L Anziano un utente che cambia: nuovo approccio terapeutico/assistenziale per casi ad alta complessità sanitaria in residenzialità e/o a domicilio
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- Salvatore Molinari
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1 L Anziano un utente che cambia: nuovo approccio terapeutico/assistenziale per casi ad alta complessità sanitaria in residenzialità e/o a domicilio Savona, ottobre 2006 M. Lombardi Ricci 1
2 Problematiche legate alla morte: ruolo del team assistenziale Mariella Lombardi Ricci M. Lombardi Ricci 2
3 Per morire una morte umana dobbiamo cambiare il nostro sguardo sulla morte. (Bourdin L., Parler la mort. Des mots pour la vivre, 1997) M. Lombardi Ricci 3
4 Peculiarità dell ambiente delle UU.OO. Assistenza Anziani e Medicina Interna per le Cure Intermedie Paziente anziano Paziente in fase critica Morente Situazioni fortemente simboliche Esprimono la reale fragilità dell essere umano contro i nuovi miti (eterna giovinezza, salute certa, controllo sul destino) di un uomo che non muore M. Lombardi Ricci 4 Rendono la morte evento reale
5 L uomo contemporaneo, la malattia e la morte Non ha risorse comuni (risentono del tempo e del luogo) la narrazione pubblica dipinge la medicina onnipotente e l uomo artefice del proprio destino Ha poche risorse individuali (carattere, temperamento, vissuto, educazione, condizioni socio-economiche, relazioni interpersonali) e non sempre ha il coraggio di usarli non sappiamo condividere situazioni emotivamente forti. Soffrire insieme, accettare i limiti della natura umana M. Lombardi Ricci 5
6 Bioetica: uno strumento in più Bioetica: ermeneutica globale Nata per riportare l uomo alla capacità simbolico-metaforica, per capire il di più tipicamente umano ignorare il linguaggio simbolico è la radice del malessere professionale BURN OUT M. Lombardi Ricci 6
7 L uomo essere narrante L uomo malato si ripiega su se stesso Deve ripensare la propria identità LA malattia l infermità - da disfunzione organica diventa LA MIA malattia Dolore, angoscia, sofferenza totale, paura, mistero della condizione in cui si vive generano bisogno di poter narrare la propria vita e bisogno di ascolto M. Lombardi Ricci 7
8 Ruolo dell operatore Figura di rilievo e di appoggio in quanto esperto competente trasmette fiducia, sicurezza è tramite tra il paziente e la famiglia tra il paziente e se stesso M. Lombardi Ricci 8
9 Situazioni problematiche 1. Dire o comunicare? La difficoltà di parola 2. Rapporti interpersonali 3. Vivere il luogo M. Lombardi Ricci 9
10 1.Difficoltà di parola Necessità di conoscere la tipicità della condizione umana competenza nella comunicazione umana Avere il coraggio di lasciar esprimere il dolore e la disperazione del malato/morente Avere il coraggio di vivere il tempo della morte Dar valore alla vita che resta M. Lombardi Ricci 10
11 La malattia vissuta Il cambiamento radicale di vita e percezione di sé genera sentimenti di sconfitta, precarietà, angoscia L uomo non reagisce in modo istintuale alla malattia, ma a partire dalla sua vicenda personale M. Lombardi Ricci 11
12 Perché proprio a me? Risposta tecnica necessaria ma non sufficiente per l uomo Risposta narrativa: - Tipicamente umana bisogno del malato di ristrutturare il proprio IO - L uomo è un essere narrante e relazionale per costituzione - Necessità di conoscere i segreti della comunicazione M. Lombardi Ricci 12
13 2. Noi e l altro Il paziente L uomo non reagisce in modo istintuale alla malattia, ma a partire dalla sua vicenda personale La famiglia del paziente è una famiglia malata, composta da tanti soggetti con diverse problematiche L équipe riconoscere autonomia e valore a tutti i ruoli; accettare i limiti della propria professione M. Lombardi Ricci 13
14 3. Vivere il luogo La struttura sanitaria importanza della capacità di superare i limiti che la tecnologia impone (la tecnologia disturba la comunicazione), che l organizzazione impone (importanza della risorsa tempo ) La struttura famiglia contrasto con la realtà quotidiana che la famiglia continua a vivere M. Lombardi Ricci 14
15 La persona anziana Invecchiare è un processo dinamico che l era tecnologica tende a nascondere I pregiudizi sulla vecchiaia (definita nella forma negativa (non è ) La patologia dell anziano; cronica, plurifattoriale la valutazione non dipende solo dalla malattia in sé ma da fattori non strettamente medici La gerontologia richiede approccio olistico M. Lombardi Ricci 15
16 Prospettive Cancellare la fragilità dell uomo malato e la morte è impossibile per qualsiasi individuo e professionista È possibile ascoltare i messaggi nascosti presenti nella situazione e nella persona È possibile valorizzare la comunicazione non verbale con la persona malata È possibile parlare, confrontarsi tra operatori, accettare i limiti umani, le difficoltà M. Lombardi Ricci 16
17 L effetto placebo Il paziente, quello di queste UU.OO in particolare, ha bisogno si sentire che l équipe si prende cura di lui l anziano in particolare teme l abbandono Recuperare il tempo antropologico, vivere il tempo del paziente Lasciar parlare, ascoltare la storia che il paziente tesse a se stesso prima che al curante Dar senso alla vita, vivere al meglio il tempo che resta M. Lombardi Ricci 17
18 Morire nella dignità È accettare il mistero della morte è viverla nel dialogo con gli altri è consentire questo dialogo è accettare la propria finitezza di curanti è riconoscersi mortali M. Lombardi Ricci 18
19 C è fare e fare Amare, sorridere, gioire dei piccoli gesti: anche questo è fare M. Lombardi Ricci 19
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