B.8. Illuminazione dello spazio stradale
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- Teodoro Manzoni
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1 .8 Illuminazione dello spazio stradale Cfr. Scheda A1 Per illuminazione dello spazio stradale si intende la predisposizione di condizioni illuminotecniche in grado di connotare qualitativamente lo spazio pubblico e assicurare, per tutti gli utenti, la sicurezza generale e la fruizione sia del campo stradale in senso stretto carreggiata e marciapiedi sia di quelle superfici piazze, slarghi, porticati, facciate ecc. che non appartengono funzionalmente alla strada ma contribuiscono in modo rilevante alla composizione dello spazio stradale. In questo senso, si distinguono le seguenti tipologie: illuminazione stradale si tratta dell illuminazione volta a garantire la sicurezza e la funzionalità delle strade, marciapiedi inclusi (ai sensi della direttiva SLG 202 dell Associazione Svizzera per la luce); illuminazione dei fianchi stradali si tratta dell illuminazione volta a garantire la sicurezza, la fruibilità e l attrattiva di quelle superfici che, pur senza appartenere funzionalmente alla strada, contribuiscono a definire lo spazio stradale; questa tipologia di illuminazione può essere pubblica, per esempio nel caso di una piazza o della facciata di un edificio pubblico, o privata, per esempio nel caso di facciate private, vetrine, insegne ecc. Versione: 09/
2 1. Obiettivi generali L illuminazione dello spazio stradale va concepita in una chiara visione progettuale d insieme, considerando tutti gli elementi che lo strutturano; quindi, oltre alla carreggiata, anche le facciate, i monumenti, le alberature, gli elementi d arredo urbano, la segnaletica verticale e orizzontale ecc. Va prestata la massima attenzione agli elementi preesistenti pregiati, quali per esempio comparti monumentali, beni culturali o alberature ben sviluppate, che vanno valorizzati. Cfr. Scheda A1 Cap Scopi ed effetti desiderati dell illuminazione dello spazio stradale della luce, ma anche dei corpi illuminanti sono: garantire la visibilità reciproca tra tutti gli utenti della strada, per migliorare la sicurezza (oggettiva e soggettiva) e rendere la fruizione dello spazio stradale gradevole e comoda anche nelle ore serali e notturne; facilitare l orientamento anche di sera e di notte; strutturare lo spazio stradale, per valorizzarlo sia nella sua percezione diurna, sia in quella serale e notturna, marcando sequenze e centralità, evidenziando luoghi pregiati, emergenze architettoniche o contesti di particolare pregio ecc. A tale scopo è importante che i corpi illuminanti, oltre a garantire la necessaria funzione di sicurezza, fungano anche da elemento architettonico e compositivo, sia attraverso la loro fisicità sia attraverso il disegno della luce e delle ombre. Tali obiettivi vanno perseguiti tenendo in debita considerazione gli aspetti ambientali, con particolare riferimento ai problemi dell inquinamento luminoso e dello spreco di energia elettrica. Cfr. Raccomandazioni UFAFP Prevenzione delle emissioni luminose Cfr. Linea guida DT - SPAAS Linee guida per la prevenzione dell inquinamento lumionoso 8 2
3 2. Applicazione 2.1. Illuminazione stradale V.pag. 8 1 Dir. SLG 202 dell Associazione Svizzera per la luce Effetti dell illuminazione stradale sull ambiente urbano in generale I corpi illuminanti (candelabri) caratterizzano lo spazio stradale tramite la loro presenza fisica, in particolare durante il giorno, e tramite il fascio di luce emanato di sera e di notte. L illuminazione stradale deve avvenire tramite luce diretta dall alto; l altezza del punto luce è correlata alla distanza tra i corpi illuminanti. La scelta dell altezza influenza quindi direttamente la frequenza dei candelabri. Questo fatto va considerato e sfruttato per strutturare lo spazio stradale in modo consapevole. Forma e aspetto generale del corpo illuminante Un candelabro può essere appariscente, attirare l attenzione anche durante il giorno e rappresentare quindi un elemento importante di strutturazione e arredo della strada e dello spazio stradale in generale. Laddove si vuole dare maggiore importanza ad altri elementi architettonici e/o paesaggistici, è opportuno scegliere corpi illuminanti semplici. Un sovraccarico di elementi appariscenti è da evitare o valutare attentamente. Intensità dell illuminazione Di base l intensità di luce deve rispondere alle norme citate. Ciò nondimeno, attraverso una consapevole combinazione dell illuminazione stradale e di quella dei fianchi stradali è possibile ottenere effetti e risultati tali da evidenziare l attraversamento di settori di carattere diverso, quali centri oppure comparti di particolare pregio urbanistico o architettonico. Percezione da parte di conducenti, ciclisti e pedoni Di regola la luce trasmette un senso di sicurezza e permette di fruire degli spazi stradali in modo sicuro e comodo anche nelle ore serali e notturne. Un illuminazione troppo intensa o ad altezze inadeguate può provocare abbagliamenti che influiscono negativamente sulla percezione visiva. L abbagliamento diretto è fonte di disturbo per tutti gli utenti della strada e va evitato, soprattutto per motivi di sicurezza. Per il pedone, una luce troppo forte può inoltre creare disagio in quanto rende difficoltosa la percezione degli oggetti e dei movimenti al di fuori dal fascio di luce. Alle pagine seguenti si illustra una scelta rappresentativa (non esaustiva) delle molteplici possibilità di disposizione dell illuminazione stradale. 8 3
4 Sezione 1. Illuminazione unilaterale Effetto dei corpi illuminanti Strutturano lo spazio stradale in modo asimmetrico. Effetto della luce Distribuzione omogenea, secondo le norme in vigore. Eseguita con corpi illuminanti neutri, poco appariscenti e posati a intervalli lunghi, può rappresentare una soluzione funzionale e discreta, con poca incidenza sullo spazio stradale. Eseguita con corpi illuminanti più bassi, appariscenti e caratteristici, e posati con un ritmo più serrato, sottolinea i due lati di una strada in modo differente. 8 4
5 Esempi Giubiasco alerna 8 5
6 Sezione 2. Illuminazione su ambedue i lati Effetto dei corpi illuminanti Evidenziano la simmetria dell asse stradale; a dipendenza della frequenza e del disegno dei candelabri, risulta una separazione più o meno netta dello spazio pedonale dalla carreggiata. Effetto della luce Distribuzione omogenea, secondo le norme in vigore. Questa disposizione può rivelarsi adeguata nei casi in cui si desideri sottlineare i due lati di una strada con funzioni analoghe. 8 6
7 Esempi ellinzona Sementina 8 7
8 Sezione 3. Illuminazione centrale Effetto dei corpi illuminanti A dipendenza della forma, dell altezza e della frequenza dei candelabri, come pure dell uso di eventuali altri elementi d arredo, quali alberature, si possono ottenere risultati molto diversi, tendenti a unificare lo spazio stradale o, viceversa, a suddividerlo. Effetto della luce Distribuzione omogenea, secondo le norme in vigore. Può risultare adeguata per strade molto larghe e trafficate. La fascia centrale può fungere da area di protezione per pedoni in attraversamento. Cfr. Scheda 4 8 8
9 Esempi Giubiasco Manno 8 9
10 Sezione 4. Illuminazione sospesa Effetto dei corpi illuminanti Incidono poco o nulla sulla strutturazione fisica dello spazio stradale. Effetto della luce Distribuzione omogenea, secondo le norme in vigore. Può essere adeguata per settori stradali o piazze in cui si mira a dare omogeneità allo spazio pubblico, senza evidenziare punti o emergenze particolari. 8 10
11 Esempi Fuori Cantone Carona 8 11
12 2.2 Illuminazione dei fianchi stradali Per poter disegnare al meglio lo spazio stradale (diurno e notturno) è possibile e auspicabile considerare anche le modalità d illuminazione delle altre superfici orizzontali e verticali che concorrono, oltre alla strada stessa, a definirlo. Ciò consente di valorizzare aree caratteristiche oppure settori stradali che richiedono un attenzione distinta da parte del conducente, o ancora per mettere in risalto monumenti, fronti edificati di pregio o elementi d arredo particolari. Si tratta in genere d illuminazione integrata nell arredo urbano, la cui collocazione (così come la variazione d intensità della luce e le fattezze del dispositivo), può essere variegata e così suddivisa: dall alto; lateralmente (altezza media); dal basso (a pavimento); questa soluzione è ammissibile solo se non si pone in contrasto con gli obiettivi ambientali di lotta all inquinamento luminoso (per esempio nel caso di un porticato). L illuminazione dei fianchi stradali non deve comunque incidere negativamente sulla sicurezza. Occorre altresì prestare particolare attenzione all inserimento paesaggistico e al risultato finale: abbinamento tra illuminazione stradale, illuminazione dei fianchi stradali, elementi di arredo e contesto generale. Particolare attenzione meritano pure le illuminazioni private ai fianchi delle strade: insegne, vetrine, entrate di edifici, intere facciate ecc. Anche in questo caso valgono gli obiettivi generali enunciati in entrata e i principi appena esposti. Il Comune può anche fissare delle regole per l illuminazione privata (oltre a quella pubblica) lungo le strade, attraverso un piano di illuminazione o norme di attuazione specifiche (regolamento comunale) atte a meglio gestire l illuminazione in funzione delle specificità delle differenti aree comunali. In quelle più sensibili la presenza o il mantenimento di aree poco illuminate è da privilegiare. 8 12
13 alerna Illuminazione stradale e dei fianchi stradali
14 3. Attuazione Di regola, indipendentemente dalla tipologia di corpo illuminotecnico, qualsiasi progetto di riqualificazione stradale deve contemplare la verifica delle condizioni di illuminazione pubblica, effettuata dall Azienda elettrica o comunque da uno specialista. Tale verifica deve essere eseguita secondo la Direttiva SLG 202 (2016) dell Associazione Svizzera per la luce e delle relative norme SN TR , SN EN , SN EN e SN EN per tutto il tratto di strada interessato dall intervento. A livello di esigenze minime d illuminazione si segnalano le seguenti condizioni di attuazione: la classe d illuminazione M per il traffico motorizzato (ai sensi della SN TR 12201) è definita secondo la tipologia e configurazione della strada, il volume e la composizione del traffico censito, la velocità massima autorizzata; per ogni classe di illuminazione è definito un valore minimo necessario (espresso in cd x m2) in funzione della tipologia di rivestimento bituminoso e delle proprietà riflettenti; tale valore minimo, calcolato ai sensi della direttiva SN EN 13201, deve essere garantito uniformemente lungo tutto il tratto di strada interessato; per le zone di conflitto, o i punti particolari/sensibili, o in caso di presenza rilevante di pedoni e ciclisti, si rimanda alle indicazioni specifiche della direttiva SN EN Se le condizioni attuali non sono sufficienti e non rispettano i parametri della Direttiva SLG 202, il progetto deve contemplare un potenziamento dell illuminazione pubblica che permetta di rispettare i parametri dettati da tali normative (in particolare, i requisiti della norma SN EN ). 8 14
15 A livello di esecuzione valgono le seguenti disposizioni: altezza e disposizione longitudinale dei corpi illuminanti - l altezza dei punti luce e la loro frequenza sono in stretta correlazione e vanno valutate in base alle esigenze effettive; è imperativo garantire il rispetto delle condizioni funzionali di illuminazione come richiesto dalla Direttiva SLG; tuttavia è importante rilevare che le condizioni mi nime d illuminazione possono essere rispettate anche con candelabri più bassi disposti con maggiore frequenza; tipo di illuminazione - l illuminazione stradale deve essere garantita tramite luce diretta; - l illuminazione dei fianchi stradali può essere proposta tramite luce diretta o indiretta; - l utilizzo delle nuove lampade LED permette un illuminazione efficiente e risparmiosa. La tonalità di luce da privilegiare è quella del bianco caldo, ossia con una temperatura uguale o inferiore a 3000 kelvin. Pure interessante e da valutare in fase di progettazione dell impianto è la possibilità di diminuire l intensità dell illuminazione ( dimmeraggio ) in funzione della presenza o meno di traffico / dell utenza; raccomandazioni particolari relative all effetto di abbagliamento - da evitare in tutti i casi; raccomandazioni particolari relative all inquinamento luminoso e alla dispersione di luce ed energia - devono essere rispettate le raccomandazioni sulla prevenzione delle emissioni luminose redatte dall Ufficio federale dell ambiente, delle foreste e del paesaggio nel 2005, le Linee guida per la prevenzione dell inquinamento luminoso redatte dal Dipartimento del territorio del Cantone Ticino nel 2007, la giurisprudenza (cfr. GE 1C_ e GE 1C_ ) e l art. 11 della Legge federale sulla protezione dell ambiente; - l impianto deve essere debitamente schermato in modo che l illuminazione si limiti a ciò che si intende illuminare e non venga dispersa ai lati e all orizzonte oltre misura; - l intensità deve essere limitata al minimo indispensabile in modo da illuminare correttamente ciò che si desidera rendere visibile. - l illuminazione deve essere spenta o ridotta nelle fasce orarie contraddistinte da scarsa utenza, fermo restando che la sicurezza di quest ultima sia garantita. 8 15
16 esigenze/regole di manutenzione - di regola, l installazione e la manutenzione dell impianto di illuminazione è a carico del Comune. distanze - la posizione del corpo illuminante dal bordo della carreggiata deve rispettare sia le norme VSS e 201 sia l art. 103 cpv. 4 dell Ordinanza sulla segnaletica stradale (OSStr). - concretamente, si distinguono i casi di applicazione illustrati di seguito. Cfr. Art. 28 Legge sulle strade Cfr. Scheda A3 min. 1.2m min. 0.3m min. 0.3m min. 0.3m 8 16
17 alerna Illuminazione dello spazio stradale
18 3. Casi particolari Nell ambito della verifica di idoneità di un passaggio pedonale o di un attraversamento senza precedenza al pedone, la norma VSS richiede espressamente la verifica illuminotecnica ai sensi della Direttiva SLG 202. Su questo tema si rimanda alla scheda specifica. Cfr. Scheda
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