Relazione 14/05/ /06/2011 CENTRO ANTIVIOLENZA PERCORSI DONNA

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1 Relazione 14/05/ /06/2011 CENTRO ANTIVIOLENZA PERCORSI DONNA

2 Il centro antiviolenza Percorsi Donna è un luogo in cui le donne che subiscono violenza trovano uno spazio di ascolto, di condivisione e di sostegno delle loro scelte nel rispetto della segretezza e dell anonimato attraverso una relazione significativa di aiuto con le operatrici del centro. Il centro Antiviolenza ha un approccio al tema della violenza che ha ribaltato l ottica dell intervento e ha visto passare la donna da vittima, soggetto passivo e debole, a soggetto credibile, forte e capace di mobilitare le proprie risorse personali per fronteggiare la situazione, proteggere se stessa ed i propri figli e porre le basi per riconquistare una vita indipendente, auto-determinata e libera dalla violenza. I servizi offerti dal centro antiviolenza sono: Colloqui telefonici per individuare i bisogni e fornire le prime informazioni; Colloqui d accoglienza e di counseling: si svolgono con l operatrice che instaura con la donna una relazione di fiducia basata sull empatia e sul riconoscimento della centralità del suo vissuto. Durante i colloqui si elabora un possibile progetto di uscita dalla situazione di violenza attraverso l analisi della violenza e la valorizzazione delle risorse sia della donna che del territorio. Colloqui informativi di carattere legale sugli strumenti giuridici cui la donna può far ricorso per tutelare i propri diritti. Accompagnamenti, qualora la donna lo richieda, alla fruizione di servizi quali Forze dell Ordine, visite mediche, colloqui con assistenti sociali, o altri luoghi in cui la presenza dell operatrice rappresenti un punto di forza per la donna; questi momenti sono importanti per realizzare una rete integrata di sostegno indispensabile alla donna per costruire efficaci strategie di uscita dalla situazione di violenza. Le modalità d intervento sono basate su: Garanzia della riservatezza e dell anonimato Attivazione solo su richiesta della donna interessata Il rispetto della donna e delle sue scelte L instaurazione della relazione tra donne come reciproco arricchimento

3 Obiettivi: Prevenire, contrastare, contenere e ridurre il fenomeno del maltrattamento, della violenza e dell'abuso su donne e minori. Intervenire in maniera tempestiva ed efficace nelle situazioni di violenza in atto. Con le donne l obiettivo più specifico è quello di rafforzare l identità femminile attraverso la costruzione di un progetto personalizzatocce affronti aspetti pratici, organizzativi, legali e psicologici. Nel centro Antiviolenza Percorsi Donna si effettuano gratuitamente per le donne vittime di violenza, colloqui di accoglienza, percorsi individuali e di gruppo di elaborazione del trauma. Uno degli scopi del sostegno psicologico è l intervento basato sull empowerment, che può aiutare le donne vittime di violenza a riprendere il controllo sulla propria vita e ad immaginare un futuro alternativo all esistente, a progettare e a mettere in opera delle soluzioni, tornando ad essere responsabili del proprio futuro. Percorsi Donna offre alle donne vittime di violenza consulenze legali, civili, penali e minorili per aiutarle nel loro percorso di uscita dalla violenza risolvendo e affrontando i principali problemi esposti dalle donne a livello legislativo. Il centro Antiviolenza lavora in rete con altri servizi e strutture socio-sanitarie del territorio per aiutare e sostenere nel miglior modo possibile ogni percorso di uscita dalla violenza ed ogni donna, individualizzando ogni percorso secondo le esigenze personali ponendo attenzione alle risorse non soltanto interne alla persona, ma anche a quelle offerte dall ambiente e il territorio. Il centro Antiviolenza Percorsi Donna offre un servizio gratuito telefonico (numero verde ) e un servizio di posta elettronica per fissare un appuntamento con le consulenti (indirizzo percorsidonna@ontheroadonlus.it).

4 Centro Antiviolenza Percorsi Donna Provincia di Periodo di riferimento: 14/05/09 30/06/11 Nel periodo di riferimento si sono rivolte al servizio n 88 donne di età compresa tra 19 e 80 anni. Come si evince dalla tabella che segue, 36 donne, cioè il 42% del totale, appartengono alla provincia di ; 32 donne, cioè il 36% del totale, appartengono al territorio della provincia di Ascoli Piceno. Le altre donne che si sono rivolte al servizio provengono in parte dalle restanti province marchigiane, in parte da varie zone della penisola. Province di residenza n Ascoli Piceno Macerata 3 Pesaro-Urbino 2 Ancona 3 Altre province 12 Totale 88 PROVINCE DI RESIDENZA Pesaro-Urbino 2% Altre province Ancona 14% 3% Ascoli Piceno 36% Macerata 3% 42%

5 Tra le donne che hanno avuto accesso al servizio, 48 hanno fatto riferimento al Numero Verde Telefono Donna ; 24 al Numero Verde Nazionale 1522; 6 donne hanno avuto accesso al servizio tramite intermediari o Forze dell Ordine; 6 donne sono giunte al servizio grazie all aiuto di Enti o Associazioni presenti sul territorio; 4 donne hanno avuto un accesso diretto al servizio. Accesso al servizio n N.verde tel. Donna 48 N.verde nazionale 24 Intermediario/FFOO 6 Enti/Associazioni 6 Accesso diretto 4 Totale 88 Rispetto allo stato civile delle 88 donne che si sono rivolte al Centro Antiviolenza, in 38 casi, pari al 43% del totale, le donne hanno dichiarato di essere coniugate; in 22 casi, pari al 25% del totale, separate; in 15 casi nubili. Stato Civile Nubile 15 Coniugata 38 Separata 22 Divorziata 3 Convivente 7 Vedova 3 Totale 88 Nella tabella sotto riportata è rappresentata la situazione lavorativa delle donne vittime di violenza. Si può notare che in 32 casi, pari al 36% del totale, le donne hanno la posizione di lavoratrice dipendente; in ben 27 casi, pari al 31% del totale, le donne sono disoccupate. Lo stato di disoccupazione, e la conseguente non indipendenza economica, rende la situazione più complicata per le donne che vivono una situazione di violenza poiché non possono permettersi di pagare un avvocato per avviare la separazione dal partner violento, non sono in grado di sostenere le spese di un affitto per trovare riparo dalla violenza. n Situazione Lavorativa n Disoccupata 27 Lavoratrice dipendente 32 Lavoratrice autonoma 2 Casalinga 14 Pensionata 8 Studentessa 5 Totale 88

6 Delle 88 donne che si sono rivolte al Centro Antiviolenza, 34 hanno dichiarato di non avere figli, mentre in 54 casi hanno dichiarato di essere madri sia di figli minorenni (in 34 casi) che di figli maggiorenni (in 27 casi). La maggioranza delle donne ha dichiarato che i figli sono stati testimoni di uno o più episodi di violenza. Studi a tale proposito hanno dimostrato che un bambino che assiste a una violenza su una persona per lui fondamentale come la madre vive un trauma e avrà delle conseguenze uguali a quelle di un bambino che ha subito direttamente maltrattamento e violenza. Figli n <18 >18 SI NO 34 Totale 88 Nella tabella che segue è possibile rilevare la nazionalità e le fasce d età delle persone che hanno usufruito del servizio. Nel periodo di riferimento si registrano 14 nazionalità differenti, compresa quella italiana. La nazionalità con il dato più elevato è quella italiana, ben 68 donne, pari al 77% del totale, che si sono rivolte al Centro Antiviolenza sono italiane. Rispetto alla fascia d età, si può notare come il dato più elevato sia concentrato nella fascia d età che va dai 36 ai 50 anni, infatti ben 42 donne, pari al 48% del totale, appartengono a questa fascia. A seguire c è la fascia d età che va dai 21 ai 35 anni, 23 casi che rappresentano il 26% del totale. Paese di origine FASCE D'ETA' >60 Italia Nigeria 2 2 Romania Marocco Portogallo 1 1 India 1 1 Polonia Ucraina 2 2 Ecuador 1 1 Tunisia 1 1 Libano 1 1 Slovacchia 1 1 Brasile Totale Egitto 1 1 Totale

7 Osservando le tabelle sotto riportate, è possibile notare che tra le tipologie delle violenze subite dalle donne che hanno avuto accesso al servizio, quelle maggiormente dichiarate sono la violenza fisica e psicologica (pari al 32% del totale), la sola violenza psicologica (pari al 26% del totale) e la sola violenza fisica (pari al 21% del totale). Tipologia violenza n Fisica 19 Fisica e psicologica 28 Psicologica 23 Sessuale 9 Stalking 9 Totale 88 TIPOLOGIA DI VIOLENZA Fisica Fisica e psicologica Psicologica Sessuale Stalking

8 Dall osservazione della tabella sottostante si può notare che l autore della violenza è quasi sempre il partner (nel 49% dei casi), a seguire ci sono l ex partner (nel 18% dei casi), i parenti ed i conoscenti (rispettivamente nel 13% e nel 11% dei casi). Autore violenza Marito /compagno 43 Ex marito/ex fidanzato 16 Parente 12 Conoscente 10 Altro * 7 Totale 88 *(colleghi e datore di lavoro) n AUTORE VIOLENZA Marito /compagno Parente Altro * Ex marito/ex fidanzato Conoscente

9 ATTIVITA TELEFONICA Il Centro Antiviolenza Percorsi Donna svolge la sua attività anche attraverso il servizio telefonico con l'impiego di operatrici esperte del lavoro sociale adeguatamente formate. L'obiettivo di questo strumento è quello di accogliere la prima richiesta di aiuto della donna intrisa di ansie e preoccupazioni. Attraverso l'ascolto telefonico la donna può decidere di mantenere nascosta la sua identità e si sente più libera di esprimere il suo dolore nell'anonimato. Contenimento e rassicurazione fanno si che la donna possa prendere coraggio e considerare la possibilità di recarsi di persona al Centro per incontrare l'operatrice. La prima risposta telefonica è finalizzata a fornire informazioni e a prendere accordi iniziali con le donne che chiedono aiuto. Attraverso l ascolto attivo ed un atteggiamento non giudicante dell operatrice è possibile istaurare con la donna una relazione di fiducia che le permette di esternare il suo vissuto di sofferenza Nelle tabelle che seguono è sintetizzata l attività telefonica, distinguendo le telefonate effettuate, quelle ricevute, i destinatari ed i riceventi, i motivi delle telefonate e gli esiti. La seguente tabella riporta le telefonate ricevute ed effettuate distinte per tipologia di destinatari e riceventi. Si può notare che la maggior parte delle telefonate ricevute dal Centro Antiviolenza sono state effettuate dalle vittime, 161 telefonate che rappresentano il 70% di quelle ricevute. Tra le telefonate effettuate risaltano quelle destinate alle vittime, 41. Destinatari/riceventi Effettuate Telefonate Ricevute Totale Vittima Privato cittadino Privato sociale Forze dell'ordine Servizi sanitari Servizi sociali Totale

10 Nella tabella sottostante sono riportate le telefonate ricevute ed effettuate differenziate per tipologia di motivazione. 75 telefonate, pari al 32% delle telefonate ricevute, sono giunte al Centro Antiviolenza sottoforma di richiesta di informazioni; in 57 casi, pari al 25% del totale, sono pervenute per segnalare la presenza di un caso di violenza; in 45 casi il motivo delle telefonate ricevute è stata la richiesta di sostegno telefonico; mentre la richiesta di fissare un appuntamento in sede è arrivata in 24 casi, pari al 10% del totale. Tra le telefonate effettuate si evidenzia che in 27 casi, pari al 37% delle telefonate effettuate, è stato eseguito un lavoro di monitoraggio dei casi. Motivo Telefonate Effettuate Telefonate Ricevute Totale Richiesta informazioni Segnalazione caso Sostegno Appuntamento Monitoraggio scherzi Segnalazione novità Totale Segnalazione novità scherzi Monitoraggio Appuntamento Sostegno Segnalazione caso Richiesta informazioni Effettuate Ricevute

11 La seguente tabella riporta le telefonate ricevute ed effettuate distinte per tipologia di esito. Rispetto alle telefonate ricevute, in 93 casi, pari al 40% del totale, la richiesta è stata soddisfatta con la consulenza telefonica; in 55 casi, pari al 24% del totale, con il sostegno telefonico; in 35 casi è stato fissato un appuntamento in sede ed in 29 casi è stato effettuato l invio ai servizi presenti sul territorio. Esito telefonata Telefonate Effettuate Ricevute Totale Appuntamento Sostegno Consulenza telefonica Invio servizi territoriali Rinvio siccessivo contatto Scherzi Totale Effettuate Ricevute Appuntamento Sostegno Consulenza telefonica Invio servizi territoriali Rinvio siccessivo contatto Scherzi

12 SERVIZI OFFERTI DAL CENTRO ANTIVIOLENZA PERCORSI DONNA SOSTEGNO PSICOLOGICO: Le donne che si rivolgono al centro Antiviolenza possono effettuare colloqui con la psicologa in modo da essere accompagnate nell elaborazione del trauma. Le donne, attraverso il sostegno psicologico, riescono a recuperare il controllo della propria vita e a mettere in opera soluzioni valide. Nel periodo di riferimento, 17 delle 88 donne che si sono rivolte al servizio, hanno scelto di intraprendere un percorso di sostegno psicologico. CONSULENZA LEGALE: Il centro Antiviolenza offre consulenza legale (civile, penale e minorile) per affrontare e risolvere le principali problematiche esposte dalle donne. Delle 88 donne che hanno chiesto aiuto al centro Antiviolenza, 21 hanno beneficiato della consulenza legale, effettuando in totale 33 colloqui con i nostri avvocati. In 9 casi le donne hanno ricevuto, oltre alla consulenza, anche l assistenza legale da parte degli avvocati del centro, per questioni riguardanti separazioni, denunce, ecc. ACCOMPAGNAMENTI: Il centro Antiviolenza offre alle donne servizi di accompagnamento ai servizi del territorio, quali Forze dell Ordine, ospedale, Servizi sociali, Tribunale. Queste attività vengono effettuate per facilitare le donne negli spostamenti, per offrire loro sostegno durante momenti delicati, per supportarle nel percorso di uscita dalla violenza e nella prassi di alcune azioni necessarie alla protezione di se stesse e dei figli. Nel periodo di riferimento, l operatrice del centro Antiviolenza ha effettuato 21 accompagnamenti telefonici ai servizi presenti sul territorio e 10 accompagnamenti fisici presso i servizi sociali, gli studi legali appartenenti alla rete del Centro Antiviolenza e presso il Tribunale di.

13 ATTIVITÁ PREVISTE DAL PROGETTO Obiettivi Contribuire a fare emergere il fenomeno della violenza, mettendo in discussione stereotipi culturali stimolando una diversa consapevolezza nella comunità locale; Educare alla costruzione della cultura delle pari opportunità; Prevenire, impedire o ridurre il rischio, ossia la probabilità che si verifichino eventi di violenza Beneficiari Agli incontri hanno partecipato imprenditrici, imprenditori e dipendenti di piccole e medie imprese, parrucchiere, Esponenti del sindacato, Membri e funzionari di associazioni di categoria, per un totale di circa 45 persone di età media di circa 40 anni. Gli incontri, a seconda delle disponibilità, hanno avuto la durata di 2-3 ore ognuno e sono stati realizzati partendo dalla visione di uno spot contro la violenza di genere. Azioni All interno del progetto sono state realizzati 4 incontri di informazione e sensibilizzazione sul tema della violenza di genere presso le piccole e medie imprese del territorio fermano, in collaborazione con la CNA di. Al primo incontro, che si è svolto presso la sede della CNA di Amandola, hanno partecipato l azienda SC INFORMATICA, la parrucchieria Raschioni Adina, la Cooperativa Sociale Eureka, un centro estetico, il settore commerciale, esponenti della CNA di Amandola, per un totale di 9 persone. Il secondo incontro è stato realizzato presso il Calzaturificio Toolk di, dove hanno partecipato 8 persone. Il terzo incontro avuto luogo presso il Tomaificio Rosy di Petritoli, qui la presenza è stata di ben 23 persone. Il quarto incontro, che si è svolto presso la parruchieria Coiffeur La Famme di, ha visto la presenza di 5 persone. L aspetto della Prevenzione ha avuto l ambizione di sensibilizzare sul tema della violenza di genere, stimolando una riflessione ad ampio raggio su cause, casi ed interventi possibili per prevenire un ulteriore sviluppo del fenomeno, sostenere le vittime, facilitare il lavoro di dissuasione e repressione nei confronti degli aggressori. Dalla consapevolezza che niente è più forte del lavoro sulle emozioni per veicolare un messaggio, nasce la scelta strategica di fare ricorso, in via prioritaria, al linguaggio artistico e agli strumenti che il cinema può mettere in campo per coinvolgere in modo ampio diverse fasce di pubblico, altrimenti difficilmente intercettabili. Contenuti Attraverso la competenza e l esperienza dei formatori è stato possibile offrire stimoli e spunti di riflessione su: Identificazione degli stereotipi culturali e conoscenza del fenomeno della violenza contro

14 le donne; Informazioni legali sui diritti e sugli strumenti e luoghi a cui potersi rivolgere, da trasmettere alle donne; Individuazione dell'attuale risposta e atteggiamento sulla violenza dei servizi preposti; Informazione sui Centri Antiviolenza: la metodologia di accoglienza, le risorse disponibili, i progetti di prevenzione e promozione. Questo lavoro ha significato lavorare sui sistemi di conoscenza che stanno intorno alla relazione tra il mondo delle imprese ed il sistema di protezione sociale o come ci sembra più appropriato sulla percezione del collegamento e della immersione dell impresa all interno della propria realtà sociale.

15 LA RETE DI PERCORSI DONNA Dal momento dell avvio del Centro Antiviolenza si è data molta importanza al consolidamento della rete già presente sul territorio allo scopo di collaborare con efficacia, su più fronti,con più soggetti al fine di migliorare il servizio e l efficacia degli interventi. Il lavoro di rete intende anche promuovere la cultura dell integrazione tra i servizi come metodologia di intervento permanente sul tema della violenza verso le donne. Uno degli obiettivi del lavoro di rete è quello di definire procedure condivise tra diversi organismi, anche attraverso protocolli d intesa. La promozione di azioni di rete è importante perché sviluppa e sostiene la diffusione della conoscenza del fenomeno della violenza sulle donne, innesca processi culturali innovativi, promuove innovazione e scambi costanti tra gli attori locali, istituzionali e non, chiamati ad intervenire per contrastare tale fenomeno. La Rete Antiviolenza è un luogo d'incontro e di confronto, dell elaborazione e della sperimentazione. E' il luogo dell'incontro fra servizi differenti con mission diverse che operano nello stesso ambito e fra servizi e comunità. E' il luogo del confronto perché pone i partecipanti nella condizione di doversi definire, impone di dichiarare le proprie prassi non come abitudine ma come processo strategico, alla ricerca di buone pratiche in grado di contrastare efficacemente la violenza contro le donne. E' il luogo dell elaborazione del proprio agire per poter costruire una cultura condivisa tra operatori nelle azioni di contrasto alla violenza secondo un'ottica di genere. E' il luogo della sperimentazione di nuove buone pratiche nel tentativo di influire nella capacità di analisi dell'interfaccia fra azioni violente e tentativo di contrastarle.

16 CENTRI ANTIVIOLENZA AVVOCATI PSICOLOGHE FORZE DELL'ORDINE NOME/ENTE "Realtà donna" "La Fenice" "Casa delle Donne" "La Fenice" "Casa Rifugio Zefiro" "Parla con noi" Torino Telefono rosa "Il Girasole" "Le Nereidi" centro accoglienza donne maltrattate Studio Legale Avvocato Avvocato Avvocato Avvocato Avvocato Avvocato Avvocato Avvocato Ass.ne Psicologi per i popoli Psicologa Psicologa Psicologa Sessuologa e psicologa Psicologo Psicologa Psicologo consultorio religioso "Famiglia Nuova" Informafamiglia di Porto S.Elpidio Carabinieri di Sant'Elpidio a mare (FM) Carabinieri Stazione Centrale di Carabinieri di Cupramarittima (AP) Carabinieri di Pedaso (FM) Carabinieri di Grottammare (AP) Carabinieri Porto San Giorgio (FM) Procura di Polizia c/o Ospedale "A. Murri" Carabinieri di Comunanza (AP) Polozia Polizia Municipale Polizia Ufficio Minori CITTA' Ascoli Piceno Teramo Bologna Campobasso Ancona Pesaro Torino Macerata Siracusa Genova Falerone San Benedetto del Tronto Martinsicuro (TE) Martinsicuro (TE) Lapedona (FM) Grottammare S. Elpidio a Mare e Grottammare (c/o Poliambulatorio Eden) Porto d'ascoli (AP) S. Elpidio a Mare c/o distretto sanitario Asur Grottammare S. Benedetto del Tronto Roma e Grottammare Montegranaro (FM) c/o PAT di Villa Murri S. Elpidio a Mare (FM) Cupramarittima (AP) Pedaso Grottammare (AP) Porto San Giorgio Comunanza (AP) Cupramarittima (AP) Ascoli Piceno

17 AMBITO SANITARIO ALTRO Polizia di Stato divisione Anticrimine Ospedale Ospedale Ospedale Distretto Sanitario Assistente Sociale tutela minorenni Assistente Sociale tutela minorenni Assistente Sociale tutela minorenni Assistente Sociale tutela minorenni Assistente Sociale tutela minorenni Assistente Sociale tutela minorenni Assistente Sociale c/o ASUR 11 Centro di Ascolto e Accoglienza "Il Samaritano" Caritas Caritas Ascoli Piceno Assessorato alle politiche sociali Commissione Pari Opportunità Commissione Pari Opportunità MO.I.CA. Marche PAT di Porto Sant'Elpidio (FM) PAT di Sant'Elpidio a Mare (FM) Servizi Sociali Servizi Sociali ANVOLT DSM Ascoli Piceno Sant'Elpidio a Mare San Benedetto del Tronto Porto Sant'Elpidio Falerone Porto Sant'Elpidio Grottammare San Benedetto del Tronto Sant'Elpidio a Mare Porto San Giorgio Porto Sant'Elpidio Ascoli Piceno Sant'Elpidio a Mare Porto Sant'Elpidio Civitanova Marche Porto Sant'Elpidio (FM) Sant'Elpidio a Mare (FM) Monte Urano (FM) Cupramarittima (AP) Civitanova Marche San Benedetto del Tronto

18 ATTIVITÁ DI RETE DEL CENTRO ANTIVIOLENZA PERCORSI DONNA A partire dalla suo avvio, il Centro Antiviolenza Percorsi Donna ha avviato rapporti di collaborazione con 10 Centri Antiviolenza, di cui 6 situati sul territorio italiano ( La Fenice di Teramo, Casa delle Donne di Bologna, La Fenice di Campobasso, Telefono Rosa di Torino, Centro di Accoglienza Donne Maltrattate di Genova, Le Nereidi di Siracusa), e 4 appartenenti al territorio marchigiano (Associazione Donne e Giustizia di Ancona, Parla con noi di Pesaro, Realtà Donna di Ascoli Piceno, Il Girasole di Macerata ). La richiesta di collaborazione è stata finalizzata alla condivisione della gestione dei casi, al confronto sulle buone prassi, agli invii dei casi dislocati su territori diversi da quello di Percorsi Donna. 9 Avvocati appartenenti alle province di Ascoli Piceno e di. La richiesta di collaborazione è stata finalizzata al sostegno legale delle donne vittime di violenza, usufruendo del gratuito patrocinio. Forze dell Ordine, tra cui Carabinieri e Polizia di Ascoli Piceno,, Grottammare, Cupramarittima, Pedaso, Porto San Giorgio, Sant Elpidio a Mare, Comunanza. È stato realizzato un lavoro di promozione dello sportello e di sensibilizzazione rispetto al tema della violenza di genere. Ambito Sanitario, tra cui gli ospedali e distretti sanitari di, Sant Elpidio a Mare, Porto Sant Elpidio e San Benedetto del Tronto. È stato realizzato un lavoro di sensibilizzazione e condivisione rispetto al tema della violenza, di confronto sulle buone prassi e sugli invii dei casi. Attraverso un lavoro di mappatura del territorio Ascolano e Fermano, è stato possibile allacciare rapporti di collaborazione con 21 Professionisti. Di questi, 10 sono psicologi e lavorano per sostenere emotivamente le donne maltrattate attraverso una serie di incontri strutturati; 11 equipe di assistenti sociali per un lavoro congiunto finalizzato non solo al supporto delle donne vittime di violenza, ma anche alla tutela dei figli minorenni. È stato organizzato anche un lavoro di promozione del Centro Antiviolenza con Le Caritas di, Porto Sant Elpidio e di Ascoli Piceno per intraprendere un percorso di collaborazione nella gestione dei casi.

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