Protocollo di Accoglienza alunni con disturbo specifico dell apprendimento
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- Vittorio Gasparini
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1 Protocollo di Accoglienza alunni con disturbo specifico dell apprendimento Il Protocollo di Accoglienza è un documento elaborato dalla Commissione Continuità, approvato dal Collegio dei docenti ed inserito nel P.O.F. di Istituto. E nato dalla volontà di condividere principi educativi e pratiche comuni in tema di accoglienza ed integrazione degli alunni con dsa, consentendo di attuare in modo operativo le indicazioni normative contenute nella Legge 170/2010 e nelle varie circolari e disposizioni che si sono succedute in questi ultimi anni. Pertanto esso è conosciuto e condiviso da tutto il personale della scuola. la competenza sui DSA dovrà permeare il corpo docente di ogni classe, in modo che la gestione e la programmazione di passi significativi (per es. il PDP) non sia delegata a qualcuno dei docenti, ma scaturisca da una partecipazione integrale del consiglio di classe." (Linee Guida, punto n. 7) I Disturbi Specifici di Apprendimento Con l approvazione della legge relativa alle Nuove norme in materia di difficoltà specifiche di apprendimento in ambito scolastico - Legge n.170 dell 8/10/2010 G.U. n /10/2010, dei Decreti Attuativi di cui al D.M. n.5669 del 12 luglio 2011 e delle Linee Guida relative, si riconoscono la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento (DSA) che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma che possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana e scolastica.
2 I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), secondo i dati dell Associazione Italiana Dislessia, interessano circa il 5% della popolazione scolastica e, se non affrontati adeguatamente, possono provocare conseguenze sul piano psicologico, sociale e lavorativo. Con il termine DSA si intendono varie tipologie di disturbi specifici dell apprendimento, tra le quali la più conosciuta è la dislessia. La dislessia è una disabilità di origine congenita e di natura neurologica che impedisce a soggetti intellettivamente normodotati di automatizzare la lettura e quindi di renderla fluida e scorrevole. Oltre alla dislessia esistono altri DSA legati alle abilità scolastiche: la disgrafia, la disortografia, la discalculia La disgrafia è un disturbo della scrittura che riguarda la riproduzione dei segni alfabetici e numerici con tracciato incerto, irregolare. È una difficoltà che investe la scrittura ma non il contenuto. La disortografia riguarda l ortografia: si riscontrano difficoltà a scrivere le parole usando tutti i segni alfabetici e a collocarli al posto giusto e/o a rispettare le regole ortografiche (accenti, apostrofi, forme verbali etc.). La discalculia è un disturbo che coinvolge le abilità di processazione numerica, calcolo, scrittura e lettura del numero. I ragazzi con dsa trovano difficoltà ad adattarsi ai tradizionali sistemi di insegnamento e richiedono alcune attenzioni specifiche da parte dei docenti per poter apprendere per questo motivo con questo protocollo di accoglienza il nostro Istituto si impegna a mettere in atto tutti quei provvedimenti che sono opportuni al fine di rendere meno faticoso il percorso scolastico.
3 Accoglienza Il nostro istituto attiverà il Protocollo per i ragazzi con DSA non appena riceverà la diagnosi specialistica prevista. Dalla diagnosi al PDP - La diagnosi deve essere consegnata alla segreteria della scuola dai genitori con una lettera di trasmissione (allegato A). - L assistente amministrativo, acquisita le diagnosi di D.S.A. al momento della normale iscrizione o in corso d anno, ne dà comunicazione al Dirigente Scolastico, al referente D.S.A. e al coordinatore di classe. - Il referente D.S.A. controlla che essa rispetti quanto sancito dalla legge 08/10/2010, art.3, in caso contrario contatta la famiglia, per chiarimenti e/o integrazioni. - Dopo averla protocollata, la segreteria passa la diagnosi agli insegnanti dell alunno con Dsa, che la utilizzano per la stesura del PDP; successivamente la riconsegnano alla stessa segreteria allegata alla copia originale PDP. (Si ricorda ai docenti che, trattandosi di materiale riservato, la diagnosi non deve essere conservata nei registri né nei verbali). Piano didattico personalizzato (PDP) - La stesura del PDP è a totale carico dei docenti, ma la legge prevede che la famiglia venga preventivamente coinvolta. - Dopo aver ricevuto la diagnosi dalla segreteria, i docenti della classe, in presenza del Dirigente e del Referente DSA, convocano la famiglia per acquisire informazioni utili alla stesura del piano didattico personalizzato. L incontro sarà
4 verbalizzato utilizzando l allegato B, affinché rimanga traccia di quanto concordato nell incontro. - La stesura del PDP dovrà avvenire durante un incontro degli insegnanti, adeguatamente verbalizzato, successivo a quello con la famiglia (anche in un consiglio di classe programmato). - Il PDP deve essere redatto utilizzando il modello dell Istituto (Allegato C) - Il Piano dovrà essere redatto entro il primo trimestre di scuola (vedi Linee Guida 3.1.) per gli studenti con diagnosi di DSA già depositata agli atti della scuola. - Il PDP così redatto, dovrà essere presentato alla famiglia; la quale potrà firmare per presa visione. - Il PDP dovrà essere firmato da tutti gli insegnanti dal Dirigente Scolastico e dai genitori dell alunno rendendolo così esecutivo. (Dovrà essere consegnata alla famiglia una copia firmata e datata del PDP). Verifica del PDP - Nel corso dell anno scolastico, durante gli incontri previsti per la verifica delle attività didattiche, gli insegnanti verificano anche l'andamento del Piano Didattico Personalizzato (deve essere verificato due o più volte l anno a cura del Team dei docenti/consiglio di Classe, secondo quanto previsto dalle singole istituzioni scolastiche). - Eventualmente i docenti incontrano la famiglia, convocandola se necessario, a metà anno scolastico; anche in questo caso si suggerisce di verbalizzare l incontro. - A fine anno scolastico, è utile incontrare la famiglia per la verifica finale del Piano, con verbalizzazione dell incontro - Il PDP, con tutte le eventuali integrazioni e modifiche fatte in corso d anno,
5 rappresenta un documento vincolante nell ambito degli esami di Stato per l applicazione delle misure compensative e dispensative previste. Si ricorda che il Piano Didattico Personalizzato dovrà essere consultato dai docenti che eventualmente siano chiamati a sostituire i titolari delle classi, al fine di evitare fratture nella continuità dell intervento didattico. In particolare sarà importante che i vari soggetti operativamente provvedano ai seguenti passaggi: I compiti della famiglia: Consegnare la diagnosi alla segreteria della scuola, con lettera di accompagnamento (vedi allegato A) e fatta protocollare. Chiedere un eventuale colloquio con il Dirigente o il referente per i DSA. Collaborare con la scuola alla formulazione del PDP Supportare il ragazzo nel lavoro a casa Mantenersi in contatto con i docenti Richiedere eventualmente la versione digitale dei testi scolastici (Vedi allegato B) Compiti del Dirigente Verificare che venga osservato il Piano di accoglienza inserito nel POF Predisporre un sistema di controllo per la consegna e la conservazione della documentazione protocollata della diagnosi, in base alla normativa sulla privacy Far monitorare gli alunni con DSA presenti nell istituto Garantire, insieme al referente, il raccordo tra tutti i soggetti che operano nella classe con la famiglia e gli specialisti Verificare, insieme al referente, i tempi di compilazione del PDP Attivare il monitoraggio di tutte le azioni messe in campo
6 Promuovere azioni di formazione e aggiornamento, per insegnanti e genitori, sui DSA Compiti del referente DSA Aggiornarsi sulle tematiche relative ai DSA Sensibilizzare i colleghi e divulgare le norme vigenti Fornire ai colleghi, anche supplenti, indicazioni operative al fine di sostenere la presa in carico dall allievo con DSA da parte del team docenti o del consiglio di classe Supportare i colleghi offrendo indicazioni sui materiali didattici e di valutazione e se richiesto collaborare all elaborazione di specifiche strategie Fungere da punto di riferimento per la scuola sulle problematiche inerenti i DSA Informare colleghi e famiglie sull utilizzo di nuove tecnologie e suggerire software free Promuovere azioni di formazione e aggiornamento per insegnanti e genitori sui DSA Compiti del consiglio di classe /team scuola primaria Redigere collettivamente il PDP per l anno scolastico in corso Coinvolgere ed informare la famiglia relativamente alla formulazione del PDP (Allegato C) Attivare le necessarie procedure per gli esami di stato. Adottare solo testi con versione digitale Compiti del coordinatore di classe (per la scuola secondaria di primo grado) Tenere i contatti con la famiglia Tenere i contatti con il. referente dislessia di istituto
7 Mettersi in contatto con la scuola frequentata precedentemente per acquisire informazioni utili. Informare i colleghi del consiglio di classe. Compiti del docente Concordare con la famiglia le modalità di svolgimento dei compiti a casa Adeguare la didattica e le modalità di verifica. Utilizzare gli strumenti compensativi e le misure dispensative più opportune alla situazione. Valutare in chiave formativa. Creare un clima relazionale favorevole che possa ridurre il disagio psicologico. L accoglienza implica l uso di: Strumenti compensativi e misure dispensative Nell ambito del PDP vengono definite le modalità con cui utilizzare le misure dispensative e/o compensative prescritte nella segnalazione diagnostica, con l obiettivo favorire il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento. Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono la prestazione richiesta nell abilità deficitaria, senza peraltro facilitare il compito dal punto di vista cognitivo. L utilizzo delle tecnologie compensative richiedono che la scuola si faccia carico del percorso formativo necessario a promuovere nell alunno competenze compensative.(d.m. 5669/2011 art.4 co.4) Le misure dispensative sono invece interventi che consentono all alunno di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l apprendimento. L adozione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative deve essere calibrata all effettiva incidenza del disturbo sulle
8 prestazioni richieste, e frequentemente rivalutata in relazione ai benefici riscontrati ed al grado di partecipazione dell alunno. Tra le misure compensative : Uso del computer: controllo sintattico, ortografico, sintesi vocale. Uso di tabelle (tabella dell alfabeto, dei mesi, dei caratteri ) Uso di tabelle per le misure e le formule geometriche Uso della tavola pitagorica Uso di tabelle di memoria Uso della calcolatrice Uso di audio registratore o lettore Mp3 (con cuffia) per registrare le lezioni in classe e risentirle a casa Sintesi vocale Installazione sui computer di classe del vocabolario multimediale Uso di internet per il reperimento dei materiali. Utilizzo di una didattica metacognitiva Interventi dispensativi Gli alunni devono essere dispensati da: Lettura a voce alta Scrittura veloce sotto dettatura Ricopiare la lavagna Uso del vocabolario uso mnemonico delle tabelline Inoltre si consiglia di adottare le seguenti misure Programmazione di tempi più lunghi per prove scritte o riduzione degli items Privilegiare la verifica orale.
9 Valutazione formativa delle prove orali e scritte, tenendo conto del contenuto piuttosto che della forma Organizzazione interrogazioni programmate Riduzione del carico di lavoro a casa Esame di Stato a conclusione del I ciclo scolastico (ex terza media) Il Consiglio di classe inserisce, nella relazione finale della classe da presentare al Commissario d esame, quanto necessario per la presentazione dell alunno con DSA e delle modalità di svolgimento delle prove. In particolare devono essere inseriti nella relazione, con riferimento al PDP già condiviso con la famiglia: informazioni sugli strumenti compensativi e dispensativi (con riferimenti alle verifiche, ai tempi e al sistema valutativo) utilizzati in corso d anno modalità, tempi e sistemi valutativi per le prove d esame (in questa sede deve essere dichiarate la personalizzazione della valutazione, cioè la corrispondenza personalizzata tra prestazione e livelli valutativi, come non tener conto di errori ortografici e di calcolo, considerare la correttezza della procedura risolutiva, ridurre il numero dei quesiti risolti rispetto ai livelli valutativi ) in caso di dispensa dalla prova scritta di lingua straniera (una o ambedue le lingue straniere), adeguatamente richiesta dallo specialista e dalla famiglia: il Consiglio di classe fornisce la documentazione per la determinazione delle modalità e dei contenuti delle prove orali sostitutive delle prove scritte.
10 La Commissione d esame tiene conto della normativa vigente, in particolare: DPR 122 del Art.10 Regolamento sulla valutazione L.170/10, NUOVE NORME IN MATERIA DI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO IN AMBITO SCOLASTICO D.M del 12 Luglio 2011 e dalle "Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento" ad esso allegate Normativa specifica sugli Esami di Stato relativa agli studenti con DSA: Ordinanza Ministeriale e Nota Ministeriale, in genere in uscita nel mese di maggio, contenenti istruzioni e modalità riferite alle prove d esame, tra cui la prova INVALSI. Si attira l attenzione sul fatto che le indicazioni di svolgimento della prova INVALSI d esame sono diverse da quelle delle prove INVALSI delle classi intermedie. In particolare la Commissione d esame: in caso di dispensa dalle prove scritte di lingua straniera, stabilisce le modalità e i contenuti delle prove orali sostitutive delle prove scritte, sulla base della documentazione fornita dal Consiglio di classe tiene in considerazione la necessità di aiuto allo studente nella comprensione delle consegne (lettura delle consegne da parte di un lettore umano o sintesi vocale) tiene in considerazione la lentezza dello studente nell esecuzione delle prove, che ostacola il rispetto dei tempi standard nelle prove scritte (concessione di più tempo per lo svolgimento delle prove e/o scala valutativa modificata sul numero di esercizi necessari per raggiungere i vali livelli valutativi) consente di usare schemi, mappe, glossari e altro materiale compensativo, già usato nel corso dell anno, durante le prove scritte
11 consente di usare strumenti compensativi consentiti dalla normativa Interventi a sostegno di alunni con sospetto dsa, privi di diagnosi o finalizzati alla prevenzione e all individuazione precoce delle difficoltà e dei disturbi specifici dell apprendimento OSSERVAZIONE IN CLASSE Con riferimento alle Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA, l Istituto mette in atto azioni volte al riconoscimento delle prestazioni atipiche che inducono al sospetto di DSA. 1. A questo proposito l Istituto partecipa al lavoro di screening in collaborazione con la ASL di zona per l individuazione precoce dei casi a rischio di dsa da effettuarsi a gennaio e maggio nelle classi prime e sempre a gennaio, come re-test, nelle classi seconde della scuola primaria
12 Normativa di riferimento di carattere generale Legge 15 marzo 1997 n. 59 DPR 275/ 99 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche DPR 249/98 Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria Normativa di riferimento specifica per i DSA Legge 8 ottobre 2010 n.170 Nuove norme in materia di disturbi speciici di apprendimento in ambito scolastico Decreto Ministeriale n del 12 luglio 2011 Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento (allegate al D.M. 5669) D.P.R. n.122 del 22 giugno 2009 sulla valutazione degli alunni C.M. 28 maggio 2009 Anno scolastico esami di Stato per alunni affetti da disturbi specifici dell apprendimento Disposizioni a conclusione a.s C.M. n.50 del 20 maggio 2009 Esame secondaria di 1 grado C.M. n maggio 2009 O.M. per lo svolgimento degli esami di Stato, scuola secondaria di secondo grado a.s Scrutini ed esami di stato fine primo ciclo anno 2008 (terza media) C.M n. 54 del Esame di Stato istruzione secondaria di primo grado a.s. 2007/08
13 C.M. prot. N. 4099/A/4 del 5/10/2004 Nota MIUR 26/A4 del Iniziative relative alla dislessia Nota ministeriale n del Nota MPI 4674 del 10 maggio 2007 Disturbi di apprendimento Indicazioni operative Nota dell Ufficio Scolastico regionale della Toscana n del Relativo all uso degli strumenti compensativi e dispensativi Circolare patentino
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