Rischi e pericoli relavi al processo assistenziale all'interno di un'unità operava

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1 3 dicembre 2016

2 Rischi e pericoli relavi al processo assistenziale all'interno di un'unità operava Comportamen e procedure per la prevenzione della diffusione di malae trasmissibili

3 Clostridium Difficile Escherichia Coli Mycoba)eryum Tubercolosis Staphilococcus Aureus Klebsiella Pneumoniae

4 PRECAUZIONI = Comportamen e procedure +

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6 Molte persone non si rendono conto di avere dei GERMI sulle mani. Queste sono le tue mani contaminate GUARDA E RIFLETTI!

7 Il lavaggio delle mani rappresenta la più importante delle misure di prevenzione e controllo delle ICA. Le mani degli Operatori Sanitari rappresentano la più efficiente modalità di trasmissione delle Infezioni Correlate all Assistenza.

8 step 1 Trasmissione tramite le mani Dopo conta)o con pazien e/o ogge contamina, i germi possono sopravvivere sulle mani per un tempo variabile (2-60 minu). In assenza di azioni di igiene delle mani, più lunga è l assistenza fornita, più alto è il grado di contaminazione delle mani. step 2 Una igiene delle mani scorre)a significa mantenere le mani contaminate Una quantà insufficiente di prodo)o oppure una durata insufficiente dell azione di igiene delle mani step 3 Mani contaminate trasme)ono microrganismi E' stata dimostrata la trasmissione dei microrgansmi tra pazien e dall ambiente ai pazien, a)raverso gli operatori sanitari. una scarsa decontaminazione delle mani.

9 Germi presen sulla cute del paziente e sulle superfici dell ambiente circostante Germi (S. aureus, Proteus mirabilis, Klebsiella spp e Acinetobacter spp.) presen sulla cute integra di alcuni pazien. Ogge a)orno al paziente (le)o, arredo, ogge) si contaminano con germi del paziente (specialmente stafilococchi ed enterococchi). Germi trasferi sulle mani degli operatori Per esempio: sollevando un paziente, valutando il polso, la pressione arteriosa, la temperatura. Gli operatori sanitari possono contaminare le loro mani con la Klebsiella spp. In un ospedale generale: 29% degli Operatori Sanitari presenta S. aureus sulle mani % ospita bacilli Gram negavi. The Lancet Infecous Diseases 2006

10 LAVAGGIO SOCIALE I.A.T. I.O.O Si effe)ua con acqua e sapone oppure con prodo)o a base alcolica.

11 LAVAGGIO SOCIALE I.A.T. I.O.O. 17 Situazioni in cui è POSSIBILE ulizzare un prodo)o a base alcolica: Prima e dopo il conta)o con il paziente Dopo il conta)o con ogge inanima Prima di indossare i guan e dopo averli tol Durata della procedura sec. NON PRATICARE MAI IN SEQUENZA IL LAVAGGIO CON ACQUA E SAPONE E LA FRIZIONE CON IL PRODOTTO A BASE ALCOLICA.

12 Prima di procedere al lavaggio delle mani Scoprire bene mani e braccia. Mantenere le unghie corte, evitare unghie arficiali e smal. Togliere orologio bracciali e anelli. Lasciare scorrere l acqua per qualche secondo. Non usare acqua calda. Curare le mani con creme e lozioni emollien..

13 LAVAGGIO SOCIALE I.A.T. I.O.O. 17

14 Monili ed ogge vari

15 Cura delle mani e prevenzione delle derma E' necessario applicare regolarmente creme idratan, nutrien e proteve sulla pelle. L'ulizzo regolare di ques prodo è importante non solo per nutrire la pelle delle mani, ma anche per mantenere integro il film idrolipidico ed evitare di alterare la naturale funzione di barriera della pelle. Film idrolipidico La sua principale funzione è di agire come barriera esterna all ingresso di ba)eri e funghi. E un emulsione di acqua e lipidi, che aiuta a mantenere la pelle elasca.

16 L IGIENE delle MANI deve essere effe)uata al PUNTO DI ASSISTENZA Cioè nel luogo ove sono presen contemporaneamente il paziente, l operatore sanitario e dove viene effe)uata una cura o tra)amento che prevede il conta)o con il paziente o il suo ambiente. Dossier Cure pulite sono più sicure. Rapporto finale della Campagna Nazionale OMS. Agenzia Sanitaria Regionale.Regione Emilia Romagnia.Bologna 2010

17 Il lavarsi le mani è un arte che deve essere imparata....il lavaggio deve essere della durata sufficiente, uniforme e in tu i pun e pracato con entusiasmo. (Trattato di Tecnica Chirurgica di Domini Descovich, Maghetti - ed. 1979)

18 TECNICA DI LAVAGGIO DELLE MANI e ora proviamo insieme

19 DOPO AVER BAGNATO LE MANI VERSARE 3-5 ML DI SAPONE NEL PALMO DELLA MANO E SFREGARE VIGOROSAMENTE LE MANI L UNA CON L ALTRA

20 SFREGARE IL PALMO DESTRO SUL DORSO DELLA MANO SINISTRA E VICEVERSA

21 SFREGARE I PALMI TRA DI LORO CON LE DITA INTRECCIATE

22 STROFINARE LA PUNTA DELLE DITA DI OGNI MANO L UNA CONTRO L ALTRA

23 ASSICURARSI CHE I POLLICI TOCCHINO I POLSI DELL UNA E DELL ALTRA MANO

24 \ MASSAGGIARE VIGOROSAMENTE LA PARTE SUPERIORE DELLE DITA NEL PALMO DELL ALTRA MANO CON LE DITA INTRECCIATE

25 SCIACQUARE BENE TUTTE LE PARTI DELLE MANI TENENDOLE PIU ALTE DEI GOMITI

26 ASCIUGARE ACCURATAMENTE LE MANI CON SALVIETTE DI CARTA MONOUSO. UTILIZZANDO L ULTIMA PER CHIUDERE IL RUBINETTO A MANOPOLA.

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28 I guan devono essere: Di misura adeguata e di po idoneo alla prestazione da effe)uare; Sostui durante procedure assistenziali effe)uate in sedi corporee diverse dello stesso paziente; Rimossi prontamente dopo l uso per evitare di contaminare, toccandoli, ogge non contamina e superfici ambientali; Sostui prima di assistere un altro paziente; Sostui quando si rompono o si verifica una lacerazione o una puntura; Elimina dopo il loro uso; Tratto da: Gestione del rischio di ICA Ministero della salute -2012

29 segue: Non riulizzare o lavare i guan perché questa praca è associata alla trasmissione di microrganismi patogeni; Devono essere indossa sopra al polsino, quando è previsto l uso del camice; Non toccarsi gli occhi, il naso, la bocca, i capelli o l epidermide; Non toccare ogge, telefono, porte ed altre stru)ure o a)rezzature pulite ; Non allontanarsi dal luogo di lavoro indossando i guan. Tratto da: Gestione del rischio di ICA Ministero della salute -2012

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31 PRECAUZIONI IN AGGIUNTA ALLE PRECAUZIONI STANDARD APPLICARE LE PRECAUZIONI SPECIFICHE : da conta)o respiratorie

32 PRECAUZIONI DA CONTATTO

33 PRECAUZIONI RESPIRATORIE

34 Precauzione respiratorie da ado)are prima dell ingresso del paziente alla stanza PER IL PAZIENTE PER OPERATORI e VISITATORI Mascherina chirurgica/fazzole)o Facciali filtran FFP 2 FFP3

35 MASCHERINA CHIRURGICA Deve essere ulizzata per proteggere il naso e la bocca. La mascherina chirurgica è monouso; pertanto deve essere ulizzata una sola volta e poi ge)ata. La mascherina chirurgica difende esclusivamente il paziente da noi.

36 GRAZIE per l'a)enzione!!!!

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