Società della Salute di Firenze ESECUTIVO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Società della Salute di Firenze ESECUTIVO"

Transcript

1 Società della Salute di Firenze ESECUTIVO Azienda Sanitaria di Firenze Comune di Firenze Deliberazione n. 48 del 21 settembre 2005 Oggetto: Protocollo operativo del Programma di screening per il carcinoma colo-rettale. present e Graziano Cioni Presidente x Luigi Marroni membro x Andrea Ceccarelli membro x assent e Allegati p.i.: 1 Allegati semplici: Il Direttore Fabio Focardi Ufficio Proponente: (timbro e firma) Il Presidente Graziano Cioni Si esprime parere di regolarità tecnica favorevole in ordine all art.49 co.i T.U.E.L. lì Il Dirigente/Direttore

2 L Esecutivo della Società della Salute di Firenze PREMESSO CHE: - con deliberazioni C.C. n.919/121 del 17 novembre 2003 e del Direttore Generale dell Azienda Sanitaria di Firenze n.814 del 28/11/03 sono stati approvati la Convenzione e lo Statuto del Consorzio pubblico tra Comune di Firenze e Azienda Sanitaria di Firenze denominato Società della Salute di Firenze; - a seguito della stipula, in data 26/07/04, della Convenzione da parte degli enti costitutivi del Consorzio, con Deliberazione n.1 del 30/07/04 si è insediata la Giunta Consortile e sono stati nominati i componenti dell Esecutivo: RILEVATO come: il PSR tra i progetti speciali di interesse regionale, indicati al punto 3.2, nell ambito delle problematiche oncologiche, individui alcune azioni di interesse fondamentale (punto 3.2.1), sia per quanto riguarda la diminuzione del rischio di ammalarsi (cd. prevenzione primaria) che sulla tempestività della diagnosi (cd. prevenzione secondaria) e sulla qualità delle prestazioni (presa in carico del paziente oncologico e somministrazione delle terapie appropriate ed efficaci); per quanto riguarda la prevenzione secondaria, obiettivo del triennio di vigenza del PSR è rappresentato dall aumento della estensione territoriale e della partecipazione alle attività di screening per alcune tipologie di tumore, cervice, mammella e colon retto, da realizzarsi: a. con l ampliamento del ruolo di coordinamento operativo del C.S.P.O; b. attraverso la rete dei medici di medicina generale e, quando necessario, le associazioni di volontariato, per promuovere la partecipazione attraverso specifiche campagne; e per quanto riguarda, in particolare, lo screening del carcinoma colorettale il raggiungimento di un estensione geografica del 100% e di un adesione all invito pari al 70% da realizzarsi entro l anno 2007; l Azienda USL 10 di Firenze, con delibera n.56 del , nell ambito del rinnovo della convenzione tra Azienda e C.S.P.O. ha individuato per il corrente anno un volume finanziario destinato ai 3 screening pari ad ,00 corrispondenti alla spesa prevista dall accordo regionale con il C.S.P.O.; l'azienda USL 10 ha inoltre previsto, come da accordi intercorsi, un importo aggiuntivo di ,00 finalizzati all incremento dell offerta di screening per la ricerca di sangue occulto nelle feci, per la sola Zona distretto di Firenze dove la popolazione non è mai stata raggiunta da un programma di screening sistematico ed organizzato; il ruolo del Medico di Medicina Generale, in questa fase, può diventare particolarmente importante in quanto, il rapporto di fiducia che si instaura con i propri assistiti, può consentire una migliore informazione e consapevolezza sul significato del test; VALUTATO che: la realizzazione del programma di screening deve accompagnarsi ad una adeguata informazione alla popolazione che deve essere attivamente coinvolta su tutto quanto attiene all esecuzione del programma di screening; conseguentemente l impegno diretto dei Medici di Medicina Generale (MMG), in considerazione della natura del rapporto che li lega ai propri assistiti, può risultare fondamentale in tutte le fasi dello screening, dalla fase dell invito, alla gestione degli elenchi delle persone da invitare, al sollecito nel caso di non risposta all invito e sino all invio delle risposte del test e per l attuazione delle modalità di contatto dei pazienti con test positivo;

3 ACCERTATO come, per quanto riguarda lo screening per la prevenzione dei tumori colorettali: 1) la convenzione fra Azienda Sanitaria di Firenze e CSPO di cui alla citata Del. D.G. 56/2005 stabiliva che per l'anno 2005 la popolazione bersaglio da invitare per lo screening del carcinoma colorettale dovesse ammontare a unità a livello aziendale; 2) la programmazione congiunta Azienda-CSPO ha definito che nell'ambito di tale popolazione bersaglio soggetti residenti a Firenze fossero inclusi nelle liste degli invitati; 3) nell'ambito degli accordi intercorsi fra Società della Salute di Firenze, Azienda Sanitaria e CSPO è stata rilevata l'opportunità di ampliare la copertura della popolazione fiorentina includendo nella programmazione di screening 2005 ulteriori residenti, fino a raggiungere una popolazione bersaglio di soggetti. Di questi ulteriori , residenti dovranno essere invitari con metodologia tradizionale, secondo le modalità previste dal Protocollo sperimentale dove vengono direttamente coinvolti i Medici di Medicina Generale, come evidenziato nei documenti sottoscritti in data e , di cui agli allegati A e B; 4) per quanto attiene la copertura economica per l'attività di cui al punto 3, l'azienda Sanitaria di Firenze si è impegnata a garantire euro quale importo aggiuntivo rispetto agli impegni assunti dalla Convenzione di cui alla Del. D.G. 56/2005; RILEVATA: una maggiore disponibilità all'adesione dei Medici di Medicina Generale della Zona Distretto di Firenze (da 20 a 41 MMG) rispetto al volume della popolazione bersaglio fin qui prevista; l'opportunità di implementare il perseguimento dell'obiettivo di salute previsto quale prioritario da Piano Sanitario Regionale inerente la prevenzione oncologica, ed in particolare quella inerente al carcinoma colorettale, per la quale questo Consorzio si impegna a garantire l'ampliamento dell'obiettivo di copertura della popolazione fiorentina includendo ulteriori soggetti; degli soggetti invitati, si può stimare realistica, in base ai dati di letteratura, una adesione non superiore al 90% per cui è plausibile stimare in residenti il numero dei soggetti che saranno sottoposti a screening; per la copertura economica dei 7200 soggetto sopradetti sarà necessario stanziare un importo massimo di ,00., Tale importo è destinato a coprire la somma massima di ,00 per l'attività del CSPO come sotto indicato, e la somma massima di ,00 per il finanziamento dell'attività dei MMG; L'incentivo per i MMG comprende 4.00 per paziente (pari a , al max,) più oneri riflessi pari al 10% e verrà liquidato solo qualora venga raggiunto il 60% di adesione; L'attività del CSPO nell'ambito dei esami aggiuntivi viene tariffata a di compenso unitario per la selezione della popolazione bersaglio, la lettura dei tests presso il laboratorio, la domiciliazione dei tests negativi, gli approfondimenti colonscopici dei tests positivi e la valutazione statistica dei risultati; la necessità di sottoscrivere nuovo Schema di Accordo tra ASL di Firenze, Società della Salute di Firenze, il CSPO e la F.I.M.M.G. ad integrazione dello Schema di Accordo precedentemente sottoscritto tra i medesimi soggetti in data (Allegato di lettera C alla presente deliberazione); per l organizzazione delle attività finalizzate alla sperimentazione del programma di potenziamento dello screening del carcinoma colo-rettale nella Zona distretto di Firenze, finanziato con di provenienza aziendale, aggiuntivi alla spesa prevista dalla Convenzione tra l Azienda e il C.S.P.O. di cui alla delibera n. 56 del , finalizzati alla realizzazione del programma di potenziamento per l anno 2005 ed ,00 di provenienza della SdS Firenze per l'ulteriore copertura di soggetti al massimo della popolazione bersaglio fiorentina; con le modalità previste dagli artt. 13 e 18 dello Statuto; Per i motivi espressi in narrativa: DELIBERA

4 1) di formalizzare l'impegno congiunta tra Azienda USL 10, Società della Salute di Firenze, C.S.P.O. e la F.I.M.M.G., teso ad implementare la copertura della popolazione fiorentina rispetto allo screening per la prevenzione del carcinoma colon rettale, come già inizialmente concordato nel Protocollo sottoscritto in data , fino al raggiungimento di soggetti; 2) di sottoscrivere nuovo Schema di Accordo rispetto a quanto indicato al precedente p. 1) garantendo la copertura economica per ulteriori cittadini fiorentini, avendo stimato come realistica una adesione non superiore al 90% fino a raggiungere una popolazione bersagio di soggetti (6679 da convenzione Azienda ed CSPO aggiuntivi finanziati da Azienda Sanitaria, ed 8000 aggiuntivi finanziati dalla SdS Firenze); 3) impegnare questo Consorzio per l'attività di cui al p. 2 per una spesa presunta massima di ,00 comprensiva della tariffa da destinare al CSPO, degli incentivi ai MMG e degli oneri previdenziali assicurativie, se dovuti secondo quanto specificato in narrativa, 4) di assicure la copertura della spesa di cui al precedente p. 3) sui fondi per i progetti speciali che saranno assegnati dalla Regione Toscana a questo Consorzio per l'attuazione della sperimentazione ed in corso di definizione; 5) di subordinare pertanto l'operatività del nuovo Accordo di cui al p. 2) alla disponibilità dei suddetti fondi regionali di cui sarà data apposita comunicazione da parte della SdS Firenze all'azienda Sanitaria; 6) di demandare all'azienda Sanitaria di Firenze tutti gli atti gestionali conseguenti alla stipula del presente Accordo con particolare riferimento al riscontro quali-quantitativo delle prestazioni di screening; 7) di dare pubblicità alla presente deliberazione mediante affissione all Albo Pretorio del Consorzio ove vi rimarrà per 10 giorni consecutivi; 7) di trasmettere il presente provvedimento agli enti consorziati, al alla FIMMG ed al C.S.P.O.

5 (Allegato A) PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO DEL PROGRAMMA DI SCREENING PER IL CARCINOMA COLORETTALE ASL 10 di Firenze CSPO Istituto Scientifico della Regione toscana Introduzione Con il termine screening si intende un esame sistematico condotto con mezzi clinici, strumentali o laboratoristici, nella popolazione generale o di un suo sottogruppo, volto ad individuare una malattia in una fase preclinica o precursori/indicatori della malattia. Lo screening deve essere inteso come un processo complesso volto a determinare uno stato di salute. E di solito composto da un test di screening che suddivide i soggetti esaminati in positivi e negativi e da una serie di esami successivi di approfondimento per i soggetti risultati positivi al test. Il programma di screening ha le seguenti caratteristiche: 1. si rivolge ad una ben definita popolazione target 2. viene attuato mediante un invito attivo ad effettuare un test di screening di provata efficacia (riduzione di mortalità e/o incidenza) 3. è organizzato in fasi, ciascuna delle quali è sottoposta ad un controllo di qualità 4. coinvolge inoltre professionalità e discipline diverse, sulla base di protocolli condivisi 5. deve effettuare una complessiva presa in carico del soggetto invitato a partecipare, garantendo la certezza degli approfondimenti e delle terapie eventualmente necessari La realizzazione del programma di screening deve accompagnarsi ad una adeguata informazione della popolazione che deve essere coinvolta attivamente e informata sui possibili rischi e benefici di ogni programma di screening. Il servizio di screening deve garantire adeguata informazione sui risultati. Devono essere disponibili sistemi di sorveglianza epidemiologica per la valutazione della performance, della partecipazione e dell impatto sull incidenza e mortalità.

6 Nello screening sono importanti aspetti etici relativi alla qualità della comunicazione con l utente, in particolare per quanto riguarda il bilancio tra gli effetti positivi ed i possibili effetti negativi dello screening. Il programma di screening per il carcinoma del colon-retto nella ASL 10 di Firenze Come è noto, il programma di screening per il carcinoma colorettale mediante ricerca del sangue occulto fecale, attualmente in corso nel territorio della ASL 10 di Firenze, si estende, in base ai dati dell anno 2003, a circa il 23% della popolazione target (donne e uomini anni, per un totale di persone da screenare ogni 2 anni). Nel 2004 si è visto una crescita dell offerta di screening, con un totale di persone invitate nel corso dell anno pari a , di cui uomini e donne, complessivamente equivalente a circa il 36,6% della popolazione da invitare per anno. In base agli obiettivi esplicitati nel PSR, nel 2005 l estensione del programma dovrà stabilizzarsi al 40% (circa inviti) e dovrà incrementare la partecipazione fino al 60% (circa persone rispondenti), per raggiungere il 100% di estensione ed il 70% di adesione all invito nel Il programma registra attualmente buone percentuali di adesione, costantemente in crescita (dal 42% del al 51% del 2003), ma con considerevoli difficoltà nella gestione dei carichi endoscopici e nella fase della distribuzione del kit presso le sedi distrettuali. Per quanto riguarda quest ultimo punto, presso il CSPO è stata costituita una Unita Mobile per la consegna del kit di prelievo, costituita da personale del CSPO addestrato a tale scopo, che ha già iniziato ad operare nel territorio del Chianti con buoni risultati. Tale soluzione organizzativa potrà quindi adempiere alle difficoltà di reperimento del personale nei Distretti e consentire l implementazione del programma. Una particolare caratteristica di questo screening (che lo differenzia anche dai screening per i tumori femminili) è costituita dal fatto che una quota significativa dei pazienti con esito positivo al test rifiutano gli approfondimenti diagnostici necessari (dati anno 2003 ASL 10 di Firenze = 12,9% del totale dei pazienti postivi al test di screening non ha effettuato alcun approfondimento), nonostante l alta predittività del test per cancro o lesioni polipoidi ad alto rischio (Valore Predittivo Positivo 33%, dati 2003). In questa fase è quindi particolarmente importante il ruolo del MMG, che può consentire, attraverso il rapporto di fiducia con il proprio assistito, una migliore informazione e consapevolezza del significato del test da parte del paziente. Il ruolo dei Medici di Medicina Generale (MMG) risulta comunque fondamentale in tutte le fasi dello screening; la loro collaborazione consente un considerevole aumento dell adesione all invito (circa 11 punti percentuali in più quando il Medico firma l invito dati 2004). Tale collaborazione si rivela determinante indipendentemente dalla modalità o dal livello di coinvolgimento, consentendo il raggiungimento di più elevati livelli di adesione. In base ai dati 2004 e a quelli riferiti ad alcuni comuni del periodo fine 2004-inizio 2005 (tabella 1 e 2), la modalità più premiante in termini di adesione sembra essere quella in cui l invito, a firma del MMG, invita l assistito a recarsi presso i Distretti per la consegna del kit. Va sottolineato tra l altro che questa modalità presenta notevoli vantaggi di

7 gestione organizzativa rispetto a quella in cui la consegna si effettua nell ambulatorio del MMG. Invito Gli inviti saranno imbustati e spediti a cura del CSPO. Al 1 invito sarà inserito un depliant informativo a cura della Regione Toscana. Verrà inoltre effettuato un sollecito per i non rispondenti al 1 invito. I residenti nel territorio della ASL 10 in età compresa tra i 50 anni ed i 70 anni verranno invitati per via postale ad eseguire il test. La gestione degli inviti è a carico del CSPO; un software dedicato provvederà a invitare tutti i soggetti elegibili che: - non hanno eseguito il test da almeno 12 mesi - che non hanno precedenti di cancro o adenoma in followup endoscopico - che non hanno eseguito colonscopia totale da 5 anni Gestione degli elenchi delle persone da invitare Gli elenchi dei soggetti da invitare allo screening vengono ottenuti mediante incrocio computerizzato tra le liste anagrafiche comunali e le liste degli assistiti fornite dalla ASL 10, per consentire l attribuzione del MMG a ciascun residente. Da tale incrocio può residuare una quota parte di assistiti che non vengono riconosciuti dal software e di cui non si ottiene l attribuzione del relativo MMG. E necessario garantire l aggiornamento periodico: delle liste anagrafiche comunali, di cui si fa carico il CSPO degli elenchi dei MMG, di cui si fa carico la ASL 10 Sollecito dei non responders all invito Allo scopo di aumentare l adesione all invito, a ciascun MMG verrà consegnato, al termine del primo invito, un elenco cartaceo degli assistiti che non hanno effettuato il test di screening in seguito al primo invito, in modo da poterli sollecitare più attivamente. Sollecito dei non responders agli approfondimenti diagnostici Sarà cura del CSPO comunicare a ciascun MMG i nominativi dei soggetti risultati positivi al test di screening che rifiutano di effettuare gli opportuni approfondimenti, in modo che il MMG possa intervenire fornendo un adeguato counseling in questa fase.

8 Invio risposte del test I soggetti con esito negativo al test di screening riceveranno una risposta per via postale a cura del CSPO, con il consiglio di ripetizione biennale. Per i soggetti con esito positivo al test si prevede che i MMG siano informati per via postale e/o telefonica dal personale del CSPO circa l'esito positivo del test dei loro assistiti. Sarà invece compito dei centri di riferimento di II livello contattare telefonicamente i pazienti con test positivo per prenotare un appuntamento. Programma di implementazione della estensione territoriale per l anno 2005 Il programma di screening già operativo prevede che per l anno 2005 dovranno essere invitate circa persone (vedi tabella 3). Per raggiungere l estensione del 40% è necessario prevedere l invito di almeno residenti. Data la necessità di iniziare lo screening nel comune di Firenze e di adempiere a richieste delle istituzioni locali, si ipotizza quanto segue (vedi anche tabella 4): 1. Città di Firenze soggetti (ex- quartiere ) 2. Figline Valdarno (già prevista dal precedente progetto del gennaio 2003): residenti 3. Comune di Calenzano circa residenti per un totale di circa persone invitate, che supera ampiamente l obiettivo da raggiungere per l anno Firenze, 16 marzo 2005 Grazia Grazzini Referente organizzativo dello screening colorettale CSPO Franco Franceschini Referente clinico dello screening colorettale ASL 10 Daniele Romeo ASL 10 Coordinatore Dipartimento Cure Primarie

9 Tabella 1. Adesione per modalità di invito Anno 2004 dati preliminari Modalità invito N invitati N rispondenti Inviti inesitati Adesione % corretta MMG con consegna ,9 kit e firma invito MMG con sola firma invito ,5 Firma Medico del ,3 Distretto Totale ,0 Tabella 2 Adesione per modalità di invito Comune di Bagno a Ripoli Anno (round in corso) Modalità invito N invitati N rispondenti Adesione %grezza MMG con consegna kit e firma invito ,1 MMG con sola firma ,1 invito Firma Medico del Distretto ,5 Totale ,1 Tabella 3 - Comuni con screening già attivo in programma per l anno 2005 Comune Calendario invito N invitati Barberino M. Gennaio Pelago Febbraio Scarperia Febbraio S.Casciano VP Marzo Barberino VE Marzo Tavarnelle VP Marzo Vicchio Marzo Dicomano Aprile Londa Maggio 435 S.Godenzo Maggio 307

10 Marradi Giugno 928 Palazzuolo Giugno 330 Firenzuola Settembre Sesto F.no Quartiere 3 Ottobre Sesto F.no Quartiere 1 (50% novembre inviti) Rufina Dicembre Totale Tabella 4 - Comuni con screening da attivare nell anno 2005 Comune Calendario invito N invitati Figline Valdarno Maggio Firenze ex Quartiere 11 Maggio Firenze ex Quartiere 12 Giugno Firenze ex Quartiere 13 Settembre Calenzano Ottobre Totale Totale generale anno

11 (Allegato B) Schema di accordo tra la ASL 10 di Firenze, la Società della Salute di Firenze, il CSPO e la F.I.M.M.G. per la sperimentazione di un programma di screening del carcinoma colo-rettale con il pieno coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale (MMG) La sperimentazione di seguito presentata, per le modalità con cui viene attuata, non ha le caratteristiche di studio scientifico, in quanto la selezione dei Medici coinvolti non è condotta mediante criteri di randomizzazione. Il progetto descritto rappresenta infatti una valutazione preliminare della fattibilità di un modello di maggior coinvolgimento dei MMG nello screening mediante ricerca del sangue occulto fecale. Fasi operative del progetto A. Selezione dei Medici di Medicina Generale aderenti al progetto I MMG aderenti si impegnano a: 1. Definire le liste degli assistiti da invitare, in numero non superiore a Sono eleggibili tutti i soggetti assistiti dai MMG coinvolti nel progetto in età anni anche residenti in comuni limitrofi alla città di Firenze, fatte salve le esclusioni di cui al punto B.1 2. offrire l'esecuzione del test ai propri assistiti tramite il contatto ambulatoriale nell arco dei primi 8 mesi della sperimentazione e comunque entro un anno tramite lettera di invito 3. consegnare il kit per l effettuazione del test ai propri assistiti e compilare la scheda anagrafica (eventualmente utilizzando etichette adesive precompilate fornite dal CSPO) 4. raggiungere almeno il 60% di adesione all invito per ciascun medico a fronte di incentivi concordati con l'asl 10 e la Società della Salute di Firenze nella misura di 4 euro a persona esaminata

12 B. Incrocio delle liste degli invitati e successiva correzione degli elenchi Il CSPO si impegna ad effettuare l incrocio informatico delle liste degli assistiti con quelle anagrafiche, con l apposizione di flag nella lista degli inviti per escludere tali assistiti dalla programmazione tradizionale (per almeno 2 anni), eccetto eventuali soggetti già inseriti in studi controllati in corso. Gli elenchi degli assistiti risultanti dall incrocio saranno forniti dal CSPO ai MMG (su supporto informatico e/o cartaceo), i quali provvederanno alle ulteriori verifiche di cui ai successivi punti B. 1, 2 e 3 I MMG, dopo il recepimento delle liste da parte del CSPO, provvederanno alla correzione delle liste stesse, dandone successiva comunicazione al CSPO, in base ai seguenti criteri: 1. esclusioni per: -pregresso carcinoma colorettale o adenoma in follow-up endoscopico -malattie terminali o psichiatriche gravi -rifiuto dichiarato del paziente -malattia infiammatoria cronica intestinale -esecuzione recente del test presso il CSPO (2 anni) o di pancolonscopia (ultimi 5 anni) 2. inserimento dei soggetti assistiti non risultanti dall'incrocio 3. variazioni di indirizzo e dati anagrafici C. Contatto ambulatoriale e invito postale - Distribuzione del test Per 8 mesi il MMG utilizza il contatto ambulatoriale. Se il soggetto rifiuta l effettuazione del test, il MMG ne dà comunicazione alla fine di tale periodo al CSPO, che provvederà alla registrazione della non rispondenza al contatto ambulatoriale ed all invio di un elenco computerizzato o cartaceo degli assistiti che non hanno ancora effettuato il test. Il MMG provvederà quindi a spedire un lettera in cui invita gli assistiti (che non hanno aderito al contatto ambulatoriale o che non sono stati contattati nella prima fase) al ritiro del kit in ambulatorio, comunicando al CSPO i nominativi

13 degli assistiti a cui è stato effettivamente spedito l invito, tramite compilazione di apposito campo nel file suddetto. Se il soggetto accetta, i MMG consegnano il test e compilano la scheda anagrafica D. Riconsegna del test II test viene riconsegnato dal soggetto insieme alla scheda dopo il campionamento domiciliare presso il CSPO (oppure presso non più di 2-3 presidi dell'azienda o sedi delle Unità di Cure Primarie). E. Lettura e refertazione del test Il CSPO effettua la lettura del test. In caso di esito negativo, il CSPO invia la risposta per posta ordinaria al soggetto, inviando inoltre un riepilogo mensile degli esiti negativi per al MMG. In caso di esito positivo, il CSPO ne invia comunicazione al MMG che provvederà a informare il soggetto della positività, invitandolo all effettuazione degli approfondimenti necessari. Il MMG fornisce al paziente un recapito telefonico del Centro di riferimento di II livello del programma di Screening a cui potrà rivolgersi per prenotare un appuntamento. Entro 10 giorni dall avvenuta comunicazione, se il paziente non ha ancora prenotato la colonscopia, il Centro di riferimento di II livello dello screening contatterà telefonicamente il paziente. Al termine del work-up diagnostico, al paziente verrà consegnato un referto, indirizzato al MMG, contenente le conclusioni diagnostiche e gli eventuali consigli di controllo e/o terapia. Tempistica Maggio definizione del progetto e dei medici aderenti Giugno definizione ed incrocio delle liste Luglio pulitura delle liste e consegna dei kit ai MMG Settembre/Aprile inizio distribuzione dei test da parte dei MMG tramite contatto opportunistico ambulatoriale

14 Aprile valutazione congiunta con l'azienda Sanitaria, il CSPO e la F.I.M.M.G dell'adesione ottenuta con il contatto ambulatoriale e programmazione degli inviti attivi da parte dei MMG. Settembre conclusione del progetto e valutazione dei risultati Valutazione de risultati Sarà a carico del CSPO. Saranno analizzati gli indicatori di processo impiegati nello screening tradizionale e alcuni indicatori specifici, quali: Fase del contatto opportunistico estensione dell offerta di screening alla popolazione bersaglio adesione al contatto ambulatoriale Fase dell invito attivo estensione dell offerta di screening alla popolazione bersaglio adesione all invito attivo Entro luglio 2005, il CSPO, la ASL 10 e la F.I.M.M.G si impegnano inoltre a definire una proposta per un protocollo di sorveglianza nei soggetti con rischio aumentato per familiarità per cancro colorettale. Firenze, 13 giugno 2005 Il Direttore Sanitario ASL 10 Il Direttore Società della Salute Dr. C.R. Tomassini Dott. F. Focardi Il Direttore Sanitario/Scientifico CSPO Firenze Dr. M. Rosselli Del Turco Il Segretario R.le F.I.M.M.G. di Dr. M. Ucci

15 All.to c) Integrazione allo Schema di accordo tra la ASL 10 di Firenze, la Società della Salute di Firenze, il CSPO e la F.I.M.M.G. per la sperimentazione di un programma di screening del carcinoma colo-rettale con il pieno coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale (MMG) sottoscritto in data 13/06/05. Fatti salvi i principi generali ed organizzativi di cui al documento Schema di accordo tra la ASL 10 di Firenze, la Società della Salute di Firenze, il CSPO e la F.I.M.M.G. per la sperimentazione di un programma di screening del carcinoma colo-rettale con il pieno coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale (MMG) allegato B alla presente Delibera, sottoscritto in data 13/06/05, si rileva la necessità di procedere alle seguenti variazioni e integrazioni: Considerato che i MMG che hanno aderito allla sperimentazione risultano avere complessivamente in carico assistiti in fascia di età residentii nel Comune di Firenze e 41 e che detta sperimentazione costituisce per la città di Firenze una indubbia qualificazione delle attività di prevenzione secondaria dei tumori colorettali nonché una ulteriore opportunità di monitoraggio e controllo dello stato di salute della popolazione, si ritiene opportuno estendere l accordo, inizialmente rivolto ad un numero di MMG che assicurassero la sorveglianza di non più di assistiti, a tutti i 41 MMG che hanno manifestato l intenzione di aderire al progetto; Preso atto che l'azienda Sanitaria di Firenze, si impegna a stanziare ,00 al fine di assicurare una ulteriore implementazione della copertura dello screening invitando oltre alla popolazione bersaglio Firenze, già prevista dalla convenzione tra Azienda Sanitaria e CSPO (n ), ulteriori residenti fiorentini, di cui con protocollo standard e con protocollo sperimentale di cui all'accordo siglato in data Per tale braccio sperimentale si stima plausibile una adesione

16 non superiore al 90% per cui il volume di esame massimo finanziato ammonta a 7.200; Preso atto che la Società della Salute di Firenze, si impegna a destinare quota parte dei fondi per i progetti speciali che saranno assegnati dalla Regione Toscana al Consorzio per l'attuazione della sperimentazione, in corso di definizione, alla implementazione della copertura della popolazione di fiorentini invitati allo screening, per un massimo di 7200 soggetti (90% degli 8000 cittadini) fino al raggiungimento della popolazione bersaglio afferente ai MMG che hanno aderito al progetto, per un importo massimo di ,00, comprensivo di: un incentivo pari a 4,00 più gli oneri riflessi a soggetto esaminato per i medici curanti relativi ai 7200 soggetti di cui sopra, che raggiungeranno una adesione pari al 60% (importo massimo ,00); per il CSPO un compenso unitario pari ad 16,00 per la selezione della popolazione bersaglio, la lettura dei test presso il proprio laboratorio, la domiciliazione dei test negativi, gli approfondimenti coloscopici dei test positivi e la valutazione statistica dei risultati, per un importo massimo di ,00. Di demandare all'azienda Sanitaria di Firenze tutti gli atti gestionali conseguenti alla stipula del presente Accordo con particolare riferimento al riscontro qualiquantitativo delle prestazioni di screening. Di impegnare gli enti consorziati a garantire tutte le azioni volte a promuovere le opportune e necessarie campagne di informazione alla cittadinanza. Firenze,.2005 Il Direttore Sanitario ASL 10 Il Direttore Società della Salute Dr. C.R. Tomassini Dott. F. Focardi Il Direttore Sanitario/Scientifico CSPO Dr. M. Rosselli Del Turco Il Segretario R.le F.I.M.M.G. di Firenze Dr. M. Ucci

17

Lo screening per il carcinoma colorettale Napoli 13 dicembre 2006

Lo screening per il carcinoma colorettale Napoli 13 dicembre 2006 Agenzia Regionale Sanitaria Lo screening per il carcinoma colorettale Napoli 13 dicembre 2006 L organizzazione del programma di screening Dr.ssa G. Grazzini Protocollo organizzativo RESIDENTI 50-70ENNI

Dettagli

Società della Salute di Firenze Azienda Sanitaria di Comune di Firenze

Società della Salute di Firenze Azienda Sanitaria di Comune di Firenze Società della Salute di Firenze Azienda Sanitaria di Comune di Firenze ESECUTIVO Firenze Deliberazione n. 73 del 25 ottobre 2006 Oggetto: Approvazione Protocollo d Intesa tra la Società della Salute e

Dettagli

Società della Salute di Firenze ESECUTIVO

Società della Salute di Firenze ESECUTIVO Società della Salute di Firenze ESECUTIVO Comune di Firenze Deliberazione n. 62 del 4 ottobre 2006 Oggetto: Bilancio Preventivo 2006 Prima variazione. Azienda Sanitaria di Firenze presente assente Graziano

Dettagli

Area per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità

Area per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità Area per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità Assessorato alle Politiche della Salute Servizio Programmazione Assistenza Territoriale e Prevenzione Il presente allegato, parte

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015 OGGETTO: Approvazione "Progetto di Sviluppo delle cure domiciliari

Dettagli

Società della Salute di Firenze ESECUTIVO

Società della Salute di Firenze ESECUTIVO Comune di Firenze Deliberazione n. 5 del 7 febbraio 2007 Società della Salute di Firenze ESECUTIVO Azienda Sanitaria di Firenze Oggetto: Servizio Marginalità e Inclusione Sociale Ufficio Immigrazione.

Dettagli

Dr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio 2015. Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti

Dr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio 2015. Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti Dr. Francesco Rastrelli 19 gennaio 2015 Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti Riassetto organizzativo Farmacisti territoriali Medici specialisti MEDICINA GENERALE Infermieri Medici

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

Oggetto: Accordo per la MEDICINA DI GRUPPO. CHIEDONO. Al Direttore Generale dell Azienda ULSS ----------- Via --------------------- e per conoscenza:

Oggetto: Accordo per la MEDICINA DI GRUPPO. CHIEDONO. Al Direttore Generale dell Azienda ULSS ----------- Via --------------------- e per conoscenza: Al Direttore Generale dell Azienda ULSS ----------- Via --------------------- e per conoscenza: Al Presidente dell Ordine dei Medici di Verona Via S. Paolo 16-37129 Verona Oggetto: Accordo per la MEDICINA

Dettagli

Il Direttore Lucetta Tre Re. Deliberazione Giunta n. 15 del 14 novembre 2007

Il Direttore Lucetta Tre Re. Deliberazione Giunta n. 15 del 14 novembre 2007 Deliberazione Giunta n. 15 del 14 novembre 2007 Oggetto: Fase Pilota del progetto regionale di assistenza continuativa a persone non autosufficienti : accordo con Medici di Medicina Generale. presente

Dettagli

LA ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DEL COLON RETTO AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2008

LA ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DEL COLON RETTO AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2008 LA ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DEL COLON RETTO AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2008 Dal luglio 2006 è iniziato il programma di screening del cancro del colon retto organizzato

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

PROCEDURA PER LA GESTIONE DELL ATTIVITA DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2004

PROCEDURA PER LA GESTIONE DELL ATTIVITA DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2004 CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE PROCEDURA PER LA GESTIONE DELL ATTIVITA DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2004 Sezione A) - Tipologie di intervento previste - Presentazione

Dettagli

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità

Dettagli

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA, LE UNIVERSITA DI FIRENZE PISA E SIENA E LE AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIE

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA, LE UNIVERSITA DI FIRENZE PISA E SIENA E LE AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIE PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA, LE UNIVERSITA DI FIRENZE PISA E SIENA E LE AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIE PER LA IMPLEMENTAZIONE DELL ATTIVITA DI DIDATTICA E DI RICERCA ALL INTERNO DELLE

Dettagli

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 Criteri per la concessione dei contributi previsti dalla l.r. 70 del 19.11.2009 (Interventi di sostegno

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Società della Salute di Firenze ESECUTIVO

Società della Salute di Firenze ESECUTIVO Società della Salute di Firenze ESECUTIVO Comune di Firenze Deliberazione n. 37 del 13 luglio 2005 Oggetto: Contributi ad associazioni operanti nell'area sociale - anno 2005. Azienda Sanitaria di Firenze

Dettagli

Trasmissione mensile dei dati sulle prestazioni specialistiche. Estensione alle strutture pubbliche, classificate ed aziendalizzate

Trasmissione mensile dei dati sulle prestazioni specialistiche. Estensione alle strutture pubbliche, classificate ed aziendalizzate Trasmissione mensile dei dati sulle prestazioni specialistiche. Estensione alle strutture pubbliche, classificate ed aziendalizzate Il flusso mensile per il Privato Accreditato la Determina Dirigenziale

Dettagli

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,

Dettagli

Screening oncologici

Screening oncologici Screening oncologici Il Centro Screening Oncologici, fa parte della UOC di Igiene e Sanità Pubblica nel Dipartimento di Prevenzione ed il Responsabile della struttura è il Dott. Francesco Silvio Congiu.

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Allegato A. 1. Oggetto

Allegato A. 1. Oggetto Criteri per il finanziamento di attività di formazione e aggiornamento finalizzate all'attuazione di protocolli di intesa in materia di procedure conciliative tra imprese e clienti finali dei servizi elettrico

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO

Dettagli

17 MARZO 2014/ 15 APRILE 2014 CRITERI PER L EROGAZIONE DI BUONI SOCIALI A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITA GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

17 MARZO 2014/ 15 APRILE 2014 CRITERI PER L EROGAZIONE DI BUONI SOCIALI A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITA GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI 17 MARZO 2014/ 15 APRILE 2014 CRITERI PER L EROGAZIONE DI BUONI SOCIALI A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITA GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI ART. 1 OGGETTO e FINALITA Il presente documento disciplina

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare

Dettagli

Raccolta di domande di ogni tipo (partendo dalle iscrizioni alle scuole ed alle università);

Raccolta di domande di ogni tipo (partendo dalle iscrizioni alle scuole ed alle università); Protocollo Operativo d Intesa tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Poste Italiane per il servizio di consegna dei libri di testo alle famiglie degli alunni della scuola secondaria

Dettagli

CONVENZIONI PRIVATI TRA

CONVENZIONI PRIVATI TRA Legge 12 Marzo 1999, n. 68 Norme per il diritto al lavoro dei disabili CONVENZIONE EX ART. 11 Premesso che a) le parti si sono determinate nella stipula della presente convenzione al fine di consentire

Dettagli

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

REGIONE SICILIANA PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE 2005-2007

REGIONE SICILIANA PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE 2005-2007 REGIONE SICILIANA PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE 2005-2007 I PROGETTI DELLA REGIONE SICILIA SUGLI SCREENING ONCOLOGICI Lo screening della cervice uterina Dott. Saverio Ciriminna Dirigente Generale Ispettorato

Dettagli

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi

Dettagli

1 GIORNATA DI STUDIO SUL PROGRAMMA DI SCREENING PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI DEL COLON-RETTO

1 GIORNATA DI STUDIO SUL PROGRAMMA DI SCREENING PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI DEL COLON-RETTO 1 GIORNATA DI STUDIO SUL PROGRAMMA DI SCREENING PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI DEL COLON-RETTO SIGNIFICATO E RUOLO DEL CENTRO SCREENING NELLA GESTIONE E CONTROLLO DEL PROGRAMMA BOLOGNA, 10 MARZO 2005 dr.ssa

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

Il Dirigente Dr.ssa Anna Bini

Il Dirigente Dr.ssa Anna Bini Deliberazione Esecutivo n. 20 del 30 marzo 2009 Oggetto: Approvazione Convenzione con l Associazione di Volontariato Artemisia per la realizzazione del PROGETTO contro la Violenza, gli abusi ed i maltrattamenti

Dettagli

REGIONE LAZIO. OGGETTO: Piano regionale della prevenzione 2005 2007 Anno 2005 LA GIUNTA REGIONALE

REGIONE LAZIO. OGGETTO: Piano regionale della prevenzione 2005 2007 Anno 2005 LA GIUNTA REGIONALE DGR 729 del 4 agosto 2005-08-29 REGIONE LAZIO OGGETTO: Piano regionale della prevenzione 2005 2007 Anno 2005 LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alla Sanità; VISTO lo Statuto della Regione Lazio;

Dettagli

PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia

PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia PROVINCIA DI SONDRIO PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia Radar dalla conoscenza allo sviluppo delle politiche attive del lavoro PROGETTAZIONE

Dettagli

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DELLA CiVIT

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DELLA CiVIT SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DELLA CiVIT Sommario 1. Premessa -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. Per seno e cervicocarcinoma già spedite nelle abitazioni degli utenti circa 8.000 missive di convocazione.

COMUNICATO STAMPA. Per seno e cervicocarcinoma già spedite nelle abitazioni degli utenti circa 8.000 missive di convocazione. REGIONE ABRUZZO AZIENDA SANITARIA LOCALE n. 1 Avezzano-Sulmona-L Aquila ---------------------------------- Sede Legale - Via Saragat 67100 L Aquila Ufficio Stampa Vittorio Tucceri 333/4647018 Giovedì 18-9-

Dettagli

DGR n. 39-9947 del 14.7.2003

DGR n. 39-9947 del 14.7.2003 DGR n. 39-9947 del 14.7.2003 Individuazione della funzione di Coordinamento Regionale delle donazioni e dei prelievi. Nomina del Coordinatore Regionale delle donazioni e dei prelievi. Consolidamento funzioni

Dettagli

REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE

REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2005-2007 REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Settore Livelli di Assistenza

Dettagli

Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene

Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Screening Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Definizione Con il termine di screening, si intende un esame sistematico condotto con mezzi clinici, strumentali

Dettagli

CONFERENZA STAMPA 24 Gennaio 2007. Campagna di prevenzione a favore dello screening per la ricerca del tumore colon rettale

CONFERENZA STAMPA 24 Gennaio 2007. Campagna di prevenzione a favore dello screening per la ricerca del tumore colon rettale CONFERENZA STAMPA 24 Gennaio 2007 Campagna di prevenzione a favore dello screening per la ricerca del tumore colon rettale Conferenza stampa per la presentazione della Campagna di prevenzione a favore

Dettagli

ALLEGATO. Fase operativa area socio-sanitaria (ASL)

ALLEGATO. Fase operativa area socio-sanitaria (ASL) ALLEGATO PROGETTO DI IMPLEMENTAZIONE DI UN SISTEMA INFORMATIZZATO PER LA DEFINIZIONE DI UN PAI INTEGRATO A FAVORE DI CITTADINI IN CONDIZIONI DI NON AUTOSUFFICIENZA Ne La DGR n. 8243 del 22.10.2008, allegato

Dettagli

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha

Dettagli

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO REGOLAMENTO SULLE MODALITA' DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI FONDI PER LA RICERCA (Emanato con D.D. n. 45 del 23.01.2002, modificato con i D.D. n. 618 del 2003, n. 103 del 2005, n. 99 e n. 552 del 2006,

Dettagli

CNESPS PASSI PER L ITALIA

CNESPS PASSI PER L ITALIA CNESPS PASSI PER L ITALIA Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Compiti specifici: il livello regionale e locale Carla Bietta Istituto Superiore di Sanità, 1 Marzo 2005 Sperimentare

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

CITTA' di GALATONE Prov. di Lecce

CITTA' di GALATONE Prov. di Lecce CITTA' di GALATONE Prov. di Lecce DELIBERA DELLA GIUNTA MUNICIPALE N. 45 DEL 26/02/2015 OGGETTO: 'Puglia Eternit Free' Linee di Azione dei Comuni aderenti alla campagna regionale di informazione sul rischio

Dettagli

Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta. DELIBERAZIONE 15 novembre 2010, n. 962

Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta. DELIBERAZIONE 15 novembre 2010, n. 962 24.11.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 47 Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi dell art. 5 comma 1 lettera f della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli

Dettagli

Il progetto regionale di ricerca MACONDO

Il progetto regionale di ricerca MACONDO Il progetto regionale di ricerca MACONDO Reggio Emilia, 12-12 12-20082008 Relatrice: Cristina Pedroni Cos è MACONDO? Un progetto multicentrico di Ricerca Oncologica(di durata triennale) che coinvolge la

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI SETTEMBRE 2008 AMBITO TERRITORIALE DISTRETTO 5 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento realizzato dai Comuni del Distretto 5 per

Dettagli

RE-INGEGNERIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE INDIVIDUALE E PROGRAMMI DI SCREENING: EFFICACIA, QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ

RE-INGEGNERIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE INDIVIDUALE E PROGRAMMI DI SCREENING: EFFICACIA, QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ Workshop ONS Venezia, 26 maggio 2010 RE-INGEGNERIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE INDIVIDUALE E PROGRAMMI DI SCREENING: EFFICACIA, QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ Tavola rotonda con le Regioni Gianni Amunni Istituto

Dettagli

COMUNE DI ARZERGRANDE (Provincia di Padova) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI ARZERGRANDE (Provincia di Padova) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI ARZERGRANDE (Provincia di Padova) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI Il presente regolamento: - è stato approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 03 del 22/01/2013; - è stato pubblicato

Dettagli

D.G.R.n.94-4335 del 13.11.2006

D.G.R.n.94-4335 del 13.11.2006 D.G.R.n.94-4335 del 13.11.2006 Approvazione criteri per l assegnazione contributi ai Soggetti gestori delle funzioni socioassistenziali per le attività delle Equipe Adozioni e per la promozione dell affidamento

Dettagli

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria

Dettagli

Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014

Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014 Comune di Novara Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014 Area / Servizio Area Organizzativa (05.UdO) Proposta Istruttoria Unità Area Organizzativa (05.UdO) Proponente Monzani/Battaini

Dettagli

Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE

Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE Ministero per la pubblica amministrazione e l innovazione Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE - 1 - -3 - 't! PRIMA SEZIONE ANAGRAFICA Denominazione del Piano VOIP COMUNICAZIONE TURISMO

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE del personale amministrativo dell Avvocatura dello Stato

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE del personale amministrativo dell Avvocatura dello Stato SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE del personale amministrativo dell Avvocatura dello Stato PREMESSA. Il presente Sistema di misurazione e valutazione della performance del personale

Dettagli

4 BANDO REGIONALE C.R.I. LAZIO CORSO ISTRUTTORI FULL-D

4 BANDO REGIONALE C.R.I. LAZIO CORSO ISTRUTTORI FULL-D 4 BANDO REGIONALE C.R.I. LAZIO CORSO ISTRUTTORI FULL-D (O.P. 10/14 del 15.01.2014) PREMESSA Con O.P. 10/14 del 15 gennaio 2014, il Comitato Centrale ha approvato il nuovo Progetto Manovre Salvavita in

Dettagli

Prefettura di Vicenza Ufficio Territoriale del Governo

Prefettura di Vicenza Ufficio Territoriale del Governo Fasc. n. 5/2015 Area II Prefettura di Vicenza CIRCOLARE N. 37/2015 Vicenza, data del protocollo Ai Sigg. SINDACI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA LORO SEDI OGGETTO: Linee guida per l applicazione dell art. 3,

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Titolo del pag. 1 di 6 Titolo del I N D I C E 1. SCOPO 2. GENERALITÀ 3. CAMPO DI APPLICAZIONE 4. LISTA DI DISTRIBUZIONE 5. DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO 6. SELEZIONE DEL PERSONALE 7. ITER DI INSERIMENTO

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE

AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE Convenzione tra l Azienda Sanitaria Locale n. 8 di Cagliari e il Comune di Monastir per la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro D. Lgs. n. 81/08.

Dettagli

TITOLO SCREENING ONCOLOGICO DEL TUMORE DEL COLON-RETTO IN PROVINCIA DI RAGUSA: TASSI DI INVITI E ADESIONI PERIODO 2011-2014.

TITOLO SCREENING ONCOLOGICO DEL TUMORE DEL COLON-RETTO IN PROVINCIA DI RAGUSA: TASSI DI INVITI E ADESIONI PERIODO 2011-2014. TITOLO SCREENING ONCOLOGICO DEL TUMORE DEL COLON-RETTO IN PROVINCIA DI RAGUSA: TASSI DI INVITI E ADESIONI PERIODO 2011-2014. Ferrera G.* Cilia S.**, Puglisi C.***, Aprile E., Venga R.. * Resp. U.O. Epidemiologia

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 1373 DEL 11/12/2015

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 1373 DEL 11/12/2015 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 1373 DEL 11/12/2015 OGGETTO: Screening della mammella definizione terzo round IL COMMISSARIO

Dettagli

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA Procedura aperta per la selezione di una Società di Gestione del Risparmio per l'istituzione e la gestione di un fondo di investimento, immobiliare, chiuso per il patrimonio

Dettagli

Il Test HPV come test di screening primario: la scelta della Regione Toscana Prof. Gianni Amunni

Il Test HPV come test di screening primario: la scelta della Regione Toscana Prof. Gianni Amunni Il Test HPV come test di screening primario: la scelta della Regione Toscana Prof. Gianni Amunni Direttore Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica ISPO Direttore Istituto Toscani Tumori (ITT)

Dettagli

Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso

Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso IL PRESIDENTE Premesso che: - per progetti cofinanziati dal primo avviso di e-government, si intendono i progetti riportati negli allegati A e B del decreto

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO)

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO) PROTOCOLLO DI INTESA PER IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA DEGLI INVESTIMENTI IN SICUREZZA STRADALE TRA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) E UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO

Dettagli

DELIBERA. Articolo 1

DELIBERA. Articolo 1 DELIBERA Articolo 1 (Ambito territoriale con densità abitativa inferiore a 200 ab/kmq) 1. Ai fini del presente provvedimento di autorizzazione, si considerano ambiti territoriali con densità abitativa

Dettagli

Articolo 1 Composizione

Articolo 1 Composizione Regolamento interno di organizzazione per il funzionamento della Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell infanzia e dell adolescenza Istituita dall art. 3, comma 7, della legge 12 luglio

Dettagli

Registro Nazionale Professionale delle Imprese Idrauliche ed Elettriche

Registro Nazionale Professionale delle Imprese Idrauliche ed Elettriche Premessa al REGOLAMENTO Il 22 novembre 2014 le Associazioni A.B.I., A.C.T.I.F., AFI. GE., AFI.T., A.I.M.I., L.A.A. e U.P.I.L.G., hanno dato vita al Registro Nazionale Professionale delle, Associazione

Dettagli

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO POLITICHE DI SOLIDARIETA' SOCIALE E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA SETTORE TUTELA DEI MINORI, CONSUMATORI

Dettagli

DIRIGENZA PROFESSIONALE, TECNICA ED AMMINISTRATIVA ACCORDO SULL UTILIZZO DEI FONDI CONTRATTUALI PER GLI ANNI 2008, 2009 E 2010

DIRIGENZA PROFESSIONALE, TECNICA ED AMMINISTRATIVA ACCORDO SULL UTILIZZO DEI FONDI CONTRATTUALI PER GLI ANNI 2008, 2009 E 2010 DIRIGENZA PROFESSIONALE, TECNICA ED AMMINISTRATIVA ACCORDO SULL UTILIZZO DEI FONDI CONTRATTUALI PER GLI ANNI 2008, 2009 E 2010 In data 21 Dicembre 2009, alle ore 10.30, presso la Sala Riunioni dell A.S.L.

Dettagli

Regolamento 27 maggio 2008, n.14. Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti

Regolamento 27 maggio 2008, n.14. Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti Regolamento 27 maggio 2008, n.14 Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti volti al miglioramento della produttività e del servizio Art. 1 Oggetto del regolamento 1. Al fine di

Dettagli

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute

Dettagli

A relazione dell'assessore Monferino:

A relazione dell'assessore Monferino: REGIONE PIEMONTE BU42 20/10/2011 Deliberazione della Giunta Regionale 3 ottobre 2011, n. 18-2663 Proseguimento e consolidamento a regime del percorso per la Gestione integrata del diabete di tipo 2 nell'adulto,

Dettagli

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE

ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE ALLEGATO 1 Criteri di partecipazione per la realizzazione di un programma sperimentale di sport terapia per persone con disabilita. D.G.R. 28/68 del 24/06/2011 L Assessorato dell Igiene e Sanità e dell

Dettagli

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 del 13 11 2012 Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 5.1 Programmazione delle attività...3 5.2 Documentazione...

Dettagli

GUIDA ALL ASSISTITO LE PRESTAZIONI IN REGIME DI ASSISTENZA SANITARIA IN FORMA RIMBORSUALE E DIRETTA

GUIDA ALL ASSISTITO LE PRESTAZIONI IN REGIME DI ASSISTENZA SANITARIA IN FORMA RIMBORSUALE E DIRETTA GUIDA ALL ASSISTITO LE PRESTAZIONI IN REGIME DI ASSISTENZA SANITARIA IN FORMA RIMBORSUALE E DIRETTA FASIFIAT è una associazione senza scopo di lucro che persegue lo scopo di garantire ai propri assistiti

Dettagli

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

PROTOCOLLO D' INTESA TRA SDS PISA, SDS VALDERA, SDS ALTA VAL DI CECINA, SDS VALDARNO E FONDAZIONE A.N.D.I. Onlus

PROTOCOLLO D' INTESA TRA SDS PISA, SDS VALDERA, SDS ALTA VAL DI CECINA, SDS VALDARNO E FONDAZIONE A.N.D.I. Onlus PROTOCOLLO D' INTESA TRA SDS PISA, SDS VALDERA, SDS ALTA VAL DI CECINA, SDS VALDARNO E FONDAZIONE A.N.D.I. Onlus PREMESSO che la Fondazione ANDI onlus, Fondazione della Associazione Nazionale Dentisti

Dettagli

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale PGSA 05 Sistema di Gestione la Responsabilità PROCEDURA PGSA 05 Sistema di gestione la Responsabilità Rev. Data Oggetto Redatto da Approvato da 01 2 Prima emissione Resp. RSGSA Direzione 1 PGSA 05 Sistema

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi di Ferrara (di seguito denominata brevemente Università ) Codice Fiscale

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO 1/7 Attività L unità operativa di Psicologia Ospedaliera assicura interventi psicologici per: 1. Garantire, quando richiesto, il supporto

Dettagli

INDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ

INDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ PAG 1 /7 INDICE 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ 5 MODALITÀ ESECUTIVE 5.1 Comunicazione verso l'esterno 5.1.1 Utenti dei corsi 5.1.2 Potenziali utenti 5.2

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA' Triennio 2015-2017

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA' Triennio 2015-2017 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA' Triennio 2015-2017 (approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n.4 del 30/1/2015) Premessa Il decreto legislativo n. 150/2009 introduce

Dettagli

in collaborazione con PROGETTO

in collaborazione con PROGETTO in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia

Dettagli