UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO

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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO Dipartimento di Studi Umanistici Corso di Laurea Magistrale in Lingue e Letterature Moderne Insegnamento di Marketing del Territorio Corso di Laurea Magistrale in Filologia Moderna Insegnamento di Geografia Umana Dispensa n. 8 LA POLITICA REGIONE EUROPEA Prof. Mariagiovanna Riitano a.a 2018/2019

2 DALLA POLITICA REGIONALE ALLA POLITICA DI COESIONE La Politica regionale europea, avviata nel 1972, fu finalizzata, fin dall inizio, a sanare i divari esistenti fra le regioni europee. Attualmente la Politica regionale (definita dal 2007 Politica di coesione) mira a: aiutare ciascuna regione a realizzare le proprie potenzialità; migliorare la competitività e l'occupazione a livello regionale investendo nei settori con un elevato potenziale di crescita; innalzare il tenore di vita dei paesi che hanno aderito alla UE dal 2004, allineandolo alla media europea. L obiettivo è quello di integrare il programma della UE per la crescita e l'occupazione attraverso le seguenti misure: aiutare i paesi e le regioni ad attirare investimenti migliorando l'accessibilità, fornendo servizi di qualità e tutelando il patrimonio ambientale; promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità e l'economia della conoscenza attraverso lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione; creare nuovi e migliori posti di lavoro aumentando il tasso di occupazione ed accrescendo gli investimenti a favore della formazione del capitale umano. La Politica regionale, a partire dal 1989, è stata attuata attraverso un susseguirsi di programmazioni quinquennali finalizzate al raggiungimento di obiettivi prioritari. Gli strumenti finanziari utilizzati sono stati, fin dall inizio, i Fondi strutturali. PROGRAMMAZIONE La prima programmazione si è avvalsa di tre Fondi strutturali: - il Fondo sociale europeo (FSE), creato nel 58 e finalizzato alla promozione dell occupazione e della formazione professionale; - il Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (FEOGA), istituito nel 64 come sostegno all agricoltura comunitaria; - il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), creato nel 75, allo scopo di sanare gli squilibri esistenti nella Comunità. La Politica regionale si è posta cinque obiettivi prioritari: - Obiettivo 1: promuove il riassetto delle regioni in ritardo dal punto di vista dello sviluppo economico, ossia di quelle regioni con un Pil pro-capite inferiore al 75% della media comunitaria. Es: Grecia, Irlanda, Portogallo - Obiettivo 2: promuove la riconversione economica di regioni, o parti di esse, che attraversano una fase di crisi e di declino industriale. Es: regioni la cui attività in passato si basava sulla siderurgia, settore entrato in forte crisi. - Obiettivo 3: promuove la lotta alla disoccupazione di lungo periodo e sostegno all inserimento delle nuove generazioni nel mondo lavorativo. - Obiettivo 4: promuove la riqualificazione professionale, allo scopo di aggiornare i lavoratori sulle nuove

3 tecnologie e sui cambiamenti intervenuti in ambito produttivo. - Obiettivo 5: promuove l adeguamento delle strutture produttive (nei vari settori) e lo sviluppo delle aree rurali. PROGRAMMAZIONE Come conseguenza dell entrata di nuovi paesi nella UE (1995 Austria, Finlandia e Svezia) e in vista di ulteriori adesioni, ai tre fondi strutturali utilizzati nella precedente programmazione ne venne aggiunto un altro: - lo SFOP (Sostegno finanziario di orientamento alla pesca), con funzioni nel settore della pesca e dell acquacoltura analoghe a quelle svolte nel settore agricolo dal FEOGA. In questo periodo venne introdotto un nuovo strumento di programmazione: - il Fondo di coesione (Fc), che operava esclusivamente a livello regionale ed aveva l obiettivo di promuovere l armonizzazione tra le regioni europee. Infine, la nuova programmazione aggiunse ai cinque obiettivi prima descritti l obiettivo 6 finalizzaton a promuovere interventi a favore delle regioni nordiche della Svezia e della Finlandia, caratterizzate da debole densità demografica. PROGRAMMAZIONE Il nuovo documento di programmazione, influenzato dalla prospettiva di adesione dei Paesi dell Est, introdusse un ulteriore Fondo strutturale, l Ispa Strumento strutturale di preadesione. Esso aveva lo scopo di sostenere il processo di convergenza economica dei Paesi candidati all adesione, con interventi rivolti principalmente ai settori delle reti di trasporto e delle infrastrutture ambientali. Per migliorare l efficienza degli interventi, i 6 obiettivi individuati in precedenza vennero ridotti a tre: - Obiettivo 1: (accorpa gli obiettivi 1 e 6) finalizzato ad aiutare le regioni in ritardo di sviluppo presenti in molti Paesi membri, per lo più in zone periferiche (TERRITORIALE). Fondi strutturali FESR, FSE, FC. - Obiettivo 2: (accorpa gli obiettivi 2 e 3) finalizzato a sostenere l occupazione e la crescita economica (TERRITORIALE). Fondi strutturali FESR, FSE. - Obiettivo 3: (accorpa gli obiettivi 4 e 5) finalizzato a sostenere l istruzione e la formazione per aiutare le popolazioni ad adattarsi ai cambiamenti in atto nel mondo del lavoro (TEMATICO). Fondo strutturale FC. PROGRAMMAZIONE (La Politica regionale diventa Politica di coesione) I Fondi strutturali per il periodo vennero ridotti a tre: - il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) infrastrutture generali, innovazione e investimenti; - il Fondo sociale europeo (FSE) progetti di formazione professionale, altri tipi di sostegno

4 all'occupazione e programmi per la creazione di posti di lavoro; - il Fondo di coesione progetti ambientali e per le infrastrutture dei trasporti e sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili; questi finanziamenti furono riservati ai paesi il cui tenore di vita era inferiore al 90% della media dell'ue (i 12 membri più recenti oltre a Portogallo, Grecia e Spagna). Nel periodo la Politica di coesione fu focalizzata su tre obiettivi principali: - Convergenza: Fondi strutturali FESR, FSE, FC - Competitività regionale e occupazione: Fondi strutturali FESR, FSE - Cooperazione territoriale europea: Fondi strutturali FESR Obiettivo 1 Convergenza solidarietà tra le regioni Sono ammissibili all obiettivo "Convergenza" le regioni di livello NUTS 2 con un PIL (prodotto interno lordo) pro capite inferiore al 75% della media comunitaria. Obiettivo 2 Competitività regionale e occupazione Tutte le regioni che non sono interessate dall Obiettivo "Convergenza" o dal sostegno transitorio (regioni di livello NUTS 1 o NUTS 2 a seconda degli Stati membri) possono fruire dell obiettivo Competitività e Occupazion.

5 Obiettivo 3 Cooperazione territoriale europea Cooperazione transfrontaliera: interessa le regioni di livello NUTS 3 situate lungo tutte le frontiere terrestri interne e talune frontiere terrestri esterne, nonché tutte le regioni di livello NUTS 3 lungo le frontiere marittime separate da una distanza massima di 150 km. A tale proposito si rimanda all elenco delle regioni contenuto nella decisione della Commissione del 31 ottobre 2006 Cooperazione transnazionale: l elenco delle regioni ammissibili è stato approvato dalla Commissione nella decisione del 31 ottobre 2006 Cooperazione interregionale: sono ammissibili tutte le regioni d Europa PROGRAMMAZIONE L adozione degli accordi e dei programmi di partenariato dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei (fondi SIE) costituisce un importante progresso nell ambito del sostegno dell Unione alla strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva (la strategia Europa 2020). Stanziando oltre 450 miliardi di EUR, i nuovi programmi consentiranno a Stati membri e regioni di utilizzare appieno il proprio potenziale per conseguire questo triplice obiettivo, garantendo al contempo un valido contributo alle finalità specifiche di ciascun fondo SIE; in particolare, agli obiettivi di coesione economica, sociale e territoriale, allo sviluppo sostenibile delle aree rurali e marittime e alla gestione sostenibile delle risorse naturali. Il periodo di programmazione reca con sé una serie di sfide per l Unione europea: favorire una ripresa dalla crisi economica iniziata nel 2018 ma anche affrontare le sfide ambientali e il cambiamento climatico, contrastare i persistenti divari nell istruzione, combattere la povertà e l esclusione sociale. Tali sfide riguardano milioni di cittadini europei.

6 I cinque Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE) sono: il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR); il Fondo sociale europeo (FSE); il Fondo di coesione; il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR); il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP). Esiste un unico gruppo di norme che disciplina i cinque fondi SIE e la finalità di tali norme è stabilire un chiaro collegamento con la strategia Europa 2020 al fine di generare una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nella UE, migliorare il coordinamento, garantire un attuazione coerente e rendere l accesso ai fondi SIE il più diretto possibile per i soggetti che possono usufruirne. L UE si impegna a creare un numero maggiore di posti di lavoro e una società socialmente inclusiva. Tali obiettivi sono al centro della strategia Europa I fondi SIE hanno lo scopo di fornire un supporto al conseguimento di tale strategia, oltre che alle missioni specifiche di ciascun fondo, compresa la coesione economica, sociale e territoriale. Sebbene la missione generale dei fondi SIE sia definita chiaramente nei Trattati, le riforme delle politiche nel periodo derivano dalla strategia Europa Il periodo di programmazione ha introdotto un nuovo quadro legislativo per questi cinque fondi che rientrano nella sfera della politica di coesione, della politica agricola comune e della politica comune della pesca. 1. Politica di coesione Obiettivi: 1. Investimenti in favore della crescita e dell occupazione (Fusione degli obiettivi Convergenza e Competitività regionale e occupazione della Programmazione ) 2. Cooperazione territoriale europea (come nella Programmazione ) Fondi: 1. FESR Fondo europeo di sviluppo regionale (Obiettivo 1 e Obiettivo 3) 2. FSE Fondo sociale europeo (Obiettivo 1) 3. FC Fondo di coesione (Obiettivo 1) 2. Politica agricola comune Obiettivi: 1. Stimolare la competitività del settore agricolo 2. Garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e promuovere azioni per il clima 3. Realizzare uno sviluppo equilibrato delle economie e comunità rurali, compresi la creazione e il mantenimento di posti di lavoro Fondo: 1. FEASR Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale

7 3. Politica comune della pesca Obiettivi: 1. Conseguimento degli obiettivi della riformata politica della pesca comune 2. Supporto all attuazione della politica marittima integrata Fondo: 1. FEAMP Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca FONDI STRUTTURALI E NORMATIVA COMUNITARIA I fondi strutturali costituiscono l architettura finanziaria della UE; sono fondi autonomi rispetto al bilancio comunitario e derivano da finanziamenti indiretti. Tali finanziamenti, infatti, sono resi disponibili dai paesi membri che destinano ognuno annualmente l 1,27% del PIL nazionale e l 1% dell IVA. La normativa comunitaria prevale su quelle nazionali. I provvedimenti legislativi vincolanti previsti dalla normativa comunitaria sono di tre tipi: Regolamenti: provvedimenti vincolanti che si applicano direttamente in tutti gli Stati membri; Decisioni: provvedimenti vincolanti che si rivolgono a singoli stati membri o a singoli gruppi di individui; Direttive: norme quadro che lasciano liberi gli Stati unicamente sulle modalità di attuazione. I provvedimenti legislativi non vincolanti sono le Raccomandazioni e i Pareri che costituiscono unicamente indicazioni di comportamento.

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