SUGGERIMENTI METODOLOGICI, STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI
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- Ivo Cipriani
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1 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO a.s Il Protocollo di accoglienza nasce dalla volontà di rendere concrete, nella consuetudine didattica quotidiana, le indicazioni legislative in tema di DSA. - teoricamente lineari, ma complesse nella loro traduzione pratica - suggerendo agli insegnanti coinvolti alcuni strumenti dispensativi e compensativi, che, uniti a una strategia didattica attenta alle difficoltà oggettive dell'alunno, ne favoriscano il successo scolastico. È un documento elaborato, dunque, con la finalità di definire delle linee guida in termini di accoglienza, e per stabilire pratiche comuni, all'interno dell'istituto, che favoriscano l'apprendimento e il benessere degli alunni con DSA, limitandone la dispersione scolastica. A tal fine, gli interventi indicati puntano anche a stabilire una buona comunicazione tra scuola, famiglie ed operatori sanitari, favorendone la collaborazione. INDICE: NORMATIVA DI RIFERIMENTO FASI DELL ACCOGLIENZA 1. Iscrizione e raccolta documentazione. 2. Prima accoglienza e colloquio preliminare dei genitori degli alunni affetti da DSA con il Dirigente Scolastico o il referente DSA e/o responsabile integrazione alunni. 3. Determinazione della classe e presentazione del caso al consiglio di classe. 4. Inserimento in classe e coinvolgimento del consiglio di classe. 5. Definizione del percorso educativo personalizzato (PEP) / Patto formativo con le famiglie. 6. Procedura da seguire in caso di sospetta difficoltà di apprendimento. 7. Indicazioni operative per l espletamento degli Esami di Stato. SCHEMATIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SUGGERIMENTI METODOLOGICI, STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI ALLEGATI: MODELLO DI PEP (modello A e B) SCHEMA MISURE COMPENSATIVE NORMATIVA DI RIFERIMENTO DPR 275/99 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche Nota MIUR 4099/A4 del Iniziative relative alla dislessia Nota MIUR 26/A4 del 5.01.'05 Iniziative relative alla dislessia Nota MPI 4600 del 10 maggio 2007 Circolare n.28 del 15 marzo 2007 sull'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per l'anno scolastico Precisazioni Nota MPI 4674 del 10 maggio 2007 Disturbi di apprendimento - Indicazioni operative OM n.30 del Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico 2007/2008. OM n.40 Prot.n Anno scolastico 2008/2009
2 Bollettino Ufficiale della Regione Emilia Romagna Supplemento speciale N DPR 22 giugno 2009, n.122. OM n del 5 maggio 2010 Legge 8 ottobre 2010 n.170 e relative linee guida allegate al D.M. 12 luglio Circolare n.8 del 31 maggio 2012 della Regione Emilia Romagna. FASI DELL ACCOGLIENZA 1. ISCRIZIONE E RACCOLTA DOCUMENTAZIONE Soggetti coinvolti: segreteria alunni, alunno, famiglia, referente DSA, Dirigente Scolastico, referente integrazione alunni. Il primo contatto avviene attraverso la richiesta di iscrizione ad un assistente amministrativo al quale deve essere presentata la certificazione di alunno con DSA da parte di un medico specialista privato o dell'asl. Secondo la delibera della Giunta dell Emilia Romagna del 1 febbraio 2010 n.108, il modulo di certificazione di un alunno con DSA alle istituzioni scolastiche e formative dovrebbe essere unificato e dovrebbe contenere gli elementi imprescindibili relativi alla diagnosi di DSA, e le proposte per l intervento e per gli strumenti compensativi e dispensativi suggeriti per il singolo caso. Chiunque venga in possesso di una certificazione di DSA è tenuto a consegnarla al Dirigente Scolastico, al Referente DSA o al referente per l'integrazione. Il D.S., e/o il referente per l'integrazione e il referente per il DSA stabiliscono una data per un colloquio con la famiglia ed eventualmente con l'alunno dopo aver preso visione della documentazione presentata e/o inviata dalla scuola media. Scadenza: secondo i termini di legge. 2. PRIMA ACCOGLIENZA E COLLOQUIO PRELIMINARE DEI GENITORI DEGLI ALUNNI CON DSA. Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, referente per l'integrazione, referente DSA, famiglia. Il Dirigente Scolastico, il docente coordinatore ed il referente DSA effettuano un colloquio con i genitori ed eventualmente, se la famiglia lo ritiene opportuno, con l'alunno, se possibile sin dal momento della pre-iscrizione. Obiettivo del colloquio con i genitori dare informazioni sulle figure di riferimento e le modalità didattiche e DSA presenti nella scuola. Raccogliere informazioni sul percorso scolastico e personale dell'alunno e le modalità di apprendimento. Se possibile raccogliere informazioni sulle figure di riferimento nel ciclo scolastico precedente in modo da agevolare la continuità didattica. Obiettivo del colloquio con l'alunno rilevare la consapevolezza del disturbo accettazione o rifiuto a rendere manifesto il disturbo disponibilità all'utilizzo in classe degli strumenti compensativi. Durante questo colloquio i referenti renderanno esplicito ai genitori quali strumenti dispensativi o compensativi la scuola adotta e quali eventuali ulteriori progetti propone,
3 chiederanno, inoltre, il permesso di poter contattare lo specialista che ha redatto la certificazione per ottenere ulteriori informazioni. Scadenza: prima della determinazione delle classi 3. DETERMINAZIONE DELLA CLASSE E PRESENTAZIONE DEL CASO AL CONSIGLIO DI CLASSE. Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, referente per l'integrazione, referente DSA., commissione composizioni classi. In questa occasione i soggetti coinvolti valuteranno quale sezione si ritenga più opportuna per l'alunno tenendo in considerazione come motivazioni favorevoli all'apprendimento: un numero di alunni ridotto presenza di un insegnante di sostegno all'interno della classe presenza di un altro alunno con DSA. Nel passaggio dal biennio al triennio sarà di estrema importanza il trasferimento di tutte le informazioni al nuovo Consiglio di classe. Non appena definite le classi, i coordinatori interessati dovranno essere informati circa l'inserimento dell'alunno con DSA. Scadenza: settembre, prima dell inizio delle lezioni. 4. INSERIMENTO IN CLASSE E COINVOLGIMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE. Soggetti coinvolti: Coordinatore di classe, referente DSA ed eventualmente specialista. Il coordinatore di classe e il referente DSA devono preparare il consiglio di classe sull'argomento: o fornendo adeguate informazioni sui Disturbi Specifici di Apprendimento. o fornendo ai docenti materiale informativo adeguato o presentando le eventuali strategie didattiche alternative, gli strumenti dispensativi e compensativi. o fornendo indicazioni sulla compilazione del Piano Educativo Personalizzato. Scadenza: primo consiglio di classe dell'anno scolastico in corso. Nella prima fase dell anno scolastico, il referente per i DSA offrirà al Consiglio di classe un supporto generale per la definizione delle strategie più adeguate da adottare. 5. PATTO FORMATIVO CON LA FAMIGLIA Una volta concordate le strategie didattiche che si ritengono più opportune per l'apprendimento e il benessere dell'alunno con DSA, operazione che richiede un periodo di osservazione dell'alunno da parte degli insegnanti, i singoli docenti contribuiranno alla stesura del Piano Educativo Personalizzato, secondo i modelli allegati al presente documento. Ogni docente, sulla base delle caratteristiche funzionali dello studente, compilerà autonomamente il Modello B del P.E.P., che andrà consegnato al coordinatore di classe, il quale completerà il documento compilando il Modello A. Il documento completo sarà custodito nel fascicolo riservato dello studente, e una copia andrà alla famiglia. Scadenza: prima della valutazione intermedia.
4 Il Piano Educativo Personalizzato è un documento che deve accompagnare l alunno nel suo percorso scolastico, fino all espletamento degli Esami di Stato; si raccomanda, perciò, di aggiornarlo ogni anno sottolineando i progressi o regressi rispetto alla situazione iniziale. 6. PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DSA Nel caso in cui un docente sospetti che un suo alunno possa essere affetto da DSA, dovrà informare il coordinatore e/o, eventualmente, il tutor di classe e l insegnante di sostegno; anche il referente DSA, in questa fase, potrà fornire supporto. I passi successivi prevedranno: 1. eventuale colloquio con l'alunno; 2. convocazione dei genitori; 3. indirizzamento della famiglia all'asl di competenza. SCHEMA DEL PERCORSO DI ACCOGLIENZA 1 2 FASE PERIODO ATTIVITA PERSONE COINVOLTE Iscrizione Pre-accoglienza Prima accoglienza Colloquio con la famiglia Entro gennaio Entro settembre Formalizzazione dell iscrizione da parte della famiglia. Incontri con la famiglia ed eventualmente con l alunno. Colloquio con lo specialista di riferimento, Aggiornamento della diagnosi se necessario. Famiglia Ufficio alunni Dirigente Famiglia Referente DSA Neuropsichiatra o altro specialista 3 Determinazione della classe. Convocazione del Consiglio di classe Entro settembre Entro l inizio delle lezioni Individuazione di un gruppo classe adeguato. Incontro conoscitivo, rivolto a tutto il C.d.C. Commissione formazione classi. C.d.C. Specialista. Famiglia.
5 7. INDICAZIONI OPERATIVE PER L'ESPLETAMENTO DELLE PROVE DEGLI STUDENTI CON D.S.A. AGLI ESAMI DI STATO. Nel documento del consiglio di classe del 15 maggio i docenti devono riportare tutte le informazioni sugli strumenti compensativi e dispensativi adottati in corso d anno, con riferimenti alle modalità di verifica, ai sistemi di valutazione e all eventuale ricorso a tempi più lunghi per l esecuzione delle prove. Gli alunni con DSA hanno diritto ad avere un allegato riservato relativo al loro percorso educativo personalizzato comprendente anche le modalità, i tempi e i sistemi valutativi previsti per le prove d esame. La commissione d esame terrà in considerazione, per la predisposizione della terza prova scritta e per lo svolgimento delle altre due prove: Tempi più lunghi Utilizzo di strumenti informatici se utilizzati in corso d anno (es. sintesi vocali, dizionari digitali). Per quanto riguarda la possibilità dell utilizzo di sintesi vocali si fa presente che le prove vengono inviate in cartaceo e potranno essere scannerizzate a scuola dopo l apertura dei plichi. ( cfr. O.M. N.40 Prot. N. 3744) Possibilità di avvalersi di un insegnante per la lettura dei testi nei casi più gravi. DOCUMENTAZIONE DOCUMENTO: REDATTO DA: SCADENZA: CERTIFICAZIONE Fornisce la segnalazione alle istituzioni scolastiche e formative. Contiene gli elementi imprescindibili relativi alla diagnosi di DSA, alle proposte per l intervento e per gli strumenti compensativi e dispensativi suggeriti per il singolo caso. PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO (PEP) Indica i criteri didattici e i criteri di valutazione personalizzati adottati dal consiglio di classe, tenendo conto delle caratteristiche descritte per l alunno dagli operatori sanitari. Stabilisce un rapporto di collaborazione tra la scuola e la famiglia. NEUROPSICHIATRA, PSICOLOGO, NEUROPSICOLOGO, SPECIALISTA PRIVATO O PUBBLICO. DOCENTI CURRICOLARI FAMIGLIA Al momento dell iscrizione. Prima della valutazione intermedia.
6 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE M A C E D O N I O M E L L O N I Viale Maria Luigia, 9/a Parma Tel Fax ssmellon@scuole.pr.it MODELLO A PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA DATI RELATIVI ALL ALUNNO/A 1 Cognome e nome: Data e luogo di nascita: Classe: 1. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI (lettura, scrittura, calcolo, ) 2 2. CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO (lentezza, caduta nei processi di automatizzazione, difficoltà a memorizzare sequenze, difficoltà nei compiti di integrazione ). 3. CONSAPEVOLEZZA DA PARTE DELL ALUNNO DEL PROPRIO MODO DI APPRENDERE 3 acquisita da rafforzare da sviluppare 4. INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE ALL INTERNO DEGLI OBIETTIVI DISCIPLINARI 1 Compilazione a cura del coordinatore di classe 2 Per i punti 1 e 2 i dati sono ricavabili : dalla diagnosi /incontri con specialisti dalle osservazioni degli insegnanti dagli incontri con i genitori dagli incontri di continuità 3 Consapevolezza è: Conoscere le proprie modalità di apprendimento, i processi e le strategie mentali per lo svolgimento di compiti. Applicare consapevolmente comportamenti e strategie operative adeguate al proprio stile cognitivo.
7 .. 5. CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Si concordano: l organizzazione di interrogazioni programmate la compensazione con prove orali di compiti scritti non ritenuti adeguati l uso di mediatori didattici o iconici durante le interrogazioni valutazioni più attente ai contenuti che alla forma una sola prova di verifica orale o scritta al giorno nessuna o scarsa importanza alla correttezza ortografica 6. PATTO CON LA FAMIGLIA Si concordano: i compiti a casa e la loro eventuale riduzione le modalità di aiuto: chi, come, per quanto tempo, per quali attività, discipline gli strumenti compensativi utilizzabili a casa le dispense le interrogazioni. Data. GLI INSEGNANTI LA FAMIGLIA..
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