizione delle figure, o degli obiettivi, a partire dalla descrizione del processo di lavoro e delle competenze. È composto da: le figure di riferimento nazionali (FBL) i profili regionali derivanti dalle Figure di riferimento nazionali i profili professionalizzanti (insiemi di elementi riconducibili ad un ruolo all interno di una filiera produttiva definita) gli obiettivi professionalizzanti (singoli elementi appartenenti ad un processo produttivo oppure aggiornamenti per figure già definite) obiettivi non professionalizzanti (ad esempio: lingua inglese) singole competenze Il Repertorio di percorsi standard contiene l articolazione del percorso ideale che deve essere definito per formare una figura, ed è costituito da: percorsi triennali/quadriennali relativi alla formazione iniziale e sviluppati limitatamente ai casi in cui se ne manifesti la necessità percorsi formativi relativi alla formazione continua individuale percorsi formativi riferiti a obiettivi trasversali percorsi formativi riferiti alle figure normate cioè le professionalità definite a livello nazionale e/o regionale per cui è stato individuato/deliberato un preciso iter formativo Il Repertorio delle prove standard è costituito da: prove finalizzate all accertamento delle competenze in ingresso prove relative agli esami finali di diploma professionale, di qualifica o specializzazione, che danno luogo a certificazione prove relative ad abilitazioni o patenti di mestiere prove relative a profili o obiettivi professionalizzanti di cui la regione reputi opportuna la standardizzazione Il Repertorio delle attestazioni e delle certificazioni comprende: i format descrittivi previsti in uscita dai diversi iter formativi i format descrittivi previsti per le certificazioni intermedie 9

10 I PERCORSI FORMATIVI Il Sistema degli operatori di Istruzione e Formazione Professionale è costituito dalle Agenzie Formative e dagli Istituti Scolastici (accreditati) presenti sul territorio regionale. Questi organismi, dopo aver ottenuto l accreditamento da parte della Regione, possono progettare ed erogare percorsi di formazione professionale, ovvero Percorsi Formativi dedicati alle diverse direttive regionali o riconosciuti dal sistema regionale (ma finanziati da fonti diverse). Per la progettazione/erogazione dei corsi, gli operatori possono fare riferimento ed utilizzare il Repertorio degli Standard Formativi (disponibile on-line). Qualora nel Repertorio non fosse presente il Profilo e/o il Percorso dedicato alla figura professionale per cui si intende effettuare la formazione, gli operatori possono proporre uno specifico Profilo/Percorso ex-novo. Regione e Province, tramite operatori/tecnici specializzati, valutano i progetti presentati dai diversi operatori e stabiliscono quali approvare e/o finanziare. Per effettuare la valutazione è stato costituito un Albo dei Valutatori, suddiviso in due sezioni: i valutatori metodologici, che si occupano di verificare la congruenza in relazione agli aspetti strutturali, dei Profili e dei Percorsi presentati (ovvero che siano rispettate le regole di descrizione standard da utilizzare per la progettazione di Profili/Percorsi) i valutatori tecnologici, che si occupando di verificare la coerenza in relazione al contenuto dei Profili e dei Percorsi presentati Se il Percorso Formativo è stato approvato o approvato/finanziato, gli operatori del Sistema di Istruzione e Formazione Professionale si occupano della sua erogazione all utenza e della successiva valutazione/certificazione degli allievi. 10

11 MODULO 2 LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE 11

12 LO SCENARIO DI RIFERIMENTO Il processo di accertamento, formalizzazione e certificazione delle competenze rappresenta uno degli elementi fondanti del Sistema di Certificazione della Regione Piemonte (come individuato nella Delibera di Giunta Regionale n del 02/08/2006 e s.m.i.). L obiettivo è quello di rendere trasparenti e leggibili gli apprendimenti e le acquisizioni delle persone utilizzando tecniche, strumenti e metodologie di accertamento/riconoscimento che consentano al cittadino di poter attraversare i diversi sistemi (Istruzione, Lavoro, Formazione) senza disperdere le acquisizioni/competenze che costituiscono la sua identità personale. Si intende per certificazione l atto formale attraverso il quale l Ente pubblico attesta ad una persona, a seguito di valutazione il possesso delle competenze che compongono un profilo professionale o parti ad esso riferibili e/o il raggiungimento di specifici obiettivi formativi in esito ad un percorso formativo formale, non formale, informale. La certificazione in generale, si classifica in relazione al rapporto tra il soggetto che rilascia la certificazione e il soggetto che ottiene il certificato. Per i Percorsi di Qualifica, Specializzazione, Abilitazione, Idoneità è prevista una Certificazione di parte terza. Ovvero la certificazione è effettuata da un soggetto terzo cioè un soggetto che è diverso sia dal soggetto che viene certificato, sia dal soggetto che l ha assistito ed è, di norma, un soggetto pubblico. Viene emessa per gli allievi che hanno superato con esito positivo la prova finale di esame, presieduta da Commissione Esaminatrice (nominata da Ente Pubblico). La certificazione di PARTE TERZA prevede l emissione dell Attestato di Qualifica/Specializzazione/Idoneità/Abilitazione. Vengono attestate tutte le competenze presenti nel Profilo/Obiettivo (a cui il Percorso fa riferimento). 12

13 LE PROVE COMPLESSIVE DI VALUTAZIONE Al termine di ciascun Percorso Formativo approvato e/o finanziato dalla Regione Piemonte o dalle Province Piemontesi è richiesta la valutazione dell apprendimento. Tale valutazione comporta nella maggior parte dei casi la somministrazione di una prova finale di fronte ad una commissione esaminatrice. Solo nel caso di taluni percorsi che prevedono il mero rilascio di attestato di frequenza e profitto, la valutazione è fatta dall agenzia che eroga il corso e non fa riferimento ad una prova regionale. Il superamento delle Prove finali è necessario per l acquisizione di una attestazione/certificazione. Nel caso di corsi finalizzati all acquisizione di una qualifica, specializzazione, idoneità o abilitazione professionale, le prove finali (prove complessive di valutazione) vengono somministrate da una Commissione d esame nominata dalla Regione o dalla Provincia territorialmente competente. Ciascuna Prova è finalizzata ad indagare/valutare due ambiti di indagine: Conoscenze/Saperi: verifica di cosa sa l allievo, in termini teorici Performance: verifica di come opera l allievo, ovvero quanto è in grado di agire una determinata competenza Per indagare-verificare le conoscenze/saperi e le performance degli allievi, vengono utilizzati tre strumenti che costituiscono gli elementi da cui è formata ogni Prova Complessiva di Valutazione (Esame Finale): PROFILO DI RIFERIMENTO Rappresenta l insieme delle Competenze da verificare con le prove. QUESTIONARI (QST) Sono le prove che gli allievi devono sostenere per verificare le conoscenze riferite alle competenze previste dal Profilo di riferimento. GRIGLIE DI OSSERVAZIONE (GDO) Vengono utilizzate dai docenti per valutare le performance dell allievo riferite all applicazione delle competenze previste dal Profilo di riferimento. 13

14 A ciascuna sottoprova (Qst e GdO) viene attribuito (dalla Regione): un peso in percentuale (su base 100) una durata (in ore) entro cui l allievo deve completare la prova un valore di soglia (fa eccezione la GdO dei Crediti Valutativi) Le singole sottoprove si considerano superate solo se l allievo raggiunge il punteggio di soglia previsto. Anche alla Prova nel suo complesso (PCV) viene attributo un valore di soglia. Salvo casi specifici, alla Prova è attribuito un valore di soglia pari a 60/100. L esame si considera superata solo se l allievo raggiunge il punteggio di soglia. Ciò significa che l allievo che non raggiunge un punteggio pari o superiore al valore di soglia non supera l esame. E consentito tuttavia il voto di Consiglio purché adeguatamene motivato, a verbale, dalla Commissione esaminatrice. Per calcolare il punteggio complessivo raggiunto dell allievo nell esame finale (PCV) occorre utilizzare l apposito software regionale (in dotazione alle Agenzie/Istituti). Per ottenere la graduatoria con i punteggi finali di ciascun allievo è necessario che l operatore inserisca le valutazioni degli allievi nel sistema. Il punteggio complessivo massimo raggiungibile dall allievo è pari a 100 punti. 14

15 Una Prova è composta da 2 parti principali: il Profilo/Obiettivo che potrà essere certificato al termine della somministrazione dell Esame Finale (PCV) le sottoprove che compongono la Prova (QST e GdO) Gli Elementi certificabili identificano la professionalità e definiscono tutti gli elementi che l allievo potrà acquisire se supera la soglia minima prevista. Esempio Elementi certificabili della PCV dedicata all Operatore specializzato servizi cucina: Le sottoprove rappresentano i compiti che l allievo dovrà affrontare in sede d esame. Per ognuna è specificata la durata, il peso e la soglia minima al di sotto della quale l allievo non acquisisce nessun punteggio utile. Per ogni prova, in fase di predisposizione viene indicata la durata complessiva (espressa in ore) dell esame ed il livello di soglia riferito all intera Prova. 15

16 La soglia indica il punteggio MINIMO che l allievo deve ottenere per acquisire gli elementi certificabili. Nell esempio la soglia corrisponde al valore di 60 su 100. Associati alla Prova le Linee Guida per Commissione, Docente e Allievo. Ogni Prova contiene l elenco delle sottoprove che la compongono, secondo l ordine temporale di somministrazione: Griglia per la determinazione dei Crediti Valutativi, Prova teorica, Prova tecnico/pratica/operativa, Colloquio. Per ogni sottoprova viene indicata la tipologia (Questionario o Griglia di Osservazione), il titolo, la durata (espressa in ore e mezze ore), il valore di soglia, il peso. La colonna credito identifica tutte e solo quelle sottoprove che non vengono visualizzate in Sistema Piemonte - Gestione scrutini ed esami finali poiché non richiedono l impegno in termini di ore per una Commissione Esaminatrice. Allegati alle singole sottoprove le Linee Guida e i Materiali specifici per l erogazione delle stesse, suddivisi tra ciò che va consegnato all allievo (es.: il caso-studio) e ciò che va utilizzato dal valutatore (es.: le soluzioni della prova, il cosiddetto correttore ). L ultima riga in basso riporta i totali relativi alla durata ed ai pesi delle singole sottoprove. In generale le sottoprove vengono suddivise per raggruppamenti: sottoprove in itinere e sottoprova prova finale. 16

17 I QUESTIONARI I Questionari sono le prove che gli allievi devono sostenere per verificare le conoscenze relative alle attività/competenze previste dal Profilo di riferimento. Sono costituiti da insiemi di domande dedicate alle singole attività/competenze presenti nel profilo professionale di riferimento della Prova. Le tipologie di domande consentite sono 6: elenco 1 scelta, elenco N scelte, abbina, numero, completa, risposta identica. Nelle domande Elenco ad una scelta è disponibile un elenco di risposte possibili di cui solo una è corretta. L utente può scegliere una sola risposta. Esempio: Nelle domande Elenco ad N scelte è disponibile una serie di risposte possibili; il massimo punteggio viene suddiviso tra tutte le possibili risposte esatte. L utente potrà scegliere più di un opzione a sua disposizione. Esempio: 17

18 Nelle domande Abbina vengono previsti più stimoli ai cui l utente deve abbinare una risposta selezionandola da un elenco definito (menu a tendina). Esempio: Nelle domande Numero viene richiesto di risolvere un problema la cui risposta equivale ad un valore numerico. Esempio: 18

19 Nelle domande Completa viene richiesto di completare un testo inserendo, negli spazi lasciati vuoti, una o più parole mancanti. Esempio: Nelle domande a Risposta identica viene richiesto di fornire una precisa risposta testuale identica a quella considerata come esatta. Esempio: Di norma ogni singolo questionario può contenere al massimo 25 domande, ma una Prova Complessiva può contenere più questionari. A ciascuna domanda del questionario viene attribuito un punteggio. I punteggi vengono stabiliti in fase di costruzione della prova e non possono essere modificati durante l esame. I punteggi attribuiti alle singole domande possono essere equivalenti oppure di valore differente. Il punteggio massimo ottenibile da un allievo (dato dalla somma dei punteggi delle singole risposte alle domande che compongono il Questionario) è pari a 100 punti. Durante l esame il questionario può essere somministrato in modalità on-line o in modalità cartacea. 19

20 In caso di somministrazione on-line l elaborato viene corretto direttamente dal software. In caso di somministrazione cartacea, per correggere gli elaborati degli allievi occorre utilizzare il correttore associato alla prova. I questionari possono essere predisposti in versione base o random. Nei questionari in formato random le domande del questionario variano ad ogni somministrazione in quanto vengono selezionate in automatico dal software a partire da un elenco di domande precedentemente definito dalla Commissione che si occupa della realizzazione delle prove. Le Prove randomizzate hanno validità triennale perciò possono essere utilizzate sia per l anno di edizione, sia per i successivi 2 anni. Diventano obsolete alla scadenza o quando una Commissione ne realizza una con edizione più recente. 20

21 LE GRIGLIE DI OSSERVAZIONE Le Griglie di Osservazione (GdO) vengono utilizzate dalla Commissione Esaminatrice per valutare le performance dell allievo. Le Griglie sono costituite da insiemi di matrici. Ciascuna matrice rappresenta un asse di valutazione ed è associata ad una scala di giudizi. A ciascuna matrice della Griglia viene attribuito un punteggio. I punteggi vengono stabiliti in fase di costruzione della prova e non possono essere modificati durante l esame. I punteggi attribuiti alle singole matrici possono essere equivalenti oppure di valore differente. Il punteggio massimo ottenibile da un allievo (dato dalla somma dei punteggi delle singole matrici che compongono la Griglia) è pari a 100 punti. Ogni Esame Finale prevede almeno 3 tipologie di Griglie: Griglia per la determinazione dei Crediti Valutativi Griglia dedicata alla valutazione della Performance Griglia dedicata al Colloquio Fanno eccezione le Prove riferite alla formazione di professioni normate per cui la Regione ha ritenuto di prevede Griglie diverse in funzione dei singoli atti che disciplinano detta formazione. La Griglia per la determinazione dei Crediti Valutativi è standard e finalizzata all attribuzione del credito acquisito dall allievo. È composta da più matrici suddivise per tipologie di allievi: occupati e non occupati. I crediti concorrono alla determinazione del punteggio finale dell esame e pesano per il 20% o il 50%, a seconda della tipologia di corso (ad esempio, nel caso dell Obbligo di Istruzione pesano il 50%). Per alcuni corsi abilitanti all esercizio di professioni non è previsto il credito valutativo. Le performance indagate sono relative ai seguenti ambiti: Applicazione Frequenza Lavoro e Profitto Relazione e Collaborazione Stage (solo per i non occupati) Le valutazioni relative alla Griglia per la determinazione dei crediti valutativi vengono compilate dall Agenzia PRIMA dell inizio del esame finale e non possono essere modificate in fase di esame. La Commissione d esame acquisisce i crediti valutativi come elementi oggettivi non soggetti ad ulteriori verifiche. 21

22 Esempio (Griglia per la determinazione dei Crediti Valutativi): La Griglia dedicata alla valutazione della Performance è finalizzata alla valutazione della prova pratica degli allievi. A ciascuna Griglia è associato un file contenente le indicazioni specifiche rispetto alla prova pratica che gli allievi devono sostenere. All allievo viene consegnato solo il file relativo alla prova pratica, in formato cartaceo. La Griglia è ad uso esclusivo della Commissione Esaminatrice. Esempio (Griglia per la valutazione della Performance): 22

23 La Griglia dedicata al Colloquio è standard e composta da 4 matrici suddivise per tipologie di allievi: lavoratori e obbligo. Le performance indagate sono relative ai seguenti ambiti: Esperienza scolastica lavorativa formativa Capacità di rielaborare l esperienza di stage Lavoro svolto in sede d esame Scelte future Esempio (Griglia per la valutazione del Colloquio): Dopo che gli allievi hanno concluso ciascuna prova d esame (relative a Performance e Colloquio), la Commissione Esaminatrice e il docente dell Agenzia utilizzano le Griglie per assegnare le votazioni agli allievi. Le valutazioni possono essere effettuate dalla Commissione direttamente sul Sistema informatizzato (on-line) o in modalità cartacea. In caso di caricamento diretto sul sistema, occorre individuare una votazione per ciascuna matrice della Griglia. Dopo aver compilato tutte le matrici (relative ad un allievo) il software effettua in automatico il calcolo del voto complessivo da assegnare all allievo. Non sono richieste ulteriori operazioni. 23

24 Il punteggio complessivo viene assegnato direttamente dal software. In caso di utilizzo della Griglia in versione cartacea, l Agenzia si occupa di stampare (dal sistema) le Griglie da utilizzare per l attribuzione dei voti. Per ciascuna matrice deve essere attribuito un voto utilizzando esclusivamente la scala valori associata alla Griglia. Dopo aver compilato tutte le matrici relative ad un allievo occorre effettuare manualmente la somma di tutte le votazioni per ottenere il voto complessivo. Tutte le valutazione effettuate in modalità cartacea devono essere riportate nel sistema informatizzato prima della chiusura dell esame. 24

25 IL RICONOSCIMENTO E LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Sono soggetti a prova d'esame gli allievi dei corsi di formazione professionale: autorizzati e/o riconosciuti dalle Province Piemontesi o dalla Regione Piemonte finalizzati al conseguimento di qualifica o specializzazione finalizzati al conseguimento di idoneità o abilitazione riferiti ad un profilo standard Di norma non sono soggetti a prova d'esame gli allievi frequentanti corsi per cui sia previsto il rilascio di "Attestato di Frequenza e Profitto", per i quali è sufficiente una verifica finale da parte dei docenti del corso. Le Prove Complessive di Valutazione sono rilasciate (dalla Regione) in disponibilità agli operatori del Sistema di Istruzione e Formazione Professionale, i quali acquisiscono le prove e le somministrano agli allievi dei corsi attraverso gli esami finali. La correttezza dello svolgimento delle prove e della formulazione dei giudizi finali di idoneità viene garantita dalle Commissioni esaminatrici, nominate e composte nelle forme e nei modi previsti dall art. 24 della L.R. 63/95, così come modificato dall art. 59 della L.R. 22/2009. Al termine degli esami ogni allievo acquisisce una propria attestazione e/o certificazione in funzione delle prove superate (come previsto dalla normativa approvata in sede di Conferenza Stato-Regioni). Se l allievo supera il punteggio di soglia minimo previsto dalla Prova Complessiva di Valutazione, gli viene riconosciuta l acquisizione completa del Profilo Professionale associato al Percorso. Se l allievo NON supera l esame finale, l Agenzia può riconoscergli (su richiesta dell interessato) l acquisizione parziale del Profilo. In questo caso all allievo vengono riconosciute solo le competenze effettivamente acquisite, mediante l utilizzo del certificato di competenze. In caso di abbandono prematuro del percorso formativo da parte dell allievo, su richiesta dell interessato potrà essere riconosciuta l acquisizione parziale del Profilo attraverso l emissione di un certificato di competenze. 25

26 INDICAZIONI OPERATIVE PER LA GESTIONE DI UNA PROVA Per la gestione e la somministrazione delle Prove Complessive di Valutazione con il Sistema informatizzato, dedicato agli esami finali, i passaggi chiave da eseguire sono così schematizzabili Sistema Piemonte (Gestione scrutini ed esami finali) - Approvazione commissione esaminatrice - Scrutinio di ammissione all esame Collegamenti (Iscrivi, Assegna, Valuta, Elabora) - Definizione valutatori - Acquisizione allievi e sessioni - Erogazione/stampa prove - Generazione graduatorie parziali e finali - Archiviazione esame Sistema Piemonte (Gestione scrutini ed esami finali) - Acquisizione voti dell esame - Stampa verbale dell esame Per semplificare la comprensione dei passaggi chiavi relativi alla somministrazione dell esame riportiamo di seguito un esempio riferito ad una Prova Randomizzata che contiene un Questionario Random, somministrata ad una classe composta da 3 allievi: Allievo Uno, Allievo Due, Allievo Tre. Ricordiamo che le Prove randomizzate sono quelle con i questionari in formato random (le domande variano ad ogni somministrazione). Il primo passaggio da effettuare è la verifica della congruenza della prova d esame somministrata con quella presente nel sistema informatizzato. 26

27 Ricordiamo che le Prove sono visibili in Catalogo Valutazioni esclusivamente nel caso in cui l Agenzia Formativa abbia richiesto e ottenuto la validazione con esito positivo da parte di una Commissione Regionale di Comparto. Nel caso la Prova da erogare sia stata RESPINTA, l Agenzia Formativa non può erogare l esame. Per visualizzare l elenco degli allievi ammessi all esame occorre utilizzare la sezione riservata agli Attori. Sul lato destro dell elenco allievi compare una colonna con il dato sull ammissione all esame. In caso di somministrazione on-line occorre stampare i dati di tutti gli allievi (nome, cognome, codice fiscale, nome utente e password) e dei valutatori. Utilizzando l apposito Tool informatico devono essere somministrate tutte le prove definite con modalità di compilazione on-line. Utilizzando i propri dati personali di accesso, gli allievi compilano i Questionari e il valutatore compila le Griglie di Osservazione. Esempio di compilazione di un Questionario on-line da parte di un allievo. Esempio di compilazione di una Griglia di Osservazione on-line da parte di un valutatore che valuta 3 allievi. 27

28 In caso di somministrazione cartacea di una o più prove, occorre stampare i Questionari e le Griglie di Osservazione. Ricordiamo che la stampa per la somministrazione cartacea va effettuata in Assegna (in Catalogo non è infatti attiva la randomizzazione per le prove che la prevedono). Per la stampa (Tab Prove di Assegna) occorre prima selezionare la sottoprova, quindi premere il tasto Stampa prova ; dalla finestra che compare selezionare Prova da compilare (se si vuole stampare la sottoprova orientata all allievo) oppure selezionare Definizione prova (se si vuole stampare il correttore ) e premere infine il tasto Stampa. Con questa operazione viene visualizzata l anteprima di stampa del questionario in versione cartacea, completa della copertina e loghi. Da qui è possibile inviare il documento alla stampante. Prova da compilare Definizione prova 28

29 Utilizzando il tool Elabora devono essere inseriti i punteggi complessivi di tutte le prove definite nel Set di Assegna con modalità di compilazione cartacea. Per inserire i dati occorre accedere alla relativa sottoprova (dal Tab Prove), quindi attribuire a ciascun allievo la votazione corrispondente (Tab Compilazioni). A conclusione della somministrazione di tutte le sottoprove occorre generare la graduatoria complessiva utilizzando la funzione Genera graduatoria/crediti. 29

30 Selezionando il Dettaglio Graduatoria è possibile visualizzare i punteggi di ogni singola sottoprova e verificare la corrispondenza dei risultati. Nell esempio proposto si esemplifica la seguente situazione: l Allievo Uno ha superato la soglia minima prevista per la PROVA (60 punti); automaticamente il Sistema visualizza il nominativo dell allievo sopra soglia; l allievo ha pertanto superato l esame; l Allievo Due NON ha superato la soglia minima prevista per la PROVA; automaticamente il Sistema visualizza il nominativo dell allievo sotto soglia; l allievo NON ha pertanto superato l esame; qualora si voglia ugualmente promuovere l allievo (utilizzando il meccanismo del voto di consiglio) è necessario effettuare tale operazione all interno di Sistema Piemonte (Gestione scrutini ed esami finali); l Allievo Tre non si è presentato all esame; è necessario definirlo come allievo assente, utilizzando l apposita funzione Seleziona/deseleziona allievo assente, per consentirgli in futuro di poter sostenere il cosiddetto Esame bis, recuperando il punteggio in crediti valutativi che ha già ottenuto. La definizione dell allievo come assente va effettuata prima di concludere e archiviare l esame. NON è possibile selezionare questo parametro successivamente. È obbligatorio dichiarare assenti gli allievi che non hanno sostenuto l esame finale. Gli allievi non dichiarati come assente non potranno effettuare l Esame bis. Per completare l intera procedura, è infine necessario archiviare l esame utilizzando la funzione Concludi/archivia esame. Prima di selezionare il tasto Concludi/archivia esame occorre controllare accuratamente la corrispondenza dei punteggi delle singole sottoprove e della graduatoria finale complessiva. Non è possibile modificare nessun elemento di un esame concluso e archiviato. Dopo l archiviazione sarà possibile importare i voti degli allievi (compreso il dato su eventuali allievi assenti) in Sistema Piemonte (Gestione scrutini ed esami finali) ed effettuare la stampa dei relativi verbali. 30

31 MODULO3 PRESIDENTI ED ESPERTI DEL MONDO DEL LAVORO 31

32 I REQUISITI PRESIDENTE DI COMMISSIONE Per ricoprire il ruolo di Presidenti di Commissione è necessario/obbligatorio: essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o in alternativa essere in possesso di una qualifica e di comprovata esperienza nel settore della formazione Professionale avere un età compresa tra 26 e 70 anni. Costituiscono requisiti aggiuntivi: titolo di studio superiore al diploma esperienze di valutazione degli apprendimenti pregressa esperienza come Presidente di Commissione Per presentare domanda di candidatura per Presidente di Commissione d esame occorre possedere entrambi i requisiti minimi e almeno due dei tre requisiti aggiuntivi. Inoltre i soggetti dovranno avere effettuato l auto formazione propedeutica e obbligatoria sul sistema regionale di valutazione delle competenze il cui superamento rilascia in esito un attestato di frequenza e profitto. Le candidature sono ritenute ammissibili se: presentate da soggetti che rispondano ai requisiti richiesti; presentate da soggetti che non abbiano inoltrato domanda anche per l Esperto del Mondo del Lavoro compilate sull apposita procedura on line; coerenti con le finalità dell avviso regionale; inviate nei tempi, secondo le scadenze e le modalità di presentazione indicate negli avvisi; complete delle due firme richieste e corredate di copia del documento di identità valido; complete delle informazioni richieste. Il Presidente di Commissione può svolgere le proprie funzioni: per una sola provincia per più province per l intero territorio regionale Il compenso per lo svolgimento delle attività di Presidente di Commissione è stabilito in 150,00 euro per ogni giornata. Di norma il compenso viene erogato a valere sul FSE (Fondo Sociale Europeo) anche se, ad oggi, sono numerosi i corsi finanziati con altri fondi pubblici o privati. Il compenso viene erogato dall Agenzia formativa. 32

33 I REQUISITI COMMISSARIO ESPERTO DEL MONDO DEL LAVORO Per ricoprire il ruolo di Commissario d esame - Esperto del mondo del lavoro è necessario/obbligatorio: essere in possesso di almeno una qualifica professionale aver svolto per almeno 5 anni (entro gli ultimi 10) ruoli tecnici o gestionali anche entro più aree economico-produttive, che permettano di entrare nel merito della valutazione Costituiscono requisiti aggiuntivi: titolo di studio superiore alla qualifica competenze/esperienza in materia di valutazione I requisiti aggiuntivi potranno essere presi in considerazione sulla base di criteri di coerenza con le qualifiche oggetto di valutazione, secondo criteri definiti dalle Province, in raccordo con la Regione Piemonte. I Profili per cui è possibile candidarsi sono consultabili on-line sulla vetrina regionale dei Profili Standard. Le candidature sono ritenute ammissibili se: presentate da soggetti che rispondano ai requisiti richiesti presentate da soggetti che non abbiano inoltrato domanda anche per il ruolo di Presidente di Commissione Compilate sull apposita procedura on line coerenti con le finalità dell avviso regionale inviate nei tempi, secondo le scadenze e le modalità di presentazione indicate negli avvisi complete delle due firme richieste e corredate di copia di un documento di identità in corso di validità complete delle informazioni richieste Inoltre i soggetti dovranno avere effettuato l auto formazione propedeutica e obbligatoria sul sistema regionale di valutazione delle competenze il cui superamento rilascia in esito un attestato di frequenza e profitto. La candidatura si presenta per Aree Professionali (con possibilità di specificare le sotto Aree e/o il Profilo Standard di specializzazione e/o le competenze trasversali). La candidatura può inoltre essere effettuata: per una sola provincia per più province per l intero territorio regionale Il compenso per lo svolgimento delle attività di Commissario d esame Esperto del Mondo del lavoro è fissato in 100,00 euro per ogni giornata. Di norma il compenso viene erogato a valere sul FSE (Fondo Sociale Europeo) anche se oggi sono numerosi i corsi finanziati con altri fondi pubblici o privati. Il compenso viene erogato dall Agenzia formativa. 33

34 ELENCO DEI PRESIDENTI E COMMISSARI D ESAME L ammissibilità delle candidature al ruolo di Presidente e Commissario d esame viene verificata con istruttoria tecnica da un nucleo di valutazione istituito presso la Regione e composto da rappresentanti della Regione e delle Province. Il nucleo di valutazione effettua la verifica della presenza dei requisiti richiesti. In particolare, per i candidati a Commissari d esame Esperti del mondo del lavoro, l esperienza professionale viene verificata in base a: corrispondenza tra durata dell esperienza e quanto richiesto dal bando coerenza tra le attività professionali dichiarate e le aree/profili/competenze per cui si richiede l inserimento completezza tra le attività professionali dichiarate e le aree/profili/competenze per cui si richiede l inserimento E facoltà del nucleo di valutazione ammettere la candidatura, non ammetterla o richiedere un supplemento di informazioni e documentazione. L ammissione o la mancata ammissione della candidatura sono comunicate mediante pubblicazione degli elenchi sul sito Internet della Regione Piemonte. Non viene fornita alcuna comunicazione personale, è cura di ciascun candidato verificare sul sito Internet Regionale la propria ammissione di candidatura. L elenco dei Presidenti e Commissari d esame ha durata quadriennale. I criteri in base ai quali si attinge dagli elenchi per la nomina degli Esperti del mondo del lavoro sono stabiliti dalle singole Province, in accordo con la Regione Piemonte. L inserimento nell elenco non dà alcun diritto ad essere nominati nelle Commissioni, ma registra la disponibilità ad assumere l incarico. Gli importi dei compensi sono compresivi di oneri fiscali e previdenziali. E previsto inoltre il solo rimborso delle spese di viaggio documentate a partire dai 10 km. L importo dei rimborsi del carburante verrà corrisposto secondo il calcolo dei costi chilometrici pubblicato dall ACI sul sito Non sono ammessi altri rimborsi di spesa in quanto il compenso giornaliero ha natura forfetaria. 34

35 RESPONSABILITA, FUNZIONI E COMPITI DEL PRESIDENTE DI COMMISSIONE E DELL ESPERTO DEL MONDO DEL LAVORO Le responsabilità, le funzioni e i compiti del Presidente e dell Esperto del mondo del lavoro, siano essi specifici o da espletare in coordinamento con la Commissione esaminatrice, sono descritti nella DGR del 27/07/2011 Nuova disciplina delle Commissioni esaminatrici e nelle Disposizioni di dettaglio sulle commissioni esaminatrici approvate con DD n. 58 del 07/02/2012 (di seguito riportate in parte e allegate in versione integrale in apposita sezione del sito) che costituiscono parte integrante del presente manuale. DGR del 27/07/2011 Nuova disciplina delle Commissioni esaminatrici PREMESSA E AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente documento è il risultato della concertazione tra la Regione Piemonte e le Province e del confronto con l USR. Ha come scopo la riorganizzazione del sistema delle commissioni esaminatrici in applicazione della L.R. 22/2009, art.59. Elementi fondamentali della nuova normativa sono: la riduzione del numero dei componenti, le commissioni esaminatrici, l istituzione di un elenco di esperti strutturato per settori inerenti le certificazioni rilasciate e la creazione di criteri omogenei di determinazione del gettone di presenza. L ambito di applicazione del presente allegato 1 sono le commissioni di cui alla l.r. 63/95, compresi gli esami per i quali è prevista una commissione ai sensi di tale legge integrata con ulteriori componenti come stabilito dalle specifiche normative, nel qual caso la disciplina si applica per la sola composizione regolata dalla l.r. 63/95. Analogamente le indicazioni qui contenute si applicheranno per gli esami di diploma professionale in esito ai quarti anni del sistema di Istruzione e Formazione Professionale previsti a partire dall anno formativo 2011/2012. Sono escluse dall applicazione del presente allegato le commissioni la cui composizione è definita da normativa specifica. COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE ESAMINATRICE Le commissioni esaminatrici previste all interno del sistema di Istruzione e Formazione Professionale sono composte da: un presidente; un esperto del mondo del lavoro; un esperto della formazione. NOMINA DELLA COMMISSIONE 35

36 La nomina della commissione è di competenza regionale per i corsi a regia regionale e di competenza provinciale per i corsi a gestione provinciale. Nomina del Presidente Il presidente è individuato tra i soggetti iscritti ad un elenco regionale. L iscrizione all elenco è subordinata al possesso dei requisiti di cui al seguente paragrafo 5.1 e alla frequenza di apposito corso di formazione obbligatorio. In fase di avvio della presente riforma, nelle more della realizzazione dell elenco regionale, la Regione e le Province potranno comunque nominare i presidenti, anche sulla base di eventuali elenchi già esistenti. Nomina dell esperto del mondo del lavoro L esperto del mondo del lavoro è individuato tra i soggetti iscritti in un apposito elenco regionale strutturato per settori economico-produttivi. L individuazione dell esperto deve avvenire nel settore relativo alla certificazione da rilasciare. Nel caso in cui per il profilo oggetto d esame non risulti disponibile alcun esperto di settore, è consentito attingere dagli elenchi dei settori affini. Qualora non fossero disponibile esperti nemmeno per i settori affini, potrà essere indicato il nominativo di un esperto della formazione esterno all ente gestore dei corsi che soddisfi comunque il requisito minimo di cui al punto 3.3. L esperto potrà essere individuato tra i docenti e formatori del sistema di Istruzione e Formazione Professionale. Qualora la commissione valuti l esame di più corsi riferiti a differenti profili professionali, l esperto dovrà possedere competenze trasversali ed essere individuato nell apposita sezione dell elenco. In fase di avvio della presente riforma e nelle more della realizzazione dell elenco regionale, si potranno nominare gli esperti segnalati dalle associazioni datoriali e sindacali, applicando comunque i requisiti stabiliti a livello regionale. Nomina dell esperto della formazione L esperto della formazione è individuato dall ente gestore del corso tra i propri docenti e formatori che posseggano il seguente requisito minimo: conoscenza del sistema di progettazione per competenze regionale, con particolare riferimento alla struttura della Prova Complessiva di Valutazione e del sistema dei pesi. Tale esperto potrà essere individuato, se presente e in possesso del requisito, anche nel soggetto abilitato alle operazioni di certificazione. Requisiti minimi per cui la commissione si intende regolarmente costituita La commissione è regolarmente costituita in presenza di tutti i tre componenti (Presidente, esperto del mondo del lavoro, esperto delle formazione) o dei loro sostituti. 36

37 COSTITUZIONE DEGLI ELENCHI Gli elenchi dei presidenti e degli esperti del mondo del lavoro saranno costituiti in base alla seguente procedura: A seguito di un avviso pubblico, bandito dalla Regione, un nucleo di valutazione, istituito presso la Regione e composto da rappresentanti della Regione e delle Province, effettuerà la valutazione delle candidature verificando il possesso dei requisiti formali. Accertati i requisiti formali, i candidati selezionati dovranno effettuare una formazione propedeutica e obbligatoria sul sistema regionale di valutazione delle competenze. I candidati che avranno superato con esito positivo la prova finale della formazione, saranno inseriti nell elenco per il quale hanno presentato la candidatura. Gli elenchi dei presidenti e degli esperti del lavoro sono regionali e articolati per Provincia. L elenco degli esperti del lavoro sarà inoltre strutturato per Settore, con possibilità di specificare il comparto produttivo e/o il Profilo Standard di specializzazione e il possesso di competenze trasversali. Gli elenchi regionali avranno una validità di quattro anni, trascorsi i quali verranno rinnovati e si procederà con un nuovo avviso pubblico. Gli elenchi potranno essere in ogni caso implementati attraverso procedura di avviso pubblico qualora se ne rilevasse la necessità. Gli iscritti negli elenchi provinciali e regionali istituiti prima delle presente regolamentazione, dovranno in ogni caso presentare la propria candidatura per essere iscritti nei nuovi elenchi. Gli elenchi in oggetto non hanno natura pubblica ma mero valore istruttorio per la nomina delle commissioni. REQUISITI PER LE CANDIDATURE Per potere essere iscritti negli elenchi regionali occorre essere in possesso dei seguenti requisiti minimi. Presidenti Sono requisiti essenziali per presentare la richiesta di candidatura: Diploma di scuola secondaria superiore oppure qualifica con comprovata esperienza nel settore della Formazione Professionale; Età compresa tra 26 e 70 anni Possono essere considerati requisiti aggiuntivi: titoli di studio superiori al diploma; esperienze di valutazione degli apprendimenti; pregressa esperienza come presidente di commissione. 37

PERCORSO FORMATIVO PER COMMISSARI D ESAME

PERCORSO FORMATIVO PER COMMISSARI D ESAME PERCORSO FORMATIVO PER COMMISSARI D ESAME MODULO 1 IL MODELLO PER COMPETENZE INDICE MODULO 1 IL MODELLO PER COMPETENZE MODULO I IL MODELLO PER COMPETENZE 1.1 Lo scenario di riferimento 1.2 Gli standard

Dettagli

MODULO 2 LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

MODULO 2 LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE MODULO 2 LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE INDICAZIONI OPERATIVE PER LA GESTIONE DI UNA PROVA Per la gestione e la somministrazione delle Prove Complessive di Valutazione con il Sistema informatizzato, dedicato

Dettagli

MODULO 2 LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

MODULO 2 LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE MODULO 2 LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE LE PROVE COMPLESSIVE DI VALUTAZIONE Al termine di ciascun Percorso Formativo approvato e/o finanziato dalla Regione Piemonte o dalle Province Piemontesi è richiesta

Dettagli

MODULO3 PRESIDENTI E COMMISSARI D ESAME

MODULO3 PRESIDENTI E COMMISSARI D ESAME MODULO3 PRESIDENTI E COMMISSARI D ESAME RESPONSABILITA, FUNZIONI E COMPITI DEL PRESIDENTE DI COMMISSIONE E DELL ESPERTO DEL MONDO DEL LAVORO Le responsabilità, le funzioni e i compiti del Presidente e

Dettagli

MODULO 2 LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

MODULO 2 LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE MODULO 2 LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE LE GRIGLIE DI OSSERVAZIONE Le Griglie di Osservazione (GdO) vengono utilizzate dalla Commissione Esaminatrice per valutare le performance dell allievo. Le Griglie

Dettagli

PREMESSO VISTO RITENUTO

PREMESSO VISTO RITENUTO REGIONE PIEMONTE BU32 09/08/2012 Codice DB1503 D.D. 2 agosto 2012, n. 445 Approvazione degli avvisi pubblici per la costituzione degli elenchi dei presidenti e degli esperti del mondo del lavoro delle

Dettagli

Indicazioni operative per la gestione di una PCV 2011 (versione Collegamenti/Sistema Piemonte) Autore: Mauro Bertino Fiolin Data: 16/02/2011 Aggiornato al: 04/05/2011 LA STRUTTURA DI UNA PCV Pag. 3 I PASSAGGI

Dettagli

LE FIGURE PROFESSIONALI A PRESIDIO DEL SISTEMA DI CERTIFICAZIONE PIEMONTESE

LE FIGURE PROFESSIONALI A PRESIDIO DEL SISTEMA DI CERTIFICAZIONE PIEMONTESE TESTO UNICO PARTE D LE FIGURE PROFESSIONALI A PRESIDIO DEL SISTEMA DI CERTIFICAZIONE PIEMONTESE 117 Premessa Il sistema di certificazione della Regione Piemonte comprende diversi sottosistemi, tra cui:

Dettagli

MANUALE PER PRESIDENTI DI COMMISSIONE

MANUALE PER PRESIDENTI DI COMMISSIONE MANUALE PER PRESIDENTI DI COMMISSIONE INDICE MODULO I IL MODELLO PER COMPETENZE LO SCENARIO DI RIFERIMENTO... 7 GLI STANDARD INTERNAZIONALI E NAZIONALI... 8 GLI ACCORDO STATO/REGIONI E LA NORMATIVA REGIONALE...11

Dettagli

Sistema Integrato in Rete COLLEGAMENTI Prassi Operative PCV Nuove e SCU completate dalle Agenzie ver02 Autore: Mauro Bertino Fiolin Data: 15/01/2010 Aggiornato al: 09/12/2011 http://www.appeling.it/ Rev.01

Dettagli

ESAME DI QUALIFICA E DI DIPLOMA PROFESSIONALE PERCORSI DI

ESAME DI QUALIFICA E DI DIPLOMA PROFESSIONALE PERCORSI DI ESAME DI QUALIFICA E DI DIPLOMA PROFESSIONALE PERCORSI DI IeFP DELLA REGIONE LOMBARDIA Disposizioni applicative per l anno scolastico e formativo 2014-15 DDUO n.12550/2013 Approvazione delle indicazioni

Dettagli

1. Introduzione. 2. Requisiti per l ammissione al corso

1. Introduzione. 2. Requisiti per l ammissione al corso Requisiti per l accesso, criteri generali per l organizzazione dei corsi e dell'esame e criteri per il riconoscimento dei crediti formativi ai fini della qualificazione di Tecnico installatore e manutentore

Dettagli

Direzione Istruzione, Formazione Professionale e lavoro Settore Standard formativi, Qualità ed Orientamento professionale

Direzione Istruzione, Formazione Professionale e lavoro Settore Standard formativi, Qualità ed Orientamento professionale Direzione Istruzione, Formazione Professionale e lavoro Settore Standard formativi, Qualità ed Orientamento professionale DISPOSIZIONI DI DETTAGLIO SULLE COMMISSIONI ESAMINATRICI (d.g.r. 31-2441 del 27/7/2011)

Dettagli

Integrazioni e modifiche all allegato A della DGR 532/2009

Integrazioni e modifiche all allegato A della DGR 532/2009 Allegato 1 Integrazioni e modifiche all allegato A della DGR 532/2009 In tutto il testo dell allegato A alla DGR 532/2009 sostituire l espressione Settore FSE e Sistema della Formazione e dell Orientamento

Dettagli

La gestione delle prove e degli esami finali

La gestione delle prove e degli esami finali La gestione delle prove e degli esami finali Stefania Bertotti CSI Piemonte 26 e 27 marzo 2018 I trend del riconoscimento corsi del 2017 Tipologie di PCV % sul totale Percorsi con certificazione di parte

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 24/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 59 Pag.

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 24/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 59 Pag. 24/07/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 59 Pag. 39 di 319 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 8 luglio 2014, n. 439 Recepimento Accordo adottato

Dettagli

un percorso di validazione hanno richiesto la certificazione delle competenze.

un percorso di validazione hanno richiesto la certificazione delle competenze. Allegato 1 Il paragrafo: B.5.4.2 Composizione della Commissione d esame La Commissione risulta composta come segue. Presidente con funzioni di verifica e controllo della correttezza formale dell esame,

Dettagli

a valere dall a.a

a valere dall a.a REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE ECONOMICHE E BANCARIE (ECONOMICS AND BANKING) Classe L-33, Scienze Economiche (Emanato con D.R. n. 1828/2015 del 18.12.2015 pubblicato all Albo Online

Dettagli

Regione Calabria Dipartimento Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali

Regione Calabria Dipartimento Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali Regione Calabria Dipartimento Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali Standard formativi sperimentali per la progettazione e l erogazione dei percorsi formativi Indice 1. Contesto di

Dettagli

(Emanato con D.R. n. 1830/2015 del pubblicato all Albo Online di Ateneo in data , pubblicato nel B.U. n. 120)

(Emanato con D.R. n. 1830/2015 del pubblicato all Albo Online di Ateneo in data , pubblicato nel B.U. n. 120) REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E COMMERCIO (Economics and Business) (Classe L-18, Scienze dell Economia e della Gestione Aziendale) (Emanato con D.R. n. 1830/2015 del 18.12.2015

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA SERVIZIO POST LAUREA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA SERVIZIO POST LAUREA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA (Mathematics) Classe L-35 Scienze Matematiche

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA (Mathematics) Classe L-35 Scienze Matematiche REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA (Mathematics) Classe L-35 Scienze Matematiche (Emanato con D.R. n. 619 del 07.06.2017 pubblicato all Albo on line di Ateneo in data 08.06.2017 e

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ENGINEERING MANAGEMENT INGEGNERIA GESTIONALE. Classe LM-31 Ingegneria Gestionale

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ENGINEERING MANAGEMENT INGEGNERIA GESTIONALE. Classe LM-31 Ingegneria Gestionale REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ENGINEERING MANAGEMENT INGEGNERIA GESTIONALE Classe LM-31 Ingegneria Gestionale Articolo 1 Definizioni 1. Ai fini del presente Regolamento Didattico

Dettagli

ISTITUZIONE DEL SISTEMA REGIONALE PER L INDIVIDUAZIONE, VALIDAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

ISTITUZIONE DEL SISTEMA REGIONALE PER L INDIVIDUAZIONE, VALIDAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Allegato B alla Delib.G.R. n. 33/9 del 30.6.2015 ISTITUZIONE DEL SISTEMA REGIONALE PER L INDIVIDUAZIONE, VALIDAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE 1. PREMESSA La Regione Autonoma della Sardegna, in

Dettagli

MANUALE PER L ESPERTO DEL MONDO DEL LAVORO DELLE COMMISSIONI ESAMINATRICI

MANUALE PER L ESPERTO DEL MONDO DEL LAVORO DELLE COMMISSIONI ESAMINATRICI REGIONE PIEMONTE Direzione Coesione Sociale Settore Standard Formativi e Orientamento professionale MANUALE PER L ESPERTO DEL MONDO DEL LAVORO DELLE COMMISSIONI ESAMINATRICI Edizione 2018 1 INDICE PERCHE

Dettagli

(Emanato con D.R. n. 618 del pubblicato all Albo on line di Ateneo in data e nel B.U. n. 129) a valere dall a.a.

(Emanato con D.R. n. 618 del pubblicato all Albo on line di Ateneo in data e nel B.U. n. 129) a valere dall a.a. REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA INFORMATICA E DELL INFORMAZIONE (Computer and Information Engineering) Classe L-8 Ingegneria dell Informazione (Emanato con D.R. n. 618 del 07.06.2017

Dettagli

TABELLA D REQUISITI DI CAPACITÀ GESTIONALI E RISORSE PROFESSIONALI. (articolo 12 della Direttiva)

TABELLA D REQUISITI DI CAPACITÀ GESTIONALI E RISORSE PROFESSIONALI. (articolo 12 della Direttiva) TABELLA D REQUISITI DI CAPACITÀ GESTIONALI E RISORSE PROFESSIONALI (articolo 12 della Direttiva) Tipologia di Evidenza (documenti da inviare telematicamente) Verifica Documentale Verifica Diretta Indicazioni

Dettagli

ALLEGATO B FORMULARIO PER CORSI DI QUALIFICAZIONE E CORSI DOVUTI PER LEGGE

ALLEGATO B FORMULARIO PER CORSI DI QUALIFICAZIONE E CORSI DOVUTI PER LEGGE ALLEGATO B FORMULARIO PER CORSI DI QUALIFICAZIONE E CORSI DOVUTI PER LEGGE FORMULARIO per la richiesta di riconoscimento di corsi relativi alle attività di formazione professionale previste all art.17,

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA GESTIONALE (Engineering management) Classe L-8 Ingegneria dell Informazione

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA GESTIONALE (Engineering management) Classe L-8 Ingegneria dell Informazione REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA GESTIONALE (Engineering management) Classe L-8 Ingegneria dell Informazione Articolo 1 Definizioni 1. Ai fini del presente Regolamento Didattico

Dettagli

Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Architettura Classe: LM-4 c.u. Architettura e ingegneria edile-architettura

Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Architettura Classe: LM-4 c.u. Architettura e ingegneria edile-architettura UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE REGOLAMENTO DIDATTICO Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Architettura Classe: LM-4 c.u. Architettura e ingegneria edile-architettura Art. 1 Finalità 1. Il presente

Dettagli

DISCIPLINA DELL'OFFERTA FORMATIVA PUBBLICA PER L'ACQUISIZIONE DI COMPETENZE DI BASE E TRASVERSALI DI CUI ALL ART. 44, COMMA 3 DEL D.

DISCIPLINA DELL'OFFERTA FORMATIVA PUBBLICA PER L'ACQUISIZIONE DI COMPETENZE DI BASE E TRASVERSALI DI CUI ALL ART. 44, COMMA 3 DEL D. ALLEGATO 1) DISCIPLINA DELL'OFFERTA FORMATIVA PUBBLICA PER L'ACQUISIZIONE DI COMPETENZE DI BASE E TRASVERSALI DI CUI ALL ART. 44, COMMA 3 DEL D.LGS 81/2015 1. AMBITO DI INTERVENTO La Regione Emilia-Romagna

Dettagli

la Decisione 2241/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 dicembre 2004 sulla trasparenza (Europass);

la Decisione 2241/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 dicembre 2004 sulla trasparenza (Europass); REGIONE PIEMONTE BU24 16/06/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 6 giugno 2016, n. 48-3448 Approvazione dei nuovi criteri del sistema regionale di certificazione e di attestazione delle competenze

Dettagli

ATLANTE DEL LAVORO E DELLE QUALIFICAZIONI

ATLANTE DEL LAVORO E DELLE QUALIFICAZIONI ATLANTE DEL LAVORO E DELLE QUALIFICAZIONI Antonello Rodriguez Responsabile P.O. «Repertorio, Professioni e Certificazione» Fiera Milano City 26 Ottobre 2016 IL NUOVO QUADRO - DISPOSIZIONI NORMATIVE - La

Dettagli

LINEE GUIDA GENERALI E LEGENDA ESPLICATIVA DELLE COMPONENTI DEL CERTIFICATO DI COMPETENZE

LINEE GUIDA GENERALI E LEGENDA ESPLICATIVA DELLE COMPONENTI DEL CERTIFICATO DI COMPETENZE ALL.C) LINEE GUIDA GENERALI E LEGENDA ESPLICATIVA DELLE COMPONENTI DEL CERTIFICATO DI COMPETENZE Premessa Le presenti Indicazioni accompagnano il modulo di certificato di competenze, che, secondo quanto

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Servizi di educazione, formazione e lavoro Processo Servizi per il lavoro, apprendimento e formazione

Dettagli

Insegnante di autoscuola

Insegnante di autoscuola Standard formativo relativo alla formazione iniziale propedeutica per il conseguimento dell abilitazione e formazione periodica Insegnante di autoscuola ai sensi Decreto ministeriale 26 gennaio 2011, n.

Dettagli

Introduzione alla Piattaforma Bandi

Introduzione alla Piattaforma Bandi Introduzione alla Piattaforma Bandi Gestionale finanziamenti Direzione Sviluppo e Gestione - Risorse GIS e di Servizio Relatori: Antonella Siragusa e Francesca Pacilio Luogo, gg/mm/aaaa Gestionale finanziamenti

Dettagli

Determinazione del Presidente n. 3 del 08/03/2018 IL PRESIDENTE

Determinazione del Presidente n. 3 del 08/03/2018 IL PRESIDENTE Determinazione del Presidente n. 3 del 08/03/2018 IL PRESIDENTE Vista la Legge 23 marzo 1993 n. 84, Ordinamento della professione di assistente sociale e istituzione dell albo professionale; Visti gli

Dettagli

Nuove modalità di presentazione e gestione delle attivitàformative riconosciute

Nuove modalità di presentazione e gestione delle attivitàformative riconosciute Nuove modalità di presentazione e gestione delle attivitàformative riconosciute Patrizia Tinelli Cittàmetropolitana di Torino -Servizio Formazione Professionale Ufficio Riconoscimenti, Esami e Certificazioni

Dettagli

Sommario 1. ENTE TITOLARE, ENTI TITOLATI E CLASSIFICAZIONE DELLE ATTESTAZIONI PREMESSA ATTESTAZIONI ATTESTAZIONI DI PARTE

Sommario 1. ENTE TITOLARE, ENTI TITOLATI E CLASSIFICAZIONE DELLE ATTESTAZIONI PREMESSA ATTESTAZIONI ATTESTAZIONI DI PARTE Allegato A INDICAZIONI OPERATIVE PER IL RILASCIO DELLE ATTESTAZIONI A SEGUITO DELLA PROCEDURA DI RICONOSCIMENTO FORMALIZZATO DI CUI ALLA DGR 1158/2016 O A SEGUITO DI UN PERCORSO FORMALE DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

Dettagli

Modalità di progettazione

Modalità di progettazione Modalità di progettazione DISPOSIZIONI PER LA SELEZIONE DI SOGGETTI ATTUATORI E OFFERTE FORMATIVE PER L APPROVAZIONE DI UN CATALOGO REGIONALE DI PERCORSI DI AGGIORNAMENTO/SPECIALIZZAZIONE IN ATTUAZIONE

Dettagli

Dipartimento Sviluppo economico, Innovazione, Istruzione, Formazione e Lavoro SEZIONE FORMAZIONE PROFESSIONALE

Dipartimento Sviluppo economico, Innovazione, Istruzione, Formazione e Lavoro SEZIONE FORMAZIONE PROFESSIONALE Allegato 02-A Dipartimento Sviluppo economico, Innovazione, Istruzione, Formazione e Lavoro SEZIONE FORMAZIONE PROFESSIONALE FORMULARIO DI PRESENTAZIONE PROGETTI ATTIVITA FORMATIVE AUTONOMAMENTE FINANZIATE

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE per IL LAZIO

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE per IL LAZIO Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE per IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO 2^ Via XX Settembre,22 03043 CASSINO (FR) C.F. 90032280605 - Tel. 0776/21841 Fax

Dettagli

GIUNTA PROVINCIALE DI BIELLA Seduta del 17/03/2003

GIUNTA PROVINCIALE DI BIELLA Seduta del 17/03/2003 GIUNTA PROVINCIALE DI BIELLA Seduta del 17/03/2003 ATTO n. 86 OGGETTO: Approvazione del Bando Provinciale relativo alla chiamata ai progetti per le attività formative riferite alla formazione professionale

Dettagli

ACCORDO 7 LUGLIO CONFERENZA STATO REGIONI ANALISI DEI CONTENUTI PRINCIPALI

ACCORDO 7 LUGLIO CONFERENZA STATO REGIONI ANALISI DEI CONTENUTI PRINCIPALI Rif. 124/16 06-09-2016 ACCORDO 7 LUGLIO 2016 - CONFERENZA STATO REGIONI ANALISI DEI CONTENUTI PRINCIPALI 1. INDIVIDUAZIONE DI ULTERIORI TITOLI DI STUDIO VALIDI AI FINI DELL ESONERO DALLA FREQUENZA AI CORSI

Dettagli

Procedura per l aggiornamento e il monitoraggio del Repertorio delle Qualificazioni e delle Competenze della Regione Calabria

Procedura per l aggiornamento e il monitoraggio del Repertorio delle Qualificazioni e delle Competenze della Regione Calabria REGIONE CALABRIA Dipartimento Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali Procedura per l aggiornamento e il monitoraggio del Repertorio delle Qualificazioni e delle Competenze della Regione

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 54 DEL 15 OTTOBRE 2007

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 54 DEL 15 OTTOBRE 2007 DECRETO DIRIGENZIALE N. 155 del 24 settembre 2007 AREA GENERALE DI COORDINAMENTO ISTRUZIONE - EDUCAZIONE - FORMAZIONE PROFESSIONALE - POLITICA GIOVANILE E DEL FORUM REGIONALE DELLA GIOVENTU' - OS- SERVATORIO

Dettagli

MANUALE DI VALUTAZIONE COSTITUZIONE DEL CATALOGO DELL OFFERTA FORMATIVA

MANUALE DI VALUTAZIONE COSTITUZIONE DEL CATALOGO DELL OFFERTA FORMATIVA MANUALE DI VALUTAZIONE per le azioni di cui all avviso per la COSTITUZIONE DEL CATALOGO DELL OFFERTA FORMATIVA Periodo 2017-2018 MISURE 3.10IV.12.01.03 E 3.10IV.12.02.03 della DIRETTIVA regionale relativa

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca AVVISO AOODRLA Registro Ufficiale Prot. n. 15456 - Uscita Roma, 12 Aprile 2019 IL DIRETTORE GENERALE CONSIDERATA INFORMATE la legge 23.12.1998 n.448 art. 26 comma 8 e successive modificazioni; la C.M n.

Dettagli

VERBALE ESAMI PERCORSI IeFP

VERBALE ESAMI PERCORSI IeFP Allegato A Regione Campania Logo Istituzione Scolastica/Formativa VERBALE ESAMI PERCORSI IeFP ISTITUZIONE SCOLASTICA/FORMATIVA SEDE COMUNE PROV. PERCORSO /_/ qualifica professionale /_/ diploma professionale

Dettagli

ADEMPIMENTI DEI SOGGETTI PROPONENTI PER LA REALIZZAZIONE DELL ATTIVITA RICONOSCIUTA

ADEMPIMENTI DEI SOGGETTI PROPONENTI PER LA REALIZZAZIONE DELL ATTIVITA RICONOSCIUTA ADEMPIMENTI DEI SOGGETTI PROPONENTI PER LA REALIZZAZIONE DELL ATTIVITA RICONOSCIUTA 2012-2014 ITER E PROCEDURE PER I CORSI APPROVATI Con l atto di approvazione si intende riconosciuto il/i corso/i presentati

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca DECRETO MINISTERIALE N. 300 Norme per lo svolgimento degli esami di Stato nelle sezioni di liceo scientifico ad opzione internazionale cinese

Dettagli

NUOVO REGOLAMENTO DEL CORSO SERALE

NUOVO REGOLAMENTO DEL CORSO SERALE NUOVO REGOLAMENTO DEL CORSO SERALE 1. STRUTTURAZIONE Il nuovo corso d'istruzione per gli adulti, incardinato nell istituzione scolastica di appartenenza, prevede 3 periodi didattici (due bienni ed un ultimo

Dettagli

BANDO PER IL CONFERIMENTO DEL TITOLO DI MAESTRO ARTIGIANO ODONTOTECNICO. Articolo 1 Finalità

BANDO PER IL CONFERIMENTO DEL TITOLO DI MAESTRO ARTIGIANO ODONTOTECNICO. Articolo 1 Finalità BANDO PER IL CONFERIMENTO DEL TITOLO DI MAESTRO ARTIGIANO ODONTOTECNICO Articolo 1 Finalità 1. L articolo 13 della legge provinciale 1 agosto 2002, n. 11, prevede l istituzione del titolo di maestro artigiano.

Dettagli

MODALITÀ DI EROGAZIONE DEI VOUCHER

MODALITÀ DI EROGAZIONE DEI VOUCHER MODALITÀ DI EROGAZIONE DEI VOUCHER Premesso che: - la Regione Puglia con l Avviso 1/2011 ha aderito al Catalogo Interregionale dell Alta formazione per finanziare assegni formativi (voucher) per la partecipazione

Dettagli

DIPARTIMENTO POLITICHE DI SVILUPPO, LAVORO, FORMAZIONE E RICERCA Ufficio Progettazione Strategica

DIPARTIMENTO POLITICHE DI SVILUPPO, LAVORO, FORMAZIONE E RICERCA Ufficio Progettazione Strategica DIPARTIMENTO POLITICHE DI SVILUPPO, LAVORO, FORMAZIONE E RICERCA Ufficio Progettazione Strategica Repertorio Regionale delle Attestazioni della Basilicata 2 Art. 1 (Finalità e princìpi) 1. Il Repertorio

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO A.A. 2006/07

REGOLAMENTO DIDATTICO A.A. 2006/07 Corso di studio: Laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni Facoltà: Classe: Ingegneria II Sede di Cesena 9 Ingegneria dell informazione Obiettivi Formativi Specifici REGOLAMENTO DIDATTICO

Dettagli

Art. 1 (Finalità ed ambito di applicazione)

Art. 1 (Finalità ed ambito di applicazione) L.R. 10 Agosto 2006, n. 9 Disposizioni in materia di formazione nell'apprendistato (1) SOMMARIO Art. 1 Finalità ed ambito di applicazione Art. 2 Definizione dei profili formativi Art. 3 Piano Formativo

Dettagli

Le nuove domande di partecipazione alla selezione potranno essere presentate. a partire dal 23 ottobre 2017 e fino al 16 dicembre 2017

Le nuove domande di partecipazione alla selezione potranno essere presentate. a partire dal 23 ottobre 2017 e fino al 16 dicembre 2017 AVVISO PER L INSERIMENTO DI PARTECIPANTI NEL PERCORSO BIENNALE Tecnico superiore responsabile delle produzioni e delle trasformazioni agrarie, agro-alimentari e agro-industriali - Trasformazione ortofrutticola

Dettagli

CPIA METROPOLITANO di Bologna REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER LA DEFINIZIONE DEL PATTO FORMATIVO INDIVIDUALE

CPIA METROPOLITANO di Bologna REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER LA DEFINIZIONE DEL PATTO FORMATIVO INDIVIDUALE CPIA METROPOLITANO di Bologna REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER LA DEFINIZIONE DEL PATTO FORMATIVO INDIVIDUALE Elaborato in Commissione in data Adottato dalla Conferenza di servizio dei Dirigenti scolastici

Dettagli

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, richiama: il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del 11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, richiama: il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del 11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, richiama: il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del 11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo

Dettagli

Obiettivo "Investimenti in favore della crescita e dell occupazione" Programma operativo della Regione Lombardia Fondo Sociale Europeo (FSE)

Obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell occupazione Programma operativo della Regione Lombardia Fondo Sociale Europeo (FSE) Obiettivo "Investimenti in favore della crescita e dell occupazione" Programma operativo della Regione Lombardia Fondo Sociale Europeo (FSE) 201-2020 Decisione C(201) 10098 del 17/12/201 CCI 201IT0SFOP007

Dettagli

Valutare le competenze: esperienze e metodi a confronto

Valutare le competenze: esperienze e metodi a confronto Valutare le competenze: esperienze e metodi a confronto I servizi per l identificazione, la validazione e certificazione delle competenze lavori in progress e sperimentazioni Torino, 15 Dicembre 2014 Relatore

Dettagli

Novità su formazione RSPP e ASPP

Novità su formazione RSPP e ASPP 1 Novità su formazione RSPP e ASPP Il 3 Settembre 2016 è entrato in vigore nuovo Accordo Stato Regioni del 07.07.2016 sulla formazione RSPP e ASPP: novità e cambiamenti rispetto alla normativa precedente.

Dettagli

Scuola superiore della magistratura;

Scuola superiore della magistratura; Scuola superiore della magistratura Il Comitato Direttivo visti gli artt. 1, terzo comma, 2, terzo comma, 3, secondo comma, e 5, secondo comma, d.lgs. 30 gennaio 2006, n. 26, concernenti l autonomia gestionale

Dettagli

Dato atto che, a seguito dell approvazione della citata D.G.R. n del 25 marzo

Dato atto che, a seguito dell approvazione della citata D.G.R. n del 25 marzo REGIONE PIEMONTE BU3 18/01/2018 Deliberazione della Giunta Regionale 15 dicembre 2017, n. 50-6156 Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2001 e D.G.R. n. 46-5662 del 25 marzo 2002 - Approvazione disciplina

Dettagli

Istituto Musicale Pareggiato G. Paisiello TARANTO. BIENNIO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI Regolamento didattico interno

Istituto Musicale Pareggiato G. Paisiello TARANTO. BIENNIO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI Regolamento didattico interno Istituto Musicale Pareggiato G. Paisiello TARANTO BIENNIO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI Regolamento didattico interno Premessa Il presente regolamento disciplina l attuazione del Biennio

Dettagli

DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL CONDUTTORE DI IMPIANTI TERMICI, IN ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 287 del D.lgs. 3 aprile 2006, n.

DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL CONDUTTORE DI IMPIANTI TERMICI, IN ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 287 del D.lgs. 3 aprile 2006, n. ALLEGATO 2 DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL CONDUTTORE DI IMPIANTI TERMICI, IN ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 287 del D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 Tipologia di impianti Le disposizioni seguenti concernono

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO

REGOLAMENTO DIDATTICO a.a. 2007 / 2008 CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE E TECNOLOGIE PER I BENI ARCHEOLOGICI E ARTISTICI REGOLAMENTO DIDATTICO PARTE I ATTIVITA DIDATTICA Titolo I Ordinamento didattico Art. 1 - Finalità

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca D.M. n. 217 Norme per lo svolgimento degli esami di Stato nella sezione ad opzione internazionale cinese funzionante presso il Convitto nazionale

Dettagli

PROCEDURA GESTIONALE. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEGLI INSTALLATORI PROGETTISTI VERIFICATORI NEL SETTORE FOTOVOLTAICO (rif. CEPAS SH159/SH160/SH161)

PROCEDURA GESTIONALE. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEGLI INSTALLATORI PROGETTISTI VERIFICATORI NEL SETTORE FOTOVOLTAICO (rif. CEPAS SH159/SH160/SH161) Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: certificazione@cepas.it Sito internet: www.cepas.it PROCEDURA GESTIONALE sigla: PG43 Pag. 1 di 6 MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEGLI

Dettagli

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE Per la Scuola - competenze e ambienti per l apprendimento Manuale per la Documentazione delle Selezioni del personale

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE Per la Scuola - competenze e ambienti per l apprendimento Manuale per la Documentazione delle Selezioni del personale PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE Per la Scuola - competenze e ambienti per l apprendimento Manuale per la Documentazione delle Selezioni del personale per la formazione MANUALE OPERATIVO DOCUMENTAZIONE (MOD)

Dettagli

Allegato A al Decreto n. 366 del 15 NOV 2016 pag. 1/5

Allegato A al Decreto n. 366 del 15 NOV 2016 pag. 1/5 giunta regionale Allegato A al Decreto n. 366 del 15 NOV 2016 pag. 1/5 PERCORSI DI INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE PER DIPLOMATI IPS INDIRIZZO SERVIZI SOCIO SANITARI PER IL CONSEGUIMENTO DELLA QUALIFICA

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO ASA ED OSS:

CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO ASA ED OSS: CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO ASA ED OSS: MODALITA DI CONDUZIONE DELLE PROVE D ESAME E CRITERI DI VALUTAZIONE 28 aprile 2010 Angelo Benedetti 1 OBIETTIVI Conoscere le modalità di svolgimento

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Direzione Generale Uff. I

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Direzione Generale Uff. I AOODRLA Registro ufficiale Prot. n. 4311 USCITA Circ. n. 5 Roma, 16 febbraio 2011 IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 23.12.1998 n.448 art. 26 comma 8; VISTA la C.M. n. 11 del 8 febbraio 2011 con cui

Dettagli

Corso di Specializzazione per il Sostegno Università di Pisa

Corso di Specializzazione per il Sostegno Università di Pisa Corso di Specializzazione per il Sostegno Università di Pisa Orientamento, Progetto di Vita e Alternanza Scuola Lavoro " " A cura di M. Gabriella Bonomi M. Gabriella Bonomi 1 Esame di Stato della scuola

Dettagli

CITTA METROPOLITANA DI GENOVA

CITTA METROPOLITANA DI GENOVA Allegato A CITTA METROPOLITANA DI GENOVA Regolamento per il conseguimento dell attestato di idoneità professionale all esercizio dell attività di autotrasportatore di merci per conto terzi e di autotrasportatore

Dettagli

decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62

decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato a norma dell articolo 1, commi 180 e 181, lettera i) della

Dettagli

Disposizioni in materia di formazione nell apprendistato. Art. 1 (Finalità ed ambito di applicazione)

Disposizioni in materia di formazione nell apprendistato. Art. 1 (Finalità ed ambito di applicazione) Disposizioni in materia di formazione nell apprendistato Art. 1 (Finalità ed ambito di applicazione) 1. La presente legge, ai sensi del Titolo VI, Capo I del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276

Dettagli

BANDO DI CONCORSO PER COLLABORAZIONI PART-TIME 2019 RISERVATO A STUDENTI DOTTORANDI

BANDO DI CONCORSO PER COLLABORAZIONI PART-TIME 2019 RISERVATO A STUDENTI DOTTORANDI BANDO DI CONCORSO PER COLLABORAZIONI PART-TIME 2019 RISERVATO A STUDENTI DOTTORANDI (allegato A alla determina 1865-2018 del 13/12/2018 del Responsabile dell Area Gestione Didattica) Disponibile all indirizzo:

Dettagli

Allegato A al Decreto n. 679 del 16 GIU 2017 pag. 1/5

Allegato A al Decreto n. 679 del 16 GIU 2017 pag. 1/5 giunta regionale Allegato A al Decreto n. 679 del 16 GIU 2017 pag. 1/5 PERCORSI FORMATIVI PER OPERATORE SOCIO SANITARIO L.R. 20/2001 LINEE GUIDA PER LO SVOLGIMENTO DELLE PROVE DI SELEZIONE PER L AMMISSIONE

Dettagli

DISCIPLINA REGIONALE DEI CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE RELATIVI AGLI INTERVENTI ASSISTITI CON ANIMALI (IAA).

DISCIPLINA REGIONALE DEI CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE RELATIVI AGLI INTERVENTI ASSISTITI CON ANIMALI (IAA). Allegato B alla Delib.G.R. n. 15/12 del 21.3.2017 DISCIPLINA REGIONALE DEI CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE RELATIVI AGLI INTERVENTI ASSISTITI CON ANIMALI (IAA). Le presenti disposizioni sono atte a garantire

Dettagli

Finanziamenti on line - Manuale per la compilazione del Modulo di Profilazione Ente Accreditato

Finanziamenti on line - Manuale per la compilazione del Modulo di Profilazione Ente Accreditato Finanziamenti on line - Manuale per la compilazione del Modulo di Profilazione Ente Accreditato Pagina 1 Indice 1. Introduzione... 3 1.1 Scopo e campo di applicazione... 3 1.2 Copyright (specifiche proprietà

Dettagli

DISCIPLINA DELL APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O DI MESTIERE

DISCIPLINA DELL APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O DI MESTIERE DISCIPLINA DELL APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O DI MESTIERE QUADRO NORMATIVO Decreto Legislativo 14 settembre 2011, n. 167 recante il "Testo unico dell'apprendistato" emanato sulla base della delega

Dettagli

Scuola Secondaria di II grado

Scuola Secondaria di II grado Scuola Secondaria di II grado Anagrafe Nazionale degli Studenti Avvio a.s. 2017/2018 Versione 1.0 Settembre 2017 Direzione generale per gli studi, la statistica e i sistemi informativi SCUOLA SECONDARIA

Dettagli

REGIONE PIEMONTE BU9 01/03/2012

REGIONE PIEMONTE BU9 01/03/2012 REGIONE PIEMONTE BU9 01/03/2012 Codice DB1503 D.D. 21 ottobre 2011, n. 588 Modalita' operative per l'attestazione delle competenze in ingresso e in itinere ai percorsi formativi formali e approvazione

Dettagli

Antonello Rodriguez. Professional Responsabile repertorio, Professioni e Certificazione Regione Lombardia. Milano 13 aprile 2017

Antonello Rodriguez. Professional Responsabile repertorio, Professioni e Certificazione Regione Lombardia. Milano 13 aprile 2017 Antonello Rodriguez Professional Responsabile repertorio, Professioni e Certificazione Regione Lombardia . COMPETENZE. TITOLO DEL CORSO CONTENUTI DEL CORSO NUMERO ORE REQUISITI ALLIEVI PROGETTAZIONE DEI

Dettagli

A relazione dell'assessore Pentenero:

A relazione dell'assessore Pentenero: REGIONE PIEMONTE BU6 12/02/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 12 gennaio 2015, n. 17-888 Recepimento nel sistema regionale delle qualifiche piemontesi dello standard formativo e professionale del

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL RECLUTAMENTO E DELLA SELEZIONE DI PERSONALE IN ACQUE OVEST BRESCIANO 2

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL RECLUTAMENTO E DELLA SELEZIONE DI PERSONALE IN ACQUE OVEST BRESCIANO 2 REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL RECLUTAMENTO E DELLA SELEZIONE DI PERSONALE IN ACQUE OVEST BRESCIANO 2 INDICE 1.SCOPO DEL REGOLAMENTO 2.CAMPO D APPLICAZIONE 3 RECLUTAMENTO E SELEZIONE DEL PERSONALE 3.1

Dettagli

PRESENTAZIONE DOMANDA. Manuale Utente

PRESENTAZIONE DOMANDA. Manuale Utente Manuale Utente versione 02 1 di 11 Sommario Sommario... 2 1. Introduzione... 3 1.1. OBIETTIVO... 3 2. Requisiti... 3 3. Accesso al sistema... 4 4. Gestione Domanda... 6 4.1. PAGINA HOME... 6 4.1.1. Gestisci

Dettagli

Indicazioni per la gestione e il controllo delle operazioni approvate e. finanziate in attuazione dei bandi provinciali Per la programmazione degli

Indicazioni per la gestione e il controllo delle operazioni approvate e. finanziate in attuazione dei bandi provinciali Per la programmazione degli Indicazioni per la gestione e il controllo delle operazioni approvate e finanziate in attuazione dei bandi provinciali Per la programmazione degli interventi per l inserimento/reinserimento lavorativo

Dettagli

Bando di ammissione. Master di I livello. Communication of Science and Innovation SCICOMM I EDIZIONE

Bando di ammissione. Master di I livello. Communication of Science and Innovation SCICOMM I EDIZIONE Bando di ammissione Master di I livello Communication of Science and Innovation SCICOMM I EDIZIONE ANNO ACCADEMICO 2018/2019 Allegato 1 Decreto Rettorale 98 d.d. 22.02. 2018 1 Art. 1 Oggetto 1. Presso

Dettagli