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1 a solid narne in fluids Line Il sistema wellpoint e il drenaggio dei terreni The wellpaint svstem and graund dewatering divisione edilizia construction division I

2 Premessa metodologica La progettazione e l esecuzione di quelle opere di ingegneria civile nelle quali è prevista la realizzazione di scavi in presenza di falda acquifera, pongono problemi che coinvolgono aspetti relativi alla struttura, alle procedure di costruzione ed ai costi realizzativi dell opera stessa. Per queste ragioni, l abbattimento e il controllo del livello di falda possono talora rappresentare la questione più importante e complessa da affrontare e da risolvere. Una approfondita campagna geognostica preliminare, volta a definire con precisione le condizioni idrogeologiche dell area interessata dai lavori di scavo, è il presupposto fondamentale per la scelta e il corretto dimensionamento di un qualsiasi sistema di drenaggio, sia temporaneo che permanente. Infatti, sia una superficiale valutazione dell intervento da effettuarsi che la mancanza di indagini geognostiche complete, inducono talvolta a scelte operative empiriche dall esito incerto. In talune situazioni è il modesto valore globale dell opera da realizzare che porta a ritenere ingiustificata la spesa destinata allo studio idrogeologico dell area interessata dai lavori. Poichè riteniamo che ogni intervento di successo debba coniugare le conoscenze teoriche con l esperienza pratica maturata sul campo, abbiamo suddiviso questo volume in due sezioni distinte. La prima sezione è dedicata agli aspetti teorici del drenaggio con l esame dei principali parametri fisici ed idraulici dei terreni. Sono state inoltre riportate le formule più note tra quelle utilizzate per la soluzione dei problemi di abbassamento del livello di falda con pozzi ed impianti wellpoint. Nell applicazione delle formule non deve essere dimenticato che le condizioni ideali di omogeneità e di isotropia dei terreni sono raramente riscontrabili in natura. I valori ottenuti dal calcolo non rappresentano quindi che stime anche se la conoscenza di tali formule risulta utile per correlare tra loro le diverse unità idrogeologiche. La seconda parte del lavoro approfondisce gli aspetti pratici, elencando e descrivendo le tecniche di drenaggio più diffuse, i loro principi di funzionamento e i diversi campi di applicazione. Ci auguriamo quindi di aver fornito, a chiunque affronti nel corso della propria esperienza professionale il tema relativo al drenaggio delle acque di falda, uno strumento di consultazione semplice e completo. dott. Andrea Ivis Varisco Pompe

3 I terreni Iterreni rappresentano il risultato di processi di alterazione fisica, chimica, organica e di disintegrazione meccanica delle rocce. Nella loro configurazione attuale sono il risultato di un ciclo di complesse vicissitudini che comprende una fase di formazione, una di trasporto (ad opera di agenti quali acqua, vento, ghiaccio, forza di gravità) e una di deposizione. Si tratta di sistemi multifase, costituiti cioé da particelle minerali con vuoti interstiziali riempiti da fluidi (acqua, aria o gas diversi). Con riferimento ad un elemento di terreno, possono essere definite le seguenti grandezze e le relazioni tra le diverse fasi: Volume totale V Rappresenta la somma dei volumi delle singole fasi. V = V g + V w + V s Porosità n Rappresenta il rapporto tra il volume totale dei vuoti (V v = V g + V w ) e il volume totale. n = V v 100 (%) V Porosità efficace m e Nei terreni saturi d acqua, i vuoti contengono un volume V r di acqua di ritenuta ed un volume V e di acqua libera. Poiché nella pratica è l acqua libera che interessa, è importante conoscere il valore della porosità efficace. m e = Ve = V v - V r V V Nel campo del drenaggio per gravità si usa il parametro S y, potenzialità specifica che, numericamente, equivale alla porosità efficace. Grado di saturazione S s Rappresenta il rapporto tra il volume occupato dall'acqua e il volume dei vuoti. Gas Acqua Sezione schematica di un elemento di terreno. V V g V w V s GAS ACQUA PARTICELLE Fasi costituenti un elemento di terreno. % Argilla e Limo Argilla limosa Limo argilloso Sabbia fine Sabbia fine Sabbia media Sabbia media Porosità efficace Sabbia grossa Sabbia e Ghiaia Ghiaia fine Porosità Ghiaia media Ghiaia media W w W s Ghiaia grossa Particelle solide 1/16 1/8 1/4 1/ mm Raffronto tra la porosità e la porosità efficace nei diversi tipi di terreno. W Ghiaia grossa Ciottoli

4 I terreni S s = V w 100 (%) della parte solida. V v w = W w 100 (%) S s = 100 % terreno saturo S s = 0 % terreno asciutto W s Peso dell unità di volume Indice dei vuoti e E il rapporto tra il volume dei vuoti e la fase solida. e = V v V s Contenuto d acqua w E il rapporto tra il peso dell acqua e quello = W V Peso dell unità di volume secco del terreno d d = W s V Terreno n (%) e w (%) d (kn/m 3 ) (kn/m 3 ) Ghiaia Sabbia Limo Argilla tenera Argilla compatta Torba Valori orientativi delle grandezze sopra citate n, e, w, d, riferiti ai diversi tipi di terreno. (da: Geotecnica - Renato Cancellotta - ed. Zanichelli) Analisi granulometrica Le dimensioni e la forma dei grani (sferica, arrotondata, angolare, piatta) che costituiscono il terreno influenzano direttamente le proprietà meccaniche ed idrauliche degli stessi. L'importanza di conoscere le dimensioni delle particelle deriva dal fatto che, nel caso dei terreni a grana grossa, il comportamento del materiale può essere correlato a tale informazione. Ad esempio, nella progettazione, le caratteristiche di permeabilità, i fenomeni di capillarità, l'angolo di resistenza al taglio spesso sono correlati alla granulometria del terreno. Il comportamento dei terreni a grana fine dipende invece in maggior misura dal tipo di minerale e dalla storia geologica, ed è correlato ai limiti di Atterberg. L'analisi granulometrica viene eseguita in laboratorio e serve a determinare: - le dimensioni delle particelle che compongono un campione di terreno; - eventuali percentuali in peso delle varie frazioni che rientrano entro limiti prefissati.

5 I terreni Per ottenere le diverse frazioni granulometriche vengono utilizzati dei setacci con caratteristiche standard. L analisi granulometrica è limitata alla frazione grossolana del terreno, cioè alla percentuale trattenuta dal setaccio 200 (dimensione delle particelle > 0,074 mm). Per il passante al setaccio 200 si ricorre all analisi per sedimentazione (aerometria). I risultati vengono diagrammati in scala semi logaritmica, riportando in ascisse il diametro delle particelle e in ordinate la percentuale in peso delle particelle con diametro inferiore. PASSANTE % ARGILLA LIMO SABBIA GHIAIA 0,002 0, ,001 0,01 0, mm SEDIMENTAZIONE VAGLIATURA 1 Diagramma semilogaritmico della granulometria secondo la classifica AGI. Curve caratteristiche di alcuni terreni. (da: Geotecnica e Tecnica delle Fondazioni - Carlo Cestelli Guidi - ed. Hoepli) La pendenza della curva ottenuta con questa rappresentazione rende l idea della uniformità del terreno: quanto più la curva è verticale tanto più omogeneo è il campione esaminato. Generalmente, il grado di uniformità viene caratterizzato mediante un coefficiente detto coefficiente di uniformità: U = D60 D10 Dove: D60 = diametro corrispondente al 60% di passante D10 = diametro corrispondente al 10 % di passante Un terreno è definito omogeneo dal punto di vista granulometrico se U < 2. Se le curve hanno una forma ad S molto distesa (coefficiente di uniformità U elevato), il terreno è eterogeneo e pertanto la sua porosità e la sua conducibilità idraulica, presentano valori bassi; nel caso invece di curva ad S poco distesa (coefficiente di uniformità U basso), il terreno è più omogeneo e la conducibilità idraulica e la porosità possono essere elevate. Va ricordato tuttavia che la porosità e la conducibilità idraulica di un terreno non dipendono solo dal coefficiente di uniformità U ma anche dalla disposizione dei grani e dal loro grado di costipamento.

6 I terreni Sistemi di classificazione L esigenza di identificare e classificare i terreni ha prodotto una serie di sistemi di classificazione, basati su alcune proprietà indice. Di seguito vengono rappresentati alcuni dei sistemi di classificazione più noti, basati sulla granulometria e validi per terreni a grana grossa (sabbie e ghiaie). CLASSIFICHE Clay Silt Sand Fine Medium Coarse Fine Medium Coarse 0,002 0,006 0,02 0,06 0,2 0,6 2 Gravel 60 M.I.T. MASSACHUSETTS INSTITUTE OF TECHNOLOGY Argilla Limo Sabbia Ghiaia A.A.S.H.O. 0,002 0, Argilla Limo Sabbia Ghiaia 0,002 0,02 2 A.G.I. ASSOCIAZIONE GEOTECNICA ITALIANA Argilla Limo Sabbia Ghiaia 0,002 0, C.P Argilla Limo Sabbia Ghiaia Ciottoli blocchi 0,005 0, Sand (S) Gravel (G) Fine Medium Coarse Fine Coarse #200 #40 #10 #4 3/4in 3in 12in Clay (C) or Silt (M) Cobble Boulder COMMISSIONE MAT. STRADALI DEL C.N.R. ASTM / U.S.B.R. UNITED SYSTEM BUREAU OF RECLAMATION Ton Schluff Mo Sand Kies Fina Grossa Fino Grossa Fina Media Grossa Molto Grossa Fina Media Grossa 0,002 0,006 0,02 0,05 0,1 0,2 0, Stein DIN / DEUTSCHEN GESELSCHAFT BODEN MECHANIKDEGEBO Sables Granules Graviers Cailloux Pierres Trés Trés Fins Fins Moy Gros Gros 0, ,004 0,062 0,125 0,25 0, Coll. Argiles Limons Blocs CHAMBRE SYNDACALE DE LA RECHERCHE ET LA PRODU- CTION DE PETROLE DIAMETRI EQUIVALENTI (mm) 0,0001 0,001 0,01 0, DIAMETRI EQUIVALENTI (maglia) /2 1 /2 3 / / Alcuni sistemi di classificazione dei terreni.

7 Le acque sotterranee Tipi di acque nei terreni L acqua contenuta in un terreno può essere classificata in modo diverso a seconda del legame esistente con i granuli di terreno. Acqua di ritenuta E l acqua che aderisce ai grani di terreno, non prendendo parte al ciclo idrologico. Essa comprende: - l acqua pellicolare che aderisce ai grani per adesione e adsorbimento, formando una pellicola che avvolge i singoli grani; il suo contenuto varia proporzionalmente alla superficie specifica dei grani. Può variare dal 40-45% per l argilla all 1-2% per la sabbia. - l acqua igroscopica che viene assorbita dai grani di terreno penetrando nei micropori; il suo contenuto varia proporzionalmente alla superficie specifica dei grani dal 15-18% per la sabbia fine allo 0,2-0,5% per la sabbia grossa. - l acqua capillare che riempie gli interstizi tra i grani e, vincendo la forza di gravità, si innalza al di sopra della superficie freatica. L acqua capillare può essere di tipo continuo, se viene alimentata direttamente dalla falda, o di tipo discontinuo quando, in seguito all abbassamento della superficie freatica, non è più in contatto con la falda. Acqua libera E l acqua che, per effetto della forza di gravità, è in grado di filtrare nel terreno. Si distingue in acqua gravitazionale o vadosa, nella zona non satura, e in acqua di falda, nella zona satura. Ai fini della soluzione dei problemi legati al drenaggio dei terreni, l acqua libera è quella che riveste la maggiore importanza. Rappresentazione schematica dei diversi tipi di acque nei terreni. acqua d infiltrazione acqua capillare acqua d adesione acqua d assorbimento acqua di falda Tutte le acque che si trovano al di sotto della superficie del suolo vengono considerate acque sotterranee mentre quelle che si trovano al di sopra di tale superficie sono considerate acque superficiali. L'acqua sotterranea può essere ricondotta a due differenti zone: - la zona non satura che si trova immediatamente al di sotto della superficie del suolo e contiene sia acqua che aria. Tale zona è, a sua volta, suddivisa in: fascia d'evapotraspirazione (o zona dell'acqua del suolo) in corrispondenza della quale avvengono i fenomeni d'evapotraspirazione; le acque presenti sono quelle di ritenuta (pellicolare e igroscopica).

8 Le acque sotterranee fascia intermedia (o zona di ritenuta) ove, oltre all'acqua di infiltrazione, è presente l'acqua di ritenuta (compresa l'acqua capillare sospesa). frangia capillare (zona a contatto con la falda freatica) che è il risultato dell'attrazione dell'acqua da parte degli elementi solidi dei terreni come a formare una specie di pellicola attorno ai grani. L'acqua tende quindi a risalire entro i vuoti minori. - la zona satura (o zona di saturazione) che rappresenta la falda vera e propria dove il terreno è completamente saturo d'acqua. acque superficiali pozzo laghi - fiumi fascia d'evapotraspirazione acque sotterranee zona non satura zona satura fascia intermedia o zona di ritenuta frangia capillare superficie freatica falda freatica livello acqua Tipi di acque sotterranee.

9 Le acque sotterranee Tipi di falde Le falde sono di diversi tipi a seconda di come avviene il moto dell acqua e la loro alimentazione. La falda freatica è delimitata superficialmente dalla superficie freatica e riceve l'alimentazione direttamente dall'infiltrazione verticale. In corrispondenza alla superficie freatica, l'acqua si trova ad una pressione uguale a quella atmosferica. La falda artesiana si ha quando l'acquifero è confinato all'interno di due strati impermeabili. La pressione dell'acqua all'interno dell'acquifero ha un valore superiore a quello della pressione atmosferica. Se si perfora un pozzo in questo tipo di falda, il livello dell'acqua supererà il tetto della falda raggiungendo una quota che corrisponde alla superficie piezometrica. Questa è una superficie immaginaria, rappresentante la pressione idrostatica dell'acqua nella falda. La falda disperdente si ha quando lo strato di separazione tra le due falde non è perfettamente impermeabile. In questo caso può esservi il passaggio d'acqua da una falda all'altra. La superficie freatica coincide quasi sempre con la superficie piezometrica. piezometro piano campagna FALDA FREATICA superficie freatica piano campagna strato impermeabile superficie freatica superficie piezometrica piano campagna FALDA DISPERDENTE FALDA ARTESIANA strato impermeabile strato semimpermeabile strati impermeabili I principali tipi di falde.

10 Le acque sotterranee Moti di filtrazione e principali parametri idrogeologici Legge di Darcy 0 colonna di sabbia livello costante Q l K h =H Nel 1856 l'ingegnere Darcy condusse alcuni esperimenti sul moto dell'acqua nei mezzi porosi, utilizzando un dispositivo sperimentale come quello schematizzato in figura. La verifica sperimentale portò alla seguente equazione: Q = K A h l Dove: Q = portata (m 3 /s) A = sezione del campione (m 2 ) h = carico idraulico statico sulla sezione inferiore della colonna di sabbia (m) Q Q = K A h l SEZIONE TOTALE volume d'acqua Schema del dispositivo sperimentale di Darcy. (da: Idrogeologia - Gilbert Castany - ed. Dario Flaccovio) linea di corrente carico idraulico costante K = conducibilità idraulica (m/s) l = altezza della colonna di sabbia (m) Questa importante relazione costituisce una base fondamentale per comprendere il movimento dei fluidi attraverso mezzi porosi. Essa dimostra che la quantità d acqua che filtra nell unità di tempo (m 3 /s) attraverso una sezione di terreno (m 2 ), perpendicolare alla direzione verticale di deflusso, è funzione della conducibilità idraulica K (m/s) e della perdita di carico per unità di lunghezza h/l (adimensionale). Poiché il rapporto h/l è definito come gradiente idraulico i, l equazione diventa: Q = K A i La legge di Darcy è valida solo nel caso in cui siano rispettate le seguenti condizioni: - campione di terreno continuo, isotropo, omogeneo; - flusso di tipo laminare dell acqua nel mezzo poroso. Il deflusso laminare è caratterizzato da linee di deflusso continue, rettilinee, aventi tra loro la stessa posizione relativa. Le velocità, costanti e parallele, sono inferiori alla velocità critica, superata la quale il deflusso diventa turbolento. La relazione tra la legge di Darcy e la circolazione dell acqua nel terreno è meglio rappresentata da un dispositivo con deflusso laterale, come quello illustrato nello schema seguente.

11 Le acque sotterranee Q piezometri 1 2 h alla pendenza della superficie piezometrica. I valori dei gradienti idraulici in condizioni naturali sono molto bassi e variano tra 0,001 e 0, h 1 carico idraulico cost K Q = K A (h 1 - h 2 ) l = K A h l L applicazione della legge di Darcy ai terreni può essere ancor meglio rappresentata dallo schema sottostante. Nelle valutazioni pratiche sulle caratteristiche idrogeologiche di un acquifero reale, il gradiente idraulico viene calcolato misurando la differenza di profondità del livello piezometrico all interno di due pozzi di osservazione (uno a monte l altro a valle) lungo una linea di corrente. Tale differenza può essere assimilata l 0 linea di corrente 0 livello geodetico di riferimento Dispositivo sperimentale con deflusso laterale. h 1 pozzi di osservazione 1 2 l superficie piezometrica 0 livello geodetico di riferimento 0 i = h 1 - h 2 l h h 2 Q h 2 (da: Idrogeologia - Gilbert Castany - ed. Dario Flaccovio) Applicazione della legge di Darcy ai terreni. (da: Idrogeologia - Gilbert Castany - ed. Dario Flaccovio) Conducibilità idraulica La conducibilità idraulica è definita come il volume di acqua gravifica (m 3 ) che attraversa nell unità di tempo (s), sotto l effetto di un gradiente idraulico unitario, una sezione unitaria di terreno (m 2 ) ortogonale alla direzione di deflusso, nelle condizioni di validità della legge di Darcy (alla temperatura di 20 C). Ha la dimensione di una velocità e si esprime in m/s. La conducibilità idraulica di un terreno si misura con metodologie diverse, in funzione della granulometria. Per le sabbie uniformi la conducibilità idraulica può essere anche calcolata sulla base delle curve granulometriche mediante la formula semiempirica di Allen Hazen: K (cm/sec) = C d 10 2 (cm) Dove: C = costante di valore compreso tra per le sabbie uniformi e per le sabbie non uniformi o limi-sabbiosi d 10 2 = diametro in corrispondenza al 10% della percentuale di materiale passante nelle curve granulometriche Di seguito è riportata una tabella con i valori della conducibilità idraulica riferiti ai diversi tipi di terreno.

12 Le acque sotterranee k (cm/sec) , Drenaggio Buono Ridotto Praticamente nullo Tipo di terreno Ghiaia pulita Sabbie pulite, misto di ghiaie e sabbie pulite Sabbie molto fini, limo organico ed inorganico, misti di sabbie, limi e argille ecc. Terreno «impermeabile» argille con modificazioni strutturali generate da vegetazione ed alterazione in sito Terreno «impermeabile» argille omogenee al di sotto della coltre d'alterazione atmosferica Determinazione diretta di k Prova diretta nella posizione originale - prova di pompaggio, prova di delicata esecuzione: significativa Prova ad altezza di carico costante, prova di facile esecuzione Determinazione indiretta di k Prova a carico variabile di facile esecuzione: significativa Determinazione dalla curva granulometrica, applicabile soltanto a sabbie e ghiaie pulite in natura Prova a carico variabile di delicata esecuzione: scarsamente significativa Prova a carico variabile: molto scarsamente significativa, di delicata esecuzione Determinazione basata sui risultati della prova di consolidazione, prova di delicata esecuzione: significativa Campo di variabilità della conducibilità idraulica dei terreni. (da: Geotecnica e Tecnica delle Fondazioni- Castelli Guidi - ed. Hoepli) Trasmissività La produttività di un acquifero può essere espressa mediante la trasmissività T (m 2 /s), che indica la portata d'acqua che defluisce per unità di larghezza, attraverso un acquifero, sotto l'effetto di un gradiente idraulico i. La trasmissività T è pari al prodotto della conducibilità idraulica per lo spessore dell'acquifero: T = K H Dove: K = conducibilità idraulica (m/s) H = spessore dell acquifero (m)

13 Le acque sotterranee Raggio di influenza La distanza tra l'asse di un pozzo dal quale sta avvenendo un emungimento di acqua di falda e il punto nel quale si osserva un abbassamento non apprezzabile del livello di falda, viene definito come raggio di influenza R. Tale distanza varia sia in funzione della portata d'acqua emunta dal pozzo sia in funzione della conducibilità idraulica dell'acquifero. Il calcolo del raggio di influenza può essere ottenuto per via teorica, nel caso di moti stazionari, ricorrendo alla formula di Sichardt: R = C (H - h 0 ) K = C s 0 K Dove: C = costante di valore pari a 3000 per i pozzi e variabile tra 1500 e 2000 per i wellpoint K = conducibilità idraulica (m/s) h 0 = spessore della falda all'interno del pozzo (m) H = spessore della falda indisturbata (m) s 0 = abbassamento del livello d acqua in corrispondenza del pozzo o della trincea equivalente. Raggio di influenza. Q R H Nel caso di moti non stazionari, il calcolo del raggio di influenza può essere ottenuto attraverso l'equazione di Theis: R = 10 T t S Dove: T = trasmissività (m 2 /s) t = tempo (s) S = coefficiente di immagazzinamento Anche se il valore reale del raggio di influenza deve essere misurato in sito, le formule sopraindicate possono fornire una stima di tale grandezza. Di seguito, è riportata una tabella che correla il raggio di influenza con la conducibilità idraulica e l abbassamento dell acqua in un pozzo. Abbassamento di falda in metri (S 0 ) 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9, Conducibilità Idraulica (m/s) x x x 10-3 Raggio di influenza (R) in metri Basato su R = 3000 S K Rapporto tra il raggio di influenza, la conducibilità idraulica e l abbassamento del livello di falda di un pozzo. (da: Control of Ground Water for Temporary Works - ed. CIRIA)

14 Campi di impiego Impianto Wellpoint L impianto wellpoint può essere utilizzato con successo quando è necessario procedere all abbassamento e al controllo del livello di falda nei terreni sciolti, permeabili per porosità (limi, sabbie, ghiaie fini). Sono infatti questi tipi di terreno ad essere sede dell acqua interstiziale (o acqua libera) e ad essere quindi interessati dai fenomeni idrodinamici. Per quanto concerne invece le argille, pur avendo queste un elevata porosità (oltre 40%), non sono in grado di rilasciare l acqua in esse contenuta (acqua di adsorbimento), per semplice azione meccanica. Se uno scavo all interno delle argille non rappresenta quindi un problema sul piano delle infiltrazioni, la presenza di strati argillosi alternati a limi o sabbie richiede invece particolari modalità di installazione dei wellpoint. Composizione Nella sua forma più schematica, l'impianto wellpoint è costituito da una serie di micropozzi di diametro variabile (generalmente 1" 1 / 2 o 2") e lunghezza adeguata alle specifiche esigenze, connessi ad una pompa centrifuga autoadescante mediante una serie di collettori, raccordi e giunti di collegamento. Schematizzazione dell impianto wellpoint.

15 Wellpoint con filtro per ghiaia. Wellpoint con filtro per sabbia. Ogni singolo wellpoint è composto da una tubazione chiusa, alla cui estremità inferiore è posizionato un filtro attraverso il quale avviene l emungimento dell acqua dal terreno. La lunghezza e le caratteristiche costruttive dei filtri sono strettamente legate al tipo di terreno nel quale si effettua il pompaggio. Il collettore di aspirazione ha generalmente un diametro di 150 mm; i manicotti flessibili di collegamento, di 50 mm. Questi ultimi sono dotati di spirale in acciaio incorporata, in grado di mantenere la piena sezione del tubo flessibile quando il sistema è in depressione. Per quanto concerne i materiali costruttivi, il collettore è realizzato con tubi di acciaio zincato e raccordi rapidi sferici di collegamento, mentre le tubazioni flessibili possono essere di PVC o di gomma-tela. L impiego di impianti wellpoint installati permanentemente o per lunghi periodi in acque salmastre, può richiedere l uso di collettori e wellpoint realizzati completamente con HDPE. La pompa asservita all impianto (elettropompa o motopompa) è del tipo centrifugo autoadescante, con pompa del vuoto in grado di evacuare, in funzione del modello, una portata d aria compresa tra 90 e 150 m 3 /h. La presenza del depressore sulle pompe per impianti wellpoint, garantisce sia un rapido innesco sia la possibilità di pompare, con flusso continuo, acqua contenente forti percentuali d aria. Gli eventuali ingressi d aria all interno delle tubazioni possono provenire dai punti di raccordo tra collettori, dai manicotti o tubazioni flessibili di collegamento, dai filtri degli stessi wellpoint. Impiegando pompe con depressore, la miscela aria-acqua, prima di raggiungere la girante della pompa, attraversa una vasca (separatore) di grande sezione, rallentando bruscamente la sua velocità di flusso. Motopompa mod. Simple J156-5 con pompa del vuoto.

16 Prestazioni tecniche dei diversi modelli di depressore. Per effetto di ciò l aria, emulsionata con l acqua, per differenza di peso, tende a portarsi verso l alto dove viene aspirata dal depressore. L acqua sale quindi nel serbatoio di separazione fino a raggiungere un livello di bilanciamento. Ottenuto ciò, la pompa si trova a pompare quasi esclusivamente acqua, dal momento che tale livello si trova sopra l asse della girante. Prefiltro Pompa Wellpoint Collettore Scarico Principio di funzionamento Il principio di funzionamento dell impianto wellpoint sfrutta il fatto che il flusso di falda accelera e devia verso un certo numero di micropozzi quando, da questi, aspiri una pompa autoadescante. In seno al terreno di falda si stabilisce così un moto di filtrazione dell acqua, diretto agli stessi micropozzi; moto testimoniato dall abbassamento del livello dinamico della falda in corrispondenza e nell intorno dei micropozzi, rispetto al livello statico della falda indisturbata. In ogni punto la velocità di filtrazione risulta proporzionale Tubi di sollevamento Falda abbassata (secondo la legge di Darcy) alla cadente piezometrica locale. La costante di proporzionalità coincide con la cosiddetta conducibilità idraulica, caratteristica propria di ogni terreno.

17 Come indicato nel disegno esploso sottoriportato, l aria (frecce bianche), aspirata all interno della pompa dalla depressione creata dalla girante in movimento, si emulsiona con il liquido (frecce blu) contenuto nel corpo pompa. P A - P Dove: P A = pressione assoluta (kpa) sulla superficie freatica della falda P = pressione assoluta (kpa) nel generico punto dell impianto Se la pressione sulla superficie freatica eguaglia la pressione barometrica P b, nell espressione soprariportata P A = P b. Nell idraulica tecnica del pompaggio, torna comodo trasformare le pressioni P assolute in corrispondenti altezze di pressione h secondo la relazione h = P/ g, indicando con la massa del volume unitario di liquido (nel caso specifico = kg/m 3 trattandosi di acqua alla temperatura di C) e con g l accelerazione di gravità (pari a ca. 9,807 m/s 2 ). Quindi, con riferimento ad un generico punto X del wellpoint, la depressione, espressa in metri di colonna d acqua sarà pari a: L emulsione aria-liquido viene spinta nella camera d innescamento dove l aria, più leggera, si separa ed esce dal tubo di mandata; il liquido più pesante, ricade e torna in circolazione. L espulsione di tutta l aria inizialmente contenuta nell impianto consente infine alla pompa, ormai adescata e a regime, di realizzarvi le volute depressioni di esercizio (nei limiti ammissibili). In un punto generico dell impianto, la depressione (o il vuoto) sarà pari a: Dove: f 0x = perdite di carico lungo l intero tratto di circuito 0-x nel wellpoint v = velocità della corrente emunta, nel punto X Spesso l altezza cinetica v 2 /2g può essere trascurata.

18 Alla bocca aspirante della pompa, punto 1 (solitamente quello più depresso dell intero impianto), la depressione sarà pari a: d1 = hb - h1 = z A + f 0c + Fc1 + v 1 2 2g Dove: f 0c = perdite di carico della portata q lungo l intero tratto 0-c F c1 = perdite di carico della portata Q lungo il tratto c-1 La depressione d 1 è chiamata altezza di aspirazione vuotometrica. Per una data altezza di pressione minima ammissibile (h 1 )min la depressione nel punto 1 sarà quindi funzione dell altezza barometrica h b. Se questa diminui- sce, per via di un aumento dell altitudine alla quale opera l impianto, corrispondentemente dovrà diminuire il massimo vuoto ammissibile (d 1 )max. Per tale limite massimo si può considerare, indicativamente, una riduzione di 0,3 m c.a. per ogni 300 m di altitudine in più. Per le pompe VARISCO l altezza h 1 può scendere addirittura a 1,6 m c.a.; quindi, al livello del mare (h b = 10,33 m c.a.) esse potrebbero operare fino ad una altezza di aspirazione vuotometrica di 10,33 m - 1,6 m = ~ 8,7 m di colonna d acqua. Tuttavia, in relazione al volume d aria che bisogna estrarre dall impianto, dovuto anche alle inevitabili infiltrazioni dall esterno, è prudente che quest ultima altezza non superi i 6,0 m di colonna d acqua. 3 collettore di aspirazione X d z d 1 C Q 1 2 Q pompa z 3 livello statico della falda wellpoint z A Z z A -z q scavo q P b = P A livello dinamico della falda P b A A 0 punta filtrante Q = q Sezione di un impianto wellpoint.

19 Il pompaggio da ogni singolo wellpoint produce un abbassamento del livello di falda, portando la superficie dell acqua ad assumere la forma di un conoide rovescio (cono d influenza) con l asse in corrispondenza di ogni singolo wellpoint. p.c. WL influenza R, l effetto drenante di ogni singolo wellpoint interferisce con quello dei wellpoint adiacenti. Secondo il principio di sovrapposizione degli effetti, l'abbassamento del livello di falda al centro di un anello di wellpoint è pari alla somma degli abbassamenti prodotti da ogni singolo wellpoint in quel punto specifico. K K 2x10-1 cm/sec. K 3x10-2 cm/sec. linea di punte filtranti collegate ad un collettore livello di falda indisturbato K 10-5 K 10-4 K 1x10-2 cm/sec. K 3x10-3 cm/sec. K 1x10-4 cm/sec. m tubo di sollevamento collettore cono di depressione per un solo pozzo livello di falda iniziale abbassamento di falda per due punte filtranti livello della bocca d'aspirazione della pompa pompa Andamento del conoide di depressione in funzione della conducibilità idraulica dei terreni. tubo di sollevamento 5 6 m max falda abbassata punta filtrante La forma e la geometria del cono d influenza variano al variare della: - portata emunta; - durata del pompaggio (in regime transitorio); - conducibilità idraulica o trasmissività della falda; - potenzialità specifica o porosità efficace (falde freatiche). Proseguendo il pompaggio la sezione di terreno drenata aumenta fino a quando la portata di filtrazione non eguaglia la portata emunta dall'impianto wellpoint. A questo punto il cono di depressione si stabilizza. Quando i wellpoint di un impianto si trovano ad una distanza reciproca inferiore al loro raggio di Sovrapposizione degli effetti drenanti prodotti da due linee di impianto wellpoint. Dimensionamento dell'impianto Il dimensionamento di un impianto wellpoint consiste nella definizione del numero di wellpoint e di pompe da impiegare per l estrazione dal terreno della portata d acqua necessaria ad ottenere l abbassamento di falda richiesto dal progetto. Quanto più precisa è questa valutazione tecnica preliminare, tanto più elevate sono le condizioni di sicurezza per la realizzazione degli scavi di fondazione in condizioni drenate, al più basso costo possibile.

20 Una valutazione superficiale dell'intervento da effettuarsi, unita ad una mancanza di informazioni preliminari sulle caratteristiche idrogeologiche del sito, possono portare a prevedere un numero insufficiente di wellpoint o di pompe, con conseguenti aggravi delle condizioni di lavoro. Senza contare i tempi esecutivi dilatati ed i costi supplementari di realizzazione dell'opera che questi inconvenienti comportano. Lo studio preliminare di un intervento di drenaggio dei terreni, da eseguirsi in sede di progettazione dell opera, dovrebbe comprendere: - verificare la validità del modello idrogeologico teorico (portate emunte ed abbassamenti prodotti); - identificare le migliori modalità di installazione dei wellpoint (infissione diretta, uso di trivella ecc...). 4.Dimensionamento finale dell'impianto con riferimento al numero di wellpoint da impiegare, al loro interasse e alle caratteristiche delle pompe da asservire all'impianto wellpoint. A questo proposito possono risultare utili i diagrammi riportati nella pagina seguente. 1. Raccolta preliminare di tutta la documentazione relativa sia alle caratteristiche costruttive del manufatto da realizzare sia all idrogeologia dell area interessata dai lavori. 2.Esecuzione di un sopralluogo nel quale si verifichino le condizioni logistiche del cantiere. Sarà così possibile definire : - disposizione planimetrica dell'impianto; - distanza dalle pompe dei punti (condotte fognarie, canali, ecc.) per lo scarico delle acque pompate dal terreno; - disposizione delle pompe e disponibilità di potenza adeguata in cantiere; - condizioni al contorno dello scavo, come presenza di edifici, strade ecc... ; - eventuali rapporti tra l acqua di falda e l idrografia superficiale. 3.Definizione di un modello idrogeologico con previsione di massima delle portate da estrarre dai terreni. Esecuzione di una prova di pompaggio preliminare che consenta di:

21 m 5 p Ø 1 1 /4" Ø 1 1 /2" Ø 2" H m Perdita di carico punte 2" 1 1 /4" 1 1 /2"-2" l/min Q Q 0 l/min Rete fine Rete grossa Andamento della portata di wellpoint di differente diametro, in funzione della depressione /2" 2" H m 0 0 Q=l/min Perdite di carico in corrispondenza al filtro, in funzione della depressione e del diverso tipo di rete montata sul filtro. Q 1280 l/min Ø 2" Ø 1 1 /2" Ø 1 1 /4" ,1 0,01 0,01 GHIAIA SABBIA LIMI ARGILLE 76,2 2 0,06 0,002 19,1 6 0,6 0,2 CIOTTOLI Grossa Media Fine Grossa Media Fine Diametro in mm Abbassamento di falda(m) - 15,0-12,0-10,0-8,0-7,0-6,0-5,0-4,0-3,0-2,5-2,0-1,5-1,0-0, ,75-1,00-1,50-2,00-2,50-3,00-4,00-5,00-6,00-7, Sabbia fine Interasse tra wellpoints (m) - 0,50-0,75-1,00-1,50-2,00-2,50-3,00 - Sabbia grossa 0,25 - Ghiaia 0,50 - grossa - - Ghiaia 0,50 - grossa 0,50-1,00 - Ghiaia fine 1,00-2,00 - Ghiaia 2,00 - fine 3,00-4,00 - Sabbia media Sabbia grossa Sabbia media Sabbia fine Punti perno Portata dei wellpoint nei diversi tipi di terreno. Nomogramma per la determinazione dell interasse tra i wellpoint, rispetto all abbassamento di falda e ai diversi tipi di terreno.

22 Modalità di installazione Le modalità di installazione dei wellpoint sono legate alle specifiche condizioni stratigrafiche e proprietà granulometriche dei terreni oggetto degli interventi di drenaggio. Tali condizioni variano sempre, da luogo a luogo, rendendo difficile stabilire una metodologia standard di lavoro valida per tutti gli interventi. Di seguito è elencata una serie rappresentativa di alcune metodologie di installazione, legate alla natura dei terreni interessati dagli interventi di aggottamento. Terreni sabbiosi L'infissione dei wellpoint nel terreno viene eseguita con l'impiego di una motopompa centrifuga autoadescante Jetting (Q max : 1000 litri/min - H max: 70 m) che, attraverso delle manichette flessibili ø 50 mm, invia acqua in pressione verso il wellpoint posizionato per l infissione. L acqua attraversa il tubo di sollevamento e fuoriesce dal filtro del wellpoint sia lateralmente che frontalmente, con l apertura di una valvola a sfera. Tale getto d acqua in pressione produce la rimozione e la parziale asportazione in superficie del terreno attraversato. Questo favorisce la penetrazione del wellpoint nel terreno per collocare il filtro alla profondità richiesta. Si tratta in sostanza di una perforazione manuale a circolazione diretta d'acqua e a distruzione di nucleo. Quando il wellpoint viene messo in depressione la valvola collocata nel puntale del filtro si chiude favorendo l'ingresso dell'acqua dalle sole pareti laterali del filtro stesso. Installazione di wellpoint. (da: Control of Ground Water for Temporary Works - ed. CIRIA)

23 Terreni a granulometria fine (limosi o limoso-sabbiosi) o con stratificazioni argilloso-limose per ottenere un efficace azione drenante sui terreni. Quando si opera in presenza di terreni a granulometria fine o con stratificazioni argillose, l infissione dei wellpoint è preceduta dalla realizzazione di un dreno verticale di sabbia (prefiltro) ø 20 cm, all interno del quale viene posato il wellpoint. La realizzazione di questo dreno verticale ha il duplice scopo di : - impedire l'ostruzione dei filtri dei wellpoint ad opera delle particelle limose presenti nel terreno, in grado di aderire alla superficie filtrante del wellpoint stesso durante la fase di pompaggio; - costituire una via preferenziale ad alta conducibilità idraulica, in grado di mettere in comunicazione strati di terreno a diversa conducibilità idraulica. Escavatore con trivella nel corso dell esecuzione di un preforo. Rappresentazione schematica delle operazioni necessarie per l esecuzione del prefiltro. Linee parallele di impianto wellpoint, in terreni stratificati. La corretta esecuzione di un prefiltro richiede esperienza e precisione ed è fondamentale Nello schema soprariportato sono illustrate le diverse fasi di lavoro. Per quanto concerne la scelta del materiale drenante da immettere nel foro è importante che esso abbia una granulometria uniforme. Infatti, qualora venisse utilizzato materiale drenante a granulometria varia, durante la caduta libera nel foro, potrebbe esservi una classazione verticale con gli elementi più grossolani sul fondo e con quelli a granulometria fine nella parte superiore del prefiltro.

24 In termini pratici questa classazione comporterebbe una diversa capacità drenante del dreno verticale con una riduzione dell efficacia del sistema. La scelta del diametro del materiale drenante può essere eseguita (Borniez -1956) seguendo questa relazione: d = 6 D60-80 Dove: d = diametro del materiale drenante D60 = diametro dei granuli corrispondenti alle ordinate del 60% della curva granulometrica D80 = diametro dei granuli corrispondenti alle ordinate dell 80% della curva granulometrica A risultati analoghi si arriva utilizzando la regola di di Truelsen (1957) secondo il quale: Infine, per altri autori, è possibile ricorrere alla seguente formula: d = (4-6) D70 con il coefficiente 4 per i terreni uniformi e 6 nel caso di terreni non uniformi. Terreni sabbioso ghiaiosi Nei terreni sabbioso-ghiaiosi, quando è ancora consentito l impiego dell impianto wellpoint, l infissione dei micropozzi può avvenire nei modi seguenti: - infissione tradizionale a getto d acqua in pressione (solo se la componente sabbiosa è prevalente); - posa con perforazione idraulica preliminare (se la componente ghiaiosa è prevalente). d = (4-5) D75-85 se U < 3 d = (4-5) D90-95 se 3 < U < 5 Dove: d = diametro del materiale drenante D75-85 = diametro dei granuli corrispondenti alle ordinate comprese tra 75% e 85% della curva granulometrica D90-95 = diametro dei granuli corrispondenti alle ordinate comprese tra 90% e 95% della curva granulometrica U = coefficiente di uniformità della formazione acquifera Per U > 5 esiste il rischio di asportazione dei sedimenti fini. Installazione di wellpoint con l ausilio di una trivella oleodinamica.

25 Altre possono essere inoltre le metodologie di installazione adottate di volta in volta in funzione della composizione granulometrica dei terreni oggetto dei lavori (trivelle ad elica azionate da motore idraulico, battipalo, vibratori pneumatici applicati alla testa dei wellpoint, infissione pneumatica dei wellpoint). Installazione di wellpoint con perforatrice idraulica. Con terreni nei quali prevale la componente ghiaiosa (salvo i casi di ghiaie dilavate) vi è sempre una matrice fine sabbiosa, limosa o anche argillosa, in grado di condizionare la conducibilità idraulica complessiva del terreno. In presenza di ghiaie dilavate (senza o con poca matrice fine), la portata che l impianto wellpoint è in grado di estrarre dal terreno può invece risultare insufficiente rispetto alla potenzialità della falda, fortemente alimentata. Per questi casi è necessario ricorrere a sistemi di drenaggio diversi come ad esempio l impiego di pozzi. Infatti, in presenza di portate elevate, il numero di micropozzi (wellpoint) da impiegare risulterebbe talmente elevato da renderne improponibile l uso, anche per problemi di logistica di cantiere. Terreni rocciosi Vibratore pneumatico applicato alla testa di un wellpoint per favorirne la penetrazione nel terreno. Come già anticipato, gli impianti wellpoint possono essere impiegati con successo in terreni permeabili per porosità. I terreni rocciosi presentano invece una permeabilità per fratturazione o dissoluzione. L acqua cioè circola attraverso la roccia per vie difficili da individuare in fase preliminare. E evidente quindi l impossibilità di impiegare con successo gli impianti wellpoint in queste particolari condizioni operative.

26 Una considerazione a parte meritano invece quei casi nei quali uno strato di materiale alluvionale sovrasta uno strato di argilla (o un banco roccioso). Se viene richiesto il drenaggio completo dell acquifero, si rende necessaria la perforazione di un tratto di argilla per l alloggiamento dei filtri dei wellpoint. Tubo drenante In queste condizioni la perforazione e la posa dei wellpoint in argilla può essere giustificata dalla sola necessità di drenare efficacemente il materiale sciolto, sovrastante lo strato di argilla. La scelta dei filtri Livello di falda indisturbata Livello di falda abbassata in precedenza Argilla o Roccia 15 cm La scelta dei filtri da montare sui wellpoint viene fatta sulla base dei seguenti parametri: - granulometria dei terreni; - valore stimato della portata da estrarre dal terreno. Nei terreni sabbiosi si opera con filtri in rete di reps, ø 1" 1 / 4 (31,75 mm) con passaggio 0,2 mm e lunghezza 0,65 m. Filtro per sabbia. Filtro per ghiaia. Nei terreni sabbioso ghiaiosi si utilizzano invece filtri con 32 aperture circolari ø 8 mm. In fase di pompaggio le aperture più elevate riducono le perdite di carico in corrispondenza al filtro, consentendo portate di emungimento superiori rispetto ai filtri per sabbia. Nell'uso di entrambi i filtri, nei primi minuti di pompaggio, vi può essere l'asportazione momentanea di una parte ridotta di componente fine presente nel terreno. Questo fenomeno è temporaneo, legato ai tempi necessari alla formazione di un dreno naturale classato granulometricamente attorno al filtro. Fasi successive di formazione del dreno naturale.

27 La selezione granulometrica attorno al filtro è legata alla diversa velocità dell'acqua nel terreno. Questa tende ad aumentare in prossimità del punto di captazione. Se infatti si immaginano delle superfici concentriche attorno al filtro (si veda figura sottostante) e si tiene conto di una portata costante, si deduce che la velocità dell acqua (V = Q/A) aumenta progressivamente nei pressi del filtro. Velocità elevata significa capacità di trasportare la frazione grossolana del terreno che è infatti quella che va ad aderire al filtro. Dove: p = profondità (m) del filtro dal piano campagna b = profondità (m) dello scavo dal piano campagna Q pozzo A 1 R 1 R 2 A 2 V 1 V 2 acquifero Schema di installazione ideale del filtro rispetto al fondo scavo. velocità v = Q / A Lo schema sopra riportato, valido in linea generale, non deve però essere applicato meccanicamente. Infatti ogni intervento di drenaggio è caratterizzato da una sua specificità sia geologica che operativa. Profondità di posa dei filtri e massima profondità di utilizzo L'impiego dell'impianto wellpoint punta ad ottenere l'abbattimento ed il controllo temporaneo del livello di falda. A ciò si unisce una stabilizzazione delle scarpate di scavo. Dall'esperienza, si ricava che generalmente le punte filtranti dovrebbero essere infisse ad una profondità minima, oltre il fondo dello scavo da drenare, secondo lo schema seguente: p = b + 1,5 m L altezza massima di aspirazione vuotometrica di un impianto wellpoint, in condizioni di perfetta efficienza, potrebbe essere di circa 8,7 m. ca. Si deve però considerare che, in tali condizioni di impiego, le prestazioni (portata) della pompa sarebbero fortemente ridotte. Pertanto, quando si devono raggiungere profondità di scavo elevate con abbattimenti del livello di falda superiori ai 4,0 m ca., si ricorre alla posa di più anelli concentrici di wellpoint, utilizzando la cosiddetta installazione a gradoni.

28 Il battente idraulico da controllare viene quindi abbattuto in fasi successive, con ripetute installazioni, a quote diverse, degli impianti wellpoint. In tal modo, il dislivello tra la bocca aspirante della pompa ed il livello dinamico di falda, si mantiene entro i limiti di un corretto funzionamento del sistema. Distanza di installazione Schema di installazione a gradoni. L esperienza consiglia l installazione dell impianto wellpoint ad una distanza di sicurezza, rispetto all unghia inferiore dello scavo, pari alla profondità di scavo. Come ribadito per altri esempi, l applicazione di questa regola non può essere rigida. Infatti in cantiere non è sempre facile reperire gli spazi necessari ad una corretta applicazione della norma appena citata. E fondamentale comunque evidenziare che, più ci si avvicina con l installazione dell impianto alla scarpata, più aumenta la possibilità statistica di incontrare inconvenienti durante le operazioni di scavo. Cantiere con impianti wellpoint a gradoni.

29 Sistemi di emergenza L impianto wellpoint ha un importanza fondamentale per l esecuzione degli scavi e delle opere di fondazione. Deve quindi essere garantito un corretto funzionamento del sistema, 24 ore su 24, per tutta la durata dei lavori. Infatti è evidente la necessità (crescente con l aumento del battente idraulico da deprimere e controllare) che l impianto funzioni ininterrottamente per evitare che le interruzioni del pompaggio determinino la risalita dell acqua di falda con crolli conseguenti delle pareti di scavo. Senza contare gli effetti che l innalzamento del livello di falda può comportare alla stabilità delle strutture nel caso in cui il peso di queste ultime non contrasti sufficientemente la spinta idraulica. E compito quindi del Progettista, del Direttore dei Lavori, del Tecnico Specialista optare responsabilmente a favore della sicurezza, promuovendo l utilizzo di sistemi di emergenza. In particolare: 1. gruppi di emergenza automatici in parallelo; 2.gruppi di emergenza automatici comandati da regolatori di livello; 3.impianto per alimentazione di emergenza con gruppo elettrogeno ad avviamento automatico. Gruppi di emergenza automatici in parallelo I gruppi di emergenza automatici sono motopompe, accoppiate in parallelo ai gruppi primari elettrici, che intervengo- no e si sostituiscono agli stessi, sia in caso di mancata erogazione dell energia elettrica sia in caso di guasto improvviso. Gruppi di emergenza automatici comandati da regolatori di livello I gruppi di emergenza con comando a galleggianti sono motopompe di riserva collegate all impianto di emungimento. Essi intervengono nei casi di necessità quando le portate risultano superiori rispetto a quelle controllate con le pompe in esercizio. I gruppi di emergenza sono comandati unicamente dal livello della falda, mediante galleggianti o sonde elettroniche inserite in pozzi piezometrici. Impianto per alimentazione di emergenza con gruppo elettrogeno ad avviamento automatico L impianto di emergenza con gruppo elettrogeno interviene automaticamente in caso di interruzione nell alimentazione elettrica della elettropompa. Attraverso un quadro elettronico si ottiene automaticamente l avvio temporizzato in successione delle varie pompe onde evitare sovraccarichi di tensione difficilmente assorbibili dal gruppo stesso. Naturalmente, la scelta del sistema di emergenza viene effettuata sulla base delle caratteristiche tecniche e logistiche dell impianto di pompaggio ed anche in ragione di criteri legati alla sicurezza ed alla economicità del sistema.

30 Elettropompa di esercizio con motopompa di emergenza, ad avviamento automatico. Campi di impiego Wellpoint-eductor In particolari condizioni operative, può essere necessario deprimere il livello di falda fino ad una profondità tale per cui l altezza geodetica di aspirazione (dislivello tra l asse della bocca aspirante della pompa ed il livello dinamico di falda in corrispondenza del wellpoint) supera i 6,0 m circa. In questi casi si ricorre generalmente ad un impianto wellpoint-eductor. Soprattutto quando, per ragioni di spazio, non è possibile realizzare un impianto wellpoint ad anelli concentrici, con installazione multistadio. Come per i normali impianti wellpoint, anche per il sistema wellpoint-eductor, il successo di ogni intervento non può prescindere da una accurata conoscenza dell idrogeologia dei terreni interessati dalle operazioni di abbassamento del livello di falda. impianto wellpoint 6,0 m circa impianto wellpoint-eductor

31 In particolare, i presupposti fondamentali per impiegare tale sistema sono: - conducibilità idraulica medio-bassa dei terreni; - portata massima assegnata ad ogni singolo wellpoint-eductor, non superiore ad 80/85 litri/min. Rispetto ad una batteria di pozzi drenanti tradizionali, il cui impiego è legato alla presenza di terreni di medio-alta conducibilità idraulica, la scelta del sistema wellpoint-eductor consente i seguenti vantaggi: - sistema di drenaggio più adeguato rispetto ai modesti valori di portata richiesti; - punti di emungimento ravvicinati e quindi maggiore effetto drenante; - flessibilità di impiego dell impianto, con possibilità di variare l interasse tra i singoli wellpoint-eductor in relazione ad eventuali mutamenti della conducibilità idraulica dei terreni; - funzionamento in continuo dell impianto, senza bisogno di regolare le portate di afflusso d acqua ai filtri in caso di variazione della conducibilità idraulica dei terreni. gliamento dell acqua agli eiettori; - collettore di restituzione per il ricevimento delle acque emunte dal terreno e la rialimentazione del sistema; - serbatoio di accumulo completo di raccorderie, guarnizioni, pezzi speciali per consentire il funzionamento continuo del sistema; - tubazioni flessibili e raccorderie di collegamento. Pompa centrifuga e centrifuga autoadescante in un impianto wellpoint-eductor. Composizione dell impianto Un impianto wellpoint-eductor è costituito generalmente dai seguenti componenti: - pompa di alimentazione di tipo centrifugo a pale chiuse le cui prestazioni tecniche sono funzione delle caratteristiche idrauliche dell impianto; - eventuale pompa in aspirazione, del tipo centrifugo autoadescante a pale aperte; - wellpoint-eductor il cui numero e la cui lunghezza sono funzione degli specifici problemi legati al drenaggio; - collettore d alimentazione per il convo- Veduta dell impianto wellpoint-eductor.

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