Investire nel futuro dell Europa. La coesione economica, sociale e territoriale dei 28 Paesi Membri dell UE

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1 Investire nel futuro dell Europa La coesione economica, sociale e territoriale dei 28 Paesi Membri dell UE

2 Agenda - Indice La V Relazione sulla coesione economica, sociale e territoriale (2010): le disparità economiche regionali Strategia della Ripresa Europa 2020: Crescita intelligente, inclusiva, ecologica Le programmazioni nazionali e regionali: per imprese e cittadini Smart specialization Strategy

3 V Relazione sulla Coesione (Barca) L Europa deve uscire da una profonda crisi e ridurre: la disoccupazione e la povertà e nel contempo realizzare la transizione verso un'economia caratterizzata da basse emissioni di carbonio. Un obiettivo così ambizioso richiede che s'intervenga rapidamente in numerosi campi, ed è per questo motivo che il Consiglio europeo ha adottato la strategia Europa 2020

4 Politica di coesione economica e sociale UE (post 2013) E finalizzata a promuovere uno sviluppo equilibrato delle Comunità riducendo le disuguaglianze Tra i 28 Stati membri Composti da 272 regioni(nuts 2) dell UE Abitati (stima ONU luglio 2013) da ,753 milioni di persone (America ,805 milioni )

5 La politica di coesione Dal 2007 al 2013

6 Base giuridica (1) Art. 2 del Trattato CE: La Comunità ha il compito di promuovere uno sviluppo armonioso, equilibrato e sostenibile dell insieme della Comunità e la coesione economica e sociale e la solidarietà degli Stati Membri Considerando T.F.UE SOLLECITI di rafforzare l'unità delle loro economie e di assicurarne lo sviluppo armonioso riducendo le disparità fra le differenti regioni e il ritardo di quelle meno favorite

7 Base giuridica (2) Art. 158 del Trattato CE: La Comunità mira a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni ed il ritardo delle regioni meno favorite o insulari, comprese le zone rurali Articolo 174 TFUE (ex articolo 158 del TCE) Per promuovere uno sviluppo armonioso dell'insieme dell'unione, questa sviluppa e prosegue la propria azione intesa a realizzare il rafforzamento della sua coesione economica, sociale e territoriale.

8 Trattato del Funzionamento UE In particolare l'unione mira a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni ed il ritardo delle regioni meno favorite. Tra le regioni interessate, un'attenzione particolare è rivolta alle zone rurali, alle zone interessate da transizione industriale e alle regioni che presentano gravi e permanenti svantaggi naturali o demo- grafici, quali le regioni più settentrionali con bassissima densità demografica e le regioni insulari, transfrontaliere e di montagna.

9 Obiettivo Convergenza Periodo 2007 al 2013

10 Obiettivo Convergenza L obiettivo «Convergenza» tende a migliorare le condizioni per la crescita e l occupazione nelle regioni in ritardo di sviluppo. Esso si concentra in particolare su: innovazione e la società della conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali miglioramento della qualità dell ambiente e l efficienza amministrativa.

11 Obiettivo Competitività regionale e occupazione Dal 2007 al 2013

12 Obiettivo Competitività regionale e occupazione Mira a rafforzare la competitività e le attrattive delle regioni nonché l occupazione, anticipando i cambiamenti economici e sociali

13 Cooperazione transfrontaliera (FESR) Dal 2007 al 2013

14 Obiettivo Cooperazione territoriale europea Tende a promuovere soluzioni comuni destinate ad autorità di paesi diversi nei seguenti ambiti: sviluppo urbano, rurale e costiero; sviluppo delle relazioni economiche e collegamento in rete delle piccole e medie imprese (PMI) La cooperazione è incentrata sulla ricerca, lo sviluppo, la società dell informazione, la tutela dell ambiente, la prevenzione dei rischi e la gestione integrata delle risorse idriche

15 Ripartizione risorse finanziarie per obiettivo

16 Ripartizione risorse finanziarie per stato membro

17 Strategie di ripresa Europa 2020 Ciclo di programmazione

18 Strategia di ripresa, Europa 2020 La Commissione valuta i progressi dell Italia verso UE 2020 : diversi studi hanno dimostrato che un paese che investe sull innovazione, CRESCE Ø Crescita intelligente (innovazione, ricerca e competitività) Ø Crescita inclusiva ( occupazione e povertà) Ø Crescita sostenibile ( riduzione inquinamento; attenzione al cambiamento climatico; mobilità intelligente)

19 Proposta di Bilancio

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21 Bilancio della Politica di Coesione post 2013

22 Position Paper per l Italia (1) La crisi finanziaria globale ha esacerbato le debolezze strutturali che avevano già notevolmente frenato la crescita economica in Italia nel decennio precedente. Nel periodo , la crescita reale annua del PIL italiano è stata madiamente pari all' 1,5%, cioè di circa tre quarti di punto percentuale al di sotto della crescita dell'area Euro. Il debole trend italiano è riconducibile principalmente alla persistente debolezza della crescita produttiva (frenata dall assenza d innovazione), al conteso ambientale sfavorevole alle imprese e al capitale umano sottoutilizzato.

23 Position Paper (2) La crisi globale ha prodotto una forte contrazione del PIL reale in Italia pari a circa 7 punti percentuali tra il primo trimestre del 2008 e il secondo trimestre del Secondo le previsioni dei Servizi della Commissione dell autunno 2012, si registrerà un ulteriore contrazione del PIL reale pari a 2,3% nel 2012 e a 0,5% nel L aggiornamento, nel settembre 2012, del Documento di Programmazione Economico Finanziaria (DPEF) conferma tali prospettive di deterioramento e prevede una contrazione del PIL reale pari a 2,4% nel 2012 e a 0,2% nel 2013

24 3 categorie di regioni PIL/pro-capite* < 75% 75-90% > 90% della media UE PIL/ pro-capite* *index EU27=100 24

25 Cosa misura la crescita? Il PIL

26 Inoltre per la distribuzione finanziaria Indice di dimensione: si mantengono gli stessi pesi (70% popolazione e 30% superficie), aggiornando i dati della popolazione regionale (ricostruzione intercensuaria della popolazione residente, anno di riferimento 2012) e della superficie (anno 2011). Indice di svantaggio: media ponderata di cinque indicatori, che riflettono quattro dimensioni: prodotto (difficoltà/potenzialità a crescere), lavoro (difficoltà nel mercato del lavoro, in particolare per i giovani e per le donne), diritti di cittadinanza (carenze nella disponibilità di servizi essenziali diffusi e di qualità, in particolare l istruzione), inclusione sociale. TUTTI GLI INDICATORI PER LA COSTRUZIONE DEGLI INDICI SONO NORMALIZZATI RISPETTO ALLA MEDIA DELL AREA

27 Indice di svantaggio: media ponderata di cinque indicatori (variabili normalizzate rispetto alla media dell area): ü reciproco del PIL pro-capite (valori concatenati, anno di riferimento 2005; media ), con peso che del 25 per cento; ü reciproco del tasso di occupazione femminile (media ), con peso del 20 per cento; ü quota di persone tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non frequentano alcun corso di istruzione o formazione, NEET (media ), con peso 20 per cento; ü percentuale della popolazione in età anni che abbandona prematuramente gli studi (media ), peso del 10 per cento; ü percentuale delle famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà relativa (media ), con peso del 25 per cento.

28 La distribuzione delle risorse finanziarie

29 Riparto delle risorse comunitarie : Assegnazione risorse

30 Cosa è finanziabile : Concentrazione tematica

31 Rafforzare l approccio strategico: 11 obiettivi tematici (1/2) FESR 1. Ricerca, sviluppo tecnologico ed Innovazione 2. Tecnologie della comunicazione e dell informazione 3. Competitività delle PMI 4. Transizione verso un economia a basse emissioni di carbonio 5. Adattamento al cambiamento climatico e prevenzione e gestione dei rischi 6. Tutela dell ambiente e uso efficiente delle risorse 7. Trasporti sostenibili e rimozione delle strozzature nelle principali infrastrutture di rete

32 Rafforzare l approccio strategico: 11 obiettivi tematici (2/2) FSE 8.Occupazione e sostegno alla mobilità del lavoro 9. Inclusione sociale e lotta alla povertà 10. Educazione, competenze e life-long learning 11. Capacity Building istituzionale ed amministrazioni pubbliche efficienti

33 Obiettivi Europa 2020 e Fuding priority Quali le azioni da mettere in campo dalle politiche ue, nazionali e regionali

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44 Grazie per l attenzione patrizia.minardi@regione.basilicata.it