Marcella Isola Servizio Territorio Rurale DG Agricoltura. 9 novembre 2010 Bologna 17 novembre 2010 Reggio Emilia

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1 Il Programma di Sviluppo Rurale Asse 3 SERVIZIO DI FORMAZIONE PER IL PERSONALE COINVOLTO NELLA GESTIONE DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE A SUPPORTO DELLA RACCOLTA E CONTROLLO DELLE DOMANDE D.D. n 3852 del 14/04/2010 Modulo 1 PERCORSO FORMATIVO RIVOLTO AI TECNICI DEGLI ENTI LOCALI PROGRAMMA A) - MISURE A INVESTIMENTO Marcella Isola Servizio Territorio Rurale DG Agricoltura 9 novembre 2010 Bologna 17 novembre 2010 Reggio Emilia

2 Contenuti Le misure dell asse 3 Alcune valutazioni: gli esiti dei primi bandi del POA (dalla relazione PSR 2009) Bandi dei GAL: demarcazione con le province Asse 3: novità e quesiti specifici Modifiche delle schede di misura del PSR successive alla pubblicazione dei POA Alcuni chiarimenti generali Risposte a quesiti specifici Conclusioni Accenni sui nuovi bandi 2

3 Rapporto 2009 PSR - Misure Asse 3 RISORSE a bando oltre (euro) Asse 3 le domande presentate finanziamenti richiesti le domande ammesse contributi concessi (n) (euro) 628 (n) (euro) Asse 3: contributi concessi per misura 100% 80% 60% 40% 20% 0% Asse 3: importi concessi per misura BO FE FO MO PC PR RA RE RN Mis 321 az.3 7% Mis 321 az.2 16% Mis % Mis 321 az.1 15% Mis 313 4% Mis 311 az. 1 32% Mis 311 az.3 7% Mis 311 az.2 0% 3

4 Rapporto 2009 PSR - Misure Asse 3 Asse 3 N domande presentate ammissibili ammesse Risorse del 1 BANDO esaurite rimaste risorse residue rimaste risorse residue rimaste risorse residue rimaste risorse residue esaurite rimaste risorse residue esaurite 4

5 Strategie di attivazione con approccio Leader delle Misure Asse 3 5 Azione 7 GAL SOPRIP GAL ANTICO FRIGNANO GAL APPENNINO BOLOGNESE GAL DELTA 2000 GAL ALTRA ROMAGNA GAL SOPRIP GAL ANTICO FRIGNANO GAL APPENNINO BOLOGNESE GAL DELTA 2000 GAL ALTRA ROMAGNA INDICAZIONI PIU' GENERICHE INDICAZIONI PIU' GENERICHE Az Az Az Az Az Az Az Qualificazione delle piccole attività turistiche commerciali e dei pubblici esercizi; 2 Qualificazione del turismo escursionistico e naturalistico estivo ed invernale; 3 Marketing territoriale e commercializzazione dei prodotti turistici innovativi;4 Promozione della cultura d impresa, dell auto imprenditorialità e la salvaguardia dell identità culturale. 5 Riqualificazione energetica delle PMI 1 Progetto pilota per la creazione e l accompagnamento di una rete collaborativa locale finalizzata a promuovere in chiave sistemica l Appennino Bolognese quale destinazione. 2 Sostegno ad un progetto obiettivo finalizzato a promuovere processi di miglioramento della governance locale e irrobustire la cooperazione fra comuni nella logica di contribuire al rafforzamento dell offerta integrata e sistemica locale 3 Creazione e sviluppo del CIRCUITO DI OSPITALITA INTEGRATA DELL APPENNINO BOLOGNESE 4 Progetti integrati di valorizzazione dei percorsi storici: STRADA DELLA FUTA E STRADA PORRETTANA 5 Progetto dimostrativo finalizzato alla valorizzazione dei siti di interesse geologico, paleontologico, archeologico e dei beni culturali e monumentali minori dell Appennino Bolognese. 1 Eventi enogastronomici nel Delta, 2 Eventi di Primavera Slow 2010, 3 Studio di fattibilita per la realizzazione di un itinerario enogastronomico nell area della pianura orientale della Provincia di Ravenna, 4 Partecipazione alla British Birdwatching Fair 2010 e produzione guida

6 Demarcazione Province-GAL La demarcazione tra GAL e Provincia viene attuata a livello territoriale, pertanto le province potranno aprire gli avvisi esclusivamente i territori provinciali su cui non è stato precedentemente aperto un avviso GAL per la stessa misura/azione. I GAL dopo l apertura degli avvisi previsti con l approvazione del presente POA non potranno più aprire i loro avvisi nei territori già interessati dagli avvisi provinciali. 6

7 Modifiche successive al POA Generali Tracciabilità dei pagamenti (L. n. 136 del 13/08/2010) Concessione degli anticipi nella misura del 50% sul PSR fino al 31 dicembre 2010 (delibera di G.R. 1958/09 ) SCIA al posto della DIA per attività agrituristica in entrambi i casi non cambia molto perché si può iniziare attività alla presentazione. per l attività edilizia a livello di domanda di aiuto previsto documentazione che garantisca immediata cantierabilità Disposizioni in materia di pubblicità con indicazioni per la realizzazione cartellonistica (delibera di G.R. 522/09 e delibera di G.R. 1077/10) 7

8 Modifiche successive al POA MISURA In riferimento alla nuova legge per agriturismo 4/09 Ammissibilità investimenti per attività sociali Concetto di ampliamento introdotto della legge MISURA Utilizzazione e vendita di energia e/o calore con potenza massima di 1 MW Impianti combinati per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Reti a servizio delle centrali o dei microimpianti realizzati in attuazione della presente Azione nel limite massimo del 20% della spesa ammissibile del progetto presentato ed alla condizione che tale rete sia di proprietà del beneficiario 8

9 Modifiche successive al POA MISURA 313 Nuovi criteri di priorità dei progetti approvati (delibera di G.R. 333/2010) Determina su comuni aderenti/interessati (Determina 7445/08) MISURA 331 Formazione a sostegno di progetti di sviluppo rurale locale integrato introduzione del tema digital divide nel PSR: nuova tematica su cui sviluppare progetti 9

10 Alcuni chiarimenti sulla misura demarcazione asse 1 asse 3 Autoconsumo - asse 1 Vendita - asse 3 % contributo e cumulabilità contributi Conto energia 2011, approvato in data 8/7/2010 dalla Conferenza unificata ha riformulato il meccanismo e le tariffe a partire dal 1/1/2011. contratto di vendita energia FORMULA produzione media annua prevista dall impianto consumi medi presunti e/o storici annui dell azienda = più del 50% produzione media annua Tariffa fissa omnicomprensiva Ritiro dedicato nessun problema Scambio sul posto modifica a norma che prevede vendita eccedenze (ARG/elt 186/09); salvo specifiche indicazioni nei bandi o nelle concessioni, questa modalità di contratto potrà essere accettata se dimostrata formula iniziale. predisporre specifico piano di controllo annuale per durata vincolo. 10

11 Alcuni chiarimenti Parametri di valutazione Nella programmazione negoziata la ponderazione dei criteri può rispondere a strategie politiche e a valutazioni tecniche contemporaneamente. I criteri vanno portati nel COMITATO DI SORVEGLIANZA Varianti 1. non sono considerate varianti gli interventi disposti dal direttore dei lavori per risolvere aspetti di dettaglio o soluzioni tecniche migliorative (un importo non superiore al 10% dell'importo ammesso) e non comportino un aumento dell importo del contratto stipulato per l esecuzione delle opera. 2. Nel caso in cui le variazioni al progetto di cui al punto 1 superino il 10%, il beneficiario dovrà presentare domanda di variante prima della realizzazione delle opere, fermo restando che il costo del progetto rimane quello evidenziato dalle risultanze dell appalto pubblico. 3. Nel caso di varianti in aumento o diminuzione, imprevedibili alla stipula del contratto che non comportino modifiche sostanziali all opera, così come previste dal comma 3 dell art. 132 del Dlgs. 163/2006, queste possono ritenersi spesa ammissibile in aumento all importo originario del contratto solo quando nel computo metrico presentato dal beneficiario in sede di domanda di Aiuto sia stata prevista la voce imprevisti (pari a tale 5% ). 4. Nei casi di variante previsti dalle lettere a), b), c), d), comma 1 art 132 del Dlgs. 163/2006, gli importi in aumento rispetto alle risultanze della gara potranno essere riconosciuti fino al massimo del contributo concesso, previa presentazione di Variante da parte del beneficiario. Tale possibilità non viene invece ad applicarsi alla lettera e) del suddetto Dlgs dove restano di riferimento le risultanze dell appalto. 11

12 Difficoltà incontrate e Risposte ad alcuni quesiti Generali verifica requisiti dichiarati in domanda - check list contenuti notifica di concessione IVA comprensione bandi da parte dei beneficiari 12

13 Difficoltà incontrate e Risposte ad alcuni quesiti articolazione voci di spesa computi metrici e categorie spesa destinazione urbanistica degli immobili tempistiche e modalità di presentazione del progetto esecutivo in caso di subentro 13

14 Difficoltà incontrate e Risposte ad alcuni quesiti Fattorie sociali (311.1) Bilancio energetico (311.3) Valutazione spese immateriali (313) 14

15 Conclusioni TEMI DI ATTENZIONE Modifiche intercorse dal precedente POA Chiarimenti nei bandi rispetto a una serie di tematiche emerse Risorse residue e aggiuntive HC per rafforzare obiettivi e strategie aggiornamento POA asse 3 entro fine

16 GRAZIE PER L ATTENZIONE per ulteriori info misola@regione.emilia-romagna.it

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