Fisica Nucleare e Subnucleare II Lezioni n. 7, 8

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Fisica Nucleare e Subnucleare II Lezioni n. 7, 8"

Transcript

1 Fisica Nucleare e Subnucleare II Lezioni n. 7, 8 - Interazioni tra adroni a basse energie. Sezione d urto per interazione forte. -Risonanze, formula di Breit-Wigner. -La risonanza Δ e la fisica dei raggi cosmici di altissima energia - Interazioni di neutrini: -introduzione storica -sviluppo della teoria delle interazioni deboli -introduzione del quark charm -meccanismo di GIM Lezioni n. 7, 8 1

2 Le risonanze osservato in camera a bolle: K " p # $ 0 % + % " con successivo decadimento $ 0 # p% " L alta probabilità di verificarsi di questo evento ha fatto pensare che l evento procedesse in questo modo: K " p # $ +* % " con successivi decadimenti $ +* # & 0 % + e & 0 # p% " ed anche : K " p # $ "* % + con successivi decadimenti $ "* # & 0 % " e & 0 # p% " Raccolta una sufficiente statistica di eventi, misurando le variabili cinematiche delle particelle prodotte si è verificata l ipotesi che lo stato Λ 0 π +, oppure Λ 0 π -, corrispondesse effettivamente ad una particella di massa definita. Ad esempio: m 2 " 0 # + = E 2 " 0 # + $ p 2 " 0 # + = (E " 0 + E # + ) 2 $ ( r p " 0 + r p # + ) 2 = E 2 " 0 + E 2 # + + 2E " 0 E # + $ p 2 " 0 $ p 2 # + $ 2p " 0 p # + cos% "# Con tanti eventi si può verificare come si distribuisce la quantità: massa invariante, in particolare si è trovato un modo (Dalitz) per evidenziare l accumularsi di eventi con la stessa massa invariante Lezioni n. 7, 8 2

3 Consideriamo ad es. il canale K " p # $ +* % " " +* # $ 0 % + Dalitz plot e risonanze Γ~100MeV La Σ + non è visibile in quanto decade in un tempo brevissimo ~ s. Tale vita media può essere stimata dalla larghezza del picco Γ~100MeV utilizzando il principio di indeterminazione "t # "E $ h 2 % & # ' ( h m " 0 # + = m $ + =1385MeV & ( h ' = 6.6#10)22 MeV # s 100MeV & (10 )23 s = 6.6 #10 )22 s Lezioni n. 7, 8 3

4 Formula di Breit-Wigner per le risonanze (1) Consideriamo ancora una interazione fra adroni (ad esempio K - p). La particella incidente (ad es. K - ) è descritta da una funzione con lunghezza d onda D (De Broglie), l altra particella sia in quiete. Al variare dell energia del K - incidente si può avere un notevole aumento della sezione d urto risonanza adronica. Tale risonanza (una particella prodotta) avrà valori definiti di carica, momento angolare J, parità, Isospin, vita media τ, massa (=energia totale nel centro di massa corrispondente al massimo della σ ). Immaginiamo che la risonanza R decada, dopo un tempo τ, diffondendo le stesse particelle che l hanno prodotta a+b R a +b. La funzione d onda che descrive R è data da "(t) = e # t 2$ "(0)e #i% R t E R Γ decadimento f. d onda particella libera dove " R = E R h ; # = h $ La probabilità di trovare R all istante t è data da " * " ="(0) 2 e # t $ come gia' aspettato Lezioni n. 7, 8 4

5 Formula di Breit-Wigner per le risonanze (2) Per definire la forma della curva a campana che descrive l andamento in energia della risonanza possiamo ricordare che possiamo ottenere la dipendenza in energia facendo la trasformata di Fourier della espressione descrive l andamento nel tempo della probabilità di sopravvivenza di R, cioè "(E) = $ #(t)e iet dt =#(0) e % ) & 2 +ie R %ie, t ( + $ dt = ' 1 * K E R % E ( ) % i& 2 La sezione d urto, per a+b R a +b, funzione di E, dipende dalla probabilità di trovare R nello stato di energia E, calcolabile con il modulo quadro di χ(e): K 2 "(E) = " 0 # * (E)#(E) = " 0 ; con " (E R $ E) 2 + % 2 0 = &(2D) 2 = 4&D 2 4 Confrontando la formula con la curva a campana e definendo σ 0 come legato al valore della sezione d urto per E=E R si ottiene K=Γ/2. Il valore di σ 0 è legato alla energia (lunghezza d onda) della particella incidente. Quindi la forma della Breit-Wigner è data da "(E) = 4#D 2 $ 2 4 [(E % E ris ) 2 + $ 2 4] ( ) ( )( 2s b +1) 2J +1 o meglio "(E) = 4#D 2 2s a +1 se J è il momento angolare della risonanza, s a ed s b gli spin delle particelle collidenti a, b E R Γ $ 2 4 [(E % E ris ) 2 + $ 2 4] Lezioni n. 7, 8 5

6 Richiami di cinematica relativistica p * 1 = (E * 1, p r ) e p * 2 = (E * 2, p r ) Siano i quadrimpulsi di due particelle nel S.R. del c.d.m.. Invariante relativistico= modulo quadro del quadrivettore: Per il sistema di due particelle un invariante è s = p * * 1 + p 2 p " p r Per un collider con particelle identiche (ad esempio m 1 =m 2 =m p ) si ha E * * 1 = E 2 Supponiamo che la reazione sia pp pp π 0 Ricordando che E * CM 1 = m 1 + T 1 l energia nel c.d.m s = E CM = 2T CM + 2m p ed affinché la reazione avvenga deve essere s soglia = ( 2m p + m " 0 ) 2 quindi deve essere s soglia = 2m p + m " 0 = 2T CM soglia + 2m p da cui si ottiene: r r p = m 0 v " T = (" #1)m 0 c 2 E massa = m 0 c * ( p 1 ) 2 = E * 1 " r ( ) 2 = ( E * 1 + E * 2, r ) 2 da cui s = E CM = E * * ( 1 + E 2 ) E tot = T + E massa = "m 0 c 2 = p 2 c 2 + m 0 2 c 4 T CM soglia = m " 0 2 = 67.5MeV r r p = m 0 v " C=1 T = (" #1)m 0 c E massa = m 0 E tot = T + E massa = "m 0 = p 2 + m 0 2 Lezioni n. 7, 8 6 p 1 2 = m

7 e nel S.R. del laboratorio Siano ora p 1 = (E 1, p r 1 ) e p 2 = (m 2,0) i quadrimpulsi dei due protoni nel S.R. del laboratorio s = E 1 + m 2 ( ) 2 " ( p r 1 + 0) 2 = m m 2 +2E 1 m 2 Da ciò segue: lab T soglia E 1 = m 1 + T 1 lab " s = (m 1 + m 2 ) 2 + 2T 1 lab m 2 = 4m p 2 + 2T 1 lab m p = ( 2 s soglia " 4m ) p /2m p e quindi essendo s soglia = ( 2m p + m ) 2 # 0 lab T soglia = (( 2m p + m ) 2 2 " 0 # 4m ) /2m p p = 280MeV Lezioni n. 7, 8 7

8 La risonanza Δ ++ A bassa energia nell interazione π + p si nota un grande aumento della sezione d urto per T lab,π+ =191 MeV corrispondente all energia totale nel C.M.: E CM =1232 MeV. La larghezza a metà altezza del picco (risonanza) è Γ~120 MeV. Si tratta della reazione: π + p Δ ++ - Numero barionico B=+1 - Isospin totale I=3/2 - Momento angolare totale J=3/2 (onda P del sistema π + p ). Si nota che la reazione ha il massimo di sezione d urto quando p π,lab =300 Mev/c E ",lab = p " 2 + m " 2 = = 330.9MeV # T ",lab = E ",lab $ m " =191.3MeV s = (m " + + m p ) 2 + 2T lab " + m p = ( ) 2 + 2#.1913#.938 =1.52GeV 2 s = m " ++ =1.232GeV Lezioni n. 7, 8 8

9 La risonanza Δ e la fisica dei raggi cosmici dn de = [m"2 sr "1 s "1 GeV "1 ] Φ(E)~E -2.7 Distribuzione in energia dei raggi cosmici primari Distribuzione in energia dei raggi cosmici osservati da diversi esperimenti - Simon Φ(E)~E -3.1 Swordy - Università di Chicago ~ 1000 particelle/(s m 2 ) nuclei ionizzati: 90% protoni 9% particelle α nuclei più pesanti quale e l origine dei raggi cosmici? nel sistema solare? una piccola quantità associata a fenomeni violenti nel Sole e caratterizzata da grande variabilità temporale nella galassia: la maggior parte. Si nota anche una anticorrelazione con intense attività solari extragalattica: la parte più energetica dello spettro La Δ può essere prodotta risonante ed a soglia anche da raggi cosmici di altissima energia incidenti su particelle (p o anche γ) di bassissima energia presenti nello spazio intergalattico. GeV TeV PeV EeV Joule Ad esempio protoni di altissima energia possono interagire con γ della radiazione cosmica a micro-onde (Cosmic Microwave Background Radiation) Lezioni n. 7, 8 9

10 Quali energie nei raggi cosmici?? Osservati protoni e gamma di altissima energia origine galattica origine extragalattica origine sconosciuta ev 17 Joules Dati AGASA (1999) Raggi cosmici: protoni, altre particelle cariche, radiazione elettromagnetica, neutrini Cut-off aspettato dovuto all effetto GZK Cosa succede a queste energie?? I raggi cosmici primari si propagano nel mezzo interstellare in cui è presente la radiazione di fondo a micro-onde e materia rarefatta. Lezioni n. 7, 8 10

11 General Properties of the CMBR The radiation has very low temperature: T ~ 2.7 Kelvins. The spectrum of the radiation is well-described by a blackbody spectrum. The radiation is isotropic, i.e., it is very close to the same temperature all across the sky Temperature differences of < % on angular scales of 7 degrees (excluding a wellknown 0.12 % variation known as the dipole anisotropy). The temperature over the sky, although very smooth does exhibit structure. Per T = K (present day CBR temperature) kt=( ev/k) K = ev But: E peak =2.70 * k* = ev E mean =2.82 * k* = ev Assumiamo per i fotoni pù energetici E γ ~ ev Lezioni n. 7, 8 11

12 The Greisen Zatsepin - K uzmin (GZK) cutoff Nucleons propagation in the Universe: p+ γ CMBR + p + π 0 n + π + Per T = K (present day CMBR temperature) <E CMBR > ev, invece di prendere <E CMBR > consideriamo fotoni CMBR più energetici : s out = m p + m " E γ ~ ev ( ) 2 # immaginiamo cioe' la produzione "a soglia" con particelle ferme ( ) 2 $ ( p r p + q r CMBR ) 2 = E 2 2 p + E CMBR + 2E p E CMBR $ p 2 2 p $ q CMBR s in = E p + E CMBR s in = E p 2 $ p p 2 + 2E p E CMBR $ 2 r p p % r q CMBR cos(&) ' m p 2 + 2E p E CMBR 1$ cos(&) ( ) $ 2 r p p % r q CMBR cos(&) la condizione di produzione della risonanza ( + richiede s in ) ( m p + m " ) 2 m 2 p + 2E p E CMBR ( 1$ cos(&) ) ) m 2 p + m 2 " + 2m p m " per & = " * 1$ cos(&) = 2 E p ) 2m m + m 2 p " " = 4E CMBR 2% 938%10 6 %140% %10 6 ( ) 2 4 %1.4 %10 $3 ' 5.0%10 19 ev = 50EeV ~ 8J Lezioni n. 7, 8 12

13 Greisen Zatsepin Kuzmin effect Particles lose energy on background particles protons p + γ 3 K Δ π + N photons γ + γ 3 K e - + e + neutrinos ν + ν 2 K W/Z + X E p > ev E γ > ev E ν > ev Lezioni n. 7, 8 13

14 Interazioni deboli - Neutrini Lezioni n. 7, 8 14

15 Fermi ed il decadimento β Lezioni n. 7, 8 15

16 Prima evidenza sperimentale di interazioni di neutrini Detector Lezioni n. 7, 8 16

17 Prime evidenze delle proprietà delle interazioni deboli Lezioni n. 7, 8 17

18 Simmetrie e leggi di conservazione Applichiamo Lezioni n. 7, 8 18

19 L elicità Lezioni n. 7, 8 19

20 Chiralità per neutrini Lezioni n. 7, 8 20

21 Violazione di parità nelle interazioni deboli Lezioni n. 7, 8 21

22 Interazioni deboli con scambio di "Corrente Carica" Transizione "di Fermi", il W trasferisce quadrimpulso (trasporta impulso) ma non trasporta momento angolare: ΔJ=0, l'elicità del neutrino entrante e del leptone uscente (la proiezione dello spin sull'impulso) rimane inalterata Accoppiamento di tipo vettoriale "V" ν ΔJ=0 g v l W gl Transizione "di Gamov-Teller", il W trasferisce quadrimpulso (trasporta impulso) e trasporta anche momento angolare: ΔJ=1, l'elicità del leptone uscente (la proiezione dello spin sull'impulso) è opposta rispetto a quella del neutrino entrante Accoppiamento di tipo assiale "A" ν ΔJ=1 g v l W g l Lezioni n. 7, 8 22

23 La struttura di Lorentz delle correnti deboli Lezioni n. 7, 8 23

24 Due diversi tipi di neutrini! Lezioni n. 7, 8 24

25 Lezioni n. 7, 8 25

26 Lezioni n. 7, 8 26

27 Lezioni n. 7, 8 27

28 Il meccanismo di Glashow Iliopoulos Maiani Lezioni n. 7, 8 28

La Teoria dei Quanti e la Struttura Elettronica degli Atomi. Capitolo 7

La Teoria dei Quanti e la Struttura Elettronica degli Atomi. Capitolo 7 La Teoria dei Quanti e la Struttura Elettronica degli Atomi Capitolo 7 Proprietà delle Onde Lunghezza d onda (λ) E la distanza tra due punti identici su due onde successive. Ampiezza è la distanza verticale

Dettagli

INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA

INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA M. Marengo INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA Servizio di Fisica Sanitaria Ospedale Policlinico S.Orsola - Malpighi, Bologna mario.marengo@unibo.it Si definiscono radiazioni ionizzanti tutte le

Dettagli

Fermione. Particella a spin semintero, che obbedisce alla statistica di Fermi-Dirac.

Fermione. Particella a spin semintero, che obbedisce alla statistica di Fermi-Dirac. Particelle ed Interazioni fondamentali Fermione. Particella a spin semintero, che obbedisce alla statistica di Fermi-Dirac. Bosone. Particella a spin intero, che obbedisce alla statistica di Bose-Einstein.

Dettagli

8.16.1 Forme bilineari di fermioni di Dirac...231 8.16.2 Interazione debole corrente-corrente...235

8.16.1 Forme bilineari di fermioni di Dirac...231 8.16.2 Interazione debole corrente-corrente...235 Indice 1 Introduzione. Note storiche e concetti fondamentali... 1 1.1 Introduzione... 1 1.2 Notizie storiche. La scoperta delle particelle... 3 1.3 Il concetto di atomo. Indivisibilità... 5 1.4 Il Modello

Dettagli

Na (T 1/2 =15 h), che a sua volta decade β - in 24 12

Na (T 1/2 =15 h), che a sua volta decade β - in 24 12 Esercizio 1 Il 24 10 Ne (T 1/2 =3.38 min) decade β - in 24 11 Na (T 1/2 =15 h), che a sua volta decade β - in 24 12 Mg. Dire quali livelli sono raggiungibili dal decadimento beta e indicare lo schema di

Dettagli

April 11, 2011. Fisica Nucleare. Monica Sambo. Sommario. Introduzione. Radioattivitá. Fisica del nucleo. Bibliografia. Esempio. Raggi emessi Esempio

April 11, 2011. Fisica Nucleare. Monica Sambo. Sommario. Introduzione. Radioattivitá. Fisica del nucleo. Bibliografia. Esempio. Raggi emessi Esempio April 11, 2011 1 2 3 4 Indicando con Z il numero dei protoni (numero atomico dell atomo) e con N il numero dei neutroni si definisce A il numero di massa del : A = Z + N (1) Nei nuclei leggeri si ha la

Dettagli

Capitolo 7: Simmetrie e Numeri Quantici

Capitolo 7: Simmetrie e Numeri Quantici Capitolo 7: Simmetrie e Numeri Quantici Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare I Professor Carlo Dionisi A.A. 2004-2005 1 Simmetrie Invarianza Leggi di Conservazione 1) Principi di Invarianza e leggi di

Dettagli

La scoperta del bosone di Higgs. I cieli di Brera 17 aprile 2013 Corrado Lamberti

La scoperta del bosone di Higgs. I cieli di Brera 17 aprile 2013 Corrado Lamberti La scoperta del bosone di Higgs I cieli di Brera 17 aprile 2013 Corrado Lamberti Stazione dell esperimento ATLAS in costruzione. Si vedono 6 degli 8 magneti toroidali. La stazione sperimentale ha un diametro

Dettagli

S P E T T R O S C O P I A. Dispense di Chimica Fisica per Biotecnologie Dr.ssa Rosa Terracciano

S P E T T R O S C O P I A. Dispense di Chimica Fisica per Biotecnologie Dr.ssa Rosa Terracciano S P E T T R O S C O P I A SPETTROSCOPIA I PARTE Cenni generali di spettroscopia: La radiazione elettromagnetica e i parametri che la caratterizzano Le regioni dello spettro elettromagnetico Interazioni

Dettagli

MISURA DEL FLUSSO DI RAGGI COSMICI IN FUNZIONE DELL ANGOLO DI INCIDENZA

MISURA DEL FLUSSO DI RAGGI COSMICI IN FUNZIONE DELL ANGOLO DI INCIDENZA MISURA DEL FLUSSO DI RAGGI COSMICI IN FUNZIONE DELL ANGOLO DI INCIDENZA Scopo dell esperienza Misura mediante calorimetro (lead glass) a luce Čerenkov del flusso di muoni cosmici Studenti: Balata Claudio

Dettagli

Energia dalla Luce II. Il Sole La luce solare Misurazione della luce Il calore Trasformazione della luce in calore

Energia dalla Luce II. Il Sole La luce solare Misurazione della luce Il calore Trasformazione della luce in calore Energia dalla Luce II Il Sole La luce solare Misurazione della luce Il calore Trasformazione della luce in calore classificazione delle onde elettromagnetiche FREQUENZA (Hertz) LUNGHEZZA D'ONDA (metri)

Dettagli

Università del Salento Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea Triennale in Fisica

Università del Salento Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea Triennale in Fisica Università del Salento Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea Triennale in Fisica Decadimento β di nuclei medio-pesanti nella teoria di Fermi Relatore: Prof. Giampaolo Co Laureanda:

Dettagli

Indice. Bibliografia... 23

Indice. Bibliografia... 23 Indice 1 Legge del decadimento radioattivo......................... 1 1.1 I fenomeni radioattivi.................................... 1 1.2 La legge esponenziale del decadimento radioattivo........... 4

Dettagli

1.11.3 Distribuzione di carica piana ed uniforme... 32

1.11.3 Distribuzione di carica piana ed uniforme... 32 Indice 1 Campo elettrico nel vuoto 1 1.1 Forza elettromagnetica............ 2 1.2 Carica elettrica................ 3 1.3 Fenomeni elettrostatici............ 6 1.4 Legge di Coulomb.............. 9 1.5 Campo

Dettagli

Fisica delle Particelle: esperimenti. Fabio Bossi (LNF-INFN) fabio.bossi@lnf.infn.it

Fisica delle Particelle: esperimenti. Fabio Bossi (LNF-INFN) fabio.bossi@lnf.infn.it Fisica delle Particelle: esperimenti Fabio Bossi (LNF-INFN) fabio.bossi@lnf.infn.it Il processo scientifico di conoscenza Esperimento Osservazione quantitativa di fenomeni riguardanti alcune particelle

Dettagli

APPLICAZIONI Popolazioni residenti in alta quota Dosimetria sui voli aerei Dosimetria nei voli spaziali

APPLICAZIONI Popolazioni residenti in alta quota Dosimetria sui voli aerei Dosimetria nei voli spaziali USO DEL FANTOCCIO ANTROPOMORFO PER DOSIMETRIA INTERNA IN ATMOSFERA APPLICAZIONI Popolazioni residenti in alta quota Dosimetria sui voli aerei Dosimetria nei voli spaziali Obiettivo della tesi Estensione

Dettagli

Sorgenti di radiazione luminosa

Sorgenti di radiazione luminosa Sorgenti di radiazione luminosa Quello che differenzia le fonti di luce (e quindi la qualità della radiazione emessa) è il meccanismo con cui viene generata l onda elettromagnetica. Poiché l onda trasporta

Dettagli

La Fisica delle Particelle Elementari. Simone Pacetti

La Fisica delle Particelle Elementari. Simone Pacetti La Fisica delle Particelle Elementari 2014 Simone Pacetti Agenda Crisi della fisica classica Sviluppo della meccanica quantistica Relatività Speciale Teorie quantistiche di campo Modello Standard ed il

Dettagli

Le interazioni fondamentali nucleari LA LEZIONE

Le interazioni fondamentali nucleari LA LEZIONE Le interazioni fondamentali nucleari LA LEZIONE I leptoni Le due interazioni fondamentali con raggio d azione infinito sono la forza gravitazionale e la forza elettromagnetica. La prima regola la struttura

Dettagli

Scienziati per un giorno verificando la teoria della relatività ristretta di Einstein

Scienziati per un giorno verificando la teoria della relatività ristretta di Einstein Scienziati per un giorno verificando la teoria della relatività ristretta di Einstein MasterClass 2014 - Bologna Angelo Carbone Misura della vita media del D 0 ad LHCb Ma Einstein aveva ragione? Oggi voi

Dettagli

il gruppo CDF di Roma al Fermilab di Chicago Proposte di Tesi di Laurea presso il

il gruppo CDF di Roma al Fermilab di Chicago Proposte di Tesi di Laurea presso il Proposte di Tesi di Laurea presso il il gruppo CDF di Roma al Fermilab di Chicago Carlo Dionisi Dipartimento di Fisica Univ. di Roma La Sapienza INFN Sezione di Roma Dove si trova Fermilab? Cosa e' Fermilab?

Dettagli

Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Laser in medicina 28/2/2004

Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Laser in medicina 28/2/2004 Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Laser in medicina 28/2/2004 Laser Sviluppo moderne tecniche di comunicazione fasci molto intensi di onde radio coerenti in bande di frequenza molto

Dettagli

Produzione di WW a LEP2

Produzione di WW a LEP2 Produzione di WW a LEP2 Necessaria una selezione per estrarre eventi dal fondo per separare eventi WW (completamente adronici, completamente leptonici, semileptonici) tra di loro Esempio di fondo : ritorno

Dettagli

DEGLI STUDI DI LECCE DI SCIENZE MM.FF.NN. Studio dei meccanismi di accelerazione dei raggi cosmici di alta energia

DEGLI STUDI DI LECCE DI SCIENZE MM.FF.NN. Studio dei meccanismi di accelerazione dei raggi cosmici di alta energia UNIVERSITÀ FACOLTÀ DEGLI STUDI DI LECCE DI SCIENZE MM.FF.NN Corso di Laurea in Fisica TESI DI LAUREA Studio dei meccanismi di accelerazione dei raggi cosmici di alta energia Relatore Dott. Ivan DE MITRI

Dettagli

Dall Infinitamente Piccolo all Infinitamente Grande

Dall Infinitamente Piccolo all Infinitamente Grande Dall Infinitamente Piccolo all Infinitamente Grande G. Battistoni Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Dip. di Fisica dell Università di Milano Il percorso che negli ultimi 50 anni ha portato alla attuale

Dettagli

Da Galileo a Higgs: un viaggio lungo 400 anni

Da Galileo a Higgs: un viaggio lungo 400 anni Da Galileo a Higgs: un viaggio lungo 400 anni Riccardo Torre Dipartimento di Fisica - Università di Padova 12 Febbraio 2015 Masterclass 2015 Liceo L. Stefanini, Venezia-Mestre Prerequisiti un po di fisica

Dettagli

Atomo: Particelle sub atomiche (appunti prof. Paolo Marchesi)

Atomo: Particelle sub atomiche (appunti prof. Paolo Marchesi) Atomo: Particelle sub atomiche (appunti prof. Paolo Marchesi) Il presente documento schematizza le principali particelle sub atomiche. Lo scopo di questa dispensa è fornire una schematizzazione sintetica

Dettagli

Il Modello Standard. Giuseppe Salamanna Università Roma Tre Master Classes 27 marzo 2015

Il Modello Standard. Giuseppe Salamanna Università Roma Tre Master Classes 27 marzo 2015 Il Modello Standard Giuseppe Salamanna Università Roma Tre Master Classes 27 marzo 2015 1 Sommario I costituenti elementari della materia Tre famiglie di mattoni elementari Quattro forze fondamentali:

Dettagli

I gruppi ATLAS e CMS Pavia 19 Maggio 2015 1

I gruppi ATLAS e CMS Pavia 19 Maggio 2015 1 I gruppi ATLAS e CMS Pavia 19 Maggio 2015 1 The Large Hadron Collider The LHC is the largest machine in the world. It took thousands of scientists, engineers and technicians decades to plan and build,

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE FISICHE A.A. 2010/2011

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE FISICHE A.A. 2010/2011 MANIFESTO DEGLI STUDI CORSO DI LAUREA IN SCIENZE FISICHE A.A. 2010/2011 1. Denominazione - Laurea in SCIENZE FISICHE 2. Classe Il Corso di laurea in Scienze Fisiche appartiene alla classe L-30 - Scienze

Dettagli

LA PARTICELLA DI DIO Perché è più importante delle altre? Casino dell'aurora - UA - 26.3.14

LA PARTICELLA DI DIO Perché è più importante delle altre? Casino dell'aurora - UA - 26.3.14 LA PARTICELLA DI DIO Perché è più importante delle altre? 1 L origine 1993 GODDAM 2 Dai raggi cosmici alla particella di Higgs CERN 2012 Fabiola Gianotti Peter Higgs 1912 Victor Hess 3 Dai raggi cosmici

Dettagli

Una reazione a due corpi in generale è rappresentata dall espressione: a + X Y + b

Una reazione a due corpi in generale è rappresentata dall espressione: a + X Y + b Le reazioni nucleari bilancio energetico: Q della reazione Le reazioni nucleari sono analizzate quantitativamente in termini di massa ed energia dei nuclei e delle particelle interessate (bilancio energetico).

Dettagli

Il Metodo Scientifico

Il Metodo Scientifico Unita Naturali Il Metodo Scientifico La Fisica si occupa di descrivere ed interpretare i fenomeni naturali usando il metodo scientifico. Passi del metodo scientifico: Schematizzazione: modello semplificato

Dettagli

May 5, 2013. Fisica Quantistica. Monica Sambo. Sommario

May 5, 2013. Fisica Quantistica. Monica Sambo. Sommario May 5, 2013 Bohr, Born,, Dirac e Pauli accettano in modo incondizionato la nuova fisica Einstein, De, e pur fornendo importanti contributi alla nuova teoria cercano di ottenere una descrizione CAUSALE

Dettagli

Esistono alcune sostanze che manifestano la capacità di attirare la limatura di ferro, in particolare, la magnetite

Esistono alcune sostanze che manifestano la capacità di attirare la limatura di ferro, in particolare, la magnetite 59 Esistono alcune sostanze che manifestano la capacità di attirare la limatura di ferro, in particolare, la magnetite Questa proprietà non è uniforme su tutto il materiale, ma si localizza prevelentemente

Dettagli

Capitolo 9: Le Particelle Elementari II

Capitolo 9: Le Particelle Elementari II Capitolo 9: Le Particelle Elementari II Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare I Professor Carlo Dionisi A.A. 2004-2005 1 Le Risonanze Adroniche ed il Modello a Quark 1) Le Risonanze Nucleari; 2) La Formazione

Dettagli

ELEMENTI DI DI OTTICA E FISICA NUCLEARE INSEGNAMENTO COMPLEMENTARE (9 CFU) PER:

ELEMENTI DI DI OTTICA E FISICA NUCLEARE INSEGNAMENTO COMPLEMENTARE (9 CFU) PER: ELEMENTI DI DI OTTICA E FISICA NUCLEARE INSEGNAMENTO COMPLEMENTARE (9 CFU) PER: CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE E TECNOLOGIE PER LO STUDIO E LA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI E DEI SUPPORTI DELLA

Dettagli

Allinemento, stato dell'attivita' e impatto sui primi dati per Atlas e CMS DISCUSSIONE

Allinemento, stato dell'attivita' e impatto sui primi dati per Atlas e CMS DISCUSSIONE III Workshop Fisica di Atlas e CMS Allinemento, stato dell'attivita' e impatto sui primi dati per Atlas e CMS DISCUSSIONE G. Cerminara (Universita' ed INFN Torino) M. Della Pietra (Universita' ed INFN

Dettagli

Diffrazione di raggi X

Diffrazione di raggi X Diffrazione di raggi X Quando una radiazione X colpisce la faccia di un cristallo con un certo angolo di incidenza θ, essa in parte è diffusa dallo strato di atomi della superficie, in parte penetra verso

Dettagli

I m i n i Big Ba n g d e l La r g e Ha d r o n Co l l i d e r 1

I m i n i Big Ba n g d e l La r g e Ha d r o n Co l l i d e r 1 31 I m i n i Big Ba n g d e l La r g e Ha d r o n Co l l i d e r 1 (alla scoperta delle leggi che governano l Universo) Rino Castaldi INFN, Sezione di Pisa 1. Introduzione La conoscenza che abbiamo del

Dettagli

FAM. 1. Sistema composto da quattro PM come nella tabella seguente

FAM. 1. Sistema composto da quattro PM come nella tabella seguente Serie 11: Meccanica IV FAM C. Ferrari Esercizio 1 Centro di massa: sistemi discreti Determina il centro di massa dei seguenti sistemi discreti. 1. Sistema composto da quattro PM come nella tabella seguente

Dettagli

I Bistabili. Maurizio Palesi. Maurizio Palesi 1

I Bistabili. Maurizio Palesi. Maurizio Palesi 1 I Bistabili Maurizio Palesi Maurizio Palesi 1 Sistemi digitali Si possono distinguere due classi di sistemi digitali Sistemi combinatori Il valore delle uscite al generico istante t* dipende solo dal valore

Dettagli

Richiami. Esercizio 1.1. La radiazione elettromagnetica del corpo nero ha la seguente densità di energia per unità di frequenza

Richiami. Esercizio 1.1. La radiazione elettromagnetica del corpo nero ha la seguente densità di energia per unità di frequenza Parte I Problemi Richiami Esercizio 1.1. La radiazione elettromagnetica del corpo nero ha la seguente densità di energia per unità di frequenza u ν = 8π hν c 3 ν e βhν 1, dove c è la velocità della luce

Dettagli

elettrone positrone e viceversa una coppia elettrone positrone si annichila tipicamente in due (o più) fotoni. Partendola un fotone di alta energia

elettrone positrone e viceversa una coppia elettrone positrone si annichila tipicamente in due (o più) fotoni. Partendola un fotone di alta energia ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI 9 febbraio 2007-02-09 Italo Mannelli Scuola Normale Superiore di Pisa MATERIA E ANTIMATERIA Ricerca e applicazioni (Riassunto) GENERALITA L esistenza di coppie di oggetti,

Dettagli

Caratterizzazione di Eventi Minimum Bias in Collisioni Protone-Protone

Caratterizzazione di Eventi Minimum Bias in Collisioni Protone-Protone Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Tesi di Laurea in FISICA Caratterizzazione di Eventi Minimum Bias in Collisioni Protone-Protone Candidato: Tomo Umer

Dettagli

Laboratorio di Meccanica (Canale C Prof. C.Bini): Prova in Itinere 26/05/09.

Laboratorio di Meccanica (Canale C Prof. C.Bini): Prova in Itinere 26/05/09. (1) Sapendo che la distribuzione delle altezze dei bambini maschi di 10 anni del Lazio è ben approssimata da una distribuzione di Gauss di parametri µ = 131.8 cm e σ = 11.3 cm, determinare la probabilità

Dettagli

SCIENZA IN PRIMO PIANO

SCIENZA IN PRIMO PIANO SCIENZA IN PRIMO PIANO LE OSCILLAZIONI DEL NEUTRINO S. M. Bilenky 1,2, P. Galeotti 3,G.Piragino 1,3, G. Pontecorvo 1,3 1 ) Joint Institute for Nuclear Research, Dubna, Russia 2 ) Dipartimento di Fisica

Dettagli

Università degli Studi di Pavia Facoltà di Medicina e Chirurgia

Università degli Studi di Pavia Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Pavia Facoltà di Medicina e Chirurgia CORSO DI LAUREA TRIENNALE CLASSE DELLLE LAUREE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE CLASSE 2 Corso Integrato di Fisica, Statistica,

Dettagli

Di Bolognesi Matteo e Neri Matteo

Di Bolognesi Matteo e Neri Matteo Di Bolognesi Matteo e Neri Matteo Di cosa si tratta Questo Febbraio si è tenuto, per la prima volta a Bologna (e in Italia anche a Catania, Ferrara, Lecce, Napoli, Padova, Pisa, Roma La Sapienza, RomaTre,,

Dettagli

Acceleratori e Rivelatori Introduzione:due passi indietro Rivelatori

Acceleratori e Rivelatori Introduzione:due passi indietro Rivelatori Acceleratori Acceleratori e Rivelatori Introduzione:due passi indietro Rivelatori Perché alte energie? Generazione di particelle Cavità a radiofrequenza Tipologie di acceleratori Modo di utilizzo Tipologie

Dettagli

"A common misunderstanding is that the anisotropy of the speed of light is necessarly in conflict with Special Relativity and Lorentz symmetry".

A common misunderstanding is that the anisotropy of the speed of light is necessarly in conflict with Special Relativity and Lorentz symmetry. Una eventuale anisotropia della velocità della luce comprometterebbe la special relativity SR, la simmetria di Lorentz, la contrazione di Lorentz e il moto assoluto della TCU? La TCU è in accordo con la

Dettagli

2m (con L = 0, 1, 2,...)

2m (con L = 0, 1, 2,...) Capitolo 2 Proprietà elettromagnetiche dei nuclei Spin e momento magnetico del nucleo: generalità Se una carica e si muove di moto circolare uniforme, per esempio un elettrone attorno ad un nucleo, esiste

Dettagli

Recenti Scoperte Scientifiche in Ottica

Recenti Scoperte Scientifiche in Ottica Recenti Scoperte Scientifiche in Ottica Luca Salasnich Dipartimento di Fisica e Astronomia Galileo Galilei, Università di Padova, Italy Padova, 26 Maggio 2014 Secondo Meeting di Ottica e Optometria a Padova

Dettagli

INDICE CARICA ELETTRICA E LEGGE DI COULOMB 591 ENERGIA POTENZIALE E POTENZIALI ELETTRICI 663 CAMPO ELETTRICO 613 PROPRIETÀ ELETTRICHE DELLA MATERIA 93

INDICE CARICA ELETTRICA E LEGGE DI COULOMB 591 ENERGIA POTENZIALE E POTENZIALI ELETTRICI 663 CAMPO ELETTRICO 613 PROPRIETÀ ELETTRICHE DELLA MATERIA 93 INDICE CAPITOLO 25 CARICA ELETTRICA E LEGGE DI COULOMB 591 25.1 Elettromagnetismo: presentazione 591 25.2 Carica elettrica 592 25.3 Conduttori e isolanti 595 25.4 Legge di Coulomb 597 25.5 Distribuzioni

Dettagli

Tutte le tecniche spettroscopiche si basano sulla interazione tra radiazione elettromagnetica e materia.

Tutte le tecniche spettroscopiche si basano sulla interazione tra radiazione elettromagnetica e materia. G. Digilio - principi_v10 versione 6.0 LA SPETTROSCOPIA Tutte le tecniche spettroscopiche si basano sulla interazione tra radiazione elettromagnetica e materia. La Spettroscopia di risonanza magnetica

Dettagli

Acceleratori e Big Bang

Acceleratori e Big Bang Acceleratori e Big Bang Un viaggio dalle particelle elementari alla cosmologia Francesco Ragusa Dipartimento di Fisica INFN - Milano Dipartimento di Scienze della Salute Milano 18 Dicembre 2013 Diapositive

Dettagli

VELA e...spazio. Vele Spaziali Solari 3/12/2007. Daniele Tavagnacco

VELA e...spazio. Vele Spaziali Solari 3/12/2007. Daniele Tavagnacco VELA e...spazio Vele Spaziali Solari SOMMARIO Vele Solari: Come spostarsi nello spazio utilizzando il sole Storia Primi Tentativi Teoria (fisica) Progetti Futuri STORIA 1619 Keplero osserva coda comete

Dettagli

INTERFEROMETRO (Michelson)

INTERFEROMETRO (Michelson) S I beam splitter Semispecchio divide il raggio sorgente in due raggi, inviandoli a due specchi distinti: uno fisso e l altro mobile δ (OM - OF) INTERFEROMETRO (Michelson) specchio fisso OF OM + D m specchio

Dettagli

LE RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE IN MEDICINA

LE RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE IN MEDICINA LE RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE IN MEDICINA Spettro elettromagnetico Radiazioni termiche: microonde infrarossi Radiazioni ionizzanti: ultravioletti raggi X raggi gamma pag.1 Spettro elettromagnetico (fermi)

Dettagli

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia Unità di misura di lunghezza usate in astronomia In astronomia si usano unità di lunghezza un po diverse da quelle che abbiamo finora utilizzato; ciò è dovuto alle enormi distanze che separano gli oggetti

Dettagli

IL DECADIMENTO DEL PROTONE ASPETTATIVE E PROSPETTIVE DI RICERCA

IL DECADIMENTO DEL PROTONE ASPETTATIVE E PROSPETTIVE DI RICERCA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DE L AQUILA Facoltà di Scienze MM. FF. NN. Corso di Laurea in Fisica TESI DI LAUREA IL DECADIMENTO DEL PROTONE ASPETTATIVE E PROSPETTIVE DI RICERCA Relatori Prof. Francesco Vissani

Dettagli

Realizzazione di un telescopio a raggi cosmici per lo studio delle prestazioni delle camere a deriva MDT per l esperimento ATLAS.

Realizzazione di un telescopio a raggi cosmici per lo studio delle prestazioni delle camere a deriva MDT per l esperimento ATLAS. Università degli Studi di Roma La Sapienza Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Corso di laurea in Fisica Anno Accademico 2002-2003 Tesi di Laurea Realizzazione di un telescopio a raggi cosmici

Dettagli

Prova scritta intercorso 2 31/5/2002

Prova scritta intercorso 2 31/5/2002 Prova scritta intercorso 3/5/ Diploma in Scienza e Ingegneria dei Materiali anno accademico - Istituzioni di Fisica della Materia - Prof. Lorenzo Marrucci Tempo a disposizione ora e 45 minuti ) Un elettrone

Dettagli

Tecniche di Misura e Strumentazione per l adeguamento alle nuove

Tecniche di Misura e Strumentazione per l adeguamento alle nuove Tecniche di Misura e Strumentazione per l adeguamento alle nuove Normative Alessandro ROGOVICH Dept. of Information Engineering, Pisa University, Pisa, Italy Microwave & Radiation Laboratory alessandro.rogovich@iet.unipi.it

Dettagli

Spettroscopia Raman. Trasmissione-assorbimento

Spettroscopia Raman. Trasmissione-assorbimento Spettroscopia Raman Quando una radiazione monocromatica di frequenza n o e incidente ad un sistema molecolare la luce viene: assorbita se ha energia pari ad una possibile transizione ad un livello energetico

Dettagli

La sicurezza dell LHC Il Large Hadron Collider (LHC) può raggiungere un energia che nessun altro acceleratore di particelle ha mai ottenuto finora,

La sicurezza dell LHC Il Large Hadron Collider (LHC) può raggiungere un energia che nessun altro acceleratore di particelle ha mai ottenuto finora, La sicurezza dell LHC Il Large Hadron Collider (LHC) può raggiungere un energia che nessun altro acceleratore di particelle ha mai ottenuto finora, ma la natura produce di continuo energie superiori nelle

Dettagli

Quaderni del «Bobbio» Rivista di approfondimento culturale dell IIS «Norberto Bobbio» di Carignano

Quaderni del «Bobbio» Rivista di approfondimento culturale dell IIS «Norberto Bobbio» di Carignano Quaderni del «Bobbio» Rivista di approfondimento culturale dell IIS «Norberto Bobbio» di Carignano N. 4 anno 2012-2013 Direttore responsabile: Franco Zanet Coordinamento scientifico: Michele Calabrese,

Dettagli

Dipartimento Scientifico-Tecnologico

Dipartimento Scientifico-Tecnologico ISTITUTO TECNICO STATALE LUIGI STURZO Castellammare di Stabia - NA Anno scolastico 2012-13 Dipartimento Scientifico-Tecnologico CHIMICA, FISICA, SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE Settore Economico Indirizzi:

Dettagli

Studio di decadimenti rari del leptone utilizzando il rivelatore RICH

Studio di decadimenti rari del leptone utilizzando il rivelatore RICH UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA Dottorato di Ricerca in Fisica IX Ciclo Giulio Piana Tesi Studio di decadimenti rari del leptone utilizzando il rivelatore RICH dell esperimento DELPHI al LEP In adempimento

Dettagli

Statistica. Esercitazione 16. Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it. Università degli studi di Cassino. Statistica. A. Iodice

Statistica. Esercitazione 16. Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it. Università degli studi di Cassino. Statistica. A. Iodice Esercitazione 16 Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it Università degli studi di Cassino () 1 / 24 Studio della relazione tra due variabili Commonly Asked Questions Qual è la relazione tra la spesa

Dettagli

1 Le equazioni di Maxwell e le relazioni costitutive 1 1.1 Introduzione... 1 1.2 Richiami sugli operatori differenziali...... 4 1.2.1 Il gradiente di uno scalare... 4 1.2.2 La divergenza di un vettore...

Dettagli

I giganti a caccia Due enormi esperimenti sono pronti nel sottosuolo di Ginevra.

I giganti a caccia Due enormi esperimenti sono pronti nel sottosuolo di Ginevra. I giganti a caccia Due enormi esperimenti sono pronti nel sottosuolo di Ginevra. di Maria Curatolo 24 > 25 Scoprire il bosone di Higgs è uno degli scopi principali del Large Hadron Collider (Lhc) e, in

Dettagli

Indice PREFAZIONE. Capitolo 5 LE LEGGI DEL MOTO DI NEWTON 58 5.1 La terza legge di Newton 58

Indice PREFAZIONE. Capitolo 5 LE LEGGI DEL MOTO DI NEWTON 58 5.1 La terza legge di Newton 58 Indice PREFAZIONE XV Capitolo 1 RICHIAMI DI MATEMATICA 1 1.1 Simboli, notazione scientifica e cifre significative 1 1.2 Algebra 3 1.3 Geometria e trigonometria 5 1.4 Vettori 7 1.5 Sviluppi in serie e approssimazioni

Dettagli

Dispositivi optoelettronici (1)

Dispositivi optoelettronici (1) Dispositivi optoelettronici (1) Sono dispositivi dove giocano un ruolo fondamentale sia le correnti elettriche che i fotoni, le particelle base della radiazione elettromagnetica. Le onde elettromagnetiche

Dettagli

Esperimento ATLAS INFN ed Università di Bologna MANUALE PER LAUREE TRIENNALI E SPECIALISTICHE PRESSO L ESPERIMENTO ATLAS

Esperimento ATLAS INFN ed Università di Bologna MANUALE PER LAUREE TRIENNALI E SPECIALISTICHE PRESSO L ESPERIMENTO ATLAS i Esperimento ATLAS INFN ed Università di Bologna MANUALE PER LAUREE TRIENNALI E SPECIALISTICHE PRESSO L ESPERIMENTO ATLAS Il testo si propone di spiegare gli aspetti più importanti degli studi di fisica

Dettagli

Capitolo 6. La danza delle particelle

Capitolo 6. La danza delle particelle Capitolo 6 La danza delle particelle Si lavorava su LEP, e tanto, ma già si sapeva di dover andare oltre. E oltre c era una macchina che ormai aveva un nome: Large Hadron Collider, e unoscopo: scommettereche

Dettagli

4 FORZE FONDAMENTALI

4 FORZE FONDAMENTALI FORZA 4! QUANTE FORZE? IN NATURA POSSONO ESSERE OSSERVATE TANTE TIPOLOGIE DI FORZE DIVERSE: GRAVITA' O PESO, LA FORZA CHE SI ESERCITA TRA DUE MAGNETI O TRA DUE CORPI CARICHI, LA FORZA DEL VENTO O DELL'ACQUA

Dettagli

DALLA RICERCA FONDAMENTALE NEL CAMPO DELLA FISICA DELLE ALTE ENERGIE ALLE APPLICAZIONI PER LA CURA DEI TUMORI

DALLA RICERCA FONDAMENTALE NEL CAMPO DELLA FISICA DELLE ALTE ENERGIE ALLE APPLICAZIONI PER LA CURA DEI TUMORI DALLA RICERCA FONDAMENTALE NEL CAMPO DELLA FISICA DELLE ALTE ENERGIE ALLE APPLICAZIONI PER LA CURA DEI TUMORI Ugo Amaldi Università di Milano Bicocca e Fondazione TERA AIFI - 6.12.07 - UA 1 Acceleratori

Dettagli

Il CERN di Ginevra Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare

Il CERN di Ginevra Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare Il CERN di Ginevra Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare Stefano Covino! INAF / Osservatorio Astronomico di Brera! UTL Vimercate - 2011! 1 Una nuova visione del futuro abbiamo rivolto la nostra

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Corso di Laurea in Fisica STEFANO SPATARO CARATTERIZZAZIONE DEL RIVELATORE TOF DELLO SPETTROMETRO HADES TESI DI LAUREA

Dettagli

Case Histories & Applications intelligent Energy Efficiency. Analisi Energetica delle Strutture

Case Histories & Applications intelligent Energy Efficiency. Analisi Energetica delle Strutture Case Histories & Applications intelligent Energy Efficiency Analisi Energetica delle Strutture Analisi Energetica delle Strutture. GTech. Sede di Roma. ANALISI COMPLESSITA SISTEMA INVOLUCRO-IMPIANTI Quali

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE J.C. MAXWELL Data: 09/09 /2013 Pag. _1_ di _5 PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 2013_ / 2014_

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE J.C. MAXWELL Data: 09/09 /2013 Pag. _1_ di _5 PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 2013_ / 2014_ ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE J.C. MAXWELL Data: 09/09 /2013 Pag. _1_ di _5 INDIRIZZO SCOLASTICO DISCIPLINA DOCENTE / I CLASSE / I X MECCANICA e MECCATRONICA X ELETTRONICA X LOGISTICA e TRASPORTI LICEO

Dettagli

Capitolo 4 Le spettroscopie. 1. Lo spettro elettromagnetico

Capitolo 4 Le spettroscopie. 1. Lo spettro elettromagnetico Capitolo 4 Le spettroscopie 1. Lo spettro elettromagnetico 2) Tipi di spettroscopia Emissione: transizione da livello superiore a livello inferiore Assorbimento: contrario 2.1 Spettroscopie rotazionali,

Dettagli

Quante sono le dimensioni dell universo in cui viviamo? Dal modello standard delle particelle elementari ad un universo a molte dimensioni

Quante sono le dimensioni dell universo in cui viviamo? Dal modello standard delle particelle elementari ad un universo a molte dimensioni Quante sono le dimensioni dell universo in cui viviamo? Dal modello standard delle particelle elementari ad un universo a molte dimensioni Prospezioni 1. Introduzione Per capire perché i fisici teorici

Dettagli

LE ONDE. Le onde Fisica Medica Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie. P.Montagna gen-08. pag.1

LE ONDE. Le onde Fisica Medica Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie. P.Montagna gen-08. pag.1 LE ONDE Fenomeni ondulatori Periodo e frequenza Lunghezza d onda e velocità Legge di propagazione Energia trasportata Onde meccaniche: il suono Onde elettromagnetiche Velocità della luce Spettro elettromagnetico

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO STATALE "G.B.QUADRI" VICENZA DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

LICEO SCIENTIFICO STATALE G.B.QUADRI VICENZA DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE LICEO SCIENTIFICO STATALE "G.B.QUADRI" VICENZA DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Anno scolastico 2014-2015 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE All. A Classe: 5^DSA Indirizzo: SCIENZE APPLICATE Materia: FISICA

Dettagli

Lezione 6 scoperta dei bosoni intermedi LEP

Lezione 6 scoperta dei bosoni intermedi LEP Lezione 6 scoperta dei bosoni intermedi LEP LEP ha lavorato allo Z dal 1989 al 1995, raccogliendo oltre 15 milioni di eventi tra 88 e 94 GeV su quattro esperimenti, ALEPH, DELPHI, L3 e OPAL. La luminosità

Dettagli

IL FILM SOTTILE I MODULI IN FILM SOTTILE TANDEM GARANTISCONO UNA PRODUZIONE DI ENERGIA SUPERIORE A QUELLA DEI MODULI CRISTALLINI.

IL FILM SOTTILE I MODULI IN FILM SOTTILE TANDEM GARANTISCONO UNA PRODUZIONE DI ENERGIA SUPERIORE A QUELLA DEI MODULI CRISTALLINI. IL FILM SOTTILE I MODULI IN FILM SOTTILE TANDEM GARANTISCONO UNA PRODUZIONE DI ENERGIA SUPERIORE A QUELLA DEI MODULI CRISTALLINI. Sommario Il numero delle installazioni dei Sistemi FotoVoltaici con moduli

Dettagli

studio AAE Studi/ Prodotti hardware Ricerca

studio AAE Studi/ Prodotti hardware Ricerca ASTROFISICA DELLE SORGENTI GALATTICHE FORMAZIONE ED EVOLUZIONE STELLARE SISTEMI BINARI CON SORGENTI COMPATTE SUPERNOVAE E SUPERNOAE REMNANTS MIGLIORAMENTO DELLA COMPRENSIONE DEI FENOMENI E DEI MODELLI

Dettagli

Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare. 50 anni di ricerca in fisica. 05 Novembre 2003 1

Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare. 50 anni di ricerca in fisica. 05 Novembre 2003 1 Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare 50 anni di ricerca in fisica 05 Novembre 2003 1 Una nuova visione del futuro abbiamo rivolto la nostra attenzione alla creazione di questo nuovo ente internazionale,

Dettagli

Studio delle caratteristiche delle fibre scintillanti del calorimetro magnetizzato di ICANOE

Studio delle caratteristiche delle fibre scintillanti del calorimetro magnetizzato di ICANOE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCE FACOLTÀ DI SCIENZE MM. FF. NN. Corso di Laurea in Fisica TESI DI LAUREA Studio delle caratteristiche delle fibre scintillanti del calorimetro magnetizzato di ICANOE Relatore:

Dettagli

3 Variabile intensiva coniugata alla quantità di moto 1

3 Variabile intensiva coniugata alla quantità di moto 1 EQUILIBRIO ERMODINAMICO LOCALE Contents 1 Variabili termodinamiche locali 1 2 Quantità di moto 1 3 Variabile intensiva coniugata alla quantità di moto 1 4 Densità delle variabili estensive 2 5 Equilibrio

Dettagli

Studio dell effetto del biofouling sull efficienza di rivelazione di un apparato Čerenkov sottomarino per neutrini astrofisici di alta energia

Studio dell effetto del biofouling sull efficienza di rivelazione di un apparato Čerenkov sottomarino per neutrini astrofisici di alta energia UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE,FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA IN FISICA Studio dell effetto del biofouling sull efficienza di rivelazione di un apparato Čerenkov

Dettagli

FIGURE DI DIFFRAZIONE. SCOPO DELL ESPERIMENTO: Analisi della figura di diffrazione della radiazione luminosa prodotta da una fenditura.

FIGURE DI DIFFRAZIONE. SCOPO DELL ESPERIMENTO: Analisi della figura di diffrazione della radiazione luminosa prodotta da una fenditura. Piano lauree scientifiche Fisica-Università del Salento Liceo Aristosseno Taranto a.s. 2014/2015 Alunni: Tuzio Antonio (4H), Leggieri Simone (4H), Potente Gabriele (4E), D Elia Domenico (4E) FIGURE DI

Dettagli

Le barriere a lama d acqua. Fabio Alaimo Ponziani. Alberto Tinaburri

Le barriere a lama d acqua. Fabio Alaimo Ponziani. Alberto Tinaburri DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica Le barriere a lama d acqua Fabio Alaimo Ponziani Alberto Tinaburri

Dettagli

Appendice 1 MODI DI PROPAGAZIONE IN CAVI COASSIALI. b/a. Lunghezza d'onda critica in cavi coassiali per alcuni modi di propagazione ( e r =1 ).

Appendice 1 MODI DI PROPAGAZIONE IN CAVI COASSIALI. b/a. Lunghezza d'onda critica in cavi coassiali per alcuni modi di propagazione ( e r =1 ). Appendice 1 MODI DI PROPAGAZIONE IN CAVI COASSIALI I cavi coassiali oltre al modo di propagazione TEM consentono la propagazione anche con modi tipici delle guide d'onda. Due distinti gruppi di modi sono

Dettagli

Capitolo 7 Le particelle dell atomo

Capitolo 7 Le particelle dell atomo Capitolo 7 Le particelle dell atomo 1. La natura elettrica della materia 2. La scoperta delle proprietà elettriche 3. Le particelle fondamentali dell atomo 4. La scoperta dell elettrone 5. L esperimento

Dettagli

Studio del decadimento B s φφ emisuradelsuobranching r

Studio del decadimento B s φφ emisuradelsuobranching r Studio del decadimento B s φφ e misura del suo branching ratio acdfii Relatore Correlatore dott.ssa Anna Maria Zanetti dott. Marco Rescigno Giovedì, 18 Dicembre (pag 1) Scopo dell analisi Lo scopo dell

Dettagli

Inquinamento da Campi Elettromagnetici

Inquinamento da Campi Elettromagnetici Inquinamento da Campi Elettromagnetici Aspetti Tecnici, Sanitari, Normativi A cura di ECORICERCHE s.r.l. Lo Spettro Elettromagnetico ECORICERCHE s.r.l. 2 Elettrosmog: che cos è? E un termine entrato nell

Dettagli

Indice. Introduzione 13

Indice. Introduzione 13 Indice Introduzione 13 1 Le guide d onda 17 1.1 I modi di una guida d onda................................ 18 1.2 Calcolo delle funzioni di modo............................... 19 1.3 Potenza trasportata

Dettagli