IL MERCATO DEI SUINI PRODUZIONE E CONSUMO. Anno 2004

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1 IL MERCATO DEI SUINI PRODUZIONE E CONSUMO Anno

2 OSSERVATORIO AGROALIMENTARE LOMBARDO QUADERNO n 14 di Ernesto Faravelli Cosmino Giovanni Basile IL MERCATO DEI SUINI PRODUZIONE E CONSUMO ERSAF - Promozione dell Agroalimentare Lombardo MARZO

3 Indice 1. IL SETTORE SUINICOLO IN LOMBARDIA (2004) LA PRODUZIONE SUINICOLA NAZIONALE (2004) Il patrimonio suinicolo Le macellazioni Importazioni Esportazioni ANDAMENTO DEI PREZZI NELLE PRINCIPALI PIAZZE E PER LE RINCIPALI CLASSI DI SUINI (2004) Suini d allevamento e suini da macello ANDAMENTO DEI PREZZI DEI CEREALI NELLE PRINCIPALI PIAZZE NAZIONALI (2004) Granoturco nazionale Orzo nazionale Soja nazionale Crusca e cruschello IL PANORAMA SUINICOLO NEL MONDO (2004) Patrimonio e macellazioni IL CONSUMO DI CARNE SUINA NEL MONDO (2004) I PRINCIPALI SCAMBI COMMERCIALI NEL MONDO DI CARNE SUINA (2004) Gli scambi I principali Paesi esportatori Il Giappone La Corea del Sud Gli USA La Russia Il Messico I principali Paesi Importatori Il Brasile Gli USA Il Canada l Unione Europea a I Prezzi

4 8. LE PREVISIONI PER IL 2005) IL COMPARTO SUINICOLO NELL UE (2004) La consistenza LA PRODUZIONE SUINICOLA NELL UE (2004) La produzione IL CONSUMO DI CARNE SUINA NELL UE (2004) SALDO PRODUZIONE/CONSUMO DI CARNE SUINA NELL UE (2004) Esportazioni Importazioni Prezzi LE PREVISIONI PER IL Patrimonio e produzione Gli scambi I prezzi Riferimenti Bibliografici Tabelle e Grafici

5 1. IL SETTORE SUINICOLO IN LOMBARDIA (2004) 1.1 IL PATRIMONIO Il patrimonio suinicolo lombardo, nel 2004, ha fatto registrate una nuova crescita sia del numero di capi allevati (+1,3%) sia di quello dei riproduttori (+0,8%). Il PATRIMONIO SUINICOLO IN LOMBARDIA 2004 (dati al 1 dicembre 2004 Province Variazione Variazione Incidenza SUINI SUINI Capi Scrofe Capi Totale di cui: di cui: Totale di cui: di cui: Capi Scrofe Verri Capi Scrofe Verri 2004/ / n n n n n n % % % MANTOVA ,3 +4,6 30,7 BRESCIA ,0 0,0 25,1 CREMONA ,2 +0,3 18,9 LODI ,5-1,0 10,5 PAVIA ,0 0,0 6,1 BERGAMO ,0 0,0 6,3 MILANO ,8 +2,8 2,0 SONDRIO ,0-66,7 0,1 LECCO ,0-28,6 0,1 COMO ,8 +2,1 0,1 VARESE ,7-8,2 0,0 TOTALE ,3 +0,8 100,0 Fonte: Direzione Generale Agricoltura MANTOVA BRESCIA CREMONA LODI PAVIA BERGAMO MILANO SONDRIO LECCO COMO VARESE 5

6 A livello provinciale, Mantova con +2,3% del numero dei suini ( capi circa in più rispetto al 2003) e +4,6% del numero delle scrofe ha concorso largamente incremento totale regionale. Seguono Bergamo con capi in più (+85) e stabile il numero delle scrofe e Cremona (+1,2% dei suini e +0,3 delle scrofe, capi in più sul 2003). Il dato di Como, l ultima provincia con andamento positivo (+1,8%) dal punto di vista statistico, tradotto in unità numeriche è di circa una quarantina di capi. Brescia e Pavia hanno mantenuto il loro patrimonio costante mentre Lodi è Milano hanno registrato flessioni rispettivamente dell 1 e del 2,8%, particolare il caso di Milano dove il numero dei riproduttori è stato in controtendenza (+2,8%). Nelle province montane è proseguito il calo già iniziato da diversi anni. Decisamente importante è stata la crescita del patrimonio suinicolo lombardo negli ultimi anni. Analizzando il periodo tra i due ultimi censimenti ( ) si evidenzia un aumento di poco meno di un milione di capi. La tendenza poi si è tutt altro che arrestata negli ultimi quattro anni ( ) con un ulteriore aumento di quasi un milione che ha fatto registrare una crescita del 64% rispetto al 1990 e del 23,1 rispetto al Il PATRIMONIO SUINICOLO IN LOMBARDIA Province SUINI Variazione Variazione Capi Capi Capi Capi Capi Capi Capi Capi 2004/ /1990 n n n n n n % % MANTOVA ,3 +82,3 BRESCIA ,2 +68,7 CREMONA ,6 +90,1 LODI ,2 +48,7 PAVIA ,9 +12,4 BERGAMO ,5 +55,0 MILANO ,4-8,4 SONDRIO ,5 +19,4 LECCO ,9-50,9 COMO ,4 +19,6 VARESE ,8-63,0 TOTALE ,1 +64,3 Fonte: Direzione Generale Agricoltura Sempre negli ultimi quattro anni anche il patrimonio scrofe è cresciuto sensibilmente (+10%) al contrari quello dei verri è diminuito del 6,7% (anche se nel 2004 si è registrato un lievissimo aumento sul 2003) probabilmente in ragione di un sempre più frequente ricorso alla Fecondazione Artificiale. Relativamente alla dinamica è stato mantenuto il trend già in atto da anni con una progressiva concentrazione dell attività nelle province vocate di pianura e con una costante perdita di capi di quelle montane. 6

7 IL PARCO SCROFE IN LOMBARDIA Province SCROFE Variazione Incidenza Scrofe Scrofe Capi Capi Capi Capi 2004/ n n n n % % MANTOVA ,1 21,9 BRESCIA ,1 25,9 CREMONA ,9 19,5 LODI ,2 11,4 PAVIA ,4 8,8 BERGAMO ,0 10,1 MILANO ,8 2,3 SONDRIO ,7 0,0 LECCO ,2 0,2 COMO ,3 0,0 VARESE ,0 0,0 TOTALE ,1 100,0 Fonte: Direzione Generale Agricoltura IL PARCO VERRI IN LOMBARDIA Province Variazione Variazione Incidenza Verri Verri Verri Capi Capi Capi Capi 2004/ / n n n n % % % MANTOVA ,3 +1,4 24,3 BRESCIA ,0-28,6 16,7 CREMONA ,4 +5,9 24,0 LODI ,9-5,5 11,8 PAVIA ,0-3,3 11,6 BERGAMO ,0 0,0 6,7 MILANO ,0-6,3 4,0 SONDRIO ,3-50,0 0,1 LECCO ,0-57,1 0,4 COMO ,3-20,0 0,3 VARESE ,1-27,3 0,2 TOTALE ,3-6,7 100,0 Fonte: Direzione Generale Agricoltura 7

8 SUINI MACELLATI IN LOMBARDIA 2002 Capi n SUINI ABBATTUTI Capi n LOMBARDIA Fonte ISTAT 8

9 2. LA PRODUZIONE SUINICOLA NAZIONALE (2004) 2.1 IL PATRIMONIO SUINICOLO Il patrimonio suinicolo nazionale al 1 giugno 2004 si attestava a capi (il più recente dato ISTAT disponibile) facendo registrare un incremento dello 0,9% rispetto alla stessa data dell anno precedente. Fonti europee comunque segnalano, per il 2004, un incremento più sostenuto pari all 1,5% del numero totale dei suini e all 1% di quello delle scrofe. La suinicoltura è fortemente concentrata nel territorio; oltre sette milioni di suini sono allevati nelle regioni del nord con trend positivo (la sola Lombardia possiede poco meno del 50% del patrimonio totale nazionale) mentre i rimanenti (circa un milione e trecento) sono distribuiti tra il centro, il sud e le isole con dinamica calante. Il dato sulla distribuzione regionale risale comunque al 2003, a nostro parere la tendenza sopra descritta nel 2004 si è ulteriormente accentuata. Il patrimonio suinicolo nazionale (1 giugno 2004) Categorie 2003 capi n 2004 capi n Variazione 2004/2003 % Lattonzoli < di 20 Kg ,8 Suini da 20 a 50 Kg ,5 Suini da ingrasso ,0 - da 50 a 80 Kg ,1 - da 80 a 100 Kg ,3 - da oltre 110 kg ,5 Suini da riproduzione ,8 - Verri ,5 - Scrofe montate ,3 di cui per la 1 volta ,8 Altre scrofe ,7 di cui giovani non montate ,3 Totale ,9 Fonte: ISTAT Il patrimonio suinicolo in Italia, EU-15 e EU-25 (2004) ITALIA capi n Var 2004/03 % EU-15 capi n Var 2004/03 % EU-25 capi n Var 2004/03 % Suini , , ,3 Fonte. ISTAT 9

10 La consistenza suinicola nazionale per regioni - Anno 2003 (dati provvisori giugno 2003) Regioni Incidenza Variazione Capi sull Italia 2003/2002 n % n Lombardia ,9 +9,1 Emilia-Romagna ,5-14,4 Piemonte ,8-9,5 Veneto ,0-46,6 Friuli-Venezia Giulia ,2 +43,3 Sardegna ,2 +42,0 Toscana ,9 +47,3 Umbria ,2-24,8 Marche ,3-22,3 Campania ,3-22,9 Calabria ,0-10,6 Abruzzo ,9-29,0 Basilicata ,7-22,1 Sicilia ,6 +18,5 Molise ,5 +1,8 Trentino-Alto Adice ,4 +55,1 Lazio ,4-64,3 Puglia ,2-39,6 Liguria 803 0,0-46,2 Valle d Aosta 109 0,0-89,8 Totale ,0-0,6 Nord ,7 +0,4 Centro ,8-10,7 Mezzogiorno ,5-2,0 Fonte: ISTAT 2.2 LE MACELLAZIONI Il numero delle macellazioni disponibile è fermo a settembre e segnala capi abbattuti nei primi nove mesi del 2004 con un incremento dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del Se nei tre ultimi mesi dell anno le macellate hanno mantenuto la media degli dei mesi precedenti è presumibile che il saldo 2004 si avvicini o addirittura superi i 13 milioni di capi ed anche la percentuale di incremento sul 2003 sia destinata ad aumentare. I dati storici di macellazione disponibili ( ) indicano un costante aumento del numero dei suini abbattuti e anche del peso di macellazione degli animali che tra il 2000 e il 2003 è variato in positivo di circa 4 Kg. 10

11 Mesi Lattonzoli Capi n Magroni Capi n Suini Grassi Capi n Totale suini Capi n Totale peso Carcasse Variazione 2004/03 % Gennaio ,0 Febbraio ,9 Marzo ,6 Aprile ,0 Maggio ,8 Giugno ,2 Luglio ,2 Agosto ,1 Settembre ,9 Ottobre np np np np np np Novembre np np np np np np Dicembre np np np np np np Totale ,8 np = non pervenuti MACELLAZIONI NAZIONALI 2004 Fonte ISMEA, ISTAT 2003 Categorie Capi macellati Peso vivo Peso medio Peso morto Resa n Var. 03/02 % q.li Kg q.li Var. 03/02 % % Lattonzoli , , ,7 79,5 Magroni , , ,5 78,5 Grassi , , ,4 79,9 Totale Suini , , ,4 79, Categorie Capi macellati Peso vivo Peso medio Peso morto Resa n Var. 02/01 % q.li Kg q.li Var. 02/01 % % Lattonzoli , , ,4 79,7 Magroni , , ,4 79,0 Grassi , , ,3 79,9 Totale Suini , , ,8 79, Categorie Capi macellati Peso vivo Peso medio Peso morto Resa n Var. 01/00 % q.li Kg q.li Var. 01/00 % % Lattonzoli , , ,6 79,8 Magroni , , ,3 Grassi , , ,9 80,1 Totale Suini , , ,7 80, Categorie Capi macellati Peso vivo Peso medio Peso morto Resa n Var. 00/99 % q.li Kg q.li Var. 00/99 % % Lattonzoli , , ,2 80,0 Magroni , , ,5 78,2 Grassi , , ,4 80,1 Totale Suini , , ,5 80,1 Fonte: ISTAT 11

12 Anni MACELLAZIONE DI SUINI ( ) (quantità in ellate - peso morto) MACELLAZIONI DI CAPI NAZIONALI MACELLAZIONI DI CAPI IMPORTATI TOTALE , , , , , , , , , , , , , , , , , ,0 Fonte: ISTAT Macellazione di suini, per regione - Anno 2002 REGIONI PESO VIVO Capi Complessivo Medio a capo Resa media Peso morto n n q.li % q.li Piemonte ,5 81, Valle d'aosta ,5 78,3 274 Lombardia ,58 79, Trentino -Alto Adige ,35 78, Bolzano-Bozen , Trento ,34 78, Veneto ,56 78, Friuli- Venezia Giulia ,55 79, Liguria ,35 77, Emilia- Romagna ,57 79, Toscana ,38 79, Umbria ,5 80, Marche ,5 80, Lazio ,51 81, Abruzzo ,32 78, Molise ,31 80, Campania ,29 78, Puglia ,13 78, Basilicata ,27 79, Calabria ,1 79, Sicilia , Sardegna ,52 78, ITALIA ,45 79, Nord , Centro ,48 80, Mezzogiorno ,96 78, Fonte ISTAT 12

13 2.3 IMPORTAZIONI L importazione di animali vivi, che aveva cominciato a diminuire nel 2003; nel 2004 si è ulteriormente contratta (-23,2% nel periodo gennaio - settembre) sia per i capi da istallo che per quelli da macello. I dati storici disponibili ( ) indicano che, a partire dal 97 l importazione di suini è stata in costante aumento fino al 2002 con due picchi intermedi nel 1999 e nel 2001; nei due ultimi anni ( ) la tendenza si è invertita. Per quanto riguarda l importazione di carni e prodotti trasformati, sempre nel periodo gennaio settembre 2004, si evidenzia un leggero aumento delle carni fresche (+ 0,8%) mentre incrementi percentuali molto più marcati si osservano nei prodotti trasformati e nei salumi incrementi comunque che, se analizzati in valori assoluti, vengono parzialmente ridimensionati. IMPORTAZIONI NAZIONALI DEL COMPARTO SUINO (gennaio settembre 2004) IMPORTAZIONE Prodotto QUANTITA VALORE Var. % Var. % Suini vivi di cui: , ,8 - Scrofe > di 160 Kg , ,9 - Suini vivi < di 50 Kg , ,7 - Suini vivi > di 50 Kg , ,1 Carni suine salate , ,4 Carni suine secche di cui: , ,6 - Prosciutti c/osso , ,1 - Prosciutti, Speck, ecc. s/osso , ,4 Salumi/Insaccati , ,7 di cui: - Salumi , ,9 - Mortadelle/wurstel , ,6 Preparazioni carni suine , ,5 di cui: - Prosciutti cotti , ,1 Carni suine fresche , ,4 Carni suine congelate , ,1 Suini vivi totale* , ,8 Suini totale generale* , ,0 * = Peso equivalente carcasse Fonte ISMEA, ISTAT 13

14 IMPORTAZIONI NAZIONALI DEL COMPARTO SUINO ( ) Anni IMPORTAZIONE n capi Fonte: ISTAT 14

15 2.4 ESPORTAZIONI Le esportazioni di suini vivi (+7,5% nel periodo gennaio - settembre) sono aumentate rispetto allo stesso periodo del 2003, ma anche in questo caso in valori assoluti continuano ad essere decisamente modeste. Tutte positive sia in termini percentuali che in consistenza e in valuta le esportazioni di prodotti trasformati, salumi e preparazioni. Per quanto riguarda il consumo interno il dato più fresco risale al 2002 e indica 30,5 Kg/abitante, senza variazione rispetto all anno precedente dopo un trend di costante aumento a partire dal 97. Nello stesso periodo il tasso di auto approvvigionamento è diminuito anche se non con una dinamica costante. È presumibile che nei due ultimi anni ( ) sia comunque aumentato portandosi a livelli superiori a quelli del ESPORTAZIONI NAZIONALI DEL COMPARTO SUINO (gennaio settembre 2004) ESPORTAZIONE Prodotto QUANTITA VALORE Var. % Var. % Suini vivi (n capi) di cui: , ,7 - Scrofe > di 160 Kg , ,2 - Suini vivi < di 50 Kg , ,9 - Suini vivi > di 50 Kg Carni suine salate , ,7 Carni suine secche di cui: , ,3 - Prosciutti c/osso , ,7 - Prosciutti, Speck, ecc. s/osso , ,9 Salumi/Insaccati , ,2 di cui: - Salumi , ,2 - Mortadelle/wurstel , ,2 Preparazioni carni suine , ,2 di cui: - Prosciutti cotti , ,8 Carni suine fresche , ,1 Carni suine congelate , ,4 Suini vivi totale* , ,7 Suini totale generale* , ,8 * = Peso equivalente carcasse Fonte ISMEA, ISTAT 15

16 ESPORTAZIONI NAZIONALI DEL COMPARTO SUINO ( ) Anni IMPORTAZIONE n capi ESPORTAZIONI n capi SALDO n capi Fonte: ISTAT BILANCIO NAZIONALE DEL COMPARTO SUINO ( ) Anni CONSUMO TOTALE CONSUMO PROCAPITE Kg GRADO DI AUTOAPPROVVIGIONAMENTO % ,0 28,3 70, ,0 29,5 63, ,0 29,9 70, ,0 29,4 64, ,0 30,5 61, ,0 30,5 62,8 Fonte: ISTAT 16

17 3. ANDAMENTO DEI PREZZI NELLE PRINCIPALI PIAZZE E PER LE PRINCIPALI CLASSI DI SUINI SUINI D ALLEVAMENTO E SUINI DA MACELLO Milano - Anno 2004 Prezzo Medio 156/176 Kg 1,228 (-1,681%) L EVOLUZIONE INTERNAZIONALE L avvenimento dell anno: l allargamento della U.E. da 15 a 25 paesi ha creato una situazione piuttosto favorevole sul mercato suinicolo europeo specialmente in termini di evoluzione favorevole della domanda. In conseguenza di ciò i paesi che producono suini da destinare al consumo fresco ne hanno tratto maggior vantaggio. La sorpresa dell anno: l esplosione della domanda mondiale e i suoi effetti dinamici sul mercato internazionale del suino. Le conseguenze: aumento dei prezzi in tutti i bacini di produzione mondiali con variazioni diversificate in ragione all evoluzione della parità delle monete, al livello dei consumi interni, e alla vicinanza dei mercati di importazione. Europa a 15: produzione stabile, prezzi in aumento. A seconda dei paesi il prezzo è salito dall 8 a 16% a fronte di una produzione relativamente stabile. Il mercato tedesco si conferma leader europeo sia per il consumo che per l esportazione verso l Est favorita dalla posizione geografica ideale. La Germania detiene il primo posto anche come paese produttore e trasformatore. Il mercato italiano: media dei prezzi più bassa rispetto al 2003 (-2,37% per i suini da macello, - 9,60% per quelli da ristallo). L andamento del mercato nazionale non ha tratto vantaggio, al contrario di quanto avvenuto negli altri paesi europei, dal flusso di esportazione verso i Paesi Terzi e verso i nuovi entrati nella Comunità. -9,600 Variazione suini d'allevamento 2004/2003-2,372 Variazione suini da macello 2004/2003-5,986 Variazione TOTALE suini 2004/

18 Nei primi cinque mesi del 2004 le quotazioni della categoria più pregiata dei suini da industria hanno continuato a scendere, lentamente ma costantemente, fino a raggiungere la quota di un Euro. Col mese di giugno, come da tradizione, ha avuto inizio una progressiva ripresa che è continuata, con andamento altalenante, fino ai primi di novembre e non è stata comunque sufficiente per ammortizzare le perdite precedenti. Con l ultimo periodo dell anno il prezzo ha ricominciato a scendere per chiudere ad un livello di poco superiore ad 1,2 Euro. ERSAF - SEM - Servizio Evoluzione Mercati Categoria: Suini vivi Medie annue dei prezzi (franco partenza) in Euro per Kg peso vivo - IVA esclusa MERCATO DI MILANO SUINI DA MACELLO (Euro/Kg) Variazione ANNO 90/115 da 115 da 130 da 144 da 156 da 176 > / ,229 1,110 1,130 1,200 1,249 1,249 1,139 % ,216 1,074 1,094 1,151 1,228 1,228 1,120 Var. % 2004/2003-1,058-3,243-3,186-4,083-1,681-1,681-1,668-2,372 La media del listino 2004 dei suini da industria ha registrato nel complesso una perdita del 2,37% sullo stesso parametro Nel dettaglio le categorie più pregiate hanno subito flessioni più contenute (-1,68% per le voci 156 e 176 Kg) mentre quelle di peso più leggero sono state decisamente più penalizzate (-4,08% per i 144, -3,18% per i 130 e -3,24% per i 115 Kg). MILANO 2004 TREND SUINI DA MACELLO (Euro/Kg) 1,500 1,400 1,300 1,200 1,100 1,000 0,900 0,800 02/01/ /01/ /01/ /02/ /02/ /03/ /03/ /04/ /04/ /05/ /05/ /06/ /06/ /07/ /07/ /08/ /08/ /09/ /09/ /10/ /10/ /11/ /11/ /12/ /12/ Kg 156/176 Kg 18

19 Il mercato dei ristalli ha fatto registrare un andamento diversificato a seconda delle categorie di peso. Le due voci di peso più leggero (15 e 25 Kg sono rimaste stabili fino alla metà di aprile per poi flettere costantemente fino ad ottobre e poi stabilizzarsi fino quasi a fine anno e far registrare un debole segnale di ripresa solo con le ultime due sedute del La categoria dei 30 Kg ha seguito il trend delle prime due fatto salvo un discreto incremento dei prezzi nel periodo fine febbraio fine aprile. ERSAF - SEM - Servizio Evoluzione Mercati Categoria: Suini vivi Medie annue dei prezzi (franco partenza) in Euro per Kg peso vivo - IVA esclusa MERCATO DI MILANO SUINI D'ALLEVAMENTO (Euro/Kg) Variazione ANNO < a 15 da 25 da 30 da 40 da 50 da 65 da 80 da / ,35 2,57 2,20 1,88 1,74 1,58 1,38 1,33 % ,21 2,25 1,92 1,66 1,56 1,46 1,29 1,18 Var. % 2004/2003-4,18-12,45-12,73-11,70-10,34-7,59-6,52-11,28-9,60 MILANO 2004 TREND SUINI D'ALLEVAMENTO (Euro/Kg) 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 02/01/ /01/ /01/ /02/ /02/ /03/ /03/ /04/ /04/ /05/ /05/ /06/ /06/ /07/ /07/ /07/ /08/ /08/ /09/ /09/ /10/ /10/ /11/ /11/ /12/ /12/2004 < a 15 da 25 da 30 da 40 da 50 da 65 da 80 da

20 Le altre voci intermedie del listino (40, 50 e 65 Kg) hanno seguito l andamento positivo registrato in primavera dai 30 Kg, ma lo hanno mantenuto più a lungo e la negatività iniziata a fine giugno è proseguita poi fino a chiusura d anno. Le due categorie più pesanti (80 e 100 Kg) hanno manifestato una tendenza completamente inversa a quella di tutte le altre: alla stabilità del mese di gennaio ha fatto seguito una leggera flessione nella prima metà di febbraio poi il prezzo è rimasto invariato fino all inizio di giugno; piccola ripresa a cavallo di giugno e luglio poi stabilità e leggere flessioni fino a fine anno. Euro/Kg MERCATO DI MILANO TREND PREZZI SUINI GRASSI ( ) 1,600 1,500 1,400 1,300 1,200 1,100 1,000 0,900 0, da 144 Kg 156/176 Kg 20

21 4. CEREALI: I PREZZI NELLE PRINCIPALI PIAZZE NAZIONALI (2004) Nel 2004, i prezzi dei principali prodotti agricoli ad uso zootecnico, hanno registrato complessivamente un andamento positivo. Mais e soia hanno raggiunto rispettivamente un prezzo medio di 158,56 e di 258,32 /ellata, con un incremento di 9,42% e 9,04% rispetto al Buon andamento dell orzo e delle crusche che hanno incrementato il loro valore annuale di 3,37 e 6,72%. Prodotti Prezzo medio Prezzo medio Prezzo medio Variazione /2003 / / / % Crusca e cruschello 102,94 103,48 110,43 6,72 Granoturco nazionale (um.15%) 137,81 144,91 158,56 9,42 Orzo nazionale p.s ,33 142,00 146,78 3,37 Soia nazionale 228,65 236,90 258,32 9,04 MILANO 2004 TREND DEI PRINCIPALI PRODOTTI ALIMENTARE AD USO ZOOTECNICO Non quotato 50 13/01/04 27/01/04 10/02/04 24/02/04 09/03/04 23/03/04 06/04/04 20/04/04 04/05/04 18/05/04 01/06/04 15/06/04 29/06/04 13/07/04 27/07/04 10/08/04 24/08/04 07/09/04 21/09/04 05/10/04 19/10/04 02/11/04 16/11/04 30/11/04 14/12/04 Crusca e cruschello Granoturco nazionale (um.15%) Orzo nazionale (p.s ) Soia nazionale 21

22 4.1. GRANOTURCO NAZIONALE Il granoturco nazionale, partito ad inizio anno su buoni livelli di prezzo, ha registrato una costante flessione per tutto il primo semestre 2004, con una perdita di circa il 9% tra la quotazione di fine giugno ed inizio anno. Euro/ MILANO 2004 GRANOTURCO NAZIONALE Prezzo Minimo 119,5 / Prezzo Massimo 194,5 / /01/04 27/01/04 10/02/04 24/02/04 09/03/04 23/03/04 06/04/04 20/04/04 04/05/04 18/05/04 01/06/04 15/06/04 29/06/04 13/07/04 27/07/04 10/08/04 24/08/04 07/09/04 21/09/04 05/10/04 19/10/04 02/11/04 16/11/04 30/11/04 14/12/04 La scarsa domanda dell industria mangimistica di luglio e agosto e l immissione sul mercato del nuovo raccolto di settembre hanno caratterizzato negativamente l andamento mercantile di tutto il secondo semestre. I listini delle principali piazze nazionali hanno continuato la loro discesa, fino a raggiungere, alla Borsa merci di Milano, la quotazione minima di 119,5 /ellata (seduta del 28 settembre). Dall inizio dell anno a settembre, il listino ha perso la bella cifra di 75,00 /ellata, con una diminuzione in termini percentuali del 62,76%. Nell ultimo trimestre dell anno, i prezzi si sono mantenuti a livelli molto bassi, mediamente intorno a 125,00/126,00 /ellata. 22

23 PRODUZIONE MAIS IBRIDO NELLA LOMBARDIA NEL 2004 Province Variazioni 2004/2003 Superficie Produzione q.li Superficie Produzione q.li Superficie Resa Raccolta ha per ha Totale Raccolta ha per ha Totale Raccolta % % % VARESE , , ,5 126,4 129,8 COMO , , ,9 33,2 103,7 SONDRIO , , ,4 10,3 48,2 MILANO , , ,5 20,1 19,4 BERGAMO , , ,7 23,9 32,2 BRESCIA , , ,3 9,3 16,9 PAVIA , , ,3 24,8 16,9 CREMONA , , ,3 24,0 28,0 MANTOVA , , ,9 27,9 49,5 LECCO , , ,3 107,9 150,0 LODI , , ,3 8,3 11,9 Lombardia , , ,5 19,7 26,7 Fonte: DG Agricoltura 23

24 4.2. ORZO NAZIONALE Il prezzo dell orzo pur partendo da una buona base ad inizio anno, ha registrato un trend costantemente in calo per tutto il primo trimestre, fino ad esaurimento delle scorte. Poi, in prossimità del nuovo raccolto, come tradizionalmente avviene tutti gli anni, non è stato più quotato fino alla metà di giugno. Per tutto il secondo semestre, le quotazioni sono state poco redditizie per i produttori, con prezzi che si sono mantenuti mediamente intorno a 130,50 /ellata. Euro/ 190 MILANO 2004 ORZO NAZIONALE p.s Prezzo Minimo 127,0 / Prezzo Massimo 188,0 / non quotato /01/04 27/01/04 10/02/04 24/02/04 09/03/04 23/03/04 06/04/04 20/04/04 04/05/04 18/05/04 01/06/04 15/06/04 29/06/04 13/07/04 27/07/04 10/08/04 24/08/04 07/09/04 21/09/04 05/10/04 19/10/04 02/11/04 16/11/04 30/11/04 14/12/04 PRODUZIONE ORZO NAZIONALE NELLA LOMBARDIA NEL 2004 Province Variazioni 2004/2003 Superficie Produzione q.li Superficie Produzione q.li Superficie Resa Raccolta ha per ha Totale Raccolta ha per ha Totale Raccolta % % % VARESE , , ,1 67,1 28,5 COMO , , ,4 33,3 161,9 SONDRIO MILANO , , ,1 19,2 40,8 BERGAMO , , ,9 21,4 25,1 BRESCIA , , ,4 5,1 58,9 PAVIA , , ,4 20,8-8,7 CREMONA , , ,0 17,6 17,6 MANTOVA , , ,7-1,1-6,8 LECCO , , ,1-0,3 25,0 LODI , , ,9 44,4 50,1 Lombardia , , ,6 15,8 17,4 Fonte: DG Agricoltura 24

25 4.3. SOJA NAZIONALE Positivo l andamento della soia per i primi quattro mesi dell anno, durante i quali, per effetto della forte domanda, i prezzi sono stati spinti verso l alto. Alla Borsa merci di Milano nella seduta del 6 aprile il listino ha raggiunto la vetta di 346,00 /ellata. Da qui fino alla fine dell anno, le quotazioni della soia sono precipitati bruscamente verso il basso perdendo tutta la redditività che si era registrata nel primo periodo dell anno. Euro/ MILANO 2004 SOIA NAZIONALE Prezzo Minimo 194,0 / Prezzo Massimo 346,0 / /01/04 27/01/04 10/02/04 24/02/04 09/03/04 23/03/04 06/04/04 20/04/04 04/05/04 18/05/04 01/06/04 15/06/04 29/06/04 13/07/04 27/07/04 10/08/04 24/08/04 07/09/04 21/09/04 05/10/04 19/10/04 02/11/04 16/11/04 30/11/04 14/12/04 PRODUZIONE SOIA NAZIONALE NELLA LOMBARDIA NEL 2004 Province Variazioni 2004/2003 Superficie Produzione q.li Superficie Produzione q.li Superficie Resa Raccolta ha per ha Totale Raccolta ha per ha Totale Raccolta % % % VARESE , , ,7 104,1-1,4 COMO , , ,3 133,3-32,9 SONDRIO MILANO , , ,4 27,8 24,7 BERGAMO , , ,6 11,8 19,2 BRESCIA , , ,9 2,5 18,1 PAVIA , , ,4 45,0 134,0 CREMONA , , ,4 5,3 6,8 MANTOVA , , ,1 0,3-7,9 LECCO 5 20, , ,0 1,8 246,0 LODI , , ,3 0,0 21,3 Lombardia , , ,4 7,9 7,2 Fonte: DG Agricoltura 25

26 4.4. CRUSCA E CRUSCHELLO Anche la crusca era partita ad inizio anno su buoni livelli, ma poi, ha mostrato fasi alterne di mercato con forti oscillazioni di prezzo. Tuttavia, rispetto al 2003, la crusca ha registrato un incremento del 6,72% passando da 103,48 a 110,43 /ellata. Euro/ MILANO 2004 CRUSCA NAZIONALE Prezzo Minimo 67,5 / Prezzo Massimo 159,5 / 50 13/01/04 27/01/04 10/02/04 24/02/04 09/03/04 23/03/04 06/04/04 20/04/04 04/05/04 18/05/04 01/06/04 15/06/04 29/06/04 13/07/04 27/07/04 10/08/04 24/08/04 07/09/04 21/09/04 05/10/04 19/10/04 02/11/04 16/11/04 30/11/04 14/12/04 26

27 5. IL PANORAMA SUINICOLO NEL MONDO (2004) 5.1. PATRIMONIO E MACELLAZIONI Al pari dell anno precedente la Cina, che possiede quasi la metà del patrimonio suinicolo mondiale, ha aumentato il suo capitale suino dello 0,7% e ha contribuito largamente alla crescita della produzione mondiale stimata di in +0,3%. Un aumento dei capi allevati è stato registrato anche negli altri paesi asiatici (Filippine, Corea del Sud ecc.) con eccezione del Giappone dove ha prevalso la stabilità dopo la leggera crescita del CONSISTENZA SUINICOLA NEL MONDO (2004) (n capi) Canada ,7% U.E ,3% Est Europa = Russia ,6% U.S.A ,3% Brasile ,4% Cina ,7% Giappone = Estremo Oriente ,2% Fonte: OFIVAL, Gira, Eurostat Il patrimonio USA è aumentato dell 1,3% all inizio del 2004, mentre quello canadese si è leggermente contratto (-0,7%) parzialmente in ragione della crescita dell esportazione di animali vivi (suinetti e capi da macello) verso gli USA. In Brasile dopo un lungo periodo di crescita, il numero di capi è diminuito dell 1,4%, a causa di una minor redditività rispetto agli anni precedenti. Il forte aumento dei costi degli alimenti verificatosi all inizio del 2004, ha determinato un ulteriore contrazione nel patrimonio dei Paesi dell Est europeo. Drastiche riduzioni sono state osservate in Russia (-4,6%), in Ucraina (-17,5%) e anche nei Paesi di recente adesione alla UE (-8,7% in totale). 27

28 CONSISTENZA SUINICOLA NEL MONDO ( ) Paesi 2000 n capi 2001 n capi 2002 n capi 2003 n capi 2004* n capi Variaz. 2004/03 % Cina ,7 UE ,3 USA ,3 Brasile ,4 Estremo Oriente ,2 Russia ,6 Canada ,7 Altri Paesi dell Est Europa Giappone Paesi eccedentari all UE = = UE ,3 * UE a 15 dal 2000 al 2003, UE a 25 nel Fonte: OFIVAL, GIRA, EUROSTAT La produzione nella UE a 25 comunque è rimasta praticamente invariata (-0,3%). La produzione mondiale di carne nel 2004 ha verosimilmente superato la soglia dei 100 milioni di tec (ellate equivalenti) con un incremento del 2,3% rispetto all anno precedente. Con eccezione di Cina, Usa e Russia dove la produzione di carne è fortemente cresciuta (rispettivamente +4, ,2 e 3,0%) e costituisce praticamente la quasi totalità della crescita mondiale, nella maggior parte degli altri bacini di produzione di suini nel mondo la progressione è stata modesta (Brasile, Canada e Giappone) oppure è stata registrata una flessione (Estremo Oriente e UE). La discordanza tra i dati del patrimonio zootecnico e quelli di produzione di carne è in genere dovuta al fatto che questa si realizza con un maggior numero di capi abbattuti e con un aumento del peso delle carcasse, per cui Paesi che hanno registrato un calo nel patrimoni possono evidenziare un aumento della produzione di carne. Le macellazioni USA sono aumentate (+3,2%) in ragione dell importazioni di animali vivi dal Canada e per l aumento del peso medio delle carcasse. Anche in Canada le macellazioni sono aumentate dell 1,3%, nonostante l esportazione di animali vivi, grazie al miglioramento dei parametri tecnici di allevamento. 28

29 PRODUZIONE DI CARNE SUINA NEL MONDO ( ) Paesi * Variaz. 2004/03 % Cina ,0 UE ,0 USA ,2 Estremo Oriente ,7 Brasile ,8 Canada ,3 Russia ,0 Giappone ,9 Altri Paesi dell Est Europa ,6 Paesi eccedentari all UE = = Totale Totale Mondo * UE a 15 dal 2000 al 2003, UE a 25 nel ,2 +2,3 Fonte: OFIVAL, GIRA, EUROSTAT In crescita anche il Giappone (+0,9%), mentre negli altri paesi dell asia la tendenza è stata stabile nonostante la domanda molto sostenuta. In Messico, la buona redditività (prezzi alti alla produzione e bassi costi dell alimento) ha generato una crescita dell 1,5%. Leggero aumento anche in Brasile nonostante una congiuntura economica sfavorevole. Nella UE a 25 è stata registrata, nel 2004, una flessione dell 1% ed è imputabile alla caduta di produzione nei paesi di recente adesione (-7,5%). 29

30 6. IL CONSUMO DI CARNE SUINA NEL MONDO (2004) Il consumo mondiale di carne suina, nel 2004, sostenuto dai problemi sanitari del settore bovino (BSE) e avicolo (peste aviaria), è cresciuto del 2,3%. L aumento è stato relativamente più sostenuto in Giappone (+9,9%), in Cina (+3,8%), negli USA (+1,7%) e in Brasile (+1,5%). Al contrario una diminuzione è stata registrata nella UE (-1,6%) e in Russia (-2,2%).Il consumo mondiale pro capite ha raggiunto i 16 Kg con una crescita dell 1,1%. CONSUMO DI CARNE SUINA NEL MONDO (2004) () Est Europa 34,0 Kg = Russia 16,8 Kg -1,8% Corea del Sud 35,7 Kg -2,2% U.S.A. 30,5 Kg +0,7% U.E. 41,4 Kg -2,8% Giappone 20,3 Kg +9,7% Brasile 10,1 Kg = Cina 36,1 Kg +3,4% Taiwan 42,8 Kg +2,6% * UE a 15 dal 2000 al 2003, UE a 25 nel Fonte: OFIVAL, GIRA, FAO Consumo di carne suina in Kg per abitante per anno: 16,0 chili/procapite/anno Variazione 2004/2003: +1,1% Il caso di BSE scoperto negli USA non ha praticamente avuto alcun effetto sulle abitudini alimentari americane. Le campagne organizzate dal governo e dalle associazione per rassicurare i consumatori sono state particolarmente efficaci. 30

31 L aumento generalizzato della domanda di proteine animali ha fatto si che, nonostante la crescita dei prezzi al dettaglio, il consumo di carne suina aumentasse. Il calo dei consumi canadesi di carne suina, manifestatosi nel 2003 in ragione di una diminuzione dei prezzi di quella bovina, è proseguito anche nel 2004 (-1,1%) favorito da un ulteriore aumento del prezzo sul mercato interno e dalla forte domanda dai mercati esteri. CONSUMO TOTALE DI CARNE SUINA NEL MONDO ( ) Paesi * Variaz. 2004/03 % Cina ,8 UE ,6 USA ,7 Giappone ,9 Russia ,2 Brasile ,5 Altri Paesi dell Est Europa ,8 Taiwan ,7 Corea del Sud Paesi eccedentari all UE = = Totale Totale Mondo * UE a 15 dal 2000 al 2003, UE a 25 nel ,4 +2,3 Fonte: OFIVAL, GIRA, EUROSTAT In Asia la minor disponibilità di carne bovina e avicola ha determinato un netto progresso nel consumo di carne suina, +1,8 e +1,2 Kg pro capite rispettivamente in Giappone e Cina. Nella UE il consumo di carne suina è diminuito in ragione della situazione economica sfavorevole, dei prezzi elevati al dettaglio e del calo delle disponibilità nei paesi di nuova adesione. In Russia malgrado la crescita della produzione interna, il consumo è calato in seguito alla diminuzione dei volumi di importazione; la stessa situazione si è verifica nella maggior parte dei Paesi dell Est. 31

32 CONSUMO PROCAPITE DI CARNE SUINA NEL MONDO ( ) Paesi 2000 Kg/ab/anno 2001 Kg/ab/anno 2002 Kg/ab/anno 2003 Kg/ab/anno 2004* Kg/ab/anno Variaz. 2004/03 % Taiwan 43,5 43,4 42,4 41,7 42,8 +2,6 UE 42,8 43,0 42,4 42,6 41,4 +2,8 Cina 31,9 32,8 33,5 34,9 36,1 +3,4 Corea del Sud 36,7 35,3 37,2 36,5 35,7-2,2 USA 30,0 29,4 30,2 30,3 30,5 +0,7 Altri Paesi dell Est Europa 28,9 25,4 27,1 24,1 23,2-3,7 Giappone 17,3 17,6 18,6 18,5 20,3 +9,7 Russia 13,6 12,8 16,6 17,1 16,8-1,8 Brasile 12,3 11,2 11,6 10,1 10,1 0 Paesi eccedentari all UE 36,8 35,4 38,7 40,4 np = Totale Totale Mondo 30,4 15,0 * UE a 15 dal 2000 al 2003, UE a 25 nel ,7 14,7 31,5 14,9 32,0 15,9 32,6 16,0 +1,9 +1,1 Fonte: OFIVAL, GIRA, EUROSTAT 32

33 7. I PRINCIPALI SCAMBI COMMERCIALI MONDIALI DI CARNE SUINA (2004) 7.1. GLI SCAMBI Nonostante i prezzi elevati sui principali mercati di importazione e specialmente in Asia (Corea del Sud, Giappone ecc.), gli scambi mondiali di carne suina sono aumentati di circa il 10% superando i 4,8 milioni di.. Questa sensibile crescita è stata la conseguenza dell aumento della domanda di quelle aree dove la disponibilità di carni è stata ridotta dall epidemia di peste aviaria, domanda accresciuta inoltre messa in atto dell embargo alla carne bovina di provenienza dal Nord America. Gli operatori di carne suina dei principali paesi esportatori (USA, Canada e UE) hanno potuto avvantaggiarsi del differenziale di prezzo, creatosi sul mercato dei tagli, tra le piazze interne e quelle dei loro clienti. Così alcuni hanno privilegiato queste destinazioni rispetto al mercato nazionale o a quello di Paesi vicini. Questo clima ha favorito la crescita del commercio dei tagli a scapito di quello delle carcasse. EVOLUZIONE DEGLI SCAMBI MONDIALI DI CARNE SUINA ( ) Tonnellate

34 7.2. I PRINCIPALI PAESI IMPORTATORI PRINCIPALI PAESI IMPORTATORI DI CARNE SUINA ( ) Paesi * Variaz. 2004/03 % Giappone ,9 USA ,6 Estremo Oriente ,0 Russia ,4 America Centrale ,2 Altri Paesi dell Est Europa ,2 UE ,0 Paesi eccedentari all UE = = Totale ,8 * UE a 15 dal 2000 al 2003, UE a 25 nel Fonte: OFIVAL, GIRA, EUROSTAT IL GIAPPONE Le importazioni giapponesi di carne suina nel 2004 sono aumentate dl 9,9% in conseguenza della forte domanda generata dal blocco dall importazione di carni bovine da Usa e Canada dopo i primi casi di BSE in Nord America e ciononostante, come negli anni prima, il 1 di agosto sia scattata la clausola do salvaguardia per sostenere la produzione interna. Nel 1 trimestre dell anno fiscale giapponese (1 aprile - 30 giugno), le importazioni avevano raggiunto il tetto massimo previsto di conseguenza le autorità giapponesi il primo agosto hanno rivalutato del 24% il prezzo di entrata delle carni fresche e congelate e la misura resterà in vigore fino al 31 marzo 2005, termine dell annata fiscale. In questa situazione di sostenuta domanda interna e di rialzo del prezzo della carne suina, l importazione di carne congelata è cresciuta sensibilmente a scapito di quella fresca in particolare per uso dell industria di trasformazione. Per questo motivo le richieste degli importatori si sono rivolte ai tagli con ossa ed in particolare alle spalle. Di conseguenza le esportazioni europee costituite totalmente da carni congelate sono sensibilmente aumentate (+17,3%). Le vendite della Danimarca, principale fornitore europeo del Giappone, sono aumentate di quasi il 10%. 34

35 L APROVVIGIONAMENTO DEL GIAPPONE NEL 2004 ( , +9,9%) Fonte: ALIC Nonostante il cambio favorevole, le esportazioni di USA e Canada, costituite per metà da carni fresche, si sono contratte. Altri fornitori come il Cile, l Ungheria e l Australia hanno esportato volumi nettamente superiori agli anni precedenti. GIAPPONE: IMPORTAZIONE DI CARNE SUINA ( ) Paesi * Variaz. 2004/03 % Taiwan = Corea del Sud = Canada ,1 Messico ,7 Cile ,3 USA ,4 Altri ,8 UE ,3 Danimarca ,9 Totale ,9 Fonte: OFIVAL, GIRA, EUROSTAT 35

36 LA COREA DEL SUD Nel 2004 sono state importate dalla Corea del Sud di carne suina un aumento del 37% rispetto all anno precedente e del 70% rispetto al Cinque paesi coprono l 80% della fornitura: il Canada, conserva il posto di primo fornitore, con ton, ma la sua quota si è contratta passando dal 29 al 22% del totale; il Cile in tre anni è divenuto il secondo fornitore con ton e ha incrementato le sue vendite del 52% scavalcando la Danimarca (22.000, +44%) e gli USA (19.000ton, +52%); infine gli operatori francesi e belgi, che erano rimasti esclusi dal mercato a causa dell afta nel 2001 e 2002, hanno ritrovato la quota con gli stessi volumi degli anni precedenti i problemi sanitari. COREA DEL SUD: IMPORTAZIONE DI CARNE SUINA ( ) Paesi * Variaz. 2004/03 % Canada ,6 Cile ,6 Danimarca ,8 Belgio ,9 USA ,0 Francia ,2 Austria ,2 Olanda ,1 Ungheria ,2 Polonia ,3 Altri ,2 Totale , GLI USA Le importazioni degli USA nel 2004 sono rimaste pressoché stabili a un volume superiore ad un milione di tec in provenienza essenzialmente dal Canada (92%) e dalla Danimarca (8%). 36

37 Mentre quelle di provenienza canadese sono rimaste positive (+3%) quelle danesi sono state frenate (-14%) perl la debolezza del Dollaro rispetto alla Corona che ha reso il mercato americano meno attraente, malgrado il prezzo interno in aumento. Anche le importazioni di suinetti e di suini da macello vivi dal Canada sono aumentate sensibilmente sotto l effetto della domanda sostenuta degli ingrassatori e dei trasformatori americani. Questo fatto ha avuto un impatto non trascurabile sull equilibrio di mercato di entrambi i paesi LA RUSSIA Le importazioni russe nel 2004 sono state di circa tec costituite per oltre il 95% di carne. I principali fornitori con più di mezzo milione di tec sono stati la UE a 25 e il Brasile che hanno verosimilmente superato (in particolare il Brasile) la quota di importazione fissata a ton dalle autorità russe. Il Brasile, nonostante alcuni incidenti sanitari e i conseguenti blocchi delle frontiere è rimasto di gran lunga il primo fornitore della Russia subendo tuttavia un leggero calo (-3%). Gli operatori europei sono riusciti ad aumentare la loro fetta di mercato approfittando da un lato dell introduzione delle restituzioni da parte della UE, dall altro delle due sospensioni anche se brevi delle esportazioni brasiliane. Infine, le esportazioni cinesi in Russia sono diminuite in ragione della comparsa di mercati più interessanti in Asia e della diminuita disponibilità di carne aviaria (peste) e bovina (blocco delle importazioni da USA e Canada per la (BSE) IL MESSICO Le importazioni messicane sono aumentate di oltre il 50% in provenienza per la maggior parte dagli Stati Uniti (80%), la parte restante dal Canada. Dopo una forte caduta nel 2003, il commercio di suini vivi, realizzato esclusivamente dagli americani, è sensibilmente aumentato nel 2004 con una progressione vicina al 60%. La domanda di carne suina, che rappresenta tre quarti degli acquisti, è cresciuta del 63% in seguito alla diffidenza verso le carni bovine e avicole. 37

38 7.3. I PRINCIPALI PAESI ESPORTATORI PRINCIPALI PAESI ESPORTATORI DI CARNE SUINA ( ) Paesi * Variaz. 2004/03 % UE ,7 Canada ,6 USA ,5 Brasile ,2 Cina ,6 Estremo Oriente = Paesi eccedentari all UE = = Totale ,0 * UE a 15 dal 2000 al 2003, UE a 25 nel Fonte: OFIVAL, GIRA, EUROSTAT IL BRASILE Nel 2004, il Brasile ha dovuto confrontarsi con due seri problemi con il suo principale sbocco, la Russia che rappresentava due terzi delle sue esportazioni; il primo commerciale ossia l introduzione del contingentamento, il secondo sanitario in seguito all epidemia di afta che ha portato ad un periodo di embargo. Cosi dopo anni di forte crescita le esportazioni brasiliane si sono stabilizzate. Tenuto conto dell incertezza del mercato russo, gli operatori brasiliani sono da anni alla ricerca d diversificare gli sbocchi entrando in concorrenza con gli operatori americani ed europei in Sud Africa, Hong-Cong, Singapore, Ucraina, Bulgaria, Georgia. 38

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