Alternanza scuola lavoro. Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia
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1 Alternanza scuola lavoro Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia 1
2 Il contesto normativo Legge 107/2015 Comma 33 i percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77 (riforma Moratti) sono attuati negli istituti tecnici e professionali per una durata complessiva nel secondo biennio e nell ultimo anno del percorso di studi per almeno 400 ore e nei percorsi liceali per una durata complessiva nel triennio di almeno 200 ore. Attuazione a partire dalle classi terze nell a.s. 2015/16. I percorsi di alternanza sono inseriti nei piani triennali dell offerta formativa 2
3 Il contesto normativo Legge 107/2015 Comma 35. L alternanza scuola-lavoro può essere svolta durante la sospensione delle attività didattiche. nonché con la modalità dell impresa formativa simulata. Il percorso di alternanza scuola-lavoro si può realizzare anche all estero Linee Guida Alternanza MIUR L alternanza non è un esperienza isolata collocata in un particolare momento del curriculo ma va programmata in una prospettiva pluriennale. Può prevedere una pluralità di tipologie di integrazione con il mondo del lavoro (incontro con esperti, visite aziendali, ricerca sul campo, simulazione di impresa, project work, tirocini, progetti di imprenditorialità ecc.) in contesti organizzativi diversi, anche in filiera o all estero, in un processo graduale articolato in fasi 3
4 Il contesto normativo Legge 107/2015 Comma 41 è prevista la costituzione, presso le Camere di commercio, industria artigianato e agricoltura (CCIAA), di un apposito registro nazionale per l alternanza In attesa che il registro nazionale per l alternanza scuola lavoro assuma la piena operatività, le scuole potranno avvalersi delle collaborazioni già esistenti o attivarne di nuove in sintonia con l offerta disponibile sul territorio
5 Il contesto normativo Legge 107/2015 Comma 38. Le scuole secondarie di secondo grado svolgono attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili, mediante l organizzazione di corsi rivolti agli studenti inseriti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro ed effettuati secondo quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. Gli studenti in alternanza sono equiparati al lavoratore e quindi creditori di sicurezza a tutti gli effetti. Lo studente in alternanza deve aver seguito un percorso di formazione in materia di igiene e sicurezza sul lavoro. L Azienda Sanitaria Locale e la Direzione Territoriale del Lavoro, per la parte di competenza hanno funzioni di vigilanza in materia di tutela delle condizioni di lavoro 5
6 La formazione sulla sicurezza La formazione deve essere adeguata ai vari profili di rischio. Il 1 modulo riguarda la formazione generale, che ha una durata minima di quattro ore per tutti i settori e riguarda i «concetti generali in tema di prevenzione e sicurezza sul lavoro» Il 2 modulo è invece relativo alla formazione specifica La durata minima è di 4, 8 oppure 12 ore, a seconda dei rischi riferiti a ciascuna mansione e settore di appartenenza, che possono essere bassi, medio o alti, in base a quanto previsto dalle apposite tabelle. Nei settori a rischio basso si prevedono 8 ore: 4 di formazione generale e 4 di formazione specifica Nei settori a rischio medio si prevedono 12 ore: 4 di formazione generale e 8 di formazione specifica Nei settori a rischio alto si prevedono 16 ore: 4 di formazione generale e 12 di formazione specifica
7 Il contesto normativo D.G.R. Lombardia n. 7763/2018 I tirocini sono regolati da una convenzione tra il soggetto promotore e il soggetto ospitante e sono svolti sulla base di un progetto formativo individuale firmato dal promotore, dall ospitante e dal tirocinante; Per ogni tirocinio vi è un tutor didattico organizzativo e un tutor aziendale; I tirocini curricolari sono finalizzati all acquisizione degli obiettivi di apprendimento specifici del percorso stesso, previsti nei relativi piani di studio.. Il soggetto promotore si fa garante dell attivazione della copertura assicurativa dei tirocinanti; I tirocini curricolari possono essere attivati anche durante il periodo estivo; I tirocini curriculari non sono soggetti alle comunicazioni obbligatorie. La convenzione e il piano formativo specifico sottoscritti sono tenuti agli atti dal soggetto promotore e dal soggetto ospitante; Per i tirocini curricolari non esistono vincoli numerici parametrati alle risorse umane presenti nelle unità operative di svolgimento.
8 Il contesto normativo Assicurazione INAIL L Istituzione scolastica assicura lo studente presso l INAIL contro gli infortuni sul lavoro (art. 1 e 4 del D.P.R n. 1124/1965) mediante la speciale forma di gestione per conto dello Stato (art. 127 e 190 del D.P.R n. 1124/1965) e non deve, quindi, aprire una nuova posizione assicurativa. In caso di incidente durante lo svolgimento del tirocinio, la struttura ospitante si impegna a segnalare l evento entro i tempi previsti dalla normativa vigente agli istituti assicurativi e alla scuola.
9 L alternanza scuola lavoro Si configura come Attività formativa che comporta l acquisizione di competenze, conoscenze e abilità valutabili in ambito disciplinare Si connota come Metodologia didattica, di cui la scuola ha la responsabilità, che fa conseguire, attraverso il lavoro, le medesime competenze acquisibili con la formazione d aula 9
10 L alternanza scuola lavoro Personalizzazione dei percorsi di apprendimento apprendimento centrato sullo studente per favorire lo sviluppo delle potenzialità e delle attitudini individuali Sviluppo di competenze spendibili e professionali effetti positivi sulla motivazione ad apprendere Valenza orientativa legata all aspetto professionale dei percorsi Utilizzo di modalità di osservazione e valutazione delle competenze
11 L alternanza scuola lavoro Percorso triennale Supporto di tutor scolastico e tutor aziendale Documentazione attraverso strumenti predisposti Certificazione delle competenze acquisite nel percorso Il percorso in alternanza non è una aggiunta al curricolo, non è solo uno stage di lavoro, ma è parte integrante dell intero percorso formativo
12 Il cambio di paradigma 12
13 Le specifiche connessione tra programmazione dell Alternanza e programmazione didattica ordinaria ripensamento dell intero curricolo scolastico e della pianificazione delle attività adozione di prassi valutative non centrate sul raggiungimento di livelli prefissati di conoscenza disciplinare ma sull accertamento del possesso delle competenze funzione docente da un ruolo essenzialmente di insegnamento a un ruolo di mentorship del percorso formativo individuale di ciascuno studente sviluppo di una struttura organizzativa funzionale alla gestione di un apprendimento che avviene in una pluralità di contesti 13
14 Organizzare l alternanza significa contestualizzare Individuare strategie e strumenti di collaborazione inter-istituzionale Progettare il marketing dell alternanza Leggere i bisogni professionali Definire il ruolo di Enti, Imprese, Associazioni, Scuole Organizzare all interno della scuola l attività con i consigli di classe Pianificare le attività nel tempo
15 Organizzare l alternanza Gestione del flusso comunicativo tra i soggetti coinvolti nel progetto Informativa al CdC Distribuzione materiali Gestione dell attività con il coinvolgimento del CdC (nomina tutor scolastico e contatti con tutor aziendale) Formazione tutor scolastici Diffusione modalità di monitoraggio e certificazione
16 Organizzare l alternanza Le condizioni primarie per progettare il percorso Il comitato tecnico scientifico I referenti e i tutor scolastici I consigli di classe
17 Progettare l alternanza Definire le competenze attese dall esperienza di alternanza Progettare con la struttura ospitante il percorso da realizzare Preparare i periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro Sensibilizzare e orientare gli studenti Stimolare gli studenti all osservazione Condividere e rielaborare in aula quanto sperimentato fuori Documentare l esperienza Disseminare i risultati dell esperienza Guida Operativa MIUR
18 La collaborazione La collaborazione tra scuola e azienda è soprattutto importante: per la definizione, descrizione e articolazione della domanda di competenze cui la scuola può fornire risposta; per la messa a punto dei percorsi di apprendimento in alternanza, di tirocinio, di ricerca e laboratorio... per la progettazione di modalità di accertamento delle competenze (in particolare per gli aspetti di simulazione del contesto di applicazione e di integrazione multidisciplinare) 18
19 La domanda di competenze: tecniche e comuni DOMANDA DELLE AZIENDE = COMPETENZE TECNICHE (necessarie per eseguire il lavoro assegnato) + COMPETENZE COMUNI (che evidenziano il possesso di potenzialità idonee a un successivo sviluppo di carriera; particolari attitudini e atteggiamenti che favoriscono il positivo inserimento in azienda) La domanda aziendale presuppone sempre la padronanza dell'intero processo produttivo, del contesto in cui si lavora e di conoscenze metodologiche di base Rilevanti le competenze relative a: autonomia nella ricerca di informazioni, adattabilità di fronte ai cambiamenti, assunzione di responsabilità nel conseguimento degli obiettivi aziendali e di fronte ai problemi, adozione di comportamenti collaborativi e improntati al rispetto delle regole aziendali 19
20 Le coordinate essenziali La scuola ha il compito di favorire lo sviluppo delle competenze degli studenti: La competenza non può essere «trasferita» come una conoscenza Si impara solo facendo L alternanza è una strategia formativa particolarmente efficace perché mette gli studenti in condizione di fare avendo un risultato da produrre, in un sistema rigoroso di regole organizzative (tempi, procedure, ruoli ) La valutazione delle performance è il solo modo (sul lavoro e anche a scuola) per accertare l effettivo possesso di una competenza e poterla certificare Alternanza = percorso formativo, parte di una strategia formativa più articolata L alternanza: usa il tirocinio, ma non è solo tirocinio permette di fare un esperienza di inserimento lavorativo, ma in presenza di un progetto formativo individuale 20
21 L alternanza scuola lavoro Necessità di Organizzazione del curricolo per competenze Identificazione competenze da acquisire nel percorso (sia professionali, di indirizzo, sia soft skills) 21
22 Concetto di competenza permette riconoscimento dell equivalenza dell apprendimento conseguito in percorsi sia formali che informali e non formali se valutate e certificate attraverso criteri e modalità operative rigorosi e condivisi 22
23 IL CONCETTO DI COMPETENZA Competenza: la capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale continuità evidenza in contesti diversi prestazioni = autonomia e responsabilità 23
24 Lavorare per competenza Tutte le azioni che nel corso dell attività didattica sono proposte agli studenti li mettono alla prova: Cosa osservo rispetto alle loro reazioni? Quali abilità devono dimostrare per compiere le operazioni richieste? Quali conoscenze utilizzano? Quali conoscenze acquisiscono nel corso dell azione? Quali comportamenti agiscono? L obiettivo di mettere gli studenti in condizione di agire, dimostrando l utilizzo delle abilità e delle conoscenze acquisite e assumendo i comportamenti idonei al conseguimento del risultato, guida la programmazione didattica Il lavoro degli studenti: esercitazioni, prove, attività di laboratorio, ricerche, workshop, role playing, peer-to-peer education, tirocinio I «contenuti disciplinari» sono più efficacemente appresi se sono finalizzati alla capacità di conseguire una performance 24
25 IL PERCORSO DELLA PROGRAMMAZIONE le possibili opportunità formative 1 - ANALIZZARE le diverse esperienze didattiche nei diversi contesti: aula laboratorio azienda casa alle competenze obiettivo del riordino 2 - INDIVIDUARE LE PERFORMANCE ATTESE 3 «AGGANCIARE» LE PERFORMANCE per i diversi anni di corso: terzo anno quarto anno quinto anno alle attività didattiche disciplinari e interdisciplinari e all alternanza 25
26 Innanzitutto: sviluppare l integrazione con le imprese
27 LA SCELTA DELLE COMPETENZE-OBIETTIVO DELL ALTERNANZA Quali sono le competenze che le aziende ritengono decisive per un positivo inserimento in azienda dei neodiplomati? REPERTORI INTERVISTE INDICAZIONI DALLE IMPRESE ESAME DELLE ESPERIENZE PRECEDENTI DI ALTERNANZA L INTEGRAZIONE CON LE IMPRESE Imprese partner e aziende ospitanti CTS
28 Cosa possono fare gli studenti per sviluppare le competenze-obiettivo? A scuola: Acquisizione delle conoscenze preliminari necessarie per fornire la prestazione (DIDATTICA DISCIPLINARE) PRESTAZIONI IN AZIENDA DURANTE IL TIROCINIO Allenamento delle abilità essenziali per fornire la prestazione (ESERCITAZIONI) Attività preparatoria (INFORMAZIONI SUI CONTESTI AZIENDALI; SICUREZZA ) PRESTAZIONI COMPLEMENTARI (Laboratori, Project Work, Simulazioni ) De-contestualizzazione delle esperienze (RIELABORAZIONE CONCETTUALIZZAZIONE)
29 Collaborazione delle imprese a scuola A scuola: Acquisizione delle conoscenze preliminari necessarie per fornire la prestazione (DIDATTICA DISCIPLINARE) Allenamento delle abilità essenziali per fornire la prestazione (ESERCITAZIONI) Attività preparatoria (INFORMAZIONI SUI CONTESTI AZIENDALI; SICUREZZA ) PRESTAZIONI COMPLEMENTARI (Laboratori, Project Work, Simulazioni ) CONTRIBUTI TECNICO- PROFESSIONALI MATERIALI DIDATTICI INFORMAZIONI TUTORING E MENTORSHIP De-contestualizzazione delle esperienze (RIELABORAZIONE CONCETTUALIZZAZIONE)
30 PRESTAZIONI COMPLEMENTARI (A SCUOLA) PRESTAZIONI IN AZIENDA DURANTE IL TIROCINIO PROGETTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO TRIENNALE IN ALTERNANZA
31 Programmazione didattica performance OBIETTIVI LA PROGETTAZIONE DELL ALTERNANZA contesto criteri Progettazione alternanza L alternanza è una strategia formativa che integra le attività della programmazione disciplinare Le situazioni concrete in cui si attueranno le attività in alternanza (sia a scuola che in azienda) descrivono il contesto in cui ciascuno studente dovrà realizzare la performance I criteri con cui la performance verrà valutata come adeguata descrivono le condizioni attraverso le quali l obiettivo di apprendimento potrà considerarsi raggiunto competenze Contesto e criteri devono essere stabiliti in relazione al livello di preparazione con cui lo studente entra nel percorso in alternanza 31
32 La scelta delle competenze-obiettivo
33 CONDIZIONI PER L EFFICACIA DEL PERCORSO FORMATIVO IN ALTERNANZA Definire bene gli obiettivi La definizione degli obiettivi deve considerare: la performance (ciò che deve essere in grado di fare lo studente) le condizioni (cioè il contesto in cui deve essere realizzata la performance, molto diverso se si tratta dell aula, di un laboratorio o di un reparto aziendale) il criterio di verifica (i parametri di misurazione della prestazione e la soglia per cui essa è considerata accettabile). 33
34 PASSAGGI IMPORTANTI PER PROGETTARE L ALTERNANZA 1. definire gli obiettivi dell alternanza in termini di performance, contesto e criteri 2. graduare gli obiettivi (livelli eqf: autonomia e responsabilità) in rapporto all anno di studio (3, 4 e 5 ) 3. agganciare le prestazioni alle competenze del profilo in uscita (Linee Guida del Riordino) e verificare il grado di copertura di ciascuna competenza scuole scuole e aziende insieme 34
35 PER GRADUARE GLI OBIETTIVI Conoscenza pratica e teorica in ampi contesti in un ambito di lavoro o di studio Livello 4 Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a risolvere problemi specifici in un campo di lavoro o di studio Sapersi gestire autonomamente, nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti. Sorvegliare il lavoro di routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attività lavorative o di studio Conoscenza di fatti, principi, processi e concetti generali, in un ambito di lavoro o di studio I LIVELLI EQF Livello 3 Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a svolgere compiti e risolvere problemi scegliendo e applicando metodi di base, strumenti, materiali ed informazioni Assumere la responsabilità di portare a termine compiti nell'ambito del lavoro o dello studio. Adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei problemi Livello 2 Conoscenza pratica di base in un ambito di Abilità cognitive e pratiche di base lavoro o di studio necessarie all'uso di informazioni pertinenti per svolgere compiti e risolvere problemi ricorrenti usando strumenti e regole semplici Lavoro o studio sotto la supervisione con un certo grado di autonomia
36 La progettazione dell alternanza A COMPETENZE descritte in termini di performance B C B C B C PRESTAZIONE ATTESA 3 anno 4 anno 5 anno CONTESTO PRESTAZIONE CONTESTO PRESTAZIONE CONTESTO Aula Labor Tiroc Home ATTESA Aula Labor Tiroc Home ATTESA Aula Labor Tiroc Home 36
37 Il progetto formativo individuale Competenze Competenze Descritte in termini di performance PRESTAZIONI NEL CONTESTO: Cosa gli faccio fare perché possa eseguire la prestazione? Livello al quale è eseguita la prestazione NV A scuola In azienda Ogni prestazione può essere fornita più volte, in contesti diversi (a scuola aula o laboratorio, in azienda in processi o reparti diversi) Ogni prestazione può essere fornita nei diversi anni (3,4,5), a diversi livelli di complessità e con diversi gradi di autonomia (in affiancamento, sotto la supervisione, soggetta a controllo ; applicando le istruzioni, rispettando i requisiti, individuando le soluzioni ) 37
38 FASE 2: IL PROGETTO FORMATIVO INDIVIDUALE contesto Progettazione alternanza performance OBIETTIVI criteri Progetto formativo individuale IL PROGETTO FORMATIVO INDIVIDUALE È STABILITO NEL CONTRATTO FORMATIVO CON AZIENDA E STUDENTE IL CONTRATTO FORMATIVO COMPRENDE LA VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL PROGETTO FORMATIVO INDIVIDUALE È IL «PUNTO DI COERENZA» DELL INTERO PERCORSO
39 SCHEDA INDIVIDUALE: PROGETTO STABILITO CON L AZIENDA competenza Competenze Descritte in termini di performance Selezione prestazioni eseguibili PRESTAZIONI NEL CONTESTO: Cosa gli faccio fare perché possa eseguire la prestazione? Nell azienda ospitante N V Livello al quale è eseguita la prestazione Selezionare dall elenco delle prestazioni quelle che sarà possibile far eseguire allo studente in tirocinio, tenendo conto: delle caratteristiche/possibilità dell azienda della durata e degli orari del tirocinio
40 FASE 3: REALIZZAZIONE E CONTROLLO DELL ALTERNANZA performance contesto controllo Realizzazione delle prestazioni previste dal progetto individuale OBIETTIVI criteri Valutazione performance Lo studente ha potuto fornire le prestazioni richieste ( = sono stati rispettati gli OBIETTIVI)? Gli sono state garantite le condizioni operative previste ( = è confermato o cambiato il CONTESTO)? Le prestazioni sono state valutate come concordato ( = sono stati rispettati i CRITERI)? Quali VARIAZIONI sono state apportate al progetto formativo? Come sono state gestite? Quali effetti hanno prodotto?
41 La valutazione del percorso in alternanza Valutazione delle prestazioni rese dallo studente, da parte del tutor aziendale Autovalutazione delle prestazioni che ha reso, da parte dello studente Valutazione delle prestazioni eseguite dallo studente per la parte realizzata a scuola, da parte del tutor scolastico SCALA A 4 LIVELLI PROPOSTA DA USR LOMBARDIA 41
42 La valutazione del percorso in alternanza LA SCALA DI VALUTAZIONE N V realizza il compito in modo non adeguato (non rispetta buona parte delle specifiche/istruzioni ricevute) realizza il compito in modo parzialmente adeguato (non rispetta alcune specifiche/istruzioni ricevute) realizza il compito in modo adeguato (rispetta interamente le specifiche/istruzioni ricevute) realizza il compito in modo più che adeguato (dando un contributo personale autonomo al raggiungimento del risultato) non verificabile (per ragioni non riconducibili allo studente) 42
43 La valutazione degli apprendimenti Prestazioni che fanno riferimento alle competenze di profilo, «agganciate» alle discipline Aspetti che concorrono alla valutazione del comportamento Contributo alla formulazione del giudizio finale 43
44 La gestione dell alternanza scuola lavoro nel curricolo scolastico Piano triennale offerta formativa Progetto ASL Diario di bordo studente Prestazioni progettazione curriculare extracurriculare educativa ed organizzativa Competenze obiettivo, contesto, discipline coinvolte, modalità realizzative, modalità di valutazione Report tutor interno ed esterno Criteri Scala di valutazione QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTAZIONE DI CLASSE E PROGETTO INDIVIDUALE ATTUAZIONE VALUTAZIONE 44
45 LA VALUTAZIONE DELL APPRENDIMENTO IN ALTERNANZA contesto performance Valutazione performance criteri OBIETTIVI competenze certificazione Valutazione apprendimenti 45
46 SCHEDA INDIVIDUALE PROGETTAZIONE- VALUTAZIONE competenza Competenze Descritte in termini di performance Selezione prestazioni eseguibili PRESTAZIONI NEL CONTESTO: Cosa gli faccio fare perché possa eseguire la prestazione? Livello al quale è eseguita la prestazione Nell azienda ospitante NV
47 VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE competenza Competenze Descritte in termini di performance PRESTAZIONI NEL CONTESTO: Cosa gli faccio fare perché possa eseguire la prestazione? Livello al quale è eseguita la prestazione NV A scuola In azienda 1 AGGANCIARE le prestazioni alle competenze del Riordino (da certificare) 3 esprimere la sintesi come CERTIFICAZIONE DEL GRADO DI POSSESSO DELLA COMPETENZA 2 «combinare» in una SINTESI tutte le valutazioni di tutte le prestazioni agganciate alla stessa competenza 47
48 La programmazione didattica ALLINEARE GLI APPRENDIMENTI Tenendo conto che le esperienze formative in tirocinio sono diverse per ciascuno studente: 1. stabilire le modalità di condivisione degli apprendimenti con tutta la classe (comunicazione dei contenuti qualificanti dei tirocini; attività di formazione peer-to-peer; project work guidati dall azienda ) 2. organizzare l eventuale ripresa di contenuti essenziali trattati a scuola in assenza di uno o più studenti (attraverso lo studio individuale, la fornitura di sussidi didattici, la gestione di sessioni d aula o di laboratorio supplementari) 3. valutare gli apprendimenti acquisiti (e le competenze sviluppate) nel corso delle attività di allineamento (utilizzando gli stessi criteri definiti in sede di programmazione dell alternanza) 48
49 Modello per la realizzazione della formazione in alternanza 49
50 Gli strumenti per le scuole Il database per la progettazione dell alternanza 50
51 Gli strumenti per le scuole Il database per la progettazione dell alternanza 51
52 Decreto legislativo 13 aprile 2017 n. 62 Esami di stato nel secondo ciclo di istruzione Percorsi di alternanza necessari per l ammissione L esperienza di alternanza scuola-lavoro diviene obbligatoriamente oggetto di esposizione sotto forma di una breve relazione e/o un elaborato multimediale. Il curriculum dello studente (art. 1, co. 28, L. 107/2015) individua il profilo dello studente associandolo a un'identità digitale e raccoglie tutti i dati utili anche ai fini dell'orientamento e dell'accesso al mondo del lavoro, relativi al percorso degli studi, alle competenze acquisite, alle eventuali scelte degli insegnamenti opzionali, alle esperienze formative anche in alternanza scuola-lavoro e alle attività culturali, artistiche, di pratiche musicali, sportive e di volontariato, svolte in ambito extrascolastico. 52
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