PROTOCOLLO D INTESA PER LA DIFFUSIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NEL POLO CHIMICO E INDUSTRIALE DI FERRARA

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1 PROTOCOLLO D INTESA PER LA DIFFUSIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NEL POLO CHIMICO E INDUSTRIALE DI FERRARA Le Società Basell Poliolefine Italia S.r.l., Centro Energia Ferrara S.p.A., Sapio S.r.l., IFM S.c.ar.l., Nylco S.r.l., la Polimeri Europa S.p.A., S.E.F. S.r.l., Syndial S.p.A., Yara Italia S.p.A., e il Comune di Ferrara, la Provincia di Ferrara, la Confindustria Ferrara, l Arpa E.R. Direzione Generale - Sistemi di Gestione Integrati: Sicurezza, Qualità, Ecomanagement e le Organizzazioni Sindacali di Categoria (FILCEM, FEMCA, UILCEM) PREMESSO CHE Tra la Pubblica Amministrazione e le Aziende che rientrano nel Polo Chimico e Industriale di Ferrara si sono da tempo intrapresi accordi volontari, nei quali si formalizzava l intenzione di implementare sistemi di gestione interni più favorevoli all ambiente; Gli Enti Locali stanno mettendo a punto un sistema di monitoraggio ambientale finalizzato al controllo dello stato delle matrici acqua e aria nel territorio circostante il Polo Produttivo e Tecnologico; VISTO L Accordo di Programma sulla riqualificazione del Polo Chimico di Ferrara, sottoscritto il 7 maggio del 2001 tra il Ministero dell Industria del Commercio e dell Artigianato, Il Comune di Ferrara, la Provincia di Ferrara, la Regione Emilia - Romagna, l Osservatorio Chimico Nazionale, l Unione Industriali della Provincia di Ferrara, la Federchimica, le Organizzazioni Sindacali Confederali (CGIL, CISL, UIL) e di Categoria (FILCEA, FEMCA, UILCEM), l EniChem S.p.A., la Basell Poliolefins S.p.A., la Hydro Agri Italia S.p.A., la Polimeri Europa S.r.l., la P- Group S.r.l., la Crion Produzioni Sapio S.r.l., la S.E.F. S.r.l., la C.E.F. S.p.A., la ENIPOWER S.p.A., la Ambiente S.p.A., la SIPRO S.p.A.; Il Protocollo d Intesa sull Ambiente, la Salute, la Sicurezza e lo Sviluppo Sostenibile del Petrolchimico di Ferrara, stipulato nell ambito del suddetto Accordo fra Ambiente S.p.A., Basell S.p.A., Centro Energia Operator S.r.l., Crion S.p.A., Enichem S.p.A., Hydro Agri Italia S.p.A., P Group S.r.l., Polimeri Europa S.r.l., Unione degli Industriali della Provincia di Ferrara e FULC di Ferrara. La posizione del Comitato per l Ecolabel ed Ecoaudit del 28/01/2005 Posizione del Comitato per l Ecolabel e per l Ecoaudit sull applicazione del Regolamento EMAS sviluppato in ambiti produttivi omogenei ; Pag. 1/10

2 TENUTO CONTO CHE Con la certificazione ambientale di alcune Aziende del Polo è emersa la comune necessità di definire un Sistema di Gestione Ambientale complessivo, che valuti la condizione ambientale dell intero ambito omogeneo produttivo e contribuisca a fornire strumenti per il suo governo; STABILISCONO Articolo 1 Contenuti Il presente Protocollo d Intesa è costituito dagli articoli seguenti e dall allegato A. Le premesse ne costituiscono altresì parte integrante. Articolo 2 Scopo e finalità del Protocollo Scopo del presente Protocollo è: la diffusione di Sistemi di Gestione Ambientale, secondo il Reg. CE 761/2001 EMAS II; Il conseguimento dell Attestato EMAS, rilasciato al Soggetto Promotore, dal Comitato EcoLabel EcoAudit secondo quanto previsto dalla Posizione sull applicazione del regolamento EMAS, sviluppato in ambiti produttivi omogenei, approvato il 28 Gennaio 2005 dal Comitato Ecolabel Ecoaudit sez. EMAS Italia; contribuire al miglioramento dell ambiente e dello sviluppo economico e sociale del Polo Chimico e Industriale di Ferrara; l ottenimento della registrazione EMAS d area, attraverso la creazione di un modello organizzativo adeguato che vede la costituzione di un Associazione (definita all articolo 7). Articolo 3 Soggetti coinvolti: identificazione e ruoli A) Soggetto Promotore Si istituisce il Soggetto Promotore, di seguito chiamato Comitato di Indirizzo, secondo la Posizione del Comitato per l Ecolabel e per l Ecoaudit sull applicazione del Regolamento EMAS sviluppato in ambiti produttivi omogenei, composto da: Comune di Ferrara; Provincia di Ferrara; Confindustria Ferrara; Arpa Emilia Romagna Direzione Generale - Sistemi di Gestione Integrati: Sicurezza, Qualità, Ecomanagement; Organizzazioni Sindacali di Categoria (FILCEM, FEMCA, UILCEM) L Associazione (una volta costituita). Pag. 2/10

3 Il ruolo del Soggetto Promotore si riconduce ai seguenti compiti: Costituzione del Comitato Tecnico che coinvolge tutti i soggetti interessati. Promozione della creazione di un Associazione, secondo il dettato dell articolo 7 seguente, e verifica del relativo iter di costituzione; Definizione dei principi generali di Politica Ambientale sui quali le Aziende indirizzeranno le proprie azioni anche in coerenza con i propri sistemi di gestione ambientali certificati; Effettuazione ed aggiornamento della Analisi Ambientale Iniziale dell intera area; Definizione degli obiettivi generali di miglioramento per l area del Polo Chimico e Industriale di Ferrara sulla base degli gli aspetti ambientali emersi come significativi dall Analisi Ambientale Iniziale. Definizione e attuazione del Programma Ambientale d area, coerentemente con gli aspetti ambientali emersi come significativi dall Analisi Ambientale Iniziale. Identificazione e coordinamento del contributo dei vari organismi, Comitato tecnico (come lettera B) e Associazione (come all articolo 7 seguente) per l attuazione del presente Protocollo; Verifica della corretta applicazione del presente Protocollo; periodica verso le parti interessate dei risultati ottenuti, degli esiti dell analisi, del programma ambientale e del suo avanzamento; Impegno nella rimozione degli ostacoli e nello snellimento del carico burocratico a favore delle aziende sottoscrittrici; Conduzione dell iter di richiesta, al Comitato Ecolabel Ecoaudit, del rilascio dell attestato. Una volta raggiunte le finalità di cui all articolo 2, promozione, di concerto con l Associazione, di un piano d azione per la registrazione EMAS d ambito produttivo omogeneo. Il Soggetto Promotore indicherà solamente comportamenti e quantificherà miglioramenti ambientali di interesse generale in quanto la definizione delle specifiche politiche, delle strategie e delle responsabilità in campo ambientale rimane in capo ad ogni singola azienda. Il Comune di Ferrara svolge le seguenti azioni di sua competenza, nell ambito del Comitato d Indirizzo: Assicurare i passaggi necessari alla costituzione formale del Comitato di Indirizzo; Assicurare il ruolo di segreteria del Comitato di Indirizzo per l organizzazione operativa delle attività; Assicurare il corretto riferimento a cui si rivolgono il Comitato EMAS e il Verificatore Ambientale Accreditato, per le fasi necessarie al rilascio dell attestato, e tutti i soggetti interessati che desiderano ricevere informazioni in merito all iniziativa; Investire le risorse finanziarie previste dal progetto Misure per la diffusione dei sistemi di gestione ambientale secondo il Regolamento EMAS 761/2001 in ambito produttivo omogeneo - Fondi obiettivo 2 destinati in particolare all attività di raccolta ed integrazione di tutte le informazioni disponibili per l elaborazione dell analisi ambientale iniziale. Assicurare l organizzazione delle attività di comunicazione. Pag. 3/10

4 Per queste attività il Comune di Ferrara, si avvale del supporto tecnico del Consorzio Ferrara Ricerche che opera attraverso l Istituto Delta Ecologia Applicata S.r.l., e della consulenza di ERVET Emilia - Romagna Valorizzazione Economica Territorio S.p.A. per la verifica della conformità metodologia del progetto con i requisiti della Posizione del Comitato Ecolabel Ecoaudit in merito agli ambiti produttivi omogenei, nonché dei risultati conseguiti. Questi soggetti non figurano come parti del presente Protocollo. B) Comitato Tecnico E prevista la costituzione di un Comitato Tecnico, di supporto al soggetto promotore,composto da: Comune di Ferrara; Arpa Ferrara Sezione Provinciale di Ferrara; Scuola EMAS di Ferrara; Rappresentante di Confindustria Ferrara. Il Comitato Tecnico interviene per fornire supporto operativo nella raccolta dei dati esistenti utili alla redazione dell Analisi Ambientale Iniziale e al suo aggiornamento. Contribuisce altresì a sviluppare sinergie tra la realizzazione del programma operativo di cui all articolo 6 e altre azioni di sviluppo riconducibili agli obiettivi di miglioramento dell area. La segreteria del Comitato Tecnico è curata dal Comune di Ferrara. Il Comitato Tecnico delibera all unanimità. C) Associazione Ruoli e modalità di funzionamento dell Associazione sono descritte nell art. 7 seguente. Articolo 4 Impegni delle aziende Le singole Aziende firmatarie del Protocollo sono specificatamente impegnate a favorire lo sviluppo e l implementazione del progetto, fornendo le informazioni ambientali in loro possesso, che provengano dai loro Sistemi di Gestione certificati e non. Si impegnano a costituire l Associazione nei tempi tecnici necessari e congruenti con il percorso individuato dal presente Protocollo (vedi allegato A). Si impegnano altresì a partecipare attivamente ai tavoli di lavoro, tramite un proprio rappresentante nominato. Articolo 5 Altri impegni delle parti I sottoscrittori si impegnano comunemente a: diffondere EMAS nell ambito produttivo omogeneo; promuovere e favorire, ognuno per le parti di propria competenza, la realizzazione degli obiettivi del presente Protocollo; monitorare lo stato di attuazione del presente Protocollo e scambiarsi reciprocamente le informazioni acquisite. Pag. 4/10

5 Articolo 6 Programma operativo Visti gli impegni dei soggetti coinvolti di cui all articolo 3 e 4, il programma operativo per il raggiungimento degli stessi, si configura nel seguente modo: Fase I: COSTITUZIONE DEGLI ATTORI E OTTENIMENTO ATTESTATO EMAS AL SOGGETTO PROMOTORE 1. Costituzione del Comitato di Indirizzo quale Soggetto Promotore. 2. Costituzione del Comitato Tecnico. 3. Esecuzione attività per il conseguimento dell Attestazione EMAS. 4. Costituzione dell Associazione. Fase II: REGISTRAZIONE EMAS DELL ASSOCIAZIONE 1. Esecuzione attività per il conseguimento da parte dell Associazione della Registrazione EMAS; Articolo 7 Costituzione e ruoli dell Associazione Si promuove la costituzione di un Associazione composta da Società, avente amministrazione e funzioni proprie per le specifiche attività per cui è costituita, fatta salva la coerente autonomia dei singoli associati. Hanno facoltà di aderire all Associazione le Aziende che sottoscrivono il presente Protocollo, e che sono insediate all interno del Polo Chimico e Industriale di Ferrara e che siano certificate ISO o EMAS, o abbiano avviato un percorso per il conseguimento di tali certificazioni o in alternativa si siano dotate di un sistema di gestione ambientale. L Associazione si darà una struttura adatta al funzionamento (Assemblea, Consiglio Direttivo, ecc.) verificata dal Comitato di Indirizzo. L Associazione nominerà il proprio Rappresentante che farà parte del Comitato di Indirizzo. L Associazione non potrà dettare comportamenti né quantificare miglioramenti ambientali dei propri associati in quanto non può sostituirsi nella definizione delle politiche, strategie e responsabilità in campo ambientale che rimangono in capo ad ogni singola azienda. Il compito dell Associazione fino al conseguimento dell Attestato sarà quello di: coordinare le attività delle Aziende, tra cui anche quelle necessarie alla conduzione dell Analisi Ambientale Iniziale d area; monitorare sull utilizzo dei dati e contribuire all interpretazione degli stessi fornendo informazioni utili allo scopo; partecipare alle riunioni del Comitato d Indirizzo, tramite il proprio Rappresentante; partecipare alla predisposizione del Programma Ambientale contribuendo ad identificare possibili sinergie di azione tra interventi pubblici e interventi delle Aziende insediate o tra interventi comuni a più Aziende; raccogliere le esigenze di supporto delle imprese per lo sviluppo di percorsi individuali che portino alla registrazione EMAS delle singole aziende; recepire gli orientamenti della Politica Ambientale definiti in sede di Comitato di Indirizzo e degli impegni che, in merito, ogni azienda avrà programmato. Pag. 5/10

6 Nella fase successiva al conseguimento dell Attestato da parte del Soggetto Promotore, l Associazione si impegna a predisporre un piano d azione, di concerto con il Comitato di Indirizzo, che la porterà a richiedere la registrazione EMAS di ambito produttivo omogeneo, secondo la Posizione del Comitato Ecolabel-Ecoaudit in premessa. A tal fine si impegna a: curare lo sviluppo ed il coordinamento degli aggiornamenti dell Analisi Ambientale d Area e della Politica sulla base degli indirizzi programmati in sede di Comitato d Indirizzo; curare la predisposizione del documento di Dichiarazione Ambientale; coordinare le azioni per la richiesta della registrazione EMAS d area; costituire l interfaccia delle aziende associate per la comunicazione agli stakeholders. La fase II si conclude con l attivazione dell iter per la registrazione EMAS dell Associazione con successiva convalida da parte di un verificatore accreditato. La convalida della Dichiarazione EMAS determinerà la richiesta di inserimento della registrazione dell Associazione nell elenco europeo delle Organizzazioni aderenti ad EMAS. L Associazione, una volta registrata EMAS, non perderà lo status anche se un suo associato non dovesse mantenere l adesione. La possibilità dello stesso di essere riammesso sarà codificata nel Regolamento EMAS e nello statuto dell Associazione. Il ruolo dell Associazione sarà anche quello di coordinare altre azioni operative comuni alle Aziende, quali ad esempio: convenzioni per la riduzione del premio di assicurazione per danni ambientali; accesso a procedure di autorizzazione semplificate; sistemi di agevolazione di accesso al credito; strumenti di promozione dell immagine ambientale degli aderenti; convenzioni per consulenze e servizi professionali ambientali; riconoscimento della validità di 8 anni per l Autorizzazione Integrata Ambientale (IPPC). Articolo 8 Funzioni del Soggetto Promotore dopo il rilascio dell Attestato In questa seconda fase, ovvero dopo il rilascio dell Attestato, il Comitato d Indirizzo svolgerà le seguenti funzioni: azione di promozione e di diffusione di EMAS all interno dell ambito produttivo omogeneo ed eventualmente anche ad altri settori (es. attività di sub-fornitura e di servizi al sito); supporto metodologico nell attuazione delle varie fasi dell EMAS; comunicazione e divulgazione dei risultati raggiunti in relazione all attuazione del presente Protocollo; monitoraggio sull attuazione del Programma Ambientale d area approvato congiuntamente; verificare e sovrintendere sulla corretta applicazione dell intero protocollo; promozione dell inserimento dell ambito produttivo omogeneo nelle prospettive di pianificazione locale (aree ecologicamente attrezzate) per realizzare i relativi benefici, così come previsto dalla relativa normativa. Pag. 6/10

7 Articolo 9 Evoluzione del Protocollo Il presente Protocollo è valido fino a Dicembre 2008 e comunque fino al conseguimento della Registrazione EMAS da parte dell Associazione. Il Protocollo può essere oggetto di adeguamento sia in termini temporali sia di estensione ad altri sottoscrittori. Il monitoraggio del Protocollo nonché la valutazione di eventuali necessità di revisione è in capo al Comitato di Indirizzo. Articolo 10 Tutela e modalità di movimentazione dei dati Il Comune di Ferrara ha incaricato l Istituto Delta Ecologia Applicata S.r.l., che opera per suo stesso conto, come terza parte che si interpone tra l Ente e le Aziende nella raccolta ed elaborazioni delle informazioni messe a disposizione dalle Aziende stesse. Istituto Delta Ecologia Applicata S.r.l. svolge le attività di raccolta e gestione dei dati sotto la responsabilità del Comune di Ferrara che la impegna ad utilizzare i dati esclusivamente per le finalità del presente Protocollo e nel rispetto della normativa di tutela del dato. Le Aziende forniscono i dati direttamente all Istituto Delta Ecologia Applicata S.r.l. che, dopo averli adeguatamente elaborati, li inserisce in banche dati tematiche senza che ne sia citata la fonte di provenienza. Il Comune di Ferrara riceverà da Istituto Delta Ecologia Applicata S.r.l. le elaborazioni necessarie a raggiungere gli obiettivi del presente Protocollo. Articolo 11 - Responsabilità Amministrativa delle Aziende della costituenda Associazione Le Aziende prendono atto che la normativa vigente in materia di responsabilità amministrativa della persona giuridica e in particolare il disposto del Decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231 si applica all'eni e alle sue consociate. A tale riguardo le Aziende dichiarano di aver ricevuto e di aver preso visione del contenuto del documento "Principi del Modello 231" elaborato dalle Aziende del Gruppo ENI sottoscrittici del presente Protocollo e concordano quanto segue: a) le Aziende si impegnano, in relazione alle obbligazioni assunte con il presente Protocollo, affinché la costituenda Associazione si attenga alle disposizioni del Decreto legislativo 8 giugno 2001 n b) le Aziende si impegnano, altresì, affinché la costituenda Associazione adotti procedure interne idonee a prevenire la commissione, anche tentata, dei reati previsti dal Decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231 da parte di dipendenti, rappresentati e/o collaboratori; e che ogni incarico a rappresentanti e/o a collaboratori sia subordinato ad adeguata autorizzazione da parte dell'associazione. Ciascuna Azienda avrà il diritto di verificare l'adempimento alle sopra citate disposizioni." Pag. 7/10

8 ALLEGATO A: SINTESI DEL PROGETTO 1. Obiettivi generali. L obiettivo generale del progetto è quello di contribuire allo sviluppo economico e sociale del Polo Chimico e Industriale di Ferrara attraverso strumenti di competitività ambientale. Il riconoscimento ufficiale avviene con il rilascio di un Attestato EMAS al Comitato di Indirizzo quale Soggetto Promotore e successiva Registrazione EMAS dell Associazione. 2.1 Programma operativo FASE I. Secondo i requisiti previsti nel documento Posizione del Comitato per l Ecolabel e per l Ecoaudit sull applicazione del Regolamento EMAS sviluppato in Ambiti produttivi Omogenei approvato dalla sezione EMAS del Comitato per l Ecolabel e per l Ecoaudit il 28/01/2005, gli step da raggiungere sono: 1) Sottoscrizione di un Protocollo d Intesa tra le Imprese e i Soggetti Pubblici. 2) Approvazione del documento di Politica Ambientale. 3) Svolgimento di due tipi di analisi: a) analisi degli aspetti ambientali significativi dei settori produttivi e delle filiere prevalenti nell ambito omogeneo; b) analisi del contesto territoriale in relazione allo stato qualitativo delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo, ecc.). Per entrambe le tipologie di analisi dovranno essere prese in considerazione anche le azioni fino ad oggi attuate. 4) Definizione del Programma Ambientale in cui vengono adottati obiettivi condivisi fra le parti aderenti al Protocollo e azioni sinergiche che comportano un incremento delle ricadute positive ed una razionalizzazione dell utilizzo delle risorse. 5) Attivazione di una campagna d informazione interna ed esterna. L attività di comunicazione si svolge parallelamente alle precedenti attività. 6) Richiesta dell attestato da parte del Soggetto Promotore al Comitato per l Ecolabel e l Ecoaudit. 2.2 Programma operativo FASE II. 1) Acquisizione da parte dell Associazione delle politiche ambientali, definite in sede di Comitato d Indirizzo e gli impegni che, in merito, ogni Azienda avrà programmato. 2) Adozione di un sistema di gestione ambientale sulla base dell Analisi Ambientale Iniziale, che punti a realizzare la Politica ambientale di sito ed a conseguire gli obiettivi di miglioramento, secondo i requisiti del Reg. CE 761/2001 EMAS II; 3) Conduzione di un audit ambientale per valutare l efficacia del sistema di gestione ambientale, gli obiettivi di miglioramento e i programmi ambientali a fronte della Politica ambientale adottata; 4) Predisposizione del documento di Dichiarazione Ambientale secondo quanto previsto dall Allegato III del Reg. CE 761/2001 EMAS. 5) Predisposizione delle pratiche per la domanda di registrazione EMAS d ambito e relativa cura per l iter di ottenimento; 6) Registrazione EMAS dell Associazione. Pag. 8/10

9 2.3 Campagna d informazione interna ed esterna. ATTIVITA TIPOLOGIA MODALITA PRODOTTO DIVULGATIVO 1. Protocollo d Intesa tra le imprese e i soggetti pubblici. esterna interna Diffusione attraverso canali istituzionali Tavoli di lavoro Documento pubblicato sul sito web del Comune 2. Analisi Ambientale Iniziale 3. Definizione del programma ambientale 4.Presentazione dei risultati 5. Informazione permanente esterna interna esterna interna esterna esterna Organizzazione di almeno 2 Workshop Tavoli di lavoro Tavoli di lavoro Presentazione dei risultati con Workshop finale Diffusione informazioni sull intero processo sul Sito web dell ente promotore e/o attraverso uno sportello informativo a. Inviti ai workshop (spedizione via e/o per posta) b. Opuscoli informativi (sintesi) Opuscoli informativi (sintesi) Depliant/locandina e invito cartaceo e digitale. Sito web Pag. 9/10

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