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1 Presentazione del Manuale Gestione del Rischio Clinico e sicurezza delle Cure negli Ambulatori dei MMG e PdF Roma, 16 marzo 2010 Auditorium Lungotevere Ripa, 1 Manuale MMG e PdF: motivazione, scelte e contenuti Roberta Andrioli Stagno

2 Componenti del Gruppo di Lavoro del Manuale Angelo Granieri Piera Poletti Luigi Greco Laura Reali Damiano Parretti Domenico Sangineti Roberta Andrioli Stagno Susanna Ciampalini Maria Concetta Patisso Alessandro Ghirardini

3 Le scelte che hanno orientato la stesura del Manuale Abbiamo discusso e deciso: Un unico manuale anziché due, con l aggiunta di raccomandazioni ampiamente diffuse, operative e semplici Aggiunta di casi clinici griglia per la costruzione e la discussione concretezza discussione e analisi Focalizzazione sugli aspetti fondamentali, rinviando per la parte generale, al manuale redatto dal Ministero e utilizzato per il corso SiCURE

4 Perché del Manuale Favorire la consapevolezza del ruolo del MMG e del PdF per la gestione del rischio clinico rispetto a: proprio ambulatorio collegamento con altri servizi del territorio (ass. domiciliare, RSA, ecc) specialisti collegamento con ospedale collegamenti con farmacia

5 Perché del Manuale Offrire uno strumento di conoscenza e base per la formazione che sia: semplice facilmente consultabile una guida che consideri tutti gli aspetti del rischio clinico una base per ulteriori approfondimenti

6 Fasi di realizzazione del Progetto Pianificazione delle attività da svolgere Incontri periodici del Gruppo di lavoro Ricognizione delle attività svolte ed in corso sul rischio clinico presso Ordini, Società Scientifiche e Associazioni Professionali Ricerca delle esperienze internazionali Istruttoria per ambito (MMG e PdF) Elaborazione del documento Consultazione esterna

7 Raccomandazioni Azione 1 - Una organizzazione efficiente a) Accesso e percorsi b) Organizzazione del lavoro c) Attrezzature informatiche Azione 2 Registrazione delle informazioni a) Cartella clinica b) Prescrizioni chiare Azione 3 - Comunicazione efficace a) Coinvolgimento pazienti ed altri assistenti informali b) Comunicazione nella équipe c) Integrazione con l ospedale ed altri servizi territoriali

8 Raccomandazioni Azione 4 - Formazione del personale e ricerca per sostenere lo sviluppo della sicurezza a) Aggiornarsi sul rischio clinico b) Formare il personale di studio relativamente al rischio clinico c) Aderire a progetti di ricerca Azione 5 - Sistema di segnalazione degli eventi (Incident reporting) utile per il miglioramento della sicurezza a) Partecipare alla segnalazione degli eventi sentinella (SIMES) b) Aderire ad un sistema di Incident reporting specifico c) Utilizzare le segnalazioni per misure di prevenzione

9 Conclusioni L implementazione del Manuale sarà fondamentale per introdurre innovazioni sia clinico-assistenziali che organizzative quali: Un efficiente organizzazione Un puntuale Sistema informativo Una più efficace comunicazione La formazione del personale e la ricerca per lo sviluppo della sicurezza Un Sistema di segnalazione degli eventi (Incident reporting) utile per il miglioramento della sicurezza

10 Sviluppi futuri Il manuale sarà soggetto a periodica revisione e sarà arricchito e integrato da ulteriori contributi provenienti dall applicazione pratica Il manuale potrà essere utilizzato: - nelle Scuole di specializzazione - corsi ECM - corso FAD

11 Il cammino lungo e tortuoso dell applicazione del Manuale

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