Piano Triennale Offerta Formativa

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1 DIREZIONE DIDATTICA STATALE 2 CIRCOLO Via Croce Malloni NOCERA SUPERIORE (SA) Autonomia 52 SA2D2 TEL. 081/ FAX 081/ C.M. SAEE09100R - saee09100r@istruzione.it - DIREZIONE DIDATTICA STATALE - II CIRCOLO-NOCERA SUPERIORE Prot del 30/10/ Uscita Piano Triennale Offerta Formativa 2016/2019 Prot. N. 101 del 15/01/2016 EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 Aggiornato e approvato dal Consiglio di Circolo nella seduta del 25/10/17 Delibera n. 18 Verbale n. 7 Dirigente Scolastico: Prof.ssa Maria Rosaria Scagliola 1

2 SOMMARIO INTRODUZIONE L ORGANIZZAZIONE GENERALEDELL ISTITUTO Presentazione della scuola Gli edifici Scolastici La popolazione scolastica Integrazione con il territorio Mappa dei bisogni socio-culturali GOVERNANCE D ISTITUTO E PROGETTAZIONEORGANIZZATIVA Organigramma Incarichi e funzioni I documenti fondamentali dell Istituzione scolastica Scuola e famiglia: Patto di corresponsabilità educativa Fabbisogno di personale Organico potenziato Fabbisogno d infrastrutture e attrezzature materiali PRINCIPI ISPIRATORIDELL AZIONE DIDATTICA Vision e Mission (Atto d indirizzo del DS ex art. 1 comma 14, L. 107/2015) Obiettivi del Piano di miglioramento Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale AREA DELCURRICOLO Le attività curriculari Continuità educativa Curriculo verticale Intersezione e campi di esperienza Organizzazione della giornata scolastica Articolazione del Tempo-scuola Indicazioni metodologiche e didattiche Curricolo Ambiti disciplinari Ripartizione monte ore per insegnamenti, educazioni e attività Traguardi Profilo educativo e culturale degli alunni al termine della Scuola Primaria Valutazione degli apprendimenti ll Voto dicomportamento Certificazione dellecompetenze Valutazione esterna Valorizzazione della diversità e inclusione scolastica ARRICCHIMENTO ED AMPLIAMENTO DELL OFFERTAFORMATIVA Curricolo obbligatorio Uscite didattiche e visite guidate

3 5.3 Progettazione di Circolo Scuola e territorio Curricolo trasversale Percorsi Progettuali Progetti potenziamento del curricolo Ampliamento e arricchimento offerta formative Progetti extracurricolari Progettazione Europea Autovalutazione Modalità di realizzazione del monitoraggio Monitoraggio e valutazione del PTOF Formazione e Aggiornamento ALLEGATI E PUBBLICATI SUL SITO E/O INSERITI ALL INTERNO Il Regolamento di Circolo e i relativi allegati La Carta dei servizi RAV (Rapporto di autovalutazione) PDM (Piano di miglioramento) PAI (Piano annuale inclusione) Patto di corresponsabilità Organigramma Funzionigramma 3

4 INTRODUZIONE Il presente Piano triennale dell offerta formativa, relativo all Istituzione scolastica Direzione didattica Statale II Circolo Nocera Superiore, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la Riforma del sistema nazionale d istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti ; - Il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base dei risultati del RAV pubblicato l 8/10/2015 e dell Atto di Indirizzo per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definito dal dirigente scolastico Prot. n. 3211/B.6 del 02/10/2015; - Il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 12/01/2016; - Il piano è stato approvato dal consiglio d istituto nella seduta dell 11/01/2016; - Il piano, dopo l approvazione, sarà inviato all USR competente per le verifiche di legge e in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; - Il piano è pubblicato nel Portale Unico dei Dati della Scuola e sul sito web della scuola. Nell anno scolastico sono state apportate modifiche e/o integrazioni connesse alla progettualità, così come elaborate dal Collegio dei docenti alla diversa organizzazione scolastica e per tale annualità, il piano è stato approvato con delibera n.18 del Consiglio di Circolo del 25/10/

5 1. L ORGANIZZAZIONE GENERALEDELL ISTITUTO 1.1 Presentazione della scuola La tradizione della nostra scuola affonda le proprie radici in un passato abbastanza lontano e dai molteplici cambiamenti ambientali, sociali e culturali che hanno proiettato l istituzione scolastica in una dimensione nuova e diversa. Il Secondo Circolo didattico comprende nel suo territorio numerose frazioni, alcune delle quali di antico insediamento, in una zona un tempo rurale ma oggi fortemente urbanizzata, posta, in parte, alla periferia di Nocera Superiore, dove si è verificata una forte immigrazione dai paesi limitrofi dopo il sisma del Ragione sociale Indirizzo sede legale Codice Fiscale Codice Scuola istituzionale certificata DIREZIONE DIDATTICA STATALE 2 CIRCOLO DI NOCERA SUPERIORE Via Croce Malloni Nocera Superiore (SA) SAEE09100R Telefono 081/ saee09100r@istruzione.it Fax 081/ Sito Web Legale rappresentante Attività svolta saee09100r@pec.istruzione.it Dirigente Scolastico Prof.ssa Maria RosariaScagliola Scuola statale dell Infanzia e Primaria Numero totale dipendenti Personale Docente: n 59 Personale non Docente: n 14 Ente gestore Comune di Nocera Superiore 5

6 Orario di lavoro Per il personale ATA (Collaboratori Scolastici) Scuola Primaria: 7:30 14:42 dal lunedì al venerdì Per il personale ATA (Collaboratori Scolastici) Scuola dell Infanzia: 7:30 14:42 /10:18 17:30 Per il personale ATA (Assistenti Amministrativi): 7:30 14:30 (dal lunedì al venerdì) con rientri pomeridiani dalle h 14:00-16:30 Per il personale docente Scuola dell Infanzia tempo scuola normale 25 h: 8:10 13:15 dal lunedì al venerdì Per il personale docente Scuola dell Infanzia tempo scuola 40 h: 8:10 16:15 dal lunedì al venerdì Per il personale docente Scuola Primaria tempo scuola normale 22 h + 2 7:55 13:30 dal lunedì al giovedì 7:55 13:00 il venerdì Per il personale docente Scuola Primaria tempo scuola 40 h: 7:55 16:00 dal lunedì al venerdì Per gli allievi di scuola dell infanzia: 8:15 13:15 tempo scuola normale dal lunedì al venerdì 8:15 16:15 tempo scuola 40 h dal lunedì al venerdì Per gli allievi di scuola primaria tempo scuola normale 27 h: 8:00 13:30 dal lunedì al giovedì 8:00 13:00 il venerdì Per gli allievi di scuola primaria tempo scuola 40 h: 8:00 16:00 dal lunedì al venerdì 6

7 1.2 Gli edifici Scolastici Il 2 Circolo Didattico che è stato istituito nel 1985 per garantire maggiore funzionalità all utenza del territorio, comprende tre edifici scolastici ubicati nelle località di Pecorari (plessi S.G. Bosco e Marco Polo) e di Croce Mallone (plesso De Amicis) e accoglie una popolazione scolastica proveniente per la maggior parte dalle località di Pecorari, Via Vincenzo Russo, Croce Mallone, Taverne, Via Iroma, Via Indipendenza. Sede centrale Direzione Plesso Edmondo De Amicis Plesso Marco Polo Plesso S. G. Bosco Via Croce Malloni (scuola dell Infanzia e Primaria) Tel Scuola Primaria 081/ Tel Scuola dell Infanzia 081/ Via V. Russo (scuola dell Infanzia e Primaria) Tel Scuola Primaria 081/ Tel Scuola dell Infanzia 081/ Via Pecorari (scuola dell Infanzia e Primaria) Tel Scuola Primaria 081/ Tel Scuola dell Infanzia 081/ Gli edifici hanno giardini e spazi esterni ampi, utili ad accogliere alunni, docenti e operatori scolastici durante l orario d ingresso e di uscita, nelle attività all aperto e di accoglienza. Gli spazi interni si presentano come spazio fruibile e percorribile dai bambini in ogni loro parte: polivalenti con arredi funzionali alle varie attività didattiche. I laboratori di lettura, musica, arte; sala mensa servizi igienici, spazi specializzati, laboratori, palestra, anfiteatro, non sono né decentrate né accorpate in un unico nucleo. Attività differenti ma compatibili, sono svolte, in momenti diversi, nello stesso ambiente, secondo criteri di polivalenza, nel rispetto delle norme di sicurezza. 7

8 1.3 La popolazione scolastica 1.4 Integrazione con il territorio ANNO SCOLASTICO 2017/2018 ORDINE DI SCUOLA ALUNNI ISCRITTI Scuola dell Infanzia 211 Scuola Primaria 423 La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale (formazione lungo tutto l arco della vita) e orizzontale (collaborazione tra scuola ed extra scuola, famiglia, associazionismo ). Interagire col territorio significa, dunque: conoscere le risorse culturali e i limiti strutturali e/o sociali dell ambiente in cui vivono i nostri ragazzi; frequentare rete con l extra scuola per promuovere il territorio e il bene della collettività. Il territorio offre strutture pubbliche ricreative e sportive, come pure gli spazi verdi in cui i bambini potrebbero avere esperienze socializzanti; sono anche presenti varie associazioni culturali e religiose che favoriscono l unione dei ragazzi con attività socio-culturali e ricreative o con finalità formative socio-assistenziali. Sono presenti, altresì, espressivi elementi di natura storico-geografica, ambientale e archeologica che offrono valide occasioni di arricchimento culturale. Dall A.S. 2012/2013, il 2 Circolo di Nocera Superiore con la scuola secondaria di I grado Fresa Pascoli e il 1 Circolo di Nocera Superiore costituisce la rete Nuceria-Alfaterna. Dall A.S la scuola fa parte della rete di scopo 2 ambito 25: capofila Liceo Scientifico B. Rescigno Roccapiemonte. La nostra scuola interagisce anche con le altre realtà formative operanti sul territorio, stringe Accordi di Programma e Protocolli d intesa con Istituzioni e Associazioni che operano in linea con le finalità educative della scuola, promuove e realizza eventi culturali che coinvolgono alunni, genitori, Istituzioni Civili: Convegni cittadini su temi sociali Concorsi Re Lettore Legalità è Rappresentazioni Settimane atema Altre iniziative in accordo con Associazioni ed Enti operanti sul territorio a titolo non oneroso. 8

9 1.5 Mappa dei bisogni socio-culturali MAPPA DEI BISOGNI SOCIO CULTURALI BISOGNI RISORSE RILEVATE RISORSE MANCANTI Servizi Pratiche burocratiche Certificazioni Studio Orientamento Motivazione Conoscenze/ Competenze Autonomia Intraprendenza Uffici comunali Eurodesk Informagiovani Agenzie private ASL Banche Uffici postali Studi notarili Scuole dell Infanzia e Primarie Statali: - I e II Circolo Didattico Scuola Secondaria di I grado: - Fresa-Pascoli Scuola Secondaria di II grado Succursale Istituto geometra Succursale Istituto ragioneria Scuole dell Infanzia e Primarie Private Autorizzate: -Istituto Religioso Suore Prezz.mo Sangue/ S. Clemente -Istituto Religioso Suore Alcantarine/Materdomini -Istituto Religioso Suore di Pareti Scuole dell Infanzia Private Autorizzate: -Zucchero filato via della Libertà -L abbraccio/ S. Clemente (anche asilo nido) -Ludoteche: -I Pirati I Sognatori Taxi Autobus urbani Asili nido Comunali Igiene -ASL / Comune Salute Alimentazione Cure mediche -ASL -ASL -Ambulatori pubblici e privati -Farmacie Prevenzione -Laboratori di ricerca e analisi pubblici e privati Rischio GRAVISSIMO: -spaccio e tossicodipendenza Rischio GRAVE: -alcoolismo - tabagismo tra i minori Rischio LIEVE: -dispersione scolastica Sicurezza -ASL -Carabinieri (Via Vincenzo Russo) -Servizio di assistenza sociale -Polizia Municipale -Stazione Carabinieri (Via Vincenzo Russo) -Guardia di Finanza (Via Venezia - Renault) -Centri per la gestione del rischio droga/ Alcolismo e tabagismo -Centri per il recupero dalla tossicodipendenza e dall alcolismo -Case di accoglienza per donne/madri in difficoltà 9

10 Emergenza Sport -hobbies Viaggi -Agenzie di viaggio Attività culturali Lettura -Biblioteca Comunale - Nucleo di Protezione Civile Pubblico c/ o Uff. comunali -Nucleo di Protezione Civile Privato (S. Clemente) -Istituti di Vigilanza Privati: Ariete e Vigilante -Croce Rossa Italiana - Comitato Locale Agro - Guardie ambientali d Italia Sezione Provinciale di Salerno Nucleo di Protezione civile comunale e privato - Autoambulanze Private Croce Azzurra -Campi Sportivi Comunali - Pareti Pucciani/ Via Spagnolo -Campo Sportivo Privato Citola -Campo di bocce - Camerelle -Ciclismo / Flesso Fab -Tennis da tavolo / I Gladiatori -Palestre private -Palestre Comunali c/o i Circoli Didattici -Cinema (vietato ai minori) -Centro sociale per anziani - Conferenze, convegni e concorsi per opera delle Ass.ni del territorio per la diffusione della Cultura Artistica e Letteraria e per il recupero della memoria storica e archeologica Sala teatro comunale Piscina Cinema per la famiglia Librerie Teatro -Iniziative di Associazioni Culturali e Teatrali Teatro Economia Acquisti -Sono presenti tutti i settori dell economia -Esercizi commerciali di vario tipo in ingrosso e dettaglio; -supermercati; -Centro Commerciale. Contabilità -Centri privati di contabilità Investimenti Territorio Diversità/cultura: forte presenza di stranieri prevalentemente clandestini di Religione Musulmana -Agenzie immobiliari -Banche -Uffici Postali -Agenzie private d investimento e prestiti -Archeologico - Agricolo Industriale Non sufficienti Regole -Forze dell ordine, Enti Locali, Istituzioni Il piano organico e urbanistico per la valorizzazione, la difesa e la gestione dei siti archeologici e delle zone agricole. -Strutture di accoglienza per stranieri e appartenenti a confessioni religiose 10

11 Religione: in prevalenza Cattolica Cristiana. Sono presenti comunità Evangeliche, Ortodosse, Musulmane Diversità: -Stranieri clandestini e non -Cittadini diversamente abili Integrazione scolastiche -Santuario di Materdomini, Convento S. Maria degli Angeli. -Chiese e luoghi di culto Non sufficienti Non sufficiente Limite Culturale e socio-ambientale Comunicazione STAMPA: -Periodico Nuovo Nocera. -Periodico La Rotonda diretto da G. Fasanino -Periodico religioso - L eco di Materdomini a cura dei Frati Minori del Convento di Materdomini -Mensile diocesano Insieme VITA FAMILIARE: -Consultori presso l ASL -Servizi Sociali in Comune STRUTTURE ASSOCIATIVE: - Ass. Culturali: -Nova Sociale - La Pira -Giovanni Liguori - Leonardo - Gruppo Teatrale Nuceria Ass. Ambientali: Circolo Noukria -Legambiente Ass. Protezione Civile: Croce Azzurra Ass. Educative cattoliche: -Agesci-Scout -Azione cattolica Ass. Sportive: -S.Ciro - LaPiramide - Nuceria Calcio - - Flesso-Fab Ciclismo - I Gladiatori - Tennis da tavolo Ass. per i Diritti del Cittadino: -Cittadinanza Attiva - Nova Sociale Circoli Ricreativi: -RossoNero - CC in pensione - I Gladiatori - Bocciofila Camerelle -Caccia e Pesca S. Clemente -Caccia e Pesca Pecorari -Confronto religioso -Strutture di prima Accoglienza e di orientamento per gli stranieri. -Strutture ricreative prive di barriere Architettoniche per i diversamente abili -Iniziative per l integrazione linguistica e socio-ambientale degli stranieri. Uffici Informazione e Orientamento sulle risorse del territorio. 11

12 2. GOVERNANCE D ISTITUTO E PROGETTAZIONEORGANIZZATIVA 2.1 Organigramma 12

13 Dirigente Scolastico Direttore SS. GG. E Amm. vi Staff della dirigenza Docenti Assistenti amministrativi Alboretti A. Cobuzio A. D Alessio A. De Caro Collaboratori Scolastici E. D. A. Greco A. Di Filippo M. Milite A. Villacaro G. M. Polo Petti S. S.G.B. Cobuzio G. Lamberti E. Palumbo A. Fiorentino Rappresentante legale dell Istituto, promuove, coordina e gestisce le attività dell Istituzione scolastica previste nel PTOF, presiede il Collegio dei Docenti e la Giunta esecutiva del Consiglio di Circolo e il Comitato per la valutazione dei docenti. Si avvale, per l espletamento delle funzioni organizzativo - gestionali, di due Collaboratori, svolgenti anche funzione di responsabili di plesso e di un Responsabile di plesso. Per le attività formative coordina LE FF.SS. Funzioni Strumentali e dei Referenti dei progetti. Responsabile della qualità e dell efficienza dei servizi generali e amministrativi che dirige. In relazione al PTOF e al Piano Annuale delle Attività collabora con il Dirigente nella verifica delle compatibilità finanziarie, nella stesura del Programma annuale e nella gestione delle risorse. É un organo consultivo dell'istituto e dura in carica per l'intero anno scolastico. Oltre al Dirigente scolastico, fanno parte dello Staff: il Direttore SS.GG. e Amm.vi, i Collaboratori del Dirigente, i Responsabili dei plessi Edmondo De Amicis Marco Polo San Giovanni Bosco e le Funzioni Strumentali. Qualora lo Staff debba affrontare specifiche tematiche, può essere integrato da personale della scuola particolarmente competente in materia. Nell'ambito dell' organizzazione scolastica: - svolge attività d indirizzo, coordinamento ed istruttoria; - studia le opportune strategie e predispone il materiale necessario all'adempimento degli obblighi previsti dalla normativa scolastica - svolge funzioni di supporto all'attività degli organi collegiali, dei gruppi di lavoro e dei singoli docenti - propone attività di controllo e verifica volte a valutare l'efficienza e l'efficacia complessiva del servizio scolastico. Operano: - con i propri allievi nelle singole classi - con gruppi di allievi di classi diverse nel plesso - come tutor degli alunni che si iscrivono in corso d anno nel plesso - come componenti di Commissione, in cui registrano i bisogni formativi e promuovono iniziative didattiche e educative in collaborazione con le famiglie - con incarichi speciali - con iniziative di formazione e di aggiornamento deliberate da Collegio. Svolgono attività specifiche con autonomia operativa e responsabilità diretta, coordinati dal Direttore SS.GG. e Amm.vi. Eseguono attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle procedure, anche con l utilizzazione di strumenti di tipo informatico. Il Collaboratore scolastico opera nell ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro. In particolare svolge mansioni di: - sorveglianza degli alunni all ingresso e all uscita e in occasione di momentanea assenza degli insegnanti; - assistenza nelle scuole dell Infanzia, cura e igiene personale dei bambini; - pulizia dei locali scolastici, degli spazi scoperti, degli arredi e relative pertinenze; - custodia e vigilanza generica sui locali scolastici; - attività di supporto all attività amministrativa e all attività didattica. Per rendere operative le scelte del Collegio dei Docenti, è necessario il lavoro sinergico del Dirigente Scolastico e dei suoi Collaboratori, del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, dei Docenti, degli Assistenti Amministrativi, dei Collaboratori Scolastici e di tutte le figure professionali coinvolte nella progettualità e realizzazione del Piano dell Offerta Formativa. 13

14 2.2. Incarichi e funzioni FUNZIONIGRAMMA Per rendere operative le scelte del Collegio dei Docenti, è necessario il lavoro del Dirigente Scolastico, del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, delle FF.SS, dei Docenti, degli Assistenti Amministrativi, dei Collaboratori Scolastici. COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Docente collaboratore con funzione di Vicario a) Docente collaboratore con funzione di Vicario b) Attività preliminare concernente l assegnazione dei docenti alle sezioni e alle classi con sviluppo d ipotesi di assegnazione. Sostituzione del Dirigente in caso di assenza o impedimento; c) Programmazione dell orario di servizio del personale docente e l articolazione dell orario delle discipline, in collaborazione con la commissione oraria; d) Sostituzione docenti assenti per brevi periodi e/o organizzazione didattica delle classi; e) Segretario del Collegio dei docenti e controllo assenze allo stesso, con comunicazione in Segreteria; f) Presidente delle riunioni plenarie dei genitori; g) Collaborazione nell individuazione dei docenti destinatari delle attività aggiuntive; h) Preparazione di circolari e Veicolazione delle circolari interne a tutto il personale interessato e controllo di apposizione della firma prima di riporre le stesse in apposita cartella. i) Controllo quotidiano del registro delle presenze del personale in servizio del plesso, con annotazione in rosso degli assenti e degli eventuali ritardatari (per questi ultimi è necessario annotare l ora di arrivo); j) Concessione della fruizione di permessi brevi, previa comunicazione al D.S.; k) Predisposizione dei recuperi dei citati permessi; l) Coordinare le emergenze; m) Segnalazione delle necessità di acquisti ai plessi; n) Segnalazione scritta al DS e al DSGA di eventuali danni all edificio scolastico e qualsiasi situazione di pericolosità che si verifica nell ambito della scuola ai fini della sicurezza e tutela della salute degli alunni e del personale. o) Vigilare e accertare violazioni del divieto di fumo nell ambito dei locali; p) Partecipazione alle riunioni dello Staff; q) Supporto all attività del Dirigente r) Coordinamento delle attività extracurriculari e curriculari cura dei registri di presenza, organizzazione delle manifestazioni finali in collaborazione con le funzioni strumentali e referenti; s) Eventuali altri compiti che il Dirigente ritenga utili o necessari per il perseguimento del miglioramento del servizio scolastico saranno dati per delega con atto scritto dal D.S. Ferrante Raffaela Secondo Collaboratore a) Sostituzione del dirigente scolastico in caso di assenza per ferie, malattia e contemporaneità d impegni; b) Svolgere funzioni di responsabile del Plesso Marco Polo -Scuola dell Infanzia e Primaria; c) Presiedere l assemblea plenaria dei genitori del plesso; d) Sostituzione docenti assenti per brevi periodi e/o organizzazione didattica delle classi; e) Segretario del Collegio dei docenti in assenza del 1 Collaboratore del DS e controllo assenze allo stesso, con comunicazione in Segreteria; f) Provvedere all organizzazione didattica delle classi in caso di assenza del docente; g) Preparazione di circolari interne e Veicolare le circolari interne per la presa visione e apposizione della firma da parte del personale interessato; Fabbricatore Maria 14

15 h) Controllare quotidianamente il registro delle presenze del personale in servizio del plesso, con annotazione in rosso degli assenti e degli eventuali ritardatari (per questi ultimi è necessario annotare l ora di arrivo); i) Tenere aggiornato il registro annuale dei permessi brevi; j) Controllare le assenze alle programmazioni e darne comunicazione in Segreteria; k) Predisporre i recuperi dei permessi orari dei docenti, dandone comunicazione al D.S., con relativa documentazione; l) Coordinare le emergenze; m) Vigilare e accertare violazioni del divieto di fumo nell ambito dei locali del plesso; n) Partecipare alle riunioni dello staff; o) Segnalazione delle necessità di acquisti ai plessi; p) Segnalazione scritta al DS e al DSGA di eventuali danni all edificio scolastico e qualsiasi situazione di pericolosità che si verifica nell ambito della scuola ai fini della sicurezza e tutela della salute degli alunni e del personale. q) Vigilare e accertare violazioni del divieto di fumo nell ambito dei locali; Coordinamento delle attività extracurriculari e curriculari, cura dei registri di presenza, organizzazione delle manifestazioni finali in collaborazione con le funzioni strumentali e referenti; r) Supporto all attività del Dirigente; s) Eventuali altri compiti che il Dirigente ritenga utili o necessari per il perseguimento del miglioramento del servizio scolastico saranno dati per delega con atto scritto dal D.S. t) Eventuali altri compiti che il Dirigente riterrà utili o necessari, per il perseguimento del miglioramento del servizio scolastico, saranno delegati con atto scritto dal D.S. Responsabili di plesso a) Sostituzione del collaboratore del Ds e responsabile del Plesso b) Presiedere l assemblea plenaria del plesso interessato; c) Provvedere all organizzazione didattica delle classi in caso di assenza del docente; d) Veicolazione delle circolari interne al personale interessato e controllo di apposizione della firma prima di riporle; e) Controllo quotidiano del registro delle presenze del personale in servizio del plesso, con annotazione in rosso degli assenti e degli eventuali ritardatari (per questi ultimi è necessario annotare l ora di arrivo); f) Concessione dei permessi brevi previa comunicazione al D.S.; g) Recupero dei permessi brevi per esigenze didattiche; h) Tenere i collegamenti del plesso con la Dirigenza, eccezionalmente anche in orario di servizio dopo aver affidato le classi ai colleghi, per informare lo scrivente tempestivamente di eventuali anormalità o turbamenti delle attività scolastiche; i) Coordinare le emergenze; j) Vigilare e accertare violazioni del divieto di fumo nell ambito dei locali; k) Eventuali altri compiti che si rendessero necessari per la piena realizzazione del PTOF. FUNZIONI STRUMENTALI A. Area1 PTOF GESTIONE PROGGETTI Coordinamento dell attività relativa alla predisposizione, controllo e modifiche e integrazione del PDM; RAV e POF/PTOF; Coordinamento della progettazione curriculare; Coordinamento di un eventuale centro di competenza o gruppo NIV; Collaborazione con referenti, commissioni, consigli di classe e gruppi di progetto relativamente alle attività connesse allo sviluppo e all integrazione del curricolo; Coordinamento delle attività extracurriculari (progetti sc. dell Infanzia/sc. Primaria); Predisposizione strumenti e tecniche di documentazione, di monitoraggio e di valutazione dei progetti curricolari ed extracurricolari Ruggiero Teresa Amato Francesco 15

16 d Istituto, con verifiche iniziali, intermedie e finali; Verifica della funzionalità al POF della programmazione dei docenti di sostegno; Monitoraggio e analisi dei risultati complessivi della valutazione per la scuola dell infanzia con una periodizzazione più ampia rispetto ai quadrimestri della scuola primaria, Gestione acquisto facile consumo e sussidi scuola dell infanzia; Membro di diritto commissione registri scuola dell infanzia; Gestione e coordinamento delle attività di formazione del personale in merito al Dec. Lgs. 81/08 (sicurezza) e D. L. vo 196/03(Privacy); Referente di eventuali iniziative relative al Trinity; Promozione d iniziative per una Scuola Sicura (Referente sicurezza); Revisione e aggiornamento del PTOF con le altre Funzioni Strumentali; Stesura di un P.O.F. sintetico da distribuire alle famiglie all atto dell iscrizione; Predisposizione materiale informatico sito web per la propria area di competenza. B. Area 2 Sostegno al lavoro dei docenti Curare il sito web e il registro elettronico dei docenti; Coordinamento di un eventuale biblioteca digitale; Coordinamento dell utilizzo di nuove tecnologie informatiche e multimediali; Elaborare, sulla base delle esigenze formative emerse dai docenti e del PDM e del PTOF un piano di formazione per gli stessi; Coordinare le attività di formazione dei docenti iscritti a corsi esterni; Controllare la validità dei processi formativi interni ed esterni e predisporre interventi di miglioramento, insieme alla FS area 1 ed eventuale gruppo RAV; Predisporre strumenti e tecniche di documentazione e monitoraggio orientati alla valutazione dei risultati attesi; Referenza Progetto Polo Qualità Napoli; Predisposizione delle metodologie e procedure per l applicazione del check up in situazione scolastica (autovalutazione d istituto); Referenza del Sistema di Valutazione Nazionale e coordinatore del Gruppo INVALSI; Coordinamento, monitoraggio e valutazione delle attività del curricolo nazionale e locale; Revisione di criteri condivisi di valutazione e creazione di strumenti adeguati; Monitoraggio ed analisi dei risultati complessivi della valutazione per i due quadrimestri della scuola Primaria; Revisione e aggiornamento del PDM e POF/PTOF con le altre Funzioni Strumentali; Inviare e raccogliere verbali, programmazione documenti didattici elaborati dai docenti in formato digitale; Promozione d iniziative per l educazione ambientale e stradale (referente educazione ambientale e stradale); Predisposizione materiale informatico sito web per la propria area di competenza. Responsabile laboratorio informatico e scientifico; Collaborare con i due collaboratori della ds alla predisposizione orario annuale docenti; Revisione ed aggiornamento del PDM e PTOF con le altre funzioni strumentali. Cesaro Carmen Vitale Daniela 16

17 C. Area 3 Interventi e servizi per gli studenti Coordinare e supportare le attività e gli interventi rivolti agli alunni; Leggere ed interpretare i bisogni formativi degli alunni; Organizzare e gestire attività di recupero per gli alunni in difficoltà di apprendimento e stranieri; Accoglienza degli studenti stranieri ed accertamento dei loro bisogni formativi; Monitoraggio della dispersione scolastica; Coordinamento gruppo GLH e rapporti con l ASL; Organizzazione e coordinamento di eventuali progetti ASL e progetti d integrazione curriculari, extracurriculari e in rete; Gestione acquisto facile consumo e sussidi per alunni diversamente abili e DSA; Coordinare il GLI e curare l elaborazione del PAI; Promuovere e gestire iniziative per migliorare l integrazione degli alunni disabili; Collaborare e coordinare le iniziative per alunni con BES; Gestione acquisto facile consumo e sussidi per alunni diversamente abili e DSA; Ricerca e coordinamento delle attività programmate nei percorsi differenziati e nelle attività di recupero; Predisposizione, cura e coordinamento delle azioni e della documentazione riguardante gli alunni diversamente abili, DSA e BES; Monitoraggio dell inserimento degli alunni diversamente abili e verifica della funzionalità al POF/PTOF e della programmazione dei docenti di sostegno in collaborazione con la FS dell Area 1; Supporto al lavoro dei docenti di sostegno Promozione della continuità scuola infanzia /primaria/ scuola secondaria di 1 ; Gestione acquisto facile consumo e sussidi scuola infanzia e primaria; Raccolta di tutte le offerte formative, progetti, concorsi provenienti dall esterno e relative proposte per opportuni/necessari riferimenti all arricchimento del POF/PTOF; Coordinamento ed organizzazione delle visite guidate e dei viaggi d istruzione; Promozione del coinvolgimento e della cooperazione dei genitori; Predisposizione materiale informatico sito web per la propria area di competenza. Revisione ed aggiornamento del PDM e POF/PTOF con le altre Funzioni Strumentali; Coordinamento delle biblioteche di plesso e aggiornamento del catalogo della biblioteca d Istituto; Referente Progetti relativi gli studenti interni e provenienti dall esterno; Controllare la validità dei processi formativi interni ed esterni e predisporre interventi di miglioramento, insieme alla FS area 1 ed eventuale gruppo RAV o; Promozione della continuità scuola dell infanzia/scuola primaria/scuola secondaria di 1 ; Gestione acquisto facile consumo e sussidi scuola dell infanzia; Membro di diritto commissione registri scuola dell infanzia Aggiornamento del Regolamento d Istituto e della Carta dei servizi; Referente e coordinatore PROGETTO ACCOGLIENZA cl. Prime. Caiazzo Santina Sellitti Grazia 17

18 Coordinamento di progetti esterni e/o in rete con altre scuole, Associazioni ed Enti esterni; Promozione e coordinamento di convegni relativi alle tematiche del Ptof e di eventuali attività di sponsorizzazione; Promozione, gestione e coordinamento di attività promosse da enti esterni; Promozione delle iniziative per l educazione alla salute (referente educazione alla salute) Referente legalità; Referente PON 2014/2020 e coordinamento GOP; Collaborazione con la FS 3 relativamente ad eventuali progetti ASL e progetti d integrazione curriculari, extracurriculari e in rete; Aggiornamento del Regolamento d Istituto e della Carta dei servizi; Collaborare alla revisione e aggiornamento del PDM e PTOF con le altre Funzioni Strumentali; Predisposizione materiale informatico sito web per la propria area di competenza. Referente attività sportive. Faiella Antonella Todesca Maria VALUTAZIONE CANDIDATURE FFSS Addetta valutazione delle istanze prodotte dai docenti interessati a coprire il ruolo di F. S. Gruppo di Lavoro per l inclusione (GLI) Elaborare il piano d inclusione annuale e coordinare gli interventi per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Gruppo di lavoro Multimedialità - Scuola 2.0 e 3.0 Promuovere l uso degli strumenti multimediali a supporto della didattica Coordinare le attività di ricerca finalizzate alla sperimentazione delle nuove tecnologie COMMISSIONI Favorire momenti di formazione comune, riflessioni metodologiche Favorire il confronto e scambio di esperienze e materiali Raccordarsi con gli esperti esterni per la manutenzione delle attrezzature Gestire le comunicazioni tra scuola, aziende e consulenti per la manutenzione Gestire la comunicazione attraverso piattaforme e e-learning e sito web Pisacane Giuseppina Filoselli Eufemia- Dell Aglio Anna Consiglia Todesca Maria (Cordinatore), FS 3 Caiazzo Santina FS 4 Faiella Antonella Boccomino Anna Zambrano Carolina; Filoselli Eufemia; Rispoli Maria Felicia; De Matteo Rosa (membri) Animatore digitale: Ferrante Raffaela Team digitale: docenti: Libroia M. Assunta; Massa Carmela; Vitale Daniela Personale ATA corso PNSD: Alboretti Assunta; De Caro Antonio; Lamberti Emilio Gruppo di lavoro Autovalutazione (NIV) Docenti: De Vivo Franca De Angelis Annunziata Cardone Antonietta Molinaro Fortunata Coordinamento: Collaboratori DS e FFSS 18

19 CONSIGLI DI CLASSE E. De Amicis CONSIGLI DI CLASSE Marco Polo CONSIGLI DI CLASSE San Giovanni Bosco COORDINATORI E VERBALIZZANTI CONSIGLI CONSIGLI D INTERSEZIONE COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI EDMONDO DE AMICIS MARCO POLO S.GIOVANNI BOSCO Dell Aglio A. Consiglia Pisacane G. (I A) Zarrella A. (IB) Fabbricatore C. (II A) Massa C.(II B) Zambrano C. (III A) Ferrante R. (IIIB) Rispoli M.F. (IV A) Piscione A. (IVB) Libroia M.A. (V A) Marciano M. (V B) Buffardi M. (I A-III A) Spiezio M.R. (II A) Sellitti G.(IV A) D Amato S. (V A) Bartiromo A. (I A) Vitale D. (I B) Gentile R. (II A) Polizzi E. (III A) Ruggiero T. (III B) Faiella A. (IV A) De Vivo F. (IV B) Ciancio M. (V A) Filoselli E. (V B) Russo A. (V C) PRESIDENTE: DS Scagliola Maria Rosaria MEMBRO ESTERNO: DS Ansanelli Matteo DOCENTI: Libroia M. Assunta - Ruggiero Teresa - Spiezio M. Rosaria GENITORI: Del Cuoco Buonaventura Addo Emilia RESPONSABILI PER LA SICUREZZA Raffaela Ferrante Maria Fabbricatore Teresa Ruggiero ADDETTI ALL EMERGENZA a. s 2017/18 Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione/Preposti SEDE CENTRALE -Direzione COGNOME NOME FUNZIONE Ferrante Raffaela Docente Scuola Primaria Libroia M. Assunta Docente Scuola Primaria Caldarese Lucia Docente Scuola Infanzia Pisacane Carmela Direttore SS.GG.AA. Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione/Preposti PLESSO MARCO POLO COGNOME NOME FUNZIONE Fabbricatore Maria Docente Scuola Primaria Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione/Preposti PLESSO S.G. BOSCO COGNOME NOME FUNZIONE Ruggiero Teresa Docente Scuola Primaria 19

20 a) Addetti al Servizio Antincendio, Lotta Antincendio e Gestione dell Emergenza SEDE CENTRALE - Direzione COGNOME NOME FUNZIONE Carpentieri Angela Docente Scuola Primaria Zambrano Carolina Docente Scuola Primaria Di Filippo Matteo Collaboratore Scolastico Greco Alfredo Collaboratore Scolastico Addetti al Servizio Antincendio, Lotta Antincendio e Gestione dell emergenza PLESSO MARCO POLO COGNOME NOME FUNZIONE Amato Francesco Docente Scuola Primaria D Amato Silvana Docente Scuola Primaria Spiezio Maria Rosaria Docente Scuola Primaria Fabbricatore Maria Docente Scuola Primaria Buffardi M. Rosa Docente Scuola Primaria Addetti al Servizio Antincendio, Lotta Antincendio e Gestione dell emergenza PLESSO S. G. BOSCO COGNOME NOME FUNZIONE Ruggiero Teresa Docente Scuola Primaria Caiazzo Santina Docente Scuola Primaria Bartiromo Angelica Docente Scuola Primaria Avagliano Lucia Docente Scuola Infanzia Lamberti Emilio Collaboratore Scolastico Fiorentino Rosa Collaboratore Scolastico Cobuzio Gerardo Collaboratore Scolastico Palumbo Aniello Collaboratore Scolastico b) Addetti al Servizio di primo soccorso SEDE CENTRALE Direzione Formati Corso BLS-D COGNOME NOME FUNZIONE Zambrano Carolina Docente Scuola Primaria Onorato Salzano Anna Docente Scuola Primaria Rispoli M. Felicia Docente Scuola Primaria Addetti al Servizio di primo soccorso PLESSO MARCO POLO Formati Corso BLS-D COGNOME NOME FUNZIONE Spiezio Maria Rosaria Docente Scuola Primaria Addetti al Servizio di primo soccorso PLESSO S. G. BOSCO Formati Corso BLS-D COGNOME NOME FUNZIONE 20

21 Filoselli Eufemia Docente Scuola Primaria Bisogno Raffaela Docente Scuola Infanzia Molinaro Michelina Docente Scuola Infanzia Formazione generale e specifica dei lavoratori ex art 37 D.lgs 81/08: DOCENTI SCUOLA PRIMARIA Amato F.; Apicella E.; Bartiromo A; Boccomino A.; Buffardi M.R; Caiazzo S.; Cardamone L.; Carpentier A.; Ciancio M.; D amato S.; De Vivo F., Di Vito G; Fabbricatore C.; Fabbricatore M.; Faiella Anna; Faiella Antonella; Federico M.C.; Ferrante R.; Filoselli E.; Gentile R., Libroia. M.A.; Mancusi F.; Marciano M.; Massa C; Onorato Salzano A.; Pisacane G.; Piscione A., Polizzi E.; Rispoli M.F.; Ruggiero T.; Russo M.A.; Sellitti G., Senatore G., Simonetti R.; Spiezio M.R.; Todesca M.; Vitale D.; Zambrano C.; Zarrella A. DOCENTI SCUOLA INFANZIA Avagliano L.; Bisogno R.; Caldarese L., Cardone A.;Cesaro C.; D amato I.; De Matteo R; Dell Aglio A.C.; Liguori C.; Lorusso M.T; Maiorino C., Milito A.; Molinaro F.; Molinaro M.; Petti A.; Sessa C. PERSONALE ATA Alboretti A.; Cobuzio A.M.; Cobuzio G.; D AlessioA.; De Caro A.; Di Filippo M.; Fiorentino R.; Greco A.; Lamberti E., Milite A.; Palumbo A.; Pisacane C.;Villacaro G..3. I documenti fondamentali dell Istituzione scolastica L esigenza di allargare la gestione della Scuola, per consentirle di assumere il carattere di una comunità che interagisce con la più vasta comunità sociale, è stata normativamente sancita dai decreti delegati 416, 417, 418, 419, 420 del 1974, che hanno previsto e disciplinato la costituzione e il riordino degli organi collegiali, a composizione allargata e paritetica, in modo da poter contare sull'apporto di esperienze, conoscenze e competenze diverse. L intento era chiaro: realizzare una gestione democratica della Scuola in cui ciascuna componente fosse seriamente e responsabilmente impegnata nella realizzazione di un progetto comune di Scuola intesa come ambiente di vita che persegue il benessere individuale e collettivo degli allievi. Le fonti normative che costituiscono riferimento privilegiato dei suddetti documenti sono: la Costituzione della Repubblica Italiana: artt. 3, 33, 34,97 il D. Lgs. n 297 del 16/4/94: testo unico delle disposizioni legislative in materia d istruzione il D.P.R. n 275 dell 8/3/1999: regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche il D.I. n 44 dell 1/2/2001: regolamento sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche. Il Regolamento di Circolo e i relativi allegati: Allegato A: Regolamento Infanzia Allegato B: Salute e Sicurezza Allegato C: Regolamento sedute del Consiglio di Circolo Allegato D: Sintesi per i genitori e la Carta dei servizi, il PAI (Piano annuale dell inclusione), il Patto di corresponsabilità sono rinvenibili sul sito della scuola sezione L ISTITUTO dell Home page. Il Contratto integrativo d istituto nella sezione Albo pretorio. Il PDM (Piano di miglioramento) allegato in calce. 21

22 2.4 Scuola e famiglia: Patto di corresponsabilità educativa La scuola è l ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni alunno, la sua interazione sociale e crescita civile. L interiorizzazione delle regole avviene con una fattiva collaborazione con la famiglia; per questo la scuola persegue l obiettivo di costruire un alleanza educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli. Creare un clima sereno per favorire lo sviluppo di competenze, la maturazione di comportamenti e valori, il sostegno delle diverse abilità, l accompagnamento nelle situazioni di disagio ed emarginazione. La Scuola si impegna a Realizzare curriculum e scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche, tutelando il diritto ad apprendere. Monitorare il processo di insegnamento-apprendimento rispetto alle Indicazioni Nazionali e alla programmazione didattica di circolo. Comunicare costantemente con le famiglie in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio e agli aspetti inerenti al comportamento. Favorire l interazione pedagogica con le famiglie. L alunno si impegna a Rispettare le persone, le cose e le regole dell ambiente-scuola. Essere attento alle proposte educative dei docenti. Essere disponibile a partecipare e a collaborare. Rispettare il Regolamento di Circolo e le delibere collegiali, nonché le direttive emanate dagli organi competenti. La Famiglia si impegna a Instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la libertà d insegnamento e la loro competenza valutativa. Aggiornarsi su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente le comunicazioni scuola-famiglia e partecipando con regolarità agli incontri. Rispettare l orario d ingresso, limitare le uscite anticipate, giustificare le assenze, responsabilizzare il figlio nell organizzazione di tutto il materiale necessario per la sua permanenza nella classe. Seguire l alunno nel suo percorso formativo, prendendo parte attiva e responsabile. 22

23 Rapporti Scuola famigliaa La comunicazione scuola/famigliaa si realizza attraverso: momenti assembleari, previstii ogni bimestre, per un confronto culturale e la costruzione di un valore comune e condiviso; colloqui individuali per la raccolta di tutte le conoscenze necessarie all'elaborazione del profilo relazionale del bambino al di fuori del contesto scolastico. Nella scuola dell'infanzia Avviene secondo il seguente programma: Settembre - attività di accoglienza per i nuovi iscritti e incontri con tutti i genitori. Bimestre - assemblee con tutti i genitori in giorni e orari stabiliti nel piano annuale delle attività Giugno colloquio riguardo agli obiettivi raggiunti dagli alunni. Settembre confronto tra i docenti della scuola primaria e docenti classi prime. Le insegnanti sono disponibili a colloqui individuali durante l'anno scolastico qualora se ne presentasse la necessità o a seguito della richiesta dei genitori. Nella scuola primaria L informazione alle famiglie sui livelli di apprendimento e sul grado complessivo di maturazione raggiunto dagli alunni è garantita anche mediante colloqui strutturati con le singole famiglie in occasione della consegna del documento di valutazione (a conclusione del I quadrimestre e al termine dell anno scolastico). 23

24 2.5 Fabbisogno di personale Considerate le proiezioni relative al numero degli obbligati per i prossimi 3 anni, si prevede una sostanziale conferma del numero attuale di classi e di docenti con un incremento di un unità di docente di sostegno finalizzata a una migliore inclusione degli alunni diversamente abili: a.scuola dell Infanzia e Primaria Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi.) Posto comune Posto di sostegno Scuola dell infanzia Scuola primaria a.s : n tempo pieno 2 tempo normale a.s : n tempo pieno 2 tempo normale a.s : n tempo pieno 2 tempo normale a.s : n IRC 4 tempo normale a.s : n IRC 5 tempo normale a.s : n IRC 2 tempo normale b. Posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto di quanto stabilito dal comma 14 dell art. 1, legge 107/2015. TIPOLOGIA N. Assistente amministrativo 4 + DSGA Collaboratore scolastico 9 In relazione al personale ATA si richiede N. 1 unità di collaboratore scolastico in quanto, l Istituzione scolastica comprende tre plessi ampi e distanti fra loro. 2.6 Organico potenziato La legge 107/15 ha introdotto l organico di potenziamento, finalizzato alla piena attuazione dell'autonomia scolastica di cui all'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modifiche. Esso è assegnato per la programmazione d interventi mirati al miglioramento dell'offerta formativa e risponderà agli obiettivi di qualificazione del servizio scolastico previsti dalla L.I07 commi 7 e 85.Alla nostra Istituzione scolastica sono state assegnate tre unità. 24

25 2.7 Fabbisogno d infrastrutture e attrezzature materiali. L Istituzione scolastica, mediante la partecipazione alla Programmazione dei fondi europei, nel corso degli anni ha dotato di laboratori informatici e scientifici che richiedono la dovuta manutenzione. Pertanto, il fabbisogno d infrastrutture e attrezzature materiali è così individuato: Manutenzione e potenziamento del laboratorio informatico dei tre plessi: E. De Amicis, M. Polo, S. Giovanni Bosco, costo previsto 6.500,00. Manutenzione e potenziamento del laboratorio scientifico dei tre plessi: E. De Amicis, M. Polo, S. Giovanni Bosco, costo previsto 2.100,00. Attivazione della biblioteca didattica dei tre plessi: E. De Amicis, M. Polo, S. Giovanni Bosco, costo previsto 2000,00. Potenziamento delle palestre dell istituto; costo previsto 2.400,00. 25

26 3 PRINCIPI ISPIRATORIDELL AZIONE DIDATTICA 3.1 Vision e Mission (Atto d indirizzo del DS ex art. 1 comma 14, L. 107/2015). 26

27 Le scelte educative considerate le risultanze del RAV di giugno 2017 Le risultanze dell autovalutazione d istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, dove è reperibile all indirizzo, orientano questa istituzione verso azioni derivanti dalle priorità rilevate. Le priorità che l Istituto si è assegnato per il prossimo triennio, sono: 1. Migliorarei risultati degli scrutini. 2. Livelli di apprendimento inferiori rispetto all area e alla macro-area. Varianza di risultati alle prove nazionali tra le classi Sviluppo delle competenze sociali e civiche Rilevazione dei risultati dell apprendimento al termine del primo anno della scuola secondaria di I grado. I traguardi che l Istituto si è assegnato in relazione alle priorità, sono: 1. Incrementare del 15% la percentuale dei risultati uguali o superori al 6 in italiano e matematica. 2. Relativamente alle prove standardizzate nazionali occorre diminuire il livello 1 e aumentare del 5% i livelli 3, 4, 5 sia in Italiano sia in matematica. Ridurre la variabilità dei risultati di uno stesso plesso. 3. Aumentare del 5% i livelli positivi di comportamento e rispetto delle norme di cittadinanza. 4. Ampliare gli indicatori di rilevazione: aggiungere al questionario di percezione i risultati dell apprendimento e quelli del comportamento. Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: 1. Attraverso l analisi dettagliata dei risultati interni alla scuola, si evidenzia un miglioramento dei risultati ottenuti dagli alunni della nostra Istituzione sia negli esiti degli scrutini sia nelle prove nazionali standardizzate. Si sono rilevate, inoltre, poche differenze tra classi di plessi diversi anche all interno della stessa fascia parallela; pure i risultati ottenuti, sia nelle classi seconde e quinte, sia in Italiano sia in matematica, evidenziano miglioramenti nei livelli 3, 4 e 5 rispetto all area regionale ed alla nazione. Per la sezione Competenze di cittadinanza si evidenzia la necessità di diminuire la varianza dei voti del comportamento tra le classi parallele di uno stesso plesso. Nella sezione risultati a distanza, si evidenzia la scarsa condivisione dei criteri di valutazione in uscita dalla scuola primaria, mentre efficace risulta il monitoraggio dei dati di percezione dei risultati dell apprendimento del I anno della scuola secondaria di I grado. Si rileva la necessità di verificare la maturazione degli alunni attraverso la rilevazione dei voti del comportamento. Gli obiettivi di processo che l Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono: 1. Implementare la condivisione e l attuazione di prassi didattiche focalizzate sulla progettazione del curriculo per competenze. Realizzare ulteriori interventi di formazione sulle azioni concrete di progettazione per competenze. 2. Socializzare le pratiche e la didattica inclusiva confermando i protocolli e le progettazioni attivati. Riproporre protocolli e accordi di collaborazione con l equipe psicopedagogica per consulenza specialistica alunni e genitori. 3. Socializzare le pratiche e la didattica inclusiva confermando i protocolli della didattica inclusiva attivati. Riproporre protocolli e accordi di collaborazione con un Equipe psicopedagogia per consulenza specialistica per gli alunni e i genitori. Consolidare l'organizzazione sistematica relativa agli alunni BES, così come riportato nel PAI. 4. Definire il curricolo delle competenze in entrata e dei criteri di valutazione adottati dalla scuola secondaria di 1 grado. Socializzare il modello sperimentale di certificazione delle competenze in uscita per il 1 ciclo d istruzione. Elevare la percentuale dei livelli A e B per gli alunni in uscita nella Certificazione delle competenze in uscita. 5. Realizzare percorsi di recupero e potenziamento e delle competenze in Italiano e in Matematica con i fondi strutturali, regionali e l OF del territorio. Investire su una comunicazione più efficace e una fattiva collaborazione tra il personale ed i portatori d interesse. 6. Sperimentare strategie per ripartire più equamente i carichi di lavoro anche tra i meno motivati. Puntare a un maggiore confronto nel team docenti per la qualità d aula. Realizzare azioni concrete di formazione per la progettazione valutazione delle competenze. 27

28 7. Utilizzare i canali di comunicazione per la diffusione dei dati relativi alla rilevazione del grado di soddisfazione dei portatori d interesse. Predisporre un documento sintetico contenente le risorse dei genitori che potrebbero rendersi disponibili per attività pratiche utili alla scuola. Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: Attraverso protocolli di una didattica per processi e la revisione dei risultati conseguiti, quindi, si elabora il piano di miglioramento considerando le criticità emerse, le priorità e le risorse disponibili per l attuazione. La scuola, per quanto concerne il superamento della variabilità tra le classi rispetto a quella totale (TRA/TOT) nelle prove standardizzate, si propone di: a) incrementare la riflessione e l autovalutazione e continuare a promuovere la condivisione di metodologie e buone prassi. b) elaborare il curricolo per competenze; c) organizzare percorsi di recupero e potenziamento delle competenze in Italiano, in Matematica e in Cittadinanza. d) implementare nella qualità d aula percorsi formativi sulle competenze digitali; e) attivare percorsi didattici condivisi per alunni BES con i fondi ottenuti dal PON e socializzare le pratiche e la didattica inclusiva. L analisi compiuta nella sezione del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza: 1. realizzazione di una programmazione ed una didattica condivisa per dipartimenti disciplinari; 2. rilevazione sistematica del livello di apprendimento su formati predisposti; 3. consolidata e sistematica pratica di progettualità grazie ai finanziamenti regionali ed alle iniziative e attività a costo zero e dei protocolli in collaborazione con le agenzie educative del territorio. ed i seguenti punti di debolezza: 1. Alta concentrazione dei livelli 1 e 2 in alcune classi dell Istituzione S. nelle prove nazionali standardizzate. 2. Scarsa motivazione in una parte del personale docente a ricoprire incarichi con proporzionale ricaduta sulle potenziali azioni migliorative da mettere in atto. 3. Difficoltà di approccio di una parte dei docenti nell'utilizzo delle tecnologie multimediali e nella logica dell autovalutazione. 4. Connessione wifi inadeguata per il reale fabbisogno dell Istituzione Scolastica. 5. Assenza di un curricolo per competenze verticale con la scuola secondaria di I grado. 6. Scarsa condivisione dei criteri di valutazione in uscita dalla scuola primaria. In conseguenza di ciò, la scuola ha deciso di integrare le priorità / i traguardi / gli obiettivi del RAV con i seguenti: 1. Porre attenzione ai risultati INVALSI del e intervenire sulle classi con forte incidenza negativa sui livelli di apprendimento, con percorsi di recupero e potenziamento in orario curriculare curati anche dai docenti assegnati alla scuola per il recupero ed il potenziamento. 2. Promuovere attività di formazione/aggiornamento per il conseguimento di competenze specifiche diffuse nella didattica per competenze e nell utilizzo del digitale nella didattica. 3. Attuare percorsi formativi individualizzati e coinvolgere gli alunni in attività laboratoriali. 4. Tradurre i percorsi scolastici in modelli formativi, per accrescere i livelli positivi di comportamento e il rispetto delle norme di cittadinanza attiva. 5. Strutturare l orario in funzione degli interventi di recupero, consolidamento, potenziamento. Ulteriori obiettivi che la scuola ha scelto di perseguire: 1. Sviluppare le competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero Computazionale. 2. Potenziare le competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell arte e nella storia dell arte. 28

29 3. Potenziare le discipline motorie e lo sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all alimentazione, all educazione fisica e allo sport. 4. Accrescere le competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica e valorizzare l educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture. 5. Sviluppare comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali. Per quanto concerne il personale docente ed ATA, la formazione privilegerà: il miglioramento della professionalità teorico metodologico e didattica e amministrativa; l innovazione tecnologica e la dematerializzazione; lo sviluppo di competenze nella didattica inclusiva; lo sviluppo di competenze nella didattica con le ICT; l ottimizzazione dei percorsi relativi alla programmazione per competenze, soprattutto riguardo alle modalità di verifica alla valutazione autentica, alla didattica laboratoriale nell ottica della continuità verticale ed orizzontale; l aggiornamento disciplinare secondo le esigenze espresse dai consigli d interclasse e dai gruppi di lavoro per discipline. 3.2 Obiettivi del Piano di miglioramento Il Piano di miglioramento del secondo Circolo Didattico di Nocera Superiore è stato elaborato secondo il format del Polo Qualità di Napoli ed è allegato al presente documento. Di seguito sono riportati gli obiettivi da perseguire: Obiettivi del Piano di miglioramento dopo RAV approvato con delibera n. 9 del Consiglio di Circolo del 30/06/2017 TRAGUARDO DI LUNGO PERIODO INDIVIDUATO Migliorare i risultati nelle prove standardizzate nazionali di italiano e matematica per gli alunni della scuola primaria. L intervento intende conseguire i seguenti traguardi, così quantificabili e verificabili. Traguardo - Ridurre in tutte le classi, lo scostamento tra il punteggio nelle prove standardizzate e la valutazione della scuola. - Ridurre la differenza in negativo che alcune classi hanno ottenuto rispetto a scuole con contesto socioculturali simili. - Ridurre la varianza tra le classi nei risultati conseguiti nelle prove d italiano e matematica standardizzate nazionali Indicatore Variabilità dei Risultati degli studenti nelle prove di Italiano e Matematica tra la valutazione interna e gli esiti del SNV. Livelli di apprendimento degli studenti Varianza interna alle classi e fra le classi. STANDARD Descrittore numerico/evidenza osservabile Incrementare del 15% la percentuale dei risultati uguali o superiori al 6 in italiano e matematica. Ridurre del 5% il numero di allievi che si collocano nel livello 1-2 ed aumentare del 5% la percentuale dei livelli sia in Italiano sia in matematica Diminuire la varianza interna delle classi nei risultati relativi alle prove somministrate - Migliorare i risultati degli scrutini ed innalzare il livello di competenza per tutti gli studenti. Risultati degli esiti degli scrutini Incrementare del 15% la percentuale dei risultati uguali o superiori al 6 in italiano e matematica 29

30 - Realizzare una didattica per competenze, collaborativa/partecipativa nell ottica della continuità verticale all interno dell Istituzione Scolastica: Infanzia, Primaria- Scuola Secondaria di 1 grado. - Innovare le metodologie adeguandole ad un approccio didattico per problemi. - Implementare percorsi di recupero, e potenziamento e delle competenze in Italiano e in Matematica in orario extracurriculare. Curricolo per competenze nell ottica della continuità verticale. Qualità della Formazione docenti e della didattica laboratoriale. Corsi di recupero e potenziamento delle competenze organizzati dalla scuola. Elevare del 10% l attuazione degli incontri d implementazione del curricolo per le competenze in entrata e dei criteri di valutazione adottati dalla scuola secondaria di 1 grado. Aumentare del 20% la percentuale dei docenti che utilizzano la didattica laboratoriale. Incrementare del 20% la partecipazione degli alunni alle azioni progettuali messe in atto. AREE OBIETTIVO DELL AZIONE DI MIGLIORAMENTO Obiettivo - Coinvolgere i docenti in attività di formazione, finalizzate all acquisizione di metodologie sulla didattica per competenze e problem solving. - Innalzare il livello di competenza per tutti gli studenti. - Definire il curriculo per competenze nell ottica della continuità verticale all interno dell Istituzione scolastica (infanzia, primaria). - Realizzare una progettazione didattica per competenze condivisa tra classi parallele mirata allo sviluppo d indicatori specifici. - Implementare la condivisione e l attuazione di prassi didattiche focalizzate sulla progettazione del curriculo per competenze. - Migliorare la qualità d aula implementando la didattica laboratoriale in primis in italiano e matematica. - Adottare comuni criteri di valutazione e griglie comuni per classi parallele per competenze. - Programmare percorsi di recupero e potenziamento e - delle competenze in Italiano e in Matematica in orario extracurriculare. - Strutturare l orario in funzione degli interventi di recupero, consolidamento e potenziamento. - Definire il curricolo delle competenze in entrata e dei criteri di valutazione adottati dalla scuola secondaria di primo grado. - Socializzare il modello sperimentale di certficazione delle competenze in uscita per il primo ciclo d istruzione - Elevare la percentuale dei livelli A e B per gli alunni di classe quinta. - Sperimentare strategie per ripartire più equamente incarichi di lavoro anche tra i meno motivati. - Puntare a un maggiore confronto nel team docenti per la qualità d aula - Realizzare azioni concrete di formazione per la progettazione e valutazione delle competenze. Area - Curricolo, progettazione e valutazione. Ambiente di apprendimento. Orientamento strategico e organizzazione della scuola - Continuità e orientamento - Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane. 30

31 - Socializzare le pratiche e la didattica inclusiva conferendo i protocolli e le progettazioni attivati. - Consolidare l organizzazone sistematica relativa agli alunni con BES così come riportato nel PAI - Predisporre un eventuale documento sistematico contenente le risorse dei genitori che potrebbero rendersi disponibili per attività pratiche utili alla scuola -Inclusione e differenziazione -Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie 3.3 Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale Il Piano Nazionale Scuola Digitale, punto di azione cruciale della Legge 107, all art. 1, cc , in linea con la programmazione europea e regionale, definisce i seguenti obiettivi: a) sviluppo delle competenze digitali degli studenti; b) potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali; c) miglioramento della governance, della trasparenza e della condivisione di dati; d) formazione dei Docenti per l innovazione didattica; e) formazione dei DSGA, degli Assistenti amministrativi e tecnici; f) potenziamento delle infrastrutture direte; g) valorizzazione delle migliori esperienze; h) definizione criteri e finalità per l adozione e produzione di testi didattici informato digitale da perseguire per sviluppare e migliorare le competenze digitali degli studenti e rendere la tecnologia digitale, uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale. Le azioni previste dal PNSD si articolano in cinque ambiti fondamentali: strumenti, competenze, contenuti, formazione e accompagnamento. Considerata la situazione della nostra scuola, s intendono attuare le seguenti azioni: STRUMENTI Accesso -Fibra banda ultra larga. -Cablaggio interno di tutti gli spazi. Spazi e ambienti per l apprendimento -Piano per l apprendimento pratico. -Sinergie Edilizia Scolastica Innovativa. Identità digitale Un profilo digitale per ogni docente COMPETENZE e CONTENUTI Competenze degli studenti -Apprendere il pensiero computazionale attraverso modalità innovative di apprendimento. Contenuti digitali -Promozione delle Risorse Educative Aperte (OER) e linee guida su autoproduzione dei contenuti didattici. -Biblioteche Scolastiche come ambienti di alfabetizzazione all uso delle risorse informative digitali. Digitale, imprenditorialità e lavoro FORMAZIONE e ACCOMPAGNAMENTO Formazione - Formazione in servizio per l innovazione didattica e organizzativa. - Rafforzare la formazione iniziale sull innovazione didattica. - Assistenza tecnica per la scuola. Accompagnamento - Accordi territoriali - Stakeholders Club per la scuola digitale - Una galleria per la raccolta di pratiche. 31

32 Digitalizzazione amministrativa della scuola - Dematerializzazione - Digitalizzazione amministrativa della scuola - Strategia Dati della scuola Come da misura di accompagnamento (Nota prot. n del 19/11/2015), il DS ha individuato e nominato un animatore digitale nel Collegio dei Docenti del 02/12/2015. La formazione dei docenti sarà improntata ad un rinforzo e ampliamento della capacità di utilizzo della dotazione tecnologica delle aule dei tre plessi, tutte predisposte per essere aule aumentate essendo dotate di LIM. L AD, dall analisi del contesto: ambiente di apprendimento metodologie didattiche utilizzate abitualmente dai docenti setting tecnologico e risorse disponibili nella realtà scolastica situazione di partenza riferita ai docenti pianifica le seguenti azioni: FORMAZIONE INTERNA 2016/ / /19 favorire la favorire la favorire la partecipazione dei partecipazione dei partecipazione dei docenti alle attività docenti alle attività docenti alle attività formative proposte formative proposte formative proposte dagli snodi. dagli snodi. dagli snodi. CREAZIONE SOLUZIONI INNOVATIVE DI Dare avvio nel curriculare ad un laboratorio di CODING Estendere il CODING Estendere il CODING 32

33 4 AREA DELCURRICOLO 4.1 Le attività curriculari Il Piano dell'offerta Formativa trova la sua piena centralità nel CURRICOLO, predisposto dal Collegio dei docenti nel rispetto degli orientamenti e dei vincoli posti dalle Nuove Indicazioni Ministeriali. La scuola che ha, il compito di promuovere lo sviluppo della persona con tutte le sue componenti: sociale, etica, culturale, psicofisica, spirituale calata nella propria realtà locale e nazionale, ha predisposto un curriculo verticale per competenze, considerando le risorse umane, strutturali ed economiche, umane al fine di garantire a ciascuno gli strumenti necessari per imparare ad imparare continuamente. L elaborazione e la realizzazione del curricolo costituiscono un processo dinamico e aperto attraverso i campi di esperienza e le discipline e rappresentano, per la comunità scolastica, un occasione di partecipazione e di apprendimento continuo tra i diversi ordini di scuola attraverso i quali si sviluppa e si organizza la ricerca e l innovazione educativa. Il curricolo verticale è strutturato nel rispetto di finalità, traguardi per lo sviluppo delle competenze, obiettivi di apprendimento, valutazione, certificazione delle competenze e si esplicita nel profilo dello studente al termine del primo ciclo d istruzione. Il curricolo scolastico obbligatorio si compone di: una parte nazionale determinata dal Ministero della Pubblica Istruzione (finalità del percorso formativo, obiettivi e standard generali, linee generali delle discipline); una parte locale determinata dal Collegio dei docenti, sulla base delle specificità culturali e sociali del territorio. In questa prospettiva il C D organizza il curriculo obbligatorio e predispone interventi formativi volti al supporto, all ampliamento ed all arricchimento dell offerta formativa. 33

34 I docenti si organizzano in commissioni, gruppi di lavoro per classi parallele, dipartimenti disciplinari per promuovere interventi didattici innovativi e concretizzare gli obiettivi pianificati nel curricolo dell Istituzione. 4.2 Continuità educativa La continuità nasce dall esigenza di garantire il diritto di tutti i bambini ad un percorso formativo organico e completo senza passaggi traumatici fra i diversi segmenti del sistema scolastico, in questo modo l alunno potrà mantenere, anche nel cambiamento, la consapevolezza della propria identità e del proprio ruolo. Pertanto nella nostra scuola, nel rispetto dei criteri fissati dal regolamento di Circolo e della continuità educativa, i docenti progettano curricoli coerenti, progressivi e flessibili per gli anni ponte; promuovono attività e/o progetti educativo - didattici comuni; individuano metodologie e strategie d insegnamento/apprendimento adeguate agli obiettivi formativi e iter per la progettazione di curricoli integrati per docenti ed alunni delle scuole dell infanzia e primaria; coinvolgono le famiglie e le altre agenzie formative nella vita della scuola. SCUOLA DELL INFANZIA 4.3 Curriculo verticale La programmazione educativo didattica della scuola dell infanzia, è stata elaborata dalle docenti facendo riferimento alle: Indicazioni Nazionali; Caratteristiche socio economiche del contesto in cui opera la scuola; Risorse strutturali ed umane presenti nel Circolo. Obiettivi formativi Un bambino competente è in grado di dare risposte adeguate nelle situazioni problematiche dando il meglio di sé. La competenza include: La conoscenza applicata (il saper essere) cioè la competenza vera e propria; La conoscenza (il sapere) cioè il risultato dell istruzione; Le abilità (il saper fare) cioè la strumentalità; Gli atteggiamenti (curiosità, interesse, inclinazione) cioè le caratteristiche individuali. Programmare per competenze significa delineare un percorso formativo che miri a raggiungere determinati obiettivi formativi che si articolano a partire dalle esperienze del bambino e dagli obiettivi di apprendimento contenuti nelle Indicazioni Nazionali e che sono contestualizzati nelle singole realtà (scuola, sezione, gruppo), elaborando una progettualità con l individuazione di unità di apprendimento mensili. Tali obiettivi formativi sono: Conoscere se stessi e rafforzare la propria identità; Interagire in maniera costruttiva con adulti e coetanei; Interagire in maniera costruttiva con bambini di altre culture e nazionalità rispettandone e valorizzandone le diversità; Rafforzare atteggiamenti di sicurezza stima di sé e fiducia nelle proprie capacità; Vivere relazioni significative ed esperienze condivise con le famiglie e il territorio; 34

35 Prendere coscienza e consapevolezza del proprio corpo, usare il corpo per conoscere, comunicare, esprimersi e relazionarsi; Comprendere la necessità di rispettare le regole e le norme sociali fondamentali per una convivenza democratica; Saper ascoltare, comprendere messaggi; Utilizzare la lingua come strumento di comunicazione e come strumento di pensiero; Viver e sperimentare forme diverse di espressione e comunicazione anche in contesti di gioco libero e guidato; Assumere atteggiamenti di rispetto, cura e apprezzamento nei confronti dell ambiente; Iniziare a dare significato e ordine alle conoscenze acquisite: esplorare, osservare, mettere in relazione, confrontare, ragionare, riflettere, raccontare, rappresentare, progettare, discutere su esperienze reali e fantastiche; Collaborare e cooperare perseguendo un obiettivo comune; Affrontare serenamente le divergenze evitando che sfocino in conflittualità. CAMPI DI ESPERIENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IL SÉ E L ALTRO ANNI 3 ANNI 4 ANNI 5 Favorire un progressivo adattamento alla realtà scolastica; Prendere consapevolezza del proprio corpo; Manifestare sentimenti ed emozioni; Riconoscere oggetti personali; Denominare i nomi dei compagni; Scoprire la compagnia degli adulti come forma di protezione e i bambini come compagni di giochi; Scoprire semplici regole comuni; Prendere consapevolezza della propria personalità; Riconoscere sentimenti e emozioni; Riconoscere oggetti personali e usarli con pertinenza; Condividere con i bambini del proprio gruppo esperienze comuni; Rispettare la natura e tutto ciò che la circonda; Accettare progressivamente i tempi e i ritmi nel gioco e nelle attività; Avviare la reciprocità nel parlare e nell ascoltare; Esprimere sentimenti e emozioni; Prendere consapevolezza della propria personalità; Riconoscere sentimenti e emozioni; Riconoscere oggetti personali usarli con pertinenza; Condividere con i bambini del proprio gruppo esperienze comuni; Rispettare la natura e tutto ciò che la circonda; Accettare progressivamente i tempi e i ritmi nel gioco e nelle attività; Avviare la reciprocità nel parlare e nell ascoltare; Esprimere sentimenti ed emozioni; 35

36 CAMPI DI ESPERIENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IL CORPO E IL MOVIMENTO ANNI 3 ANNI 4 ANNI 5 Scoprire il proprio corpo; Denominare alcune parti del corpo; Ricomporre la figura umana scomposta in tre parti; Discriminare i principali contrasti sensopercettivi; Aver cura del proprio corpo; Sapersi muovere autonomamente nello spazio sezione; Sperimentare schemi posturali e motori; Rappresentare graficamente il proprio corpo; Denominare alcuni contrasti senso percettivi; Conoscere, rispettare e curare il proprio corpo; Comprendere le relazioni topologiche tra oggetto e corpo; Scoprire potenzialità e limiti della propria fisicità; Rappresentare lo schema corporeo; Maturare competenze di motricità fine; Muoversi con destrezza nell ambiente e nel gioco; Controllare l esecuzione del gesto valutandone il rischio; Interagire con gli altri nei giochi del movimento, nella musica, nella danza e nella comunicazione espressiva; Denominare le parti del corpo impegnate in una CAMPI DI ESPERIENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IMMAGINI * SUONI * COLORI LINGUAGGI * CREATIVITÀ * ESPRESSIONE ANNI 3 ANNI 4 ANNI 5 Vivere le prime esperienze artistiche; Manifestare piacere nell ascolto di rime e filastrocche; Esplorare i materiali con i sensi; Accompagnare il canto con il movimento; Vivere le prime esperienze artistiche; Partecipare al canto corale; Rielaborare in maniera creativa semplici materiali; Usare il colore e altri materiali per un progetto; Confrontarsi con i media ; Distinguere tra segno della parola, dell immagine, del disegno, della scrittura; Disegnare, dipingere,modellare; Utilizzare una varietà creativa di strumenti e materiali; Riprodurre sequenze ritmiche; Confrontare immagini individuando somiglianze e differenze; Scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti; Rappresentare storie attraverso drammatizzazione, disegno, pittura e altre attività 36

37 CAMPI DI ESPERIENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO I DISCORSI E LE PAROLE ANNI 3 ANNI 4 ANNI 5 Comunicare per esprimere i bisogni primari; Imparare ad ascoltare storie e racconti; Comunicare per esprimere i bisogni primari; Imparare ad ascoltare storie e racconti; Acquisire fiducia nelle proprie capacità espressive e di comunicazione; Parlare, descrivere dialogare con grandi e coetanei; Scambiarsi domande, informazioni, impressioni e giudizi; Sviluppare un pensiero logico creativo; Ascoltare, comprendere ed esprimere narrazioni lette; Leggere immagini; Avvicinarsi alla lingua scritta; Esplorare e sperimentare le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura. CAMPI DI ESPERIENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO LA CONOSCENZA DEL MONDO ANNI 3 ANNI 4 ANNI 5 Esplorare la realtà attraverso il corpo; Orientarsi in un percorso assegnato; Comprendere le regole di un gioco; Osservare, descrivere, classificare oggetti in base alla loro forma e dimensione; Riconoscere e rappresentare le quantità tanti/pochi; Riconoscere le tappe essenziali di una storia; Percepire i ritmi di scansione della giornata scolastica; Assumere atteggiamenti di curiosità ed Esplorare la realtà e imparare a riflettere sulle proprie esperienze; Localizzare se stesso, oggetti e persone; Riconoscere una serie di due sequenze; Descrivere la proprietà di un oggetto; Ordinare e raggruppare oggetti secondo un criterio concordato; Orientarsi in un percorso assegnato; Riconoscere le quantità (tanti/pochi); Comprendere le regole di un gioco; Usare i cinque sensi per ricavare informazioni dall ambiente; Localizzare e collocare se stesso, oggetti e persone nello spazio; Eseguire percorsi sulla base d indicazioni verbali e/o non verbali; Ordinare,classificare, quantificare oggetti, elementi, persone, in base a forma, colore,grandezza; Cogliere il concetto d insieme; Contare elementi e oggetti concreti; Utilizzare il numero come codice; Coltivare propri interessi e inclinazioni; Risolver problemi, chiarire situazioni, raccontare fatti, spiegare processi; Collocare persone, fatti ed eventi nel tempo; 37

38 nei confronti dell ambiente naturale; Raccontare le esperienze vissute; Avviare le prime attività di ricerca. Raggruppare gli oggetti in base alla dimensione, alla forma, al colore; Comprendere la scansione temporale prima/dopo; Organizzare le proprie esperienze in sequenze temporali ordinate; Osservare la vita di piante e animali. Ricostruire ed elaborare successioni e contemporaneità; Registrare regolarità e cicli temporali; Pianificare attività secondo istruzioni d uso ricevute; Esplorare la realtà e imparare a riflettere sulle proprie esperienze descrivendole. 4.4 Intersezione e campi di esperienza La scuola dell infanzia cura la strutturazione di angoli per favorire le relazioni e l autonomia operativa. Nel loro allestimento si assicura: Una facile individuazione, affinché i bambini sappiano scoprire autonomamente attività e azioni svolte in quello specifico spazio; Un accurata disposizione e scelta degli arredi, affinché siano favoriti i momenti di relazione; Un ambiente educativo che solleciti la concentrazione, affinché ogni bambino possa terminare l attività proposta, la rimozione degli inconvenienti che possono verificarsi in corso d opera, il rispetto dei tempi operativi di ciascuno. IL TEMPO CHE FA, IL TEMPO CHE PASSA LE STAGIONI UNITA DI APPRENDIMENTO IO E L AUTUNNO IO E L INVERNO IO E LA PRIMAVERA IO E L ESTATE SVILUPPO: DELL IDENTITA DELL AUTONOMIA DELLA COMPETENZA EAVVIO 38

39 4.5 Organizzazione della giornata scolastica L articolazione dei tempi educativi è pianificata tenendo in considerazione alcuni importanti aspetti: i momenti dell accoglienza e del saluto; la successione e la durata dei momenti della giornata scolastica secondo routine; il benessere psicofisico dei bambini; la necessità di alternare diverse esperienze di apprendimento e di socializzazione; l orario di servizio delle docenti e l utilizzazione ottimale di tutte le risorse professionali. Il gioco non è mai fine a se stesso: la strutturazione ludiforme dell attività didattica assicura ai bambini esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della loro personalità. Insieme all esperienza diretta e al procedere per tentativi ed errori, il gioco permette al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e di avviare processi di simbolizzazione e formalizzazione. 4.6 Articolazione del Tempo-scuola ARTICOLAZIONE DEL TEMPO SCUOLA TEMPI SPAZI ATTIVITA Inizio giornata Aula Accoglienza I momenti dedicati all accoglienza e ai saluti avvengono nelle proprie aule. Essi non scandiscono solo l inizio o la fine della giornata scolastica, ma costituiscono l essenza dell esperienza educativa delle relazioni. Per questo è importante di condividerlo con la famiglia, perché il bambino non percepisca la scuola come allontanamento da casa, ma una nuova avventura. Aula Attività routine: appello; aggiornamento calendario Il gioco dell appello è un attività quotidiana attraverso la quale i bambini imparano a conoscersi, a riconoscere il proprio e l altrui nome, iniziano a contare, confrontare, raggruppare e simbolizzare. Si raccomanda la puntuale annotazione sul registro di classe dei ritardi e delle uscite anticipate, con la firma del genitore. Aula -attività programmate -riordino del materiale Il graduale passaggio dal disegno libero (3 anni) a quello guidato (4-5 anni) favorisce la coordinazione oculo-manuale e promuove le competenze grafo-motorie. Sala mensa Spuntino di metà mattinata Favorire una corretta alimentazione orientando al consumo di spuntini adeguati, coinvolgendo le famiglie nella pianificazione di una rotazione settimanale Attività antimeridiane Il bambino impara attraverso il ripetersi delle esperirne sensoriali e motorie per poi arrivare, con grande gradualità alla rappresentazione mentale(capacità di simbolizzazione) 39

40 Aula -attività didattica programmata, in sezione o in altri spazi della scuola con il grande gruppo o in piccoli gruppi. -riordino materiale. del Le esperienze proposte devono uniformarsi alle Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle Attività Educative nelle Scuole dell'infanzia che danno rilievo al fare produttivo e alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali, l ambiente sociale e la cultura per orientare e guidare la naturale curiosità in percorsi di esplorazione via via più ordinati e organizzati. Tutte le attività sono adeguate alle sue capacità, rispettano i tempi di maturazione e sono proposte attraverso il lavoro nel piccolo gruppo. Bagni Tempo mensa Sala mensa Consumazione pranzo L attività educativa legata al consumo del pasto è estremamente importante perché favorisce il passaggio da un approccio istintivo ed emotivo a uno più consapevole della necessità di un alimentazione come tutela del proprio benessere. Il pasto è un momento di condivisione e socializzazione per il bambino: impara ad accettare gradualmente cibi ancora sconosciuti; riconosce i cibi attraverso altri sensi (i colori e gli odori del cibo); acquisisce regole di base, la postura, l utilizzo corretto delle posate, la cura e l igiene personale. Pomeriggio Palestra Cortile teatrino Attività ludiche Giochi di gruppo -Musica psicomotricità Palestra, spazio-teatro, ma anche soltanto il cortile o l atrio interno scuola costituiscono spazi laboratori per le attività pomeridiane centrate per lo più sul gioco e consentire ai bambini di esprimersi e di imparare divertendosi. Il gioco è considerato la forma privilegiata dell attività motoria, come l attività che sostanzia e realizza nei fatti il clima ludico della scuola dell infanzia, consentendo così di realizzare un ambiente nel quale l apprendere non si all essere, dove lo star bene non contrasta con l imparare a crescere. Con il gioco si allena, insieme al corpo, la volontà e l intelligenza. Aula Completamento delle attività iniziate al mattino - riordino del materiale Ricordare e ricostruire con le diverse forme documentazione quello che si è visto, fatto, sentito, scoperto nel corso della giornata scolastica. É essenziale che il bambino parli: il linguaggio richiede un'attenzione e una stimolazione adeguata. Le docenti curano la verbalizzazione dei disegni e dei lavori dei bambini, la lettura d immagini, le interviste, i racconti così da permettere al bambino di utilizzare la all'interno di una relazione significativa. 16:00 16:15 Aula Preparativi per l uscita Anche il momento del saluto come quello dell accoglienza richiede attenzione poiché sottende alla relazione maestrabambino fondata su un sereno rapporto di fiducia e di complicità. 4.7 Indicazioni metodologiche e didattiche Nella scuola dell infanzia le attività sono basate essenzialmente sul gioco, sulla manipolazione, l esplorazione, l osservazione diretta, la collaborazione e il confronto con gli altri, lo scambio fra pari, le sollecitazioni occasionali dell insegnante. Realizzazione di: Attività laboratori ali e ludiche; 40

41 - Utilizzo di schede strutturate; - Attività per favorire lapro-socialità: - Roleplaying; - Problem Solving; - Cooperative Learning; - Circle Time; - Brain Storming; Il momento della verifica è, per i docenti della scuola dell infanzia, fondamentale per costatare se l obiettivo formativo, di volta in volta proposto, sia stato raggiunto o no da tutti i bambini o da parte di alcuni di essi. In caso di esito negativo, le insegnanti si propongono di ricercare e scoprire le cause del fallimento attraverso un analisi delle varie indicazioni segnate nella programmazione in modo da individuare non solo le possibili lacune nella complessiva operazione educativa, ma anche gli eventuali rimedi. La verifica si basa su una valutazione complessiva dei dati emersi, sia negativi sia positivi, da cui le insegnanti possono trarre spunti adeguati per la successiva programmazione e allo stesso tempo indicare interventi di sostegno e di recupero per quei bambini che non abbiano raggiunto l obiettivo nei tempi proposti. Le insegnanti, per la verifica seguiranno criteri precisi in tempi stabiliti dalla durata dell obiettivo stesso. I criteri adottati sono i seguenti: a. osservazione occasionale e sistematica; b. verifica di esperienze, ricerca di situazioni e prove che possano individuare il grado di maturità raggiunto da ognibambino; c. valutazione intermedia e finale. SCUOLA PRIMARIA 4.8 Curricolo La scuola primaria si configura come l ambiente educativo di apprendimento nel quale ogni allievo trova occasioni cognitive organizzate in gruppi elettivi/di compito valide per lo sviluppo progressivo delle proprie capacità di autonomia, di relazioni umane, di disponibilità alla critica e al dialogo, di studio individuale. Tutte le attività mirano a garantire, nel compito unitario la trasversalità degli interventi e le interdisciplinarietà. Con riferimento alla progettazione, la stessa è stata formulata tenendo conto delle Indicazioni per il curricolo elaborate ai sensi dell articolo 1 comma 4 DPR 20 marzo 2009, secondo i criteri della C.M. n. 31 del 18 aprile2012. Le suddette Indicazioni forniscono un quadro generale di riferimento e i traguardi, mentre è lasciato alle singole scuole il compito di definire gli obiettivi specifici, i contenuti, i metodi e gli strumenti. Tuttavia, sono state individuate, nel rispetto della libertà d insegnamento, alcune impostazioni metodologiche di fondo: Valorizzare l esperienza e le conoscenze degli alunni Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità Favorire l esplorazione e la scoperta Incoraggiare l apprendimento collaborativo Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere Realizzare percorsi in forma di laboratorio 41

42 Il documento chiarisce che: Le finalità della scuola devono essere definite dalla persona che apprende, con l originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo studente è posto al centro dell azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato. (Dalle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo d istruzione). La scuola ha, quindi, il compito di promuovere lo sviluppo della persona con tutte le sue componenti: sociale, etica, culturale, psicofisica, spirituale calata nella propria realtà locale e nazionale, ma con lo sguardo rivolto alle molteplici culture con le quali si trova a interagire. Inoltre lo scenario sociale richiede continuamente la riconversione delle proprie competenze che in breve tempo rischiano di diventare obsolete e, pertanto, è necessario che ognuno abbia gli strumenti necessari per imparare a imparare continuamente. Le singole discipline sono considerate nella loro specificità ma sono proposte all interno di tre grandi aree disciplinari: area linguistico-artistico-espressiva; area storico-geografica; area matematicoscientifico-tecnologica. È così sottolineata l importanza di un insegnamento disciplinare non frammentato ma capace di far cogliere le interconnessioni tra i diversi saperi e di avviare gli alunni a una visione unitaria della conoscenza. Si favoriscono l interdisciplinarietà e il lavoro collegiale tra insegnanti di discipline diverse. Particolare attenzione è data all insegnamento di Cittadinanza e Costituzione introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado con la legge n. 169 del In occasione del 60 anniversario della Costituzione Italiana il Presidente della Repubblica ha ribadito l importanza di insegnare, studiare e analizzare nelle scuole il dettato costituzionale per offrire ai giovani un quadro di riferimento indispensabile a costruire il loro futuro di cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri. Con il termine Cittadinanza si vuole indicare la capacità di sentirsi cittadini attivi, che esercitano diritti inviolabili e rispettano i doveri inderogabili della società di cui fanno parte. Lo studio della Costituzione, invece, permette non solo di conoscere il documento fondamentale della nostra democrazia ma anche di fornire una mappa di valori utile per esercitare la cittadinanza a tutti i livelli. L insegnamento di Cittadinanza e Costituzione ha dunque l obiettivo di insegnare come esercitare la democrazia nei limiti e nel rispetto delle regole. Essa non si pone come disciplina a sé, ma trasversale a tutti gli apprendimenti. 42

43 4.9 Ambiti disciplinari 4.10 Ripartizione monte ore per insegnamenti, educazioni e attività L articolazione oraria è progettata in riferimento alle specifiche esigenze formative degli alunni e prevede percorsi di recupero e di valorizzazione delle eccellenze e momenti di apprendimento e di arricchimento di gruppo. CLASSI A TEMPO NORMALE N DISCIPLINE 1 a 2 a 3 a 4 a 5 a 1 IRC LINGUA ITALIANA L STORIA GEOGRAFIA ARTE E IMMAGINE MUSICA EDUCAZIONE FISICA MATEMATICA TECNOLOGIA SCIENZE TOTALE ORE

44 CLASSI A TEMPO PIENO N DISCIPLINE 1 a 2 a 1 IRC LINGUA ITALIANA L STORIA GEOGRAFIA ARTE E IMMAGINE MUSICA EDUCAZIONE FISICA MATEMATICA TECNOLOGIA SCIENZE 1 1 MENSA E DOPO MENSA TOTALE ORE Traguardi Gli obiettivi di apprendimento su cui è organizzato il curricolo della scuola DIREZIONE DIDATTICA STATALE II Circolo Nocera Superiore si riferiscono alle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione. In particolare, nella progettazione del Piano di studio per il curricolo, il Collegio dei Docenti ha individuato i traguardi in uscita e le competenze correlate agli OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO al termine della classe terza e delle classi quinte. La progettazione curriculare, suddivisa per aree disciplinari, e riportata nelle schede per discipline, è disponibile sul sito della scuola. Al termine della scuola primaria l alunno: DISCIPLINE ITALIANO Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informa-zioni principali e lo scopo. Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le in-formazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. Scrive testi corretti nell ortografia, chiari e coerenti, legati all esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, 44

45 INGLESE STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA trasformandoli. Capisce e utilizza nell uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e uti-lizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi. (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d Europa) L alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizza-te, in scambi di informazioni semplici e di routine. Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera. L alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l importanza del patrimonio artistico e culturale. Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. Usa carte geo-storiche, anche con l ausilio di strumenti informatici. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Comprende aspetti fondamentali del passato dell Italia dal paleolitico alla fine dell impero romano d Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. L alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie di-gitali, fotografiche, artistico-letterarie). Riconosce e denomina i principali oggetti geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall uomo sul paesaggio naturale. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza. L alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall uomo. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. 45

46 MUSICA ARTE E IMMAGINE EDUCAZIONE FISICA TECNOLOGIA Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava in-formazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione,...). Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà. L alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare sé stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e mate-riali, suoni e silenzi. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica. Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere. L alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.) Individua i principali aspetti formali dell opera d arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia. L alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l importanza di rispettarle. L alunno riconosce e identifica nell ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del 46

47 relativo impatto ambientale. Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale Profilo educativo e culturale degli alunni al termine della Scuola Primaria Dignità umana: riconoscere situazioni nelle quali non si sia stati trattati o non si siano trattati gli altri da persone umane; riconoscere i valori che rendono possibile la convivenza umana e testimoniarli nei comportamenti familiari e sociali; riconoscere fatti e situazioni di cronaca nelle quali si registri il mancato rispetto dei principi della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diritti dell Infanzia che si sono studiati; identificare fatti e situazioni di cronaca nelle quali si ravvisino pregiudizi e comportamenti razzisti e progettare ipotesi di intervento per contrastarli. Identità e appartenenza: documentare come, nel tempo, si è presa maggiore consapevolezza di sé, delle proprie capacità, dei propri interessi e del proprio ruolo nella formazione e negli apprendimenti; curare la propria persona e gli ambienti di vita; riconoscere i segni e i simboli della propria appartenenza al comune, alla provincia, alla città metropolitana, alla regione, ad enti territoriali, all Italia, all Europa e al mondo; identificare situazioni di appartenenza ad una «comunità» o ad una «società»; trovare fatti, situazioni, forme linguistiche, comportamenti che dimostrino la mancata o piena consapevolezza della distinzione tra Repubblica e Stato; riconoscere azioni proprie e altrui che siano tendenzialmente autonome oppure che siano per lo più dettate da condizionamenti e da dispositivi espliciti o nascosti. Alterità e relazione: riconoscere i ruoli e le funzioni diverse nella vita familiare come luogo di esperienza sociale e di reciproco riconoscimento e aiuto, nel dialogo e negli apprendimenti; iconoscere ruoli e funzioni diverse nella scuola, identificando le corrette relazioni degli alunni con gli insegnanti, con gli operatori scolastici e tra loro e riconoscendo il valore dei rapporti scuola - famiglia; esercitare responsabilmente la propria libertà personale e sviluppare dinanzi a fatti e situazioni il pensiero critico e il giudizio morale; attuare la cooperazione e la solidarietà, riconoscendole come strategie fondamentali per migliorare le relazioni interpersonali e sociali; distinguere i diritti e i doveri, sentendosi impegnato ad esercitare gli uni e gli altri; manifestare il proprio punto di vista e le esigenze personali in forme argomentate, interagendo con «buone maniere» con i coetanei e con gli adulti, anche tenendo conto dell identità maschile e femminile; 47

48 accettare e accogliere le diversità, comprendendone le ragioni e soprattutto impiegandole come risorsa per la risoluzione di problemi, l esecuzione di compiti e la messa a punto di progetti; curare il proprio linguaggio, evitando espressioni improprie. Partecipazione: testimoniare la funzione e il valore delle regole e delle leggi nei diversi ambienti di vita quotidiana (vita familiare, gioco, sport ecc.); contribuire all elaborazione e alla sperimentazione di regole più adeguate per sé e per gli altri nella vita della famiglia, della classe, della scuola e dei gruppi a cui si partecipa; avvalersi dei servizi offerti dal territorio, riconoscere quando sono affidabili per sé e per gli altri e, soprattutto, contribuire ad identificare proposte per renderli sempre meglio tali, quando non lo fossero; riconoscere, infatti, e situazioni il mancato o il pieno rispetto dei principi e delle regole relative alla tutela dell ambiente (compatibilità, sostenibilità); rispettare la segnaletica stradale, con particolare attenzione a quella relativa al pedone e al ciclista Valutazione degli apprendimenti Il Collegio dei Docenti, VISTO il DPR n.. 122/2009; VISTO il D.Lgs 62 del 2017 e Legge 107 del 2015 VISTA la Circolare Ministeriale n del 10/10/2017 su indicazione dei gruppi di lavoro della scuola dell Infanzia e della scuola Primaria, definisce: Gli obiettivi formativi in riferimento agli obiettivi specifici di apprendimento espressi nelle Indicazioni per il curricolo e alle esigenze espresse dal contesto di azione; La progettazione annuale e le relative UA per sezioni. Le competenze ed il profilo dell alunno al termine della scuola dell infanzia e al termine della terza classe e la quinta classe della scuola primaria; I criteri di valutazione per l osservazione e la misurazione degli apprendimenti. La valutazione compete ai docenti che accompagnano il percorso d apprendimento degli alunni nell arco del ciclo d istruzione. La valutazione rileva i progressi compiuti dagli alunni rispetto alla situazione di partenza e si avvale della raccolta di informazioni sui processi formativi degli alunni tramite: Osservazioni sistematiche riguardo a: interesse, autonomia, costanza nell impegno e dell ordine nell eseguire i lavori sia a scuola sia a casa. Conversazioni. Provescritte. Prove oggettive e test standardizzati. COMPETENZE CHIAVE: raccomandazioni del 18/12/2006 Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave per l apprendimento permanente. 1. comunicazione nella madrelingua; 2. comunicazione nelle lingue straniere; 3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4. competenza digitale; 5. imparare a imparare; 6. competenze sociali e civiche; 7. spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8. consapevolezza ed espressione culturale. 48

49 COMPETENZE DI CITTADINANZA (DM ): Imparare ad imparare; Progettare; Comunicare; Collaborare e partecipare; Agire in modo autonomo e responsabile; Risolvere problemi; individuare collegamenti e relazioni; Acquisire ed interpretare l informazione. Valutazione periodica e finale degli apprendimenti INDICATORI VOTI GIUDIZIO SINTETICO Conoscenze approfondite, linguaggio appropriato, personale orientamento di studio. Capacità espressive di collegamento, organizzazione, rielaborazione critica e autonoma nelle argomentazioni coerenti e documentate. Eccellente grado di sicurezza operativa. Conoscenze di sicura padronanza in tutte le aree disciplinari. Evidenza di interessi personali o di personale orientamento di studio. Uso appropriato del linguaggio specifico, delle abilità espressive, logiche ed operative. Notevole sviluppo del pensiero critico. Conoscenze adeguate [analisi] e buon livello di competenze evidenziato in quasi tutte le discipline. Linguaggio appropriato ed utilizzato con consapevolezza. Capacità di sintesi, con buona autonomia operativa. Conoscenze ordinate e esposte con discreta padronanza chiarezza. Uso generalmente corretto del linguaggio relativamente ad alcune tematiche e semplici testi. Capacità di collegamento coerenti, con relativa prevalenza di elementi analitici nello studio, ma senza evidenti o spiccate capacità Conoscenze semplici ed essenziali. Evidenza di carenze marginali: imprecisioni espositive; presenza di elementi d apprendimento discontinui, ripetitivi e mnemonici. Capacità di collegamenti non sempre pienamente sviluppati; necessità di guida nello svolgimento del compito individuale. Preparazione con molte carenze superficiale e lacunosa negli apprendimenti essenziali. Difficoltà nello sviluppo dei prerequisiti indispensabili per realizzare successivi apprendimenti. Linguaggio carente nel lessico e nell esposizione. 49

50 Tabella comparativa per la valutazione della religione cattolica INDICATORI Ottimo Distinto Buono Discreto Sufficiente Non sufficiente GIUDIZIO SINTETICO L'alunno conosce i contenuti della religione cattolica dimostrando una conoscenza completa ed approfondita. E' in grado di utilizzare il linguaggio specifico della disciplina. L'alunno conosce i contenuti della religione cattolica in modo più che soddisfacente. L'alunno dimostra una buona conoscenza dei contenuti della religione cattolica. L'alunno possiede una conoscenza adeguata degli elementi essenziali dei contenuti della religione cattolica. L'alunno possiede una conoscenza parziale dei contenuti della religione cattolica. L'alunno dimostra una conoscenza scarsa e imprecisa dei contenuti della religione cattolica ll Voto dicomportamento VISTO il DPR n.. 122/2009; VISTO il D.Lgs 62 del 2017 e Legge 107 del 2015; VISTA la Circolare Ministeriale n del 10/10/2017; CONSIDERATO che la valutazione collegiale del comportamento viene espressa con giudizio sintetico e si riferisce ai livelli di competenza di cittadinanza, in relazione alla normativa, al patto educativo e al regolamento dell istituzione scolastica,tenendo conto dei seguenti criteri: 1. Rispetto delle regole 2. Autonomia personale/comportamento responsabile nell utilizzo delle strutture e del materiale della scuola nella collaborazione con docenti, personale scolastico e compagni durante viaggi e visite di istruzione 3. Frequenza e puntualità 4. Partecipazione e impegno 5. Impegno e costanza nel lavoro scolastico 6. Relazione con gli altri GIUDIZIO SINTETICO Ottimo DESCRITTORI rispetto scrupoloso del regolamento scolastico comportamento maturo, responsabile e collaborativo frequenza assidua delle lezioni interesse vivo e partecipazione attiva delle lezioni svolgimento regolare e produttivo delle consegne scolastiche si relaziona in maniera eccellente con gli altri 50

51 Distinto Buono Discreto Sufficiente Non sufficiente rispetto scrupoloso del regolamento scolastico comportamento responsabile e collaborativo frequenza assidua delle lezioni interesse vivo e partecipazione costante alle lezioni svolgimento regolare e serio delle consegne scolastiche si relaziona in maniera in modo più che soddisfacente con gli altri rispetto adeguato del regolamento scolastico comportamento buono per responsabilità e collaborazione frequenza costante delle lezioni interesse buono e partecipazione soddisfacente delle lezioni svolgimento complessivamente proficuo delle consegne scolastiche si relaziona in maniera soddisfacente con gli altri rispetto essenziale del regolamento scolastico comportamento buono per responsabilità e collaborazione frequenza costante delle lezioni interesse discreto e partecipazione non sempre costante delle lezioni svolgimento adeguato delle consegne scolastiche si relaziona in maniera positiva con gli altri rispetto essenziale del regolamento scolastico. comportamento incostante per responsabilità e collaborazione frequenza regolare delle lezioni interesse e partecipazione non sempre costante delle lezioni svolgimento non sempre costante delle consegne scolastiche si relaziona in maniera adeguata con gli altri grave inosservanza del regolamento scolastico, con notifica alle famiglie comportamento incostante per responsabilità e collaborazione, con notifica alle famiglie frequenza irregolare delle lezioni pochi interesse e partecipazione verso le attività scolastiche svolgimento non sempre costante delle consegne scolastiche si relaziona in maniera non adeguata con gli altri 4.15 Certificazione delle competenze Al termine dell'anno conclusivo della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado, dell'adempimento dell'obbligo di istruzione ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, nonché al termine del secondo ciclo dell'istruzione, la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenere i processi di apprendimento, di favorire l'orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l'inserimento nel mondo del lavoro. (Art. 6 del D.P.R.n.122/09.) La scuola ha aderito a decorrere dall A.S alla Sperimentazione per l adozione del modello di certificazione delle competenze alla fine del 1 Ciclo d Istruzione (CM n. 3 del 13/02/2015). Particolare attenzione viene posta verso la capacità che ciascun studente ha di organizzare le proprie risorse (conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni) per affrontare efficacemente le situazioni della realtà quotidiana in relazione alle proprie potenzialità e attitudini ed attraverso protocolli di osservazione, sviluppo e documentazione perviene alla certificazione delle competenze. 51

52 4.16 Valutazione esterna La valutazione degli apprendimenti avviene anche con la partecipazione alle attività di valutazione esterna delle competenze acquisite dagli alunni delle classi interessate su indicazione dell INVALSI come previsto dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Il protocollo INVALSI prevede: la somministrazione dei test di rilevazione degli apprendimenti relativamente alla lingua italiana e alla matematica nelle classi seconde equinte; la compilazione di un questionario di sistema a cura degli alunni delle classi quinte. I dati restituiti dall Invalsi e visibili nel RAV dell Istituto pubblicato su SCUOLA IN CHIARO riguardano tre aspetti: l andamento complessivo dei livelli di apprendimento degli studenti della scuola rispetto alla media dell Italia, dell area geografica e della regione di appartenenza; l andamento delle singole classi nelle prove di italiano e di matematica nel loro complesso; l andamento della singola classe e del singolo studente riguardante ogni singola prova. La scuola è stata campionata nell anno scolastico per il sistema di valutazione PIRLS che coinvolge le classi quarte Valorizzazione della diversità e inclusione scolastica La nostra scuola pone grande attenzione alle diversità che ogni alunno porta con sé realizzando un sistema educativo fondato e sulla diversità di apprendimento, che valorizzi le potenzialità di ciascuno e sulla creazione di una cultura di comprensione, di accettazione e di integrazione delle differenze e delle diversità, siano esse dettate da condizioni fisiche, psichiche e sensoriali (handicap), da condizioni relazionali (svantaggi affettivo -- relazionale), da condizioni sociali, economiche, religiose, etniche, ecc. Pertanto la programmazione, come progettualità dei percorsi possibili, sarà rivolta a consentire una azione educativa inclusiva, intesa quindi come strumento e condizione per andare incontro all individualità di ciascuno, individuando modalità operative che privilegiano le dinamiche di gruppo, dove la socializzazione ha più occasioni per realizzarsi e dove le potenzialità fisiche e mentali trovano un contesto favorevole al loro emergere. In riferimento alla Direttiva Ministeriale del e alla successiva Circolare Ministeriale n.8/2013 sui BES la scuola deve garantire diritto di accessibilità all istruzione per tutti gli alunni. La Direttiva Ministeriale estende, quindi, a tutti gli alunni in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell apprendimento. Per quanto riguarda gli alunni con certificazione, ogni equipe/consiglio di classe predispone, come prevede la normativa, un P. E. I. (Piano Educativo Individualizzato), in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti dei servizi territoriali. Nell Istituto opera il GLI, Gruppo di Lavoro per l Inclusione. Esso viene coordinato dal Dirigente Scolastico e ne fanno parte tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola. Il GLI svolge funzioni relative a tutte le problematiche riferite ai BES. Il GLI svolge le seguenti funzioni: rilevazione dei BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico - educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell Amministrazione; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n.122; elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l Inclusività (in sigla P.A.I.) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico entro il mese di Giugno. 52

53 A tale scopo, il Gruppo procederà ad un analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell anno appena trascorso e formulerà un ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell anno successivo. Il Piano sarà quindi discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e inviato ai competenti Uffici degli UUSSRR, nonché ai GIT e al GLIR, per la richiesta di organico di sostegno, e alle altre istituzioni territoriali come proposta di assegnazione delle risorse di competenza, considerando anche gli Accordi di Programma in vigore o altre specifiche intese sull'integrazione scolastica sottoscritte con gli Enti Locali. A seguito di ciò, gli Uffici Scolastici regionali assegnano alle singole scuole globalmente le risorse di sostegno secondo quanto stabilito dall art 19 comma 11 della Legge n. 111/2011. Nel mese di settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate alla scuola ovvero, secondo la previsione dell art. 50 della L.35/2012, alle reti di scuole -, il Gruppo provvederà ad un adattamento del Piano, sulla base del quale il Dirigente scolastico procederà all assegnazione definitiva delle risorse, sempre in termini funzionali. A tal punto i singoli GLHO completeranno la redazione del PEI per gli alunni con disabilità di ciascuna classe, tenendo conto di quanto indicato nelle Linee guida del 4 agosto2009. L attenzione ai BES, in cui sono contenute anche le tipologie di disabilità e di DSA, non ha lo scopo di favorire improprie facilitazioni, ma di rimuovere quanto ostacola i percorsi di apprendimento. Questo non genera un livellamento degli apprendimenti, ma una modulazione degli stessi sulle potenzialità di ciascuno, nell ottica di una scuola più equa e più inclusiva. Ciò è possibile attraverso una osservazione e una lettura attenta dei segni del disagio, un dialogo con la famiglia, ma soprattutto offrendo idonee e risposte personalizzate, nell intento di favorire pienamente l inclusione di tutti gli alunni e il loro successo formativo. Il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante "Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, aggiorna, riorganizza e razionalizza i provvedimenti vigenti in materia, tenendo conto della nuova prospettiva nazionale ed internazionale dell inclusione scolastica, riconosciuta quale identità culturale, educativa e progettuale del sistema di istruzione e formazione in Italia. Nell ambito della promozione dell inclusione il decreto mette a sistema gli interventi a sostegno dell inclusione scolastica, per armonizzare e valorizzare le politiche e la cultura inclusiva di tutti gli attori coinvolti: interviene, in particolare, sulla revisione delle modalità e dei criteri di certificazione, la modificazione della formazione iniziale degli insegnanti di sostegno e l obbligo di formazione sulle tematiche dell inclusione per il personale della scuola. L obiettivo principale è quello di garantire all alunno e allo studente con disabilità certificata di poter fruire, un un ottica ragionata, di tutti i servizi di cui ha diritto; si chiariscono inoltre i beneficiari di specifiche misure di inclusione scolastica peculiari per i minori disabili. 53

54 5 ARRICCHIMENTO ED AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA 5.1 Curricolo obbligatorio Il 2 Circolo didattico di Nocera Superiore offre agli alunni percorsi di arricchimento e approfondimento del curriculo obbligatorio quali: Uscite sul Territorio e visite guidate Partecipazione a concorsi ed iniziative promosse a livello locale e nazionale Itinerari didattici Percorsi curriculari per il recupero del patrimonio artistico, storico e culturale del territorio Percorsi formativi su temi di forte interesse sociale: Ambiente, Cittadinanza Attiva, Legalità, Salute, Sicurezza Convegni, Seminari e focus group tenuti da esperti Settimane a tema 5.2 Uscite didattiche e visite guidate Supportano l offerta formativa, sono parte integrante della programmazione educativa e didattica e vengono deliberati secondo le procedure stabilite dalla normativa generale e specifica della nostra scuola come previsto dal Regolamentod Istituto. Esse: si collocano integralmente nel processo di apprendimento poiché offrono stimoli culturali e motivazionali importanti; costituiscono momenti significativi del processo di conoscenza e di socializzazione della classe; sono preziosa occasione di feed-back della programmazione didattica; favoriscono l integrazione scolastica dell alunno diversamente abile; arricchiscono le conoscenze culturali in un contesto sociale ed esperienziale piacevole Per avvicinare i Bambini al territorio e promuoverne curiosità ed interesse, da anni vengono programmate uscite didattiche nell ambito del progetto Memoria e Futuro. Gli alunni visitano siti di particolare interesse ambientale, storico ed artistico: Villa Lanzara, Cattedrale di S. Prisco e Museo Diocesano, Battistero Paleocristiano, Museo R.A. AP di Villa De Ruggiero, Santuario di Materdomini, Basilica di S. Maria degli angeli, Museo Nazionale di Napoli, Museo Archeologico dell Agro. 5.3 Progettazione di Circolo L'istituto promuove l'attivazione di vari Progetti per raggiungere i Traguardi dell'offerta Formativa. Per questo vengono proposti e realizzati progetti e laboratori che arricchiscono o dilatano i percorsi disciplinari curricolari per il perseguimento delle seguenti finalità: inter-relazione positiva scuola- famiglia e territorio sistema formativo integrato tra Scuola Istituzioni- Associazioni territoriali consapevole senso di identità e di cittadinanza e valorizzazione della cultura di provenienza percorso di apprendimento attivo uso delle tecnologie multimediali nel processo di insegnamento/apprendimento prevenzione e superamento di situazioni di disagio o svantaggio potenziamento dell'apprendimento delle Lingue Comunitarie. Il numero dei progetti varia annualmente e dipende dalle risorse finanziarie, umane e professionali della scuola. 54

55 I percorsi progettuali afferiscono a macro-aree: accoglienza, continuità, disagio educazione alla Legalità, alla Salute, all Ambiente rapporti con il Territorio, sviluppo della creatività e dei diversi linguaggi: Pittura Sport MusicaTeatro. Per ogni progetto sono previsti: l analisi di contesto; la definizione degli obiettivi in termini di conoscenze e competenze; la strutturazione in termini di contenuti, metodi, mezzi, spazi, tempi, esperti esterni; la predisposizione di spazi, materiali e attrezzature necessarie a ciascun laboratorio; l'individuazione delle modalità di verifica. 5.4 Scuola e territorio La nostra scuola: interagisce con le altre realtà formative operanti sul territorio; stringe Accordi di Programma e Protocolli di intesa con Istituzioni e Associazioni che operano in linea con le finalità educative della scuola; promuove e realizza eventi culturali, con il coinvolgimento di alunni, genitori, Istituzioni Civili Militari e Religiose. AGENZIA PERCORSO/EVENTO AREA TEMATICA ENTE LOCALE ACCORDI DI RETE E PROTOCOLLI D INTESA SCUOLE DEL TERRITORIO Progetti comunali rivolti al diritto allo studio in orario curriculare ed extracurriculare. Biblioteca comunale. Visite guidate, letture animate, adesioni a progetti ed iniziative culturali. Progetti tematici organizzati nell ambito della RETE NUCERIAALFATERNA con la scuola secondaria di I grado Fresa-Pascoli ed il 1 Circolo didattico di Nocera Superiore: Il Libro Parlante Vince Chi Legge Bimed Staffetta Creativa ; Ri creazione ; Scuola Amica Unicef. Servizi comunali e sociali Continuità, Orientamento e Accoglienza ASL SA1 PIANO DI ZONA ASSOCIAZIONI ED ENTI OPERANTI SUL TERRITORIO A TITOLO NON ONEROSO Progetti riguardanti la salute, il ben essere e l integrazione degli alunni diversamente abili e con disturbi specifici dell apprendimento. Supporto delle figure del piano di zona a sostegno dei percorsi formativi implementati. Crescere - Felix - Progetto per l educazione alimentare e motoria. In casa al sicuro - Progetto per la prevenzione degli incidenti domestici A spasso con la tua schiena Progetto per una migliore ergonomia. Formazione per docenti e genitori. Salute e benessere 55

56 FORZE DELL ORDINE CARABINIERI VIGILI POLIZIA STADALE VIGILI DEL FUOCO Incontri di formazione sulla prevenzione; temi riguardanti la sicurezza e la legalità. Prevenzione e Sicurezza Salute e benessere NOVA SOCIALE CIRCOLO NOUKRIAE LEGAMBIENTE Poesia e musica per stare insieme. Concorso Artisti in erba Concorso Il presepe più bello. Concorso La befana dei nonni. Convegno: Per non dimenticare. Convegno L arte incontra la fede. Puliamo il mondo - Festa dell albero. Cento strade per giocare. Integrazione scuola e territorio Ambiente ed ecologia CONFCOMMERCIO FIB - FEDERAZIONE ITALIANA BOCCE UNICEF Scuola Amica. CITTADINANZA ATTIVA POLO QUALITA RETE MUSA MIUR GIUNTI SCUOLA PROGETTI EDUCATIVI Concorsi a tema ludico/artistico Bocce tutti in gioco - Percorsi formativi curriculari di educazione allo sport. "Nove Passi verso una Scuola amica delle bambine e dei bambini. Settimane per la sicurezza prevenzione, salute e ben essere. Laboratori Qualità D aula - La Fabbrica: Play Energy e tutti i progetti implementati. Università di Salerno e Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Libriamoci Giornate di lettura nelle scuole. Sviluppo di temi ambientali, sociali, culturali con accesso a Concorsi, attraverso kit didattici predisposti. Salute e benessere, Sport Integrazione, legalità Interculturalità Prevenzione e Sicurezza Ben essere, Scienze, Cittadinanza Italiana, Matematica. Lettura/attualità Ambiente ed ecologia Salute e benessere 56

57 5.5 Curricolo trasversale Le Indicazioni Nazionali affidano alla scuola una precisa Mission che è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie. In questa prospettiva si propone una didattica trasversale a tutte le discipline, che divengono occasioni di sviluppo della personalità relativa alla sfera etica, religiosa, sociale, intellettiva, emotiva, operativa, creativa. Al termine del primo ciclo di istruzione l alunno deve mostrare di possedere il pieno esercizio della Cittadinanza: cura di se stessi cura deglialtri cura dell ambiente atteggiamenti cooperativi e collaborativi conoscenza della Costituzione italiana diritti inviolabili di ogni essere umano pari dignità sociale contribuire al miglioramento qualità di vita libertà fondamentali dellapersona organizzazione della società e delle istituzioni politiche 57

58 PROGETTI CURRICULO TRASVERSALE A.S : n.14 SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA QUALITÀ E MIGLIORAMENTO SCUOLA SALUTE E SICUREZZA CORPO, RITMO, MOVIMENTO GIOCO SPORT A.S : n.14 CRESCERE-FELIX FRUTTA NELLA SCUOLA SCUOLA E TERRITORIO ACCOGLIENZA ORIENTAMENTO CONTINUITÀ A.S : n.14 RE LETTORE IL LIBRO PARLANTE STAFFETTA SCRITTURA CREATIVA E DELLA LEGALITÁ BIMED DISAGIO E DISABILITÀ IN VIAGGIO VERSO L ALTRO EMOZIONANDOCI GENERALMENTE DIVERSI, FONDAMENTALMENTE UGUALI 58

59 5.6 Percorsi Progettuali Con questo progetto la nostra scuola si prefigge di costruire un percorso a misura di bambino, abbracciando a 360 lo sviluppo dello stesso, nel rispetto della sua singolarità e complessità, delle sue fragilità e delle sue aspirazioni e vuole offrire a tutti gli alunni, una grande esperienza formativa e socialmente inclusiva. Pertanto, riteniamo utile realizzare attività finalizzate alla prevenzione dell abbandono precoce e al recupero degli allievi con particolare disagio e rischio di esclusione culturale e sociale, attraverso azioni educative che, coinvolgendo tutti gli attori che concorrono alla formazione dell Uomo e del Cittadino, possano dare un forte imprinting, per la realizzazione del successo formativo di ogni singola Persona. Ogni azione sarà perseguita secondo un sistema di misurazione dei risultati e di Rendicontazione sociale, attraverso l utilizzo di indicatori e processi di autovalutazione nel rispetto del Total Quality Control. Il nostro progetto si pone, dunque, in continuità con gli obiettivi di miglioramento scaturiti dall analisi del Rapporto di Autovalutazione ed inseriti nel Piano di Miglioramento e, quindi, nel PTOF. Attraverso i moduli progettati si intende nello specifico: - promuovere azioni tese alla prevenzione e alla promozione di comportamenti positivi che facilitino la socializzazione e il ben-essere degli alunni; - favorire momenti di crescita personale ed umana per tutti gli alunni, attraverso occasioni d incontro tra compagni con diverse abilità, per percorrere insieme un itinerario di accettazione e valorizzazione delle diversità; - diffondere la cultura della ricerca, la scoperta di relazioni e associazioni tra codici di comunicazione diversi e la sperimentazione scientifica, avvalendosi anche delle nuove tecnologie e metodologie; - implementare percorsi formativi più ricchi ed ampi, rivolti al rinforzo del curricolo e allo sviluppo delle competenze chiave, per offrire pari opportunità di apprendimento a tutti gli alunni, in relazione alla manifestazione di specifici bisogni formativi per lo sviluppo delle competenze linguistico - espressive - logico-matematiche, comunicative-relazionali; - sviluppare, attraverso il potenziamento delle discipline ludico/motorie, comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano e inclusivo; - aiutare i bambini ad avvicinarsi al mondo del suono, della musica e più in generale dell arte con interesse e dare loro la possibilità di esprimersi liberamente, senza ansie da competizione e paura di insuccessi; - aumentare i livelli positivi di comportamento e rispetto delle norme di Cittadinanza attiva, anche in termini di rispetto e tutela ambientale, favorendo il processo di crescita dei bambini rispetto alla cultura della legalità e dell eco-legalità; - favorire la consapevolezza dell importanza di appartenere ad una comunità sociale in cui storia, arte e cultura si fondono con la pratica della legalità e si realizzano, non solo in termini di diritti umani, ma anche di difesa del Territorio, nel recupero delle radici storico-culturali, con il coinvolgimento delle famiglie e dell intera comunità sociale, in significativi momenti di cooperazione e di lettura e conoscenza profonda del Territorio. Pertanto, la presente progettualità, intende sviluppare la propria azione educativa: attraverso la realizzazione di compiti autentici sviluppati in luoghi, tempi e contesti diversi dai soliti; 59

60 attraverso un lavoro sinergico con le famiglie, gli Enti Locali e le altre Agenzie Educative del Territorio per favorire la responsabilizzazione condivisa; in coerenza con i principi dell inclusione della persona; intervenendo in modo mirato su gruppi di alunni con difficoltà e bisogni specifici al fine di fugare il rischio di abbandoni precoci e di disagi formativi; diffondendo e sostenendo nuove metodologie educative e didattiche anche mediante il confronto fra studenti, docenti e comunità. Qualità e Miglioramento DESTINATARI: UTENTI (ALUNNI-GENITORI-TERRITORIO-DOCENTI-ATA) Il 2 Circolo aderisce al Sistema Gestione della Qualità promosso dal Ministero dell Università e della ricerca. É impegnato a diversi livelli ad implementare il Sistema Gestione Qualità ed ha elaborato il Manuale della Qualità dell Istituzione scolastica. Dall anno scolastico 2008/2009 ottiene consecutivamente la Certificazione secondo la norma UNI EN ISO9004:2009. Tempi di attuazione Tutto l anno scolastico Finalità - Promuovere la conoscenza del modello RAV INVALSI, della Norma UNI ENISO 2004:2009 e delle rispettive procedure deliberate nel Manuale per la Qualità. - Promuovere la centralità dell autovalutazione e ottimizzare l offerta formativa attraverso gli interventi metodici di confronto dei processi di Progettazione/Programmazione, erogazione e valutazione delle attività dellascuola. - Rendere i servizi più efficaci e coerenti con l identità della Scuola resa esplicita nellamission. - Acquisire esperienze della rete MUSA del Polo atti a sostenere: i processi di qualificazione del personale tutto della scuola, valorizzando le singole professionalità e specificità deiruoli; nuove metodologie per il miglioramento degli apprendimenti e delle modalità della valutazione; la qualità d aula,nel processo d insegnamento-apprendimento; l adozione, la promozione e lo sviluppo di modelli organizzativi in rete per rendere più efficaci ed efficienti i protocolli di comunicazione tra i vari soggetti istituzionali. - INDIVIDUAZIONE DEGLI INDICATORI DI QUALITÁ Monitoraggio CHECK-UP Verbali di C.d.D e CC Verbali dei consigli di classe Verbale RSU Registro dei protocolli riservati Risultati MIZARplus. CHECK-UP Somministrazione dei questionari del software MIZARplus - IMPLEMENTAZIONE del processo di autovalutazione, al ciclo Plan Do Check Act Attività - ATTIVITÀ DI ELABORAZIONE del RAV, Manuale e rispettive procedure e PTOF - REALIZZAZIONE ATTIVITÀ di Autoanalisi e valutazione del PTOF degli esiti formativi degli alunni rispetto alle competenze attese ed ai curricoli esplicitati - ATTIVITÀ DI REVISIONE dei processi implementati e redazione dei Piani di miglioramento - ATTIVITÀ di pubblicizzazione del RAV, del Manuale e delle rispettive procedure, del PTOF con il PDM. 60

61 Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Altre priorità Esiti scolastici LEGGENDO IMPARO A SOGNARE Incrementare la percentuale dei risultati positivi nell area linguistica nelle capacità di lettura e comprensione di un testo. Il modulo finalizza le proprie azioni al recupero, consolidamento e potenziamento delle attività di letture riferendo le proprie azioni anche agli alunni con difficoltà nell'apprendimento (Dislessia). Attivare percorsi didattici condivisi per alunni BES ed in particolare i DSA e socializzare le pratiche della didattica inclusiva. Intervenire in particolari situazioni per riequilibrare e/o compensare svantaggio socio-economico generativo di bisogno educativo speciale; Favorire la collaborazione tra le varie agenzie formative del territorio al fine di ridurre divari e rafforzare l intervento della scuola. Situazione su cui interviene Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Indicatori utilizzati Il progetto è finalizzato oltre che all integrazione e all inclusività degli alunni con BES, anche a sviluppare le capacità espressive di tutti gli alunni coinvolgendoli in un attività di laboratorio dove possano vivere l esperienza della lettura, della scrittura creativa rendendosi consapevoli delle proprie capacità e dove possano dare spazio alla dimensione affettiva (vissuti, ansie, paure, aspettative...) attraverso la libera creazione e non ultimo acquisire la consapevolezza della possibilità, per ciascuno, di essere artefice di cose belle e/o utili e non solo fruitore. Costi relativi all acquisto di sussidi Materiale per la costruzione di libri / storie scritte dai bambini inseriti nel progetto (cartoncini, fogli, colo ri, ), per docente esperto esterno, docente tutor d aula, collaboratore scolastico. Docente esperto esterno; docente tutor d aula; un collaboratore scolastico. Riscontro da parte dei docenti di classe. DESTINATARI: Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni di tutto il Circolo. Obiettivi 30 h in orario pomeridiano compresi il sabato e nei giorni successivi la fine delle attività nel mese di giugno. Monitoraggio in itinere e finale a cura della figura preposta. Elevare il livello linguistico, la capacità di lettura e comprensione. Ampliare il proprio lessico e migliorare le capacità di rielaborazione di un racconto/libro. Aumentare la sicurezza espositiva e la padronanza delle discipline. Accrescere il grado di autonomia nell esecuzione di produzioni scritte ed orali. Incrementare l interesse per la disciplina conseguente al compiacimento dovuto al successo formativo raggiunto. Attività previste Lettura / giochi di ruolo, simulazione, drammatizzazione, illustrazione in sequenza / fumettistica, manipolazione e rielaborazione di storie /invenzione di storie / allestimento di una biblioteca in classe / proiezione di film per ragazzi / uso di mezzi e strumenti informatici. Valori / situazio ne attesi Innalzamento del livello didattico ed effettivo avvicinamento dei bambini alla lettura e comprensione del testo. Ampliamento del lessico personale. 61

62 Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Altre priorità Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Indicatori utilizzati GIOCO-IMPARO CON IL CODING Migliorare i risultati degli scrutini. Incrementare la percentuale dei risultati positivi nell area linguistica e matematica. Le azioni del modulo sono finalizzate al recupero, consolidamento e potenziamento delle competenze logico matematiche. Accompagnano gli alunni verso la costruzione del pensiero matematico attraverso una pratica che privilegia risoluzioni di problemi autentici. Il modulo presta particolare attenzione agli alunni con disturbi dell'apprendimento. Intervenire in particolari situazioni per riequilibrare e/o compensare svantaggio socio-economico generativo di bisogno educativo speciale. Attivare percorsi didattici condivisi per alunni BES con particolare riferimento ai DSA e socializzare le pratiche e la didattica inclusiva. Favorire la collaborazione nei piccoli gruppi. Costi relativi all acquisto di sussidi, materiale per le attività laboratori ali; trasporto per la realizzazione di lezioni in aule decentrate; docente esperto esterno; docente tutor d aula. Docente esperto esterno; docente tutor d aula; collaboratore scolastico. Riscontro da parte dei docenti di classe. DESTINATARI: Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni di tutto il Circolo. Nell ambito della triennalità Monitoraggio in itinere e finale a cura della figura preposta. Obiettivi Attivitàpreviste aumentare la sicurezza espositiva e la padronanza delle discipline accrescere il grado di autonomia nell esecuzione di produzioni scritte ed orali incrementare l interesse per la disciplina conseguente al compiacimento dovuto al successo formativo raggiunto. Ascolto lettura comprensione rielaborazione produzione seriazione classificazione schematizzazione costruzione di mappe concettuali esercitazioni individuali discussione approfondimento eriflessioni. Azioni/situazioni reali per prevedere le cause e le conseguenze. Eventi certi, possibili, impossibili. Strumentalità di base: Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, confrontarli e ordinarli, rappresentandoli sulla retta." Calcolo mentale e operazioni con i numeri naturali e verbalizzazione di procedure di calcolo. Numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, rappresentazioni opportune, a seconda dei contesti e dei fini. Ascolto di un problema. Soluzioni ad un problema. Interpretazione e rappresentazione dei dati raccolti in semplici tabelle e grafici. Arricchimento del codice verbale. Valori / situazione attesi - Saper relazionare in modo consapevole e significativo in vari contesti. - Acquisire una maggiore padronanza strumentale e/o formativa. - Consolidare la capacità di ascoltare, comprendere, rielaborare e comunicare. 62

63 Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Indicatori utilizzati BRITISH TIME: ENGLISH TIME TRINTY Migliorare i risultati degli scrutini. Incrementare la percentuale dei risultati positivi in Inglese. Il Modulo è finalizzato al potenziamento della lingua inglese soprattutto in forma orale. Permette di sviluppare competenze plurilinguistiche e pluriculturali e di acquisire i primi strumenti utili ad esercitare la cittadinanza attiva nel contesto in cui vive. Da stabilirsi Docenti di lingua inglese di Circolo e docente di madrelingua e tutor in orario extracurriculare. Esame Trinity. DESTINATARI Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni di tutto il Circolo. 30 h in orario pomeridiano nel corso del II quadrimestre. Esame da sostenere nella prima settimana di giugno. Monitoraggio in itinere e finale a cura della figura preposta. Obiettivi Potenziare la padronanza nell uso della lingua inglese soprattutto in forma orale. Certificazione Trinity-Grade 2. Attività previste Letture, esercizi, conversazioni in madrelingua. Valori / situazione attesi Competenze necessarie per superare l esame Trinity livelloc1. 63

64 Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Altre priorità Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Indicatori utilizzati GIOCO SPORT Avviamento alla pratica sportiva Risultati scolastici Aumentare i livelli positivi di comportamento e rispetto delle norme nelle attività in genere. Le azioni del modulo sono finalizzate a rafforzare la consapevolezza del valore delle regole e l'importanza di rispettarle. La conquista di abilità motorie e la possibilità di sperimentare il successo delle proprie azioni incentivano l'autostima dell'alunno e l'ampliamento delle esperienze. Attivare percorsi didattici condivisi per alunni BES con particolare riferimento ai DSA e socializzare le pratiche e la didattica inclusiva. Favorire la collaborazione nei piccoli gruppi. Costi previsti per piccoli attrezzi. Docenti di Educazione fisica della classe in orario curriculare. Riscontri del docente e prove pratiche. DESTINATARI Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni di tutto il Circolo. Tutto l anno scolastico. Monitoraggio in itinere e finale a cura della referente e dei docenti di Classe/sezione. Obiettivi acquisire consapevolezza di sé attraverso il proprio corpo, la padronanza degli schemi motori; imparare a cooperare con i compagni all' interno dei vari gruppi di gioco, maturando il senso di responsabilità e rispetto degli altri; acquisire comportamenti motori adeguati per la tutela della propria salute; valorizzare lo stretto rapporto tra il linguaggio motorio e le diverse forme espressive; sviluppare, consolidare, potenziare, aspetti dello sviluppo e dell' equilibrio psico-fisico; acquisire comportamenti improntati al rispetto delle regole e alla promozione di una sana competizione sportiva. Attività previste Coordinazione generale, oculo -manuale, oculo podalica, concetti topologici. Giochi musicali anche con attrezzi non strutturati. Schemi motori per acrobatici. Attività ludiche per la fiducia nell altro; esecuzione di giochi noti e non. Posture ed azioni mediate dalla musica. Giochi con la palla, percorsi di destrezza con grandi e piccoli attrezzi. Imitazione mimica e interpretazione ritmica in forma ludica individuale che in gruppo. Esercizi di rotolamento e rovesciamento del corpo. Attività ludiche per la sperimentazione dell orientamento spaziale (vicino-lontano, dentro, fuori, sopra, sotto, destra, sinistra) e dei concetti (veloce, lento, forte, piano, lungo, corto). Giochi per sperimentare corse lente, cambi di direzione, di velocità e di senso. Giochi in gruppo e a squadre, con e senza oggetti e piccoli attrezzi. Valori / situazione attesi Rafforzare la consapevolezza del valore delle regole e l importanza di rispettarle. Conquistare consapevolezza di sé attraverso l ascolto, l osservazione e la conoscenza del proprio corpo. 64

65 Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Altre priorità Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area PARASPORTIAMO!!! Favorire l inclusione sostenendo gli alunni con disabilità nel complesso percorso di accettazione della loro diversità e nella gestione le proprie emozioni. Aumentare i livelli di autostima e di fiducia in se stessi e negli altri. Miglioramento dei risultati scolastici. Aumentare i livelli positivi di comportamento e rispetto delle norme nelle attività in genere. Programmare percorsi di potenziamento delle abilità residue Favorire la collaborazione nei piccoli gruppi anche in ragione dell inserimento in essi di alunni normodotati. Costi previsti per piccoli attrezzi. Tutor esterno, docenti di Educazione fisica della classe, docenti di sostegno in orario curriculare. Indicatori utilizzati Riscontri dei docenti di classe e prove pratiche anche in presenza del Tutor esterno. DESTINATARI Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni diversamente abili con la possibilità dell inserimento di alunni normodotati Tutto l anno scolastico. Monitoraggio in itinere e finale a cura della referente e dei docenti di Classe/sezione. Obiettivi acquisire consapevolezza di sé attraverso il proprio corpo, la padronanza degli schemi motori; imparare a cooperare con i compagni all' interno dei vari gruppi di gioco, maturando il senso di responsabilità e rispetto degli altri; acquisire comportamenti motori adeguati per la tutela della propria salute; valorizzare lo stretto rapporto tra il linguaggio motorio e le diverse forme espressive; sviluppare, consolidare, potenziare, aspetti dello sviluppo e dell' equilibrio psico-fisico; acquisire comportamenti improntati al rispetto delle regole e alla promozione di una sana competizione sportiva. Attività previste Coordinazione generale, oculo - manuale, oculo podalica, concetti topologici. Giochi musicali anche con attrezzi non strutturati. Attività ludiche per la fiducia nell altro; esecuzione di giochi noti e non. Posture ed azioni mediate dalla musica. Giochi con la palla, percorsi di destrezza con grandi e piccoli attrezzi. Imitazione mimica e interpretazione ritmica in forma ludica individuale e in gruppo. Esercizi di rotolamento e rovesciamento del corpo. Attività ludiche per la sperimentazione dell orientamento spaziale (vicino-lontano, dentro, fuori, sopra, sotto, destra, sinistra) e dei concetti (veloce, lento, forte, piano, lungo, corto). Giochi per sperimentare corse lente, cambi di direzione, di velocità e di senso. Giochi in gruppo e a squadre, con e senza oggetti e piccoli attrezzi. Valori / situazione attesi Rafforzare la consapevolezza del valore delle regole e l importanza di rispettarle. Conquistare consapevolezza di sé attraverso l ascolto, l osservazione e la conoscenza del proprio corpo. 65

66 Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Altre priorità Situazione su cui interviene Attività previste Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Altre risorse necessarie Indicatori utilizzati DESTINATARI Alunni del Circolo. Valori / situazione attesi Migliorare i risultati degli scrutini /sviluppare competenze sociali e civiche. Aumentare i livelli positivi di crescita personale e di relazione con gli altri attraverso lo sviluppo di abilità espressive. Inclusione e differenziazione. Attivare tivare percorsi didattici condivisi per alunni BES e con particolare riferimento agli alunni con DSA e socializzare le pratiche e la didattica inclusiva. Il progetto è finalizzato oltre che all integrazione e all inclusività degli alunni con BES, anche a sviluppare le capacità espressive di tutti gli alunni coinvolgendoli in un attività di laboratorio dove possano vivere l arte sviluppando la creatività, dove si rendano consapevoli delle proprie capacità manuali ed artistiche e dove possano imparare l armonia delle forme e dei colori in un attività che all inizio sembrerà solo giocare con le mani e con materiali semplici, ma che alla fine si trasformerà in oggetti concreti. Dare spazio alla dimensione affettiva (vissuti, ansie, paure, aspettative...) attraverso una libera creazione e non ultimo acquisire la consapevolezza della possibilità, per ciascuno, di essere artefice di cose belle e/o utili e non solo fruitore. Verranno proposte attività con sfondo multidisciplinare: ludico-motorie; teatrali; ma anche letture specifiche, modellaggio di sabbia, creta, cere e paste di vario tipo e ogni materiale per la manipolazione, per favorire la percezione tridimensionale, il contatto diretto con la materia, la coordinazione delle braccia, delle mani, delle dita; disegno e pittura per creare opportunità di espressioni e il riconoscimento e la riproduzione delle forme e dei colori, la coordinazione ordinazione oculo manuale, lo sviluppo del senso estetico. Spese per acquisto materiali previsti per le attività: colori di vario genere, pennelli, paste per modellare. 30 ore di progetto con docente interno o esterno con competenze specifiche/eventuale docente per alunni BES Aula predisposta a laboratorio d arte Spazi adeguati alle attività teatrali Manifestazione finale con esposizione dei lavori/ eventuale rappresentazione teatrale. Tempi di attuazione previsti 30 h in orario pomeridiano nel corso del II quadrimestre.. Crescita armoniosa e inclusione. ART È Monitoraggio Monitoraggio ex ante in itinere e finale a cura della referente e dei docenti di classe/sezione. 66

67 Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Altre priorità Situazione su cui interviene Attività previste Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Indicatori utilizzati CORO BIAGIO CASO: Le storie cantate nella musica Migliorare i risultati degli scrutini /sviluppare competenze sociali e civiche. Aumentare i livelli positivi di crescita personale e di relazione con gli altri. Inclusione e differenziazione. Competenze musicali, motorie e di drammatizzazione. Attivare percorsi didattici condivisi per alunni BES e DSA e socializzare le pratiche e la didattica inclusiva. Miglioramento della coordinazione motoria laterale e bilaterale attraverso la pratica ritmica, anche con l uso di semplici strumentini ritmici e/o melodici. Miglioramento delle capacità linguistiche (pronuncia, scansione ritmica delle parole, eventuale approccio con le lingue straniere, ecc). Intervenire in particolari situazioni per riequilibrare e/o compensare svantaggio socio-economico generativo di bisogno educativo speciale; Favorire la collaborazione tra le varie agenzie formative del territorio al fine di ridurre divari e rafforzare l intervento della scuola. Il progetto intende aiutare i bambini ad avvicinarsi al mondo del suono e della musica con interesse e dare la possibilità di esprimersi liberamente, senza competizione e paura di insuccessi. Prima alfabetizzazione musicale attraverso esercizi e giochi di rilassamento e scioglimento della muscolatura. Esercizi di respirazione e vocalizzi su testi nonsense, fonemi, vocali, ecc Vocalizzi per lo sviluppo di: risonanza, articolazione ed estensione vocale. Giochi di coordinazione gesto-suono-ritmo, Canti in un ottica di multidisciplinarità Costi relativi a: docente esperto esterno, docente tutor d aula, collaboratore scolastico, impianto audio fonico/ DVD per prodotto finale /fotocopie per libretti canti. 30 ore di progetto con docente interno o esterno con competenze specifiche Docente esperto esterno; docente tutor d aula; un collaboratore scolastico. DESTINATARI Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni di tutto il Circolo Valori / situazione attesi 30 h in orario pomeridiano compresi il sabato e nei giorni successivi la fine delle attività nel mese di giugno. Monitoraggio ex ante in itinere e finale a cura della referente e dei docenti di classe/sezione. Sviluppo della capacità di attenzione e concentrazione e delle capacità mnemoniche. Conoscenza e consapevolezza nella gestione della fisicità (capacità di autocontrollo e di uso del corpo) a fini espressivi. Gestione della vita di relazione. 67

68 Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Altre priorità Situazione su cui interviene Attività previste Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area MEMORIA E FUTURO: NOI PICCOLI SBANDIERATORI Inclusione BES / Incremento dei risultati scolastici/ Conoscenza e rispetto del Territorio/ Recupero della Memoria storica/ Competenze chiave di cittadinanza/ Sviluppo di una coscienza ambientale Favorire l inclusione; Incrementare i risultati in italiano, storia, geografia; Aumentare i livelli positivi di comportamento e rispetto delle norme di Cittadinanza attiva anche in termini di rispetto e tutela ambientali; Favorire il processo di crescita dei bambini rispetto alla cultura della legalità, dell eco-legalità e al senso di appartenenza alla comunità di riferimento; Sviluppare il senso di appartenenza al proprio territorio attraverso la scoperta e la conoscenza dell origine e la storia del vessillo comunale, nazionale ed europea; Riconoscere nella bandiera i Valori e gli ideali della comunità di appartenenza. Incremento dell autostima. Potenziamento delle competenze sociali e civiche. Diffusione della cultura della legalità e dell eco-legalità attraverso modalità di apprendimento informale, presso pubbliche istituzioni, enti e soggetti culturali (musei, siti archeologici, chiese ) al fine di favorire l apertura della scuola e degli allievi alle sollecitazioni del territorio e valorizzarla come comunità attiva, aperta al territorio stesso e in grado di sviluppare e aumentare l interazione con le famiglie e con la comunità sociale. Intervenire in particolari situazioni per riequilibrare e/o compensare svantaggio socio-economico generativo di bisogno educativo speciale attraverso percorsi didattici condivisi per alunni BES e in particolari con DSA e socializzare le pratiche e la didattica inclusiva. Migliorare la coordinazione motoria laterale e bilaterale attraverso la pratica ritmica della bandiera e attraverso l applicazione dei semplici ritmi per tamburo; Migliorare delle capacità linguistiche (pronuncia di comandi di bandiera e tamburo anche con scansione ritmica delle parole). Favorire la collaborazione tra la scuola, la famiglia e le varie agenzie formative del territorio al fine di sviluppare la coscienza collettiva del bene comune; Favorire la conoscenza e la fruizione dei siti archeologici e storici di Nocera Superiore; Sviluppare competenze sociali, civiche e ambientali. Il territorio ha una storia antica importante ma poco valorizzata dagli enti comunali. La suddivisione del paese in numerose frazioni distribuite a largo raggio non facilita l aggregazione dei cittadini nocerini. Nei quartieri ancora si vivono condizioni di scarso rispetto del bene comune. Il progetto intende dare consapevolezza dell importanza di appartenere a una comunità sociale in cui storia, arte e cultura si fondono con la pratica della legalità e si realizzano non solo in termini di diritti umani ma anche di tutela dei diritti ambientali e di difesa del Territorio. Eziologia e la simbologia del Gonfalone Comunale, del Tricolore e della Bandiera Europea. Storia della città di Nocera Superiore dalle origini fino al Medioevo. L Arte della Bandiera nella storia di Nuceria Paganorum. Esercitazioni con la bandiera e con il tamburo. Attività linguistiche-espressive. Attività laboratoriali per la costruzione delle bandiere e la manutenzione di bandiere e tamburi. Da stabilirsi. Docente esperto interno con competenze di storia del territorio; Docente esperto esterno con competenze specifiche di bandiera e tamburo; collaboratore scolastico. 68

69 Altre risorse necessarie Palestra (o ambiente idoneo) per gli allenamenti di bandiera e tamburo Indicatori utilizzati Questionari a risposta multipla e prove pratiche. DESTINATARI Tempi di attuazione previsti Alunni del Circolo Valori / situazione attesi Monitoraggio 30 h in orario pomeridiano compresi Monitoraggio iniziale, in itinere e il sabato e nei giorni successivi la fine finale a cura della figura preposta. delle attività nel mese di giugno. Competenze storico-antropologiche storico antropologiche legate al proprio Territorio. Consapevolezza dell importanza di appartenere a una comunità sociale in cui storia, arte e cultura si fondono con la pratica della legalità e dell ecodell eco legalità e si realizzano non solo in termini di diritti umani ma anche in termini di tutela dei diritti ambientali e di difesa del Territorio. 69

70 DESTINATARI: Alunni e personale della scuola Percorso progettuale Scuola Salute e Sicurezza Personale scolastico ed alunni della scuola dell infanzia e primaria Obiettivi Tempi di attuazione Dall inizio al termine dell anno scolastico. Settimane a tema e prove di evacuazione: -NOVEMBRE -MAGGIO Costruire un clima di attenzione alla prevenzione. Promuovere l acquisizione di atteggiamenti improntati alla solidarietà, alla collaborazione e all autocontrollo, essenziali per la costruzione di relazioni sociali positive e per il raggiungimento del benessere nell ambiente scuola. Favorire buone abitudini per un corretto stile di vita SALUTE Proposte ed itinerari formativi in rete con ASL, Associazioni, Piano di Zona ed Università Partecipazione a seminari, eventi e concorsi promossi da Agenzie e Associazioni mediche e ambientaliste Adesione ai progetti di Promozione ed Educazione alla Salute ASL SA1 SICUREZZA Attività Formazione e incontri con esperti ChecK-up dei plessi, valutazione dei possibili pericoli all interno ed all esterno dell edificio scolastico, e corrispondenti rischi. Collaborazione con l associazione Cittadinanzattiva Attivazione di percorsi significativi e programmazione di attività didattico- educative sul tema della sicurezza. Rilevazioni ex-ante della percezione del rischio, dei bisogni dei destinatari e delle loro abitudini. Incontri informativi/formativi per la conoscenza del contesto scolastico e la sicurezza a scuola e in famiglia. Predisposizione di materiale informativo/formativo (poster, opuscoli). Prove di addestramento Settimane a tema e prove di evacuazione 70

71 Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Altre priorità CORPO, RITMO, MOVIMENTO Sviluppo armonico cognitivo, espressivo e motorio. Aumentare i livelli positivi di autostima e di fiducia nell altro. Programmare percorsi di potenziamento delle competenze. Favorire la relazionalità nei piccoli gruppi. Risorse finanziarie necessarie /// Risorse umane (ore) / area Indicatori utilizzati Docenti di sezione in orario curriculare. Riscontri del docente e prove pratiche. DESTINATARI Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni della scuola dell infanzia. Tutto l anno scolastico. Monitoraggio in itinere e finale a cura della referente e dei docenti di Classe/sezione. Obiettivi Sperimentare un linguaggio motorio al fine espressivo e comunicativo. Μuoversi seguendo il ritmo. Μuoversi nello spazio rispettando gli altri. Usare lo spazio a disposizione. Rilassarsi creativamente. Ιnterpretare varie espressioni con il viso. Riconoscere le parti del corpo. Riconoscere l andamento lento e veloce. Eseguire le consegne ponendo attenzione alla musica. Rispettare e riconoscere il proprio turno nel contesto di un dialogo ritmico motorio Memorizzare le consegne date. Attività previste Giochi per l accoglienza Attività musicali e ritmiche con l ausilio di vari strumenti. Giochi per sviluppare schemi motori di base. Valori / situazione attesi Sviluppare l autostima e acquisire progressivamente la maturazione dell identità. Esprimere e prende coscienza della propria personalità esplorando una dimensione creativa nuova. 71

72 Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Altre priorità Situazione su cui interviene Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Altre risorse necessarie Indicatori utilizzati Migliorare i risultati degli scrutini CRESCERE-FELIX Aumentare i livelli positivi di comportamento Implementare la condivisione e l attuazione di prassi didattiche focalizzate sulla progettazione del curriculo per competenze Sviluppare il rispetto e la cura di sé; prevenire l obesità All interno di ogni classe terza, quarta e quinta Da stabilirsi Docenti di classe in orario curriculare/responsabile ASL del progetto/genitori Associazioni sportive Report rilevamento di abitudini iniziali e finali DESTINATARI: Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni classi 3 e del Circolo Alunni 3 anno scuola dell Infanzia Docenti Genitori Intero anno scolastico Rilevazione della ricaduta sul processo di apprendimento Monitoraggio in itinere e finale a cura della F. S. di riferimento Obiettivi Promuovere e consolidare stili di vita e di alimentazione salutari. Attività previste Lezioni frontali, brainstorming, filmati, attività ludico-motorie, produzione manifestazione finale. Formazion e per genitori e docenti. di cartellonistica, Valori / situazione attesi Sviluppo della capacità di diistinzione tra corretti e scorretti stili di vita e correzione di cattive 72

73 Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area SCUOLA E TERRITORIO Risultati scolastici / Competenze chiave e di cittadinanza- Incrementare i risultati in italiano /Aumentare i livelli positivi di comportamento e rispetto delle norme di Cittadinanzattiva. Ampliare e integrare i rapporti con il territorio. Da stabilirsi Docenti di classe impegnati in attività curriculari. Altre risorse necessarie Indicatori utilizzati Situazione su cui interviee Esperto di bandiere nella possibilità dell extracurricolo. Di classe e di partecipazione a manifestazioni ed iniziative del territorio. Il territorio ha una storia antica importante ma poco valorizzata dagli enti comunali. La suddivisione del paese in numerose frazioni distribuite a largo raggio non facilita l aggregazione dei cittadini nocerini. Nei quartieri ancora si vivono condizioni di scarso rispetto del bene comune. Il progetto intende dare consapevolezza dell importanza di appartenere ad una comunità sociale in cui storia, arte e cultura si fondono con la pratica della legalità e si realizzano non solo in termini di diritti umani ma anche di tutela dei diritti ambientali e di difesa del Territorio. DESTINATARI: Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Integrazione del Curriculo Tutti gli alunni Scuola dell Infanzia e Scuola Primaria Ampliamento del Curriculo Alunni delle classi 4 e e 5 e del circolo Obiettivi Attività previste Valori / situazione attesi Ottobre - Dicembre -Partecipazione ad eventi natalizi Gennaio - Maggio -Convegno cittadino -Concorso legalità è -Saggio-spettacolo classe 5 e. -Recita alunni classi ponte scuola Infanzia e Primaria Rilevazione della ricaduta sul processo di apprendimento. Monitoraggio in itinere e finale a cura della F.S. di riferimento. Offrire una concreta risposta rispetto al bisogno di educare le nuove generazioni affinché interiorizzino una rinnovata idea di Cittadinanza. Promuovere la cultura e la pratica della legalità attraverso percorsi ispirati al rispetto delle norme di convivenza civile in prospettiva del bene comune. Favorire l adozione concreta di stili di vita e comportamenti ispirati ai valori espressi dalla Costituzione. Favorire il processo di crescita dei bambini rispetto alla cultura della legalità e al senso di appartenenza alla comunità di riferimento. Presentazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Costituzione della Repubblica Italiana. Costituzione di un partenariato con l Ente Locale, altre scuole cittadine e Associazioni cittadine finalizzate alla Marcia per la Legalità e per la Pace, da realizzarsi nel mese di maggio. Osservazione sistematica in situazione degli alunni con disagio e disabilità. informazione sui temi del disagio e ricaduta sul processo cognitivo. Rapporti con le famiglie e gli operatori sociali. Partecipazione ad iniziative di carattere sociale, storico, culturale promosse da Enti e Agenzie formative del territorio. Spettacolarizzazioni da tenersi nella scuola, in spazi scolastici e cittadini, a Natale e al termine dell anno scolastico. Conoscenza delle proprie radici storiche. 73

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