EMENDAMENTI PDL 190, PSSR GRUPPO ITALIA DEI VALORI

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1 EMENDAMENTI PDL 190, PSSR GRUPPO ITALIA DEI VALORI Primo firmatario: Consigliere Marotta Venezia e altre specificità Emendamento n La rete ospedaliera su due livelli (Pag. 44) Dopo le parole: Inoltre vi sono strutture a vocazione turistica (es. Cortina, Asiago, Jesolo) per le quali sono previsti appositi servizi e posti letto aggiungere la seguente dicitura: Per Venezia città, in virtù della sua specificità ambientale, territoriale, demografica e della sua peculiare vocazione turistica sono previsti gli stessi servizi dei presidi ospedalieri di rete. Emendamento n Finanziamento del SSSR (pag. 96) Il Paragrafo Per la provincia di Belluno e la città di Venezia, data la loro specificità della prima e l unicità della seconda, si prevedono modalità di finanziamento a funzione dedicate, al fine di garantire ai cittadini pari opportunità di accesso ai servizi sanitari è così modificato: Per la provincia di Belluno e la città di Venezia, data la loro specificità, si prevedono modalità di finanziamento a funzione dedicate, al fine di garantire ai cittadini pari opportunità di accesso ai servizi sanitari Emendamento n Definizione della rete di offerta ospedaliera pubblica e privata (pag.47) Obiettivi specifici riferiti ai livelli della rete ospedaliera dopo le parole: Non possono essere previsti comunque punti nascita con meno di parti/anno, fatta eccezione per le zone montane o a bassa densità abitativa aggiungere (ambito lagunare veneziano compreso). Emendamento n La rete ospedaliera su due livelli (pag.44) Dopo le parole Presidi ospedalieri di rete con bacino di circa abitanti aggiungere la dicitura: (ivi compresa Venezia città).

2 Primo firmatario: Consigliere Pipitone Vaccinazioni Emendamento n.1 : pag 15 6 rigo, dopo le parole per le bambine nate nel Aggiungere : Le vaccinazioni e la prevenzione delle malattie trasmissibili La Regione Veneto è impegnata nella promozione della profilassi vaccinale dell età neonatale e pediatrica. Viene ripristinato l obbligo vaccinale contro: tetano, difterite, polio, epatite B (come previsto da normativa nazionale) e viene istituito l obbligo per: pertosse, Haemophilus influenzae, morbilllo, meningococco C, pneumococco, parotite, rosolia, varicella e virus del papilloma umano (HPV) per le giovani. Per raggiungere la copertura massima dei nuovi nati, la Regione Veneto si serve delle strutture sanitarie presenti sul territorio oltre che della stretta collaborazione dei Pediatri di Famiglia (PdF) e dei Medici di Medicina Generale (MMG). Viene istituito il calendario regionale delle vaccinazioni che raccoglie le età dei soggetti a cui offrire la vaccinazione: dalla nascita alla fanciullezza, all adolescenza, all adulto, fino all anziano. La vaccinazione antinfluenzale viene offerta gratuitamente ai soggetti a rischio, individuati ogni anno dalla Circolare del Ministero della Salute. I medici di medicina generale ed i pediatri di famiglia sono tenuti a comunicare alle ULSS di riferimento i dati degli assistiti e il tipo di vaccinazione somministrata. I servizi vaccinali hanno ottenuto notevoli risultati in termini di prevenzione di gravi patologie, tuttavia è ancora migliorabile la capacità di ottenere un adesione consapevole ai programmi di vaccinazione attraverso un aumento della qualità dei servizi, tramite specifici percorsi formativi. In tal senso la Regione promuove la profilassi vaccinale mediante : la progettazione e l attuazione di interventi di informazione e comunicazione a sostegno dei programmi vaccinali La riduzione dell incidenza e la limitazione di focolai di malattie trasmissibili non prevenibili con vaccinazione Lo sviluppo di un sistema di registrazione e monitoraggio delle malattie trasmissibili tramite piattaforma web L Aumento delle coperture vaccinali del personale sanitario per tutte le malattie prevenibili (operatori sanitari/ studenti dei corsi di laurea e di diploma dell area sanitaria) Verifica dell informatizzazione delle anagrafi vaccinali e miglioramento della sorveglianza degli eventi avversi a vaccinazione Attivazione di percorsi di miglioramento della qualità dei servizi, mediante l elaborazione di linee guida e la formazione degli operatori sanitari La definizione e condivisione delle procedure per la realizzazione del coordinamento della rete regionale per la prevenzione dei rischi sanitari dei viaggiatori internazionali Aggiornamento delle linee guida e del protocollo regionale per il controllo della tubercolosi Attività di informazione, educazione sessuale e sensibilizzazione della popolazione nei confronti dell infezione da HIV, promozione dell accesso all esecuzione del test HIV Controllo delle malattie trasmesse da alimenti

3 Emendamento n.2 (Diabete) Scenario epidemiologico e bisogni di salute Principali gruppi di malattie:occorrenza e ospedalizzazione (pag.14) Dopo le parole registrando valori inferiori nell Azienda ULSS di Feltre aggiungere il capoverso: In considerazione del crescente impatto del diabete mellito sulla salute e sulla domanda di assistenza sanitaria dei Veneti, la Regione ha approvato la legge 11 novembre 2011, n.24 Norme per la prevenzione, la diagnosi e la cura del diabete mellito dell età adulta e pediatrica nella quale il Veneto si dota, rispetto al passato, di un sistema di prevenzione, diagnosi e cura con una rete integrata di servizi definita Rete regionale assistenziale diabetologica, che prevede almeno 1 Unità operativa complessa per ogni provincia e almeno una Unità operativa semplice per ogni Ulss. Emendamento n.3 (Diabete) Scenario epidemiologico e bisogni di salute Principali gruppi di malattie:occorrenza e ospedalizzazione (pag.14) Dopo le parole Il diabete mellito negli ultimi anni si è contraddistinto per il crescente impatto sullo stato di salute della popolazione e sulla domanda di assistenza sanitaria aggiungere il capoverso: Nel Veneto circa persone sono oggi malate di diabete, altri lo sono senza ancora saperlo: ogni anno migliaia sono i nuovi casi. Il 10% della popolazione adulta presenta glicemie superiori al normale e nel 25% dei casi rischia di diventare diabetica entro 5 anni. Il costo sociale è stato calcolato in euro l anno a persona. La spesa farmaceutica collegata ad un diabetico è del 54% maggiore rispetto a quella per un normale paziente. I costi diretti e indiretti, nel Veneto, vengono calcolati in 1 miliardo e 500 milioni di euro l anno. In ragione dell alto grado di possibilità di prevenzione, la lotta al diabete si basa sia sulla promozione della salute, sia sulla cura della malattia, in entrambi i casi con dimostrata riduzione di morbilità, mortalità e contenimento della spesa. Stimolare e sostenere la ricerca scientifica del settore è parte integrante della lotta al diabete. Proprio in considerazione del crescente impatto del diabete mellito sulla salute e sulla domanda di assistenza sanitaria dei Veneti, la Regione ha approvato la legge 11 novembre 2011, n.24 Norme per la prevenzione, la diagnosi e la cura del diabete mellito dell età adulta e pediatrica nella quale il Veneto si dota, rispetto al passato, di un sistema di prevenzione, diagnosi e cura con una rete integrata di servizi definita Rete regionale assistenziale diabetologica, che prevede almeno 1 Unità operativa complessa per ogni provincia e almeno una Unità operativa semplice per ogni Ulss. Emendamento n.4 (Ospedale di Padova) 3.2 ASSISTENZA OSPEDALIERA La rete ospedaliera su due livelli (pag.44) Dopo le parole: Le Aziende Ospedaliere di Verona e Padova costituiscono, inoltre, centri di riferimento regionale per alcune funzioni (es. per l emergenza neonatale, ustioni, trapianti, chirurgia oncologica) determinate dalla programmazione regionale, nonché rappresentano centri di eccellenza e devono essere punti di riferimento a livello nazionale. aggiungere le parole:

4 Anche in considerazione di questo, è prevista, da parte della Regione del Veneto, la costruzione del nuovo Ospedale di Padova e la conseguente dismissione dell attuale struttura ospedaliera di Via Giustiniani. Emendamento n. 5 (Direttori) Dopo il titolo a) Direttori Generali è introdotto il seguente capoverso: Per il trienno la Regione del Veneto non si avvale della possibilità di integrare il trattamento economico omnicomprensivo dei Direttori Generali, Sanitari ed Amministrativi e del Sociale, come calcolato dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, dell ulteriore quota prevista ai sensi del DPCM 19 luglio 1995 n. 502 e successive modificazioni ed integrazioni. La Giunta Regionale emana le disposizioni amministrative necessarie. Emendamento n.6 (Direttori) Alla legge 27 del 27 luglio 1997 Procedure per la nomina e designazione a pubblici incarichi di competenza regionale e disciplina della durata degli organi è così modificato l articolo 10 comma 1: 1. Fatte salve le incompatibilità sancite da leggi statali, non possono ricoprire gli incarichi di cui all'articolo 1 coloro che ricoprono la carica di tesoriere e/o segretario amministrativo e/o ogni altra carica a livello locale, provinciale, regionale, nazionale in partiti politici, movimenti politici, associazioni e sindacati. Emendamento n.7 (Direttori) Alla legge 27 del 27 luglio 1997 Procedure per la nomina e designazione a pubblici incarichi di competenza regionale e disciplina della durata degli organi è aggiunto il comma 1 bis dell articolo 10: 1bis. Non possono ricoprire gli incarichi di cui all'articolo 1 coloro che hanno vincoli di parentela ed affinità fino al terzo grado con i membri della Giunta regionale, i Consiglieri Regionali e i Parlamentari e Parlamentari europei in carica. Emendamento n.8 (Direttori) Dopo le parole: -il medesimo Direttore può effettuare non più di due mandati consecutivi sopprimere le parole: nella stessa Azienda

5 Emendamento n.9 (ULSS) 3. Gli ambiti della programmazione (pag.31) Sostituire: L analisi storica sotto il profilo organizzativo e funzionale porta a confermare che le Aziende ULSS con un bacino di riferimento compreso tra i e i abitanti presentano migliori performance gestionali ed assistenziali, configurandosi questa come dimensione ottimale a cui tendere. con: L Attività socio-sanitaria della Regione viene riorganizzata su base provinciale, prevedendo un unica ULSS per provincia. Vengono mantenuti gli attuali livelli di assistenza e potenziata l offerta socio-sanitaria sul territorio. Vengono inoltre garantite le apicalità presenti nelle strutture ospedaliere e sul territorio. Emendamento n.10 (reparti ospedalieri per detenuti) Area della Sanità penitenziaria (pag. 76) Alla fine del paragrafo inserire: Al fine di garantire la sicurezza e la privacy, sia per i cittadini che per i detenuti, si prevede la realizzazione di reparti detentivi presso gli ospedali civili attrezzati per il ricovero e la sorveglianza di detenuti. Emendamento n.11 (reparti ospedalieri per detenuti) : pag 76 Sicurezza dei detenuti e dei cittadini nei luoghi di ricovero Al rigo 33 dopo le parole ricovero della popolazione detenuta. AGGIUNGERE : Al fine di garantire la sicurezza e la privacy, sia per i cittadini che per i detenuti, sono individuati a livello regionale almeno due reparti per la degenza dedicati alla popolazione detenuta con sede nelle Aziende Ospedaliere di Padova e di Verona Emendamento n. 12 (Centri diurni) Area della salute mentale (pag.75) dopo le parole: -sviluppare linee guida regionali e/o protocolli di collaborazione a livello locale tra DSM e servizi distrettuali relativamente all età evolutiva, finalizzati ad una migliore assistenza dei minori/adolescenti con problemi psico/patologici aggiungere il capoverso: -prevedere l estensione dell accesso ai Centri Diurni, in modo omogeneo sul territorio veneto, anche agli adulti, di entrambi i sessi, con disabilità medio-grave, di età superiore ai 60 anni.

6 Emendamento n. 13 (assistenza nutrizionistica) Pag 32,. 3.1 Assistenza territoriale inserire dopo assistenza Penitenziaria : assistenza nutrizionistica Emendamento n. 14 (medicina penitenziaria) Pag 33, 3.1 Assistenza territoriale dopo la piena integrazione dello specialista ambulatoriale dei livelli di assistenza inserire : la piena integrazione dei Medici di Medicina Penitenziaria nei PDTA inerenti la salute negli Istituti Penitenziari Emendamento n.15 (patologie croniche) Pag 33, (rigo 43) 3.1 Assistenza territoriale dopo Ciascuna Azienda ULSS dovrà prevedere. Per le cure palliative.. inserire : una Unità Operativa Complessa o Semplice per l assistenza diabetologica, una Unità operativa per le Patologie Croniche. Emendamento n.16 (cure palliative) pag 33 : 3.1 Assistenza territoriale rigo 44 eliminare la parole..quattro.. prima di Operative Emendamento n.17 (cure palliative) a pag. 34 punto c del Piano dopo la frase : "il consolidamen to delle cure palliative, anche con strutturazione dell attività ambulatoriale ad integrazione e supporto delle cure domiciliari e dell ospedalizzazione;" inserire: "anche attraverso il coinvolgimento di organizzazioni private ONLUS che abbiano come scopo sociale quello della assistenza sanitaria e socio-assistenziale domiciliare nell'ambito delle cure palliative, appositamente autorizzate dalle aziende sanitarie ed integrate con i servizi pubblici esistenti". Emendamento n.18 (medicina penitenziaria) Pagina 76, rigo 21 dopo le parole delle comunità e dei centri clinici. Aggiungere il seguente capoverso: le Aziende Sanitarie stabiliscono Patti Aziendali con la Medicina Penitenziaria al fine di garantire l erogazione delle prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, efficaci ed appropriate, sulla base degli obiettivi generali e speciali di salute e dei livelli essenziali uniformi di assistenza, individuati nel Piano Sanitario Nazionale, nei piani sanitari regionali e in quelli locali

7 Emendamento n.19 (Basso Polesine) 5.1 Finanziamento del SSSR (pag. 96) Il Paragrafo Per la provincia di Belluno e la città di Venezia, data la loro specificità della prima e l unicità della seconda, si prevedono modalità di finanziamento a funzione dedicate, al fine di garantire ai cittadini pari opportunità di accesso ai servizi sanitari è così modificato: Per la provincia di Belluno, la città di Venezia, l area del Basso Polesine e del Delta del Po, data la loro specificità, si prevedono modalità di finanziamento a funzione dedicate, al fine di garantire ai cittadini pari opportunità di accesso ai servizi sanitari Emendamento n.20 (Basso Polesine) Definizione della rete di offerta ospedaliera pubblica e privata (pag.47) Obiettivi specifici riferiti ai livelli della rete ospedaliera dopo le parole: Non possono essere previsti comunque punti nascita con meno di parti/anno, fatta eccezione per le zone montane o a bassa densità abitativa aggiungere (ambito lagunare veneziano e Basso polesine - Delta del Po compresi). Emendamento n.21 (codici) pag Eliminare i codici : 75, 56, 28 e 60

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