Il diabete e le patologie correlate

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1 Quaderni di cultura della salute e del benessere Conoscere per prevenire n. 2 Il diabete e le patologie correlate

2 Quaderni di cultura della salute e del benessere Conoscere per prevenire n. 2 Il diabete e le patologie correlate 2 3

3 PREMESSA Redazione testi: Sergio Lucesoli Progetto grafico: Area Comunicazione Confartigianato Il programma dei Quaderni di cultura della salute e del benessere dopo aver affrontato l argomento dell apparato tegumentario ovvero della salute della pelle, tocca ora la sfera delle malattie del ricambio in cui la patologia più comune in Italia e nel mondo occidentale risulta il diabete. Vuoi la vita sedentaria, vuoi l alimentazione iperproteica, vuoi i ritmi di vita e la frenesia dell attività sociale sono molto spesso la causa per cui l organismo viene a risentirsi fino a subirne danni abbastanza seri e comunque impegnativi sul piano sanitario. Ecco perchè è sempre più importante intervenire con la prevenzione improntata a cambiamenti di stili comportamentali che riguardino non solo una alimentazione sana ed adeguata, ma soprattutto le attività motorie. In particolare nella terza età l uomo deve ricercare una nuova armonia bioritmica tra l azione e il riposo attraverso modalità esistenziali corrispondenti alla propria voglia di vivere e di stare bene insieme con gli altri continuando a contribuire alla vita di relazione sociale. La Confartigianato Persone consapevole del suo compito sociale incoraggia i propri associati imprenditori pensionati ad apprendere conoscenze sul benessere ed a trasformarle in comportamenti salutistici. Ancona aprile 2010 IL SEGRETARIO Giorgio Cataldi IL PRESIDENTE Valdimiro Belvederesi 4 5

4 IL DIABETE Prefazione Una vecchia trasmissione televisiva si chiamava Non è mai troppo tardi e, proprio rifacendomi a quella, abbiamo pensato che, forse, una serie di quaderni che fornissero informazioni su alcune patologie che affliggono i nostri giorni, potessero essere utili. Senza voler nulla dimostrare, se non la capacità di raccogliere e copiare idee e notizie alla portata di tutti, ma non disponibili secondo argomenti se non in enciclopedie o pubblicazioni specializzate, diamo avvio a questa divulgazione di consigli e informazioni, con l augurio che possano essere utili a quanti soffrono. 6 7

5 1.1 IL DIABETE Conoscere il diabete. Il diabete si manifesta quando il pancreas non produce insulina, ne produce una quantità insufficiente o non sufficientemente efficace. In questo caso potrebbe causare una serie di alterazioni tra cui l aumento dei livelli di glucosio nel sangue. Per conoscere il diabete è necessario capire quali sono i meccanismi che l organismo utilizza per assimilare i cibi. Il corpo umano è costituito da milioni di cellule, ognuna delle quali per poter funzionare correttamente necessita di energia. I cibi assunti vengono frazionati e ridotti in zuccheri semplici, noti come glucosio, che sono poi trasportati alle cellule come fonte di energia. L insulina è un ormone prodotto dal pancreas che permette al glucosio di penetrare nelle cellule ed essere attivo. Con l ingresso degli zuccheri nelle cellule i livelli di glucosio nel sangue si riducono in modo naturale. Quando la produzione di insulina è totalmente assente (Diabete del tipo 1) o l insulina è insufficiente o inefficace (Diabete del tipo 2) il glucosio non è in grado di penetrare nelle cellule we si accumula nel sangue. Può anche accadere che il glucosio passi nelle urine causando: - Poliuria (minzioni frequenti) - Polidipsia (sete eccessiva) - Fame - Stanchezza SINTOMI E SPECIFICITA DEL DIABETE DI TIPO 1 E DI TIPO 2 DIABETE DEL TIPO 1 * Notevole incremento o diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue in brevissimo tempo * Presenza di glucosio e di chetoni nelle urine * Magrezza * Insorgenza rapida di sintomi, generalmente ben riconoscibili e piuttosto gravi: - Minzione frequente - Sete eccessiva - Fame eccessiva - Perdita di peso - Stanchezza - Alterazione dell umore - Confusione mentale * Il diabete di Tipo 1 è diagnosticato di norma in persone di età inferiore ai 35 anni ma può manifestarsi a qualsiasi età; * Il 10% della popolazione diabetica è affetta dal Diabete del Tipo 1: * Condizioni essenziali per una buona gestione di questa forma di diabete sono l autocontrollo della glicemia e la somministrazione dell insulina. DIABETE DEL TIPO 2 * Aumentata presenza di glucosio nel sangue per lunghi periodi di tempo * Possibile presenza di glucosio nelle urine * I sintomi sono ad insorgenza piuttosto lenta, spesso non sono ben definiti e possono passare inosservati: - Minzione frequente - Sete eccessiva - Visione sfuocata - Infezioni ricorrenti della cute, della cavità orale e della vescica - Difficoltà di cicatrizzazione delle ferite 8 9

6 - Intorpidimento o formicolio delle mani o ai piedi * Il Diabete di Tipo 2 è diagnosticato di norma in persone di età superiore ai 35 anni * Il 90% della popolazione diabetica è affetta da diabete di Tipo 2 * Viene generalmente consigliata una dieta; * E indicata l attività fisica; * Possono essere prescritti farmaci per via orale o insulina. Come gestire il diabete Considerando il fatto che ad oggi non esiste una cura definitiva per il diabete, è di vitale importanza mantenere un buon controllo della glicemia. Il miglior approccio consiste nel conoscere il proprio diabete. In questo modo risulterà più facile prendersi cura di se stessi. Il diabete può essere controllato con : * autocontrollo della glicemia, * scelta di una dieta adatta, * attività fisica, * assunzione dei farmaci prescritti, regolari visite mediche, controlli di pressione arteriosa e colesterolo. Per un buon controllo del diabete è fondamentale: - Controllare regolarmente e mantenere la glicemia per quanto possibile vicina ai propri valori di riferimento; è possibile eseguire un autocontrollo domiciliare dei valori di glucosio utilizzando un apposito misuratore. - Controllare il dosaggio della HbA1c (emoglobina glicosilata), che indica i valori medi di glucosio registrati nell arco di 3 mesi. - In caso di un emoglobina glicosilata alta (pari o sopra l 8%) occorre rivedere la terapia con il proprio medico curante. - Controllare la pressione arteriosa, che in condizioni ottimali non dovrebbe superare i 130/80. - Controllare i chetoni nelle urine, in particolare se si ha il diabete di Tipo 1 e la glicemia fosse superiore ai 252 mg/di, oppure in presenza di malori o sintomi quali crampi allo stomaco, cefalea o nausea. 1.2 L IPERGLICEMIA Iperglicemia è il termine medico che indica un elevata concentrazione di glucosio nel sangue che, protratta nel tempo, può causare complicanze. Che cos è l iperglicemia Iperglicemia significa elevata concentrazione di glucosio nel sangue e si verifica quando la glicemia supera l intervallo dei valori auspicati. Per sapere se la glicemia rientra nei valori obiettivo è sufficiente effettuare un test con uno strumento per l autocontrollo. Quali sono le Cause dell iperglicemia Una delle situazioni seguenti o una loro combinazione può dar luogo ad una iperglicemia: - Ridotta produzione o deterioramento del corretto funzionamento dell insulina nell organismo dovuta alla progressione del diabete di Tipo 2. - Mancata assunzione di farmaci antidiabetici (insulina o ipoglicemizzanti orali) - Eccessiva assunzione di cibo contenente carboidrati in un singolo pasto - Assunzione di cibi non appropriati. - Attività fisica inferiore al solito. - Assunzione di farmaci che possono influenzare la glicemia. - Infezioni o malattie Quali sono i segni premonitori di un iperglicemia Ogni iperglicemia può presentare sintomi diversi. Di seguito sono 10 11

7 riportati i più comuni: * Sete intensa * Minzione frequente * Stanchezza/fatica * Prurito e pelle secca * Difficile guarigione delle ferite * Perdita di coscienza/coma (se l iperglicemia viene ignorata per un certo periodo di tempo) Le domande da porsi per capire l origine dell iperglicemia Di recente: - Non è stato assunto un farmaco ipoglicemizzante orale o insulina. - E stato ridotto il dosaggio dei farmaci ipoglicemizzanti orali o dell insulina - E stata modificata la dieta - E stato consumato un pasto extra o una bevanda dolce - E stata saltata o ridotta l attività fisica abituale - Si sono manifestate malattie o infezioni Precauzioni e segni premonitori Uno o più sintomi menzionati in precedenza, anche in forma lieve, potrebbero indicare la presenza di un iperglicemia che può essere causata o aggravata anche da altre condizioni. Per questo motivo alcune persone a volte non riconoscono i segni premonitori di un iperglicemia, ma questo comportamento può risultare molto pericoloso. I segni premonitori, anche se molto lievi, non devono essere mai ignorati. Il modo migliore per sapere se la glicemia rientra nell intervallo dei valori obiettivo è quello di misurarla regolarmente. E necessario contattare un membro del team diabetologico quando: * Si verificano tre o quattro iperglicemie consecutive * Per tre o più volte di seguito la concentrazione di glucosio nell urina risulta molto elevata * Si rilevano due o più glicemie elevate nell arco di 24 ore * Si manifesta una glicemia elevata ogni giorno alla stessa ora per diversi giorni consecutivi * I valori glicemici risultano più elevati di quelli previsti dal team diabetologico. L IPOGLICEMIA Ipoglicemia è il termine medico che indica una bassa concentrazione di glucosio nel sangue e si verifica quando la glicemia scende al di sotto di 60 mg/di. Che cos è l ipoglicemia Ipoglicemia significa basso livello di glucosio nel sangue. Nei casi limite può portare alla perdita di coscienza. Quali sono le cause dell ipoglicemia Solo le persone che assumono insulina o farmaci ipoglicemizzanti orali, che stimolano la produzione di insulina, possono manifestare un ipoglicemia. Una qualsiasi delle situazioni seguenti, o una loro combinazione, può dar luogo ad un ipoglicemia: * Saltare o ritardare un pasto * Mangiare troppo poco all ora del pasto o dello spuntino * Lasciare trascorrere troppo tempo tra l iniezione di insulina e il pasto * Consumare alcool senza assumere cibo * Attività fisica eccessiva o prolungata senza assunzione di cibo * Assunzione di farmaci che possono influenzare la glicemia * Assunzione di una quantità di farmaco eccessiva (troppa insulina o ipoglicemizzante orale) * Variazione dell ora di assunzione dell insulina o del farmaco ipoglicemizzante orale 12 13

8 Quali sono i segni premonitori di un ipoglicemia Ogni ipoglicemia può presentare segni e sintomi diversi. Di seguito sono riportati i più comuni: - Confusione mentale - Tremori - Sudorazione profusa - Pelle appiccicosa - Ansia/nervosismo - Visione offuscata/visione di macchie - Irritabilità o instabilità dell umore - Intorpidimento di labbra e lingua - Difficoltà di parola - Mal di testa - Frequenza cardiaca elevata - Debolezza nelle gambe - Perdita di coscienza/coma Precauzioni speciali I sintomi o i segni premonitori di un ipoglicemia si possono manifestare anche se la glicemia non è troppo bassa, ad esempio: - quando la glicemia si abbassa molto rapidamente - in caso di grave ansia. Un episodio ipoglicemico si può inoltre manifestare anche senza essere preceduto da segni o sintomi premonitori. Questo è il motivo per cui un autocontrollo regolare è essenziale per conseguire una buona gestione del diabete. E sempre opportuno effettuare un controllo della glicemia prima dei pasti, seguendo le raccomandazioni del,proprio team diabetologico e ogni volta che si presentino circostanze non abituali, ad esempio in caso di attività fisica non prevista, malattia o stress. Che cosa si deve fare in caso di ipoglicemia Un ipoglicemia deve essere corretta immediatamente altrimenti si possono rischiare svenimenti, convulsioni o addirittura il coma. Si raccomanda di tenere sempre a portata di mano succhi di frutta, bevande zuccherate o caramelle di zucchero. Dato che un abbassamento della glicemia si può manifestare molto rapidamente, occorre essere preparati ad agire correttamente e con tempestività. Ecco cosa fare: * Accertarsi sempre che la glicemia sia realmente bassa. Spesso i soli sintomi possono portare a considerazioni errate * Consumare immediatamente qualcosa scegliendo uno fra i seguenti alimenti: ml di succo di frutta zuccherato ml di una bevanda non dietetica (NON quelle senza zucchero) e non alcolica - 4 cucchiai di zucchero sciolti in mezza tazza d acqua - 2 cucchiai di miele o sciroppo - 20 gr. di tavolette/caramelle di zucchero (3-5) * Se non ci si sente meglio entro 15 minuti o se la glicemia continua a rimanere troppo bassa, sarà necessario consumare un altra porzione degli alimenti sopra indicati. * Se non si prevede di assumere un pasto entro 30 minuti dall episodio di ipoglicemia, sarà necessario fare uno spuntino, poiché per stabilizzare la glicemia va sempre aggiunta ad una quota di zuccheri semplici una di zuccheri complessi (ad esempio un panino). Ricordarsi di portare con sé uno degli alimenti che possono trattare un episodio di ipoglicemia E necessario contattare un membro del team diabetologico quando: - si verificano tre o quattro eventi ipoglicemici consecutivi - si verificano 2 o più ipoglicemie nell arco di 24 ore 14 15

9 - si manifesta un ipoglicemia ogni giorno alla stessa ora per diversi giorni consecutivi - si è reso necessario l intervento da parte di altre persone a causa della gravità dell evento ipoglicemico - la glicemia risulta inferiore a 60 mg/dl. Ed è stata appena iniziata una terapia antidiabetica. 1.4 L EMOGLOBINA GLICATA Il test dell emoglobina glicata permette di valutare la glicemia media degli ultimi 2-3 mesi. Che cos è il test dell emoglobina glicata HbA1c significa emoglobina glicata Si tratta di un test su sangue che misura la glicemia media su un arco di tempo di due, tre mesi. Il termine HbA1c si riferisce alla quantità di glucosio legato alla molecola di emoglobina. E importante osservare che il test dell emoglobina glicata non sostituisce il regolare autocontrollo glicemico, ma fornisce semplicemente una diversa informazione sulla glicemia. Quali informazioni fornisce il test dell emoglobina glicata Anche controllando la glicemia regolarmente non si può determinare in modo continuo il livella ematico di glucosio. A questo riguardo il test della HbA1c fornisce informazioni mediche preziose. Il test può aiutare efficacemente la persona con diabete e il team diabetologico a decidere se sia necessaria una variazione terapeutica per una migliore gestione del diabete. Come funziona il test dell emoglobina glicata I globuli rossi contengono una proteina chiamata emoglobina. La funzione di questa molecola è quella di trasportare nel sangue gas quali l ossigeno e l anidride carbonica. Come l ossigeno e l anidride carbonica, anche il glucosio può legarsi alla molecola di emoglobina. La differenza sta nel fatto che una volta che il glucosio si è legato, esso rimane agganciato fino alla morte del globulo rosso. I globuli rossi hanno una durata di vita di circa tre mesi. Con l aumentare della glicemia cresce anche il livello di glucosio legato alle molecole di emoglobina. Il test dell emoglobina glicata misura la quantità di glucosio legato, fornendo così un indicazione del livello medio di glucosio nelle ultime 8 settimane. Quale valore di HbA1c deve porsi come obiettivo la terapia. E molto difficile stabilire una valore che sia valido per tutti. In ciascun caso la persona con diabete dovrà fissare il proprio livello ottimale insieme al team diabetologico. Il valore obiettivo dovrebbe essere quello in gradi di minimizzare il rischio di complicanze ed evitare le ipoglicemie. La IDF (International Diabetes Federation) raccomanda un valore inferiore al 6,5%. Se la glicemia prima dei pasti principali è compresa fra 72 e 144 mg/dl, il valore di HbA1c è da considerarsi buono. Se il valore della HbA1c è superiore all 8%, il diabetologo illustrerà le misure appropriate per abbassarlo. Come viene effettuato il test della HbA1c Il test viene effettuato in un laboratorio di analisi, con il semplice prelievo di un campione di sangue. I risultati sono in genere disponibili entro ore. Le persone non affette da diabete presentano un valore di HbA1c di circa il 5%. Il diabete è ben controllato quando il valore di HbA1c è inferiore al 6,5%

10 Con quale frequenza deve essere effettuato il test della HbA1c La frequenza del test è soggettiva. Ogni singolo paziente dovrà discutere dei propri bisogni con il proprio team diabetologico. Si raccomanda tuttavia quanto segue: Pazienti in terapia insulinica: - al momento della diagnosi - ogni tre mesi - più spesso se il controllo è insufficiente Pazienti in terapia con ipoglicemizzanti orali: - al momento della diagnosi - ogni 6 mesi se il controllo è buono - più spesso se il controllo è insufficiente Diabete e gravidanza o diabete gestazionale - ogni 1-2 mesi I benefici del controllo della HbA1c - Riflette la qualità del controllo metabolico - Fornisce un feedback sull efficacia della terapia - E il principale fattore di predizione del rischio di complicanze Piu bassa è la HbA1c, minori saranno le complicanze a lungo termine Lo studio DCCT condotto nel 1993 ha dimostrato che le persone affette da diabete di Tipo 1 che hanno abbassato la propria HbA1c hanno anche ridotto il rischio di: * malattie degli occhi del 76% * malattie dei reni del 50% * malattie neurologiche del 60% * malattie cardiovascolari del 35% Lo studio UKPDS condotto nel 1998 su soggetti con diabete di Tipo 2 ha evidenziato che un miglior controllo glicemico riduce il rischio di: - qualsiasi evento correlato al diabete (es. angina, ictus, amputazione e attacco cardiaco) del 12% - eventi microvascolari (per es. retinopatia e insufficienza renale) del 25% - attacco cardiaco del 16% E per finire, alcuni consigli: Riduci il peso. Il diabete di Tipo 2 è strettamente associato a incremento del peso corporeo. Uno dei metodi più accurati per determinare il rischio per la salute in base al peso è l indice di massa corporea (IMC), che si calcola facilmente dividendo il peso in chilogrammi (kg) per il quadrato dell altezza in metri. Ad esempio, se una persona pesa 80 kg ed è alta 160 cm, il suo IMC sarà 80L1,6x1,6)=31,225. Pertanto osserviamo i seguenti indici: IMC inferiore a 18,5 Sottopeso Rischio salute associato a denutrizione IMC tra 18,5 e 24,9 Normopeso Rischio medio IMC tra 25,0 e 29,9 Sovrappeso Rischio aumentato IMC tra 30,0 e 34,9 Obesità classe 1 Rischio elevato IMC tra 35,0 e 39,9 Obesità classe 2 Rischio molto elevato IMC superiore a 40,0 Obesità classe 3 Rischio estremamente elevato L IMC, però, mette solo in relazione il peso con la statura, senza distinguere tra massa magra (muscolare) e massa grassa. Poiché esiste un elevata correlazione tra accumulo di grasso addominale e sviluppo di diabete di Tipo 2, è molto importante misurare la circonferenza della pancia (girovita), semplicemente passando un centimetro in corrispondenza dell ombelico. Si avranno pertanto i seguenti fattori di rischio: * Rischio di complicazioni metaboliche con circonferenza vita superiore a cm.94 (uomo) e cm 80 (donna) * Rischio di complicazioni molto aumentato con girovita superiore a 18 19

11 102 (uomo) e 88 (donna). Nella maggioranza dei casi, il modo migliore per dimagrire consiste nell evitare cibi ad alto contenuto calorico e nel mangiare con moderazione, seguendo il più possibile una dieta equilibrata (meglio se sotto controllo medico) E inoltre indispensabile svolgere un attività fisica regolare sia di tipo sportivo che non strutturata, camminando di più o facendo le scale a piedi. Mangia sano Un alimentazione sana ed equilibrata è particolarmente importante per il soggetto diabetico in quanto permette di controllare la glicemia, il peso corporeo e la lipidemia (grassi nel sangue) sia di prevenire le complicanze legate alla nutrizione. Alimenti da preferire: - Grassi tutti i grassi devono essere limitati - Carni carni bianche, manzo magro, prosciutto, bresaola - Dolci/Dolcificanti aspartame, saccarina, liquirizia - Prod. Caseari e uova latte parzialmente scremato, yogurt magro, ricotta - Pesce tutti i tipi di pesce bollito o al forno, tonno naturale - Frutta,verdura,legumi tutti i tipi di verdura sia fresca che congela ta, minestrone - Cereali pasta, riso, orzo - Bevande tè, caffè - Acqua 1,5-2 litri al giorno - Vino 1-2 bicchieri al giorno - Sale 6 grammi al giorno (1 cucchiaino) 20 21

12 Si ringraziano: Ospedale SS Benvenuto e Rocco Osimo Loreto 22 23

13 15 aprile 2010 h 17,00 Teatrino di Palazzo Campana Osimo via Pompeiana Seminario Il diabete e le patologie correlate Relatori: prof. Ivano Testa Primario Centro Antidiabetico INRCA di Ancona dr. Francesco Pellegrini Primario di Medicina generale Ospedale SS Benvenuto e Rocco Osimo Loreto Ospedale SS Benvenuto e Rocco Osimo Segreteria organizzativa: ANCONA via Fioretti 2/a Marta Pesaresi Burattini fax

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