ESEMPI DI PROCEDURE ES. 1 PROCEDURA PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI BIOLOGICI DEL LABORATORIO MICROBIOLOGICO E DELLA CAMERA STERILE

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1 10. APPENDICE I ESEMPI DI PROCEDURE Si è ritenuto interessante riportare alcuni esempi di procedure di lavoro attuate nell azienda visitata, per mostrare come la stessa si muova sulla base di schemi e logiche ben precisi e che nulla quindi, né dal punto di vista della sicurezza, né dal punto di vista della qualità, è lasciato al caso. Allo scopo di mantenere lo schema prefissato dall ISPESL per la stesura del paragrafo Il ciclo di lavorazione, tali esempi di procedure, tratte dal Manuale di qualità dell Azienda, sono stati riportati in appendice. ES. 1 PROCEDURA PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI BIOLOGICI DEL LABORATORIO MICROBIOLOGICO E DELLA CAMERA STERILE ATTIVITÀ La presente Istruzione Operativa ha la finalità di indicare le fasi per il corretto smaltimento dei rifiuti biologici del laboratorio microbiologico e della camera sterile. La presente Istruzione Operativa si applica a tutti gli operatori responsabili del laboratorio microbiologico e della camera sterile. Tutti gli operatori sono responsabili della corretta applicazione della presente Istruzione Operativa e devono segnalare al responsabile di laboratorio eventuali anomalie intercorse durante la sua applicazione.

2 Lo smaltimento dei rifiuti biologici prevede diverse fasi. Il materiale da laboratorio usato ed eventualmente contaminato, come: piastre Petri, beute, matracci, pipette, flaconi, provette, anse, terreni e brodi di coltura, colture cellulari, deve essere sterilizzato chimicamente con l uso di un disinfettante chimico appropriato oppure autoclavato così come segue: i rifiuti liquidi vengono posti in un contenitore autoclavabile, mentre il materiale solido viene posto in un sacco autoclavabile, entrambi sigillati con il nastro adesivo per autoclave. si pone il contenitore chiuso/sacco in autoclave e si effettua un ciclo di sterilizzazione del medesimo per 20 minuti a 121 C. al termine del ciclo di sterilizzazione si lascia raffreddare il contenitore/sacco autoclavato e lo si pone nel contenitore-scatolo per Rifiuti Ospedalieri. Successivamente si provvede allo smaltimento degli stessi con periodicità a norma di legge come espressamente previsto dal contratto con la ditta smaltitrice. ES. 2 PROCEDURA GENERALE PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SPECIALI DEL LABORATORIO CHIMICO ATTIVITÀ: La presente Istruzione Operativa ha lo scopo di gestire in maniera corretta lo smaltimento dei rifiuti speciali del laboratorio chimico La presente Istruzione Operativa si applica a tutti gli operatori responsabili. Tutti gli operatori sono responsabili della corretta applicazione della presente Istruzione Operativa.

3 I rifiuti speciali liquidi sono raccolti in fustini da 25 litri, i rifiuti speciali solidi sono raccolti in taniche da 5 litri e smaltiti entrambi secondo quanto previsto dal contratto con la ditta che provvede al ritiro e allo smaltimento degli stessi. ES. 3 PROCEDURA GENERALE PER IL LAVAGGIO DELLA VETRERIA DEL LABORATORIO CHIMICO ATTIVITÀ La presente Istruzione Operativa ha lo scopo di gestire in maniera corretta il lavaggio della vetreria del laboratorio chimico. La presente Istruzione Operativa si applica a tutti gli operatori responsabili. Tutti gli operatori sono responsabili della corretta applicazione della presente Istruzione Operativa. La vetreria di laboratorio viene sciacquata con acqua di rubinetto, posta negli appositi strumenti della lavavetreria Miele e azionato il lavaggio della macchina, impostato in modo da effettuare l ultimo lavaggio con acqua deionizzata. Qualora non venga utilizzata la lavavetreria viene lavata con sapone, sciacquata con acqua del rubinetto e avvinata con acqua deionizzata.

4 ES. 4 NORME SUL CORRETTO USO DEGLI INDUMENTI ED ACCESSORI DI SICUREZZA PER IL PERSONALE DEL LABORATORIO MICROBIOLOGICO E CAMERA STERILE ATTIVITÀ La presente Istruzione Operativa ha la finalità di emanare disposizioni al personale addetto al laboratorio microbiologico ed alla camera sterile sul corretto uso degli indumenti ed accessori di sicurezza. La presente Istruzione Operativa si applica a tutti gli operatori responsabili del laboratorio microbiologico e della camera sterile. Tutti gli operatori sono responsabili della corretta applicazione della presente Istruzione Operativa e devono segnalare al responsabile di laboratorio eventuali anomalie intercorse durante la sua applicazione. L accesso al laboratorio microbiologico ed alla camera sterile è consentito ai soli operatori addetti, dopo aver indossato correttamente: camice, cuffia e sovrascarpe. Durante le pratiche di laboratorio, il personale dovrà indossare, a seconda delle necessità, guanti in lattice monouso e/o mascherine chirurgiche in tessuto non tessuto, i quali al termine del lavoro verranno autoclavati e stoccati nel contenitore-scatolo per Rifiuti Ospedalieri. Successivamente si provvede allo smaltimento del contenitore con periodicità a norma di legge come espressamente previsto dal contratto con la ditta smaltitrice. L uso del camice e degli accessori di sicurezza del laboratorio microbiologico e della camera sterile, è rigorosamente limitato all interno del laboratorio stesso; eventuali spostamenti saranno preceduti da un cambio camice per poter circolare negli altri reparti e/o ambienti.

5 ES.5 PROCEDURA PER IL CONTROLLO DELLA CARICA BATTERICA DELL AMBIENTE LABORATORIO MICROBIOLOGICO E REPARTI PRODUZIONE ATTIVITÀ DOCUMENTI DI RIFERIMENTO: REGISTRO DI ANALISI MONITORAGGIO AMBIENTE La presente Istruzione Operativa ha la finalità di stabilire il corretto controllo della carica batterica nell ambiente del laboratorio microbiologico e dei locali di produzione. La presente Istruzione Operativa si applica a tutti gli operatori del laboratorio microbiologico e dei reparti di produzione. Tutti gli operatori sono responsabili della corretta applicazione della presente Istruzione Operativa e devono segnalare al responsabile eventuali anomalie intercorse durante la sua applicazione. Il monitoraggio del laboratorio microbiologico e dei reparti di produzione può venire effettuato secondo due metodi: a) esposizione delle piastre agarizzate b) monitoraggio con il campionatore microbiologico d aria Strainbuster 90. Il reparto da sottoporre al monitoraggio e la frequenza del campionamento verrà deciso in fase operativa del processo produttivo con la Direzione tecnica. a) Esposizione delle piastre

6 Le piastre Petri dal diametro di 90mm contenente terreno di coltura agarizzato (piastre TSA (Triptic soy agar) o NA (Nutrient agar) per la conta totale dei microrganismi e piastre MEA (Malt extract agar) per la ricerca di lieviti e muffe), vengono lasciate aperte direttamente nell area critica da monitorare per 1h. b) Campionamento con Strainbuster 90 All inizio di ogni campionamento impostare sullo strumento STRAINBUSTER il volume d aria aspirata ( l), la portata del campionamento (1.5 l/sec ovvero 90 l/min) ed il tempo del prelievo secondo i parametri prescelti in base al tipo di ambiente da monitorare. Inserire all interno della camera di campionamento dello strumento una piastra di petri con terreno agarizzato (si useranno gli stessi terreni di coltura del punto a); posizionare lo strumento su una solida superficie di appoggio in almeno due o più punti dell area da sottoporre al campionamento. Premendo il pulsante START si accenderanno i Led rossi e sarà visualizzato il seguente messaggio: CAMPIONAMENTO. Al termine del campionamento un segnale sonoro intermittente avviserà l operatore della fine del campionamento, i Led rossi si spegneranno e comparirà il seguente messaggio: FINE CAMPIONAMENTO. Spegnere lo strumento ponendo in posizione OFF il tasto di accensione; rimuovere la testa del campionatore svitando in senso antiorario e coprire la piastra di Petri con il relativo coperchio. Lettura dei risultati Incubare ciascuna piastra alla temperatura e per l intervallo di tempo specifico per la crescita dei microrganismi da ricercare. Al termine dell incubazione contare le eventuali colonie sviluppatesi su piastra ed esprimere il risultato in UFC / piastra e/o UFC/ m 3 di aria aspirata (UFC/ 1l d aria). Espressione dei risultati Registrare il valore trovato sulla scheda in allegato alla procedura (MOD ), che riporta il registro di analisi monitoraggio ambiente. Qualora il valore registrato dopo il campionamento risultasse superiore al valore soglia prescelto si procederà ad attuare interventi di sanificazione appropriati a seconda dell area di lavoro potenzialmente contaminata. Limiti di accettabilità (secondo i criteri di European Collaborative Action Report n 12)

7 Livello di contaminazione UFC/ m 3 Molto basso 0-50 basso intermedio alto > 300 Frequenza del monitoraggio Anche se la frequenza del monitoraggio dovrebbe essere trimestrale in quegli ambienti ad elevato tasso di contaminazione (> 300 UFC/ m 3 ) e semestrale per quelli a basso tasso di contaminazione (< 50 UFC/ m 3 ), nel reparto produzione, laboratorio microbiologico e camera sterile i controlli verranno effettuati almeno ogni mese e/o all occorrenza (ogniqualvolta si reputi necessario effettuare un monitoraggio dell ambiente). ES. 6 PROCEDURA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DELLA CAMERA STERILE (AMBIENTE A CONTAMINAZIONE CONTROLLATA) ATTIVITÀ DOCUMENTI DI RIFERIMENTO SCHEDA DI UTILIZZO E MANUTENZIONE DELLA CAMERA STERILE Lo scopo di questa procedura è indicare le norme sul corretto utilizzo e controllo della camera sterile. La presente procedura si applica a tutti gli operatori della camera sterile.

8 Tutti gli operatori sono responsabili della corretta applicazione della presente procedura e devono segnalare al responsabile eventuali anomalie intercorse durante la sua applicazione. CONDIZIONI OPERATIVE Prima di accedere al reparto sterile accertarsi che la camera sia in funzione, altrimenti azionare sul quadro di comando l interruttore di alimentazione elettrica generale e girare la manopola su ON : il pulsante verde illuminato indica che il dispositivo è in stato di marcia. Trascorsi almeno 15 minuti dall accensione, verificare che la camera stia lavorando ad un gradiente di pressione dal locale B al locale D (tra 65 e 5 σp), valori visibili dal quadro dei Dwyer ed ad una temperatura controllata (T = 20 ± 2 C), visibile sul display posto sul pannello di accensione. Prima di entrare nel locale sterile, effettuare nell anticamera C e B1 un cambiamento camice, indossando cuffia, mascherina, guanti, calzari monouso. Al termine del lavoro effettuare la pulizia delle superfici utilizzate (bancone, cappa a flusso laminare, strumentazione, etc) con un detergente blando che non necessita di risciacquo (Sporicidin plus ds) ed eliminare gli indumenti ed accessori utilizzati nel contenitore degli scatoli ospedalieri. Per arrestare il dispositivo girare la manopola su OFF e togliere l erogazione elettrica mediante l interruttore di alimentazione. E presente al bordo dell unità un pulsante di arresto di emergenza : la pressione di questo blocca istantaneamente il funzionamento dell unità Nella camera verranno effettuate inoltre, operazioni di pulizia e bonifica, secondo la procedura operativa B/5/LCQ. MANUTENZIONE Annualmente è prevista una verifica delle condizioni del locale sterile da parte di una ditta specializzata che effettuerà tests per il controllo dell integrità dei filtri assoluti, velocità dell aria sui filtri ed ulteriori classificazioni dei locali. Per la manutenzione delle parti meccaniche del dispositivo e dei filtri si consiglia di far riferimento al manuale d uso e manutenzione archiviato nel logbook relativo alla camera sterile. Per eventuali anomalie di funzionamento del dispositivo è necessario apporre un chiaro contrassegno di sospensione all uso e contattare immediatamente il personale tecnico qualificato di assistenza della camera sterile. L intervento tecnico di riparazione/manutenzione deve essere verbalizzato e conservato nel logbook; deve inoltre risultare se il dispositivo è ancora idoneo.

9 VERIFICA DEL CORRETTO FUNZIONAMENTO: A) CONTROLLO DEL GRADIENTE DI PRESSIONE Verificare che i valori di pressione visibili sul quadro dei Dwyer dei diversi locali (B/B1/C/D) siano conformi al seguente gradiente di pressione: P(B) > P(B1) > P(C) > P(D) Registrare la verifica del corretto funzionamento ogni mese e/o all utilizzo della camera sterile sulla scheda di utilizzo e manutenzione (Mod ). B) CONTROLLO DELLA TEMPERATURA Verificare che la camera stia lavorando ad una Temperatura controllata (T = 20 ± 2 C), visibile sul display posto sul pannello di accensione. Registrare la verifica del corretto funzionamento ogni mese e/o all utilizzo della camera sterile sulla scheda di utilizzo e manutenzione (Mod ). C) CONTROLLI MICROBIOLOGICI Il monitoraggio dell aria della camera viene eseguito mediante: a) il campionatore STRAINBUSTER (N cod LM21), oppure b) il metodo di esposizione delle piastre. Controllare lo stato della contaminazione microbica effettuando il campionamento al termine di un turno di lavoro almeno una volta al mese; registrare il valore trovato sul registro del monitoraggio ambientale (Mod ). Qualora il valore di contaminazione microbica ottenuto dopo il campionamento risultasse superiore al valore soglia prescelto si procederà ad attuare interventi di sanificazione appropriati, che verranno registrati sulla scheda in allegato relativa alla manutenzione della camera sterile (Mod ). a) Campionamento con Strainbuster 90 All inizio di ogni campionamento impostare sullo strumento STRAINBUSTER il volume d aria aspirata ( l), la portata del campionamento (1.5 l/sec ovvero 90 l/min) ed il tempo del prelievo secondo i parametri prescelti in base al tipo di ambiente da monitorare. Inserire all interno della camera di campionamento dello strumento una piastra di petri con terreno agarizzato (si useranno gli stessi terreni di coltura del punto a); posizionare lo strumento su una solida superficie di appoggio in almeno due o più punti dell area da sottoporre al campionamento. Premendo il pulsante START si accenderanno i Led rossi e sarà visualizzato il seguente messaggio: CAMPIONAMENTO. Al termine del campionamento un segnale sonoro intermittente avviserà l operatore della fine del campionamento, i Led rossi si spegneranno e comparirà il seguente messaggio: FINE CAMPIONAMENTO.

10 Spegnere lo strumento ponendo in posizione OFF il tasto di accensione; rimuovere la testa del campionatore svitando in senso antiorario e coprire la piastra di Petri con il relativo coperchio. b) Esposizione delle piastre Le piastre Petri dal diametro di 90mm contenente terreno di coltura agarizzato (piastre TSA (Triptic soy agar) o NA (Nutrient agar) per la conta totale dei microrganismi e piastre MEA (Malt extract agar) per la ricerca di lieviti e muffe), vengono lasciate aperte direttamente nell area critica da monitorare per 1h. Lettura dei risultati Incubare ciascuna piastra alla temperatura e per l intervallo di tempo specifico per la crescita dei microrganismi da ricercare. Al termine dell incubazione contare le eventuali colonie sviluppatesi su piastra ed esprimere il risultato in UFC / piastra e/o UFC/ m 3 di aria aspirata (UFC/ 1l d aria); Espressione dei risultati Registrare il valore trovato sulla scheda monitoraggio ambientale (Mod ), che riporta il registro di analisi ambientale. Qualora il valore registrato dopo il campionamento risultasse superiore al valore soglia prescelto si procederà ad attuare interventi di sanificazione appropriati a seconda dell area di lavoro potenzialmente contaminata. Limiti di accettabilità (secondo i criteri di European Collaborative Action Report n 12) Livello di contaminazione UFC/ m 3 Molto basso 0-50 basso intermedio alto > 300 Frequenza del monitoraggio ambientale Anche se la frequenza del monitoraggio dovrebbe essere trimestrale in quegli ambienti ad elevato tasso di contaminazione (> 300 UFC/ m 3 ) e semestrale per quelli a basso tasso di contaminazione (< 50 UFC/ m 3 ), nella camera sterile i controlli verranno effettuati almeno ogni mese e/o

11 all occorrenza (ogniqualvolta si reputi necessario un monitoraggio ambientale) e si riportano sulla scheda di utilizzo e manutenzione della camera sterile (Mod ).

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