SCHEDE DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTI RILEVANTI PER I CITTADINI ED I LAVORATORI SIAD

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1 Siad :58 Pagina 1 SCHEDE DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTI RILEVANTI PER I CITTADINI ED I LAVORATORI SIAD

2 Siad :58 Pagina 2 Le più recenti normative in termini di sicurezza ed ambiente emanate negli ultimi anni hanno conferito ampi e severi compiti di verifica e controllo ai vari organi competenti. Ed hanno imposto procedure più severe alle aziende presenti sul territorio in termini di prevenzione e controllo. Questo fa si che, per poter operare, gli stabilimenti presenti nell area del Comune di Genova debbano attenersi al rigoroso rispetto delle leggi e delle procedure necessarie. Il Comune di Genova Settore Tutela Ambiente - ha prontamente recepito dapprima il D.P.R. 175/88 ed ora il Decreto Legislativo 334/99 mettendo in atto tutti gli strumenti necessari a renderlo operativo sia dal punto di vista amministrativo che da quello della trasparenza e della comunicazione di cui questo volumetto è un concreto esempio. Il Decreto Legislativo 334/99 del 17 Agosto 1999 dà attuazione alla direttiva 98/62/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose. Nel presente documento sono definiti stabilimenti le industrie in cui sono presenti sostanze pericolose in quantità uguali o superiori a quelle stabilite dal Decreto Legislativo. Si intende per presenza di sostanze pericolose la presenza di queste nello stabilimento in quantità uguale o superiore a quelle indicate nel Decreto stesso. Le aziende che, per tipologia e quantità di sostanze pericolose trattate sono tenute a presentare una notifica devono rendere noto in particolare tutti i dati relativi a: Sede e ragione sociale del gestore dello stabilimento Nominativo e funzione dei responsabili dello stabilimento Sostanze utilizzate, loro quantità e forma fisica Le notizie che consentano di individuare le sostanze pericolose o la categoria di sostanze pericolose la loro quantità e forma fisica L attività in corso o prevista dell impianto o del deposito L ambiente immediatamente circostante lo stabilimento con, in particolare, gli elementi che potrebbero causare un incidente rilevante o aggravarne le conseguenze. 2 3

3 Siad :58 Pagina 4 Inoltre, al fine di promuovere costanti miglioramenti della sicurezza il gestore deve redigere un documento che definisce la propria politica di prevenzione degli incidenti e che riporta l articolazione del sistema di gestione della sicurezza che intende adottare depositato in azienda ed aggiornato ogni due anni. Sul territorio di Genova sono attualmente presenti 13 stabilimenti soggetti alla presentazione della notifica. Essere uno stabilimento a rischio di incidente rilevante non significa necessariamente essere un pericolo per la collettività se si adottano adeguate misure di sicurezza dal punto di vista della progettazione, costruzione, gestione e manutenzione degli impianti. Pertanto per meglio renderne comprensibili i contenuti anche ad un pubblico non tecnico, tali schede sono precedute da una guida alla lettura. Il presente volumetto contiene anche le informazioni generali sulle misure di sicurezza da adottare e alcuni suggerimenti sulle norme di comportamento da osservare in caso di incidente. l Assessore allo Sviluppo Sostenibile Elio Volpone Il Decreto citato stabilisce, tra l altro, che il Comune ove è localizzato uno stabilimento soggetto a notifica, porti a conoscenza della popolazione le informazioni fornite dal gestore dello stabilimento. Il Comune di Genova, attraverso il Settore Tutela Ambiente, ha redatto i presenti manuali che contengono le schede di informazione presentate dai singoli stabilimenti proprio allo scopo di garantire la massima trasparenza ed una informativa completa e di facile accesso. 4 5

4 Siad :58 Pagina 6 Comportamento da seguire in caso di incidente rilevante salvo ulteriori disposizioni delle Autorità. ripararsi in luoghi chiusi o rimanervi; chiudere i locali ricreativi e gli esercizi pubblici; non andare a prendere i bambini a scuola (sono protetti, a loro pensano gli insegnanti); evitare l uso di ascensori; chiudere tutte le porte e le finestre e tenere chiuse anche le persiane, gli avvolgibili e le tende; spegnere i sistemi dl riscaldamento e le fiamme libere; (fornelli, stufette) spegnere gli apparecchi condizionatori e chiudere ogni altra sorgente di aria esterna per limitarne il ricambio; non usare per scopi alimentari l acqua eroga ta dalle reti idriche comunali; rimanere in ascolto di notizie tramite radio e/o televisione e/o altoparlanti; non fermarsi con l auto nelle zone interessate dall evento; evitare l uso dell auto per non intralciare i mezzi di soccorso; non usare il telefono (lasciare libere le linee per le comunicazioni di emergenza); non telefonare all azienda. 6 7

5 Siad :58 Pagina 8 La Scheda di informazione La scheda compilata a cura dei gestori degli stabilimenti è costituita da 9 sezioni: le prime sette più generali le ultime due più tecniche. Di seguito troverete: le prime sette sezioni, come sono state inviate dai gestori degli stabilimenti. I gestori degli stabilimenti sono tenuti a riportare tutte le informazioni disponibili nelle schede. Questo depliant È destinato ai cittadini che vivono e operano vicino alle aziende classificate a rischio ed ai lavoratori che vi operano. È stato realizzato per essere uno strumento di semplice ma precisa comprensione della scheda di informazione 8 9

6 Siad :58 Pagina 10 Nome della Società Stabilimento/ deposito di comune ragione sociale indirizzo provincia Informazione di base sull azienda, l attività e localizzazione. Riferimenti aziendali e nominativi per informazioni sui rischi presenti e le misure di prevenzione e sicurezza previste al suo interno. Questa sezione consente di identificare: Portavoce della Società (se diverso dal Responsabile) nome cognome La società ha presentato la notifica prescritta dall art. 6 del D.Lgs. La società ha presentato il rapporto di sicurezza prescritto dall art. 8 del D.Lgs. telefono La società ha presentato la relazione di cui all art. 5 comma 4 del D.Lgs. fax la società; la sua localizzazione poichè in caso di incidente è coinvolta solo una parte del territorio; i suoi responsabili, in particolare: il portavoce della società per l informazione; La persona a cui ci si rivolge per avere ulteriori informazioni; il responsabile dello stabilimento; se il rischio rilevante deriva da: Impianto o deposito; se la Società è soggetta alla presentazione di: Notifica; Rapporto di sicurezza; Relazione. Responsabile dello stabilimento nome cognome Qualifica 10 11

7 Siad :58 Pagina 12 RIFERIMENTO PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Questa scheda, compilata dal gestore, contiene indicazioni e recapiti di Amministrazioni, Enti, Istituti, Uffici, a livello nazionale e locale a cui si è comunicata l assoggettabilità alla presente normativa da parte dell Azienda e a cui è possibile richiedere informazioni in merito. Ogni Azienda è soggetta ad adempimenti diversi. Questa scheda comprende l elenco degli Enti interessati che hanno ricevuto la documentazione prevista dal Decreto Legislativo 334/99. Questi Enti hanno compiti relativi alla pianificazione, emergenza esterna, espressione di pareri tecnici, informazione

8 Siad :58 Pagina 14 Descrizione della attività svolta nello stabilimento Specificare l eventuale suddivisione in impianti/depositi. Descrizione del territorio circostante e dei ricettori sensibili quali: scuole, ospedali, uffici pubblici, luoghi di ritrovo e altri impianti industriali presenti nel raggio di 5 Km. La sezione 3 fornisce una informazione generale sulle attività produttive o di deposito svolte dall azienda Questa sezione consente di conoscere: come eventualmente è suddiviso l impianto/ deposito. se nel territorio circostante l Azienda siano presenti strutture quali: Scuole Ospedali Uffici Pubblici ecc

9 Siad :58 Pagina 16 Sostanze e preparati soggetti al D.Lgs. 334/99 Nome comune o generico Classificazione di pericolo Principali caratteristiche di pericolosità Massima quantità presente (t ) Qui ci sono le informazioni su sostanze e prepararti pericolosi presenti nel ciclo di lavorazione che possono produrre rischio rilevante Questa sezione consente di conoscere: le sostanze e i preparati pericolosi che possono provocare un incidente rilevante e che vengono trasformati, prodotti o depositati; la classificazione di pericolo della sostanza o preparato, come definita dalla normativa (es. infiammabile, tossico, esplosivo); le caratteristiche di pericolosità che possono essere espresse tramite: frasi di rischio (es. estremamente infiammabile, tossico per inalazione, tossico per contatto con la pelle); identificazione dei pericoli associati ai prodotti; massima quantità presente espressa in tonnellate

10 Siad :58 Pagina 18 Natura dei rischi di incidenti rilevanti. Informazioni generali Incidente sostanza coinvolta Informazione di base sui tipi di incidente e sulle sostanze che possono essere coinvolte Questa sezione consente di conoscere le principali tipologie di incidenti che si possono verificare: Incendio Esplosione Rilascio di Sostanza pericolosa 18 19

11 Siad :58 Pagina 20 Questa sezione riporta l informazione sugli effetti degli incidenti ipotizzabili negli stabilimenti/depositi e le relative misure previste dall azienda. Tipo di effetti per la popolazione e per l'ambiente. Intossicazione; malessere; irraggiamento; onde d urto (rottura vetri),ecc. Misure di prevenzione e sicurezza adottate Sistemi di allarme automatico e di arresto sicurezza; serbatoi di contenimento; barriere antincendio; ecc. Questa sezione consente: DI CONOSCERE: quali sono gli effetti dei possibili incidenti: sulle persone (es.intossicazione, irritazione); sui manufatti (es. rottura vetri, danni alle strutture); sull ambiente (es. contaminazione). DI SAPERE CHE: sono state messe in atto dall azienda misure: preventive (es. controlli, sistemi di contenimento, sorveglianza...); di sicurezza (es. sistemi di blocchi, allarmi, antincendio, etc.). anche attraverso: informazione, formazione, equipaggiamento e addestramento dei lavoratori alla prevenzione e alla gestione delle emergenze

12 Siad :58 Pagina 22 Come sono state organizzate le emergenze? Attraverso l eventuale esistenza del Piano di Emergenza Esterno (PEE) predisposto dal Prefetto. Le informazioni debbono fare esplicito riferimento al PEE (qualora il PEE non sia stato redatto, il fabbricante dovrà riportare le informazioni desunte dal Rapporto di Sicurezza). In questa sezione sono previste informazioni fornite sia dall azienda che dalle autorità preposte Comportamento da seguire in generale è opportuno: non lasciare l abitazione, fermare la ventilazione, chiudere le finestre, seguire le indicazioni date dalle autorità competenti. Mezzi di segnalazione incidenti sirene, altoparlanti, campane. Mezzi di comunicazione previsti specificare quali; radio locale, Tv, altoparlanti, ecc. Presidi di pronto soccorso interventi VV.FF. Protezione civile e forze dell ordine; allerta di autombulanze ed ospedali; blocco ed incanalamento del traffico, ecc

13 Siad :58 Pagina 24 Questa sezione consente di conoscere: da parte dell azienda: i sistemi di segnalazione di allarme interno che l azienda ha previsto di utilizzare in caso di incidente; i sistemi di segnalazione di allarme alle autorità competenti. da parte delle autorità competenti: mezzi e sequenze di messaggi definiti (es. radio o Tv locali, squadre di soccorso, altoparlanti) previsti per comunicare il tipo di emergenza alla popolazione; il collegamento di allarme diretto tra lo stabilimento o deposito e luoghi particolarmente vulnerabili (es. scuole, ospedali). Attenzione! La responsabilità della segnalazione dell allarme, la comunicazione e l organizzazione dei soccorsi esterni è di competenza delle Autorità preposte. consente inoltre di sapere: quali sono i comportamenti (misure di autoprotezione) da seguire in caso di allarme. ricordando che i comportamenti possono essere diversi a seconda: della sostanza; del tipo di incidente; della distanza dall azienda; di fronte a determinati scenari incidentali sono richiesti comportamenti specifici; i comportamenti ispirati dal panico possono produrre danno maggiore all individuo e alla collettività

14 Siad :58 Pagina 26 SIAD 26 27

15 Siad :58 Pagina 28 Nome della Società SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI SIAD SpA ragione sociale Indicazioni e recapiti di amministrazioni, Enti, Istituti, uffici a livello Nazionale o locale a cui si è comunicata l assoggettibilità alla presente Normativa, o a cui è possibile richiedere informazioni in merito. Da redigere a cura del fabbricante. Stabilimento/ deposito di GENOVA Genova comune provincia Via Bruzzo, 4 - Bolzaneto (GE) indirizzo Portavoce della Società - - (se diverso dal Responsabile) nome cognome telefono fax Ministero dell'ambiente Regione Liguria Provincia di Genova Comune di Genova Comitato Tecnico presso Ispettorato Regionale VV.F. Genova Via della Ferratella in Laterano ROMA La società ha presentato la notifica prescritta dall art. 6 del D.Lgs. La società ha presentato il rapporto di sicurezza prescritto dall art. 8 del D.Lgs. La società ha presentato la relazione di cui all art. 5 comma 4 del D.Lgs Responsabile dello Stabilimento SERGIO BOSIO (nome) (cognome) Perito Industriale (qualifica) 28 29

16 Siad :58 Pagina 30 Descrizione delle attività svolte nel deposito L'attività dello stabilimento è essenzialmente costituita dall'imbombolamento dei gas quali ossigeno, argon, anidride carbonica e miscele ottenute da questi gas. Un ciclo si basa sulla trasfomazione dei liquidi criogenici in gas compressi. L'impianto di imbombolamento è costituto da 4 contenitori principali di stoccaggio da 12000/30000 litri, 6 pompe criogeniche, 4 sale rampe per bombole e pacchi. L attività finale è naturalmente costituta dalla commercializzazione di tutte le sostanze indicate, nelle rispettive condizioni fisiche e confezionamenti. Sulla banchina delle bombole acetilene si effettua il ridosaggio dell'acetone nelle bombole vuote. Sostanze e preparati soggetti al D.Lgs. 334/99 Nome comune o generico GOX LOX Acetilene Idrogeno Acetone Classificazione di pericolo O,R8 O,R8 F+,R12 F+,R12 F+,R12 Principali caratteristiche di pericolosità Comburente Comburente Infiammabile Infiammabile Infiammabile Massima quantità presente ( t ) ,6 1,4 Lo stabilimento occupa una superficie di circa 5600 m 2. Esso è posto alla periferia di un insediamento abitativo, in area libera. I ricettori sensibili nel raggio di 1 km sono costituiti da: - tratti di ferrovia Genova-Tortona e un tratto autostradale della A7. Lo stabilimento è circondato per 3 lati ad Ovest, Nord-Ovest dal Torrente Polcevera. La periferia di Genova (lato Nord) dista poco più di 5 km (circa 6 km a sud si trova l'aeroporto Cristoforo Colombo )

17 Siad :58 Pagina 32 Natura dei rischi di incidenti rilevanti Informazioni generali Incidente Esplosione di bombole di Acetilene (con bassa probabilità) sostanza coinvolta Acetilene Tipo di effetti per la popolazione e per l ambiente Lo scenario incidentale con probabilità molto bassa o estremamente bassa è costituito da ricaduta di piccoli frammenti all'esterno (25 m) dello stabilimento a seguito di esplosione di bombola di Acetilene. Rilascio di Ossigeno con sovraossigenazione Ossigeno 32 33

18 Siad :58 Pagina 34 Misure di prevenzione e sicurezza adottate Nel quadro della gestione della Sicurezza dello stabilimento vengono attivati programmi trimestrali, mensili, semestrali ed annuali di manutenzione a tutte le apparecchiature che hanno attinenza con aspetti o con funzioni di Sicurezza (valvole di sicurezza, pressostati di blocco, pompe criogeniche, flessibili di carica, etc.). È installato presso lo stabilimento un impianto antincendio costituito da: idranti a cassetta UNI 45; idranti (n. 4) S/P suolo a doppio attacco UNI 70; impianto fisso a pioggia; estintori; docce spegniuomo. Mezzi di segnalazione di incidenti (*) PEE Piano di Emergenza Esterno. Il PEE (*) è stato redatto dall'autorità Competente? NO È' attivato dal 1991 un Piano di Emergenza Interno (PEI) che prevede anche l'evacuazione dei lavoratori in situazioni di rischio. Ogni situazione di emergenza è gestita con istruzioni specifiche ivi comprese le segnalazioni al personale. In particolare viene utilizzata apposita sirena al cui suono continuo scatta il piano di emergenza. Il piano prevede inoltre l'attivazione di 2 squadre di Pronto Intervento che, se del caso, possono collaborare con i mezzi esterni

19 Siad :58 Pagina 36 Comportamento da seguire La popolazione è tenuta a seguire le istruzioni che l'autorità Competente fornirà loro con i mezzi da Essa stabiliti. Gli eventi considerati volgono a consigli di rifugio, piuttosto che di evacuazione. Mezzi di comunicazione previsti Il Piano di Emergenza prevede la comunicazione telefonica con il capo dei Vigili del Fuoco. L'addestramento è ripartiro conformemente ai dettami di legge e viene ripetuto ogni anno con esercitazioni pratiche, che coinvolgono tutti gli operai d'azienda. Due operai sono poi istruiti sui primi interventi da prestare in ogni situazione

20 Siad :58 Pagina 38 Presidi di Pronto Soccorso Presenza di cassette di Primo Soccorso, congrue con il relativo Decreto Ministeriale e revisionate semestralmente. Per il primo soccorso è in particolare addestrato 1 operaio sugli interventi di maggiore urgenza con formazione effettuata da Ente autorizzato

21 Siad :58 Pagina 40 Comune di Genova Settore Tutela Ambiente Via di Francia, 1/15 piano Genova Tel

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