Valutazione e certificazione delle competenze in alternanza scuola lavoro. U.S.R. Ambito Territoriale di Bergamo Gisella Persico

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1 Valutazione e certificazione delle competenze in alternanza scuola lavoro U.S.R. Ambito Territoriale di Bergamo Gisella Persico Bergamo, 15 novembre 2016

2 Il sito MIUR le FAQ

3 Le FAQ forniscono risposte a quesiti relativi a tre ambiti: Organizzazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro Funzione tutoriale Salute e sicurezza in alternanza scuola lavoro 3

4 Organizzazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro (1) L alternanza scuola lavoro è una metodologia didattica svolta sotto la responsabilità dell istituzione scolastica Il giovane rimane giuridicamente uno studente (non si configura un rapporto di lavoro) Le competenze sviluppate nei contesti operativi integrano quelle scolastiche al fine di realizzare il profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi Il progetto o i progetti di alternanza elaborati dalla scuola devono essere inseriti all interno del piano triennale dell offerta formativa e declinati, attuati e valutati dai singoli Consigli di classe, che dovranno predisporre i percorsi formativi personalizzati 4

5 Organizzazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro (2) E opportuno adeguare i progetti alle esigenze specifiche degli studenti ed evitare l applicazione di modelli standardizzati di alternanza Le attività di alternanza sono obbligatorie per gli studenti del secondo biennio e quinto anno (per l a.s. 2016/17 solo secondo biennio) Le attività di alternanza possono essere svolte sia all interno del monte ore annuale delle lezioni che durante la sospensione delle attività didattiche Per la validità dei periodi di alternanza è necessario che lo studente frequenti almeno tre quarti del monte ore previsto dal progetto 5

6 Organizzazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro (3) I periodi di alternanza che si svolgono durante l attività didattica, concorrono al calcolo del limite minimo di frequenza delle lezioni, pari ad almeno tre quarti dell orario annuale personalizzato I corsi professionalizzanti frequentati autonomamente dagli studenti a proprie spese non possono essere compresi nel monte ore riservato alle esperienze di alternanza scuola lavoro così come altre esperienze formative, pur validissime, organizzate dalla scuola E possibile computare le attività svolte all interno dell azienda agraria annessa all istituzione scolastica nell ambito del monte ore dedicato all alternanza 6

7 Organizzazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro (4) E affidata all autonomia della singola istituzione scolastica la scelta degli strumenti progettuali ed organizzativi più efficaci per dare visibilità alle esperienze e competenze acquisite dagli studenti all estero Gli studenti che praticano attività sportive agonistiche possono svolgere i periodi alternanza anche presso gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, attivando una specifica convenzione Nel caso di attività pomeridiane di alternanza rivolte a studenti che frequentano il Conservatorio, è opportuno che la scuola metta a punto un progetto personalizzato che tenga conto di tali impegni 7

8 Organizzazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro (5) L'alternanza scuola lavoro può essere svolta anche presso enti no profit e associazioni di volontariato Con le risorse finanziarie assegnate, possono essere retribuiti i tutor scolastici interni per le attività prestate oltre il proprio orario di servizio, anche in forma forfettaria L alternanza scuola lavoro può essere attivata anche per gli studenti quindicenni così come previsto dal d. lgs. 77/05. In questo caso non vi sono gli obblighi orari previsti dalla Legge 107/15 8

9 Funzione tutoriale Con le risorse finanziarie assegnate, possono essere retribuiti i tutor scolastici interni per le attività prestate oltre il proprio orario di servizio, anche in forma forfettaria Non è possibile prevedere compensi per i tutor aziendali nell esercizio della loro funzione tutoriale Non è obbligatoria la presenza del tutor scolastico in azienda durante lo svolgimento delle attività di alternanza E obbligatoria la presenza del tutor formativo esterno durante le attività svolte nella struttura ospitante 9

10 Salute e sicurezza in alternanza (1) Compete all istituzione scolastica la formazione generale in tema di salute e sicurezza, che viene certificata da un attestato di frequenza e superamento della prova di verifica Compete alla struttura ospitante la realizzazione dell eventuale formazione specifica in tema di salute e sicurezza. Qualora la struttura ospitante non fosse in grado di assicurare la formazione specifica, può delegare la scuola ad impartirla. Gli accordi sono definiti nell'ambito della Convenzione sottoscritta tra scuola e struttura ospitante nella quale sono dettate le disposizioni sul soggetto a carico del quale rimane l'onere della formazione. 10

11 Salute e sicurezza in alternanza (2) Si possono prevedere accordi in modo che i prescritti adempimenti si considerino assolti mediante visita medica preventiva del medico competente dell'istituzione scolastica, ovvero dal dipartimento di prevenzione dell'ats. Qualora sussistano rischi specifici in base al documento di valutazione dei rischi, sarà cura della struttura ospitante accertare preliminarmente l'assenza di controindicazioni alle attività a cui gli studenti saranno destinati. La sorveglianza sanitaria potrà essere assicurata dall'istituzione scolastica, in presenza di specifiche convenzioni attivate dagli USR con le ATS locali o altre strutture pubbliche che dispongano di personale sanitario in possesso dei requisiti prescritti 11

12 Valutazione e certificazione delle competenze in alternanza scuola lavoro

13 D.Lgs. 15 aprile 2005, n. 77, art. 5 Il tutor formativo esterno fornisce all'istituzione scolastica ogni elemento atto a verificare e valutare le attività dello studente e l'efficacia dei processi formativi. 13

14 D.Lgs. 15 aprile 2005, n. 77, art. 6 L'istituzione scolastica, tenuto conto delle indicazioni fornite dal tutor formativo esterno, valuta gli apprendimenti degli studenti in alternanza. Le istituzioni scolastiche o formative rilasciano, a conclusione dei percorsi in alternanza, una certificazione relativa alle competenze acquisite nei periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro. 14

15 GUIDA OPERATIVA (1) apprendimento come risultato multifattoriale di un processo riconoscimento degli apprendimenti sviluppati in ambito anche informale e non formale valutazione accertamento di processo e di risultato (prove esperte, schede di osservazione, diari di bordo ) valutazione finale competenze trasversali osservazione strutturata degli atteggiamenti e dei comportamenti dello studente 15

16 GUIDA OPERATIVA (2) fasi per l accertamento delle competenze: descrizione delle competenze attese accertamento delle competenze in ingresso programmazione degli strumenti e azioni di osservazione verifica dei risultati delle fasi intermedie accertamento delle competenze in uscita 16

17 GUIDA OPERATIVA (3) La valutazione finale degli apprendimenti viene attuata dal Consiglio di classe, tenuto conto delle attività di valutazione in itinere svolte dal tutor esterno La valutazione del percorso in alternanza è parte integrante della valutazione finale dello studente ed incide sul livello dei risultati di apprendimento conseguiti nel secondo biennio e nell ultimo anno del corso di studi 17

18 GUIDA OPERATIVA (4) Il Consiglio di classe procede: a) alla valutazione degli esiti delle attività di alternanza e della loro ricaduta sugli apprendimenti disciplinari e sul voto di condotta; le proposte di voto dei docenti del Consiglio di classe tengono esplicitamente conto dei suddetti esiti; b) all attribuzione dei crediti in coerenza con i risultati di apprendimento in termini di competenze acquisite coerenti con l indirizzo di studi frequentato. 18

19 GUIDA OPERATIVA (5) Nella valutazione dei percorsi in regime di alternanza scuola lavoro per gli alunni diversamente abili, con disturbi specifici di apprendimento (DSA) e bisogni educativi speciali (BES), valgono le stesse disposizioni compatibilmente con quanto previsto dalla normativa vigente. 19

20 GUIDA OPERATIVA (6) Per la validità dell anno scolastico è stabilito che: a. se i periodi di alternanza si svolgono durante l attività didattica, la presenza dell allievo va computata ai fini del raggiungimento del limite minimo di frequenza, oltre che ai fini del raggiungimento del monte ore previsto dal progetto di alternanza; b. se i periodi di alternanza si svolgono, del tutto o in parte, durante la sospensione delle attività didattiche la presenza dell allievo concorre alla validità del solo percorso di alternanza (almeno tre quarti del monte ore previsto dal progetto). 20

21 GUIDA OPERATIVA (7) Esame di Stato Le commissioni predispongono la terza prova scritta tenendo conto anche delle competenze, conoscenze ed abilità acquisite dagli allievi e certificate congiuntamente dalla scuola e dalla struttura ospitante, nell ambito delle esperienze condotte in alternanza 21

22 GUIDA OPERATIVA (8) Esame di Stato Nell ambito del colloquio, possono essere valorizzate le esperienze di alternanza scuola lavoro realizzate dallo studente. 22

23 GUIDA OPERATIVA (9) Esame di Stato In esito ai risultati degli esami di Stato, l istituzione scolastica attesta le competenze acquisite dallo studente, ricorrendo, ove ritenuto opportuno, al modello allegato all Ordinanza annuale sugli esami di Stato e indicando le competenze acquisite in alternanza. 23

24 Documenti aa. ss. precedenti Modello di scheda di valutazione del tutor aziendale Modello di scheda di valutazione del tutor scolastico Modello di scheda di autovalutazione dello studente Modello di scheda di sintesi valutazione del Consiglio di Classe Modello di Dichiarazione delle competenze acquisite in alternanza 24

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