PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
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- Ambra Tommasi
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1 PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA PER ALUNNI CON DISABILITA CERTIFICATA LEGGE 104/92 ARTT.3 (COMMA 1,3),16,17 O.M. 90/2001 ARTT.12,13,15 (COMMA 4) D.L.vo 297/1994 art.318 DPR 323/98 ART.6 (COMMA 1) O.M. 26/2007 ART.17 (COMMA 1) D.L. n.66/2017 ANNO SCOLASTICO 2018/2019 [N.B. Il presente documento vincola al segreto professionale chiunque ne venga a conoscenza (art. 622 C.P.). Esso va conservato all'interno del Fascicolo personale dell alunno, con facoltà di visione da parte degli operatori che si occupano dello stesso] DATI RIGUARDANTI L ALUNNO COGNOME...NOME.. DATA DI NASCITA. LUOGO... RESIDENTE A...VIA...N...Tel... 1
2 DATI RELATIVI AL CONTESTO FAMILIARE E SOCIALE (rilevanti ai fini dell inclusione scolastica): Cognome e nome Relazione di parentela Sede di lavoro e eventuale recapito telefonico Ulteriori informazioni DATI RELATIVI ALLA FREQUENZA SCOLASTICA ANNO SCOLASTICO SCUOLA.. CLASSE SEZIONE.. FREQUENZA: regolare irregolare eventuali ripetenze DATI RELATIVI AI REFERENTI IN AMBITO PSICOLOGICO E DIDATTICO-EDUCATIVO PSICOLOGA (NIAT BRINDISI) PEDAGOGISTA CLINICO (NIAT BRINDISI) DOCENTE DI SOSTEGNO DOCENTE REFERENTE BES DI CLASSE DOCENTE COORDINATORE DI CLASSE 2
3 TIPOLOGIA DI BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE 1. Disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista minorati udito Psicofisici 2. Disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro (Difficoltà di apprendimento Aree L.E. e L.M.) 3. Svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro CERTIFICAZIONE CLINICA N. di ore settimanali di sostegno didattico ORARIO SETTIMANALE SOSTEGNO Ora Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato 1 h h h h h h
4 1. PRESENTAZIONE DELL ALUNNO DESCRIZIONE DEL CONTESTO - RILEVAMENTO DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI DEFINIZIONE DEL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO IN OTTICA ICF Breve e dettagliata descrizione, secondo quanto emerso dalla osservazione diretta e dalla certificazione clinica (Diagnosi Funzionale e Profilo Dinamico Funzionale) del contesto ambientale, del gruppo-classe (specificando il nr. di alunni, le modalità di rapporto presenti nella classe, le interazioni fra i compagni e tutti quegli aspetti che concorrono a descrivere il clima scolastico), degli aspetti rilevanti le caratteristiche cognitivo-comportamentali dell alunno, degli elementi che rappresentano barriere, degli elementi che si pongono come facilitazioni e degli altri elementi ritenuti rilevanti ai fini della progettazione (interessi, aspetti motivazionali, variabilità di comportamento dell alunno nei diversi contesti sociali e personali).definizione del Piano Educativo Individualizzato in termini di obiettivi didattico-educativi, ipotesi operative, strumenti didattici e criteri di valutazione. SEZIONE 1 A. ATTIVITA PERSONALI Descrizione dei punti di forza (CAPACITA e PERFORMANCE) e dei punti di debolezza (DEFICIT, CARENZE) Indicare gli elementi che ostacolano BARRIERE - e che facilitano FACILITATORI- la PERFORMANCE 1. Apprendimento e applicazione delle conoscenze a. Esperienze sensoriali intenzionali (guardare, ascoltare,altro) b. Apprendimento di base (copiare, imparare attraverso le azioni con gli oggetti, prendere appunti acquisizione informazioni, acquisizione il linguaggio, ripetere, acquisire concetti, imparare a leggere, imparare a scrivere, imparare a calcolare, acquisizione di abilità e pratiche, altro) c. Applicazione delle conoscenze acquisite (ripetere, leggere, scrivere, calcolare, focalizzare, attenzione, pensare, prendere decisioni) 2. Compiti e richieste generali (intraprendere un compito singolo, intraprendere compiti articolati, eseguire la routine quotidiana, gestire la tensione e altre richieste di tipo psicologico, controllare il proprio comportamento) 3. Comunicazione (verbale e non verbale) a. Comunicazione-ricevere (comunicare e ricevere messaggi verbali, non verbali, nel linguaggio dei segni, con messaggi scritti) b. Comunicazione-produrre (parlare, vocalizzazione prelinguistica, cantare, produrre messaggi non verbali, produrre messaggi nel linguaggio dei segni, scrivere messaggi) c. Conversazione e uso di strumenti e tecniche di comunicazione (conversazione, discussione, utilizzo di strumenti e tecniche di comunicazione, conversazione e uso di strumenti e tecniche di comunicazione) 4. Mobilità a. Cambiare e mantenere una posizione corporea (cambiare la posizione corporea di base, mantenere una posizione corporea, trasferirsi) b. Trasportare, spostare e maneggiare oggetti (sollevare e trasportare oggetti, spostare oggetti con gli arti inferiori, uso fine della mano, uso della mano e del braccio, uso fine del piede) 4
5 c. Camminare e spostarsi (camminare, spostarsi, spostarsi usando apparecchiature/ausili) 5. Cura della propria persona (lavarsi, prendersi cura di singole parti del corpo, bisogni corporali, vestirsi, mangiare, bere, prendersi cura della propria salute, badare alla propria sicurezza) B. PARTECIPAZIONE SOCIALE Descrizione dei punti di forza (CAPACITA e PERFORMANCE) e dei punti di debolezza ( DEFICIT, CARENZE) Indicare gli elementi che ostacolano BARRIERE- e che facilitano FACILITATORI- la PERFORMANCE. 1. Interazioni e relazioni interpersonali 2. Aree di vita principali (Istruzione, vita economica) 3. Vita sociale, civile e di comunità C. FATTORI AMBIENTALI E PERSONALI Evidenziare i fattori ambientali e personali e in quale misura essi influenzano positivamente o negativamente la capacità del soggetto ad eseguire compiti o azioni o il suo funzionamento e la sua partecipazione ad un contesto sociale. FATTORI AMBIENTALI (costituiscono l ambiente fisico, sociale e gli atteggiamenti, in cui le persone vivono e conducono la loro esistenza) 1. Famiglia ristretta 2. Famiglia allargata 3. Amici 4. Conoscenti, compagni di classe, vicini di casa e membri della comunità 5. Persone in posizione di autorità 6. Persone in posizione subordinata 7. Persone che forniscono aiuto o assistenza 8. Estranei 9. Animali domestici 10. Operatori sanitari 11. Altri operatori 12. Relazione e sostegno sociale FATTORI PERSONALI (Area affettivo-relazionale) 1. Stili di attribuzione 2. Autostima 3. Autoefficacia 4. Identità 5. Emotività 6. Motivazione 7. Comportamenti problema 5
6 LEGENDA MENOMAZIONE: indica qualsiasi perdita o anormalità di una struttura o di una funzione fisiologica, anatomica oppure psicologica (in questo caso si tende a parlare di disturbo ) DISABILITA : indica la conseguenza pratica della menomazione e, quindi, lo svantaggio personale che la persona disabile vive espresso in ciò che è in grado di fare o meno. HANDICAP: indica lo svantaggio sociale vissuto da una persona a seguito di una disabilità o menomazione. ATTIVITA : Esecuzione di un compito o di un azione da parte di un individuo PARTECIPAZIONE: Coinvolgimento dell individuo in una situazione di vita CAPACITA : Esprime il livello di funzionamento della persona in assenza di sostegni e interventi da parte di persone e/o di altri fattori (adattamenti ambientali, ausili, facilitatori o barriere ambientali). E intesa come quello che il soggetto fa escludendo l influenza di tutti i fattori ambientali riconosciuti come rilevanti per quella attività/partecipazione. PERFORMANCE: Esprime il livello di funzionamento della persona in assenza di sostegni e interventi dsa parte di persone ma in presenza di altri fattori (adattamenti ambientali, ausili, facilitatori o barriere ambientali). BARRIERE: riguardano i fattori contestuali ambientali FACILITATORI: riguardano i fattori contestuali personali SEZIONE 2 OBIETTIVI DIDATTICO-EDUCATIVI IN OTTICA ICF OBIETTIVI DIDATTICO-EDUCATIVI A BREVE TERMINE Sono gli obiettivi a medio termine scomposti in sotto-obiettivi più accessibili per l alunno OBIETTIVI DIDATTICO-EDUCATIVI A MEDIO TERMINE Raggiungibili nel corso dell anno scolastico, in un periodo di tempo compreso tra i 6 mesi e 1 anno OBIETTIVI DIDATTICO-EDUCATIVI A LUNGO TERMINE Raggiungibili in una prospettiva temporale compresa tra gli 1 e i 3 anni circa 6
7 SEZIONE 3 IPOTESI OPERATIVE STRUMENTI-VALUTAZIONE IN OTTICA ICF 1.IPOTESI OPERATIVE (Metodologie didattiche e Contenuti) Oltre agli interventi indicati nelle programmazioni delle varie discipline (che sono parte integrante del presente documento) e attuati da ciascun docente del C.d.C., il lavoro individualizzato sarà centrato sul rispetto dei tempi ed del ritmo di apprendimento dell alunno. Inoltre si attueranno le METODOLOGIE DIDATTICHE di seguito elencate: a. CONCRETIZZAZIONE: continuo riferimento a situazioni concrete vicine all esperienza dell alunno b. INDIVIDUALIZZAZIONE: richiesta di prestazioni commisurate alle abilità che l alunno effettivamente possiede c. SEMPLIFICAZIONE: richiamo dei requisiti necessari a risolvere il compito d. SCHEMATIZZAZIONE: raggiungimento degli obiettivi con scarto di tutte le informazioni non essenziali allo scopo e. REITERAZIONE: ripetizione periodica delle abilità acquisite al fine del graduale strutturarsi degli automatismi f. MODELING: apprendimento per imitazione g. SHAPING: apprendimento per approssimazione h. LEZIONI INDIVIDUALIZZATE: utilizzo della lezione singola frontale al di fuori dell ambiente classe i. PROMPTING FADING: esecuzione del compito con aiuti che si attenuano nel tempo j. PROBLEM SOLVING: formulazioni di ipotesi risolutive sulla base di prerequisiti e nuove informazioni k. COOPERATIVE LEARNING: lavoro cooperativo in classe per apprendere insieme l. TUTORING: lavoro in classe con altri allievi che fanno da tutor m. MAPPE CONCETTUALI: Al fine di schematizzare le connessioni dei concetti che formano le preposizioni e mettere a fuoco le idee chiave n. METACOGNIZIONE: Riflessione sul proprio funzionamento mentale (conoscenza che esistono delle strategie, capire il compito, valutare la difficoltà, decidere la strategia da utilizzare ) o. SIMULAZIONE: preparazione alle prove orali I CONTENUTI saranno ridotti e semplificati, individuati specificatamente e privati delle informazioni in eccesso e non strettamente necessarie al raggiungimento degli obiettivi prefissati. 7
8 2.STRUMENTI DIDATTICI: le proposte teoriche per quanto possibile saranno accompagnate da riferimenti esemplificativi, illustrazioni, mappe e schemi. Saranno utilizzati i supporti multimediali, per l attivazione di strategie compensative/dispensative. In sintesi si utilizzeranno i seguenti strumenti: e video e audio, audiolibri, cd rom 3. VALUTAZIONE Le modalità di verifica dell apprendimento: prove scritte/orali, prove individuali/collettive, prove strutturate/semistrutturate/non strutturate, prove grafiche/pratiche. La valutazione: La valutazione sarà centrata sulle conoscenze e sulle competenze e sarà individualizzata e calibrata sulle effettive capacità dell alunno. I criteri di valutazione saranno i progressi ottenuti rispetto alla situazione di partenza, l impegno e l interesse dimostrati. 8
9 2. APPRENDIMENTI CURRICOLARI Questa sezione è a cura degli insegnanti e va riformulata ogni anno scolastico PROGETTAZIONE DEL CURRICOLO La programmazione, oltre al consolidamento delle strumentalità di base, riguarderà anche l acquisizione di contenuti afferenti alle singole discipline, secondo modalità e proposte individualizzate, ma affini il più possibile alle proposte rivolte agli alunni della classe e con esse raccordate. La scelta del curricolo e la Programmazione Curriculare (uguale/equipollente a quella proposta alla classe oppure differenziata rispetto a quella proposta alla classe), concordate dal Consiglio di Classe, vengono riportate nel Registro dei Verbali e comunicate alla famiglia. Ogni insegnante opererà secondo quanto previsto ed esplicitato dalla programmazione stessa, tenendo presente che la progettazione può essere oggetto di aggiornamento per una ridefinizione degli obiettivi e dei contenuti, sulla base delle necessità e delle potenzialità dell alunno, nonché di una modifica in itinere della programmazione stessa secondo quanto previsto dall art.15 dell OM 90/2001 (comma 4). Il suddetto articolo prevede, infatti, la possibilità che un consiglio di classe, qualora ritenga che l alunno, durante il percorso formativo, sia in grado di raggiungere gli obiettivi didattici previsti dai programmi ministeriali, esprima la valutazione rifacendosi agli artt. 12 e 13 (passando quindi da una programmazione differenziata ad una programmazione uguale o equipollente), senza necessità di prove di idoneità relative all anno o agli anni precedenti, in quanto il consiglio stesso è già in possesso di tutti gli elementi di valutazione (comma 4). Naturalmente, si può verificare anche il passaggio contrario, ovvero da una programmazione uguale o equipollente ad una programmazione differenziata. 9
10 PROGRAMMAZIONE DOCENTI (VEDI ALLEGATO 1) Campo di esperienza / ambito / disciplina : (esempio) ITALIANO Osservazioni iniziali (livello di partenza) Obiettivi Contenuti... Attività. Metodologie/Strategie didattiche. Risorse (umane / materiali)... Tempi Verifiche (con possibilità di utilizzare prove equipollenti *). Valutazione.. Raccordo con la programmazione della classe 10
11 Campo di esperienza / ambito / disciplina : Osservazioni iniziali (livello di partenza) Obiettivi Contenuti... Attività. Metodologie/Strategie didattiche. Risorse (umane / materiali)... Tempi Verifiche (con possibilità di utilizzare prove equipollenti*) Valutazione.. Raccordo con la programmazione della classe 11
12 Campo di esperienza / ambito / disciplina : Osservazioni iniziali (livello di partenza) Obiettivi Contenuti... Attività. Metodologie/Strategie didattiche. Risorse (umane / materiali)... Tempi Verifiche (possibilità di utilizzare prove equipollenti*). Valutazione.. Raccordo con la programmazione della classe 12
13 Campo di esperienza / ambito / disciplina : Osservazioni iniziali (livello di partenza) Obiettivi Contenuti... Attività. Metodologie/Strategie didattiche. Risorse (umane / materiali)... Tempi Verifiche (possibilità di utilizzare prove equipollenti*) Valutazione.. Raccordo con la programmazione della classe 13
14 Campo di esperienza / ambito / disciplina : Osservazioni iniziali (livello di partenza) Obiettivi Contenuti... Attività. Metodologie/Strategie didattiche. Risorse (umane / materiali)... Tempi Verifiche (possibilità di utilizzare prove equipollenti*) Valutazione.. Raccordo con la programmazione della classe 14
15 Campo di esperienza / ambito / disciplina : Osservazioni iniziali (livello di partenza) Obiettivi Contenuti... Attività. Metodologie/Strategie didattiche. Risorse (umane / materiali)... Tempi Verifiche (possibilità di utilizzare prove equipollenti*) Valutazione.. Raccordo con la programmazione della classe 15
16 Campo di esperienza / ambito / disciplina : Osservazioni iniziali (livello di partenza) Obiettivi Contenuti... Attività. Metodologie/Strategie didattiche. Risorse (umane / materiali)... Tempi Verifiche (possibilità di utilizzare prove equipollenti*) Valutazione.. Raccordo con la programmazione della classe 16
17 Campo di esperienza / ambito / disciplina : Osservazioni iniziali (livello di partenza) Obiettivi Contenuti... Attività. Metodologie/Strategie didattiche. Risorse (umane / materiali)... Tempi Verifiche (possibilità di utilizzare prove equipollenti*) Valutazione.. Raccordo con la programmazione della classe 17
18 Campo di esperienza / ambito / disciplina : Osservazioni iniziali (livello di partenza) Obiettivi Contenuti... Attività. Metodologie/Strategie didattiche. Risorse (umane / materiali)... Tempi Verifiche (possibilità di utilizzare prove equipollenti*) Valutazione.. Raccordo con la programmazione della classe 18
19 Campo di esperienza / ambito / disciplina : Osservazioni iniziali (livello di partenza) Obiettivi Contenuti... Attività. Metodologie/Strategie didattiche. Risorse (umane / materiali)... Tempi Verifiche (possibilità di utilizzare prove equipollenti*) Valutazione.. Raccordo con la programmazione della classe 19
20 Campo di esperienza / ambito / disciplina : Osservazioni iniziali (livello di partenza) Obiettivi Contenuti... Attività. Metodologie/Strategie didattiche. Risorse (umane / materiali)... Tempi Verifiche (possibilità di utilizzare prove equipollenti*) Valutazione.. Raccordo con la programmazione della classe 20
21 Campo di esperienza / ambito / disciplina : Osservazioni iniziali (livello di partenza) Obiettivi Contenuti... Attività. Metodologie/Strategie didattiche. Risorse (umane / materiali)... Tempi Verifiche(possibilità di utilizzare prove equipollenti*) Valutazione.. Raccordo con la programmazione della classe 21
22 3. DEFINIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Il Consiglio di Classe delibera la Scelta della Programmazione Didattica Programmazione uguale o equipollente a quella proposta alla classe prevista dagli art.12/art.13 O.M. 90/2001 (comunemente definita programmazione per obiettivi minimi ) Programmazione differenziata* per tutte le discipline prevista dall art.15 O.M. 90/20001 (comma 2-4) 4. VALUTAZIONE Il Consiglio di Classe delibera una modalità di valutazione strettamente correlata al presente P.E.I. con riferimento ai criteri per la valutazione degli alunni diversamente abili adottati ai sensi dell art.15 dell O.M. 90/2001 (comma 4). 5. PATTO CON LA FAMIGLIA E CON L ALUNNO 5.1 NELLE ATTIVITA DI STUDIO L ALUNNO: E seguito da.. Nelle discipline.con cadenza: quotidiana bisettimanale settimanale quindicinale E seguito da familiari Ricorre all aiuto di compagni Utilizza strumenti compensativi Altro 5.2 STRUMENTI DA UTILIZZARE NEL LAVORO A CASA: Strumenti informatici (Pc, videoscrittura con correttore ortografico, ) Sintesi vocale Appunti scritti al Pc Testi semplificati e/o ridotti Schemi e mappe concettuali Altro 22
23 6. INTERVENTI TERAPEUTICO-RIABILITATIVI EXTRASCOLASTICI: - Terapie svolte in orario extrascolastico: - Interventi riabilitativi svolti in orario extrascolastico: 7. ATTIVITA PROGETTUALI IN ORARIO CURRICOLARE O EXTRACURRICOLARE - Attività di recupero e/o consolidamento e/o potenziamento - Attività di laboratorio - Attività a piccoli gruppi - Attività a carattere ricreativo, culturale, formativo, socializzante, sportivo 23
24 PROGETTAZIONE DEL CURRICOLO La Programmazione Curriculare per singola materia (P.A.M.: Piano Annuale Materia), sottoscritta dal team docenti del Consiglio di Classe, vengono riportate nel Registro dei Verbali e comunicate alla famiglia. Ogni insegnante opererà secondo quanto previsto ed esplicitato dalla propria progettazione disciplinare (si tenga presente che la progettazione può essere oggetto di aggiornamento per una ridefinizione degli obiettivi e dei contenuti, sulla base delle necessità e delle potenzialità dell alunno). Il presente Piano Educativo Individualizzato potrà variare nel corso dell anno in conseguenza delle esigenze espresse dall alunno e del consiglio di classe. Le parti coinvolte si impegnano a rispettare quanto condiviso e concordato, nel presente PEI, per il successo formativo dell'alunno. Insegnanti della classe Cognome/Nome Firma Qualifica/disciplina di insegnamento Il sottoscritto, consapevole delle conseguenze amministrative e penali per chi rilasci dichiarazioni non corrispondenti a verità, ai sensi del DPR 245/2000, dichiara di aver effettuato la scelta/richiesta in osservanza delle disposizioni sulla responsabilità genitoriale di cui agli artt. 316, 337 ter e 337 quater del codice civile, che richiedono il consenso di entrambi i genitori. LA FAMIGLIA IL DOCENTE DI SOSTEGNO IL DOCENTE COORDINATORE DI CLASSE IL DOCENTE REFERENTE B.E.S. L EDUCATORE IL DIRIGENTE SCOLASTICO, lì Il presente PEI viene consegnato in copia a tutti i firmatari, e viene nuovamente sottoscritto nel momento in cui vi siano modificazioni o aggiornamenti significativi Il trattamento e la segretezza dei dati e delle informazioni qui registrati sono tutelati da quanto disposto dal D.Lvo 196/2003 recante disposizioni in materia di Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. 24
25 Allegato 1 LE PROVE EQUIPOLLENTI Facendo riferimento all O.M. 90/2001 art.15, alla Legge 104/92 art.16, D.L.vo 297/1994 art. 318, al DPR 323/98 art.6 comma 1 e all ultima O.M. sugli Esami di Stato, ovvero all art.17 comma 1 dell O.M.26/2007, per prova equipollente si intende: - la medesima prova proposta alla classe (o, nel caso di esami di Stato, la prova inviata dal Ministero) svolta però con mezzi diversi (computer, Braille, linguaggio dei segni, ecc.); - la medesima prova della classe (o, nel caso di esami di Stato, la prova inviata dal Ministero) con concessione di tempi più lunghi per lo svolgimento della stessa; - la medesima prova proposta alla classe (o, nel caso di esami di Stato, la prova inviata dal Ministero) elaborata però con modalità diverse (per esempio, risposte vero/falso, prova strutturata, domande a scelta multipla, ecc.); - una prova con contenuti culturali e/o professionali diversi rispetto ai contenuti inseriti nella prova proposta alla classe. Nel caso di esame di Stato, quindi, la prova non sarà quella inviata dal Ministero, ma si tratterà di un elaborato preparato dalla Commissione d esame, sulla base delle indicazioni fornite dal consiglio di classe (contenute nella relazione sullo studente diversamente abile da inserire nel Documento del 15 maggio). 25
26 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE PER ALUNNI DVA Allegato n.2 Indicatori degli obiettivi disciplinari previsti dal P.E.I. Descrittori Modalità di raggiungimento degli obiettivi disciplinari Voto in decimi Conoscenze Ampie e approfondite con sicura padronanza degli argomenti. Abilità Applica con sicurezza i contenuti e le procedure acquisite, trasferendo gli stessi in contesti diversi e/o situazioni nuove. Affronta situazioni problematiche utilizzando strategie adeguate. In piena autonomia, con sicurezza e ruolo propositivo 10 Competenze E in grado di esplicitare le conoscenze acquisite e svolgere attività usando con padronanza la strumentalità appresa. Conoscenze Ampie e consolidate Abilità Applica con sicurezza i contenuti e le procedure acquisite trasferendo gli stessi in situazioni nuove. Affronta situazioni problematiche utilizzando strategie adeguate. In piena autonomia, con sicurezza e ruolo propositivo 9 Competenze E in grado di esplicitare le conoscenze acquisite e svolgere attività usando con padronanza la strumentalità appresa. Conoscenze Consolidate Abilità Competenze Applica i contenuti e le procedure acquisite trasferendo gli stessi in situazioni semplificate. Affronta semplici situazioni problematiche utilizzando strategie adeguate. E' in grado di esplicitare le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità appresa. In autonomia 8 Conoscenze Parzialmente consolidate Abilità Competenze Applica i procedimenti acquisiti in situazioni semplificate. Affronta semplici situazioni problematiche con l'aiuto dell'insegnante di sostegno. E' in grado di esplicitare con qualche incertezza le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità appresa in parziale autonomia. Parzialmente guidato 7 26
27 Conoscenze Abilità Competenze Essenziali Applica i procedimenti acquisiti solo se supportato dall insegnante di sostegno. Esplicita le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità appresa solo con l'aiuto dell'insegnante di sostegno. Svolge attività semplici ed affronta situazioni problematiche solo se guidato. Guidato 6 Conoscenze Inadeguate Abilità Ha difficoltà ad applicare semplici strategie di problem-solving, anche se supportato dall'insegnante di sostegno. Totalmente guidato e collaborativo 5 Competenze Esplicita le conoscenze affrontate con difficoltà, anche se guidato dall'insegnante di sostegno. Conoscenze Assenti Abilità Non è in grado di applicare semplici strategie di problem-solving, anche se supportato dall'insegnante di sostegno. Totalmente guidato e non collaborativo 4 Competenze Non è in grado di esplicitare le conoscenze anche se supportato dall'insegnante di sostegno. Conoscenze Assenti Abilità Competenze Non è in grado di applicare semplici strategie di problem-solving e non collabora con l insegnante di sostegno. Non è in grado di esplicitare le conoscenze e non collabora con l insegnante di sostegno. Mancata consegna e comportamento oppositivo 3 27
28 GRIGLIA DI VALUTAZIONE COMPORTAMENTALE PER ALUNNI DVA Indicatori Descrittori Voto in decimi Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere. Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni. Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze. Partecipa sempre costruttivamente alle attività proposte, con impegno costante e motivazione ad apprendere. Si comporta in maniera conforme alle regole in qualsiasi situazione e attiva più che positive interazioni con adulti e compagni. Si prende cura del proprio materiale, rispetta quello altrui ed i contesti nei quali vive le esperienze. 10 Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere. Partecipa costruttivamente alle attività proposte con impegno e motivazione. Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni. Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze. Si comporta in maniera conforme alle regole e attiva positive interazioni con adulti e compagni. Ha cura del proprio materiale, rispetta quello altrui ed i contesti nei quali vive le esperienze. 9 Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere. Partecipa sempre alle attività proposte con impegno e motivazione. Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni. Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze. Generalmente rispetta le regole ed interagisce con adulti e compagni in maniera abbastanza positiva. Ha cura del proprio materiale di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze. 8 Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere. Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni. Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze. Partecipa in maniera discontinua alle attività proposte, impegno e motivazione vanno sollecitati e sostenuti. Deve ancora interiorizzare pienamente le regole scolastiche e le interazioni con adulti e compagni necessitano di essere spesso mediate dall'adulto. La cura del proprio materiale, il rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze devono essere sollecitate dall insegnante di sostegno. 7 Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere. Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni. Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze. Partecipa alle attività proposte solo se costantemente sollecitato, impegno e motivazione sono molto discontinui. Non sempre rispetta le regole ed ha difficoltà ad interagire positivamente con adulti e compagni. Ha scarsa cura del proprio materiale, è poco rispettoso di quello altrui e del contesto nel quale vive le esperienze, nonostante le sollecitazioni dell insegnante di sostegno. 6 28
29 Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere. Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni. Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze. Attiva comportamenti, atteggiamenti ed espressioni non adeguati alla vita scolastica e sociale 5 29
30 Allegato n. 3 Presenti: Dall incontro con i Genitori Sede: Data: Ora: 30
31 Allegato n.4 Presenti: Dall incontro con i referenti del NIAT Sede: Data: Ora: 31
32 Allegato n.5 VALUTAZIONE INTERMEDIA DEL PROCESSO DIDATTICO-EDUCATIVO Alunno PROBLEMATICA SPECIFICA PRESENTATA DALL ALUNNO PROGETTO EDUCATIVO INIZIALE SCELTE METODOLOGICHE OPERATE E LORO MOTIVAZIONE ATTIVITA DIDATTICHE EFFETTUATE STRUMENTI DI LAVORO UTILIZZATI METE EDUCATIVE E CONOSCITIVE RAGGIUNTE COLLABORAZIONE SCUOLA/FAMIGLIA OSSERVAZIONI E PROPOSTE VARIE 32
33 Allegato n.6 Presenti: Dall incontro con i referenti del NIAT Sede: Data: Ora: 33
34 Allegato n.7 VALUTAZIONE FINALE DEL PROCESSO DIDATTICO-EDUCATIVO Alunno. PROBLEMATICA SPECIFICA PRESENTATA DALL ALUNNO PROGETTO EDUCATIVO INIZIALE SCELTE METODOLOGICHE OPERATE E LORO MOTIVAZIONE ATTIVITA DIDATTICHE EFFETTUATE STRUMENTI DI LAVORO UTILIZZATI METE EDUCATIVE E CONOSCITIVE RAGGIUNTE COLLABORAZIONE SCUOLA/FAMIGLIA 34
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