IRAM: Magda Fontanella presenta il primo libro. Filosofia e medicina a confronto e a 'braccetto'

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1 1/7 IRAM: Magda Fontanella presenta il primo libro. Filosofia e medicina a confronto e a 'braccetto' leccoonline.com/articolo.php April 6, 2019 Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione propri e di terze parti per le sue funzionalità e per servizi in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o se vuoi negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Proseguendo la navigazione nel sito, acconsenti all'uso dei cookie. ACCETTA Scritto Sabato 06 aprile 2019 alle 14:12 Filosofia e Medicina: due mondi all'apparenza inconciliabili, ma che venerdì hanno trovato posto sulle facce opposte e complementari della medesima medaglia, incarnate rispettivamente dalla bioeticista Magda Fontanella e dal Direttore Sanitario dell IRAM Andrea Millul.

2 2/7 La vicepresidente Rosaria Bonacina, Magda Fontanella e Andrea Millu Di fronte ad una sala polifunzionale gremita di operatori, famigliari, amici e conoscenti, la filosofa Fontanella che dall aprile 2011 ha trasformato il proprio percorso universitario in una vera e propria professione, grazie alla fiducia riposta dall allora Direttore Sanitario della RSA lecchese, dr. Ivan Villa ha infatti presentato il suo primo libro, intitolato "L'identità umana come sistema complesso. Da Edgar Morin alla filosofia in reparto". A toccare i punti salienti del volume - pubblicato dalla Casa Editrice sarda Documenta è stato in particolare il dialogo intrattenuto proprio tra l autrice e il dottor Millul (autore della prefazione del libro) che ha esordito ricordando l importanza di una figura come quella di Fontanella, capace di essere valore aggiunto permettendo un umanizzazione delle cure e di abbracciare al meglio quel significativo mutamento sociale che negli ultimi anni ha investito sia operatori che, soprattutto, pazienti e famigliari. Declinare gli argomenti snocciolati tra le pagine che spaziano dall uomo al senso dell identità, soffermandosi sul concetto di complessità - in un contesto come quello della cura e di un ambiente assistenziale, ha così posto inevitabilmente il focus sul senso stesso della vita, della morte e della malattia. Ed è proprio in queste esistenziali parentesi che si colloca, a detta del Direttore Sanitario, la figura umanistica della filosofa che - senza alcune derive tecniche che la psicologia avrebbe preso di recente interroga ciascuno di noi sulle domande fondamentali della vita.

3 3/7 Vivendo la vita di reparto e trascorrendo delle ore con l equipe di cura mi sono resa conto che le risposte che credevo la filosofia avesse in realtà non c erano: è stata la vita del reparto stessa ad aiutarmi a calare la filosofia in esigenze concrete ha raccontato l autrice, riferendosi alla sua professione come ad un percorso in itinere da tracciare nel momento stesso in ci lo si percorre.

4 4/7 Un percorso, quello abbozzato passo dopo passo da Magda Fontanella, che ad un certo punto si è inevitabilmente trovato di fronte al bivio che separa una disciplina tecnica e prestazionale come la medicina che, come precisato dal dottor Millul, ha relegato la morte fuori dalla quotidianità famigliare, trasformandola in qualcosa di estraneo e asettico - con quella più umana ed incorporea che è la filosofia. La competenza tecnica è molto avanzata e lo stesso vale per gli ausili che abbiamo a disposizione, e questo ci permette di prolungare la vita fino a stati di salute impensabili fino a pochissimo tempo fa ha chiosato l autrice. Nel nucleo che ospita persone in stato vegetativo, ad esempio, tocchiamo con mano tutto questo, e proprio in questo nucleo io ho percepito la forte domanda di senso. Perché la tecnica in sé ha il senso dell appropriatezza ma non dà una risposta soddisfacente all uomo. La filosofia si inserisce in questo spazio di riflessione, non tanto dando delle risposte precostituite, ma chiedendo il perché senza dare nulla per scontato.

5 5/7 Per svolgere questo compito, tra le fonti di ispirazione della bioeticista carennese si annovera anche l eredità filosofica di Edgar Morin: proprio dal suo pensiero, ella ha infatti estrapolato il concetto di essere umano come identità polimorfica che comprende biologia, psicologia, spiritualità e soprattutto relazione. Una relazione che nel momento in si accoglie un ospite ingloba in modo olistico ogni aspetto della vita di quest ultimo, coinvolgendo sia la sua storia personale che quella famigliare. Penso faccia parte della competenza di tutta l equipe essere consapevole delle proprie convinzioni filosofiche, spirituali e morali riguardo alla vita, alla morte e a certi trattamenti sanitari ha proseguito la filosofa, precisando come questo si dimostri uno degli ingredienti per poi essere più autentici nella relazione di cura e nella gestione della sofferenza altrui. Sono stati infatti la dignità del paziente, il tempo dedicato al dialogo, il rapporto fiduciario con il personale medico e le competenze relazionali gli ultimi temi trattati durante la presentazione nel cuore degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi, sviscerate ancora una volta in un botta e risposta tra la bioeticista ed il Direttore Sanitario.

6 Quello che ho imparato a fare è stato pormi in ascolto delle varie storie e biografie, incentrandomi molto sull incontro con la persona, la quale ha tutto un mondo di significati che a volte aiutano e altre non aiutano a stare dentro la malattia. La filosofia allora può aiutare a mettere ordine, perché spesso la malattia o l incidente obbligano ad un percorso di ri-significazione della propria esperienza, attraverso un dialogo interiore in cui la filosofia non impone una risposta ma aiuta a trovare la propria, attraverso alcune domande. Non a caso, infatti, ad essere scelta come copertina del volume è stata L incredulità di San Tommaso dipinta da Caravaggio, come metafora di quell incessante ricerca di conferme e risposte che la filosofia suscita in ciascuno di noi, scoprendo nel banale la porta del sublime. Articoli correlati: Complessità dell identità umana e filosofia in reparto: un assaggio del primo libro di Magda Fontanella. Il 5 la presentazione F.A. 6/7

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