Istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie,Comune di Ferrara ) RIFERIMENTI STORICO-CULTURALI SUL TEMA VALUTAZIONE.

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1 La Valutazione della Qualità dei Servizi Educativi per la prima infanzia nelle Linee Guida Regionali Emilia- Romagna ( A cura di Cinzia Guandalini, Coordinatrice Pedagogica, Istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie,Comune di Ferrara ) RIFERIMENTI STORICO-CULTURALI SUL TEMA VALUTAZIONE. Il Contesto Dal punto di vista contestuale c è una dimensione storica che incide sulle rappresentazioni e gli immaginari della valutazione. Nel caso dei servizi educativi è una dimensione che ci riporta ad un passato piuttosto recente, quando i servizi sono nati e non venivano sottoposti a valutazione perché erano in sé ontologicamente buoni in quanto rappresentavano uno scarto importante e positivo rispetto alle realtà preesistenti. Si tratta di servizi attraversati al loro sorgere da una forte spinta ideale, che venivano accolti e considerati validi in sé e non necessitavano pertanto di un attenzione valutativa. Ma, dagli anni 90 in poi, la consapevolezza in materia di valutazione dei Servizi è aumentata. Non si può non valutare: noi esprimiamo sempre dei giudizi rispetto agli altri, alle diverse realtà e ai servizi. Il problema è che spesso questi giudizi non sono esplicitati o lo sono indirettamente. Intraprendere dei processi valutativi significa invece assumersi un po l onere di esprimere più direttamente che cosa si pensa rispetto ad un progetto, ad un servizio, ad una attività. Ad oggi, la metodologia di valutazione dei Servizi per la prima infanzia secondo le Linee guida regionali ( 2012 ), a cura della Regione Emilia Romagna, per la predisposizione del progetto pedagogico e della metodologia di valutazione dei Servizi Educativi per la prima infanzia, rappresenta l elaborazione di un processo formativo di altissimo livello, frutto di anni di riflessione e studio sul tema che ha coinvolto Università, Coordinamenti Pedagogici e amministratori.

2 Nell'ambito del CPT di Ferrara, dove sono rappresentati servizi gestiti da soggetti diversi, con orientamenti ideali differenti e, spesso, anche con prospettive metodologiche differenziate, il processo di auto/etero valutazione ha valorizzato le diversità come risorse, come fonte di ricchezza, e non come problema/ostacolo; inoltre il fatto di condividere, a livello territoriale, alcuni criteri di qualità e alcuni descrittori fondamentali per i Servizi 0/3 ha costruito consapevolezza e legami, accrescendo la funzione di ricerca, di elaborazione progettuale comune, di implementazione di nuovi spazi di condivisione e di pensiero. LE FUNZIONI DELLA VALUTAZIONE. Doppia funzione della valutazione: Valutazione a carattere certificativo degli elementi di qualità strutturale e organizzativa del Servizio ( rapporto numerico educatori/bambini, ore di formazione, ecc ) che rappresentano condizioni e garanzie per la qualità dei processi educativi. Valutazione a carattere formativo della qualità dei processi educativi attivati nel servizio : s intende un processo volto a promuovere l incremento dei livelli di consapevolezza pedagogica degli operatori, lo sviluppo qualitativo e la gestione interna del cambiamento. I SIGNIFICATI DELLA VALUTAZIONE. Cosa significa valutare in Europa la Rete Europea sulla qualità dei Servizi, ( 1992, 1996 ), sottolinea come la qualità educativa sia un concetto relativo, non univoco, fondato su sistemi di valori e convinzioni e come il

3 processo di definizione della qualità debba caratterizzarsi in senso partecipativo, non prescrittivo e dinamico. La funzione formativa La realtà è letta e colta alla luce di valori, di categorie, di esperienze. Nel processo valutativo tutti gli attori sono chiamati a co-costruire conoscenza e sapere circa un dato fenomeno che si definisce e ridefinisce nel confronto. Per cui vi è la necessità, da parte del valutatore, di immergersi nell ambiente relazionale e nelle esperienze che va ad esaminare per la costruzione di un contesto dialogico e metodologico in cui possano interagire i differenti punti di vista. Il confronto e la discussione dei dati valutativi è focalizzato sulle concordanze-discordanze di giudizio tra i valutatori e sugli elementi di criticità individuati, con lo scopo di: Ricostruire il significato di determinate situazioni/processi e far emergere le implicazioni concettuali e gli elementi impliciti della pratica educativa (incrementare/rigenerare consapevolezze di gruppo). Educare e trasformare i soggetti che vi si impegnano fornendo loro strumenti per l assunzione di consapevolezza. Individuare possibili ricadute operative della valutazione, nei termini di approfondimenti valutativi,formazione,azioni di miglioramento. Autovalutazione come pratica evolutiva Esiste la possibilità, da parte del gruppo di lavoro, di controllare la propria pratica di costruzione del contesto educativo. L'azione dell'educatore sull'ambiente (sfondo) è, infatti, in primo luogo, azione sulle proprie modalità costruttive. Si introducono cambiamenti evolutivi nel contesto non con la pretesa di cambiare l'altro (il bambino), ma con il cambiamento, in primo luogo, delle proprie modalità costruttive. La valutazione assume il

4 significato di un dispositivo formativo e riflessivo che può sostenere lo sviluppo di una comunità professionale nel momento in cui se ne acquisisce padronanza e permette di stimolare il dialogo e il confronto intersoggettivo tra gli operatori sulla base di dati che sono esito di un indagine sistematica che li coinvolge direttamente come attori. VALUTAZIONE E PROGETTAZIONE EDUCATIVA Valutare tra il dichiarato e l agito pedagogico. La Valutazione diventa controllo ricorsivo del processo di costruzione della qualità di un servizio educativo attraverso l'informazione di ritorno circa lo scarto fra il progettato e il realizzato che consente al gruppo di lavoro di modificare la propria attività, ma anche, se considerato opportuno, di ricalibrare i percorsi progettati. Pertanto le due dimensioni, la valutazione e il progetto, sono inscindibili. E infatti le linee guida regionali sono titolate Il progetto pedagogico e la valutazione nei servizi per la prima infanzia.per non separarle, diventa interessante ragionare su quali sono le ipotesi che sorreggono la nostra concezione progettuale perché il progetto è in continuo movimento, non è statico. I Criteri di valutazione della qualità dei processi educativi attivati nei Servizi: riprendono, sviluppano e articolano le dimensioni e le idee di qualità definite nell indice del progetto pedagogico; Si propongono di promuovere e sostenere la VALUTAZIONE FORMATIVA della coerenza tra il dichiarato del progetto e l agito educativo quotidiano ;

5 Delineano un sistema in cui sono associati momenti di auto ed etero valutazione; Attribuiscono ruolo centrale ai CPT, in quanto lasciano piena autonomia nella scelta/ definizione di strumenti e procedure, gestione dei processi e sviluppo delle pratiche valutative. Il sistema di valutazione regionale vuole qualificarsi come: formativo : processo di attribuzione di senso e significato ai gesti e ai fenomeni educativi. coerente e contestualizzato: ha conferito autonomia organizzativa e gestionale ai CPT. funzionale al lavoro di rete e allo sviluppo qualitativo di un sistema integrato : sollecita il dialogo tra i diversi soggetti istituzionali. sostenibile: definisce carichi di lavoro accettabili. dinamico: il sistema si può trasformare, migliorare e sviluppare nel tempo. negoziato e condiviso: fondato su un processo di esplicitazione e confronto sulle idee di qualità educativa e sui criteri di valutazione. Il rapporto tra auto ed etero valutazione Per AUTOVALUTAZIONE si intende il processo di RIFLESSIONE INTERNA AL GRUPPO DI LAVORO, definendone essenzialmente le funzioni formative e la promozione al decentramento ed autoregolamentazione della valutazione, in un ottica di RESPONSABILITA INTERNA.

6 L ETEROVALUTAZIONE e svolta da figura professionale esterna al gruppo di lavoro ma appartenente al CPT che esprime il suo giudizio di valutazione e lo confronta con il gruppo di lavoro. Il rapporto tra auto ed eterovalutazione si definisce nel contesto di un processo di natura essenzialmente formativa, che vuole promuovere il decentramento sistematico ed evitare il rischio dell autoreferenzialità della valutazione. La dialettica tra i valutatori interni e quelli esterni, portatori di saperi differenti circa la realtà da valutare, costituirà un dispositivo e una strategia essenziali allo svolgimento del processo (Bondioli, 2004 ) STRUMENTO DI VALUTAZIONE DEL PROGETTO PEDAGOGICO E DELLE SUE ARTICOLAZIONI La costruzione dello strumento di auto/eterovalutazione, elaborato nell'ambito del CPP della provincia di Ferrara, dal 2013 in poi, ha coinvolto tutti i Coordinatori dei nidi pubblici e privati della provincia di Ferrara, per condividere/costruire l'identita' pedagogica dei nidi o servizi per l infanzia attraverso lo strumento che si propone di sostenere/facilitare un processo di riflessione da parte di un gruppo di lavoro (équipe educativa) sulla propria pratica lavorativa (costruzione del contesto educativo), per introdurvi cambiamenti migliorativi. Lo Strumento presuppone un gruppo di lavoro che ne condivide i presupposti e lo utilizza come strumento per una riflessione critica sulla propria pratica lavorativa che, nel caso specifico, coincide con la pratica di costruzione di un contesto educativo di qualità. Il termine contesto educativo viene inteso in termini ecologici, non come semplice sinonimo di ambiente (o sfondo),

7 ma come insieme di elementi ambientali, di relazioni e, quindi, anche di narrazioni. Nel gruppo di lavoro c è il Coordinatore Pedagogico,al quale è riconosciuto istituzionalmente un ruolo centrale di promozione/controllo della qualità dei servizi. Il riferimento ad un sistema di indicatori (o descrittori ) consente al gruppo di lavoro di percepire e rappresentarsi lo scarto fra la pratica e la descrizione di ciò che, in maniera condivisa, viene considerato, storicamente, un servizio di qualità. IL CPT di Ferrara si è dotato di uno strumento di valutazione del progetto pedagogico, organizzato con item, a cui vengono assegnati, nell ambito del processo di valutazione della qualità, punteggi precisi, declinati in una scala di valori da uno a cinque, come sistema di attribuzione del giudizio, declinati attraverso evidenze concrete da osservazioni dirette, interviste, analisi della documentazione. Molto funzionale ed efficace è stata la scelta di inserire la casella relativa alle evidenze concrete prima di quelle relative all attribuzione del punteggio numerico, facilitando in questo modo la definizione del punteggio che quasi spontaneamente viene attribuito sulla base dell evidenza in termini di osservazione e di fonte concreta. Considerando che il sistema si vuole caratterizzare in senso dinamico, gli strumenti di valutazione sono stati costruiti/adottati dai CPP e non devono essere intesi come definitivi. Infatti, nel 2015, al termine della prima fase di auto/eterovalutazione, c è stata una prima modifica dello strumento, da parte di un sottogruppo di Pedagogisti del CPT di Ferrara, che hanno raccolto tutte le riflessioni dei colleghi che avevano utilizzato lo strumento, e si è arrivati ad una ridefinizione. Quantitativamente si è passati da 94 item a 69, anche per renderlo

8 più funzionale alla restituzione al gruppo di lavoro, sia nel processo di auto che di eterovalutazione del progetto pedagogico, andando a definire quali osservare, quali desumere da analisi di documentazione e quali da interviste.

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