PROBLEMI FISICI DEL DISABILE
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- Raffaele Garofalo
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1 PROBLEMI FISICI DEL DISABILE
2 Scale di valutazione funzionale e classificazione della disabilita Classificazione malattie (eziologia, clinica) nell ICD della Organizzazione Mondiale Sanità 1970 Non riportata la conseguenza sulla funzione che le malattie producono Vengono classificate le malattie senza alcun nesso con le conseguenze sulle abilità motorie, psichiche, sensoriali
3 SCALE DI VALUTAZIONE FUNZIONALE E CLASSIFICAZIONE Scale di valutazione DELLA funzionale e DISABILITA classificazione della disabilita Non tutte le malattie producono deficit dell autonomia Come correlare l eziologia e la clinica di una malattia con il deficit in termini di autonomia che essa produce?
4 SCALE DI VALUTAZIONE FUNZIONALE Scale di valutazione funzionale e E CLASSIFICAZIONE DELLA DISABILITA classificazione della disabilita ICIDH 1980 (International Classification of Impairments Disabilities and Handicaps) SCALE DI VALUTAZIONE FUNZIONALE E CLASSIFICAZIONE DELLA DISABILITA :
5 SCALE DI VALUTAZIONE FUNZIONALE E CLASSIFICAZIONE DELLA DISABILITA Scale di valutazione funzionale e classificazione della disabilita MENOMAZIONE qualsiasi perdita o anormalità a carico di strutture o funzioni psicologiche, fisiologiche o anatomiche; DISABILITÀ qualsiasi limitazione o perdita (conseguente a una menomazione) della capacità di compiere un attività nel modo o nell ampiezza considerati normali per un essere umano; HANDICAP rappresenta lo svantaggio sociale che una disabilità incontra nell interazione con l ambiente Lo svantaggio deriva dalla diminuzione o dalla perdita delle capacità di conformarsi ad aspettative o norme proprie dell universo che circonda l individuo.
6 Scale di valutazione funzionale e SCALE DI VALUTAZIONE FUNZIONALE E CLASSIFICAZIONE DELLA DISABILITA classificazione della disabilita ICF 2001 Superamento dei concetti di disabilità ed handicap Sostituiti con attività e partecipazione Ove la disabilità diventa la negativizzazione dell attività
7 DISABILITA' Limitata capacità del soggetto a svolgere una delle seguenti funzioni: Lavarsi Vestirsi Rassettarsi Nutrirsi Igiene perineale Trasferimenti letto-sedia Trasferimenti su w.c. Trasferimenti su doccia Deambulazione o spostamenti in carrozzina Esecuzione di scale Gestione di alvo e vescica Capacità espressive Capacità di comprensione Relazione con gli altri Memoria Soluzione di problemi
8 DISABILITA' DISABILITA' Menomazioni conseguenti ad un svariata moltitudine di malattie: CARDIOLOGICHE INTERNISTICHE NEUROLOGICHE POST-CHIRUGICHE ORTOPEDICHE CONGENITE ENDOCRINOLOGICHE EMATOLOGICHE ONCOLGICHE
9 DISABILITA : cause Infarto cardiaco Malattie del cervello (ischemie, emorragie, tumori, infiammazioni, infezioni) Malattie del sistema nervoso in generale (Parkinson, Sclerosi Multipla) Malattie dei nervi: paralisi di varia origine (diabete, alcoolismo cronico, Intossicazioni, carenze di vitamine, malattie del sangue) Malattie ortopediche e traumatologiche e reumatologiche (infezione ossee ed articolari, artrosi) Esiti post-chirurgici (amputazione di arti,..)
10 DISABILITA' MOTORIA conseguente a malattia: esempio ISCHEMIA CEREBRALE malattia PARALISI menomazione RIDOTTA AUTONOMIA NELLA DEAMBULAZIONE (necessità di ausilio tipo carrozzina per gli spostamenti) disabilità INCAPACITA DI RECARSI AL LAVORO PER LIMITAZIONI STRUTTURALI DELL AMBIENTE (sede lavoro in edificio quinto piano senza ascensore) handicap
11 DISABILITA' MOTORIA conseguente a malattia: esempio DISABILITA' MOTORIA conseguente a DOPO OPPORTUNI INTERVENTI DOPO OPPORTUNI INTERVENTI malattia: esempio ISCHEMIA CEREBRALE malattia PARALISI menomazione RIDOTTA AUTONOMIA NELLA DEAMBULAZIONE (necessità di ausilio tipo carrozzina per gli spostamenti) disabilità POSSIBILITA DI RECARSI AL LAVORO DOPO MODIFICHE STRUTTURALI DELL AMBIENTE (sede lavoro in edificio quinto piano con ascensore) handicap ridotto
12 PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA EMIPARESI Caratterizzato da paralisi di tutti e due gli arti di un lato (es. arto superiore ed arto inferiore di destra) Dovuto a malattie di un singolo emisfero del cervello, quello opposto agli arti affetti (es. se paralisi destra malattia coinvolgente la parte dell emisfero di sinistra) Le malattie principali sono: Ischemie Emorragie Tumori Infiammazioni Infezioni Asportazioni chiurgiche
13 PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA EMIPARESI Variabile grado di interessamento da Assenza di qualsiasi movimento volontario (emiplegia completa) Presenza di minima presenza di movimenti volontari non funzionali (emiparesi marcata) Presenza di movimenti volontari contro gravità nella maggior parte dei distretti corporei interessati (emiparesi moderata) Presenza di movimenti volontari controresistenza nella maggiore parte dei distretti corporei interessati (emiparesi lieve)
14 PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA EMIPARESI COMPLETA Paralisi completa degli arti di un lato Difficoltà a mantenersi seduto senza appoggio Impossibilità ad alzarsi autonomamente Impossibilità a spostarsi ed uscire di casa senza carrozzina e con assistenza Il paziente necessita di assistenza di due persone per spostarsi In caso di emergenza è necessario che vi siano due operatori pronti ad aiutarlo
15 PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' Proteggere la spalla dell arto colpito, in quanto a rischio lussazione Protezione e correzione di presa degli arti inferiori Dipendenza assoluta, soprattutto nelle prime fasi quando il paziente è ancora impreparato alla nuova condizione di vita Evitare trazioni sugli arti MOTORIA: emiparesi marcata senza controllo del tronco Prestare attenzione alla spasticità degli arti che potrebbe obbligare il paziente a posture anomale (tipo arto completamente flesso e ruotato ecc.)
16 PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA: emiparesi marcata con ridotto controllo del tronco Paziente in grado di mantenere la seduta senza appoggio Occorre sostenere il tronco e la spalla nella verticalizzazione Garantire l appoggio del paziente sull arto sano su cui fa perno Sostenerli la gamba affetta con una gamba dell operatore Necessita un solo operatore in condizione di routine Il paziente comunque non è in grado di accudirsi in nessuna delle attività quotidiane ove necessita di una persona Nella fase di soccorso se il paziente è cosciente in situazione di precarietà una persona, ma l ottimale sarebbero due operatori
17 PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA: emiparesi moderata con controllo del tronco Paziente in grado di mantenere la posizione eretta Necessita di un solo sostegno per camminare per tratti anche lunghi Necessita un solo operatore per sicurezza o supervisione negli spostamenti Minimo aiuto nelle attività di vita quotidiana
18 PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' PRINCIPALI FORME DI DISBAILITA' MOTORIA: emiparesi moderata con controllo controllo del tronco del Lavarsi, avere cura di sè MOTORIA: tronco
19 PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' PRINCIPALI FORME MOTORIA: DI DISBAILITA' MOTORIA: emiparesi moderata con controllo del tronco emiparesi moderata con controllo del vestirsi tronco
20 PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA: PRINCIPALI FORME DI DISBAILITA' MOTORIA: emiparesi moderata con controllo controllo del tronco del tronco Passaggio in stazione eretta, il cammino e le scale
21 PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA: emiparesi lieve Paziente recupera una certa autonomia Necessita solo di minima supervisione in alcune situazioni particolari In situazioni di emergenza o calamità non ha la capacità funzionale di uno soggetto normale per cui necessita di aiuto di altra persona per scappare, mettersi al riparo ecc.
22 PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' PARAPARESI Caratterizzato da paralisi di tutti e due gli arti inferiori Dovuto a malattie del midollo spinale a livello del torace e lombare Le cause principali sono: Post-trauma Malattie MOTORIA
23 PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA PARAPARESI Paraplegia completa post-traumatica Paraplegia incompleta grave Paraparesi lieve
24 PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA PARAPARESI COMPLETA POST-TRAUMATICA Coinvolge persone giovani, atletiche che non hanno altre patologie Persone completamente autonome, che sfruttano la carrozzina per gli spostamenti Nella vita quotidiana non necessitano di altre persone Estrema forza negli arti superiori
25 PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA PARAPARESI COMPLETA POST-TRAUMATICA In situazioni di emergenza la loro disabilità compensata potrebbe trasformarsi in grave handicap Es. incapacità di spostarsi in carrozzina (crepe nel terreno, ascensori non funzionanti, impossibilità di recuperare la stessa) Nella fase di soccorso sfruttare la forza agli arti superiori di tali soggetti, in modo da rendere facili gli spostamenti ed il soccorso Facilmente soccorribile se arti superiori son liberi Possono sollevarsi e far presa sugli arti superiori, spesso solo minimo aiuto nel garantire utilizzabile l ausilio
26 PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA PARAPARESI NON TRAUMATICA Solitamente dovuta a malattie sistemiche Associata a comorbilità Solitamente colpisce soggetti più anziani Le altre patologie concomitanti possono compromettere il compenso delle abilità residue (vedi arti superiori) che avviene nei pazienti posttraumatizzati giovani Soccorso con due operatori
27 PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA TETRAPARESI Caratterizzato da paralisi di tutti e quattro gli arti Associata a gravi alterazioni dell alvo, vescica A volte grave compromissione delle funzioni respiratorie In caso di post-traumi cranici gravi alterazioni delle funzioni cognitive, attentive, linguaggio, deglutizione, Le cause sono: Post-trauma cervicale Grave post-trauma cranico Malattie che coinvolgono estese aree del cervello
28 PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA TETRAPARESI Paziente completamente non autonomo nelle situazioni di emergenza Tre operatori necessari Eventuale spostamenti in carrozzina manovrati dall operatore Recupero ausili (ventilatore, ecc.) Soccorso fortemente delicato Non trascurare situazioni non legate direttamente alla paralisi (compensare eventuali deficit visuo-attentivi e di comunicazione con maggiore attenzione alla situazione individuale ed ambientale)
29 PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' TETRAPARESI MOTORIA
30 PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA ESITI DI AMPUTAZIONE ARTI Se amputazione post-traumatica, stessa considerazione del paziente paraplegico post-traumatico riguardo al soccorso Con protesi pazienti autonomi In situazione di emergenza possibile inutilizzabilità dall ausilio
31 PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA ESITI DI AMPUTAZIONE ARTI Se amputazione di origine vascolare/diabetico il paziente avrà numerose complicazioni associate Alterazioni dovuta a malattie nei vari distretti corporei (occhio, cuore, altri arti, reni) Possibile che il problema non sia solo l arto amputato Soccorso difficoltoso, ricerca di altre cause di disabilità
32 DISABILITA' MOTORIA ED HANDICAP La disabilità a contatto con l ambiente può essere: attenuata (facilitatori) aumentando il grado di partecipazione del soggetto aggravata (ostacoli, barriere) in riduzione della partecipazione, cioè portando all handicap (termine è superato nell ICF) ovvero allo svantaggio sociale che si manifesta a seguito dell interazione con l ambiente.
33 PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA PRINCIPALI FORME DI DISABILITA' MOTORIA Possibilità di intervento in caso di calamità: prevenire che la disabilità porti all handicap studiare facilitatori ambientali in fase di soccorso prevenire eliminando le barriere in fase di calma contare gli arti che si possono muovere (?) fornire al paziente un informativa da consegnare ai soccoritori in fase di calamità
34 GRAZIE PER L ATTENZIONE!!...
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