Trident Juncture 2015 La più grande esercitazione della NATO dell ultimo decennio

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1 Trident Juncture 2015 La più grande esercitazione della NATO dell ultimo decennio Emiliano BIASCO 36

2 avuto un ruolo di primo piano nell esercitazione un test per l Alleanza Atlantica nell affrontare minacce convenzionali e non convenzionali, in uno scenario Trident Juncture 2015, la più grande esercitazione della NATO da più di dieci anni, è terminata lo scorso 6 novembre. Il suo scopo era quello di far lavorare insieme militari di oltre 30 diverse nazioni, membri e partner della NATO, per accrescere il loro grado di interoperabilità. Dal 19 ottobre, quando presso l aeroporto militare di Trapani, sede del 37 Stormo, si è ufficialmente aperta la parte militare live, cioè reale, dell esercitazione, 230 unità di terra, più di 140 aerei e oltre 60 navi sono stati impiegati nelle tre nazioni ospitanti, Italia, Portogallo e Spagna, nel mare Mediterraneo e nell oceano Atlantico. Il progetto però ha coinvolto anche altri soggetti non militari. Risultato, questo, dell eredità di quel comprehensive approach di cui la NATO ha fatto esperienza 37

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4 39 in Afghanistan e che mira ad affrontare una situazione di crisi di un area coinvolgendo tutti gli attori che contribuiscono a risolverla, militari e civili. All esercitazione infatti hanno preso parte più di 12 organizzazioni internazionali, come l Unione Europea e l African Union, agenzie di soccorso, organizzazioni non governative e inoltre Austria, Australia, Bosnia ed Erzegovina, Finlandia, Repubblica di Macedonia (FYROM), Georgia, Svezia e Ucraina. Lo scenario immaginario preparato dal Joint Warfare Centre in Norvegia, denominato SØROTAN (nome composto dalla parola norvegese sør per sud e dalla sigla francese OTAN per NATO), ha messo alla prova le abilità dell Alleanza ad affrontare le minacce convenzionali e non convenzionali, sulla base di una plausibile situazione di crisi. L acutizzarsi dell instabilità politica di un territorio, gli scontri etnici e le persistenti difficoltà socio-economiche finiscono per essere lo sfondo dell invasione dello stato di Lakuta da parte di Kamon, nella Cerasia, una regione instabile, dove la mancanza di acqua rappresenta un

5 187 Rgt Paracadutisti CP CBRN - 7 Rgt ZARAGOZA Rgt Lagunari SANTA MARGARIDA CHINCHILLA 8 Rgt Bersaglieri Humint (Human Intelligence) - 13 Btg PL UAV - 41 Rgt PL EW (Electronic War) - 33 Rgt PL - 28 Rgt PAVIA Cimic Unit (MNCG) 40

6 ITA-JFAC POGGIO RENATICO 46 a Brigata Aerea PISA GROSSETO 4 Stormo PRATICA DI MARE 14 Stormo LICOLA 32 Stormo AMENDOLA 22 Gruppo Radar CAPO TEULADA DECIMOMANNU TRAPANI 37 Stormo IT-D-ARS ( RMCC - Bari Palese) 151 Rgt 152 Rgt 3 Rgt Bersaglieri Task Unit AVES CP Genio Gua. - 5 Rgt 41

7 Trident Juncture 2015 grave problema sociale ed economico. La crisi nella regione immaginaria porta all intervento dell ONU che dà mandato a una coalizione guidata dalla NATO di intervenire in base al capitolo VII della carta delle Nazioni Unite. L aggressione da parte di Kamon delle zone meridionali di Lakuta mira a prendere il controllo di una diga strategica, per poi costringere le parti a un negoziato per i diritti legati all utilizzo dell acqua. Allo svolgimento dell esercitazione le Forze Armate italiane hanno offerto un consistente contributo. In ogni nazione ospitante la Trident Juncture 2015 ha infatti avuto un focus su una delle tre componenti: aerea, terrestre e marittima. In Italia l Aeronautica Militare ha ricevuto la certificazione dell ITA-JFAC (Joint Force Air Component) di Poggio Renatico (FE) quale comando per la pianificazione e la condotta di operazioni aeree complesse della NATO Response Force 2016 (NRF 16); in Portogallo, l esercitazione è stata caratterizzata dalla componente marittima e, infine, in Spagna le forze terrestri hanno visto il loro massiccio impiego nel grande poligono di San Gregorio, a Saragozza. L Esercito ha impiegato sul territorio nazionale, oltre a vari sistemi d arma in dotazione, 3300 militari, schierati principalmente a Capo Teulada e poi in Puglia e Toscana. Altri 1500 si sono esercitati all estero (1000 in Spagna e 500 in Portogallo). L Aeronautica Militare ha impiegato più di 600 militari, 24 velivoli (Tornado, EFA 2000, C130, KC767 per il rifornimento in volo, 42

8 il velivolo a pilotaggio remoto Predator), 4 elicotteri (HH139 e HH212). I velivoli sono decollati da diverse basi aeree militari italiane (Amendola, Pratica di Mare, Pisa, Sigonella, Decimomannu, Grosseto) su alcune delle quali si sono schierati i velivoli di Canada, Grecia, Olanda, Polonia, Slovenia. Ma tra tutte, è a Trapani che si è svolto il grosso dell attività di volo e senza che essa abbia inficiato il regolare svolgersi del traffico aereo sullo scalo siciliano, grazie ad un preventivo coordinamento dell Aeronautica con l E- NAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) dal quale sono scaturite precise misure per una ottimizzazione dell utilizzo dello spazio aereo che sono state ufficialmente dichiarate e rese note. Oltre al JFAC, 43 altre agenzie della catena di comando e controllo hanno inevitabilmente preso parte alla TJ15: il 22 Gruppo Radar di Licola, il Reparto Mobile di Comando e Controllo di Bari-Palese schieratosi sull aeroporto militare di Trapani, gli enti militari del traffico aereo di Brindisi e Ciampino. La Marina Militare ha impiegato la nave Zeffiro con un elicottero imbarcato e circa 200 militari a bordo. Infine 30 carabinieri sono stati impiegati a Capo Teulada e in altre basi. Tutte le forze italiane si sono quindi esercitate e confrontate con le forze armate delle altre nazioni, usando procedure standard e scambiando le rispettive esperienze per essere preparati ad affrontare le minacce del mondo attuale.

9 Trident Juncture 2015 L esercitazione è servita anche per testare tutte le componenti nazionali che nel 2016 garantiranno la Forza di Risposta della NATO, ma non solo. La Trident Juncture 2015 è stata anche un importante opportunità per valutare le funzioni della Spearhead Force, la Forza ad alta prontezza della NATO (Very High Readiness Joint Task Force - VJTF), la cui costituzione è stata decisa a febbraio del 2015 dai ministri della Difesa dei Paesi della NATO. La Spearhead Force è pensata come una brigata multinazionale costituita da elementi forniti a rotazione dai paesi membri. L esercitazione ha rappresentato inoltre un tangibile segno di attenzione dell Alleanza Atlantica verso i rischi presenti nell area mediterranea a testimonianza della volontà collettiva di garantire una più ampia cornice di sicurezza ai Paesi del fianco Sud. La Trident Juncture 2015 è stata un esercitazione complessa che ha chiuso un ciclo di addestramento di tre anni pianificato da tempo, che anche gli osservatori dei Paesi membri della Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa sono stati invitati a visitare, così come previsto dal documento di Vienna, che la NATO ha rispettato in pieno. Osservatori russi infatti durante il suo svolgersi hanno visitato i poligoni delle tre nazioni ospitanti. Un gruppo che si è recato anche a Capo Teulada, ha avuto modo di verificare personalmente, grazie al lavoro dell Ufficio Controllo e Verifica Armamenti e Controproliferazione dello Stato Maggiore Difesa, armamenti e sistemi d arma impiegati nell esercitazione. 44