Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) del Piano regionale delle Coste (P.R.C.) della Regione Puglia

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1 R E G I O N E P U G L I A ASSESSORATO AL BILANCIO E PROGRAMMAZIONE Servizio Demanio e Patrimonio - Ufficio Demanio Marittimo Via Caduti di Tutte le Guerre, Bari Prot. AOO_108/ n.7406 Alla Regione Puglia Servizio Ecologia Ufficio Programmazione, politiche energetiche, VIA e VAS Via delle Magnolie Z.I. - EX ENAIP Modugno - Bari Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) del Piano regionale delle Coste (P.R.C.) della Regione Puglia DICHIARAZIONE DI SINTESI (ai sensi dell art. 17, comma 1, lettera b) del D. Lgs 152/2006 e successive modifiche e integrazioni) 1. Sintesi del processo integrato del Piano Regionale delle Coste e della relativa Valutazione Ambientale Strategica - con Determina del Dirigente del Servizio Demanio e Patrimonio n.635 del 9 ottobre 2008 l'autorità procedente, Servizio Demanio e Patrimonio della Regione Puglia, avviava la fase di consultazione preliminare relativa alla Valutazione Ambientale Strategica del Piano Regionale delle Coste, volta a condividere con le autorità con competenze ambientali la portata delle informazioni da includere nel Rapporto Ambientale e il loro livello di dettaglio; - in data 10, si svolgeva una conferenza di valutazione con le autorità con competenza ambientale in merito alla proposta di Piano e al Rapporto Ambientale,a seguito della quale l'ufficio Ufficio Programmazione, politiche energetiche, VIA e VAS della Regione Puglia, con nota prot. n del , sollecitava l'autorità procedente alla produzione di un documento preliminare con i contenuti della fase di scoping; - con nota prot. AOO_108_8609 del , acquisita al prot. Uff. n del , il Servizio Demanio e Patrimonio trasmetteva all Ufficio Ufficio Programmazione, politiche energetiche, VIA e VAS copia cartacea e digitale del Rapporto Ambientale e degli elaborati del Piano; - con nota prot. AOO_108_12628 del , il Servizio Demanio e Patrimonio trasmetteva all'ufficio Programmazione, politiche energetiche, VIA e VAS della Regione Puglia, il Piano Regionale delle Coste in formato digitale a seguito dell'adozione avvenuta con provvedimento di Giunta Regionale n del 28.07,2009, pubblicato sul BURP n. 122 del 06.08,2009; nella stessa Delibera di Giunta Regionale si riportava l'avviso di

2 pubblicazione del Piano ai fini dell'espletamento della fase di consultazione prevista dalla procedura di VAS (art. 14 del D.lgs. 4/2008); - con nota prot. n del l'ufficio Programmazione, politiche energetiche, VIA e VAS chiedeva all'autorità procedente l'invio delle osservazioni pervenute con relative controdeduzioni, i verbali delle conferenze di servizio, i pareri rilasciati dagli enti territorialmente competenti, le eventuali modifiche apportate al piano e/o al Rapporto Ambientale in seguito alla fase di consultazione; - con nota prot. n. AOO/I08/1397 del il Servizio Demanio e Patrimonio della Regione Puglia inviava la documentazione relativa allo svolgimento delle consultazioni, osservazioni pervenute (32) e contro-dedotte, al fine dell'espressione del parere motivato relativo alla Valutazione Ambientale Strategica; - con nota prot. n del l'ufficio Programmazione, politiche energetiche, VIA e VAS, a seguito delle osservazioni accolte e della conseguente modifica di alcune norme tecniche, richiedeva all'autorità Procedente la documentazione aggiornata; l'ufficio Programmazione, politiche energetiche, VIA e VAS richiedeva inoltre che gli elaborati del Piano fossero trasmessi anche in formato utilizzabile in ambiente GIS. - con nota prot. n del , l'ufficio Programmazione, politiche energetiche, VIA e VAS richiedeva all'ufficio Parchi e Riserve Naturali della Regione Puglia il parere di Valutazione d'incidenza; - con nota prot del , il Servizio Demanio e Patrimonio trasmetteva all'ufficio VAS le Norme Tecniche di Attuazione aggiornate con le modifiche conseguenti alle controdeduzioni; - con nota prot. n del , l'ufficio Programmazione, politiche energetiche, VIA e VAS trasmetteva al Servizio Demanio e Patrimonio richiesta di integrazione sui contenuti del Rapporto Ambientale in merito a: analisi della coerenza esterna, analisi degli impatti, monitoraggio, sintesi non tecnica e documentazione relativa alla valutazione di incidenza; - con nota prot. n del , l'ufficio Parchi e Tutela della Biodiversità riscontrava la nota dell'ufficio Programmazione, politiche energetiche, VIA e VAS sottolineando la mancanza, nel Rapporto Ambientale, di elaborati necessari all'espressione del parere di valutazione d'incidenza; - con nota prot. n del 3/12/2010 il Servizio Demanio e Patrimonio trasmetteva le integrazioni al Rapporto Ambientale richieste - con nota prot. n del 21112/2010, l'ufficio Programmazione, politiche energetiche, VIA e VAS trasmetteva all'ufficio Parchi e Riserve Naturali della Regione Puglia i documenti di Piano e il Rapporto ambientale comprensivo di studio di valutazione di incidenza; - con nota prot. n del 3/02/20 l'ufficio Parchi e Tutela della Biodiversità dell'assessorato all' Ecologia della Regione Puglia trasmetteva il parere di Valutazione di Incidenza. 2.1 Contenuti del Parere motivato - con Determinazione 089/DIR/2011/00027 del 16 febbraio 2011 l autorità competente - Ufficio Programmazione, politiche energetiche, VIA e VAS esprimeva, ai sensi del art. 15 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., parere motivato sul Piano Regionale delle Coste. Il parere motivato analizza secondo i seguenti punti l articolato del rapporto ambientale a. Illustrazione dei contenuti e degli obiettivi principali del piano b. Coerenza con normative, piani e programmi vigenti c. Analisi del contesto ambientale e della sua evoluzione in assenza del piano d. Descrizione degli obiettivi di sostenibilità ambientale e. Analisi degli effetti ambientali, misure di mitigazione e sintesi delle ragioni della scelta delle alternative individuate f. Monitoraggio e indicatori g. Sintesi non Tecnica

3 2.2 Osservazioni/prescrizioni del Parere motivato Prescrizioni rispetto al Punto b Il parere motivato prescrive che, negli aggiornamenti del PRC e nei rapporti ambientali delle VAS dei Piani comunali delle coste, l analisi di coerenza valuti sia i piani dei rifiuti (Regionale e provinciale) che le linee guida per la individuazione di interventi tesi a mitigare le situazioni di maggiore criticità delle coste basse della Puglia di competenza dell Autorità di Bacino (attualmente approvate con Delibera di G.R. 10 marzo 2011, n. 410). Prescrizioni rispetto al Punto c Il parere motivato rileva che l analisi del contesto ambientale non contiene descrizioni in merito alla tematica rifiuti e in merito agli scarichi delle acque reflue urbane ed industriali in mare (battigia o attraverso condotta sottomarina) e pertanto prescrive che, nel caso di aggiornamenti del PRC e nei rapporti ambientali dei Piani comunali delle coste, siano approfondite le tematiche rifiuti e scarico delle acque reflue urbane ed industriali in mare. Prescrizioni rispetto al Punto f Il parere motivato prescrive di completare la definizione del sistema di monitoraggio, individuando obiettivi prestazionali e specificando il modo in cui le indicazioni elaborate in sede di VAS saranno prese in considerazione nell ambito dei Piani Comunali. Ulteriori osservazioni Riguardo al paragrafo, Raccomandazioni riguardo il rapporto tra VAS del PRC e Piani Comunali delle Coste, contenuto nel Documento di Integrazioni al Rapporto Ambientale, l Autorità Competente osserva che, come previsto dal D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., i piani comunali delle coste attuativi del PRC sono sottoposti a verifica di assoggettabilità a VAS (art. 6 comma 3 D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.i) Analizzando lo Screening condotto nel rapporto ambientale l Autorità Competente conferma l obbligo a sottoporre a più specifiche Valutazioni di Incidenza ogni futuro Piano Comunale delle Coste, le cui scelte operative possano avere ricadute su Siti Natura 2000, essendo quella la sede più opportuna per l analisi puntuale delle specifiche problematiche emergenti da singole opere e progetti, raccomandando particolare attenzione per le valutazioni appropriate riguardanti i Siti facenti parte dei precedenti primi due elenchi. A tal proposito richiama per estratto il parere di Valutazione di Incidenza: Le conclusioni cui giunge il presente Piano Regionale delle Coste, relativamente alla Valutazione d Incidenza delle linee e degli indirizzi in esso contenuti, è riassumibile nel passaggio in cui si conferma l obbligo a sottoporre a più specifiche Valutazioni di Incidenza ogni futuro Piano Comunale delle Coste, le cui scelte operative possano avere ricadute su Siti Natura 2000, essendo quella la sede più opportuna per l analisi puntuale delle specifiche problematiche emergenti da singole opere e progetti. Attesa la scrupolosa applicazione dei criteri utilizzati per la ponderazione dei valori di criticità e sensibilità (analisi gerarchica AHP) dalla cui matrice si ricavano i risultati citati, lo scrivente Ufficio è dell avviso di raccomandare nella redazione dei PCC particolare attenzione su tutti i siti, in sede di valutazione appropriata, prescindendo dalla probabilità stimata degli impatti. Inoltre si chiede di considerare la presenza degli erbai di Posidonia oceanica nella applicazione dei suddetti criteri di valutazione. Infine l Autorità Competente, sempre attraverso richiamo per estratto del parere di Valutazione di Incidenza ritiene altresì opportuno suggerire che la valutazione della coerenza esterna sia estesa anche al Piano Regionale dei Trasporti per quel che riguarda la modalità marittima e alle Linee guida per la individuazione di interventi tesi a mitigare le

4 situazioni di maggiore criticità delle coste basse pugliesi (adottate con D.G.R. n del 30 dicembre 2010), oltre che alle vigenti normative riguardanti il settore della pesca. Rispetto a quanto sopra riassunto l Autorità Procedente rileva quanto segue. a) La dichiarazione di sintesi in oggetto è parte integrante del Rapporto Ambientale. b) Considerazioni sulle prescrizioni rispetto al Punto b (Coerenza con normative, piani e programmi vigenti ) Il parere motivato prescrive che, negli aggiornamenti del PRC e nei rapporti ambientali delle VAS dei Piani comunali delle coste, l analisi di coerenza valuti sia i piani dei rifiuti (Regionale e provinciale) che le linee guida per la individuazione di interventi tesi a mitigare le situazioni di maggiore criticità delle coste basse della Puglia di competenza dell Autorità di Bacino. Considerazioni dell Autorità Procedente. Tutte le norme previste dal Regolamento del PRC tendono a controllare, se non a ridimensionare l attività sulla costa, almeno per quanto attiene la parte di essa di competenza del Demanio Marittimo. E chiaro che la limitazione degli usi rispetto al passato comporta una riduzione della produzione del rifiuti, ma non fornisce indicazioni sul controllo e lo smaltimento di essi. Bene esprime il parere motivato la rilevanza del rapporto con il piano dei rifiuti, che in tal proposito ha tra i suoi programmi obiettivo il Programma per la Riduzione della Produzione dei Rifiuti Solidi Urbani (Documento di Scoping del Piano Regionale dei Rifiuti Solidi Urbani). Tale obiettivo costituisce il principale legame di coerenza tra la regolamentazione introdotta dal PRC e il Futuro Aggiornamento Piano Regionale dei Rifiuti, il cui processo di VAS, non ancora concluso, andrà in parallelo con eventuali aggiornamenti del PRC, fornendo per essi utili indicazioni. Per quanto fa riferimento alle linee Guida per la individuazione di interventi tesi a mitigare le situazioni di maggiore criticità delle coste basse della Puglia di competenza dell Autorità di Bacino, attualmente approvate con Delibera di G.R. 10 marzo 2011, n. 410 va rilevato quanto segue. I documenti allegati alla Delibera di G.R. di approvazione delle predette Linee guida quale parte integrante e sostanziale della stessa costituiscono (e a tal proposito si intitolano) degli Studi propedeutici al Piano Stralcio della Dinamica delle Coste. Tale Piano Stralcio costituisce uno strumento parallelo e sinergico al Piano Regionale delle Coste già elaborato. L integrazione e la sinergia rilevano in ragione della dimensione prevalentemente progettuale, e non pianificatoria delle Linee guida, che definiscono unicamente i criteri per la realizzazione degli interventi volti a limitare le criticità introdotte dall erosione costiera. La base analitica delle linee guida è la medesima del PRC. Quindi in realtà non va effettuata valutazione di coerenza. Invero il PRC nella sua valutazione di coerenza esterna ben considera il Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico, rispetto al quale anche il futuro Piano stralcio sulla dinamica costiera dovrà valutare la coerenza nel suo futuro rapporto ambientale. Tale rapporto ambientale non è anticipato nelle Linee Guida. A tale proposito sarà opportuno che il Piano Stralcio della Dinamica Costiera, e soprattutto il suo rapporto ambientale, vengano prodotti in tempi utili ad un aggiornamento del PRC. Si rileva infine, che le linee guida riguardo alle eventuali opere da realizzare in aree costiere interessate dalla presenza di SIC Mare non contemplano indicazioni sulla valutazione di incidenza da effettuarsi obbligatoriamente per le stesse opere. A supporto delle Linee guida potrà quindi andare lo studio sull interferenza con i SIC mare contenuto nelle integrazioni al rapporto ambientale del PRC. c) Considerazioni sulle prescrizioni rispetto al Punto c (analisi del contesto ambientale e della sua evoluzione in assenza del piano )

5 Il parere motivato rileva che l analisi del contesto ambientale non contiene descrizioni in merito alla tematica rifiuti e in merito agli scarichi delle acque reflue urbane ed industriali in mare (battigia o attraverso condotta sottomarina) e pertanto prescrive che, nel caso di aggiornamenti del PRC e nei rapporti ambientali dei Piani comunali delle coste, siano approfondite le tematiche rifiuti e scarico delle acque reflue urbane ed industriali in mare. Considerazioni dell Autorità Procedente. Per quanto riguarda il tema rifiuti, oltre a rinviare al punto precedente (considerazioni sulle prescrizioni rispetto al punto b), si aggiunge quanto segue. Il tema dello scarico dei reflui è legato all uso del suolo. Gli strumenti che regolano l uso del suolo sono i Piani Urbanistici Generali Comunali o, in loro assenza, i Piani Regolatori Generali Comunali. Gli strumenti che regolano la progettazione degli scarichi a mare non attengono alla categoria dei programmi ma dei progetti, e sono regolati nella loro dimensione dalle norme in materia di opere pubbliche, oltre che dagli stessi LGS 152/2006, 4/2008 e ss.mm.ii. La categoria valutativa appropriata conseguentemente sembrerebbe essere quella della VIA, piuttosto che della VAS. Nondimeno vale quanto già esposto rispetto al tema generale della Pianificazione Regionale e Provinciale dei rifiuti, rispetto al quale correttamente gli adeguamenti del PRC dovranno considerare la coerenza. d) Considerazioni sulle prescrizioni rispetto al Punto f (monitoraggio e indicatori) Il parere motivato prescrive di completare la definizione del sistema di monitoraggio, individuando obiettivi prestazionali e specificando il modo in cui le indicazioni elaborate in sede di VAS saranno prese in considerazione nell ambito dei Piani Comunali. Inoltre l Autorità Competente rileva altresì che attesa la scrupolosa applicazione dei criteri utilizzati per la ponderazione dei valori di criticità e sensibilità (analisi gerarchica AHP) dalla cui matrice si ricavano i risultati citati, lo scrivente Ufficio è dell avviso di raccomandare nella redazione dei PCC particolare attenzione su tutti i siti, in sede di valutazione appropriata, prescindendo dalla probabilità stimata degli impatti. Inoltre si chiede di considerare la presenza degli erbai di Posidonia oceanica nella applicazione dei suddetti criteri di valutazione. Considerazioni dell Autorità Procedente. Ai sensi del comma 1 dell art. 18 del D.Lgs 152/2006, come riformulato dal D. Lgs 128/2010, il monitoraggio è effettuato dall'autorità procedente in collaborazione con l'autorità competente anche avvalendosi del sistema delle Agenzie ambientali e dell'istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Nel merito il parere motivato prescrive di completare la definizione del sistema di monitoraggio, individuando obiettivi prestazionali e specificando il modo in cui le indicazioni elaborate in sede di VAS saranno prese in considerazione nell'ambito dei Piani Comunali. Per fornire supporto alle attività del gruppo di lavoro dedicato al tema Monitoraggio e Quadri Ambientali del Tavolo di confronto Stato - Regioni e le Province Autonome in materia di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (Mattm), Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali (ex DSA) ha stipulato una convenzione con l Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (ISPRA, ex APAT); ISPRA ha coinvolto, tramite un ulteriore Convenzione (Convenzione per la Definizione di indicatori utili per l attuazione della VAS stipulata tra ISPRA e quindici Agenzie ambientali, con il supporto del Consorzio Poliedra del Politecnico di Milano), le Agenzie Regionali e Provinciali per l Ambiente nella definizione di un core set di indicatori e di una metodologia a supporto del monitoraggio in ambito VAS di piani e programmi.

6 Le attività del predetto Tavolo, finalizzate alla emanazione di linee guida nazionali sul monitoraggio VAS, hanno portato alla emanazione di un primo documento di riferimento metodologico per l elaborazione dei sistemi di monitoraggio ( Verso le linee guida sul monitoraggio VAS ), per il quale è stata prevista l applicazione del metodo su casi reali. Il Piano regionale delle Coste è stato selezionato quale caso reale di studio e pertanto sarà oggetto di specifico approfondimento di carattere operativo, finalizzato a contribuire attivamente alla semplificazione del percorso di definizione di un efficace sistema di monitoraggio, tanto nella definizione della metodologia di monitoraggio quanto nella scelta degli indicatori e nella alla specificazione/differenziazione degli obiettivi prestazionali degli indicatori scelti. Le attività applicative potranno essere condotte anche nell ambito delle attività di assistenza tecnica specifica sulla VAS legate al ciclo dei Fondi Strutturali 2007/2013 nelle Regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia). Pertanto all esito delle predette attività, coerentemente con le impostazioni emerse in sede di analisi e applicazione sperimentale sul Piano regionale delle Coste quale caso di studio e sulla base delle ulteriori indicazioni in merito da parte dell autorità competente, verranno rese pubbliche, ai sensi e per gli effetti dell art. 17, comma 1, lettera c) del D. Lgs 152/2006, le misure di monitoraggio di cui al successivo art. 18. e) Considerazioni conclusive e integrative ai punti precedenti Sui contenuti del PRC e del Rapporto Ambientale e in particolare sulle modalità di integrazione delle considerazioni ambientali e degli esiti delle consultazioni nonché sulle ragioni per le quali è stato scelto il piano adottato alla luce della alternative possibili che erano state individuate Il rapporto ambientale dà conto dei seguenti obiettivi del PRC, che sono obiettivi ambientali: il riordino delle informazioni disponibili e delle conoscenze tecnico-scientifiche che riguardano le dinamiche fisiche in atto sul territorio costiero; lo sviluppo di un quadro conoscitivo dei caratteri ambientali e delle dinamiche urbanistiche della zona costiera; la definizione delle politiche di fruizione della fascia demaniale, nel pieno rispetto dei vincoli ambientali ed urbanistici e, soprattutto, della sicurezza dei cittadini, evitando di promuovere lo sfruttamento antropico di alcune aree a rischio; la individuazione di indirizzi per la redazione degli strumenti normativi e regolamentari sotto ordinati (Piani Comunali delle Coste) per garantire una corretta gestione del territorio e il continuo aggiornamento conoscitivo del patrimonio. L analisi di coerenza esterna rende evidente la evidente la capacità del Piano di collaborare al raggiungimento dei comuni obiettivi generali di tutela dell'ambiente, segnalando impatti positivi, con valori superiori alla media, per quanto concerne le azioni di salvaguardia e tutela dell ambiente costiero in un ottica di sviluppo, economico e sociale, sostenibile ed ecocompatibile. Gli esiti delle consultazioni e delle osservazioni pervenute sono stati oggetto di adeguate controdeduzioni al fine dell'espressione del parere motivato relativo alla Valutazione Ambientale Strategica Nell ambito del Rapporto Ambientale è stata effettuata l analisi degli effetti ambientali. In seguito alla sistematizzazione delle conoscenze sul territorio costiero si è proceduto alla definizione e alla classificazione di livelli di "criticità" e "sensibilità", i differenti livelli sono stati incrociati dando origine ad una classificazione in grado di fornire utili indicazioni per il rilascio delle concessioni demaniali. Nelle integrazioni al rapporto ambientale è stata elaborata una matrice che incrocia i diversi livelli di criticità e sensibilità e li associa a potenziali impatti.

7 Il Rapporto Ambientale ha esaminato compiutamente le seguenti alternative possibili di sviluppo: 1. scenario di attuazione del PRC con il supporto della Pianificazione comunale costiera; 2. scenario di attuazione del PRC senza il supporto della Pianificazione comunale costiera, 3. scenario di attuazione del solo livello locale di pianificazione costiera; 4. opzione zero e le ha messe a confronto con uno schema di Logical Framework, nel quale sono stati valutati i seguenti aspetti: 1. Fruibilità della costa. Obiettivo: consente un maggiore accesso pubblico alla costa, una migliore regolazione del rapporto con le aree sensibili ambientalmente 2. Controllabilità degli impatti. Obiettivo: controllare con maggiore efficacia la dinamica costiera, utilizzando al meglio il sistema di alerting proposto con il piano di monitoraggio. 3. Condivisione. Obiettivo: favorire la cooperazione interistituzionale. 4. Costi-opportunità. Obiettivo: individuare il bilancio più favorevole tra costi e benefici generati nelle differenti ipotesi di gestione. L analisi ha posto in evidenza che lo scenario di attuazione del PRC con il supporto della Pianificazione comunale costiera si rivela come il migliore e che i vantaggi di questa alternativa si consolidano nel medio-lungo termine. Sugli adempimenti suggeriti dal Parere Motivato Alla luce delle risultanze del parere motivato, non si rileva la necessità di revisione del piano prima della presentazione dello stesso all organo competente all approvazione ai sensi e per gli effetti dell art. 15, comma 2, del D. Lgs 152/2006 e s.m.i.. Va comunque considerata (e valutata nelle sue specifiche caratteristiche del momento e in sede di adegumento), la richiesta di integrazioni della valutazione di coereza rispetto a Piani Rifiuti Regionale e Provinciali, Piano Trasporti Marittimi e Pesca. Dichiarazione di recepimento Con il presente documento si dà quindi atto di avere recepito il Parere Motivato espresso, ai sensi del art. 15 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., sul Piano Regionale delle Coste dall autorità competente con Determinazione 089/DIR/2011/00027 del 16 febbraio Ufficio Programmazione, politiche energetiche, VIA e VAS. La presente dichiarazione è trasmessa, unitamente alla documentazione di cui all art. 16 del Decreto Legislativo 152/2006 e s.m.i. all organo regionale competente in ordine all approvazione del Piano. Una copia del presente atto è trasmessa all autorità competente Regione Puglia - Servizio Ecologia - Ufficio Programmazione, politiche energetiche, VIA e VAS, ai sensi e per gli effetti dell art. 17, comma 1, del Decreto Legislativo 152/2006 e s.m.i.. Per l autorità procedente IL DIRIGENTE DELL UFFICIO ING. SERGIO DE FEUDIS IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO ING. GIOVANNI VITOFRANCESCO

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