La mappa catastale e la sua precisione. Ortisei, 12 Novembre 2009 ing. Paolo Russo

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1 Abteilung 41 Grundbuch, Grund- und Gebäudekataster Amt 41.2 Inspektorat für den Kataster Ripartizione 41 Libro fondiario, catasto fondiario e urbano Ufficio 41.2 Ispettorato per il catasto La mappa catastale e la sua precisione Ortisei, 12 Novembre 2009 ing. Paolo Russo

2 Precisione delle mappe catastali Precisione della mappa digitalizzata: A fondovalle: media 5-10 m; può arrivare a m in zone con particolari problemi. In zone di alta montagna o comunque di poco pregio (adesso o ai tempi dell impianto) la precisione può essere ancora minore. Mappe rilevate ex-novo dal 1990 (circa 1% del territorio). Precisione del rilievo (salvo singoli errori materiali): da terra: precisione media cm da aerofotogrammetria: precisione media cm Anche nei rilievi ex novo non tutte le linee sono rilevate; una parte sono montate dalla mappa vecchia, in quanto non individuabili sul terreno.

3 Origine delle imprecisioni: mappe cartacee Impianto ( ~1858): La precisione generale del rilievo in relazione alle metodologie impiegate (triangolazione di dettaglio grafica, rilievo di dettaglio con la tavoletta pretoriana) era comunque superiore al metro. Inoltre localmente si hanno: errori di triangolazione (alcune zone spostate e ruotate), errori puntuali nel rilevo di dettaglio, non tutte le parti del territorio erano misurate con la stessa cura. Conservazione: non sempre fatta con la dovuta cura, sia per quanto riguarda la precisione dei rilievi, sia per le modalità di introduzione in mappa (anche 2 guerre in mezzo). Ha peggiorato la precisione originaria della mappa.

4 Origine delle imprecisioni: mappe cartacee La scala del disegno non consentiva dovunque un adeguata rappresentazione e conservazione. Ancora di più nelle zone fortemente frazionate. Sulle mappe cartacee in scala 1:2880: 1 mm ~ 3 m 3,5 mm ~ 10 m Altre cause: deformazione delle mappe originali, di evidenza e delle matrici, deformazioni nella produzione delle mappe di evidenza a partire dalle matrici, imprecisioni e errori nell aggiornamento delle matrici a partire dalle mappe di evidenza, imprecisioni ed errori durante l ingrandimento di alcune zone con il pantografo.

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7 Edizioni del copia di evidenza della mappa Il copia di evidenza della mappa catastale è la copia in cui sono correntemente introdotte le modifiche. Dal 1858 ad oggi la mappa di evidenza ha avuto fino ad una decina di edizioni. La prima mappa di evidenza era una delle due copie della mappa di impianto del catasto, che fu utilizzata fino all impianto del libro fondiario. Successivamente, ogni certo numero di anni, l ultimo stato della mappa di evidenza era copiato su un supporto adeguato (litografico, carta lucida ecc.) e da questo veniva riprodotta una nuova copia della mappa di evidenza (senza cancellazioni, modifiche ecc.) che era posta in gestione. La vecchia copia era ed è mantenuta agli atti per documentare sia lo sviluppo storico, sia gli errori ed imprecisioni della ricopiatura. Alcune mappe furono anche ingrandite con sistemi meccanici. L ultima edizione della copia di evidenza è stata creata quando dalla vecchia mappa cartacea si è creata la mappa digitale.

8 Edizioni del copione di Evidenza della Mappa

9 Digitalizzazione delle Mappe Tra il 1994 ed il 1999 le mappe sono state digitalizzate in formato vettoriale e negli anni immediatamente successivi (fino ad inizio 2004) i singoli fogli di mappa - compresi i vari ingrandimenti ed isole di un comune catastale sono stati riuniti ed aggiornati, con i seguenti vantaggi: è possibile rilasciare i dati e le visure su supporto informatico e per via telematica; è possibile utilizzare le mappe castali all interno dei GIS; non si peggiora più la qualità della mappa con la conservazione, le procedure di aggiornamento sono più controllate, semplici e veloci; sarà possibile intraprendere iniziative per il miglioramento qualitativo della mappa; è stato possibile controllare la topologia (chiusura dei poligoni, ogni poligono assegnato ad una particella, ad ogni particella corrispondono uno o più poligoni contigui sulla mappa); è stato possibile incrociare i dati con quelli alfanumerici del catasto fondiario (tutte le particelle presenti nel catasto fondiario ci sono anche in mappa e viceversa); è stato reso possibile associare alle singole linee informazioni sulla loro origine, tra cui il numero del frazionamento che le ha generate.

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11 Digitalizzazione delle Mappe Durante la digitalizzazione non è stato possibile prendere nessuna misura per migliorare la precisione delle mappe, come ad esempio in Austria, semplicemente perché non era disponibile un adeguato numero di punti rappresentati in mappa, dotati di coordinate note (= misurate con sufficiente precisione). All epoca inoltre non esistevano nemmeno cartografie a grande scala utilizzabili per questo scopo. Per lo stesso motivo non si sono potuti inquadrare correttamente i singoli fogli a perimetro aperto e gli ingrandimenti o isole. Nella digitalizzazione pertanto non solo non si è migliorata la qualità della mappa, ma si sono introdotte ulteriori imprecisioni: imprecisioni ed errori di collimazione dei punti durante la digitalizzazione, errori ed imprecisioni nell inquadramento dei fogli ed degli ingrandimenti, deformazioni locali per unire fogli e isole.

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16 Miglioramento qualitativo delle mappe A partire dal 1996 con l introduzione del programma PREGEO e della relativa normativa per la redazione dei frazionamenti: i rilievi vanno appoggiati ad una rete di punti dei fiduciali o Festpunkte misurati o da misurarsi con elevata precisione dal catasto la precisione media dei rilievi scende a cm, arrivando in rari casi fino cm. Da fine 2002 inserimento del piano rilievi: le attuali misure precise dei tipi di frazionamento, dopo l intavolazione, per essere introdotte nelle mappe ufficiali di evidenza di minor precisione, devono essere adattate a queste. La posizione esatta delle linee misurate viene salvata e memorizzata su un altro piano detto piano rilievi. Gli uffici catasto stanno provvedendo inoltre a inserire nel piano rilievi anche i frazionamenti PREGEO dal 1996 al 2002.

17 Miglioramento qualitativo delle mappe Tra il 2004 ed il 2006 il catasto ha scansionato anche le mappe storiche d impianto. Molti comuni intanto si sono dotati per il fondovalle o per i centri abitati di carte tecniche a grande scala: 1:1000 precisione ~ 40 cm; 1:2000 precisione ~ 80 cm; La precisione attuale delle mappe catastali non è adeguata alle attuali tecnologie ed alle richieste dell utenza. Esistono però tutti i presupposti tecnici per procedere ad un miglioramento qualitativo ed in particolare della precisione delle mappe catastali.

18 Miglioramento qualitativo delle mappe Perché è necessario? In fondo per gli scopi propri del catasto la mappa di oggi è sufficiente: per gli scopi fiscali non occorre precisione vista l entità delle tariffe del catasto fondiario, per gli scopi civilistici con il collegamento ai tipi di frazionamento e la scansione delle mappe storiche la documentazione è comunque disponibile. Il problema è l utilizzo delle mappe all interno dei GIS e la loro sovrapponibilità ad altri tematismi. Ad es.: per la verifica delle domande per contributi agricoli occorre sovrapporre la mappa con l ortofoto, per la verifica della destinazione urbanistica occorre sovrapporre la mappa con i piani urbanistici, ecc. ecc. Il confronto, data l elevata imprecisione delle mappe, non può avvenire automaticamente. Ogni volta occorre che qualcuno trasli manualmente la singola particella per poter sovrapporre localmente la mappa con i vari tematismi. Costa molto, ma molto meno, se lo fa il catasto una volta per tutte.

19 Riposizionamento delle mappe digitali Inserendo in sfondo, sotto le mappe catastali il piano rilievi, le mappe storiche e le altre cartografie disponibili sul territorio provinciale ed indicando dei punti omologhi, si può con degli opportuni software grafici riposizionare correttamente le singole particelle mediante: rototraslazione delle mappe in una posizione più corretta; recupero delle deformazioni. Scopo del lavoro è recuperare almeno la precisione della mappe d impianto (1-2m a fondovalle) per poter inserire in mappa i nuovi frazionamenti (quasi sempre) senza spostamenti o deformazioni. L operazione deve essere condotta in collaborazione da specialisti nell uso dei programmi grafici e da personale con una buona conoscenza della situazione locale della mappa. La mappa digitale riposizionata dovrebbe essere posta in gestione come nuova edizione della mappa di evidenza. La vecchia copia sarà mantenuta agli atti come copia di visura precedente.

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22 Recupero dei frazionamenti Pregeo A questo punto è possibile: rimontare in mappa (quasi) tutti frazionamenti PREGEO dal , nella loro corretta posizione; ripristinare anche la continuità tra comuni catastali diversi. In qualche zona si potranno recuperare anche alcune geometrie dalle mappe d impianto. L eventuale recupero di alcuni frazionamenti di epoche anteriori mediante collegamento alle reti di riferimento sarà da valutarsi successivamente. In zone con forti problemi ed errori locali, la procedura in questione non sarà efficace ed occorrerà intervenire successivamente con procedure diverse (rilievo ex-novo, reimpianto del Libro fondiario).

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