IL QUADRO CONOSCITIVO LA PARTE STATUTARIA LA PARTE STRATEGICA
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- Gianfranco Di Martino
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1 1. PIANO STRUTTURALE Il Piano Strutturale costituisce strumento di pianificazione del territorio comunale ai sensi e con le finalità dell'art. 53 della Legge Regionale n. 1/2005; si applica all'intero territorio comunale, e comprende: principi e norme generali obiettivi e strategie della politica urbanistica comunale di lungo periodo criteri e indirizzi per la formazione delle regole urbanistiche Esso costituisce un quadro unitario di riferimento, valido per il medio periodo, dove sono riassunti i dati conoscitivi, le esigenze di tutela, le linee di indirizzo e di coordinamento delle azioni di governo del territorio e gli obiettivi da raggiungere nel rispetto dei principi dello "sviluppo sostenibile". luglio 2007 I contenuti del Piano Strutturale sono: IL QUADRO CONOSCITIVO LA PARTE STATUTARIA LA PARTE STRATEGICA luglio 2007
2 2. QUADRO CONOSCITIVO è composto da studi affidati a esperti esterni, che integrano le ricerche già esistenti in Comune e le elaborazioni dell Ufficio di piano: aspetti fisiografici (geologia, idraulica, morfologia, rischio sismico, vulnerabilità degli acquiferi, ) dati ambientali (inquinamento acustico, atmosferico, elettromagnetico, ) aspetti agronomici e vegetazionali (uso del suolo dal 1823 ad oggi, studio del territorio aperto) aspetti infrastrutturali e trasportistici (viabilità, sistema della mobilità) aspetti economico-produttivi (piano strategico, evoluzione del distretto pratese) aspetti morfologici e sociali (città multietnica e multiculturale, partecipazione) analisi, valutazione e dinamiche socio-demografiche (popolazione, sanità, ) dinamica delle trasformazioni territoriali (valutazione integrata, perequazione urbanistica) struttura degli insediamenti e del territorio (archeologia del territorio, edificato di valore) attività edilizia e ricognizione degli strumenti urbanistici vigenti (capacità residua, piani di settore, vincoli sovraordinati, standard urbanistici) ricognizione delle prescrizioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) e del Piano di Indirizzo Territoriale Regionale (PIT) luglio PARTE STATUTARIA ècomposta da: le risorse che costituiscono la struttura identitaria del territorio comunale, definita attraverso l individuazione dei sistemi e subsistemi territoriali e funzionali le invarianti strutturali i principi di governo del territorio i criteri per l utilizzo delle risorse essenziali la disciplina e la valorizzazione del paesaggio le aeree e gli immobili dichiarati di interesse pubblico luglio 2007
3 4. PARTE STRATEGICA è composta da: gli obiettivi e gli indirizzi per la programmazione del governo del territorio le unità territoriali organiche elementari (UTOE) le dimensioni massime sostenibili degli insediamenti, delle infrastrutture e dei servizi necessari gli interventi di competenza provinciale e regionale i criteri e le prescrizioni per il successivo Regolamento Urbanistico e per tutti gli atti di governo del territorio i criteri per l individuazione delle aree di degrado le misure di salvaguardia la disciplina della valutazione integrata luglio VALUTAZIONE INTEGRATA è il processo che evidenzia, nel corso della formazione degli strumenti della pianificazione territoriale e degli atti di governo del territorio, le coerenze interne ed esterne dei suddetti strumenti e la valutazione degli effetti attesi che ne derivano sul piano ambientale, territoriale, economico, sociale e sulla salute umana considerati nel loro complesso. Il processo è reso esplicito attraverso la partecipazione di soggetti esterni all amministrazione: persone fisiche o giuridiche, associazioni, organizzazioni o gruppi. Il processo di partecipazione avviene sia per la Parte Statutaria, attraverso il contributo alla definizione della struttura identitaria, dei principi, dei valori e delle regole riconosciuti dalla comunità locale, sia per la Parte Strategica, attraverso la condivisione degli indirizzi per il governo del territorio, degli obiettivi delle politiche comunali nei vari settori e delle linee fondamentali per l attuazione programmata degli interventi necessari. A seguito di pareri, segnalazioni, proposte e contributi derivanti dal processo di partecipazione si dovrà procedere all eventuale riformulazione o adeguamento dei principi stabiliti e delle azioni previste. luglio 2007
4 6. AVVIO DEL PROCEDIMENTO è l atto preliminare con cui l Amministrazione Comunale comunica la propria intenzione di elaborare un nuovo strumento di pianificazione o la revisione dello strumento vigente. L atto di avvio del procedimento deve contenere: la definizione degli obiettivi generali e preliminari del piano, le azioni ipotizzate per conseguire tali obiettivi e la previsione degli effetti ambientali e territoriali attesi il quadro conoscitivo di riferimento, l accertamento dello stato delle risorse interessate e le ulteriori ricerche da svolgere l indicazione degli enti e degli organismi pubblici eventualmente tenuti a fornire apporti tecnici e conoscitivi l indicazioni degli enti ed organi pubblici eventualmente competenti all emanazione di pareri, nulla osta o assensi richiesti per l approvazione del piano l indicazione dei termini temporali entro cui devono pervenire gli apporti e gli assensi richiesti luglio 2007 L UFFICIO DI PIANO, costituito appositamente presso gli uffici comunali, si occupa della costruzione del quadro conoscitivo e dell elaborazione di tutti i materiali che compongono il Piano Strutturale. Tutti i materiali sono informatizzati (GIS) per poterli comunicare in maniera completa e facilmente consultabile e per effettuare, una volta approvato il piano, il necessario monitoraggio e il conseguente aggiornamento. Esso costituisce un prezioso archivio di riferimento per tutti i dati che riguardano il territorio e la sua evoluzione nel tempo. luglio 2007
5 REPOSITORY È un archivio informatizzato organizzato e suddiviso in quattro famiglie di dati: 1. indagini conoscitive 2. strumenti di indirizzo 3. piani di settore 4. strumenti urbanistici Per ciascuna di queste famiglie è stata creata una scheda apposita che consente di inserire i dati sintetici e descrittivi in maniera uniforme per tutti gli strumenti appartenenti allo stesso gruppo, facilitando la consultazione, la comprensione dei diversi strumenti e la valutazione comparata delle attività in termini quantitativi, qualitativi, tematici e temporali. luglio 2007 REPOSITORY Lo strumento consente la compilazione e la visualizzazione delle singole schede in report, accessibili da qualunque postazione del comune connessa alla rete dei servizi. luglio 2007
6 Esempio di scheda di una Indagine Conoscitiva: La scheda si compone di dati di individuazione del piano Iter amministrativo note allegati connessi eventuale collegamento alla pagina internet luglio 2007 Esempio di scheda di un Piano di Settore: La scheda si compone di dati di individuazione del piano Iter amministrativo note allegati connessi eventuale collegamento alla pagina internet luglio 2007
7 Esempio di scheda di uno Strumento di Indirizzo: La scheda si compone di dati di individuazione del piano Iter amministrativo note allegati connessi eventuale collegamento alla pagina internet luglio 2007 Esempio di scheda di uno Strumento Urbanistico: La scheda si compone di dati di individuazione del piano dati tecnici (superficie coperta, altezza, volume, ) iter amministrativo iter di realizzazione saldo rispetto al Regolamento Urbanistico al 2001 note allegati connessi Questa famiglia contiene i Piani attuativi sia pubblici che privati, nello specifico i Piani di Recupero, i Piani di Lottizzazione (residenziali e industriali), i Piani di Zona e il Piano di Utilizzo dell Interporto luglio 2007
8 AREE PRODUTTIVE La ricognizione sulle aree produttive, elaborata nell ottobre 2006 a cura del Settore Sviluppo e Governo del Territorio del, consiste nel rilievo, tramite indagine in loco, del valore storico-architettonico e dello stato di utilizzo dei complessi edilizi a destinazione industriale ed artigianale presenti nel territorio comunale. Per la classificazione degli edifici l indagine si basa non solo sul loro valore come oggetti singoli, ma in rapporto al tessuto insediativo in cui sono inseriti. Il lavoro propone una gestione adeguata di questi ambiti e una metodologia di intervento, che salvaguardando quelli di maggior valore permetta una corretta ed efficace riqualificazione. luglio 2007 Tavola della Classificazione degli insediamenti produttivi luglio 2007
9 Tavola dei complessi produttivi di valore e sistema insediativo di riferimento luglio 2007 GLI STANDARD URBANISTICI Questo studio è stato avviato nel giugno 2006 a cura dell Ufficio Urbanistica del ed ha come finalità la raccolta ed organizzazione delle informazioni relative allo stato di attuazione del vigente Piano (Piano Secchi). Nello specifico si occupa di raccogliere ed organizzare le informazioni relative alla quantificazione e localizzazione degli standard urbanistici esistenti nel Territorio Comunale. I dati raccolti all interno del presente studio sono stati suddivisi per tipologia, categoria d uso e loro realizzazione temporale, con la creazione delle seguenti 3 soglie - esistenti al 31/12/1994; - realizzati tra il 01/01/1995 ed il 31/12/2005; - in progetto al 01/01/2006. luglio 2007
10 UTOE 11 Stato di attuazione degli standard urbanistici VERDE PUBBLICO luglio 2007 UTOE 11 Stato di attuazione degli standard urbanistici PARCHEGGI ED AREE PAVIMENTATE luglio 2007
11 UTOE 11 Stato di attuazione degli standard urbanistici SERVIZI DI INTERESSE GENERALE, SCUOLE E IMPIANTI SPORTIVI luglio 2007 TABELLE RIASSUNTIVE luglio 2007
12 TABELLE RIASSUNTIVE luglio 2007 I SERVIZI E LE ATTREZZATURE: primi elementi di una indagine conoscitiva sui servizi scolastici e sportivi Il lavoro, condotto dall Ufficio di Piano, consta nella ricognizione ed integrazione di informazioni derivanti da più fonti: 1_ Studio di fattibilità per la riorganizzazione del sistema strutturale del servizio scolastico condotto dal, l Assessorato alla Pubblica Istruzione (Responsabile: M. Nutini, P. Bartalini) Dipartimento Tecnologie dell Architettura e Design (Comitato Scientifico: V.Bentivegna, R. Del Nord) 2_ Schede di rilevazione degli edifici scolastici Adeguamento all Anagrafe Nazionale Edilizia Scolastica Regione Toscana condotto da Società ASEL per conto della Provincia di Prato 3_ Estrapolazione dei plessi scolastici dal lavoro sugli standards urbanistici condotto dagli uffici comunali del settore Governo del Territorio 4_ Edilizia scolastica di proprietà comunale considerata patrimonio condotto da URBAN 5_ Elenco degli immobili destinati all Istruzione Pubblica condotto dal luglio 2007
13 Scheda tipo degli Edifici Scolastici L ufficio di piano, dopo aver fatto una ricognizione sullo stato di fatto e sulla natura dei dati a disposizione, ha creato un unico file digitale che racchiude nel dato geometrico tutte le informazioni derivanti dalle varie fonti implementabile con nuovi dati. luglio 2007 Alle schede prodotte è stato associato un numero identificativo del plesso scolastico: lo stesso numero si trova nella parte geometrica-spaziale. Estratto di mappa Legenda Geometrie derivanti dal lavoro sugli Standards Urbanistici Informazioni a seguito dei rilievi di UdP (marzo-giugno 2007) Plesso scolastico e relative pertinenze Ex edificio scolastico, oggi in disuso Edificio scolastico in costruzione Edificio di proprietà pubblica ad uso non scolastico Aree scolastiche di progetto da RU (non ancora realizzate) Scuola con palestra in fase di completamento luglio 2007
14 Scheda tipo degli Impianti Sportivi L ufficio di piano, in modo del tutto analogo, sta predisponendo la schedatura informatizzata degli impianti sportivi presenti sul territorio comunale a cui seguirà una ricognizione sullo stato di fatto e sulla natura dei dati a disposizione. luglio 2007 LA CAPACITÀ RESIDUA Il lavoro, concluso dall Ufficio di Piano nel maggio 2007, analizza le dinamiche di gestione e di trasformazione del territorio dal 2001 ad oggi tramite l attuazione degli interventi edilizi previsti dal Piano Strutturale (1998) e dal Regolamento Urbanistico (2001). Il lavoro è stato impostato secondo le seguenti operazioni: una ricostruzione della capacità edificatoria (in particolar modo per quanto riguarda la residenza); il conteggio, il monitoraggio e il saldo sia degli interventi diretti sia di quelli relativi agli strumenti attuativi (PdZ, PdR, PdL), e ai Progetti Norma previsti dal Regolamento Urbanistico; il calcolo del saldo sulla base delle quantità realizzate, comprensive della Ristrutturazione, è stato restituito nelle tabelle di sintesi riferite a ciascuna UTOE, allegate alla parte cartografica. Il risultato fornisce un quadro delle trasformazioni approssimato, in termini quantitativi, quanto più possibile alla realtà. Tuttavia esistono alcuni campi di indagine per i quali l individuazione di una cifra corrispondente alla reale quantità spesa, non è calcolabile. Questo accade prevalentemente per le aree in cui il RU prevede come modalità di intervento, quella della ristrutturazione. luglio 2007
15 Tavola dello Stato di Attuazione degli Strumenti Urbanistici luglio 2007 Tavola della Localizzazione delle trasformazioni luglio 2007
16 Tavola delle Trasformazioni delle aree produttive luglio 2007 SCHEDE RIASSUNTIVE luglio 2007
17 SCHEDE RIASSUNTIVE luglio 2007 Catasto Generale Toscano luglio 2007
18 Catasto Generale Toscano Il Catasto Generale Toscano è rimasto in vigore ed in uso fino almeno alla fine degli anni 50 del XX secolo. Nato come catasto "promiscuo" (contenente cioè sia terreni che fabbricati), ha mantenuto questa caratteristica originaria fino al 1870 circa: dopo questa data, a seguito dell'istituzione, a livello nazionale, di un catasto edilizio urbano, furono da esso scorporati tutti i fabbricati (ad eccezione dei soli fabbricati rurali), per inserirli nei nuovi registri urbani. Le mappe originali del catasto storico ( Leopoldino ), conservate all Archivio di Stato di Firenze ed elaborate nell ambito del Progetto Castore della Regione Toscana, sono state fornite in formato digitale e vengono utilizzate dall Ufficio di Piano come base per la digitalizzazione delle geometrie e per la conseguente restituzione dell uso del suolo al luglio 2007 Percorso di analisi e di interpretazione del Catasto Interpretazione dei dati e dei segni del Catasto Generale Toscano di Terraferma; Ricostruzione dell assetto del territorio (geometrie e uso del suolo) sulla base delle informazioni tratte dalle tavole indicative del catasto e dall interpretazione delle mappe; luglio 2007
19 Ricerche di archivio per la digitalizzazione delle tavole indicative del Catasto Generale Toscano di Terraferma; Reperimento e conversione dei dati sistematizzati nell ambito del Progetto CASTORE messo a disposizione dalla Regione Toscana; Definizione delle specifiche tecniche per la digitalizzazione delle geometrie catastali (cfr. piccolo prontuario); Digitalizzazione delle tavole indicative; Digitalizzazione delle mappe storiche; Periodizzazione della struttura insediativa e territoriale alle diverse soglie (1954 anni 70 fine anni 90 stato attuale) Elaborazione delle carte dell uso del suolo a diverse soglie ( attuale) Elaborazione dei dati per la ricostruzione delle dinamiche di trasformazione dell uso del suolo; Carta del patrimonio urbano/territoriale (scala 1: 10000) luglio 2007 Quadro d insieme delle mappe Le mappe, redatte in scala 1:2.500, contengono la raffigurazione del territorio con la suddivisione in particelle e per ogni singola particella il relativo numero identificativo luglio 2007
20 Per scoprire a cosa corrisponda al numero identificativo di ogni singola particella, si deve ricorrere alle Tavole Indicative, risalenti al tempo dell'impianto (1834-'35). Queste fanno riferimento alle singole sezioni catastali in cui è diviso il territorio. All interno delle tavole indicative sono contenuti i seguenti elementi, procedendo con ordine dalla prima colonna di sinistra: Numero dell appezzamento Numero dell articolo di stima Numero della carta del campione Generalità del proprietario Specie di proprietà Superficie della particella luglio 2007 I dati contenuti nelle Tavole Indicative vengono trascritti in un database e successivamente associati alla parte geometrica: con questa metodologia è possibile ricostruire l uso del suolo al con un dettaglio in scala 1: luglio 2007
21 Foto aerea del volo GAI luglio 2007 Particolare della foto aerea del 1954 luglio 2007
22 Sovrapposizione della trama del catasto leopoldino luglio 2007
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