NB: come previsto dalla LP 9/2011, il Corpo VVF Volontari competente territorialmente è sempre allertato
|
|
- Lucio Lorenzi
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 FCVFV A - Allegato Utente 2 (A02) Classificazione degli interventi tecnici ed individuazione di quelli che devono prevedere la prima risposta anche da parte del Corpo dei VVF Permanenti NB: come previsto dalla LP 92011, il Corpo VVF Volontari competente territorialmente è sempre allertato Emergenza aerea 51 D1.1 Incidente al suolo (raggiungibile con automezzi) di aeromobile leggero D1.2 Incidente al suolo (non raggiungibile con automezzi) di aeromobile leggero D1.3 Incidente al suolo (raggiungibile con automezzi) di aeromobile grande con viaggiatori a bordo D1.4 Incidente al suolo (non raggiungibile con automezzi) di aeromobile grande con viaggiatori a bordo D2 Incidente con struttura coinvolta C1 Aereo in arrivo emergenza massima C2 Aereo in arrivo emergenza minima D3 Incendio recupero di aereo al suolo D4 Emergenza aerea in acque interne Allarme automatico 52 B1 Assistenza al cittadino 53 A1 Apertura porta non urgente B1 Apertura porta con persona all'interno B2 Apertura veicolo con persona all'interno A2 Assistenza al cittadino A8 Ricerca persona A3.1 Salvataggio animale A3.2 Salvataggio animale in ambiente impervio A3.3 Pericolo da animali A4 Allagamento A5 Danni da vento A6 Albero pericolante A7 Elementi pericolanti
2 Crollo con intrappolamento di persone Rischio elettrico Salvataggio in ascensore, scala mobile, funicolare aerea A9.1 Verifica statica semplice A9.2 Verifica statica complessa 54 D3 Crollo di edificio o struttura con potenziali vittime A1 Crollo di edificio o struttura senza vittime D1 Persona intrappolata in spazio ristretto D2 Persona intrappolata in spazio ristretto con presenza di sostanze pericolose D4 Franamento scavo con potenziali vittime A2 Franamento scavo senza vittime D5 Frana o smottamento con potenziali vittime D6 Valanga con coinvolgimento di strutture o viabilità e potenziali vittime D7 Valanga con possibili vittime in ambiente montano 55 C1 Rischio elettrico con acqua nelle vicinanze C2 Cavi caduti con fumo o arco elettrico B1 Arco elettrico B2 Cavi caduti senza fumo o arco elettrico B3 Elettrodomestico B4 Macchina elettrica B5 Quadro o cabina 56 B1 Blocco ascensore con persone all'interno D2 Incidente ad ascensore con feriti D1 Incidente di scala mobile D3 Incidente a funicolare aerea con feriti B2 Blocco impianto con necessità di evacuazione Esplosione 57 D1 Edificio alto
3 Estricazione di persona da veicolo o macchinario (non incidente stradale) Spandimento di carburante Fuga di gas infiammabile D2 Edificio sede istituzionale o di servizi pubblici importanti D3 Ospedale, APSP D4 Scuola, albergo, locale di pubblico spettacolo, fiera, esposizione D5 Edificio industriale D6 Edificio commerciale D7 Edificio residenziale D8 Edificio non residenziale D9 Veicolo D10 Veicolo con carico di materiale infiammabile D11 Camper o roulotte B1 Altra esplosione 58 D1 59 B4 Odore di carburante B3 Spandimento minore B2 Spandimento piccolo contenuto B1 Spandimento piccolo non contenuto D2 Spandimento grande contenuto D1 Spandimento grande non contenuto 60 D1 Edificio alto D2 Edificio residenziale D3 Edificio non residenziale D4 Ospedale, APSP D5 Scuola, albergo, locale di pubblico spettacolo, fiera, esposizione D6 Edificio industriale D7 Edificio commerciale B1 Conduttura in bassa pressione C1 Conduttura in media o alta pressione C2 Serbatoio o veicolo piccolo D8 Serbatoio o veicolo grande
4 Sostanze pericolose inquinanti Salvataggio in altezza o in profondità B2 Situazione sconosciuta, odore di gas esterno 61 B1 Spandimento piccolo di sostanza nota C3 Spandimento piccolo di sostanza non nota C1.1 Spandimento grande contenuto di sostanza non nota C1.2 Spandimento grande contenuto di sostanza nota D1.1 Spandimento grande non contenuto di sostanza non nota D1.2 Spandimento grande non contenuto di sostanza nota A1 Scorie o sostanze abbandonate D2 Materiale radioattivo D3 Rischio biologico C2 Inquinamento anche potenziale di corpo idrico o suolo D4 Inquinamento massivo anche potenziale di corpo idrico o suolo 62 D1 Più persone con necessità di tecniche SAF D2 Una persona con necessità di tecniche SAF C1 Salvataggio con tecniche ordinarie Fulmine 63 C1 Che colpisce edificio in zona abitata B1 All'aperto o in zona non abitata Incendio imbarcazione 64 D1 Imbarcazione in servizio di linea con viaggiatori a bordo Assistenza interagenzia (per eventi non già classificati in altre schede) D2 Altre imbarcazioni 65 D1 Assistenza urgente A1 Assistenza non urgente D2 Più persone che stanno male per cause sconosciute C2 Verifiche tecniche non complesse C1 Verifiche tecniche complesse A2 Rifornimento idrico A3 Assistenza elicottero (Procedura)
5 A5 Richieste da corpi VVF volontari A4 Richieste da Comandi provinciali VVF limitrofi Odore sconosciuto 66 A1 Incendio esterno 67 E1 Persona in fiamme Presenza di fumo all'esterno D1 Incendio boschivo C1 Incendio di sterpaglie B1 Incendio esterno piccolo D2 Incendio esterno grande D3 Incendio esterno con sostanze pericolose coinvolte C2 Incendio esterno in area industriale C3 Incendio apparecchiature elettriche 68 A1 Incendio di struttura 69 E1 Più edifici coinvolti E2 Edificio alto D1 Edificio sede istituzionale o di servizi pubblici importanti E3 Ospedale, APSP E4 Scuola, albergo, locale di pubblico spettacolo, fiera, esposizione aperti al pubblico C1 Scuola, albergo, locale di pubblico spettacolo, fiera, esposizione non aperti al pubblico E5 Edificio industriale o deposito logistico con sostanze chimiche coinvolte D2 Edificio industriale o deposito logistico senza sostanze chimiche coinvolte E6 Edificio commerciale D3 Edificio residenziale C2 Rustico in zona non antropizzata D4 Edificio non residenziale D5 Incendio copertura in centro abitato, con rischio di estensione ad altri In base alla richiesta In base alla richiesta
6 fabbricati D6 Edificio storico D7 Edificio agricolo zootecnico C3 Non raggiungibile con automezzi D8 Incendio camino Incidente ferroviario 70 D1 Persona investita da treno D2 Collisionesvio con viaggiatori a bordo C1 Collisionesvio senza viaggiatori a bordo D3 Collisionesvio che coinvolge veicoli stradali D4 Collisionesvio in galleria D5 Collisionesvio su ponte o viadotto D6 Collisionesvio con sostanze pericolose D7 Collisionesvio con caduta in acqua C2 Incidente sconosciuto Incendio di veicolo 71 E1 Con occupanti intrappolati B1 Autovettura D2 Automezzo pesante con trasporto di materiale infiammabile D3 Automezzo pesante senza trasporto di materiale infiammabile D1 Presenza di sostanze pericolose C1 Macchina operatrice o agricola E2 Veicolo in galleria di lunghezza superiore a 100 m Salvataggio in acqua 72 A3 Ricerca recupero corpo in superficie D1 In acque libere D2 In acque rapide D3 In forra D4 In acque alluvionali D5 Su ghiaccio cedevole D6 In fango, palude
7 Collisione tra imbarcazioni, imbarcazione in pericolo E1 Veicolo in acqua D7 Persona minacciata dall'acqua A1 Ricerca recupero in profondità A2 Salvataggio animale in acqua 73 D1 Collisione D2 Imbarcazione che sta affondando B1 Imbarcazione impossibilitata a manovrare B2 Imbarcazione incagliata Pacco sospetto 74 B1 Senza evidenze C1 Con perdita di sostanza D1 Con perdita di sostanza e persone che stanno male Incendio ferroviario 75 D1 Treno con viaggiatori a bordo Minaccia di ordigno esplosivo Incidente stradale, collisione tra veicoli D2 Treno merci D3 Treno merci con sostanze pericolose D4 Con edifici o strutture coinvolti D5 Con veicoli stradali coinvolti D6 In galleria D7 Su ponte o viadotto 76 C1 77 D1 Autovetture con persone coinvolte D2 Veicoli pesanti con persone coinvolte (solo autogrù) D3 Veicoli pesanti con sostanze pericolose D4 Autobus con viaggiatori a bordo D5 Incidente in galleria lunga più di 500 m A1 Tamponamento a catena in autostrada o strada statale strategica senza persone coinvolte D6 Veicolo instabile o da mettere in sicurezza con persone a bordo B1 Veicolo instabile o da mettere in sicurezza senza persone a bordo D7 Veicolo caduto in ambiente impervio
8 con persone coinvolte C1 Veicolo su binari ferroviari A2 Veicolo pesante che blocca la circolazione A3 Pulizia sede stradale (solo autogrù)
La prevenzione e protezione incendi: aspetti normativi e gestionali
ISO 9001 : 2000 Certificato n. 97039 Settore Territorio Area Ambiente e Sicurezza La prevenzione e protezione incendi: aspetti normativi e gestionali Edifici destinati ad uffici: misure di prevenzione
DettagliOrdine Ingegneri della Provincia di L Aquila
Giorno Periodo Argomento Docente Introduzione alla Prevenzione Incendi. Allegato I del D.M. 10 marzo 1998 (valutazione dei rischi di incendio nei luoghi di lavoro). Criteri generali alla luce delle norme
DettagliDistaccamento di Mortara
GENNAIO 2017 APERTURA APPARTAMENTI 4 4:19 APERTURA ASCENSORI 1 0:46 1:07 ABITAZIONI 1 1:41 ALTRO TIPO 2 3:32 AUTOVEICOLI 1 1:50 CAMINI E TETTI 3 5:13 CASSONETTI 3 1:13 EDIFICI INDUSTRIALI 5 23:51 STERPAGLIE
DettagliNuovi metodi per la pianificazione dell emergenza e la prevenzione incendi nei luoghi chiusi. Le gallerie ferroviarie in provincia di Perugia
Comando Provinciale Vigili del Fuoco Perugia Nuovi metodi per la pianificazione dell emergenza e la prevenzione incendi nei luoghi chiusi. Le gallerie ferroviarie in provincia di Perugia Pianificazione
DettagliOrario delle lezioni ( )
SCIENZA E TECNICA DELLA PREVENZIONE INCENDI 2014-2015 Orario delle lezioni ( ) DATA PERIODO ARGOMENTO ORE DOCENTE 04.10.2014 09,30-11,30 Breve introduzione al Corso Obiettivi e fondamenti di prevenzione
DettagliComune di Lavagna PIANO DI PROTEZIONE CIVILE MANUALE OPERATIVO. Seconda Edizione
Comune di Lavagna PIANO DI PROTEZIONE CIVILE MANUALE OPERATIVO 2014 Documento realizzato da: QueSiTe srl Via Cacherano di Bricherasio 9 Pinerolo (TO) www.quesite.it Seconda Edizione Comune di Lavagna Pag.
DettagliGli spazi confinati e gli ambienti difficili
XVI Congresso nazionale Associazione Italiana Medicina delle Catastrofi Gli spazi confinati e gli ambienti difficili Francesco Spalluto Direzione Regionale Vigili del Fuoco Puglia 1 Bari, 14 novembre 2015
DettagliL Incendio in Ospedale Piano di Emergenza (Fire at Hospital)
L Incendio in Ospedale Piano di Emergenza (Fire at Hospital) G.F. Villa Servizio Anestesia e Terapia Intensiva IRCCS - H San Raffaele Milano 1995 H.S.R. La Preparazione del Piano è avvenuta a seguito della
DettagliINDICE GENERALE DEL PROGRAMMA PROVINCIALE DI PREVISIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI (l indice non deve ritenersi esaustivo ma esemplificativo)
INDICE GENERALE DEL PROGRAMMA PROVINCIALE DI PREVISIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI (l indice non deve ritenersi esaustivo ma esemplificativo) 1. INQUADRAMENTO GENERALE 1.1. inquadramento territoriale 1.2.
DettagliCORSO DI FORMAZIONE ASPP / RSPP
CORSO DI FORMAZIONE ASPP / RSPP MODULO A DATA ORARIO UNITA DIDATTICA LEZIONE 30 marzo 2017 4 aprile 2017 9:00 13:00 6 aprile 2017 11 aprile 2017 A1-8 ore Presentazione e apertura del corso; L'approccio
DettagliINCENDIO AUTOVETTURA ALL APERTO
Tabella 9 INCENDIO AUTOVETTURA ALL APERTO P.O.S. (Procedure Operative Standard) GESTIONE DELLA SALA OPERATIVA GESTIONE DELL INTERVENTO Domande primarie Località, tipologia della strada, asse viario, presenza
DettagliIl soccorso tecnico urgente organizzazione, competenze, modalità d intervento
Convegno formativo sulla Protezione Civile per gli Enti Locali Centro Incontri Provincia di Cuneo 2 luglio 2010 Il soccorso tecnico urgente organizzazione, competenze, modalità d intervento Arch. Gian
DettagliFORUM di PREVENZIONE INCENDI
FORUM di PREVENZIONE INCENDI Milano 26-27 settembre 2012 LE NUOVE ATTIVITÀ SOGGETTE AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI Le gallerie: misure di prevenzione incendi da applicare alle gallerie stradali e
DettagliELEMENTI DI CRITICITA AMBIENTALE NELLA REALIZZAZIONE E GESTIONE DI INFRASTRUTTURE PORTUALI
Istituto di Ricerca sulle Acque Consiglio Nazionale delle Ricerche ELEMENTI DI CRITICITA AMBIENTALE NELLA REALIZZAZIONE E GESTIONE DI INFRASTRUTTURE PORTUALI dott. Massimo Blonda Workshop Diffusione delle
DettagliTraffic Accidents and Safe Rescue by Inter-Forces Operators Incidenti Stradali e Sicure Strategie Operative Interforze
Traffic Accidents and Safe Rescue by Inter-Forces Operators Incidenti Stradali e Sicure Strategie Operative Interforze Matteo Selva Alessandro Spada Gianfranco Villa - Paolo Spreafico Alex Zambroni - Guido
DettagliLa sicurezza antincendio nelle aziende agricole Ing.
Bergamo Fiera, 10 febbraio 2012 La sicurezza antincendio nelle aziende agricole Ing. Ing. ntonio Dusi VV.F. Bergamo FINLIT FINLIT PRIMO PSSO : UN NUOVO ELENCO DELLE SOGGETTE MBITO DI PPLICZIONE SECONDO
DettagliCOMANDO SCUOLE A.M./3ª R.A.
COMANDO SCUOLE A.M./3ª R.A. martedì 14 marzo 2017 Col. AAran Antonio Evangelio Avvertenza LE INFORMAZIONI RIPORTATE ALL INTERNO DEL PRESENTE BRIEFING SONO CLASSIFICATE NON CLASSIFICATE TIFLIS -17 «GENERALITÀ»
DettagliAttività di controllo della Polizia Stradale Gennaio settembre 2014/2015
Commissione per la sicurezza stradale nel settore dell autotrasporto Attività di controllo della Polizia Stradale Gennaio settembre 2014/2015 14 ottobre 2015 Gennaio settembre 2014/2015 totali Autostrada
DettagliSCUOLA GUICCIARDINI LAVORI DI COMPLETAMENTO NUOVO AUDITORIUM. Relazione Tecnica Specialistica Impianti Elettrici e Speciali
COMUNE DI FIRENZE DIREZIONE SERVIZI TECNICI - P.O. Impianti Elettrici e Speciali Sistemi Telematici SCUOLA GUICCIARDINI LAVORI DI COMPLETAMENTO NUOVO AUDITORIUM Relazione Tecnica Specialistica Impianti
DettagliLA SICUREZZA DEL PATRIMONIO CULTURALE IN PRESENZA DI CANTIERI DI RESTAURO. ing. PAOLO IANNELLI- Ministero per i beni e le attività culturali
LA SICUREZZA DEL PATRIMONIO CULTURALE IN PRESENZA DI CANTIERI DI RESTAURO ing. PAOLO IANNELLI- Ministero per i beni e le attività culturali 1 Specificità dei cantieri di restauro occasione di studio (disponibilità
DettagliMINISTERO DELL INTERNO
ORGANIZZAZIONE DEL MINISTERO DELL INTERNO MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI INTERNI E TERRITORIALI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIPARTIMENTO PER LE LIBERTA CIVILI E L IMMIGRAZIONE
DettagliNORME PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
NORME PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO - LA LEGGE 13 DEL 9 GENNAIO 1989 (ATTUATA DAL DM 236 DEL 14 GIUGNO 1989) - DPR 503 DEL 25 LUGLIO 1996 (CHE HA ABROGATO
DettagliCriticità PREVENZIONE INCENDI
Criticità PREVENZIONE INCENDI 1 di 49 Prevenzione incendi Come si fa a quantificare il RISCHIO?? Rischio = Frequenza x Magnitudo 2 di 49 Prevenzione incendi Diminuire il rischio Prevenzione Probab. Elevata
Dettaglih 1 h K W X Y TOSSICI X Y MATERIALE TOSSICO MATERIALE INFIAMMABILE X Y GAS ASFISSIANTE X Y PERICOLO D ESPLOSIONE 100.
CARTELLI DI quota lato in mm L quota altezza 1 in mm quota altezza 2 in mm 4 6 10 16 25 K W Y Z 140 210 350 560 880 60 100 105 175 60 h 1 L 1 riga K 140 mm W 210 mm h 2 2 righe 350 mm Y 560 mm Z 880 mm
DettagliGALLERIE. a cura di Simone Cappelletti I N D I C E
GALLERIE a cura di Simone Cappelletti I N D I C E PREMESSA................................................... 11 GALLERIE FERROVIARIE - REGOLA TECNICA COMMENTATA.. 13 Decreto Ministero Infrastrutture e
DettagliDECRETO N. 10/2010 DEL 27/07/2010 «in vigore dal » DEL DIRETTORE DELL AGENZIA NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLE FERROVIE
DECRETO N. 10/2010 DEL 27/07/2010 «in vigore dal 01.01.2011» DEL DIRETTORE DELL AGENZIA NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLE FERROVIE Modifiche Alle Norme per la Circolazione dei Rotabili Norme Particolari
DettagliVIA LAGO DI MOLVENO, 23 - SCHIO E RELATIVE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE. RISCHIO GENERALE Stima del rischio. Lesioni per contatto fra mezzi
RISCHIO GENERALE Circolazione con mezzi Collisione con mezzi contatto fra mezzi Il personale addetto alla conduzione ed alla manovra degli autoveicoli e delle macchine operatrici deve essere munito di
DettagliP A R T E V R E A T I REATO RIFERIMENTO SANZIONE
P A R T E V R E A T I REATI INERENTI L ATTIVITÀ DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO NON SOGGETTI ALLA PROCEDURA PREVISTA DAL DECRETO LEGISLATIVO 19/12/1994 N.758 REATO RIFERIMENTO SANZIONE Falsità
DettagliDefinizione di incidente maggiore e maxiemergenza. Francesco Borgognoni
Definizione di incidente maggiore e maxiemergenza Francesco Borgognoni l assetto della società contemporanea comporta una considerevole quota di rischio per incidenti di dimensioni importanti Questi eventi
DettagliIl sistema dei soccorsi tecnici in condizioni ordinarie e negli stati di emergenza
La resilienza nelle città, tecnologie e processi Il progetto RESOLUTE Il sistema dei soccorsi tecnici in condizioni ordinarie e negli stati di emergenza Comando Provinciale Vigili del Fuoco Firenze Ing.
DettagliELENCO NOMRATIVE VIGENTI SULLA DIRETTIVA ATEX
PUBBLICAZIONE IDENTIFICATIVO ITALIA TITOLO NOTE 12/06/2003 d. lgs. N. 233 23/03/1998 D.P.R. N. 126 Direttiva 94/9/CE Attuazione della direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento
DettagliSCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI
TIPO DI EFFETTI PER LA POPOLAZIONE E PER L AMBIENTE L ipotesi incidentale più significativa, con rischio di coinvolgimento del territorio circostante lo stabilimento, è da imputare in linea generale ad
DettagliMinistero dell Interno DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI VARESE
Ministero dell Interno DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI VARESE IL SOCCORSO TECNICO URGENTE in PROVINCIA DI VARESE ANNO
DettagliPROGRAMMA DIDATTICO MODULO ARGOMENTI ORE. Obiettivi e fondamenti di prevenzione incendi e competenze del CNVVF
dei professionisti negli elenchi del Ministero dell Interno (D.M. 05/05/0 PROGRAMMA DIDATTICO MODULO ARGOMENTI ORE Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi 6. Obiettivi
DettagliLIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA
zona E LIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA TEMPORALI VERDE Assenza o bassa probabilità a livello locale di fenomeni significativi prevedibili. GIALLA Occasionale pericolo: fenomeni puntuali
DettagliI Comuni italiani sono stati classificati in 4 categorie principali, in base al loro rischio sismico, calcolato in base al PGA (Peak GroundAcceleration, ovvero picco di accelerazione al suolo) e per frequenza
DettagliSEGNALETICA STRADALE
Materiali usati e sigle di identificazione da far precedere al modello prescelto: NFA: lamiera 10/10 scatolata, rifrangenza normale NFB: lamiera 10/10 scatolata, rifrangenza ad elevata efficienza NFC:
DettagliObiettivi, direttive, lesislazione e regole tecniche di prevenzione incendi
MOD. ARGOMENTO DURATA DATA RELATORE 1 Obiettivi, direttive, lesislazione e regole tecniche di prevenzione incendi 6 1.1 Obiettivi fondamentali di prevenzione incendi e competenze CNVVF 1 1.2 Direttive
DettagliGuida all installazione degli ascensori antincendio (e degli ascensori di soccorso)
Guida all installazione degli ascensori antincendio (e degli ascensori di soccorso) Pubblicato il: 18/09/2007 Aggiornato al: 18/09/2007 di Gianfranco Ceresini 1. Introduzione Fra tutte le alimentazione
DettagliQuestionario di valutazione di rischio per strutture secondo CEI EN /-3 (CEI 81-10/2/-3)
.. per portare energia Questionario di valutazione di rischio per strutture secondo CEI EN 62305-2/-3 (CEI 81-10/2/-3) Chi compie la valutazione Ditta Elaboratore CAP/ Località Telefono Fax Cell. e-mail
DettagliProcedura Operativa: RISCHIO VIABILITA E TRASPORTI
Procedura Operativa: RISCHIO VIABILITA E TRASPORTI GENERALITA Evento: incidente industriale incidente da trasporto di sostanze pericolose Scenari ipotizzati: incendio esplosione - emissione accidentale
DettagliSCUOLA PROVINCIALE ANTINCENDI Vigili del Fuoco - Trento (dati riferiti al periodo 1 settembre agosto 2010)
SCUOLA PROVINCIALE ANTINCENDI Vigili del Fuoco - Trento (dati riferiti al periodo 1 settembre 2009 31 agosto 2010) Nel periodo analizzato, la Scuola Provinciale Antincendi ha garantito lo svolgimento di
DettagliMODULO OPERATIVO CONGIUNTO RISCHIO DA INQUINAMENTI AMBIENTALI PRIMARI E NBCR (NUCLEARE-BIOLOGICO-CHIMICO-RADIOLOGICO)
MODULO OPERATIVO CONGIUNTO RISCHIO DA INQUINAMENTI AMBIENTALI PRIMARI E NBCR (NUCLEARE-BIOLOGICO-CHIMICO-RADIOLOGICO) PREMESSA Con il presente documento si intende definire una strategia di intervento
DettagliLA PREVENZIONE INCENDI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE. Informazioni relative alla prevenzione, alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza
LA PREVENZIONE INCENDI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE Informazioni relative alla prevenzione, alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza Definizione di incendio L incendio è la combustione sufficientemente
DettagliORDINE INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CREMONA CORSO BASE IN PREVENZIONE INCENDI / LEZ. DATA Mod. Argomento Ore Docente 1 08/04/2016
LEZ. DATA Mod. Argomento Ore Docente 1 08/04/2016 1 OBIETTIVI, DIRETTIVE, LEGISLAZIONE E REGOLE TECNICHE DI PREVENZIONE INCENDI (6) Salone 1.1 Obiettivi e fondamenti di prevenzione incendi e competenze
DettagliCOMUNICAZIONE DEI RISCHI
COORDINAMENTO SICUREZZA APPALTI INTERNI/DUVRI (DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI) DISPOSIZIONI E NOTE INFORMATIVE AI SENSI DELL ART. 26 D.LGS. 81 del 9 aprile 2008 e s.m.i. FONDAZIONE
DettagliOrario delle lezioni ( )
SCIENZA E TECNICA DELLA PREVENZIONE INCENDI Orario delle lezioni ( ) DATA PERIODO ARGOMENTO ORE DOCENTE 04.10.2013 14,30-16,30 Breve introduzione al Corso Obiettivi e fondamenti di prevenzione incendi
DettagliINDICE 1 Metodologia di valutazione del rischio 2 Cenni di legislazione sull incenerimento 3 Cicli di trattamento n. 5 4 Rischi professionali
L INAIL per il sistema rifiuti : aspetti tecnici e sinergie Focus sugli inceneritori L opuscolo "La sicurezza per gli operatori degli impianti di termovalorizzazione e di incenerimento " B. Principe Rimini,
DettagliPROGRAMMA MINIMO DI BASE PER CORSO PER ADDETTO ANTINCENDIO IN ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO BASSO (DURATA 4 ORE)
PROGRAMMA MINIMO DI BASE PER CORSO PER ADDETTO ANTINCENDIO IN ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO BASSO (DURATA 4 ORE) 1) INCENDIO (1 ora) principi della combustione prodotti della combustione sostanze estinguenti
DettagliPIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
Comune di SASSO MARCONI Provincia di Bologna PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PROCEDURA OPERATIVA 6 INCIDENTE INDUSTRIALE INCIDENTE DA TRASPORTO DI SOSTANZE PERICOLOSE Procedura operativa 6 Evento:
Dettagli! "# $ % $ $ "# $ $$!!!' "( $!% $ ") "# * +, -*./0+ 111! )! $ 2 $. " 3!!%
# # % # & ' ( % ) # +, -./0+ 111 ) 2. 3% 4 ) 4 ) 3, # ' 2 5 67 ) ##.# % (% %3 4 #, ( % ' 6 7.#8)3 9 )' '%( # 4: % '# ' 4;' %2 0 0 ) % # 4 67 67 %% # % % % % & < %42 - - - 67 - +()) = # 2 - - ;67>,% & %
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Trasporti e Logistica Processo Trasporto di persone e merci con mezzi navali Sequenza di processo
DettagliOrdinanza sulla garanzia dell approvvigionamento con acqua potabile in situazioni di emergenza
Ordinanza sulla garanzia dell approvvigionamento con acqua potabile in situazioni di emergenza (OAAE) 531.32 del 20 novembre 1991 Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 20, 52 capoversi 1 e
DettagliValutazione del rischio AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO E / O SPAZI CONFINATI D.Lgs. 81/2008 e DPR 177/2011
Valutazione del rischio AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO E / O SPAZI CONFINATI D.Lgs. 81/2008 e DPR 177/2011 TAVOLO 81 IMOLA, 14 NOVEMBRE 2017 IL GRUPPO HERA 2 IL GRUPPO HERA 3 AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO
DettagliRelazione tecnica allegata al progetto per realizzazione ampliamento modifica:
ALLEGATO ALLA DOMANDA DI (rag.sociale) presentata allo Sportello Unico del Comune di Riservato all ufficio: Nr. protocollo Data protocollo Cod.Mod. VVFPI03D.rtf 01/2002 Spett.le Al Comando Provinciale
DettagliSALA OPERATIVA REGIONALE PROTEZIONE CIVILE. Relazione degli eventi gestiti
SALA OPERATIVA REGIONALE PROTEZIONE CIVILE Relazione degli eventi gestiti 2004-2017 La Sala Operativa di Protezione Civile di Regione Lombardia Per rispondere alle esigenze di monitoraggio, allerta e risposta
DettagliSicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti
Workshop Aggiornamento delle Linee guida per la redazione dei piani regolatori portuali 16 dicembre 2014 Roma Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti Salvatore Fiadini Premessa: - tutte le
DettagliALLEGATO. Comune. di sanluri. Novembre Piano Comunale di Protezione Civile INFORMAZIONE AI CITTADINI. Elaborazione Piano Ing.
ALLEGATO C Novembre 2015 Comune di sanluri Piano Comunale di Protezione Civile INFORMAZIONE AI CITTADINI Elaborazione Piano Ing. Alessio Ortu COME COMPORTARSI... QUANDO L INCENDIO È IN CORSO Telefona subito
DettagliINDICE SOMMARIO. Prefazione... pag. VII
INDICE SOMMARIO Prefazione... pag. VII Capitolo 1 Principi giuridici comunitari e nazionali... 1 1.1 L evoluzione normativa... 1 1.2 La gerarchia delle fonti giuridiche... 8 1.3 Lo statuto dei lavoratori...
DettagliCollegio Geometri e Geometri Laureati di Monza e Brianza
Collegio Geometri e Geometri Laureati di Monza e Brianza Corso di Specializzazione in prevenzione incendi ex legge 818/8 Giorni Orario Ore Moduli 0.0.010 0.0.010 09.0.010 11.0.010 16.0.010 Presentazione
DettagliINDICE GENERALE 1 OBIETTIVI DEL PIANO D EMERGENZA COMUNALE COMPOSIZIONE PREMESSA 1-1
INDICE GENERALE I -TOMO VERDE PIANO DI EMERGENZA 1 OBIETTIVI DEL PIANO D EMERGENZA COMUNALE 1-1 1.1 COMPOSIZIONE 1-1 1.2 PREMESSA 1-1 1.3 DEFINIZIONE DI PROTEZIONE CIVILE ED INQUADRAMENTO NORMATIVO 1-2
DettagliL intervento dei Vigili del Fuoco
IL rilascio Come testimoniato anche dal macchinista, l accensione del gas rilasciato non si è verificata immediatamente. Prima che si verifichi l accensione della nube di gas, il macchinista ha avuto il
Dettagli12 ANNI DI EVENTI GESTITI DALLA SALA OPERATIVA REGIONALE PROTEZIONE CIVILE Regione Lombardia
12 ANNI DI EVENTI GESTITI DALLA SALA OPERATIVA REGIONALE PROTEZIONE CIVILE 2004-2016 Regione Lombardia D.G. Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione U.O. Protezione Civile La Sala Operativa Regionale
DettagliIl codice di prevenzione incendi D.M. 3 agosto 2015
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI NUORO CORSO BASE DI PREVENZIONE INCENDI Modulo 11.3 Il codice di prevenzione incendi D.M. 3 agosto 2015 V.3 Vani degli ascensori ing. G. Lampis 1 Scopo e campo
DettagliProgramma di formazione per il Soccorritore Aeroportuale VF
Corso da 108 ore I a Settimana Modulo aeroportuale teorico (36 ore) II a Settimana Modulo aeroportuale pratico (36 ore) III a Settimana Modulo aeroportuale di completamento presso Comando (36 ore) Allegato
DettagliCorso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Incidenti maggiori
Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Incidenti maggiori CorsoOPEM EvenMaggiori: Squilibrio)tra)risorse)disponibili)e)necessità) 2 CorsoOPEM EvenMaggiori: Le strutture di soccorso territoriali rimangono
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 ESTRAZIONE GAS, PETROLIO, CARBONE, MINERALI E LAVORAZIONE PIETRE Processo Estrazione di gas e petrolio
DettagliCORSO PER RSPP - ASPP MODULO B
CORSO PER RSPP - ASPP MODULO B Il modulo B di specializzazione è relativo al corso di formazione che tratta la natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro, correlati alle specifiche attività lavorative.
DettagliORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI MESSINA PROGRAMMA
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI PROGRAMMA CORSO DI SPECIALIZZAZIONE "PREVENZIONE INCENDI" AI SENSI DEL D.M. 05/08/011 dal marzo al 14 giugno 016 Data Ora Modulo 1 Ore: 6 Argomenti Docente Obiettivi
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di laurea in ingegneria meccanica Modulo didattico Sicurezza degli impianti industriali Seminario Il documento di valutazione dei rischi (Ing.
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTEFERENTI (D.U.V.R.I.)
Allegato 2 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTEFERENTI (D.U.V.R.I.) GARA: SERVIZI DI PULIZIA E DI LAVANDERIA DELLA RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE CODICE C.I.G. 40202639F8 1. OGGETTO DELLA
DettagliDATA ARGOMENTO N. ORE ORARIO DOCENTE
DATA ARGOMENTO N. ORE ORARIO DOCENTE Venerdì 13/01/2017 1. OBIETTIVI, DIRETTIVE, LEGISLAZIONE E REGOLE TECNICHE DI PREVENZIONE INCENDI - TOTALE ORE 6 1.1 Obiettivi e fondamenti di prevenzione incendi e
DettagliSommario PARTE I - T.U. N. 81/2008
XI Presentazione... Profili Autori... V VII PARTE I - T.U. N. 81/2008 CAPITOLO 1 TITOLO I T.U. - PRINCIPI COMUNI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI... 1 Il lavoratore... 6 Il datore di lavoro... 8 Il dirigente...
DettagliCORSO BASE SULLA SICUREZZA PER VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE
CORSO BASE SULLA SICUREZZA PER VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE PROGRAMMA DELL INCONTRO: Quadro normativo di riferimento Atipicità del lavoratore Pro Civ Metodologia 8 passi e scelta DPI Esempi pratici di
DettagliOrdine degli Architetti PPC di Roma e Provincia C.D.O. PROGRAMMA E CALENDARIO DEL CORSO
Titolo del corso Periodo di svolgimento Sede del corso Direttore Scientifico Tutor Corso base di Formazione per la specializzazione in Prevenzione Incendi (in attuazione del D.M. 05/08/2011) dell'ordine
DettagliIl ruolo della Sala Operativa Regionale di protezione civile nella prevenzione e gestione delle emergenze
Il ruolo della Sala Operativa Regionale di protezione civile nella prevenzione e gestione delle emergenze Milano, convegno Arge-Alp, 28.9.2018 Massimo Ghilardi Dirigente Struttura Gestione delle Emergenze
DettagliValutazione Rischio Incendio Deposito Pneumatici Area ex SIET
ILVA S.P.A. Stabilimento di Taranto FEBBRAIO 2007 INDICE Sezione Titolo pag. 1. Premessa 3 2. Riferimenti normativi 3 3. Criteri di valutazione 3 4. Identificazione dei pericoli di incendio e sorgenti
DettagliMercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione
Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione Novità normative per la prevenzione incendi il D.M. 20/12/12 Impianti di protezione attiva contro l incendio Geom. Luca
DettagliCOMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza
COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza COMUNE DI PONTE DELL'OLIO PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE RISCHIO INCIDENTE STRADALE RILEVANTE 1^ Edizione - Marzo 2012: Dott. Geol. Paolo Mancioppi
DettagliARZINO 2013 IL SOCCORSO TECNICO SANITARIO IN AMBIENTE ACQUATICO CONFINATO
ARZINO 2013 IL SOCCORSO TECNICO SANITARIO IN AMBIENTE ACQUATICO CONFINATO ROBERTO BIDINOST COMMISSIONE TECNICA NAZIONALE SOCCORSO ACQUATICO VIGILI DEL FUOCO 31/10/2013 Edizione Sperimentale 1 LE COMPETENZE
Dettaglicav. Luigi Fasani 1 La legislazione 1970 Legge 996 Norme sul soccorso e l assistenza alle persone colpite da calamità
Corso per volontari di protezione civile La legislazione di Protezione Civile Luigi Fasani La legislazione 1970 Legge 996 Norme sul soccorso e l assistenza alle persone colpite da calamità 1992 Legge 225
DettagliModulo DATA ARGOMENTO DURATA ORARIO DOCENTE. OBIETTIVI, DIRETTIVE, LEGISLAZIONE E REGOLE TECNICHE DI PREVENZIONE 6 ore INCENDI
Giornate 1 2 COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALI E PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DI ASCOLI PICENO E FERMO 1 OBIETTIVI, DIRETTIVE, LEGISLAZIONE E REGOLE TECNICHE DI PREVENZIONE 6 ore INCENDI 1.1 Obiettivi e fondamenti
DettagliScheda di informazione sui rischi di incidenti rilevanti per i cittadini ed i lavoratori SEZIONE I
Scheda di informazione sui rischi di incidenti rilevanti per i cittadini ed i lavoratori SEZIONE I Nome della Società: Solvay Chimica Italia S.p.A. (ragione sociale) Stabilimento/Deposito di: Rosignano
DettagliMODULO ARGOMENTO ORE DOCENTE DATA 1 Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi
CONFORME AL D.M. 05/08/0 E CIRCOLARE N. 8 DEL 0.0.06 MODULO ARGOMENTO ORE DOCENTE DATA Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi. Obiettivi e fondamenti di prevenzione
DettagliModulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 1 Agricoltura
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 1 Agricoltura Questo modulo si articola in macrosettori costruiti tenendo conto dell
DettagliDISTILLERIE G. DI LORENZO S.R.L. Informazione alla popolazione sui rischi di Incidente Rilevante
DISTILLERIE G. DI LORENZO S.R.L. Informazione alla popolazione sui rischi di Incidente Rilevante Premessa Per rischio di incidente rilevante si intende un evento quale ad esempio un esplosione, un incendio,
DettagliCOMUNICAZIONE DEI RISCHI
COORDINAMENTO SICUREZZA APPALTI INTERNI/DUVRI (DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI) DISPOSIZIONI E NOTE INFORMATIVE AI SENSI DELL ART. 26 D.LGS. 81 del 9 aprile 2008 e s.m.i. FONDAZIONE
DettagliI LEGISLATORI o i NORMATORI hanno stabilito dei criteri di quantificazione per determinati rischi.
LA VALUTAZIONE DEI RISCHI E LE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE E DPI I LEGISLATORI o i NORMATORI hanno stabilito dei criteri di quantificazione per determinati rischi. Di seguito sono riportati alcuni
DettagliData di ricezione della documentazione. Data avvio del procedimento. Oggetto: Pratica
Data di ricezione della documentazione Data avvio del procedimento Pratica Oggetto: Il/la Sottoscritto/a Nato a il residente in via n. c.a.p. Tel. Fax E-mail C.F. carica aziendale o delega in qualità di
DettagliLista di controllo Trasporti nei cantieri sotterranei
Sicurezza realizzabile Lista di controllo Trasporti nei cantieri sotterranei È garantita la sicurezza durante le operazioni di trasporto nel cantiere sotterraneo? Nei cantieri sotterranei si verificano
DettagliComune di Gabicce Mare DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Comune di Gabicce Mare ALLEGATO 3 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI DEL LUOGO DI LAVORO (art. 26 comma 1 lett. b D.Lgs 81/08) e MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE
DettagliREGISTRO DEI CONTROLLI ANTINCENDIO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SCUOLA COMUNE DI PREMESSA L art. 5 del D.P.R. 37/98 obbliga i responsabili di attività soggette ai controlli di prevenzione incendi a mantenere in stato di efficienza i sistemi,
DettagliQUESTIONARIO PROPERTY
QUESTIONARIO PROPERTY (rapporto ispettivo) 1.1. Descrizione Generale Nome ed indirizzo dell azienda TIPOLOGIA DI ATTIVITA Breve descrizione dell attività Esistono particolari pericoli nella produzione?
DettagliEsercitazione Nazionale di Protezione Civile LUCENSIS Marzo - Alba (CN)
Esercitazione Nazionale di Protezione Civile LUCENSIS 2015 19-22 Marzo - Alba (CN) Anche quest anno, per la seconda volta consecutiva, il Cisar Abruzzo Protezione Civile di Castel di Sangro (AQ) gruppo
DettagliCALENDARIO DEL CORSO
Viale delle Alpi 6-90 Tel/Fax: 0969907 CALENDARIO DEL CORSO 05/06/0. 05/06/0. 09/06/0. Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi Obiettivi e fondamenti di prevenzione
DettagliCORSO BASE DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI (D.M. 5 AGOSTO 2011) ore
CORSO BASE DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI (D.M. 5 AGOSTO 011) - 10 ore Lez. Data/Orario Modulo ARGOMENTO ORE DOCENTE M 1 Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione
DettagliCorso base di Formazione per la specializzazione in Prevenzione Incendi (D.M. 05/08/2011) Ordine degli Ingegneri della Provincia di Frosinone
Titolo del corso Corso base di Formazione per la specializzazione in Prevenzione Incendi (D.M. 05/08/0) Ordine degli Ingegneri della Provincia di Frosinone Periodo di svolgimento Dal 7 Febbraio 07 al 9
Dettagli