Medicazioni delle ferite e presidi ortopedici

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1 Università degli Studi di Sassari Istituto di Clinica Ortopedica Direttore: Prof. Paolo Tranquilli Leali Medicazioni delle ferite e presidi ortopedici

2 Medicazione Definizione Tecnica atta a verificare, curare e proteggere una lesione allo scopo di favorirne la riparazione e ricondurla ad uno stato di normalità Medicazioni pronte: semplici/complesse

3 Medicazione Medicazioni semplici In genere a più strati: I strato: copertura incisione + spessore per raccolta secrezioni II strato: copertura in materiale adesivo per protezione da contaminazioni esterne Eseguite in ferite pulite con minima secrezione Guarigione per prima intenzione

4 Medicazione Medicazioni complesse (o avanzate) Costituite da materiali a base di schiuma di uretano idrocolloidi, idrogel e alginati Usate per ferite croniche Incisioni destinate a guarire per seconda intenzione Stessi prodotti utilizzati per ustioni e lesioni da decubito

5 Medicazione Obiettivi Prevenire le infezioni della ferita mantenendo l asepsi Favorire la guarigione delle ferite croniche e/o infette con trattamenti scaturiti dall evidenza scientifica

6 Medicazione Raccomandazioni generali Proteggere le incisioni chiuse per prima intenzione per ore con garze sterili Lavarsi le mani prima e dopo aver eseguito la medicazione Usare tecniche sterili per cambiare la medicazione Istruire pazienti e familiari ad una corretta gestione del sito

7 Medicazione Sala di medicazione Carrello per medicazioni adeguatamente assemblato Lavabo dotato di rubinetto a gomito, dispenser per antisettico, sapone liquido e salviette monouso Contenitori per smaltimento dei rifiuti

8 Medicazione Carrello per medicazione Verificare che sia completo di tutto il materiale necessario disposto su ripiani o cassetti evitando l eccessivo assemblaggio Se dispone di due piani disporre in quello superiore tutto il materiale sterile ed in quello inferiore i contenitori per lo smaltimento dei rifiuti ed il restante materiale non sterile

9 Medicazione Norme comportamentali Medicare tutti i pazienti in sala medicazione (non in stanza di degenza) Dare la priorità alle ferite pulite rispetto alle contaminate Evitare il sovraffollamento in sala medicazione Non indossare anelli e bracciali Necessaria la presenza di 2 operatori: 1 esegue la medicazione, l altro porge il materiale necessario in maniera asettica

10 Medicazione Materiale occorrente Pacchetto per medicazioni monopaziente Contenente ferri sterili: pinza anatomica,pinza chirurgica, pinze di Kocher o Kelly, forbici, specilli, portaghi Set per prelievi microbiologici

11 Materiale occorrente Medicazione Iodopivodone: sol acquosa 7,5% per mucose/sol alcolica 10% per cute integra Clorossidanteelettrolitico in sol pronta allo 0.05% Acqua ossigenata Anestetico locale Sol fisiologica sterile- Ringer lattato Alcool al 70% Cerotto comune di varie misure Cerotto tipo Mefix di varie misure Cerotti medicati di varie misure Siringhe da ml Rete tipo Surgifix e bende di garza (varie misure) Garze sterili 10 X 10 Tamponi sterili Lunghette di garza sterili Telini sterili monouso Medicazioni trasparenti

12 Medicazione Materiale occorrente Garza grassa in confezione singola sterile Medicazioni avanzate di vario tipo Lunghette in lattice con bordi introflessi Filo di sutura per cute di varie tipologie Pinze di Michel (togli agraphes) sterili monouso Guanti chirurgici sterili (misure varie) DPI (mascherine chirurgiche,cuffie, guanti monouso non sterili) Arcelle o reniformi (possibilmente monouso) Contenitore rigido per taglienti Contenitore per ROT

13 Medicazione Procedura per la medicazione Personale coinvolto: 2 infermieri o 1 infermiere + 1 unità di supporto Informare il paziente delle procedure che verranno eseguite Indossare se necessario DPI Effettuare lavaggio antisettico delle mani e indossare guanti monouso non sterili Rimuovere i cerotti e la medicazione e delicatamente (se necessario inumidirli con sol fisiologica sterile) e smaltirli nel contenitore apposito Rimuovere i guanti non sterili, ripetere lavaggio antisettico delle mani e indossare guanti chirurgici sterili Osservare e valutare la ferita (attribuire punteggio di classificazione): per ferite di grado > 3 chiedere l intervento del medico

14 Medicazione Ferite non infette Detergere la ferita con un batuffolo di garza sterile imbevuto di sol fisiologica sterile (o acqua ossigenata) usando la pinza chirurgica; pulire dall alto verso il basso e verso l esterno della ferita senza mai ritornare indietro

15 Medicazione Ferite non infette Disinfettare la ferita con la stessa tecnica utilizzando l antisettico (iodopivodone in sol alcolica al 10 % o clorossidante elettrolitico se paziente intollerante allo iodio) Eseguire medicazione a piatto utilizzando cerotti già pronti oppure garze sterili da fissare con cerotto in TNT

16 Medicazione Ferite non infette Riposizionare il paziente Smaltire i rifiuti sec. protocollo Procedere alla decontaminazione dei ferri chirurgici utilizzati Rimuovere i guanti e eseguire lavaggio antisettico delle mani Ripristinare il materiale utilizzato e riordinare il carrello Registrare la procedura sulla scheda infermieristica

17 Apparecchi gessati Immobilizzano un segmento corporeo con lo scopo di mantenere, per un congruo periodo di tempo, la correzione delle deformità trattate o il riposo dei distretti scheletrici affetti da malattia

18 Apparecchi gessati Ausilio ortopedico universalmente impiegato per la gestione delle fratture e nelle terapie postoperatorie Caratteristiche Perfetta conoscenza della loro esecuzione Uniformemente aderente e ben modellato sulle protuberanze ossee (funzione di presa o di scarico del peso corporeo) Controllo costante delle condizioni circolatorie (estremità delle dita ben in evidenza) Inglobare le due articolazioni adiacenti al segmento scheletrico da immobilizzare

19 Possibili complicanze Turbe vascolari Gangrene Piaghe da decubito Paralisi di nervi periferici Dispnee Paresi intestinali Apparecchi gessati

20 Apparecchi gessati Gorgera o minerva Immobilizza la colonna cervicale; Si estende dalla nuca e dal mento fino alla base del torace Può essere completata da un tratto gessato frontale o diadema

21 Apparecchi gessati Corsetto Immobilizza la colonna dorsale e lombare Si estende dalla base del collo alla radice degli arti inferiori

22 Apparecchi gessati Toraco-metacarpale Immobilizza la spalla e il braccio in abduzione ed il gomito in flessione a 90 Include il torace e l arto superiore fino al polso, lasciando libera quest ultima articolazione e la spalla controlaterale

23 Apparecchi gessati Brachio-matacarpale Immobilizza il gomito a 90 ed il polso Si estende dalla radice dell arto fino alle articolazioni metacarpo falangee che devono restare libere

24 Apparecchi gessati Antibrachio-matacarpale Immobilizza solo il polso Si estende dal gomito fino alle articolazioni metacarpo falangee

25 Apparecchi gessati Pelvipodalico Immobilizza tutto l arto inferiore Si estende dalla base del torace alle dita del piede che devono restare libere Pelvimalleolare Immobilizza tutto l arto inferiore Si estende dalla base del torace al collo del piede lasciando libera l articolazione tibio-tarsica Pelvicondiloideo Immobilizza esclusivamente l articolazione dell anca Si estende dalla base del torace all articolazione del ginocchio, che resta libero

26 Apparecchi gessati Femoropodalico Immobilizza la gamba e le due articolazioni adiacenti Si estende dalla radice della coscia alle articolazioni metatarsofalangee Ginocchiera Immobilizza la gamba Si estende dalla radice della coscia al collo del piede lasciando libera l articolazione tibio-tarsica

27 Apparecchi gessati Gambaletto Immobilizza le articolazioni del piede e la tibio-tarsica Si estende dalla epifisi prossimale della tibia alle metatarsofalangee

28 Bendaggi Fasciatura di alcune parti del corpo, affette da lesioni traumatiche o infiammatorie, con mezzi adatti per proteggerle dall azione di agenti esterni, per applicare sostanze medicamentose o per metterle a riposo o immobilizzarle

29 Bendaggi Viene eseguito con varie tecniche a seconda dello scopo per il quale è applicato e a seconda della parte del corpo che deve essere ricoperta Caratteristiche Deve essere funzionale Non deve provocare alcun danno Rispetto dell estetica

30 Bendaggi Materiali Bende adesive elastiche: indicate in patologie muscolari,articolari e dei tendini Bende leggere: utilizzate per fissare altre fasciature; indicate in parti anatomiche coniche o rotonde Bende compressive: adatte in caso di distorsioni, lussazioni, fratture

31 Bendaggi Taping Realizzato mediante bende non elastiche che limitano la mobilità e con bende elastiche che permettono l espansione del muscolo (solo funzione compressiva) Blocco della struttura interessata non totale ma limitata ad alcuni movimenti Evita ipotrofia muscolare e perdita propriocettività Funzione preventiva o riabilitativa

32 Ortesi del ginocchio Dispositivi utilizzati in pazienti che richiedono un sostegno o un controllo del ginocchio; disegnati sulla premessa che un movimento esagerato può essere ridotto applicando un sistema di leve all articolazione

33 Ortesi del ginocchio Tipi di ortesi del ginocchio Ortesi stabilizzanti di rotula Ortesi per instabilità legamentosa Ortesi per osteoartrosi Ortesi postoperatorie o riabilitative Ortesi preventive del ginochhio

34 Ortesi del ginocchio Ortesi per instabilità legamentose Provvedono alla stabilità meccanica in casi di insufficienza o ricostruzione legamentosa senza impedire il movimento Incrementano le prestazioni in pazienti con instabilità e debolezza muscolare Riducono il dolore

35 Ortesi del ginocchio Caratteristiche Le configurazioni semirigide o rigide, le fasce alla coscia a al polpaccio, le cerniere e le fasce a strappo variano a seconda del controllo funzionale

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