Capitolato Tecnico d Appalto

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Capitolato Tecnico d Appalto"

Transcript

1 Capitolato Tecnico d Appalto Appalto per l affidamento del servizio di assistenza passeggeri a ridotta mobilità presso l Aeroporto di Pisa G.Galilei Art. 1 Oggetto del Capitolato Tecnico Il presente capitolato disciplina l espletamento, presso l aeroporto G. Galilei di Pisa, dei servizi di assistenza ai Passeggeri Disabili ed a Ridotta Mobilità (PRM). I servizi di cui al presente capitolato dovranno essere prestati sul sedime dell aeroporto di Pisa, ivi comprese le aree sterili civili e militari, per l intero anno solare, durante l orario di apertura al traffico aereo dell aeroporto. In generale, i servizi dovranno essere erogati nel rispetto di quanto previsto all interno del presente capitolato e secondo le modalità e le disposizioni comunicate di volta in volta dal Gestore. Art. 2 Attività di assistenza passeggeri a ridotta mobilità 2.1 Orario di erogazione del servizio Il servizio sarà erogato in funzione dell orario previsto all inizio di ogni stagione (stagione estiva - aprile/ottobre, stagione invernale - novembre/marzo) e in ogni caso dovranno essere garantiti ritardi anticipi e/o eventuali emergenze. 2.2 Descrizione del servizio Il servizio riguarda tutte le attività di assistenza dei passeggeri disabili ed a ridotta mobilità sia in partenza che in arrivo sull aeroporto di Pisa. In particolare il servizio deve includere: presidio della postazione collegata alle postazioni di chiamata presenti nel sedime aeroportuale: a. parcheggio multipiano, b. parcheggio a raso fronte-aerostazione (entrata centrale e zona taxi) c. zona bus e pullman (entrata est/arrivi), d. zona ferrovia (entrata ovest). L addetto che riceve la chiamata da una delle postazioni di chiamata deve provvedere ad identificare il passeggero e la tipologia di disabilità/ridotta mobilità, nonché ad informarsi sul tipo di assistenza richiesta e ad adoperarsi per applicare quanto previsto in ciascun caso, oltreché fornire informazioni ai PRM relativamente ai servizi principali erogati in aeroporto e agli orari dei voli (partenze, arrivi, ritardi, cancellazioni, transiti, ecc). Qualora il passeggero si presenti direttamente ai banchi check-in, sarà premura dell addetto SAT di frontline comunicare all Ente adibito all assistenza dei PRM che il passeggero è arrivato in aeroporto, e che è in attesa di essere assistito (dai banchi check-in - o nelle zone in prossimità dei banchi - fino al suo 1

2 imbarco) nel rispetto dei tempi e degli standard stabiliti al punto e secondo la normativa di riferimento vigente assistenza dei passeggeri PRM in partenza. L addetto preposto all assistenza deve: a. accompagnare il passeggero con disabilità o a ridotta mobilità dal punto in cui ha richiesto l assistenza fino al banco accettazione; b. assistere il PRM in merito all adempimento delle formalità di registrazione per se stesso ed i bagagli che trasporta durante il viaggio; c. accompagnare il PRM dal banco accettazione alla sala partenze aiutandolo ad espletare i controlli per l'emigrazione, doganali e di sicurezza; d. provvedere al trasporto del PRM che non necessita di elevatore (percorso gate-aeromobile), tramite l utilizzo del mezzo di trasporto di proprietà dell Ente preposto (ciò implica che gli addetti al servizio di assistenza siano in possesso di patente di guida che autorizzi a circolare sul piazzale aeromobili; corso erogato da SAT. A tale riguardo, l Ente dovrà applicare quanto previsto all art. Assicurazione del relativo contratto); e. imbarcare il PRM sull'aeromobile mediante sedie a rotelle (fino alle scale) o altra assistenza specifica necessaria; f. imbarcare il PRM sull'aeromobile mediante elevatori rispettando tutte le procedure relative alla sicurezza ed al trasporto di persone sul mezzo elevatore, come disposto da SAT; g. procedere nell accompagnamento del PRM dal portellone dell aeromobile al posto a sedere; h. riporre il bagaglio e l eventuale sedia a rotelle o altro ausilio imbarcato; i. all occorrenza (e durante le attese in aeroporto), trasmettere tempestivamente al PRM tutte le informazioni inerenti il volo ottenute tramite comunicazione da parte del Gestore SAT (ad es. ritardi, cancellazioni, raccolta dei bagagli, servizi di assistenza disponibili, ecc...); l. accompagnare il PRM presso la Sala Dedicata in caso lo stesso o chi per lui, richieda di attendere il volo in luoghi più tranquilli e meno caotici (ad es. in caso di disabilità mentali, mamme con neonati o che devono allattare; ed in qualsiasi altro caso che lo stesso addetto reputi necessario). Le modalità per accedere alla Sala Dedicata saranno indicate da SAT con adeguata comunicazione assistenza dei passeggeri PRM in arrivo. L addetto preposto all assistenza deve: a. accompagnare il PRM dal posto a sedere al portellone dell aeromobile; b. recuperare il bagaglio e l eventuale sedia a rotelle o altro ausilio imbarcato; c. sbarcare il PRM dall'aeromobile mediante sedie a rotelle o altra assistenza specifica necessaria; 2

3 d. provvedere al trasporto del PRM che non necessita di elevatore (percorso aeromobile-sala arrivi), tramite l utilizzo del mezzo di trasporto di proprietà dell Ente preposto (ciò implica che gli addetti al servizio di assistenza siano in possesso di patente di guida che autorizzi a circolare sul piazzale aeromobili; corso erogato da SAT). A tale riguardo, l Ente dovrà applicare quanto previsto all art. Assicurazione del relativo contratto); d. sbarcare il PRM dall'aeromobile mediante elevatori rispettando tutte le procedure di sicurezza relative al trasporto di persone sul mezzo elevatore, come disposto da SAT; e. accompagnare il PRM dall aeromobile alla sala ritiro bagagli aiutandolo nel ritiro bagagli e nell espletare i controlli per l immigrazione e doganali; f. procedere dalla sala ritiro bagagli ad un punto designato all esterno dell aerostazione nel caso di PRM che viaggia da solo e che deve quindi essere assistito fino al mezzo di trasporto che deve utilizzare (bus, treno, taxi, punti designati - postazioni di chiamata ), oppure presso un eventuale persona in attesa del PRM all interno dell aerostazione; g. in caso di passeggero in transito, assisterlo nel prendere i voli in coincidenza all interno del terminal, a seconda delle esigenze specifiche; h. il personale necessario dovrà rimanere in aeroporto anche in caso di ritardi fino all arrivo dell altro volo assistenza generica all interno dell aerostazione. L addetto preposto all assistenza deve provvedere al passeggero PRM in modo che questi possa: a. recarsi ai servizi igienici in caso di necessità; b. su richiesta del passeggero PRM, poter essere assistito in aeroporto dal proprio accompagnatore compresa la fase di sbarco e/o imbarco; c. ricevere assistenza a terra per tutte le necessarie attrezzature per la mobilità, comprese le sedie a rotelle elettriche se disponibili in aeroporto; d. ottenere assistenza in caso di sostituzione temporanea di attrezzatura per la mobilità danneggiata o smarrita - ad esempio durante le attività necessarie per il Comodato d Uso Gratuito delle Sedie a rotelle in aeroporto, tenendo presente che la sostituzione con presidi comparabili potrebbe non essere fattibile e. ricevere assistenza a terra per cani da assistenza riconosciuti, ove opportuno. 2.3 Organizzazione e coordinamento del servizio L organizzazione e il coordinamento del servizio dovranno essere completamente gestiti dall appaltatore. In funzione della pianificazione dei voli previsti in arrivo e partenza e dei passeggeri PRM previsti - comunicati dal Gestore il giorno prima - dovranno essere predisposte le opportune coperture di turni di lavoro adatti ad erogare il servizio secondo i parametri più avanti specificati. 3

4 Sono comunque richiesti almeno 2 addetti sempre presenti tutti i giorni della settimana, compreso le domeniche ed altre festività, disponibili in aeroporto dall apertura del check-in del primo volo (04:30) fino all arrivo dell ultimo volo (anche nei casi in cui il volo sia soggetto a ritardi). Dovrà essere comunque garantita l assistenza per tutti i voli spot, charter e schedulati al di fuori di questa fascia oraria anche in assenza di PRM prenotato a bordo o in partenza da Pisa. Il Gestore SAT provvederà entro le ore 16:00 del giorno precedente ad informare l Ente circa il numero e la tipologia di PRM previsti sui voli sia in arrivo che in partenza e l orario previsto di tali voli. L Ente con questi dati provvederà ad una copertura del servizio adeguata considerando che l assistenza dei PRM in partenza è da considerarsi da 3 ore prima dell orario di partenza previsto del volo sul quale il PRM deve viaggiare e l assistenza dei PRM in arrivo è da considerarsi per circa mezz ora dopo l orario di arrivo previsto del volo sul quale il PRM viaggia. L Ente quindi, essendo a conoscenza di tutte le assistenze previste per la giornata dal pomeriggio precedente deve, sulla base di questa informativa, essere in grado di organizzare in tempo utile tutte le risorse necessarie ad assistere i passeggeri diversamente abili sia in partenza che in arrivo. Inoltre, l Ente preposto al servizio di assistenza ai PRM dovrà provvedere a redigere opportuna reportistica secondo le modalità che il Gestore SAT fornirà al momento dell affidamento del servizio stesso. Per una completa organizzazione del servizio, l Ente dovrà prendere visione di quanto indicato all interno della procedura interna SAT - P48 Passeggeri disabili e a Ridotta Mobilità completa di piantine aeroportuali (Allegato B al presente capitolato) Il compenso per l attività di assistenza pattuito per l anno n, varierà proporzionalmente in ipotesi di aumento o diminuzione del traffico PRM superiore o inferiore al 10 % su base annua rispetto al traffico dell anno n-1, e calcolato solo per la parte superiore/inferiore a detta percentuale. (In allegato la tabella relativa ai dati del Allegato A al presente capitolato e la legenda delle varie tipologie di disabilità Allegato C). 2.4 Parametri di Qualità Il servizio di assistenza ai passeggeri PRM deve essere espletato nel rispetto dei tempi utili al pre-imbarco e quindi all imbarco dei passeggeri in partenza. Pertanto, l 80% dei PRM con assistenza prenotata deve essere assistito entro e non oltre i 10 minuti dalla presentazione o richiesta di assistenza in aeroporto (direttamente al check-in o tramite le apposite postazioni di chiamata ); il 90% entro e non oltre i 20 minuti, il 100% entro e non oltre i 30 minuti. Inoltre, i passeggeri PRM con assistenza non prenotata devono poter ricevere assistenza presso uno di punti designati dell aeroporto, una volta notificata la propria presenza in modo che, l 80% dei passeggeri 4

5 non attenda più di 25 minuti; il 90% dei passeggeri non attenda più di 35 minuti; il 100% dei passeggeri non attenda più di 45 minuti. Per i PRM in arrivo, nei casi di assistenze prenotate e quindi previste, l 80% dei PRM deve ricevere l assistenza entro 5 minuti dalla discesa dell ultimo passeggero, il 90% entro 10 minuti e il 100% entro 20 minuti dalla discesa dell ultimo passeggero. Inoltre, i passeggeri PRM in arrivo con assistenza non prenotata devono poter ricevere assistenza, una volta notificata la propria presenza in modo che, l 80% dei passeggeri non attenda più di 25 minuti dalla discesa dell ultimo passeggero; il 90% dei passeggeri non attenda più di 35 minuti; il 100% dei passeggeri non attenda più di 45 minuti. In generale, per i passeggeri che necessitano di assistenza, ma che non hanno prenotato tale servizio e quindi si presentano in partenza/arrivo in aeroporto senza preavviso, l Ente deve comunque effettuare tutte le attività necessarie per erogare l assistenza nel miglior modo possibile cercando di rispettare i tempi indicati sopra. L Ente deve predisporre un sistema di monitoraggio interno (definito insieme a SAT) delle prestazioni dei servizi erogati e poter fornire, su richiesta del Gestore, tutte le informazioni ed i dati rilevati. L Ente proposto dovrà inoltre provvedere a registrare i tempi del servizio nei modi e nei termini che indicherà il Gestore SAT al fine di verificare il rispetto o meno dei parametri di Qualità indicati sopra. In particolare, dovranno essere effettuate almeno 200 rilevazioni tempistiche e 200 sondaggi annuali relativi ai servizi erogati ai Passeggeri Disabili e a Ridotta Mobilità, da monitorare nei modi indicati e descritti all interno della Circolare Enac Serie Gen. n. 02 dell 08/07/08 Regolamento (CE) N. 1107/2006 del 5 Luglio 2006 relativo ai diritti delle persone con disabilità e delle persone a mobilità ridotta nel trasporto aereo e normativa correlata. La scheda utilizzata per le rilevazioni dovrà essere approvata da SAT. Art. 3 Addestramento e formazione del personale impiegato nell appalto L Ente adibito ad assistere i Passeggeri a Ridotta Mobilità (PRM) deve assicurare che il personale preposto all assistenza dei passeggeri disabili (disabilità fisica e mentale) e a ridotta mobilità, abbia effettuato adeguati corsi di formazione (teorici e pratici) secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento relativamente alle esigenze, la relazione, movimentazione ed assistenza delle diverse tipologie di disabilità (fisica e mentale) e di ridotta mobilità. Il servizio di assistenza deve essere prestato secondo le disposizioni definite dal Gestore SAT nel presente capitolato e nelle comunicazioni eventualmente fornite. L Ente dovrà provvedere, altresì, alla formazione dei propri addetti in adempimento di eventuali richieste da parte di ENAC o altre Autorità Aeroportuali. In particolare, dovrà acquisire obbligatoriamente conoscenza delle nozioni fondamentali relative ai Dangerous Goods Regulations - DGR cat. 8 mediante corsi specifici accreditati. 5

6 NB: Prima dell inizio dell attività Il personale addetto al servizio di assistenza a passeggeri a ridotta mobilità e disabili dovrà altresì possedere competenze comprovate e certificate da opportuni attestati in merito alle seguenti attività (rif. Circ. ENAC serie GEN.-02 del ): a. assistere un passeggero che utilizza una sedia a ruote a trasferirsi in un altra sedia a ruote; b. assistere un passeggero disabile o un passeggero con mobilità ridotta che viaggia con un cane di assistenza (a questo riguardo è importante conoscere i comportamenti da avere con il cane di assistenza e cosa attendersi da questo); c. assistere un passeggero disabile visivo scortato da una cane guida d. conoscere e saper usare i vari tipi di strumenti e equipaggiamenti che si utilizzano per le disabilità motorie e quelli che si utilizzano per le disabilità sensoriali e. possedere buona conoscenza della lingua italiana ed almeno della lingua inglese f. possedere competenze nel trattamento e nella gestione in sicurezza delle sedie per la mobilità (c.d. elettriche) - Electric Mobility Aids - e relativa gestione della documentazione necessaria ai passeggeri in partenza con propria sedia (EMA). In mancanza di uno o più requisiti sopra elencati, SAT, anche a fronte di eventuale verifica, si riserva di non accettare l addetto al servizio. 3.1 Ulteriori competenze previste per il personale addetto alla assistenza dei PRM in aeroporto L attività di assistenza ai PRM, come regolata dalla normativa citata, prevede inoltre che venga erogata specifica formazione al personale impiegato nell appalto, sulle seguenti tematiche: 1. Normativa applicabile - Regolamenti Comunitari, Documentazione ICAO, ECAC, IATA, in particolare il Doc. 30 ECAC con gli Annessi E, F, J, K ed N; (L67/2006 datata 1/03/2006 Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni, Art. 14 Convenzione Europea dei Diritti dell uomo, ICF, documento emanato dall OMS il 22 Maggio 2001, Convenzione ONU Tutela dei diritti delle persone con disabilità del 13/12/2006); Circolare Enac Gen-02 dell 08/07/08 relativa al Regolamento Europeo 1107/06; Regolamento (CE) n. 1107/06 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo ai diritti delle persone con disabilità e delle persone a mobilità ridotta nel trasporto aereo ; Doc. 30 ECAC - parte I, sez. 5 - annex E, F, J, K, N 2. Tipologia delle diverse disabilità, con particolare riguardo alle specifiche barriere da fronteggiare in ciascun caso e quindi alle esigenze che presentano volta per volta; 3. Comportamenti e metodi di comunicazione con i passeggeri disabili e con i passeggeri con mobilità ridotta con particolare riguardo ai metodi di comunicazione con i passeggeri con disabilità sensoriali e con i passeggeri con disabilità intellettive (i.e. learning disability); 4. Comportamenti da adottare nel caso di presenza di cani-guida; 6

7 5. Comportamenti e misure adottare nel caso di procedure di emergenza in aeroporto; 6. Comportamenti e misure da adottare al verificarsi di situazioni impreviste come ad esempio scalo non previsto, cambio dei voli, perdita di voli in coincidenza, etc Il programma di formazione da erogare al personale che presta direttamente assistenza ai passeggeri disabili e ai passeggeri con mobilità ridotta, deve necessariamente includere delle esercitazioni pratiche da integrare alle parti teoriche. Il Gestore SAT si riserva di verificare la conformità a quanto previsto dal presente capitolato sui contenuti della formazione erogata agli addetti, la registrazione delle persone formate, gli argomenti, le ore di formazione in aula e pratiche, oltre a tutto il materiale relativo alla formazione. Il Gestore SAT richiede, secondo quanto definito dalla normativa in materia, che gli addetti preposti all'assistenza diretta vengano formati ed annualmente aggiornati con apposite sessioni formative. I corsi di cui al paragrafo 3.1 possono anche essere effettuati all interno delle strutture aeroportuali, su richiesta espressa alla Società SAT Spa. 7

CONTRATTO DI SERVIZIO SERVIZI PUBBLICI DI CABOTAGGIO MARITTIMO DI COLLEGAMENTO CON LE ISOLE DELL ARCIPELAGO TOSCANO ALLEGATO PRM

CONTRATTO DI SERVIZIO SERVIZI PUBBLICI DI CABOTAGGIO MARITTIMO DI COLLEGAMENTO CON LE ISOLE DELL ARCIPELAGO TOSCANO ALLEGATO PRM CONTRATTO DI SERVIZIO SERVIZI PUBBLICI DI CABOTAGGIO MARITTIMO DI COLLEGAMENTO CON LE ISOLE DELL ARCIPELAGO TOSCANO Composto di n.4 pagine oltre la presente copertina contenuto: assistenza a persone a

Dettagli

RISPOSTE AI QUESITI. Appalto per l affidamento del servizio di assistenza passeggeri a ridotta mobilità presso l Aeroporto di Pisa G.

RISPOSTE AI QUESITI. Appalto per l affidamento del servizio di assistenza passeggeri a ridotta mobilità presso l Aeroporto di Pisa G. RISPOSTE AI QUESITI Appalto per l affidamento del servizio di assistenza passeggeri a ridotta mobilità presso l Aeroporto di Pisa G. Galilei CIG. 57666641AD 1) In merito alla procedura in oggetto sono

Dettagli

REGOLAMENTO DI SCALO PROCEDURA OPERATIVITA AEROPORTUALE PER SERVIZIO MEDICO D EMERGENZA*

REGOLAMENTO DI SCALO PROCEDURA OPERATIVITA AEROPORTUALE PER SERVIZIO MEDICO D EMERGENZA* REV. 0 PAG. 1/5 Sommario 1. SCOPO... 2 2. SOGGETTI COINVOLTI... 2 3. ATTIVAZIONE DELL EMERGENZA... 3 4. TEMPI DI ATTIVAZIONE SERVIZI... 4 5. MODALITA OPERATIVE... 4 6. FINE DELLE OPERAZIONI... 7 7. GESTIONE

Dettagli

DIRITTI DEI PASSEGGERI NEL TRASPORTO CON AUTOBUS

DIRITTI DEI PASSEGGERI NEL TRASPORTO CON AUTOBUS DIRITTI DEI PASSEGGERI NEL TRASPORTO CON AUTOBUS Dal 1 marzo 2013 è in vigore il Regolamento (UE) n. 181/2011, che stabilisce i diritti dei passeggeri nel trasporto effettuato con autobus, prevedendo,

Dettagli

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 Convenzione 161 CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio di Amministrazione dell Ufficio Internazionale

Dettagli

S.P.A. NAVICELLI DI PISA PROCEDURA 08 MOVIMENTAZIONE PONTI E CONTROLLO DELLA NAVIGAZIONE

S.P.A. NAVICELLI DI PISA PROCEDURA 08 MOVIMENTAZIONE PONTI E CONTROLLO DELLA NAVIGAZIONE S.P.A. NAVICELLI DI PISA PROCEDURA 08 0 01-06-2012 Prima emissione RSGI VICEPRESIDENTE PRESIDENTE / AD REV. DATA DESCRIZIONE REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE Pag. 2 di 8 INDICE 1. SCOPO... 3 2. DOCUMENTI

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario

Dettagli

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO TRASPORTO PERSONE IN SITUAZIONE DI DISABILITÀ MOTORIA PERMANENTE

REGOLAMENTO SERVIZIO TRASPORTO PERSONE IN SITUAZIONE DI DISABILITÀ MOTORIA PERMANENTE Allegato A) alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 11 del 3.2.2005 REGOLAMENTO SERVIZIO TRASPORTO PERSONE IN SITUAZIONE DI DISABILITÀ MOTORIA PERMANENTE ART. 1) OGGETTO 1) Il presente Regolamento

Dettagli

REGOLAMENTO DI SCALO PROCEDURA OPERATIVITA AEROPORTUALE PER SERVIZIO MEDICO D EMERGENZA*

REGOLAMENTO DI SCALO PROCEDURA OPERATIVITA AEROPORTUALE PER SERVIZIO MEDICO D EMERGENZA* REV. 0 PAG. 1/5 Sommario 1. SCOPO... 2 2. SOGGETTI COINVOLTI... 2 3. ATTIVAZIONE DELL EMERGENZA... 3 4. TEMPI DI ATTIVAZIONE SERVIZI... 3 5. MODALITA OPERATIVE... 4 6. FINE DELLE OPERAZIONI... 7 7. GESTIONE

Dettagli

I N D I C E. Pag. 2 di 6

I N D I C E. Pag. 2 di 6 Pag. 1 di 6 I N D I C E Articolo 1 - Ambito di applicazione pag. 3 Articolo 2 - Parco Automezzi.. pag. 3 Articolo 3 - Responsabile Parco Automezzi.... pag. 3 Articolo 4 - Referente del Parco Automezzi.....

Dettagli

Tutela del viaggiatore e dell azienda cliente: normative e diritti nel trasporto aereo

Tutela del viaggiatore e dell azienda cliente: normative e diritti nel trasporto aereo Tutela del viaggiatore e dell azienda cliente: normative e diritti nel trasporto aereo QUALI TUTELE SONO PREVISTE IN CASO DI CANCELLAZIONE DEL VOLO? (Regolamento 281/2004) RIMBORSO del prezzo del biglietto

Dettagli

ACCESSO A CdR E STE GESTITI DA SEI TOSCANA

ACCESSO A CdR E STE GESTITI DA SEI TOSCANA ACCESSO A CdR E STE GESTITI DA SEI TOSCANA INDICE 1 CENTRI DI RACCOLTA... 2 1.1 MODALITÀ PER L ACCESSO E IL CONFERIMENTO DI RIFIUTI AI CDR... 2 1.1.1 Utenze non domestiche... 2 1.1.2 Distributori/installatori/centri

Dettagli

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,

Dettagli

Convegno Disabilità e Trasporti Palazzo della Gran Guardia 7 giugno 2013

Convegno Disabilità e Trasporti Palazzo della Gran Guardia 7 giugno 2013 Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca Convegno Disabilità e Trasporti Palazzo della Gran Guardia 7 giugno 2013 Attuazione Regolamento CE n 1107/2006 OGGETTO DELLA PRESENTAZIONE: Rif. Normativi

Dettagli

Sommario REGOLAMENTO DI SCALO OPERAZIONI AEROPORTUALI. 1. Introduzione... 2

Sommario REGOLAMENTO DI SCALO OPERAZIONI AEROPORTUALI. 1. Introduzione... 2 REV. 1 PAG. 1/8 Sommario 1. Introduzione... 2 2. Funzione dell Addetto al Check-In in caso di voli Overbooking/ Ritardati/Cancellati... 2 1.0 Elevato Ritardo... 2 2.0 OVERBOOKING... 3 3.0 Cancellazione

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico La formazione riferita a questo modulo formativo intende far acquisire le nozioni relative alla normativa e ai processi operativi che governano

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA COMUNE DI FALCADE (Provincia di Belluno) REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA (TESTO DEFINITIVO APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 5 DEL 17.02.2005) ART. 1 - FINALITA... 2 ART. 2 -

Dettagli

2. Test di interoperabilità del sistema di gestione della PEC - Punto 1 della circolare 7 dicembre 2006, n. 51.

2. Test di interoperabilità del sistema di gestione della PEC - Punto 1 della circolare 7 dicembre 2006, n. 51. In esito all emanazione della circolare 7 dicembre 2006, n. CR/51 - che disciplina l attività di vigilanza e di controllo svolta da AGID nei confronti dei gestori di Posta Elettronica Certificata (PEC)

Dettagli

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Norme di sicurezza per costruzione e gestione impianti sportivi Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.M. 18 marzo

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA COMUNE DI MARCIGNAGO Prov. Pavia REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 7 del 13.03.2006 INDICE ART.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

Salute e sicurezza sul lavoro per il volontariato di protezione civile la formazione gli standard minimi il collegamento con l elenco territoriale

Salute e sicurezza sul lavoro per il volontariato di protezione civile la formazione gli standard minimi il collegamento con l elenco territoriale Salute e sicurezza sul lavoro per il volontariato di protezione civile la formazione gli standard minimi il collegamento con l elenco territoriale Il decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile

Dettagli

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

IATA - AHM 810 Annex A - Ed. January 2008 (estratto)

IATA - AHM 810 Annex A - Ed. January 2008 (estratto) ALLEGATO E IATA - AHM 810 Annex A - Ed. January 2008 (estratto) Sezione 1 - RAPPRESENTANZA, AMMINISTRAZIONE E SUPERVISIONE 1.1. Generalità 1.1.2 Relazionarsi con le autorità aeroportuali. 1.1.3 Segnalare

Dettagli

comune di cecina (provincia di livorno) SETTORE SERVIZI ALLA PERSONA U.O. POLITICHE SOCIALI E ABITATIVE

comune di cecina (provincia di livorno) SETTORE SERVIZI ALLA PERSONA U.O. POLITICHE SOCIALI E ABITATIVE comune di cecina (provincia di livorno) Allegato A) SETTORE SERVIZI ALLA PERSONA U.O. POLITICHE SOCIALI E ABITATIVE TRASPORTO SOCIALE A FAVORE DI PERSONE DISABILI - DISPONIBILITA DEI SOGGETTI ACCREDITATI

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I

REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I NORME DI CARATTERE GENERALE Art. 1 (Oggetto) 1. Il presente regolamento, emanato

Dettagli

Sintesi dei diritti dei passeggeri che viaggiano in autobus 1

Sintesi dei diritti dei passeggeri che viaggiano in autobus 1 Sintesi dei diritti dei passeggeri che viaggiano in autobus 1 Il regolamento (CE) n. 181/2011 (in appresso il regolamento ) entra in vigore il 1 marzo 2013. Esso prevede una serie minima di diritti dei

Dettagli

DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014

DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014 1 DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014 Oggetto: DGR 1107/2014 Criteri e modalità per l assegnazione di contributi a favore degli Ambiti Territoriali Sociali

Dettagli

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Modalità d esercizio della funzione di preposto Relazioni tra i vari soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione

Dettagli

SERVIZIO A CHIAMATA DI PESCHIERA BORROMEO

SERVIZIO A CHIAMATA DI PESCHIERA BORROMEO SERVIZIO A CHIAMATA DI PESCHIERA BORROMEO FASCIA ORARIA DI ESERCIZIO DEL SERVIZIO Dalle 6.00 alle 21.00 dal lunedì al sabato escluso Agosto e le festività infrasettimanali ORARI DI APERTURA DEL CALL CENTER

Dettagli

REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE

REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE 1.Premessa Gli interventi finalizzati alla gestione delle emergenze che interessano il sistema viario autostradale

Dettagli

Regolamento del Settore Attività Giovanile. Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124

Regolamento del Settore Attività Giovanile. Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124 Regolamento del Settore Attività Giovanile Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124 TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI art. 1 - L Attività Giovanile 1- Per organizzare e coordinare

Dettagli

ALLEGATO 1 CAPITOLATO TECNICO

ALLEGATO 1 CAPITOLATO TECNICO ALLEGATO 1 PROCEDURA DI GARA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI RECEPTION, CENTRALINO E FATTORINAGGIO ESTERNO PER GLI UFFICI DELLA SOGESID S.P.A. VIA CALABRIA 35 E VIA CALABRIA 56. CIG: 5066492974

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO COMPITI DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) Ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (D. Lgs. 81/08) 1. Fatto salvo quanto

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE

DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE 5512 25/06/2014 Identificativo Atto n. 497 DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE APPROVAZIONE DEL MODELLO UNICO PER LA PRESENTAZIONE DI ISTANZE DI AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE,

Dettagli

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Egr. Via Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Il sottoscritto C.F. in qualità di Datore di Lavoro della Ditta con sede in al fine di provvedere agli incombenti posti dalla

Dettagli

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi; Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per

Dettagli

C I T T À DI SURBO Provincia di Lecce ~~~~~~o~~~~~~

C I T T À DI SURBO Provincia di Lecce ~~~~~~o~~~~~~ C I T T À DI SURBO Provincia di Lecce ~~~~~~o~~~~~~ REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO AUSILIARIO VOLONTARIO - Approvato con deliberazione C.C. n. 7 del 01.03.2013 - Modificato con deliberazione C.C. n.

Dettagli

GESTIONE DELLE EMERGENZE DI SERVIZIO

GESTIONE DELLE EMERGENZE DI SERVIZIO GESTIONE DELLE EMERGENZE DI SERVIZIO 1) INTRODUZIONE... 2 2) EMERGENZE DI SERVIZIO... 2 2.1) LE TIPOLOGIE DI EMERGENZA... 2 2.2) INFORMAZIONI RELATIVE ALLE EMERGENZE... 2 3) OBIETTIVI DEGLI INTERVENTI...

Dettagli

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015 BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,

Dettagli

Schema di Disciplinare. Accesso e sosta camper/bus turistici nella città di Salerno nel periodo Luci d Artista

Schema di Disciplinare. Accesso e sosta camper/bus turistici nella città di Salerno nel periodo Luci d Artista Schema di Disciplinare Accesso e sosta camper/bus turistici nella città di Salerno nel periodo Luci d Artista Approvato con delibera di G.C. n. 333 del 31/10/2014 Art. 1 Zona a Traffico Limitato e Divieto

Dettagli

COMUNE DI MARIGLIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA

COMUNE DI MARIGLIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA COMUNE DI MARIGLIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA (approvato con delibera del Commissario Prefettizio n.5 dell.01.12.2008) 1 I N

Dettagli

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate Ti trovi in: CNA Interpreta / Ambiente e sicurezza / Sicurezza / Impianti elettro-termo-idraulici / Aspetti generali per Impianti elettro-termo-idraulici Torna all'elenco 15/7/2011 Lavori elettrici sotto

Dettagli

ATTIVITA DI AVVIAMENTO ALLO SPORT CIP

ATTIVITA DI AVVIAMENTO ALLO SPORT CIP ATTIVITA DI AVVIAMENTO ALLO SPORT CIP Il Comitato Italiano Paralimpico continuerà, anche in futuro, ad avere una competenza diretta su tutta l attività di avviamento allo sport. La gestione delle attività

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE. CITTÀ DI FIUMICINO (Provincia di Roma) PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO EXTRAURBANO E TELEBUS

REGOLAMENTO COMUNALE. CITTÀ DI FIUMICINO (Provincia di Roma) PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO EXTRAURBANO E TELEBUS CITTÀ DI FIUMICINO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO EXTRAURBANO E TELEBUS PER DISABILI ED ANZIANI RESIDENTI NEL COMUNE DI FIUMICINO Approvato con deliberazione del

Dettagli

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA DISCIPLINA DELL AFFITTO DI POLTRONA/CABINA. nelle attività di acconciature ed estetica.

LINEE GUIDA PER LA DISCIPLINA DELL AFFITTO DI POLTRONA/CABINA. nelle attività di acconciature ed estetica. ALLEGATO A) LINEE GUIDA PER LA DISCIPLINA DELL AFFITTO DI POLTRONA/CABINA nelle attività di acconciature ed estetica. 1. Nell ambito dell attività professionale di acconciatore ed estetista, condotta da

Dettagli

Con la presente vengono fornite indicazioni ai fini dell autorizzazione all esercizio di detta modalità di gioco.

Con la presente vengono fornite indicazioni ai fini dell autorizzazione all esercizio di detta modalità di gioco. Ministero dell Economia e delle Finanze Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato DIREZIONE GENERALE Direzione per i giochi Ufficio 11 - Bingo Roma, 17 giugno 2011 AI CONCESSIONARI DEL GIOCO A DISTANZA

Dettagli

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute

Dettagli

Manuale Utente. Gestione Richieste supporto BDAP. Versione 1.0

Manuale Utente. Gestione Richieste supporto BDAP. Versione 1.0 Manuale Utente Gestione Richieste supporto BDAP Versione 1.0 Roma, Settembre 2015 1 Indice 1 Generalità... 3 1.1 Scopo del documento... 3 1.2 Versioni del documento... 3 1.3 Documenti di Riferimento...

Dettagli

Presentazione Formazione Professionale

Presentazione Formazione Professionale Presentazione Formazione Professionale Adecco Training Adecco Training è la società del gruppo Adecco che si occupa di pianificare, organizzare e realizzare progetti formativi che possono coinvolgere lavoratori

Dettagli

Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio.

Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio. Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio. Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani,

Dettagli

Convegno DISABILITÀ E TRASPORTI

Convegno DISABILITÀ E TRASPORTI Convegno DISABILITÀ E TRASPORTI Regolamento (CE) n. 1371/2007, relativo ai diritti e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario Servizio di assistenza in stazione ai passeggeri con disabilità

Dettagli

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per

Dettagli

CERTIFICATI. Sono CAP (Certificati di Abilitazione Professionale) obbligatori rispettivamente per la guida professionale di motoveicoli e autovetture.

CERTIFICATI. Sono CAP (Certificati di Abilitazione Professionale) obbligatori rispettivamente per la guida professionale di motoveicoli e autovetture. I CERTIFICATI KA E KB Sono CAP (Certificati di Abilitazione Professionale) obbligatori rispettivamente per la guida professionale di motoveicoli e autovetture. Più precisamente: il KA è richiesto per la

Dettagli

STUDIO ASSOCIATO DE AMBROGIO

STUDIO ASSOCIATO DE AMBROGIO A TUTTI I CLIENTI Varese, 28 febbraio 2012 LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA Si è concluso il 23/12/2011 l iter che ha portato alla pubblicazione dell accordo Stato Regioni per la formazione dei Lavoratori

Dettagli

Non è richiesto un gettone di partecipazione per i membri della commissione.

Non è richiesto un gettone di partecipazione per i membri della commissione. Procedura ristretta per la progettazione del concorso nazionale a premi Che Gusto C è (nell ambito del programma di comunicazione ed educazione alimentare) destinato alle classi del II Ciclo della scuola

Dettagli

ATTI AMMINISTRATIVI. Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali

ATTI AMMINISTRATIVI. Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali DOCUMENTI IL PREFETTO DELLA PROVINCIA DI FIRENZE VISTA la legge n. 675/96 e successive modificazioni e integrazioni relativa a tutela delle persone

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 Modifica della deliberazione 18 luglio 2008, n. 1820 (Sistema di accreditamento per l'affidamento in gestione degli interventi formativi cofinanziati

Dettagli

CARTA DEI DIRITTI DEL PASSEGGERO

CARTA DEI DIRITTI DEL PASSEGGERO CARTA DEI DIRITTI DEL PASSEGGERO AMBITO DI APPLICAZIONE ED INFORMAZIONI ESSENZIALI Il trasporto aereo è regolato dalla normativa comunitaria e dalle convenzioni internazionali applicabili nonché dal Codice

Dettagli

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE CORSI DI GUIDA IN SICUREZZA DEI MEZZI FUORISTRADA PER I COORDINATORI, CAPISQUADRA E VOLONTARI DEI GRUPPI COMUNALI DI PROTEZIONE CIVILE

Dettagli

CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: 1 Dicembre 2014

CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: 1 Dicembre 2014 CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: RUOLI E RESPONSABILITÀ 1 Dicembre 2014 IS E. MOLINARI Via Crescenzago, 110 - Milano Formazione ed informazione

Dettagli

PRESCRIZIONI PARTICOLARI DIRETTIVA 2006/42/CE RELATIVA ALLE MACCHINE Allegato X Garanzia Qualità Totale

PRESCRIZIONI PARTICOLARI DIRETTIVA 2006/42/CE RELATIVA ALLE MACCHINE Allegato X Garanzia Qualità Totale Titolo PRESCRIZIONI PARTICOLARI DIRETTIVA 2006/42/CE RELATIVA ALLE MACCHINE Allegato X Garanzia Qualità Totale Riferimento Data entrata in vigore Approvato da PR PART ON/MACC/X Rev. 0 del 01/06/2016 IMQ

Dettagli

DISCIPLINARE TECNICO

DISCIPLINARE TECNICO ALLEGATO B) DISCIPLINARE TECNICO 1. LUOGO DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO: Il luogo di esecuzione del servizio è il seguente: Istituto Nazionale di Astrofisica Sede Centrale Viale del Parco Mellini n. 84 c.a.p.

Dettagli

L elearning nell Accordo Stato Regioni per la formazione dei lavoratori (21 dicembre 2011) RUO FSRU Formazione Tecnico-Specialistica e Finanziata

L elearning nell Accordo Stato Regioni per la formazione dei lavoratori (21 dicembre 2011) RUO FSRU Formazione Tecnico-Specialistica e Finanziata L elearning nell Accordo Stato Regioni per la formazione dei lavoratori (21 dicembre 2011) Indice 2 1. L elearning nell Accordo Stato Regioni: applicabilità e requisiti 2. Sede e strumentazione 3. Programma

Dettagli

Comunicazione 02/2010

Comunicazione 02/2010 Carpi, 17/02/ Comunicazione 02/ Oggetto: Nuovo sistema di gestione rifiuti - SISTRI. Il Decreto del Ministero dell Ambiente del 17 dicembre 2009 ha introdotto una rivoluzione nelle modalità di gestione

Dettagli

RSPP & RIR. Ovvero: 81 & 105. FR Bologna 14 ottobre 2015 1

RSPP & RIR. Ovvero: 81 & 105. FR Bologna 14 ottobre 2015 1 RSPP & RIR Ovvero: 81 & 105 FR Bologna 14 ottobre 2015 1 RLS citato almeno 7 volte RSPP 2 volte (scarse)! FR Bologna 14 ottobre 2015 2 Esempio RLS Art. 14 comma 5 Il sistema di gestione della sicurezza

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

atf - federfarma brescia associazione dei titolari di farmacia della provincia di brescia

atf - federfarma brescia associazione dei titolari di farmacia della provincia di brescia Brescia, 29 aprile 2004 atf - federfarma brescia associazione dei titolari di farmacia della provincia di brescia Circ. n. 151 A tutti i Signori Titolari e Direttori di farmacia Loro Sedi Oggetto: Privacy:

Dettagli

CITTA DI BARLETTA Settore Servizi Istituzionali Servizi Demografici

CITTA DI BARLETTA Settore Servizi Istituzionali Servizi Demografici CITTA DI BARLETTA Settore Servizi Istituzionali Servizi Demografici REGOLAMENTO COMUNALE PER L ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI (Approvato con deliberazione consiliare

Dettagli

Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS.

Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS. Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS. Approvato dal Consiglio Nazionale il 10 settembre 2005 Art.1 - L A.N.P.AS. svolge attività di Protezione Civile direttamente o attraverso i Comitati Regionali

Dettagli

BANDO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROTEZIONE CIVILE DI BRESCIA

BANDO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROTEZIONE CIVILE DI BRESCIA COMUNE DI BRESCIA SETTORE SICUREZZA URBANA E PROTEZIONE CIVILE BANDO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROTEZIONE CIVILE DI BRESCIA TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE:

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ISPRA -ARPA/APPA NEI PROCESSI DI ADESIONE AD EMAS DELLE ORGANIZZAZIONI INDICE. 1.

PROCEDURA OPERATIVA INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ISPRA -ARPA/APPA NEI PROCESSI DI ADESIONE AD EMAS DELLE ORGANIZZAZIONI INDICE. 1. PROCEDURA OPERATIVA INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ISPRA -ARPA/APPA NEI PROCESSI DI ADESIONE AD EMAS DELLE ORGANIZZAZIONI INDICE 1. Premessa 2. Campo di applicazione 3. Documenti di riferimento 4. Definizioni

Dettagli

MY HR AGEVOLAZIONI PER ME UNICA UNICREDIT CASSA ASSISTENZA LE PRESTAZIONI DI UNICA LE PRESTAZIONI GARANTITE DA POLIZZE ASSICURATIVE I DISCIPLINARI

MY HR AGEVOLAZIONI PER ME UNICA UNICREDIT CASSA ASSISTENZA LE PRESTAZIONI DI UNICA LE PRESTAZIONI GARANTITE DA POLIZZE ASSICURATIVE I DISCIPLINARI INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE 1) Cos è il PORTLET di Uni.C.A.? Il Portlet è una sezione del portale intranet aziendale che riporta, in modo strutturato, tutte le informazioni relative ad Uni.C.A.-

Dettagli

Soggiorni e Itinerari Tematici per Giovani e Anziani. Allegato 1 Lotto C. al Regolamento per l accreditamento dei Soggetti Fornitori

Soggiorni e Itinerari Tematici per Giovani e Anziani. Allegato 1 Lotto C. al Regolamento per l accreditamento dei Soggetti Fornitori Direzione Centrale Credito e Welfare Soggiorni e Itinerari Tematici per Giovani e Anziani Allegato 1 al Regolamento per l accreditamento dei Soggetti Fornitori SCHEDA DEI REQUISITI MINIMI LOTTO C High

Dettagli

Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione

Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Area Rete Unitaria - Sezione Interoperabilità Linee guida del servizio di trasmissione di documenti informatici mediante posta elettronica

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014 Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei

Dettagli

COMUNE DI BRUSAPORTO Provincia di Bergamo

COMUNE DI BRUSAPORTO Provincia di Bergamo COMUNE DI BRUSAPORTO Provincia di Bergamo Regolamento Comunale per l accesso al Servizio di Trasporto di cittadini anziani, disabili o in situazioni di particolare disagio o necessità 1 Indice Articolo

Dettagli

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera consiglio comunale n. 175 del 22/11/2006 Modificato con delibera consiglio comunale n. 36 DEL 14/03/2013

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

in collaborazione con PROGETTO

in collaborazione con PROGETTO in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia

Dettagli

SUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente

SUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente Procedura guidata per l inserimento della domanda Consultazione diretta, da parte dell utente, dello stato delle sue richieste Ricezione PEC, protocollazione automatica in entrata e avviamento del procedimento

Dettagli

COMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO

COMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO COMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N.25 DEL 29.05.2010 1 Art. 1 - Oggetto del regolamento Art. 2 - Finalità del servizio

Dettagli

Ente Nazionale per l'aviazione Civile. Oggetto: Qualificazione e formazione degli istruttori della sicurezza dell Aviazione Civile.

Ente Nazionale per l'aviazione Civile. Oggetto: Qualificazione e formazione degli istruttori della sicurezza dell Aviazione Civile. Ente Nazionale per l'aviazione Civile CIRCOLARE SERIE SECURITY Data 7/10/2004 SEC-01 Oggetto: Qualificazione e formazione degli istruttori della sicurezza dell Aviazione Civile. 1. PREMESSA Alcuni approfondimenti,

Dettagli

PROGETTO Edizione 2015-2016

PROGETTO Edizione 2015-2016 in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Pag. 1 di 5 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato

Dettagli

Lega nazionale ciclismo Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE

Lega nazionale ciclismo Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE Lega nazionale ciclismo Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 28 aprile 2008 Art. 1 Ai sensi e per gli effetti degli articoli specifici dello Statuto dell UISP, è

Dettagli

COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO

COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO DISCIPLINA DELL UTILIZZO DELLE AUTOVETTURE E DEI MEZZI MECCANICI DI PROPRIETA COMUNALE

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona

Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona REGOLAMENTO IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI (Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 32 del 12/05/2009) Sommario Art. 1.

Dettagli