BILANCIO DI ESERCIZIO DI IFI S.p.A. AL 31 DICEMBRE Stato Patrimoniale 36 Conto Economico 37 Nota integrativa 53 Allegati

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1 Relazioni e Bilanci 2005

2 Società per Azioni Capitale Sociale Euro , interamente versato Sede Sociale in Torino - Corso Matteotti, 26 - Registro Imprese di Torino INDICE RELAZIONE SULLA GESTIONE 1 Organi di Amministrazione e Controllo 2 Lettera del Presidente 4 Profilo del Gruppo IFI 10 Fatti di rilievo dell esercizio Analisi dei risultati consolidati redatti in forma sintetica 14 Sintesi dei risultati del bilancio consolidato del Gruppo IFI 15 Analisi dei risultati del bilancio di esercizio di IFI S.p.A. 18 Transizione ai principi contabili internazionali (IFRS) da parte di IFI S.p.A. 21 Operazioni con parti correlate 23 Piani di stock option 23 Altre informazioni 24 Partecipazioni detenute da Amministratori, Sindaci e Direttore Generale 25 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell esercizio 25 Evoluzione prevedibile della gestione 26 Situazione e andamento della gestione delle partecipate IFIL ed Exor Group 32 Proposta di approvazione del bilancio e di destinazione dell utile dell esercizio BILANCIO DI ESERCIZIO DI IFI S.p.A. AL 31 DICEMBRE Stato Patrimoniale 36 Conto Economico 37 Nota integrativa 53 Allegati BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO IFI AL 31 DICEMBRE Stato patrimoniale consolidato 67 Conto economico consolidato 68 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 69 Rendiconto finanziario consolidato 70 Note illustrative del bilancio consolidato 131 Appendice - Transizione ai Principi Contabili Internazionali (IFRS) 142 RELAZIONI DEL COLLEGIO SINDACALE 146 RELAZIONI DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 149 ELENCO DELLE IMPRESE E DELLE PARTECIPAZIONI RILEVANTI DEL GRUPPO IFI AL 31 DICEMBRE 2005 Il presente documento è disponibile sul sito Internet all indirizzo:

3 Consiglio di Amministrazione Presidente Vice Presidente Amministratori Gianluigi Gabetti Pio Teodorani-Fabbri Annibale Avogadro di Collobiano John Elkann Luca Ferrero Ventimiglia Gabriele Galateri di Genola Franzo Grande Stevens Andrea Nasi Lupo Rattazzi Segretario del Consiglio di Amministrazione Pierluigi Bernasconi Direttore Generale Virgilio Marrone Collegio Sindacale Presidente Sindaci effettivi Sindaci supplenti Cesare Ferrero Giorgio Giorgi Lionello Jona Celesia Giorgio Ferrino Paolo Piccatti Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A. Scadenze dei mandati I mandati del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, nominati per tre esercizi dall Assemblea degli Azionisti del 29 maggio 2003, scadranno alla data dell Assemblea degli Azionisti convocata per l approvazione del bilancio dell esercizio chiuso al 31 dicembre 2005, così come l incarico della Società di Revisione. Poteri delle cariche sociali Il Presidente ha per Statuto (art. 21) la rappresentanza della Società, anche in giudizio, e la firma sociale. Al Vice Presidente e al Direttore Generale sono stati conferiti specifici poteri gestionali. 1 RELAZIONE SULLA GESTIONE

4 LETTERA DEL PRESIDENTE Signori Azionisti, nel 2005 è proseguita la fase espansiva del ciclo dell economia mondiale, trainata soprattutto dalla crescita degli Stati Uniti e della Cina. Secondo le valutazioni del Fondo monetario internazionale (FMI), quest anno l economia mondiale è aumentata di circa il 4,3%, un ritmo ancora elevato, seppure inferiore al 5,1% registrato nel Il permanere di condizioni finanziarie assai favorevoli ha contenuto le ripercussioni negative derivanti dal rincaro del petrolio. Tuttavia, i divari di crescita tra le principali aree industriali sono rimasti molto ampi: a fronte di un espansione consistente negli Stati Uniti, l attività è stata debole nell area euro ed è nettamente decelerata nel Regno Unito; solo in Giappone la ripresa è stata più rapida del previsto mentre la Cina ha mantenuto i propri elevati tassi di crescita. La crescita del PIL negli Stati Uniti è stata, rispetto al 2004, del 3,5%, minore di quanto è avvenuto nell anno precedente (+4,2%) ma comunque ben superiore a quanto si è registrato in molti paesi dell area euro. L espansione dell occupazione e la crescita dei consumi interni ha trainato l economia americana fino alla fine dell estate 2005, per poi subire una brusca contrazione a causa delle calamità naturali che hanno interessato parte del paese. Ma proprio i lavori di ricostruzione nelle aree colpite, finanziati in parte dal bilancio pubblico, dovrebbero essere la leva per un accelerazione della crescita nel Peraltro l aumento dei prezzi dell energia ha indotto un significativo rialzo dei prezzi al consumo. L elevata inflazione (+4,3% nell ottobre 2005) ha spinto la Federal Reserve ad intervenire aumentando il costo del denaro (4,5%). Il disavanzo corrente della bilancia dei pagamenti nel 2005 ha superato il 6% del prodotto interno, in larga misura a causa al caro greggio e all aumento delle importazioni dalla Cina. Proprio dal debito commerciale e dal suo problema gemello il deficit delle finanze pubbliche - continuano a provenire seri motivi di preoccupazione per l economia statunitense: il doppio deficit, già richiamato nella Lettera agli azionisti IFI dello scorso anno, sta determinando ormai da tempo un grave squilibrio che, seppur agevolmente finanziato dal sistema economico americano, costituisce un elemento di allarme per lo scenario internazionale in relazione ai potenziali effetti sui tassi di interesse statunitensi e sul dollaro. Quest ultimo negli ultimi mesi si è apprezzato rispetto alle altre monete forti (euro e yen) grazie anche all aumento dei tassi di interesse che hanno generato un consistente afflusso di capitali privati dall estero. La crescita europea su base annuale è stata dell 1,3%, superiore a quella del Tra i paesi che hanno presentato una crescita consistente si può annoverare la Francia (+1,4%), la Spagna (+3,4%) e il Regno Unito (+1,8%), mentre la Germania (+0,9%) e l Italia (+0,0%) hanno mostrato una crescita più modesta o nulla. Motivo di preoccupazione per la Bce è l aumento dei prezzi al consumo, sospinto dall aumento del prezzo dell energia; nel 2005 l inflazione si è infatti attestata in media al 2,3%. La nuova stima per il 2006 prevede un tasso di inflazione nell area euro compreso tra l 1,5% e il 2,1%, per il 2007 tra l 1,6% e il 2,8%. Per questo motivo, la Bce non esclude di intervenire con un nuovo rincaro del costo del denaro (già portato dal 2,25% al 2,50% nei mesi scorsi) al fine di scongiurare un aumento dei prezzi che potrebbe rallentare la tanto attesa ripresa economica. Per quanto riguarda l Italia, i recenti dati Istat mostrano che nel 2005 il valore del PIL a prezzi di mercato è stato pari a milioni di euro, con un aumento del 2% rispetto al La crescita del PIL, valutata ai prezzi costanti, è risultata invece pari a zero, segnando una netta decelerazione rispetto alla dinamica dell anno precedente (+1,1%). La bilancia commerciale (saldo tra esportazioni e importazioni di beni e servizi) a valori correnti ha segnato nel 2005 un saldo negativo, per la prima volta a partire dal 2000, in gran parte dovuto all aumento dei prezzi dei prodotti energetici. Nonostante ciò le prospettive di crescita per il nostro Paese nei prossimi anni si mostrano in linea con il quadro economico dell area euro. Secondo le stime del FMI, l Italia dovrebbe registrare una crescita del PIL nell ordine dell 1,5% sia per il 2006 sia per il Al riguardo, appaiono positive le prime indicazioni dell Istat sulla Produzione Industriale (+4,1% su base annua nel Gennaio 2006), trainata soprattutto dalla forte crescita della produzione di autoveicoli (+19,7% su base annua). Nel corso del 2005 è peggiorata la situazione debitoria dello Stato. L indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al PIL è risultato pari al 4,1% rispetto al 3,4 % del In valore assoluto è aumentato di milioni di euro, attestandosi sul livello di milioni di euro. Il peggioramento delle dinamiche della spesa pubblica richiede interventi di riequilibrio, al fine di non pregiudicare le prospettive di maggior crescita previste per il Per quanto riguarda la dinamica dei prezzi al consumo, l indice dei prezzi in Italia ha risentito del rincaro dell energia in misura meno accentuata di quanto avvenuto in altri paesi dell area euro. Secondo i dati Istat, l inflazione in Italia si è attestata nel 2005 su di un valore medio pari al 2,2%. 2 RELAZIONE SULLA GESTIONE

5 Nel complesso, malgrado alcune indicazioni positive, l andamento dell economia italiana nel 2005 è stato stagnante. È chiaro da tempo che a limitare le possibilità di crescita dell Italia non sono solo fattori ciclici, ma un insieme di gravi problemi strutturali, che è quanto mai urgente risolvere con celerità e determinazione. La competitività deve diventare l obiettivo prioritario per le politiche del nostro Paese: solo creando le più ampie ed efficaci condizioni di concorrenza, intesa come stimolo capace di spingere le imprese verso il più efficiente impiego delle risorse, sarà possibile accrescere la competitività del nostro sistema economico e produttivo sui mercati mondiali. A tale scopo è necessario perseguire gli obiettivi già indicati nella Lettera dello scorso anno: creare le condizioni per una significativa riduzione del costo dell energia, che oggi grava sulle imprese del nostro Paese più di quanto si osservi negli altri paesi europei, mediante investimenti volti alla diversificazione delle fonti e l aumento della concorrenza nell accesso alle reti; sostenere l istruzione, l innovazione e la ricerca, motore strategico per lo sviluppo del Paese, con l introduzione di crediti d imposta sulle spese di ricerca, il sostegno di start up innovative e il rilancio degli investimenti pubblici in questo settore; aprire maggiormente alla concorrenza di mercato i settori regolamentati, le libere professioni e i servizi pubblici locali, riducendo il peso della mano pubblica; promuovere una maggiore efficienza della Pubblica amministrazione,introducendo sempre maggiore semplificazione nelle procedure, rigore nella spesa pubblica ed equilibrio nel prelievo fiscale. Infine, ultimo punto e forse più importante, è necessario ridurre gli oneri fiscali e contributivi che gravano sul costo del lavoro, completando inoltre la riforma del mercato, al fine di aumentare la flessibilità delle imprese, creare sviluppo e favorire così l incremento del tasso di occupazione. ***** Volgendo lo sguardo al nostro Gruppo, l esercizio 2005 si è chiuso con risultati molto positivi. L utile netto consolidato si è incrementato a 676 milioni da 120 milioni del 2004, beneficiando del miglior risultato registrato dal Gruppo IFIL nella sua storia (utile di milioni, contro 124 milioni nell esercizio precedente). A livello civilistico, il risultato è stato positivo per 38,5 milioni, leggermente superiore agli 37,7 milioni del Il 2005 è stato un anno estremamente importante per IFIL. L evento più significativo è certamente il mantenimento del ruolo storico di azionista di riferimento del Gruppo Fiat, mediante l acquisto di azioni effettuato in settembre. Difesa del valore della partecipazione, opportunità di cogliere appieno i progressi del piano di rilancio, tutela delle condizioni di stabilità indispensabili per l operato del management sono stati i fattori determinanti alla base dell operazione. Un ulteriore, importante investimento è stato effettuato da IFIL in Sanpaolo, portando la partecipazione nel capitale nell istituto torinese in prossimità del 5%. È stata inoltre completata la valorizzazione dell investimento in La Rinascente, iniziata nel 2004 con la cessione delle attività alimentari. In analoga direzione si è mossa Sequana Capital con la cessione di Permal Group alla società americana Legg Mason. L arrivo del nuovo Amministratore Delegato e Direttore Generale, Carlo Barel di Sant Albano, e il nuovo assetto di governance, con la nomina di Tiberto Brandolini D Adda e John Elkann a Vice Presidenti, pongono le basi per il raggiungimento di nuovi traguardi e la creazione di valore per i soci. Nel perseguimento di questo obiettivo IFIL potrà avvalersi anche della professionalità del management di Banca Leonardo, con cui recentemente sono stati stretti rapporti di partecipazione e collaborazione. A fine marzo 2006, ravvisando l opportunità di ridurre l indebitamento netto di IFI (cresciuto a circa 305 milioni, anche a seguito di ulteriori investimenti in azioni IFIL) in un contesto di tassi di mercato crescenti, il Consiglio di Amministrazione della società ha deliberato di cedere la propria partecipazione in Exor Group alla stessa società, che dispone di un abbondante liquidità e si è dichiarata disponibile all acquisto. Exor Group provvederà successivamente all annullamento di tali azioni, riducendo così il proprio capitale sociale. L incasso previsto per IFI è superiore a 200 milioni. ***** A nome del Consiglio di Amministrazione, infine, desidero ringraziare gli Azionisti per la fiducia accordata, i Sindaci e i Revisori per la cura nell espletamento del loro mandato, i Dirigenti e il Personale della società e delle controllate per il lavoro svolto e i risultati raggiunti. Gianluigi Gabetti 3 RELAZIONE SULLA GESTIONE

6 PROFILO DEL GRUPPO IFI IL PORTAFOGLIO INVESTIMENTI IFI Istituto Finanziario Industriale S.p.A. è la holding finanziaria di controllo del Gruppo che fa capo alla Giovanni Agnelli e C. S.a.p.az. L'attivo della Società è rappresentato dalle partecipazioni in IFIL Investments S.p.A., pari al 64% circa del capitale ordinario, e in Exor Group, pari al 29,3% del capitale ordinario. IFIL Investments S.p.A. (IFIL) è la società di investimenti del Gruppo con due distinte aree di attività: il presidio attivo della partecipazione in Fiat e la gestione dinamica degli altri investimenti. Fiat, di cui IFIL detiene una quota superiore al 30% del capitale ordinario e privilegiato, opera nel mercato automotoristico nazionale e internazionale che comprende il settore della produzione e distribuzione delle automobili (Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Ferrari e Maserati), delle macchine per l agricoltura e per le costruzioni (CNH Global), dei veicoli industriali (Iveco), dei componenti relativi a tali veicoli, nonché della fornitura di servizi connessi (Magneti Marelli, Comau e Teksid); è altresì attiva nell editoria e comunicazioni (Itedi) e nei servizi per le imprese (Business Solutions). Gli altri investimenti, che costituiscono il portafoglio diversificato a gestione dinamica, sono di seguito evidenziati. Sequana Capital (già Worms & Cie) è una holding francese quotata, controllata al 52,78%, che detiene i seguenti principali investimenti: - ArjoWiggins (controllata al 100%), leader mondiale nella produzione di prodotti cartari ad alto valore aggiunto e, in Europa, nella produzione di carte autocopianti; - Antalis (controllata al 100%), primario gruppo europeo nella distribuzione di prodotti cartari per la stampa e per la scrittura; - SGS (23,8% del capitale), società quotata sul mercato svizzero e leader nel settore della verifica, ispezione e certificazione di qualità di prodotti e servizi; Sanpaolo IMI (di cui IFIL detiene il 5,86% del capitale ordinario) è un primario gruppo bancario nazionale che opera con oltre filiali in tutta Italia; Alpitour (controllato al 100%) è il Gruppo leader del settore turistico italiano; Juventus Football Club (di cui IFIL controlla il 60% del capitale) in più di cento anni di storia ha raccolto un invidiabile palmarès nelle diverse competizioni nazionali e internazionali; Turismo&Immobiliare (25% del capitale) detiene il 49% di Italia Turismo (già Sviluppo Italia Turismo) che è il maggior operatore immobiliare italiano nel settore turistico-ricettivo con investimenti di rilievo in Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna. Exor Group è una holding lussemburghese le cui principali partecipazioni sono rappresentate dal 17,2% di Graphic Packaging Corporation (società USA quotata, attiva nel settore del packaging), dal 100% della società vinicola francese Greysac (già Domaine Codem) e dal 7,14% di Distacom (società con sede a Hong Kong, attiva nel settore delle telecomunicazioni). Nella riunione del 31 marzo 2006 il Consiglio di Amministrazione di IFI S.p.A. ha deliberato di cedere l intera partecipazione in Exor Group al fine di ridurre l indebitamento della Società. 4 RELAZIONE SULLA GESTIONE

7 Nel grafico che segue, aggiornato a fine marzo 2006, è esposta la struttura semplificata del portafoglio partecipazioni; le percentuali indicate sono calcolate sui capitali ordinari. 29,3 % 64% (d) (a) 30,06% (b) PORTAFOGLIO DIVERSIFICATO 17,2% 7,14% 52,78% 5,86% (c) 60% Turismo&Immobiliare 100% 25% 100% (a) IFI detiene inoltre il 4,99% del capitale di risparmio. (b) IFIL detiene inoltre il 30,09% del capitale privilegiato. (c) Pari al 4,97% del capitale sociale. (d) In corso di cessione. 5 RELAZIONE SULLA GESTIONE

8 PRINCIPALI DATI ECONOMICI E FINANZIARI I dati salienti del consolidato di Gruppo e di IFI S.p.A. sono esposti di seguito. GRUPPO IFI Dati consolidati redatti in forma sintetica in base agli IFRS (a) milioni Variazioni Utile del Gruppo Pro-quota risultati partecipate e dividendi Partecipazioni Patrimonio netto consolidato del Gruppo Risultati per azione ( ) Risultato consolidato del Gruppo - per azione odinaria 4,26 0,74 3,52 - per azione privilegiata 4,31 0,79 3,52 Patrimonio netto consolidato del Gruppo 19,53 13,45 6,08 (a) Per i criteri di redazione si rinvia alla sezione Analisi dei risultati consolidati redatti in forma sintetica della Relazione sulla Gestione. IFI S.p.A. (dati dei bilanci redatti in osservanza delle norme del Codice Civile) milioni Utile (Perdita) dell'esercizio (227) 117 Patrimonio netto Posizione finanziaria netta (280) (264) (295) (427) (239) Dividendi totali distribuiti Dividendi unitari distribuiti ( ) Per azione ordinaria ,5783 Per azione privilegiata ,63 6 RELAZIONE SULLA GESTIONE

9 AZIONARIATO E BORSA Il capitale Il capitale, interamente sottoscritto e versato, ammonta a ed è costituito da azioni ordinarie e da azioni privilegiate del valore nominale unitario di 1. Gli amministratori hanno la facoltà per il periodo di cinque anni dalla deliberazione del 22 aprile 2003, di aumentare in una o più volte, anche in forma scindibile, il capitale fino ad un ammontare di Le azioni ordinarie sono detenute al 100% dalla controllante Giovanni Agnelli e C. S.a.p.az. Le azioni privilegiate sono ammesse alla quotazione ufficiale presso il Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. Le azioni privilegiate hanno diritto di voto soltanto nelle deliberazioni previste dall art del Codice Civile (artt. 10 e 13 dello Statuto Sociale); ad esse compete un dividendo preferenziale, non cumulabile da un esercizio all altro, in misura pari al 5,17% del valore nominale di 1 (art. 27 dello Statuto Sociale). Gli azionisti privilegiati dell IFI sono circa A fine marzo 2006 i maggiori azionisti privilegiati, di seguito evidenziati, rappresentano complessivamente il 69,27% della categoria di azioni. Azionisti % Azioni Gruppo K Capital Partners LLC 15, Amber Capital LP (Amber Master Fund - Cayman) 11, Gruppo Morgan Stanley 10, Ing Bank NV - Londra 10, Deutsche Bank AG 6, UBS AG 4, Credit Suisse First Boston 3, Kairos Fund Limited 2, The Trident European Fund-Dem 2, Banca d'italia 2, , Fonte: Risultanze del Libro Soci integrate con le comunicazioni Consob ricevute al 24 marzo 2006 Azioni proprie IFI detiene attualmente azioni proprie privilegiate (6,98% della categoria). Il Consiglio di Amministrazione del 31 marzo 2006 ha deliberato di proporre all Assemblea Ordinaria degli Azionisti il rinnovo della delibera di autorizzazione all acquisto di azioni proprie per massime 16 milioni di azioni ordinarie e/o privilegiate con uno stanziamento complessivo di 150 milioni. L andamento di Borsa Nel 2005 il titolo privilegiato IFI ha proseguito la fase rialzista che aveva caratterizzato l esercizio precedente, raggiungendo a fine anno una quotazione di 13,867. Complessivamente nel 2005 la performance positiva è stata del 29,84% contro una variazione positiva dell indice globale dell 11,43%. 7 RELAZIONE SULLA GESTIONE

10 G 2005 G M (a) Il grafico è basato su dati di Borsa mensili medi. DATI DI BORSA 2006 (a) Quotazione azione privilegiata (e) - fine periodo 16,895 13,867 10,431 6,708 - massima 16,975 14,525 10,431 9,466 - minima 13,966 10,562 6,235 5,003 Quantità azioni privilegiate trattate nel periodo (milioni) 14,3 41,5 67,7 60,9 Controvalore degli scambi in borsa di azioni privilegiate nel periodo (e milioni) 215,6 500,9 556,8 383,8 (a) Dal 1 gennaio al 24 marzo Le quotazioni di Borsa del 2003 sono state rettificate a seguito dell aumento di capitale del luglio RELAZIONE SULLA GESTIONE

11 COMUNICAZIONE FINANZIARIA E RELAZIONI CON GLI INVESTITORI L attività di relazione con la comunità finanziaria, gli azionisti, gli investitori e la stampa economica è proseguita nel corso dell esercizio, anche, ove richiesto, attraverso incontri individuali. La nuova versione del sito istituzionale attiva da inizio 2005, ha contribuito a migliorare la presentazione del Gruppo, rendendo più fruibile e tempestiva l informazione societaria. Sono state inoltre distribuite complessivamente circa ottocentocinquanta copie (in italiano e in inglese) del bilancio annuale, della relazione semestrale e delle relazioni trimestrali, che sono disponibili su richiesta degli interessati. Di seguito sono evidenziati i servizi incaricati della comunicazione e delle relazioni esterne. Relazioni esterne e ufficio stampa Tel Fax relazioni.esterne@gruppoifi.com Relazioni con gli investitori istituzionali e con gli analisti finanziari Tel Fax relazioni.investitori@gruppoifi.com Servizio titoli Tel Tel Fax servizio.titoli@gruppoifi.com 9 RELAZIONE SULLA GESTIONE

12 FATTI DI RILIEVO DELL ESERCIZIO 2005 Incremento della partecipazione in IFIL Nei mesi di marzo e aprile 2005 IFI ha acquistato in Borsa azioni ordinarie IFIL (1,61% della categoria) per 55,5 milioni, nonché azioni di risparmio IFIL (4,99% della categoria) per 6,4 milioni. Al 31 dicembre 2005 IFI deteneva azioni ordinarie IFIL, pari al 63,59% della categoria e azioni di risparmio IFIL pari al 4,99% della categoria. La partecipazione rappresentava il 61,56% del capitale sociale. Nel commento sull andamento della gestione della controllata IFIL (a cui si rinvia) è evidenziata l operazione che, nel settembre 2005, ha consentito alla stessa di mantenere invariata la quota di partecipazione in Fiat S.p.A. ANALISI DEI RISULTATI CONSOLIDATI REDATTI IN FORMA SINTETICA Allo scopo di favorire l analisi della situazione patrimoniale e finanziaria nonché dei risultati economici del Gruppo, è prassi della Società presentare prospetti contabili di periodo (Stato Patrimoniale e Conto Economico) redatti adottando il criterio di consolidamento sintetico. Tali prospetti contabili consolidati redatti in forma sintetica sono presentati a corredo del bilancio consolidato e della relazione semestrale consolidata di ciascun esercizio. Nella stessa forma sintetica sono inoltre presentati i dati trimestrali consolidati al 31 marzo e al 30 settembre di ciascun esercizio. Nella redazione dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico consolidati in forma sintetica le partecipazioni in IFIL e in Exor Group sono valutate con il metodo del patrimonio netto nei bilanci o nelle situazioni contabili predisposti da IFI S.p.A. in conformità agli IFRS. Si precisa che i dati del 2004 presentati ai fini comparativi sono stati riesposti e rideterminati in base agli IFRS. L utile consolidato del Gruppo IFI dell esercizio 2005 ammonta a 675,6 milioni ( 120 milioni nel 2004). La variazione positiva di 555,6 milioni deriva dal notevole incremento del risultato del Gruppo IFIL che, a sua volta, ha beneficiato dei risultati molto positivi conseguiti dai gruppi Fiat e Sequana Capital, anche a seguito di operazioni non ricorrenti. La quota nel risultato delle partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto ammonta a 693 milioni ( 133,1 milioni nel 2004). La variazione positiva di 559,9 milioni è dovuta al maggior contributo del Gruppo IFIL (+ 604,9 milioni), parzialmente compensato da quello minore di Exor Group (- 16,5 milioni) e dalle minori rettifiche di consolidamento (- 28,5 milioni). La posizione finanziaria netta di IFI S.p.A. al 31 dicembre 2005 evidenzia un saldo negativo di 277,7 milioni, in aumento di 12 milioni rispetto al dato di fine 2004 (- 265,7 milioni). Il patrimonio netto consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2005 ammonta a milioni ( 2.123,3 milioni a fine 2004). L incremento di 960,7 milioni è dovuto per 675,6 milioni all utile consolidato di Gruppo del periodo e, per i residui 285,1 milioni, a variazioni nette positive evidenziate dalle partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto, di cui 175,5 milioni per differenze cambio da conversione ed 109,6 milioni per altre variazioni nette. 10 RELAZIONE SULLA GESTIONE

13 Le partecipazioni hanno un valore di carico, al 31 dicembre 2005, di 3.352,9 milioni. L incremento di 980,5 milioni rispetto al dato di fine 2004 ( 2.372,4 milioni) deriva dagli acquisti di azioni IFIL effettuati nel 2005 (+ 61,9 milioni) e dalla quota di competenza (+ 918,6 milioni) delle variazioni positive dei patrimoni netti delle partecipate IFIL ed Exor Group. Di seguito sono evidenziati il Conto Economico e lo Stato Patrimoniale consolidati redatti in forma sintetica e le note di commento sulle voci più significative. Gruppo IFI - Conto economico consolidato redatto in forma sintetica milioni Note Variazioni Quota nel risultato delle partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto 1 693,0 133,1 559,9 Dividendi da altre partecipate 0,1 0,1 0,0 Oneri finanziari netti (9,1) (11,5) 2,4 Spese generali nette (4,1) (4,0) (0,1) Altri oneri netti (5,6) (1,4) (4,2) Imposte 1,3 3,7 (2,4) Utile del Gruppo 675,6 120,0 555,6 Gruppo IFI - Stato patrimoniale consolidato redatto in forma sintetica milioni Note Variazioni Attivo Partecipazioni in imprese controllate e collegate valutate con il metodo del patrimonio netto , ,9 980,5 Altre partecipazioni 2 0,5 0,5 0,0 Crediti finanziari non correnti 0,0 4,2 (4,2) Crediti e altre attività correnti 19,1 19,1 0,0 Disponibilità liquide 4 0,1 0,1 0,0 Totale attivo 3.372, ,8 976,3 Passivo Capitale e riserve 3.154, ,8 960,7 Azioni proprie (70,5) (70,5) 0,0 Patrimonio netto del Gruppo , ,3 960,7 Fondi 4,0 5,1 (1,1) Debiti finanziari correnti e non correnti 4 277,8 265,8 12,0 Altre passività correnti e non correnti 6,3 1,6 4,7 Totale passivo 3.372, ,8 976,3 11 RELAZIONE SULLA GESTIONE

14 1. Quota nel risultato delle partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto Risultati delle partecipate Quota IFI milioni Variazioni Gruppo IFIL 1.090,0 124,0 680,2 75,3 604,9 Exor Group 36,2 92,6 10,6 27,1 (16,5) 690,8 102,4 588,4 Rettifiche di consolidamento 2,2 30,7 (28,5) Totale 693,0 133,1 559,9 Nel 2005 le rettifiche di consolidamento sono pari a 2,2 milioni ( 30,7 milioni nel 2004) e riguardano il risultato del Gruppo IFIL per: milioni Rilascio della quota realizzata della plusvalenza sospesa in esercizi precedenti sulla cessione della partecipazione La Rinascente 1,2 8,3 Eccedenza dell'incremento della quota di competenza IFI nel patrimonio netto consolidato del Gruppo IFIL rispetto al costo delle azioni IFIL acquistate nel ,5 0,0 Storno della svalutazione dell'avviamento su Juventus Football Club 0,0 22,1 Altre rettifiche minori (0,5) 0,3 Totale 2,2 30,7 Per i commenti sull andamento della gestione del Gruppo IFIL e di Exor Group si rinvia alle sezioni che seguono. 2. Partecipazioni Il dettaglio è il seguente: milioni Variazioni Partecipazioni in imprese controllate e collegate valutate con il metodo del patrimonio netto Gruppo IFIL - azioni ordinarie 3.144, ,1 968,1 - azioni di risparmio 8,9-8, , ,1 977,0 Exor Group 199,3 195,8 3,5 Totale 3.352, ,9 980,5 Altre partecipazioni (valutate con il metodo del costo) Deutsche Morgan Grenfell Capital Italy - azioni ordinarie 0,2 0,2 0,0 Emittenti Titoli 0,3 0,3 0,0 Totale 0,5 0,5 0,0 Totale partecipazioni 3.352, ,4 980,5 12 RELAZIONE SULLA GESTIONE

15 3. Patrimonio netto del Gruppo L analisi delle variazioni del periodo è la seguente: milioni Patrimonio netto del Gruppo al 31 dicembre ,3 Quota delle differenze cambio da conversione ( 175,5 milioni) e delle altre variazioni nette ( 109,6 milioni) evidenziate dalle partecipate IFIL ed Exor Group 285,1 Utile del Gruppo 675,6 Variazione netta dell'esercizio 960,7 Patrimonio netto del Gruppo al 31 dicembre ,0 4. Posizione finanziaria netta di IFI S.p.A. Di seguito è esposta la composizione del saldo Non Non milioni Corrente Corrente Totale Corrente Corrente Totale Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 0,1 0,1 0,1 0,1 Totale attività finanziarie 0,1 0,1 0,1 0,1 Debiti verso la controllante Giovanni Agnelli e C. (13,9) (13,9) (24,2) (24,2) Debiti verso banche (105,1) (158,8) (263,9) (211,6) (30,0) (241,6) Totale debiti finanziari (119,0) (158,8) (277,8) (235,8) (30,0) (265,8) Posizione finanziaria netta (118,9) (158,8) (277,7) (235,7) (30,0) (265,7) Al 31 dicembre 2005 IFI S.p.A. dispone di linee di credito non revocabili per un ammontare di 595 milioni, di cui 265 milioni scadenti oltre l esercizio successivo. La variazione negativa di 12 milioni rispetto al saldo di fine 2004 è stata determinata dai flussi di seguito evidenziati: milioni Posizione finanziaria netta di IFI S.p.A. al 31 dicembre 2004 (265,7) Dividendi incassati da IFIL ( 45,2 ml), Exor Group ( 10,6 ml) ed Emittenti Titoli ( 0,1 ml) 55,9 Acquisti di azioni ordinarie IFIL (1,61% della categoria) (55,5) Acquisti di azioni di risparmio IFIL (4,99% della categoria) (6,4) Oneri finanziari netti (9,1) Cessione del credito Tlcom 4,6 Spese generali nette (4,1) Altre variazioni nette 2,6 Variazione netta dell'esercizio (12,0) Posizione finanziaria netta di IFI S.p.A. al 31 dicembre 2005 (277,7) 13 RELAZIONE SULLA GESTIONE

16 SINTESI DEI RISULTATI DEL BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO IFI Sintesi Conto economico consolidato milioni Variazioni Ricavi della gestione corrente Costi della gestione corrente (5.426) (5.278) (148) Risultato della gestione corrente (61) Altri proventi e oneri non ricorrenti (183) (275) 92 Risultato operativo (142) (173) 31 Risultato finanziario netto 6 (38) 44 Imposte (46) 34 (80) Risultato netto delle società consolidate integralmente (182) (177) (5) Quota nel risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto 448 (309) 757 Risultato netto delle attività in continuità 266 (486) 752 Risultato netto delle attività dismesse o in corso di cessione Risultato netto del Gruppo e dei Terzi Utile di competenza dei Terzi (597) (48) (549) Utile di competenza del Gruppo Sintesi Stato patrimoniale consolidato milioni Variazioni Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto Attività finanziarie non correnti Altre attività non correnti (207) Attività finanziarie correnti (130) Altre attività correnti (26) Attività destinate alla vendita (65) Totale attivo Patrimonio netto di competenza del Gruppo Patrimonio netto di competenza dei Terzi Passività finanziarie non correnti Altre passività non correnti Passività finanziarie correnti (759) Altre passività correnti Totale passivo Raccordo tra l'indebitamento finanziario netto di IFI S.p.A. e quello consolidato integrale milioni Variazioni Indebitamento finanziario netto di IFI S.p.A. (278) (266) (12) Liquidità netta del Sistema Holdings IFIL (332) Indebitamento finanziario netto delle società consolidate integralmente: - Gruppo Sequana Capital (441) (905) Gruppo Alpitour (78) (112) 34 - Juventus F.C. (38) (20) (18) Indebitamento finanziario netto consolidato (487) (623) 136 La composizione dell indebitamento finanziario netto consolidato è esposta nel bilancio consolidato del Gruppo IFI alla nota RELAZIONE SULLA GESTIONE

17 ANALISI DEI RISULTATI DEL BILANCIO DI ESERCIZIO DI IFI S.p.A. Il bilancio dell esercizio di IFI S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2005 è predisposto in osservanza delle norme del Codice Civile. La società adotterà obbligatoriamente i principi contabili internazionali (IFRS) a partire dall esercizio che chiuderà al 31 dicembre Per ulteriori informazioni al riguardo si rimanda al successivo paragrafo Transizione ai principi contabili internazionali (IFRS) da parte di IFI S.p.A.. L esercizio 2005 evidenzia un utile di 38,5 milioni, in lieve aumento (+2% circa) rispetto all utile di 37,7 milioni del Di seguito sono evidenziate le sintesi del conto economico e delle stato patrimoniale e le note di commento sulle voci più significative. IFI S.p.A. - Sintesi conto economico milioni Note Variazioni Dividendi 1 55,9 50,6 5,3 Oneri finanziari netti 2 (9,1) (11,5) 2,4 Spese generali nette 3 (4,1) (4,0) (0,1) Altri oneri netti 4 (5,6) (1,4) (4,2) Risultato prima delle imposte 37,1 33,7 3,4 Imposte differite 5 1,4 4,0 (2,6) Utile dell'esercizio 38,5 37,7 0,8 IFI S.p.A. - Sintesi stato patrimoniale milioni Note Importi % Importi % Variazioni Immobilizzazioni finanziarie ,8 99, ,1 99,0 53,7 Altre attività 7 19,4 1,0 19,2 1,0 0,2 Totale attivo 1.931,2 100, ,3 100,0 53,9 Patrimonio netto ,2 85, ,7 85,5 38,5 Debiti finanziari verso: 9 - banche, a breve termine 104,8 5,4 208,5 11,1 (103,7) - banche, a medio termine 160,0 8,3 30,0 1,6 130,0 - Giovanni Agnelli e C., a breve termine 13,9 0,7 24,2 1,3 (10,3) 278,7 14,4 262,7 14,0 16,0 Altre passività e fondi 9,3 0,5 9,9 0,5 (0,6) Totale passivo 1.931,2 100, ,3 100,0 53,9 15 RELAZIONE SULLA GESTIONE

18 1. Dividendi I dividendi ammontano a 55,9 milioni ( 50,6 milioni nel 2004). L incremento di 5,3 milioni deriva dai maggiori dividendi incassati da IFIL (passati da 39,9 milioni a 45,2 milioni); i dividendi incassati da Exor Group ( 10,6 milioni) e da Emittenti Titoli ( 0,1 milioni) sono invariati rispetto all anno precedente. 2. Oneri finanziari netti Ammontano a 9,1 milioni ed evidenziano un decremento di 2,4 milioni rispetto al dato del 2004 ( 11,5 milioni) derivante essenzialmente dall assunzione di nuovi finanziamenti, meno onerosi, a fronte di quelli venuti a scadenza nell esercizio. 3. Spese generali nette Le spese generali nette, pari a 4,1 milioni, sono sostanzialmente invariate rispetto all esercizio 2004 ( 4,0 milioni). 4. Altri oneri netti Gli altri oneri netti, pari a 5,6 milioni, includono l emolumento straordinario di 5 milioni deliberato a favore del Presidente dal Consiglio di Amministrazione dell 11 novembre 2005 ed 0,6 milioni per consulenze non ricorrenti. 5. Imposte differite L imponibile calcolato in applicazione delle norme fiscali non genera imposte correnti a carico dell esercizio 2005 e determina il rilascio di un eccedenza di 1,4 milioni per imposte differite accantonate in esercizi precedenti. 6. Immobilizzazioni finanziarie milioni Variazioni Partecipazioni IFIL S.p.A.(impresa controllata) - azioni ordinarie 1.731, ,2 55,5 - azioni di risparmio 6,4 0,0 6, , ,2 61,9 Exor Group S.A. (impresa collegata) 102,5 102,5 0,0 Altre imprese: - Deutsche Morgan Grenfell Capital Italy S.A. 0,4 0,4 0,0 - Emittenti Titoli S.p.A. 0,3 0,3 0, , ,4 61,9 Azioni proprie - IFI S.p.A. azioni privilegiate 70,5 70,5 0,0 Crediti - TLcom - 8,2 (8,2) Totale immobilizzazioni finanziarie 1.911, ,1 53,7 L incremento complessivo di 61,9 milioni della partecipazione in IFIL deriva dagli acquisti in Borsa di azioni ordinarie (1,61% della categoria) per 55,5 milioni e di azioni di risparmio (4,99% della categoria) per 6,4 milioni. IFI detiene azioni IFI privilegiate, pari al 6,98% della categoria e al 3,28% del capitale, in carico per complessivi 70,5 milioni ( 13,15 per azione). L investimento in TLcom ( 8,2 milioni) è stato ceduto al fondo statunitense Access Capital Technology per 4,6 milioni; tenuto conto del fondo rischi di 4 milioni stanziato in esercizi precedenti, la cessione ha generato un provento di 422 mila. 16 RELAZIONE SULLA GESTIONE

19 Il raffronto dei valori di carico delle immobilizzazioni finanziarie quotate con i prezzi di Borsa delle stesse evidenzia le seguenti plusvalenze potenziali: milioni IFIL ordinarie IFIL risparmio IFI privilegiate Totale Quotazioni del 30 dicembre ,3 0,7 3,9 653,9 Media quotazioni secondo semestre ,8 0,3-639,1 Quotazioni del 24 marzo 2006 (per aggiornamento) 1.363,3 2,4 20, ,8 7. Altre attività L importo di 19,4 milioni include crediti verso l Erario per 18,2 milioni e altre attività correnti per 1,2 milioni. 8. Patrimonio netto Ammonta a 1.643,2 milioni al 31 dicembre 2005 ( 1.604,7 milioni al 31 dicembre 2004). L incremento di 38,5 milioni coincide con l utile dell esercizio Posizione finanziaria netta I dati di seguito evidenziati sono predisposti in base ai principi contabili italiani e, pertanto, divergono da quelli presentati nell analisi dei dati consolidati redatti in forma sintetica, determinati in base agli IFRS. La posizione finanziaria netta di IFI S.p.A. al 31 dicembre 2005 evidenzia un saldo passivo di 279,5 milioni (passivo per 263,8 milioni al 31 dicembre 2004) ed è così composta: Non Non milioni Corrente Corrente Totale Corrente Corrente Totale Disponibilità liquide 0,1 0,1 0,1 0,1 Debiti verso banche (104,8) (160,0) (264,8) (208,5) (30,0) (238,5) Debiti verso Giovanni Agnelli e C. (13,9) (13,9) (24,2) (24,2) Ratei finanziari passivi (0,9) (0,9) (1,2) (1,2) Totale passività finanziarie (119,6) (160,0) (279,6) (233,9) (30,0) (263,9) Posizione finanziaria netta di IFI S.p.A. (119,5) (160,0) (279,5) (233,8) (30,0) (263,8) La variazione negativa di 15,7 milioni della posizione finanziaria netta deriva dai seguenti flussi: milioni Posizione finanziaria netta di IFI S.p.A. al 31 dicembre 2004 (263,8) Dividendi incassati da IFIL ( 45,2 milioni), da Exor Group ( 10,6 milioni) e da Emittenti Titoli ( 0,1 milioni) 55,9 Acquisti azioni IFIL ordinarie (1,61% della categoria) (55,5) Acquisti azioni IFIL risparmio (4,99% della categoria) (6,4) Oneri finanziari netti (9,1) Cessione del credito Tlcom 4,6 Spese generali nette (4,1) Acquisto di crediti verso Erario da IFIL S.p.A. (0,4) Altre variazioni nette (0,7) Variazione netta dell'esercizio (15,7) Posizione finanziaria netta di IFI S.p.A. al 31 dicembre 2005 (279,5) 17 RELAZIONE SULLA GESTIONE

20 TRANSIZIONE AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI (IFRS) DA PARTE DI IFI S.p.A. In ottemperanza al Regolamento Europeo n del 19 luglio 2002 il Gruppo IFI ha adottato i Principi Contabili Internazionali ( IFRS ) nella preparazione del bilancio consolidato a partire dal In base alla normativa nazionale attuativa del suddetto Regolamento, il bilancio d esercizio della Capogruppo IFI S.p.A. sarà predisposto secondo i suddetti principi a decorrere dal Conseguentemente IFI S.p.A. ha in corso il processo di transizione agli IFRS ai fini del bilancio d esercizio e presenterà i dati del primo semestre 2006, con la comparazione del primo semestre 2005, applicando gli IFRS. Di seguito sono descritti i principi che IFI S.p.A. adotterà nella preparazione dello stato patrimoniale di apertura al 1 gennaio 2005 secondo gli IFRS, nonché le principali differenze rispetto ai principi contabili italiani utilizzati per redigere il bilancio d esercizio fino al 31 dicembre Lo stato patrimoniale di apertura al 1 gennaio 2005 sarà redatto in conformità alle disposizioni dell IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standards, sulla base dei principi IFRS già applicabili a partire dal 1 gennaio 2006, così come pubblicati entro il 31 dicembre Saranno quindi applicati, in particolare, gli emendamenti allo IAS 39 e all IFRS 4 emessi nel corso del 2005 e aventi efficacia dal 1 gennaio 2006, in materia di valutazione e rilevazione dei contratti finanziari di garanzia nel bilancio del garante e di limitazione nell utilizzo della fair value option ai soli strumenti finanziari che soddisfano specifiche condizioni. Come previsto dall emendamento allo IAS 19 Benefici ai dipendenti, emesso dallo IASB nel dicembre 2004, la società ha scelto di riconoscere gli utili e le perdite attuariali immediatamente nel periodo in cui si manifestano, non direttamente a conto economico, ma in una specifica voce di patrimonio netto. PRIMA APPLICAZIONE DEGLI IFRS La società applicherà in modo retrospettivo a tutti i periodi inclusi nel primo bilancio IFRS e allo stato patrimoniale di apertura i principi contabili in vigore alla data di riferimento del primo bilancio predisposto in conformità agli IFRS, salvo un caso di esenzione adottato dalla società, nel rispetto dell IFRS 1, come descritto successivamente. Lo stato patrimoniale di apertura al 1 gennaio 2005 rifletterà le seguenti differenze di trattamento rispetto al bilancio d esercizio al 31 dicembre 2004, predisposto in conformità ai principi contabili italiani: - tutte le attività e le passività la cui iscrizione è richiesta dagli IFRS, incluse quelle non previste in applicazione dei principi contabili italiani, saranno rilevate e valutate secondo gli IFRS; - tutte le attività e le passività la cui iscrizione è richiesta dai principi contabili italiani, ma non è ammessa dagli IFRS, saranno eliminate; - alcune voci di bilancio saranno riclassificate secondo quanto previsto dagli IFRS. Gli effetti di queste rettifiche saranno riconosciuti direttamente nel patrimonio netto di apertura alla data di prima applicazione degli IFRS (1 gennaio 2005). In sintesi, le attività e le passività nel bilancio d esercizio di IFI S.p.A. redatto secondo gli IFRS saranno esposte agli stessi valori risultanti dalla situazione contabile predisposta per la preparazione del bilancio consolidato di Gruppo, ad eccezione delle scritture di consolidamento, in accordo con l IFRS 1. ESENZIONE FACOLTATIVA ADOTTATA DA IFI S.p.A. Benefici per i dipendenti: La Società ha deciso di contabilizzare tutti gli utili e le perdite attuariali cumulati esistenti al 1 gennaio 2005 con contropartita a riserve di patrimonio netto. 18 RELAZIONE SULLA GESTIONE

21 DESCRIZIONE DELLE PRINCIPALI DIFFERENZE TRA PRINCIPI CONTABILI ITALIANI E IFRS Di seguito è esposta una descrizione delle principali differenze tra i principi contabili italiani e gli IFRS che avranno effetti sul bilancio d esercizio di IFI S.p.A. Storno dei costi capitalizzati In base ai principi contabili italiani IFI S.p.A. capitalizza alcuni costi (principalmente costi di impianto e di ampliamento) per i quali gli IFRS richiedono il riconoscimento a conto economico quando sostenuti. In particolare, i costi di aumento del capitale sociale che, secondo i principi contabili italiani, sono capitalizzati e ammortizzati, secondo gli IFRS saranno portati direttamente in riduzione dell aumento del capitale sociale e addebitati al patrimonio netto. Valutazione delle partecipazioni non correnti Nel bilancio d esercizio di IFI S.p.A. redatto secondo i principi contabili italiani, le partecipazioni in imprese controllate e collegate incluse tra le immobilizzazioni finanziarie sono valutate secondo il criterio del costo storico comprensivo degli oneri accessori determinato con il metodo ultimo entrato primo uscito a partite annuali, ridotto in presenza di perdite durevoli di valore e ripristinato qualora nei successivi esercizi vengano meno i motivi della svalutazione operata. Per tali partecipazioni lo IAS 27 prevede l iscrizione secondo il metodo del costo, determinato con il metodo del costo medio o, in alternativa, l adozione del fair value con riferimento al metodo del costo. Qualora vi siano indicazioni che la recuperabilità del costo è, in tutto o in parte, venuta meno, il valore di carico deve essere ridotto al relativo valore recuperabile, secondo quanto statuito dallo IAS 36. Quando successivamente tale perdita viene meno o si riduce, il valore contabile è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile, che non può eccedere quello che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di valore è iscritto immediatamente al conto economico. L analisi degli effetti derivanti dall applicazione di tali principi è in corso di approfondimento. Azioni proprie Secondo i principi contabili italiani, IFI S.p.A. contabilizza le azioni proprie come attività e iscrive le relative rettifiche di valore e gli utili e le perdite derivanti dalla loro cessione nel conto economico. Per gli IFRS il costo di acquisto delle azioni proprie deve essere invece iscritto in riduzione del patrimonio netto, così come tutte le loro movimentazioni devono essere rilevate in contropartita al patrimonio netto. Cessione di crediti IFI S.p.A. potrebbe cedere parte dei propri crediti (inclusi quelli verso l Erario) attraverso operazioni di factoring che potrebbero essere pro-solvendo o pro-soluto; alcune cessioni pro-soluto hanno condizioni di prezzo differito (ovvero il pagamento di una parte limitata del prezzo di acquisto dei crediti ceduti è condizionata all incasso dei crediti stessi), prevedono una franchigia o comportano una continua significativa esposizione ai flussi di cassa derivanti dai crediti ceduti. Secondo i principi contabili italiani tutti i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring sia pro-solvendo, sia pro-soluto, possono essere eliminati dal bilancio. Lo IAS 39 consente invece l eliminazione dall attivo di attività finanziarie se, e solo se, i rischi e i benefici correlati alla proprietà dell attività sono stati sostanzialmente trasferiti: conseguentemente, tutti i crediti ceduti pro-solvendo e parte dei crediti ceduti pro-soluto sarebbero ripristinati nello stato patrimoniale secondo gli IFRS. Benefici per i dipendenti Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR), secondo i principi contabili italiani, è contabilizzato sulla base di specifiche norme di legge. Secondo lo IAS 19 Benefici ai dipendenti, il TFR è considerato un obbligazione a benefici definiti e, di conseguenza, deve essere ricalcolato applicando il metodo della proiezione unitaria del credito. 19 RELAZIONE SULLA GESTIONE

22 IFI S.p.A. inoltre riconosce a dipendenti ed ex dipendenti, alcune forme di benefici (incentivazioni di fine rapporto, compensi, premi) a fronte di accordi integrativi aziendali o individuali passati o attuali, qualificabili come piani pensionistici a benefici definiti, così come altri benefici a lungo termine. Tali benefici seppur accantonati nel bilancio d esercizio con modalità coerenti con i principi contabili italiani, dovranno essere valutati conformemente a quanto richiesto dallo IAS 19. IFI S.p.A. ha deciso di contabilizzare tutti gli utili e le perdite attuariali cumulati esistenti al 1 gennaio 2005 come movimenti di patrimonio netto. Stock option Secondo i principi contabili italiani, con riferimento ai compensi in azioni, non è contabilizzato alcun onere. In applicazione dell IFRS 2 Pagamenti basati su azioni, l ammontare complessivo del fair value delle stock option alla data di assegnazione deve essere rilevato nel conto economico a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta direttamente a patrimonio netto. Variazioni nel fair value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. Al 31 dicembre 2005 IFI S.p.A. non ha deliberato alcun piano di stock option. Rilevazione e valutazione dei crediti finanziari e debiti finanziari I crediti finanziari sono prontamente convertibili in cassa e soggetti a un rischio non significativo di variazione di valore. La transizione ai principi IFRS non avrà effetti sul loro ammontare. I debiti finanziari al 1 gennaio 2005 derivano prevalentemente dall indebitamento verso banche. Nel bilancio d esercizio di IFI S.p.A. secondo principi contabili italiani, essi sono rilevati per un ammontare corrispondente agli importi incassati. Le commissioni riconosciute alle banche finanziatrici a vario titolo (per organizzazione finanziamento, per impegno sottoscrizione azioni, ecc.) e secondo varie scadenze (all inizio, nei vari anni, alla scadenza) sono imputate a conto economico in maniera lineare sulla base della durata del finanziamento (pro-rata temporis). Secondo gli IFRS i debiti finanziari saranno iscritti in base agli importi incassati, al netto dei costi correlati all operazione, e, successivamente, saranno valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. L adozione degli IFRS comporterà pertanto il ricalcolo degli oneri a conto economico di competenza dei vari esercizi, con un effetto netto sul patrimonio netto al 1 gennaio Rilevazione e valutazione dei derivati Le operazioni che, nel rispetto delle politiche di gestione del rischio adottate dalla società, sono in grado di soddisfare i requisiti imposti dal principio per il trattamento in hedge accounting, sono classificate di copertura ; eventuali operazioni che non presentino tali requisiti, anche se poste in essere con intento di gestione dell esposizione al rischio (non essendo ammesse operazioni speculative), sono classificate di negoziazione. Le operazioni poste in essere da IFI S.p.A. fino al 31 dicembre 2005 rientrano tra gli strumenti finanziari designati come strumenti di copertura. Secondo i principi contabili italiani, lo strumento è valutato simmetricamente con la voce sottostante oggetto di copertura. Pertanto, quando il sottostante coperto non è adeguato al fair value nel bilancio, anche lo strumento finanziario non deve essere adeguato. Parimenti, nel caso in cui la voce coperta non sia iscritta in bilancio (copertura di flussi futuri), la valutazione dello strumento di copertura al fair value viene differita. Secondo gli IFRS nel caso di cash flow hedge (copertura di flussi futuri), la parte di utili o perdite sullo strumento di copertura che si considera efficace deve essere contabilizzata direttamente a patrimonio netto; la porzione inefficace degli utili o delle perdite deve essere contabilizzata a conto economico; di conseguenza, tra i principi contabili italiani e gli IFRS emergerà eventualmente una differenza sul patrimonio netto per quanto riguarda la sola porzione efficace di tali strumenti di copertura. 20 RELAZIONE SULLA GESTIONE

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