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1 Da allegare alla domanda di accreditamento istituzionale Dichiarazione del possesso dei requisiti ulteriori di qualità specifici previsti per l accreditamento dei processi assistenziali LIVELLO DI ASSTENZA: TERRITORIALE SEMIREDENZIALE E REDENZIALE - persone anziane non autosufficienti - persone dipendenti da sostanze stupefacenti o psicotrope o da alcool - persone con problemi psichiatrici - persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale - pazienti nella fase terminale - persone con infezione da HIV (Lista di controllo TR) Il sottoscritto / La sottoscritta cognome nome DICHIARA (se la domanda è presentata da una persona giuridica) nella sua qualità di: titolare dell impresa individuale legale rappresentante della società (indicare la corretta denominazione) (Il possesso dei requisiti di cui alla presente scheda comporterà, a seguito dell' accreditamento istituzionale per l erogazione delle prestazioni, l'iscrizione allo specifico registro provinciale ove sono elencate le strutture sanitarie e/o socio-sanitarie accreditate, l'ente o associazione che le gestisce e la tipologia di attività sanitaria e/o socio-sanitaria accreditata). TR.1 ACCESSO DEI PAZIENTI TR.1.1 L accesso alle prestazioni avviene secondo criteri di priorità definita sulla base di valutazioni di appropriatezza e di urgenza Le prestazioni sanitarie e socio sanitarie assicurate dal Servizio sanitario rispondono a bisogni assistenziali tutelati nell ambito dei Livelli essenziali di assistenza e sono erogate nel rispetto dei principi del bisogno di salute, dell appropriatezza degli interventi e dell equità nell accesso all assistenza. Affinché la struttura possa dare - compatibilmente con la propria mission e con le proprie risorse - 1

2 le risposte più opportune agli specifici bisogni della propria utenza, si rende necessaria la valutazione delle condizioni di bisogno dei pazienti preliminarmente all ammissione ai servizi residenziali e semiresidenziali. Devono inoltre essere definiti i criteri di priorità per l'accesso alle prestazioni - sulla base di valutazioni di appropriatezza e di urgenza - e le modalità per una corretta gestione delle liste di prenotazione al fine di garantire l'uniformità e la trasparenza delle stesse. Le liste di prenotazione - con le quali vengono fissate le modalità ed i tempi di accesso alle prestazioni - devono tenere conto dello specifico problema di salute del paziente e del livello di bisogno assistenziale. Questi aspetti devono essere riportati a modalità codificate, anche con l utilizzo di strumenti di classificazione dei pazienti secondo principi di priorità clinico-assistenziale. Vengono utilizzati criteri e modalità regolamentate per la gestione del TR.1.1-a processo di ammissione; TR.1.1-b le prestazioni vengono erogate sulla base di una preventiva valutazione dei bisogni da parte delle figure professionali a ciò deputate; TR.1.1-c sono definiti i criteri di priorità per l'accesso alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche TR.1.1-d le modalità e i tempi di accesso ai servizi di assistenza residenziale e semiresidenziale tengono conto della valutazione del livello di priorità assistenziale esplicitamente definito; TR.1.1-e viene verificato periodicamente il rispetto dei criteri di accesso ai servizi secondo principi di priorità clinico-assistenziale. TR.1.2 L'organizzazione attua iniziative per facilitare l accesso degli utenti ai servizi e per ridurre le barriere - di comunicazione o di altro genere - che possono influenzare negativamente la possibilità di fruizione dei servizi stessi La popolazione di riferimento dell'organizzazione può essere molto variegata: anziani, disabili, persone che parlano lingue diverse o dialetti, o di culture diverse etc. Questi elementi costituiscono potenziali "barriere" nell'accesso ai servizi e l'organizzazione deve mettere in atto iniziative per ridurre il loro impatto od eliminarle. L organizzazione, per migliorare l accesso alla propria struttura, fornisce inoltre informazioni sui servizi prestati, sugli orari e sulle modalità di accesso. Vengono fornite agli utenti ed ai servizi territoriali di assistenza TR.1.2-a primaria informazioni su servizi erogati, orari, procedure di accesso; TR.1.2-b esiste una idonea segnaletica all esterno dell edificio, lungo i percorsi e all ingresso della struttura per facilitare l accesso. 2

3 TR.2 QUALITÀ E CUREZZA DELL ASSTENZA AI PAZIENTI TR.2.1 Le attività assistenziali vengono realizzate secondo criteri di efficacia, appropriatezza e sicurezza, coerentemente con la mission e con le politiche per la qualità e sicurezza definite dall organizzazione I professionisti e le organizzazioni sanitarie e socio sanitarie hanno la responsabilità di garantire e migliorare sistematicamente la buona qualità dell'assistenza fornita ai pazienti lungo tutto il processo assistenziale, dall'identificazione dei bisogni sanitari dei pazienti agli esiti delle cure prestate. La qualità professionale costituisce l'elemento di maggiore garanzia dei risultati, e deve essere verificata con modalità idonee, basate sulle evidenze di efficacia e sull'uso di strumenti valutativi consolidati ed opportunamente gestiti. Parimenti la sicurezza dei luoghi di cura rappresenta un obiettivo prioritario delle organizzazioni sanitarie, che deve essere perseguito in maniera sistematica, pianificata e coordinata. I programmi per la sicurezza dei pazienti pianificati dalla Direzione vengono attuati nel contesto delle attività assistenziali mediante specifiche iniziative finalizzate a ridurre i rischi più frequenti derivanti dalle attività assistenziali stesse, (quali ad esempio: piaghe da decubito, cadute, errori nella somministrazione di farmaci ecc.). Vengono definiti, attuati e monitorati specifici obiettivi inerenti la TR.2.1-a qualità dell assistenza, in coerenza con le politiche complessive per la qualità; TR.2.1-b in tutte le articolazioni organizzative vengono utilizzati strumenti (quali ad esempio: linee guida, profili assistenziali, protocolli, programmi di audit) per assicurare l efficacia e l appropriatezza degli interventi. TR.2.1-c Il personale è istruito e attua le misure per la prevenzione ed il monitoraggio dei principali rischi connessi alle specifiche attività assistenziali; TR.2.1-d viene effettuata la rilevazione degli eventi avversi - o potenzialmente tali comportanti un rischio per i pazienti. TR.2.2 Vengono utilizzate linee guida e profili assistenziali per l'assistenza dei pazienti ad alto rischio Gli ospiti delle strutture di assistenza residenziale e semiresidenziale presentano una gamma molto variabile di bisogni sanitari ed assistenziali. Alcune tipologie di ospiti sono considerati a rischio maggiore in ragione delle condizioni generali o per la severità del quadro patologico. I pazienti con turbe del comportamento sono ad esempio considerati ad alto rischio in quanto spesso non sono in grado di partecipare attivamente al processo di cura. La definizione preventiva di criteri espliciti per l individuazione di tali pazienti e la predisposizione di specifici strumenti, quali linee guida, a supporto dei relativi processi assistenziali, consente agli operatori di identificare tali pazienti e di rispondere in modo adeguato ed uniforme. 3

4 TR.2.2-a L organizzazione ha definito le tipologie di pazienti ad alto rischio; TR.2.2-b sono state definite strategie e procedure per l assistenza a tali pazienti; TR.2.2-c il personale è stato formato ed usa le linee guida e le procedure per fornire le prestazioni assistenziali. TR.2.3 I pazienti vengono rivalutati sistematicamente per monitorare le loro condizioni di salute La rivalutazione è lo strumento per capire se le decisioni diagnostico-terapeutiche ed assistenziali sono state appropriate ed efficaci. I pazienti vengono rivalutati durante il processo di assistenza ad intervalli congrui con i loro bisogni e con i piani di assistenza, al fine di monitorare la risposta al programma assistenziale individuale. I risultati di queste valutazioni successive vengono documentati nella cartella del paziente. Nella cartella vengono altresì annotati i rilievi clinici effettuati durante i processi assistenziali. Tali rilevazioni possono essere previste: - periodicamente, come ad esempio i controlli infermieristici sulle funzioni vitali ed il controllo medico secondo quanto previsto dall'organizzazione; - quando c'è un cambiamento significativa nello stato di salute del paziente; - se la diagnosi è cambiata e c'è bisogno di rivedere il piano di assistenza; - per determinare se farmaci e altri trattamenti hanno avuto effetto ed il paziente possa essere trasferito o dimesso. TR.2.3-a Al fine di verificare le risposte ai trattamenti e per valutarne la dimissibilità o trasferibilità, i pazienti vengono rivalutati ad intervalli appropriati alla loro condizione, al piano di cura ed ai bisogni individuali, o secondo i protocolli definiti dall'organizzazione; TR.2.3-b le valutazioni vengono documentate nella scheda clinica del paziente. TR.3 TUTELA DEI DIRITTI E RISPETTO DELLA DIGNITÀ DEI PAZIENTI TR.3.1 L organizzazione garantisce a tutti i pazienti il diritto ad avere informazioni sul proprio stato di salute ed all accesso alla documentazione sanitaria La tutela dei diritti del cittadino nei suoi rapporti con le organizzazioni sanitarie costituisce un principio irrinunciabile, che deve sostanziarsi in primo luogo nel rispetto del diritto del cittadino alla corretta informazione sulla propria situazione di salute, sulle prospettive e le eventuali alternative, anche al fine di favorire la partecipazione consapevole del paziente alle scelte circa i programmi assistenziali che lo riguardano. L impegno dell organizzazione per assicurare ai propri utenti il diritto all informazione sulle proprie condizioni di salute e sugli interventi sanitari necessari va supportato con modalità organizzative esplicite e condivise. Quando i pazienti sono sottoposti a procedure diagnostiche o terapeutiche potenzialmente rischiose, devono essere illustrati loro il significato della procedura, i rischi e le eventuali 4

5 alternative. L'informazione al paziente è un diritto riconosciuto ed è componente essenziale per la successiva espressione del consenso. L organizzazione definisce e adotta procedure per garantire al TR.3.1-a paziente le continue informazioni sullo stato di salute ed i programmi assistenziali; TR.3.1-b sono identificati i soggetti tenuti a fornire le informazioni ai pazienti; TR.3.1-c sono fornite informazioni sulle modalità di accesso alla documentazione; TR.3.1-d il consenso informato è raccolto da personale competente mediante un processo definito dall organizzazione col quale vengono fornire al paziente le informazioni necessarie all espressione consapevole del consenso preliminare all effettuazione di procedure diagnostiche o terapeutiche caratterizzate da invasività o potenziale rischio; TR.3.1-e viene registrato nella documentazione sanitaria il nominativo del professionista che ha fornito le informazioni ed ha raccolto il consenso informato. TR.3.2 L organizzazione si impegna a garantire ai pazienti la tutela della privacy, il rispetto delle convinzioni religiose e spirituali, la tutela delle condizioni di fragilità Lo sviluppo dei sistemi sanitari e la loro accresciuta complessità, il fatto che la pratica medica sia diventata più rischiosa e in molti casi più impersonale e meno umana, nonché i progressi della scienza e della tecnologia medica hanno posto nuova enfasi sull'importanza di riformulare garanzie rispetto ai diritti soggettivi dei pazienti, quali il diritto alla riservatezza, al rispetto delle convinzioni religiose o spirituali e alla tutela della dignità della persona, in particolare per le persone in condizione di particolare vulnerabilità, anche temporanea. Il bisogno di privacy, soprattutto durante le procedure cliniche ed assistenziali ma anche nei confronti di altri pazienti o dei visitatori, è un esigenza importante del paziente che deve essere compresa e rispettata dagli operatori. Molti pazienti sono inoltre portatori di intensi sentimenti religiosi e spirituali che richiedono sensibilità e rispetto, anche in ragione del possibile effetto condizionante sul processo assistenziale e sulla compliance dei pazienti stessi. L organizzazione si impegna pertanto ad adottare, ove possibile, le opportune modalità organizzative ed operative per contemperare le aspettative di rispetto di tali valori nel contesto del processo di assistenza. Ancora, alle organizzazioni sanitarie accedono frequentemente persone in condizione di fragilità che possono riguardare situazioni stabili (bambini, anziani, pazienti cronici con grave compromissione) o situazioni contingenti o temporanee (pazienti in coma, in supporto vitale, pazienti terminali, spaventati ecc.). Pazienti di questo genere sono frequenti e particolarmente esposti a rischi di ordine sanitario e di altro genere, e richiedono particolare attenzione e impegno in termini di supporto assistenziale e difesa della dignità della persona. 5

6 TR.3.2-a La privacy è riconosciuta come un diritto del paziente e sono definite linee di comportamento per rispettarla; TR.3.2-b la privacy del paziente viene rispettata in tutti i casi di procedure assistenziali; TR.3.2-c sono definite e vengono osservate modalità organizzative ed operative esplicitate al fine di assicurare, per quanto possibile, il rispetto delle convinzioni religiose e spirituali dei pazienti; TR.3.2-d sono state definite e vengono osservate linee di comportamento esplicite per assicurare la necessaria tutela, in termini di assistenza e di rispetto della dignità personale, ai soggetti che si trovano in situazioni di fragilità; TR.3.2-e l'organizzazione delle attività assistenziali tiene conto dei ritmi abituali dei propri ospiti nelle attività quotidiane (pasti, sonno, ecc.). TR.4 COORDINAMENTO E CONTINUITÀ DELLE ATTIVITÀ ASSTENZIALI TR.4.1 Esistono modalità definite per assicurare il coordinamento delle attività assistenziali svolte all interno della struttura e la continuità assistenziale I percorsi assistenziali si fondano per lo più su processi dinamici che vedono il coinvolgimento di diverse professionalità e servizi afferenti anche ad organizzazioni diverse: i bisogni del paziente devono essere valutati in relazione alle risorse più appropriate entro e, se necessario, fuori dall organizzazione. Affinché l assistenza al paziente non abbia soluzione di continuità, l organizzazione deve disegnare e implementare processi per assicurare la continuità ed il coordinamento dell assistenza tra le varie professionalità e servizi coinvolti. TR.4.1-a Viene assicurata l integrazione ed il coordinamento delle attività di assistenza all interno dell organizzazione secondo la logica del lavoro di equipe multidisciplinare; TR.4.1-b in caso di dimissione o trasferimento anche temporaneo - del paziente, viene predisposta una relazione contenente informazioni rispetto alle condizioni di salute ed ai trattamenti in corso e vengono forniti le indicazioni ed il supporto necessari per consentire la continuità assistenziale. 6

7 DICHIARA ALTRE - il mancato possesso dei seguenti requisiti e ne giustifica il motivo: Nr. criterio Giustificazione mancato possesso - l inapplicabilità alla struttura dei seguenti criteri non soddisfatti: Nr. criterio Motivo inapplicabilità Luogo e data (firma del dichiarante) 7

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