Oggetto: Ridefinizione della posizione contrattuale del Direttore del Parco.
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- Aloisio Casali
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1 VERBALE DI DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO DIRETTIVO Seduta Ordinaria Registro delibere N. 18/2009 Oggetto: Ridefinizione della posizione contrattuale del Direttore del Parco. L anno duemilanove il giorno 25 del mese di settembre presso la sede dell Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, previo invito del Presidente, si è riunito il Consiglio Direttivo dell Ente, composto dai signori: PRESIDENTE DE ZORDO Guido presente CONSIGLIERI REVISORI DEI CONTI ANGELINI Augusto presente CALDART Gabriele presente LAGANA Antonino assente COLLESELLI Alberto presente BELLAN Silvana assente DE CIAN Sergio presente DE FEO Fausta presente DE MENECH Roger presente DE ROCCO Roberto assente FOA Augusto presente MORO Renato presente SBURLINO Giovanni assente TREVISAN Marina presente VACCARI Gianvittore presente presenti n. 11 assenti n. 2 presenti n. 0 assenti n. 2 Partecipa in qualità di segretario verbalizzante il Direttore dell Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, dott. Vitantonio Martino. Partecipa in rappresentanza del Presidente della Comunità del Parco, il sig. Ivano Faoro assessore dell Amministrazione Provinciale di Belluno. Il prof. Guido De Zordo, in qualità di Presidente dell organo consiliare, constatata l esistenza del quorum richiesto dallo Statuto per la validità delle sedute, dichiara aperta la sessione dei lavori ed invita il Consiglio alla trattazione dell argomento di cui all oggetto. Dopo il dibattito di cui al relativo verbale, il Consiglio Direttivo adotta la seguente deliberazione. pag. 1
2 Delibera n. 18/2009. Oggetto: Ridefinizione della posizione contrattuale del Direttore del Parco. IL CONSIGLIO DIRETTIVO Vista la legge 6 dicembre 1991, n. 394, che all art. 9, comma 11, stabilisce che Il direttore del parco è nominato, con decreto, dal Ministro dell'ambiente... Il presidente del parco provvede a stipulare con il direttore nominato un apposito contratto di diritto privato per una durata non superiore a cinque anni. Visto il decreto del Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 291 del 25 febbraio 2005, con il quale il dott. Vitantonio Martino è stato nominato Direttore del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. Visto il decreto d urgenza n. 03/05 del 1 aprile 2005, del Presidente dell Ente Parco, ratificato con deliberazione di Consiglio Direttivo n. 11/05 del 15 aprile 2005, con cui è stato approvato lo schema di contratto da stipulare con il neo nominato Direttore per un periodo di tre anni con scadenza 31 marzo Visto il decreto d urgenza n. 01/07 del 12 marzo 2007, del Presidente dell Ente Parco, ratificato con deliberazione di Consiglio Direttivo n. 10/07 del 4 aprile 2007, che ha proposto la riconferma del dott. Martino nella carica di Direttore del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi per un periodo di ulteriori cinque anni. Visto il decreto del Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 891 del 16 maggio 2007, con cui, a seguito della proposta avanzata con il provvedimento da ultimo citato, il dott. Martino è stato confermato nella carica di Direttore del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. Premesso che il primo contratto di lavoro con il dr. Martino è stato stipulato ai sensi del CCNL dirigenti di II fascia comparto ministeri, come da esplicita autorizzazione del competente Ministero dell Ambiente (circolare 27/05/2004 prot. DPN/3D/2004/15427). Rilevato che in tale primo contratto il Direttore percepiva, oltre allo stipendio tabellare una indennità di posizione parte fissa, entrambi definiti negli importi dal CCNL. pag. 2
3 Rilevato, inoltre, che in tale contratto il Direttore percepiva una retribuzione di parte variabile dimensionata su specifiche definite dallo stesso Ministero dell Ambiente (circolare 28/02/2000 prot. SCN/3D/2000/3490) con una parametrizzazione per le Dolomiti Bellunesi di ,51 quale indennità di posizione di parte variabile. Atteso che alla somma delle due indennità di posizione (parte fissa e parte variabile) era commisurato un massimo del 50% di potenziale indennità di risultato. Rilevato che, come risulta agli atti, l indennità di posizione corrisposta al Direttore è inferiore al massimo applicabile ai sensi del citato CCNL comparto ministeri, in quanto l Ente Parco si è attenuto ed ha applicato una specifica circolare del Ministero dell Ambiente, riferita al precedente contratto del comparto Ministeri (circolare 28/02/2000 prot. SCN/3D/2000/3490). Vista la circolare del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare prot. n. DPN/4D/2006/20160 del 3 agosto 2006, nella quale si sottolinea che a far data dalla sottoscrizione, il 1 agosto 2006, del nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro per l Area VI, che, dopo l Accordo Quadro del 23 settembre 2004 sulla individuazione delle autonome aree di contrattazione collettiva per la dirigenza pubblica, raggruppa i dirigenti delle Agenzie fiscali e degli Enti pubblici non economici, anche la categoria dei Direttori di Parco dovesse transitare sotto l egida di detto Contratto. Atteso che l Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, con provvedimento d urgenza del Presidente n. 1 del 12 marzo 2007, ratificato con la Delibera del Consiglio Direttivo n. 10 del 4 aprile 2007, ha rinnovato il contratto di lavoro con il dr. Vitantonio Martino detto Nino in qualità di Direttore del medesimo Ente Parco, applicando il citato CCNL dirigenti Enti Pubblici non economici. Rilevato, però, che la parametrizzazione dello stipendio non è stata adeguata a quanto previsto dallo stesso contratto. Rilevato che il dr. Martino ha chiesto l integrale applicazione del citato CCNL degli Enti Pubblici non Economici e che a seguito di tale richiesta il Presidente dell Ente Parco, prof. Guido De Zordo, ha riscontrato sostenendo che: Per quanto riguarda le proprie osservazioni, si precisa quanto segue: - la richiesta del Direttore ha un suo pregio, nella misura in cui rileva l incongruenza delle precedenti disposizioni contrattuali (e conseguenti disposizioni attuative) e l individuazione pag. 3
4 di una nuova area relativa agli enti pubblici non economici; appare infatti, corretta l analisi della aumentata autonomia aziendale data dall inserimento degli Enti Parco in una autonoma area contrattuale. - Non si deve peraltro sottacere che da un lato gli enti sono ancora vincolati a un controllo centrale e dall altro che la materia non è stata ancora compiutamente delineata a livello centrale, per cui ogni iniziativa aziendale corre il rischio derivante dal dover interpretare la questione, senza parametri di riferimento. - Si ritiene pertanto che la procedura conciliativa, avanti alla Direzione provinciale del lavoro, consenta, attraverso la dialettica delle parti e la verifica dell orientamento del Collegio sulla materia, la possibilità di definire una soluzione condivisa in tale sede. Atteso che a seguito di tale riscontro il dr. Martino ha avviato il tentativo di conciliazione ex art. 66 D. lgs. n. 165/2001. Atteso che il Collegio di conciliazione costituito presso la DPL di Belluno, in data 23 luglio 2009, ha disposto: il Presidente, prende atto della disponibilità dell Ente Parco ad accogliere integralmente le richieste del ricorrente e propone quindi di riconoscere al dr. Vitantonio Martino l applicazione integrale della parte normativa e finanziaria prevista dal C.C.N.L. comparto dirigenti Enti Pubblici non Economici, per tutta la durata del contratto in essere, quale Direttore ed unico dirigente dell Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. La proposta è accolta dai rappresentanti dell Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e dal ricorrente, pertanto la controversia è conciliata. Rilevato che occorre dare corso a tale decisione, assumendo come parametro l autonomia aziendale di applicare quanto disposto dal CCNL degli Enti Pubblici Non Economici, non in ragione di quanto disposto dalle circolari ministeriali, in quanto non più attuali in quanto riferite al non più applicato CCNL dirigenti ministeriali, ma in relazione a quanto contenuto nel CCNL ee.pp.n.e. e alla specifica realtà dell Ente parco nazionale Dolomiti Bellunesi. Atteso che alla luce delle vigenti disposizioni contrattuali, ogni Ente definisce il fondo per la retribuzione di posizione e risultato dei propri dirigenti e gradua le posizioni dirigenziali, al fine di una loro valorizzazione professionale e quindi economica. Rilevato che: Ai sensi dei vigenti CCNL, area dirigenti enti pubblici non economici, la struttura della retribuzione dei dirigenti di seconda fascia si compone delle seguenti voci: pag. 4
5 - trattamento economico fisso composto da: stipendio tabellare, retribuzione di posizione - parte fissa, retribuzione individuale di anzianità, - trattamento economico variabile composto da: retribuzione di posizione parte variabile; retribuzione di risultato. Ogni ente, costituisce: il fondo per la retribuzione di posizione (fissa e variabile) e di risultato. Nell ambito del Fondo per la retribuzione di posizione e della retribuzione di risultato : - la retribuzione di posizione è definita, nel valore economico, presso ogni Ente, al fine di assegnare ai dirigenti un trattamento economico correlato alle funzioni attribuite e alle connesse responsabilità, provvedendo a determinare la graduazione delle funzioni dirigenziali. Le funzioni sono graduate tenendo conto di criteri generali connessi: - alle dimensioni della struttura, - alla collocazione ed alla tipologia della posizione nell organizzazione dell Ente, - alla complessità organizzativa, - alle responsabilità derivanti dalla posizione ed al rischio gestionale assunto. In base alle risultanze della graduazione gli enti o agenzie attribuiscono un valore economico ad ogni posizione dirigenziale prevista nell assetto organizzativo degli enti o agenzie medesimi. Il CCNL stabilisce che la retribuzione di posizione, nell ambito dell 85% delle risorse complessive del fondo, sia definita entro i seguenti valori annui lordi, a regime, per tredici mensilità: da un minimo di ,77, che costituisce la parte fissa, a un massimo di ,47. - la retribuzione di risultato è stabilita sulla base di criteri definiti dagli enti e può essere erogata solo a seguito di preventiva, tempestiva determinazione degli obiettivi annuali e della positiva verifica e certificazione dei risultati di gestione conseguiti in coerenza con detti obiettivi, secondo le risultanze dei sistemi di valutazione. L importo annuo individuale della componente di risultato di cui al presente articolo non può in nessun caso essere inferiore al 20% del valore annuo della retribuzione di posizione in atto percepita nei limiti delle risorse disponibili, ivi comprese quelle derivanti dall applicazione del principio dell onnicomprensività. L attuale retribuzione del direttore, riferita al 2008, è così composta: - trattamento economico fisso lordo: stipendio tabellare, ,98 retribuzione di posizione - parte fissa, ,77 pag. 5
6 retribuzione individuale di anzianità, ,93 - trattamento economico variabile: retribuzione di posizione parte variabile; ,63 retribuzione di risultato ,20 Atteso che l Ente Parco ha istituito apposito Nucleo di Valutazione esterno per la valutazione dell autonomo apporto del direttore al conseguimento degli obiettivi prefissati dal Presidente e dagli Organi di governo dell Ente parco, così come contenuti nel Piano di gestione annuale, nel Bilancio di Previsione e nelle deliberazioni degli Organi di governo. Atteso che la figura del Direttore è l unica figura dirigenziale dell Ente, sulla quale gravano tutte le funzioni e prerogative, rapportabili anche in via indiretta alla dirigenza. Atteso che il CCNL prevede che il fondo possa essere alimentato da: - i compensi derivanti da incarichi aggiuntivi di cui all art. 24 comma 3 del D.lgs. n. 165 del 2001 e disciplinati dall art. 61, comma 2; - eventuali risorse aggiuntive derivanti dall attuazione dell art. 43 della legge n. 449 del 1997; - ulteriori risorse derivanti da maggiori entrate od economie di gestione, subordinatamente all accertamento delle effettive disponibilità; - altre eventuali risorse previste da specifiche disposizioni di legge. E che in caso di attivazione di nuovi servizi o di processi di riorganizzazione finalizzati all accrescimento dei livelli qualitativi e quantitativi dei servizi esistenti, ai quali sia correlato un ampliamento delle competenze con incremento del grado di responsabilità e di capacità gestionale della dirigenza ovvero un incremento stabile delle relative dotazione organiche, gli enti valutano anche l entità delle risorse necessarie per sostenere i maggiori oneri derivanti dalla rimodulazione e nuova graduazione delle funzioni dirigenziali direttamente coinvolte nelle nuove attività e adeguano le disponibilità del fondo per la retribuzione di posizione e di risultato. Atteso che nelle competenze del Direttore rientrano sia gli aspetti legati alla gestione delle opere pubbliche (RUP, progettista, direttore lavori) sia attività volta alla promozione dell immagine dell ente (pubblicazioni, gestione sito web, pubbliche relazioni, relazioni sindacali, ricerca finanziamenti pubblici e privati), la gestione di Carta Qualità il più grande progetto di promozione socio-economica del territorio dei 15 Comuni del Parco e inoltre la gestione delle attività connesse al Piano del Parco (nulla osta, ordinanze), nonché la cura di contatti e relazioni con organismi scientifici e gestionali internazionali (UNESCO, N.P.S., I.U.C.N.), nonché la predisposizione di pag. 6
7 contatti internazionali con i parchi e le agenzie di U.S.A., Montenegro, Argentina e Cile che hanno portato alla realizzazione di accordi e progetti di cooperazione internazionale, nonché alla realizzazione del Master in governance delle aree naturali protette, nonché alla realizzazione di una scuola del parco presso Valle Imperina, nonché per il conseguimento e mantenimento delle certificazioni ISO ISO EMAS del Parco, e che tali mansioni aggiuntive siano da considerare svolte in via continuativa e quindi suscettibili di essere inserite all interno dei parametri sui quali si basa la graduazione della posizione dirigenziale. Opportunamente valutate le competenze curriculari, nonché quelle lavorative esplicate presso l Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi negli anni , nonché continuativamente dal 2005 alla data odierna, nonché le specifiche capacità professionali, culturali e dirigenziali. Visto l allegato A, contenente le specificazioni dei contenuti della posizione dirigenziale del Direttore dell Ente. Dopo ampia discussione, con voti favorevoli della maggioranza dei consiglieri presenti, astenuto il consigliere Angelini, delibera per le ragioni di cui in premessa, 1. di definire, in relazione a quanto in premessa riportato, la posizione dirigenziale del Direttore dell Ente Parco, come meglio definita nell allegato A, al presente atto. 2. di dare atto che a detta posizione dirigenziale corrisponde un valore economico pari a ,47 annui, salvo adeguamenti normativi e/o finanziari di legge. 3. di dare atto altresì che si provvede alla ridefinizione della retribuzione di risultato in relazione alle modifiche al valore della retribuzione di posizione applicata al contratto del direttore dell Ente parco. 4. di dare atto che la retribuzione di risultato, previa valutazione del direttore da parte del Nucleo di valutazione, applicherà quanto previsto dal CCNL dirigenza dell area VI, in relazione alla specifica indennità di posizione applicata. 5. di dare atto altresì che la presente deliberazione è espressa in applicazione del tentativo di conciliazione del 23 luglio 2009, con verbale n. 256/11313 della Direzione provinciale del lavoro di Belluno. pag. 7
8 6. di dare mandato all Ufficio di ragioneria dell Ente Parco di provvedere all esecuzione del presente atto, dando atto che per espressa rinuncia del dr. Vitantonio Martino non si provvederà alla corresponsione di interessi legali e bancari in relazione a quanto dovuto dall Ente Parco in qualità di arretrati. 7. di inviare la presente deliberazione al Ministero dell Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare. pag. 8
9 Allegato A Oggetto: CCNl ee.pp.n.e - graduazione delle posizioni dirigenziali - posizione del direttore. Criteri: - dimensioni della struttura: a tal proposito si rileva che il fattore si sostanzia nei seguenti parametri: - le dimensioni delle risorse finanziarie e umane assegnate per il funzionamento della struttura, si può rilevare che: - il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi ha ha circa di territorio montano molto complesso dal punto di vista gestionale, con notevoli emergenze paesaggistiche, scientifiche e culturali; - Il PNDB è inserito nel World Heritage dell UNESCO; - Il PNDB ha storicamente attivato molteplici forme di lavoro al di fuori del perimetro dell area naturale protetta poiché si intende valorizzare il contributo delle popolazioni locali che però risiedono in massima parte all esterno del confine del parco (88 residenti nel parco, oltre nei 15 Comuni del Parco); - La struttura del personale è però commisurata ai soli ha, il direttore e lo staff pertanto da sempre hanno sviluppato una maggior quantità di lavoro per conseguire gli ottimi risultati del progetto Carta Qualità di sviluppo ecocompatibile nei 15 Comuni del Parco, nonché per il conseguimento e mantenimento delle certificazioni ISO ISO EMAS del Parco - le dimensioni dell area territoriale di competenza, e del bacino di utenza in relazione agli specifici servizi offerti, si può rilevare che in applicazione della circolare ministeriale ambiente n. 349/2000 il PNDB appartiene alla fascia 1, così come determinato nella Delibera di Giunta n. 12/05. - collocazione ed alla tipologia della posizione nell organizzazione dell ente: a tal proposito si rileva come la posizione dirigenziale sia l unica all interno dell Ente e sulla stessa, e quindi i parametri che sostanziano il fattore possono essere: a) specifico grado di autonomia rispetto all organo sovraordinato nella predisposizione di determine, nulla osta ed ordinanze per la gestione del territorio in applicazione di leggi e regolamenti e con specifico riferimento alpiano del Parco; b)potestà di intervento nei confronti di amministrazioni, enti od uffici esterni all amministrazione di appartenenza, anche con poteri ispettivi extragerarchici che si esplicano con l espletamento delle funzioni di rapporto con il Cooridnamento Territoriale per l Ambiente del C.F.S., posto alla dipendenze funzionali dell Ente Parco, ed esercitate a norma di Statuto per il tramite del direttore dell Ente. - complessità organizzativa: esplicitantesi nei seguenti parametri: il territorio del parco è un territorio montano con cime mediamente ben oltre i metri, con 15 Comuni tra loro collegati con difficoltà, anche in considerazione che la sede amministrativa dell Ente Parco è in posizione geograficamente decentrata rispetto al resto del territorio, da ciò deriva un alto livello di impegno e di disagio richiesto dalla specifica posizione del direttore; pag. 9
10 - il livello della specializzazione richiesta al direttore è, pertanto, molto alta anche in relazione all iscrizione all esercizio delle relative, specifiche responsabilità, cui corrisponde la professionalità del direttore dr. Martino, anche nella sua veste di divulgatore, docente universitario e giornalista, nonché presidente dell Associazione italiana direttori e funzionari aree protette; - coordinamento di alte professionalità, anche esterne all amministrazione, ed anche nell ambito di commissioni e organi collegiali: in tal senso si ravvisa che l Amministrazione ha sovente delegato al direttore dell Ente funzioni di rappresentanza in organismi tecnici e scientifici (Fondazione per l Università, Museo etnografico provinciale); - responsabilità derivanti dalla posizione ed al rischio gestionale assunto: il presente criterio assume i seguenti aspetti esplicativi: a) rilevanza giuridica, economica, sociale degli effetti dei provvedimenti adottati o predisposti; b) margini di discrezionalità dell attività di competenza rispetto a prescrizioni legislative e regolamentari; c) particolare criticità delle funzioni assegnate per le caratteristiche socio-economiche dell area di impatto della competenza; In base alle risultanze di cui sopra, ed in relazione ai valori contrattuali massimi e minimi, si ritiene congruo attribuire alla surriportata posizione dirigenziale valore economico di ,47 annui. pag. 10
presenti n. 8 assenti n. 4 presenti n. 3 assenti n. 0
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