Università Milano-Bicocca Corso di Formazione FIDAPA Parità di genere e pari opportunità. Il genere come costruzione sociale.

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1 Università Milano-Bicocca Corso di Formazione FIDAPA Parità di genere e pari opportunità Il genere come costruzione sociale 19 Gennaio 2019 Prof. Carmen Leccardi Dip. di Sociologia e Ricerca Sociale

2 Introduzione «Non possiamo comprendere il mondo sociale senza considerare il genere. L affermazione contraria è egualmente vera. Non possiamo comprendere il genere senza comprendere il mondo sociale». A. S. Wharton. The Sociology of Gender, 2005, p. 10

3 Genere come dimensione «data per scontata». Il senso comune avvolge le differenze e le diseguaglianze di genere e le rende invisibili ai nostri occhi. Imparare a «vedere» come il genere entra in gioco e «lavora» nel sociale.

4 In realtà, nella vita sociale il genere è un principio fondamentale ai fini della creazione e riproduzione dell ordine collettivo. Il ruolo della socializzazione.

5 Importanza centrale del genere sul piano individuale, interattivo e istituzionale. Genere come sistema a più livelli. Influenza le identità personali, le relazioni e i ruoli sociali.

6 Un chiarimento indispensabile Il genere non designa «le donne», ma una relazione, quella fra donne e uomini. Si tratta di una relazione di potere, direttamente connessa al sistema delle diseguaglianze.

7 La quintessenza delle relazioni di potere in connessione al genere: il patriarcato. Patriarcato come regime costruito intorno al controllo maschile delle risorse di cui le donne sono portatrici (economiche, sociali, sessuali) (Walby 1990).

8 Il patriarcato è un sistema di potere le cui espressioni sono storicamente variabili. Che cos è il «patriarcato adattivo» (Giolo 2014) da quali dinamiche è prodotto e quali dinamiche produce.

9 Un rischio per chi concentra l attenzione esclusivamente sul patriarcato: ignorare le forme di resistenza delle donne, le strategie attraverso le quali esse esprimono soggettività e costruiscono barriere contro il dominio maschile.

10 La nascita del concetto di genere Per superare il carattere trans-storico del patriarcato, e per portare l attenzione sui modi e le forme attraverso le quali i soggetti femminili prendono le distanze e si oppongono a questo regime di dominazione, nasce il concetto di genere.

11 La relazione tra femminismo e scoperta del genere. Il concetto nasce a metà anni Settanta negli Stati Uniti in un periodo di forti mobilitazioni sociali e di movimento delle donne. (Analogia, per quel che riguarda la nascita, con il concetto di doppia presenza, Balbo 1978).

12 E l antropologa Gayle Rubin a introdurre per prima, nel 1975, il termine sex-gendersystem per indicare il sistema psico-socioeconomico che trasforma il sesso biologico in dimensione sociale. Impegno di Rubin contro l oppressione e la subordinazione sociale delle donne.

13 Alla sua nascita il genere, in quanto forma di categorizzazione sociale imposta ad un corpo sessuato sulla base di relazioni di potere, possiede una carica fortemente militante. Di contro, oggi il genere è per lo più evocato come dimensione neutra e naturalizzata (ad esempio nella ricerca sociale).

14 In senso generale, il genere è un ordine normativo che produce una frontiera tra ciò che è maschile e ciò che è femminile. Il dualismo è strettamente connesso al sistema di genere. Che cos è la «prospettiva queer» (Butler 1990) intesa come possibile forma di superamento di questo dualismo.

15 Corpi e «ordine di genere» L «ordine di genere» (Connell 1987; 1995) va inteso come una struttura sociale che plasma la cultura e le istituzioni. Al suo interno un ruolo centrale è giocato dai corpi. Il genere, sotto questo profilo, è il risultato delle interpretazioni ricorrenti in merito alle capacità riproduttive e sessuali del corpo.

16 Vedi la contrapposizione tra dimensione riproduttiva (corpi femminili, vita delle donne, attività di cura) e dimensione produttiva (corpi maschili, virilità, esercizio del potere).

17 In sociologia (e nelle scienze sociali) il genere designa dunque un ampio campo di ricerca legato alle relazioni sociali e di potere fra i sessi. Sotto questo profilo, esiste oggi un crescente interesse per il rapporto tra genere e altri aspetti fondamentali delle forme di differenza e stratificazione sociale (background etnico, classe sociale, orientamento sessuale).

18 Questa relazione è definita intersezionalità (Crenshaw 1989). In una reciproca interazione, queste categorie plasmano l esperienza che ciascuno fa del mondo.

19 Una definizione operativa di genere Sistema di pratiche sociali, che crea e mantiene differenze tra uomini e donne. In base a queste differenze si strutturano relazioni di diseguaglianza. 19

20 Genere come dimensione storico-sociale. Ciò che consideriamo femminile e maschile, la nostra concezione di questa contrapposizione, è soggetta a cambiamenti lenti, ma costanti nel tempo e nello spazio.

21 Il ruolo degli stereotipi legati al sesso nel plasmare la nostra concezione di maschile e femminile.

22 Lo stereotipo richiede: una generalizzazione arbitraria di determinati caratteri; una condivisione sociale (il ruolo del gruppo); una fissità e ripetitività dei significati che esso veicola.

23 Gli stereotipi sono semplificazioni della realtà, rigide e grossolane. Forme di difesa contro la complessità del mondo. Stereotipi come insiemi coerenti e rigidi di credenze negative che vengono nutrite (in modo condiviso) nei confronti di un determinato gruppo o categoria sociale (Mazzara 1997). Il caso degli stereotipi di genere.

24 Che cosa sono le auto-stereotipizzazioni di genere e quale è il loro ruolo nella costruzione delle identità (vedi le carriere professionali delle donne).

25 Identità di genere e violenza di genere La questione delle identità di genere e dei loro processi di trasformazione. I mutamenti del maschile e del femminile. Il maschile non più come neutro universale.

26 Sul piano accademico: negli ultimi decenni nascono i men s studies accanto ai women s studies (e gender studies). Un segnale della trasformazione in corso.

27 La diversa velocità dei processi di mutamento delle identità di genere di uomini e di donne e il dramma della violenza contro le donne. Le donne uccise e aggredite non perché deboli, ma perché insopportabilmente forti e autonome rispetto ai loro partner.

28 Quali politiche di pari opportunità oggi Politiche di empowerment e gender mainstreaming. Dove nasce ed inizia ad avere risonanza questo binomio: la Conferenza mondiale sulle donne di Pechino (1995). 28

29 Dalla conciliazione alla condivisione: un percorso che vede donne, uomini e politiche pubbliche impegnati per rilanciare la «rivoluzione di genere» che, a partire dagli anni Novanta, si è progressivamente bloccata.

30 Che cosa sono le affirmative actions (azioni positive) e come funzionano. L esempio della legge Golfo-Mosca (legge 120 del 2011).

31 Un pensiero conclusivo Il sentiero vero l eguaglianza di genere non può che basarsi sulla possibilità di rendere il genere meno socialmente importante. Compito collettivo per il ventunesimo secolo: de-genderizzare la vita sociale (le istituzioni, le interazioni, gli individui).

32 Due riferimenti bibliografici Carmen Leccardi (a cura di ), Tra i generi, Guerini Carmen Leccardi, Genere e società, in Nuovo manuale di sociologia, a cura di R. Cipriani, Maggioli 2016.