Il ruolo del volontario
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- Giada Cecchini
- 6 anni fa
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1 COSTRUIRE INSIEME: lavoro e senso di appartenenza Il ruolo del volontario Trento, 19 novembre 2016
2 la mappa delle competenze Sapere cosa sono le Cure Palliative e chi è il malato inguaribile Saper essere un volontario in Cure Palliative Sapere prendersi cura del malato Sapere prendersi cura della famiglia Saper lavorare in equipe nei diversi setting assistenziali Saper agire nella propria Organizzazione e nella comunità locale
3 Il valore dell identita à di appartenenza L associazione e l immagine dell hospice sul territorio
4 Saper agire nella propria organizazzione e nella comunità locale
5 Due macro-gruppi : Volontari dello stare (VS).sono i volontari che hanno le attitudini, le competenze e la volontà per relazionarsi direttamente con il malato in fase terminale di malattia e la sua famiglia e per lavorare a stretto contatto con l equipe domiciliare o residenziale di Cure Palliative;
6 .sono volontari che scelgono di non confrontarsi con situazioni caratterizzate da grande sofferenza e dolore, ma che sono invece più competenti e motivati a svolgere le attività funzionali all Organizzazione a cui appartengono (attività di segreteria, amministrazione, archivio) e ad operare in ambito promozionale e di sensibilizzazione della cittadinanza (raccolta fondi, organizzazione di eventi, promozione sul territorio). Volontari del fare (VF) due macro-gruppi
7 Ambiti del FARE nel nuovo HOSPICE e FRONT-OFFICE gestire il punto di ingresso della casa Hospice accogliere all'ingresso ospiti, familiari ed amici; rispondere al telefono; CUCINA, per aiutare il cuoco a preparare giornalmente i cibi TRASPORTO E CONSEGNE, es prelievi, sacche ematiche MANUTENZIONE giardino, orto e piante aromatiche, piante interne LAVANDERIA E STIRERIA per lavare e stirare PICCOLE MANUTENZIONI della casa, biblioteca, archivio, FORMAZIONE
8 L importanza del «fare assieme»:...quale ruolo all interno dell'organizzazione? impegno e
9 Metodo Cosa come
10 Cosa *Saper essere parte attiva della propria organizzazione attraverso lo svolgimento di attività funzionali alla vita dell Organizzazione stessa. *Saper trasmettere al territorio di riferimento la propria esperienza * Saper sensibilizzare la comunità locale e promuovere la conoscenza delle cure palliative
11 *Conoscere lo statuto,la mission Come ed il funzionamento della propria Organizzazione. *Conoscere le tecniche di fundraising e di promozione di iniziative di supporto. *Conoscere le modalità di trasmissione delle informazioni attraverso l utilizzo di canali pubblici e privati.
12 Esempio... conferenze - convegni spettacoli teatrali /musicali gazebo manifestazioni sportive scuole ambienti professionali ecc.ecc.
13 è il come che fa la differenza Originalita Programmazione Organizzazione Investimento
14 E un compito difficile, ma Sa di non essere solo; Sa di essere parte integrante di un GRUPPO/SQUADRA che non combatte contro la MORTE, ma contro la SOFFERENZA, potendo sostenere, accompagnare e favorire il recupero della DIGNITA e dell UMANITA alla persona morente.
15 E un compito difficile, ma Sa di non essere solo; «Quando si cura una malattia si può vincere o perdere, ma quando ci si prende cura di una persona, si può solo vincere>>.
16 volontariato vuol dire capire che gli altri siamo noi tutti e che dentro vuol questo noi tutti ci sei anche tu. Insomma : che tu sei tutti e tutti siamo te
17 «Inguaribile non significa incurabile. Un paziente che non può guarire ancora di più ha bisogno di essere curato, anzi, quando non rimane più nulla da fare è lì che bisogna fare il lavoro più grosso che non solo allevi il dolore del paziente, ma che prenda per mano e accompagni la persona nel cammino più difficile della propria vita» Cicely Saunders
18 Se Basta SE BASTA una parola non fate un discorso, SE BASTA un gesto non dite una parola; SE BASTA uno sguardo evitate il gesto, SE BASTA il silenzio tralasciate anche lo sguardo. David M. Turoldo
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