Relazione Sintetica Riepilogativa dei 3 anni di attività 14/05/ /05/2012 CENTRO ANTIVIOLENZA PERCORSI DONNA

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1 Relazione Sintetica Riepilogativa dei 3 anni di attività 14/05/ /05/2012 CENTRO ANTIVIOLENZA PERCORSI DONNA

2 Il centro antiviolenza Percorsi Donna è un luogo in cui le donne che subiscono violenza trovano uno spazio di ascolto, di condivisione e di sostegno delle loro scelte nel rispetto della segretezza e dell anonimato attraverso una relazione significativa di aiuto con le operatrici del centro. Il centro Antiviolenza ha un approccio al tema della violenza che ha ribaltato l ottica dell intervento e ha visto passare la donna da vittima, soggetto passivo e debole, a soggetto credibile, forte e capace di mobilitare le proprie risorse personali per fronteggiare la situazione, proteggere se stessa ed i propri figli e porre le basi per riconquistare una vita indipendente, auto-determinata e libera dalla violenza. Il centro antiviolenza Percorsi Donna, inaugurato a maggio 2009, inizialmente copriva il territorio delle province di Ascoli Piceno e, successivamente è rimasto il punto di riferimento della provincia Fermana. Il primo anno di attività si riferisce al periodo di tempo che va dal 14 maggio 2009 al 14 maggio 2010; il secondo anno si riferisce al periodo che va dal 15 maggio 2010 al 14 maggio 2011; il terzo anno di attività fa riferimento al periodo che va dal 15 maggio 2011 al 10 maggio I servizi offerti dal centro antiviolenza sono: Colloqui telefonici per individuare i bisogni e fornire le prime informazioni; Colloqui d accoglienza e di counseling: si svolgono con l operatrice che instaura con la donna una relazione di fiducia basata sull empatia e sul riconoscimento della centralità del suo vissuto. Durante i colloqui si elabora un possibile progetto di uscita dalla situazione di violenza attraverso l analisi della violenza e la valorizzazione delle risorse sia della donna che del territorio. Colloqui informativi di carattere legale sugli strumenti giuridici cui la donna può far ricorso per tutelare i propri diritti. Accompagnamenti, qualora la donna lo richieda, alla fruizione di servizi quali Forze dell Ordine, visite mediche, colloqui con assistenti sociali, o altri luoghi in cui la presenza dell operatrice rappresenti un punto di forza per la donna; questi momenti sono importanti per realizzare una rete integrata di sostegno indispensabile alla donna per costruire efficaci strategie di uscita dalla situazione di violenza. Le modalità d intervento sono basate su: Garanzia della riservatezza e dell anonimato Attivazione solo su richiesta della donna interessata Il rispetto della donna e delle sue scelte L instaurazione della relazione tra donne come reciproco arricchimento

3 Obiettivi: Prevenire, contrastare, contenere e ridurre il fenomeno del maltrattamento, della violenza e dell'abuso su donne e minori. Intervenire in maniera tempestiva ed efficace nelle situazioni di violenza in atto. Con le donne l obiettivo più specifico è quello di rafforzare l identità femminile attraverso la costruzione di un progetto personalizzatocce affronti aspetti pratici, organizzativi, legali e psicologici. Nel centro Antiviolenza Percorsi Donna si effettuano gratuitamente per le donne vittime di violenza, colloqui di accoglienza, percorsi individuali e di gruppo di elaborazione del trauma. Uno degli scopi del sostegno psicologico è l intervento basato sull empowerment, che può aiutare le donne vittime di violenza a riprendere il controllo sulla propria vita e ad immaginare un futuro alternativo all esistente, a progettare e a mettere in opera delle soluzioni, tornando ad essere responsabili del proprio futuro. Percorsi Donna offre alle donne vittime di violenza consulenze legali, civili, penali e minorili per aiutarle nel loro percorso di uscita dalla violenza risolvendo e affrontando i principali problemi esposti dalle donne a livello legislativo. Il centro Antiviolenza lavora in rete con altri servizi e strutture socio-sanitarie del territorio per aiutare e sostenere nel miglior modo possibile ogni percorso di uscita dalla violenza ed ogni donna, individualizzando ogni percorso secondo le esigenze personali ponendo attenzione alle risorse non soltanto interne alla persona, ma anche a quelle offerte dall ambiente e il territorio. Il centro Antiviolenza Percorsi Donna offre un servizio gratuito telefonico (numero verde ) e un servizio di posta elettronica per fissare un appuntamento con le consulenti (indirizzo percorsidonna@ontheroadonlus.it).

4 Centro Antiviolenza Percorsi Donna Provincia di Periodo di riferimento: 14/05/09 10/05/12 Nel periodo di riferimento si sono rivolte al servizio 101 donne di età compresa tra i 18 e gli 80 anni. L evidente calo delle donne che hanno beneficiato del servizio è dovuto alla mancanza di un adeguato piano di promozione del Centro, soprattutto per quanto riguarda il terzo anno di attività. PROVINCE DI RESIDENZA Annualità I II III Totale % ,51 Ascoli Piceno ,68 Ancona ,97 Macerata ,97 Pesaro Urbino ,98 Altre province ,88 Totale Proprio per il motivo sopra citato per cui inizialmente il Centro Antiviolenza copriva il territorio di due province, dalla tabella sottostante si evince che nel corso del primo anno di attività, le donne che si sono rivolte al servizio appartenevano soprattutto alla provincia di Ascoli Piceno, mentre nel terzo anno di attività le donne erano quasi esclusivamente del territorio Fermano. Accessi al servizio per provincia di residenza e annualità progetto Ascoli Piceno Ancona Macerata Pesaro Urbino Altre province Province I II III

5 Dal grafico seguente si evince che il 48% delle donne che dal 2009 hanno avuto accesso al servizio appartiene alla provincia di. % accessi totali per Provincia Pesaro Urbino 2% Macerata 3% Ancona 3% Altre province 12% 48% Ascoli Piceno 32% Delle 101 donne che nei tre anni hanno avuto accesso al servizio, 54 hanno fatto riferimento al Numero Verde Telefono Donna; 25 al Numero Verde Nazionale 1522; 7 donne sono giunte al servizio grazie all aiuto di Enti o Associazioni presenti sul territorio; 10 donne hanno avuto accesso al servizio tramite intermediari o Forze dell Ordine; 5 donne ha avuto un accesso diretto al servizio. ACCESSO AL SERVIZIO Totale N. Verde Nazionale 25 N. Verde CAV 54 Intermediario / FFOO 10 Enti / Associazioni 7 Accesso diretto 5 Totale 101 % degli accessi al servizio 10% 7% 5% 25% 53% N. Verde Nazionale N. Verde CAV Intermediario / FFOO Enti / Associazioni Accesso diretto

6 Rispetto allo stato civile delle 101 donne che nei tre anni di attività si sono rivolte al Centro Antiviolenza, nel 41,58% dei casi, le donne hanno dichiarato di essere coniugate; nel 24,75% dei casi, separate; nel 15,84% dei casi, nubili. Anno STATO CIVILE I II III Totale % Nubile ,84 Coniugata ,58 Separata ,75 Divorziata ,93 Convivente ,92 Vedova ,97 Totale Nel grafico sotto riportato è rappresentata la situazione lavorativa delle donne vittime di violenza. Si può notare che in 35 casi, pari al 34,65% del totale, le donne hanno la posizione di lavoratrice dipendente; in ben 28 casi, pari al 27,72% del totale, le donne sono disoccupate; in 13 casi, pari al 12,87% del totale, casalinghe. Lo stato di disoccupazione, e la conseguente non indipendenza economica, rende la situazione più complicata per le donne che vivono una situazione di violenza poiché non possono permettersi di pagare un avvocato per avviare la separazione dal partner violento, non sono in grado di sostenere le spese di un affitto per trovare riparo dalla violenza. Condizione lavorativa delle utenti Studentessa 5 Pensionata 10 Casalinga 13 Co Co Co / Co Co Pro 8 Lavoratrice autonoma 2 Disoccupata 28 Lavoratrice dipendente

7 Delle 101 donne che si sono rivolte al Centro Antiviolenza, in 69 casi, (pari al 68,32% del toltale) hanno dichiarato di essere madri sia di figli minorenni che di figli maggiorenni; mentre 32 donne, pari al 31,68% del totale, hanno dichiarato di non avere figli. La maggioranza delle donne ha dichiarato che i figli sono stati testimoni di uno o più episodi di violenza. Studi a tale proposito hanno dimostrato che un bambino che assiste a una violenza su una persona per lui fondamentale come la madre vive un trauma e avrà delle conseguenze uguali a quelle di un bambino che ha subito direttamente maltrattamento e violenza. FIGLI Totale % SI 69 68,32 NO 32 31,68 Totale 101 Nel grafico che segue è possibile rilevare le fasce d età delle persone che hanno usufruito del servizio. Si può notare come il dato più elevato sia concentrato nella fascia d età che va dai 36 ai 50 anni, infatti il 44% del totale appartiene a questa fascia. A seguire c è la fascia d età che va dai 51 ai 60 anni, il 29% del totale. Classe età utenti % >65 6% < 21 3% % %

8 Osservando la tabella sotto riportate, è possibile notare che tra le tipologie delle violenze subite dalle donne che hanno avuto accesso al servizio nel corso dei tre anni di attività, quelle maggiormente dichiarate sono la violenza fisica e psicologica (pari al 33,66% del totale), la sola violenza psicologica (pari al 25,74% del totale) e la sola violenta fisica (pari al 20% del totale). VIOLENZA SUBITA I Anno II III Totale Fisica Psicologica Fisica e psicologica Sessuale Stalking Totale Il grafico che segue mette in evidenza la percentuale delle violenze denunciate dalle donne, suddivise nelle tre annualità. 100% 80% 60% 40% 20% Stalking Sessuale Fisica e psicologica Psicologica Fisica 0% I II III

9 Dall osservazione del grafico e della tabella sottostanti si può notare che l autore della violenza è quasi sempre il partner (nel 46,53% dei casi), a seguire ci sono i parenti (nel 16,43% dei casi) e gli ex partner (nel 15,84% dei casi). Autore delle violenze Marito / Ex marito / ex Compagno fidanzato Parente ConoscenteCollega/titolare AUTORE DELLA VIOLENZA I Anno II III Totale Marito / Compagno Ex marito / ex fidanzato Parente Conoscente Collega/titolare Totale

10 ATTIVITA TELEFONICA Il Centro Antiviolenza Percorsi Donna svolge la sua attività anche attraverso il servizio telefonico con l'impiego di operatrici esperte del lavoro sociale adeguatamente formate. L'obiettivo di questo strumento è quello di accogliere la prima richiesta di aiuto della donna intrisa di ansie e preoccupazioni. Attraverso l'ascolto telefonico la donna può decidere di mantenere nascosta la sua identità e si sente più libera di esprimere il suo dolore nell'anonimato. Contenimento e rassicurazione fanno si che la donna possa prendere coraggio e considerare la possibilità di recarsi di persona al Centro per incontrare l'operatrice. La prima risposta telefonica è finalizzata a fornire informazioni e a prendere accordi iniziali con le donne che chiedono aiuto. Attraverso l ascolto attivo ed un atteggiamento non giudicante dell operatrice è possibile istaurare con la donna una relazione di fiducia che le permette di esternare il suo vissuto di sofferenza Nei grafici che seguono è sintetizzata l attività telefonica, distinguendo le telefonate effettuate, quelle ricevute, i motivi delle telefonate e gli esiti. Il seguente grafico riporta le telefonate ricevute ed effettuate distinte per annualità. Si può notare che il numero delle telefonate ricevute nel corso dei tre anni di attività è rimasto pressoché costante. Il totale delle telefonate ricevute nel corso del periodo considerato sono 335, quelle effettuate sono 148. Telefonate effettuate e ricevute per annualità Ricevute Effettuale 0 I II III Totale

11 Nel grafico sottostante sono riportate le telefonate ricevute durante i tre anni di attività del Centro Antiviolenza differenziate per tipologia di motivazione. Nel corso della prima annualità spiccano le telefonate ricevute allo scopo di richiedere informazioni; nel corso della terza annualità le telefonate si riferiscono soprattutto al monitoraggio dei casi. Motivo delle Telefonate Segnalazione nuovi eventi Confronto caso Monitoraggio Appuntamento Sostegno III II I Segnalazione caso Richiesta Informazioni Il grafico che segue riguarda gli esiti delle telefonate. È evidente che durante le tre annualità la richiesta è stata soddisfatta con la consulenza telefonica, con il sostegno e fissando un appuntamento in sede. Esito delle Telefonate Confronto sul caso Rinvio successivo contatto Invio servizi territoriali Sostegno III II I Appuntamento Consulenza telefonica

12 SERVIZI OFFERTI DAL CENTRO ANTIVIOLENZA PERCORSI DONNA Specifica dati qualitativi del terzo anno di attività SOSTEGNO PSICOLOGICO: Le donne che si rivolgono al centro Antiviolenza possono effettuare colloqui con la psicologa in modo da essere accompagnate nell elaborazione del trauma. Le donne, attraverso il sostegno psicologico, riescono a recuperare il controllo della propria vita e a mettere in opera soluzioni valide. Nell ultimo anno, 3 delle 15 nuove persone che si sono rivolte al servizio, hanno chiesto di intraprendere un percorso di sostegno psicologico. CONSULENZA LEGALE: Il centro Antiviolenza offre consulenza legale (civile, penale e minorile) per affrontare e risolvere le principali problematiche esposte dalle donne. Delle 15 donne che hanno chiesto aiuto al centro Antiviolenza nell ultimo anno, 8 hanno beneficiato della consulenza legale, effettuando in totale 11 colloqui con i nostri avvocati. In 2 casi le donne hanno ricevuto, oltre alla consulenza, anche l assistenza legale da parte degli avvocati del centro, per questioni riguardanti separazioni, denunce, ecc. ACCOMPAGNAMENTI: Il centro Antiviolenza offre alle donne servizi di accompagnamento ai servizi del territorio, quali Forze dell Ordine, ospedale, Servizi sociali, Tribunale. Queste attività vengono effettuate per facilitare le donne negli spostamenti, per offrire loro sostegno durante momenti delicati, per supportarle nel percorso di uscita dalla violenza e nella prassi di alcune azioni necessarie alla protezione di se stesse e dei figli. Nell arco dell ultimo anno, l operatrice del centro Antiviolenza ha effettuato 14 accompagnamenti telefonici ai servizi presenti sul territorio e 9 accompagnamenti fisici presso i servizi sociali, gli studi legali appartenenti alla rete del Centro Antiviolenza e presso il Tribunale di. COLLOQUI: Nel corso dell ultimo anno, oltre a rispondere alle emergenze e ad accogliere nuovi casi, si è data importanza alla cura della relazione delle donne che dal 2009 hanno avuto accesso al servizio. Attraverso un lavoro di supporto e counseling, è stato possibile offrire sostegno e consulenza telefonica in 54 casi, attraverso colloqui telefonici e colloqui in sede.

13 LA RETE DI PERCORSI DONNA Nel corso si è data molta importanza al consolidamento della rete già presente sul territorio allo scopo di collaborare con efficacia, su più fronti,con più soggetti al fine di migliorare il servizio e l efficacia degli interventi. Il lavoro di rete intende anche promuovere la cultura dell integrazione tra i servizi come metodologia di intervento permanente sul tema della violenza verso le donne. Uno degli obiettivi del lavoro di rete è quello di definire procedure condivise tra diversi organismi, anche attraverso protocolli d intesa. La promozione di azioni di rete è importante perché sviluppa e sostiene la diffusione della conoscenza del fenomeno della violenza sulle donne, innesca processi culturali innovativi, promuove innovazione e scambi costanti tra gli attori locali, istituzionali e non, chiamati ad intervenire per contrastare tale fenomeno. La Rete Antiviolenza è un luogo d'incontro e di confronto, dell elaborazione e della sperimentazione. E' il luogo dell'incontro fra servizi differenti con mission diverse che operano nello stesso ambito e fra servizi e comunità. E' il luogo del confronto perché pone i partecipanti nella condizione di doversi definire, impone di dichiarare le proprie prassi non come abitudine ma come processo strategico, alla ricerca di buone pratiche in grado di contrastare efficacemente la violenza contro le donne. E' il luogo dell elaborazione del proprio agire per poter costruire una cultura condivisa tra operatori nelle azioni di contrasto alla violenza secondo un'ottica di genere. E' il luogo della sperimentazione di nuove buone pratiche nel tentativo di influire nella capacità di analisi dell'interfaccia fra azioni violente e tentativo di contrastarle.

14 La rete di "Percorsi Donna" CENTRI ANTIVIOLENZA AVVOCATI PSICOLOGHE FORZE DELL'ORDINE NOME/ENTE "Realtà donna" "La Fenice" "Casa delle Donne" "La Fenice" "Casa Rifugio Zefiro" "Parla con noi" Torino Telefono rosa "Il Girasole" "Le Nereidi" centro accoglienza donne maltrattate Studio Legale Ass.ne Psicologi per i popoli Psicologa Psicologa Psicologa Sessuologa e Psicologa Psicologo Psicologa Psicologa Psicologa Psicologa Psicologo consultorio religioso "Famiglia Nuova" Informafamiglia di Porto S.Elpidio Carabinieri di Sant'Elpidio a mare (FM) Carabinieri Stazione Centrale di Carabinieri di Cupramarittima (AP) Carabinieri di Pedaso (FM) Carabinieri di Grottammare (AP) Carabinieri Porto San Giorgio (FM) Procura di CITTA' Ascoli Piceno Teramo Bologna Campobasso Ancona Pesaro Torino Macerata Siracusa Genova Falerone San Benedetto del Tronto Martinsicuro (TE) Martinsicuro (TE) Lapedona (FM) Grottammare S. Elpidio a Mare e Grottammare (c/o Poliambulatorio Eden) Porto d'ascoli (AP) S. Elpidio a Mare c/o distretto sanitario Asur Grottammare S. Benedetto del Tronto Roma e Grottammare Montegranaro (FM) Amandola Montegiorgio c/o PAT di Villa Murri S. Elpidio a Mare (FM) Cupramarittima (AP) Pedaso Grottammare (AP) Porto San Giorgio

15 AMBITO SANITARIO ALTRO Polizia c/o Ospedale "A. Murri" Carabinieri di Comunanza (AP) Polozia Polizia Municipale Polizia Ufficio Minori Polizia di Stato divisione Anticrimine Ospedale Ospedale Ospedale Distretto Sanitario Assistente Sociale tutela minorenni Assistente Sociale tutela minorenni Assistente Sociale tutela minorenni Assistente Sociale tutela minorenni Assistente Sociale tutela minorenni Assistente Sociale tutela minorenni Assistente Sociale c/o ASUR 11 Centro di Ascolto e Accoglienza "Il Samaritano" Caritas Caritas Ascoli Piceno Assessorato alle politiche sociali Commissione Pari Opportunità Commissione Pari Opportunità MO.I.CA. Marche PAT di Porto Sant'Elpidio (FM) PAT di Sant'Elpidio a Mare (FM) Servizi Sociali Servizi Sociali ANVOLT DSM Comunanza (AP) Cupramarittima (AP) Ascoli Piceno Ascoli Piceno Sant'Elpidio a Mare San Benedetto del Tronto Porto Sant'Elpidio Falerone Porto Sant'Elpidio Grottammare San Benedetto del Tronto Sant'Elpidio a Mare Porto San Giorgio Porto Sant'Elpidio Ascoli Piceno Sant'Elpidio a Mare Porto Sant'Elpidio Civitanova Marche Porto Sant'Elpidio (FM) Sant'Elpidio a Mare (FM) Monte Urano (FM) Cupramarittima (AP) Civitanova Marche San Benedetto del Tronto

16 ATTIVITÁ DI RETE DEL CENTRO ANTIVIOLENZA PERCORSI DONNA A partire dalla suo avvio, il Centro Antiviolenza Percorsi Donna ha avviato rapporti di collaborazione con 10 Centri Antiviolenza, di cui 6 situati sul territorio italiano ( La Fenice di Teramo, Casa delle Donne di Bologna, La Fenice di Campobasso, Telefono Rosa di Torino, Centro di Accoglienza Donne Maltrattate di Genova, Le Nereidi di Siracusa), e 4 appartenenti al territorio marchigiano (Associazione Donne e Giustizia di Ancona, Parla con noi di Pesaro, Realtà Donna di Ascoli Piceno, Il Girasole di Macerata ). La richiesta di collaborazione è stata finalizzata alla condivisione della gestione dei casi, al confronto sulle buone prassi, agli invii dei casi dislocati su territori diversi da quello di Percorsi Donna. 12 Avvocati appartenenti alle province di Ascoli Piceno e di. La richiesta di collaborazione è stata finalizzata al sostegno legale delle donne vittime di violenza, usufruendo del gratuito patrocinio. Forze dell Ordine, tra cui Carabinieri e Polizia di Ascoli Piceno,, Grottammare, Cupramarittima, Pedaso, Porto San Giorgio, Sant Elpidio a Mare, Comunanza. È stato realizzato un lavoro di promozione dello sportello e di sensibilizzazione rispetto al tema della violenza di genere. Ambito Sanitario, tra cui gli ospedali e distretti sanitari di, Sant Elpidio a Mare, Porto Sant Elpidio e San Benedetto del Tronto. È stato realizzato un lavoro di sensibilizzazione e condivisione rispetto al tema della violenza, di confronto sulle buone prassi e sugli invii dei casi. Attraverso un lavoro di mappatura del territorio Ascolano e Fermano, è stato possibile allacciare rapporti di collaborazione con 25 Professionisti. Di questi, 13 sono psicologi e lavorano per sostenere emotivamente le donne maltrattate attraverso una serie di incontri strutturati; 12 equipe di assistenti sociali per un lavoro congiunto finalizzato non solo al supporto delle donne vittime di violenza, ma anche alla tutela dei figli minorenni. È stato organizzato anche un lavoro di promozione del Centro Antiviolenza con Le Caritas di, Porto Sant Elpidio e di Ascoli Piceno per intraprendere un percorso di collaborazione nella gestione dei casi.

17 ATTIVITÁ DEL CENTRO ANTIVIOLENZA PERCORSI DONNA Nel Progetto è stato avviato Lo Sportello Itinerante con l obiettivo di porsi come punto di riferimento per l intero territorio provinciale garantendo alle donne una presenza più vicina alle loro abitazioni. Lo sportello, seppur collocato come sede centrale operativa nel Comune di Sant'Elpidio a Mare, ha visto l apertura di sedi anche a e Porto Sant Elpidio. Nell arco di tempo considerato, sono stati effettuati 8 colloqui nella nuova sede fermana, mentre nella sede di Sant Elpidio a Mare 21. Sempre all interno di questo progetto sono state instaurate forme di collaborazione, scambio, confronto con la Società WEGA formazione comunicazione relazione per quanto riguarda il sostegno psicologico alle vittime di violenza e con l Associazione ADAF (Associazione Donne di appartenenti all Ordine degli Avvocati di ) per la consulenza e l assistenza legale delle donne maltrattate. INCONTRI DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE SUL TEMA DELLA VIOLENZA DI GENERE L idea del progetto è stata quella di proporre ad alcune scuole superiori del Fermano un percorso di sensibilizzazione e di prevenzione primaria alla violenza sulle donne, attraverso gruppi di confronto. La scuola costituisce un luogo privilegiato per l'incontro tra adolescenti maschi e femmine di diversa provenienza etnica-socio-culturale. Presso l Istituto Tecnico Statale Commerciale per Geometri e per il Turismo G.B. Carducci-G. Galilei di sono stati realizzati 3 incontri di informazione e sensibilizzazione sul tema della violenza di genere. Gli obiettivi del progetto erano: fornire ai ragazzi informazioni scientifiche sulla violenza contro la donna; sensibilizzare sul tema della violenza alle donne e sulle conseguenze della violenza nella vita sociale; far riflettere i ragazzi e le ragazze sugli stereotipi maschili e femminili e il loro legame con la violenza di genere; promuovere lo sviluppo di un pensiero critico tra i/le giovani nei confronti degli attori importanti nella socializzazione di genere, in particolare nei confronti di internet e degli altri media; introdurre il tema delle pari opportunità e dei diritti delle donne.

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