Provincia di Lecco. Relazione sullo Stato dell Ambiente

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1 240, intervento di asportazione di vegetazione acquatica sul lago di Annone Brianza

2 4.7 Risorse Idriche e Ambienti Lacustri 241

3 4.7 Risorse idriche ed Ambienti lacustri 242 Tabella 4.7a 4.7 Risorse Idriche e Ambienti Lacustri Il macrotema tratta gli aspetti connessi alla qualità delle acque e all utilizzo delle risorse idriche, in termini di prelievi idrici, usi alimentari e ricreativi. Il grado di interferenza antropica sulle risorse idriche e gli ambienti lacustri della è quindi descritto valutando i carichi inquinanti dovuti agli scarichi idrici e quantificando le strutture esistenti per la nautica da diporto. Attraverso gli indicatori di Pressione, Stato e Risposta, saranno trattati i seguenti temi: Acque Superficiali Acque Sotterranee Utilizzo delle Risorse Idriche Uso del Lago e delle Coste Acque Minerali e Termali Acque di Balneazione. Con riferimento al modello PSR saranno valutati gli indicatori elencati in Tabella 4.7a. Temi e Indicatori Tema Acque Superficiali Acque Sotterranee Utilizzo delle Risorse Idriche Uso del Lago e delle Coste Acque Minerali e Termali Acque di Balneazione Indicatore Indicatori di Pressione - Scarichi di Acque Reflue Industriali e Urbane Autorizzati - Carichi Trofici Immessi nel Lago di Como - Numero di Incidenti da Idrocarburi che hanno Causato Inquinamenti nelle Acque Superficiali Indicatori di Stato - Portate dei Corsi d Acqua - Indice Biotico Esteso (I.B.E.) - Stato Ecologico e Stato Ambientale dei Corsi d Acqua - Livello Trofico dei Laghi Indicatori di Risposta - Fognature Esistenti e Numero di Abitanti Serviti - Depurazione delle Acque Reflue Urbane nella Provincia di Lecco - Spesa Annuale per Interventi di Risanamento in Acque Superficiali Indicatori di Stato - Qualità delle Acque Sotterranee - Andamento dei Livelli di Falda Indicatori di Pressione - Erogazioni Annue per Ente Gestore - Perdite Percentuali per Ente Gestore - Volumi Idrici Denunciati per Tipologia di Prelievo Indicatori di Stato - Potabilità Microbiologica: Non Conformità Rilevate ai Sensi del D.P.R. 236/1988 Indicatori di Risposta - Numero di Campionamenti Microbiologici Effettuati ai Sensi del D.P.R. 236/1988 Indicatori di Pressione - Strutture Nautiche - Numero di Posti Barca Indicatore di Pressione - Acque Minerali e Termali: Concessioni e Imbottigliamento Indicatori di Stato - Giudizi Annuali di Balneabilità - Giudizi Stagionali di Balneabilità

4 4.7.1 Competenze della In Tabella 4.7.1a viene esposto un quadro sintetico delle competenze provinciali in riferimento al macrotema esaminato nel presente paragrafo. Competenze della e Principali Riferimenti Legislativi Attività Ruolo/competenze Riferimenti Settore legislativi Autorizzazione allo Rilascio autorizzazioni D.Lgs. 152/1999 Ambiente scarico in corpo Funzioni di vigilanza e controllo L. 61/1994 Ecologia d acqua superficiale per le attività autorizzate L.R. 62/1985 e sul suolo Sversamento di Servizio provinciale di Pronto L.R. 33/1977 Ambiente idrocarburi in corpi Intervento in caso di sversamento Ecologia idrici di idrocarburi in corpo d acqua superficiale Asportazione Asportazione della vegetazione L.R. 33/1977 Ambiente macrofite dai corpi acquatica dai bacini lacustri, quando Ecologia idrici superficiali l eccessivo sviluppo di tale vegetazione, riduce ulteriormente la presenza di ossigeno nel bacino lacustre Attuazione Organizzazione del servizio idrico L. 36/1994 Ambiente Legge Galli integrato L.R. 21/1998 Ecologia Promozione dell ATO Prelievo di acque Rilascio di autorizzazioni allo scavo R.D. 1775/1933 Ambiente pubbliche di pozzi, alla chiusura dei pozzi, Ecologia e agli attingimenti Rilascio di concessioni relative alle piccole derivazioni Delimitazione delle fasce di rispetto delle captazioni potabili Polizia delle acque relativa alle funzioni di cui ai precedenti punti Finanziamenti Istruttoria per il rilascio di contributi D.Lgs. 267/2000 Ambiente provinciali o di altri provinciali Ecologia Enti per opere Rilascio parere all ente concedente, pubbliche relative nel caso di contributi statali e/o ai servizi idrici regionali Acque minerali Funzioni amministrative in materia L.R. 44/1980 Attività e termali di ricerca, coltivazione e concessione Economiche Demanio lacuale Gestione delle concessioni demaniali L.R. 22/1998 Trasporti minori (compresa l assegnazione dei posti di ormeggio) e maggiori Tabella 4.7.1a Risorse idriche ed Ambienti lacustri Acque Superficiali L idrografia lombarda è caratterizzata da un complesso reticolo di corsi d acqua naturali ed artificiali che hanno sempre rappresentato un fattore determinante per l economia regionale, grazie anche alla fitta rete di canali, alcuni dei quali navigabili, realizzati soprattutto per regolamentare le acque fluviali e irrigare le coltivazioni.

5 4.7 Risorse idriche ed Ambienti lacustri 244 Nel paragrafo sono analizzati gli aspetti che determinano e caratterizzano la qualità delle acque superficiali della. In particolare, lo stato dei corpi idrici superficiali è valutato grazie ai monitoraggi effettuati dall ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco, nel corso del triennio , nei seguenti laghi e corsi d acqua: laghi: Annone Est, Annone Ovest, Como (Dervio), Como (Abbadia Lariana), Como (Lecco), Garlate, Sartirana; fiumi: Adda, Bevera, Caldone, Gerenzone, Lambro, Molgoretta, Pioverna, Rio Torto, Varrone. Gli aspetti indagati riguardano inoltre i carichi inquinanti ed il livello del servizio di collettamento e depurazione delle acque. Il tema è approfondito mediante la valutazione dei seguenti indicatori: Indicatori di Pressione Scarichi di Acque Reflue Industriali e Urbane Autorizzati Carichi Trofici Immessi nel Lago di Como Numero di Incidenti da Idrocarburi che hanno Causato Inquinamenti nelle Acque Superficiali Indicatori di Stato Portate dei Corsi d Acqua Indice Biotico Esteso (I.B.E.) Stato Ecologico e Stato Ambientale dei Corsi d Acqua Livello Trofico dei Laghi Indicatori di Risposta Fognature Esistenti e Numero di Abitanti Serviti Depurazione delle Acque Reflue Urbane nella Spesa Annuale per Interventi di Risanamento in Acque Superficiali Rete di Monitoraggio L attuale rete di monitoraggio per la valutazione della qualità delle acque superficiali è costituita da 9 stazioni di campionamento dei corsi d acqua e 7 stazioni di campionamento dei laghi. Tale rete è stata inizialmente definita dall Amministrazione Provinciale; è attualmente gestita dall ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco che, in adempimento al D.Lgs. 152/1999, ha definito la frequenza dei campionamenti e i parametri monitorati. La rete di campionamento e le modalità sono descritte in seguito. Corsi d Acqua In Tabella 4.7.2a sono elencate le stazioni di campionamento dei corsi d acqua superficiali in. Tabella 4.7.2a Stazioni di Campionamento della Qualità dei Corsi d Acqua in Fiume Adda Bevera Caldone Gerenzone Lambro Molgoretta Pioverna Rio Torto Varrone Stazione di Prelevamento Olginate Costa Masnaga Lecco Lecco Costa Masnaga Lomagna Bellano Valmadrera Dervio La frequenza dei campionamenti è così ripartita: cadenza mensile per la parte chimica e microbiologica; cadenza trimestrale (febbraio, luglio, settembre, dicembre) per la parte biologica (I.B.E.), che verrà descritta nel seguito tra gli indicatori di stato I parametri monitorati mensilmente sono elencati nella Tabella 4.7.2b.

6 Parametri Monitorati nei Corsi d Acqua della Parametro Unità di Misura Portata m 3 /sec ph Temperatura C Ossigeno Disciolto % sat. Ossigeno Disciolto mg/l Conducibilità µs/cm 20 C Durezza mg/l CaCO 3 Solidi sospesi mg/l BOD5 mg/l COD mg/l Azoto Totale mg/l N tot Azoto Ammoniacale mg/l N-NH 4 Azoto Nitrico mg/l N-NO 3 Ortofosfato mg/l P-PO 4 Fosforo Totale mg/l P tot Cloruri mg/l Cl - Solfati - mg/l SO 4 Cadmio µg/l Cd Cromo totale µg/l Cr Nichel µg/l Ni Piombo µg/l Pb Rame µg/l Cu Zinco µg/l Zn Tricloroetilene µg/l Cloroformio µg/l Tetrocloruro di carbonio µg/l Percloroetilene µg/l Metilcloroformio µg/l Bromoformio µg/l Escherichia Coli UFC/100 ml Coliformi totali UFC/100 ml Streptococchi fecali UFC/100 ml Aeromonas Hydr. gr. UFC/100 ml Salmonella spp. pres-ass/1 lt Laghi In Tabella 4.7.2c sono elencate le stazioni di campionamento dei laghi in. Stazioni di Campionamento della Qualità dei Laghi in Tabella 4.7.2b Tabella 4.7.2c Risorse idriche ed Ambienti lacustri Lago Garlate Sartirana Annone est Annone ovest Lario-Ramo di Lecco Lario-Ramo di Lecco Lario-Ramo di Lecco Pusiano Stazione di Prelevamento Centro lago Centro lago Centro lago Centro lago Lecco Dervio Abbadia Lariana Centro lago Per tutti i laghi è previsto un monitoraggio semestrale, nei mesi di Marzo e Settembre, per la definizione dello stato ambientale nelle stazioni riportate nella tabella di cui sopra. I parametri monitorati tramite questo campionamento sono elencati in Tabella 4.7.2d.

7 4.7 Risorse idriche ed Ambienti lacustri 246 Tabella 4.7.2d (*) Nell ambito delle attività di controllo ai fini della valutazione della balneabilità Tabella 4.7.2e Parametri Monitorati nei Laghi della Parametro Unità di misura Profondità m ph Temperatura C Ossigeno Disciolto % sat. Ossigeno Disciolto mg/l Conducibilità µs/cm 20 C Alcalinità mg Ca(HCO 3 ) 2 Azoto Totale mg/l N tot Azoto Ammoniacale mg/l N-NH 4 Azoto Nitroso mg/l N-NO 2 Azoto Nitrico mg/l N-NO 3 Ortofosfato mg/l P-PO 4 Fosforo Totale mg/l P tot Clorofilla a µg/l Cadmio µg/l Cd Cromo totale µg/l Cr Nichel µg/l Ni Piombo µg/l Pb Rame µg/l Cu Zinco µg/l Zn Trasparenza m Per quanto riguarda il Lario, oltre al periodico monitoraggio, questo lago è oggetto di diversi tipi di studi derivanti dai differenti adempimenti legislativi cui è sottoposto. Tali adempimenti riguardano: il monitoraggio algale mensile (*) (da aprile a dicembre) in 2 stazioni (Dervio e Abbadia Lariana); oltre ai parametri previsti dalla Tabella 10 dell Allegato 1 del D.Lgs. 152/1999 (riportati in Tabella 4.7.2e), vengono determinati ulteriori parametri chimici (Ca, Mg, Na, K), e vengono effettuati inoltre campioni integrati nello strato 0-20 metri per lo studio dei popolamenti fitoplanctonici e per la determinazione della clorofilla-a. il monitoraggio mensile per la tutela della vita acquatica in 1 stazione (Abbadia Lariana). Nella stazione di Abbadia Lariana, sono stati effettuati campionamenti mensili, per l idoneità delle acque alla vita dei pesci (tutela della vita acquatica), nello strato compreso tra 0-50 metri, come previsto nella sezione B- Allegato 2 del D.lgs 152/1999. Parametri Monitorati nel Lario per il Monitoraggio Algale Parametro Unità di Misura Profondità m Temperatura C Conducibilità µs/cm 20 C ph Ossigeno Disciolto mg/l Ossigeno saturazione % sat. Azoto Nitrico mg/l N-NO 3 Azoto Ammoniacale mg/l N-NH 4 Azoto Nitroso mg/l N-NO 2 Azoto Totale mg/l N tot Ortofosfato mg/l P-PO 4 Fosforo Totale mg/l P tot Alcalinità mg Ca(HCO 3 ) 2 Cloruri mg/l Cl Solfati mg/l SO 4 Calcio mg/l Ca Magnesio mg/l Mg Durezza F Sodio mg/l Na Potassio mg/l K Clorofilla A mg/l Trasparenza Secchi m

8 Parametri Monitorati nel Lario per la Tutela della Vita Acquatica Parametri Unità di Misura Profondità m Temperatura C Conducibilità ms/cm ph Ossigeno Disciolto mg/l O 2 Ossigeno Disciolto % O 2 Solidi Sospesi mg/l BOD5 mg/l O 2 Azoto Nitroso mg/l N0 2 Azoto Ammoniacale mg/l NH 4 Ammoniaca Indissociata mg/l NH 3 Cloro residuo mg/l HOCl Zinco mg/l Zn Rame mg/l Cu Trasparenza Secchi In Figura 4.7.2a si riporta l ubicazione delle stazioni della rete di monitoraggio della Provincia. Rete di Monitoraggio nella Tabella 4.7.2f Figura 4.7.2a Risorse idriche ed Ambienti lacustri

9 4.7 Risorse idriche ed Ambienti lacustri Indicatori di Pressione Scarichi di Acque Reflue Industriali e Urbane Autorizzati Indicatore Scarichi di Acque Reflue Industriali e Urbane Autorizzati Macrotema RISORSE IDRICHE ED AMBIENTI LACUSTRI Tema Acque Superficiali Tipologia Pressione Obiettivo Definire il grado di interferenza antropica sulle acque superficiali Dati necessari Numero di autorizzazioni valide per lo scarico in corpi idrici superficiali nella Fonte Ambito Spaziale Provincia Periodo 1998/2002 In base al D.Lgs. 152/1999 e successive modificazioni, gli scarichi idrici derivanti da acque reflue urbane ed industriali recapitati in corpi recettori diversi dalla fognatura sono subordinati al rilascio di un opportuna autorizzazione della Provincia. L indicatore valuta il numero delle autorizzazioni rilasciate o rinnovate al settembre 2002 e ancora valide a tale data. L autorizzazione è valida per quattro anni. Nella Figura a è riportata la distribuzione, per bacino idrografico o corpo recettore delle 72 autorizzazioni per lo scarico di acque reflue industriali, rilasciate dalla Provincia di Lecco e ancora valide a settembre Nell elaborazione si è tenuto conto di una parte del reticolo idrografico minore aggregandone i corpi idrici superficiali alla voce Bacino Adda. Come raffigurato in Figura a, più del 40% degli scarichi idrici industriali in acque superficiali risulta gravare sul bacino idrografico dell Adda; il 25% degli scarichi autorizzati risulta immesso nei corpi idrici senza trattamenti di depurazione in quanto costituito da acque meteoriche o di raffreddamento dei cicli produttivi. Dai dati sulla qualità delle acque superficiali del lecchese riportati nella presente pubblicazione (vedi Acque superficiali - Indicatori di Stato), è possibile affermare che gli scarichi di acque reflue industriali non sono, in genere, responsabili dell inquinamento di fondo che caratterizza stabilmente alcuni corsi d acqua ed i laghi del territorio considerato. Infatti, tra i corpi d acqua costantemente monitorati, solo il torrente Gerenzone ed in misura minore il torrente Caldone sono interessati dalla presenza di inquinanti di origine industriale (metalli), mentre per gli altri si registra soprattutto la presenza di un inquinamento di tipo organico e quindi di origine civile. In queste valutazioni, non si è tenuto conto degli episodi acuti di inquinamento di origine industriale, episodi che possono compromettere temporaneamente, ma in maniera grave, la qualità del corpo idrico coinvolto. Figura a Scarichi Idrici Industriali: Numero di Autorizzazioni, Valide a Settembre 2002, per lo Scarico in Corpi Idrici Superficiali nella Numero scarichi Bacino Adda F. Adda F. Lambro F. Molgora L. di Annone L. di Garlate L. di Lecco L. di Olginate Roggia B. di Barzago Torr. Gallavesa Torr. Bevera Torr. Bione Torr. Caldone Torr. Gerenzone Torr. Molgora Fosso col. (costam.)

10 Nella Figura b è riportata la distribuzione per tipologia di scarico delle 127 autorizzazioni per lo scarico di acque reflue urbane rilasciate dalla e ancora valide a settembre Come evidenziato dall elaborazione, circa il 60% delle autorizzazioni è relativo allo scarico di acque reflue urbane non depurate. Scarichi di Acque Reflue Urbane: Numero di Autorizzazioni, Valide a Settembre 2002, per lo Scarico in Corpi Idrici Superficiali nella N autorizzazioni acque meteoriche scarichi depuratori Carichi Trofici Immessi nel Lago di Como Indicatore Carichi Trofici Immessi nel Lago di Como Macrotema RISORSE IDRICHE ED AMBIENTI LACUSTRI Tema Acque Superficiali Tipologia Pressione Obiettivo Valutare l apporto inquinante dei corsi d acqua in termini di nutrienti verso i laghi Dati necessari Concentrazioni di azoto totale e fosforo totale nei corsi d acqua superficiali e relative portate Fonte ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco Ambito Spaziale Provincia Periodo I dati disponibili relativamente ai carichi di nutrienti risultano insufficienti per poter descrivere un quadro completo ed esaustivo della situazione attuale, situazione che potrebbe essere meglio descritta tramite una migliore specificazione dei carichi di origine industriale e di quelli dovuti agli scarichi di acque reflue urbane. In base ai dati disponibili, forniti dall ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco, si è proceduto al calcolo dei carichi di Azoto Totale e Fosforo Totale immessi nel lago di Como dai corsi d acqua provenienti dalla ; si è effettuato il calcolo di un carico annuo meramente indicativo ottenuto dal prodotto del valore di concentrazione rilevato nella singola giornata di monitoraggio per la portata misurata nello stesso momento: la media dei carichi così calcolata è stata riferita all intero anno. Secondo i dati disponibili presso l ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco, nei tre anni presi in considerazione, i carichi dei nutrienti che insistono sul lago di Como sono provenienti principalmente dal torrente Rio Torto e dal torrente Pioverna per entrambi i nutrienti (Tabella a e Figura c). Carichi Trofici Immessi dai Corsi d Acqua della nel Lago di Como Azoto totale Fosforo totale Azoto totale Fosforo totale Azoto totale Fosforo totale (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) Caldone 149,01 4,81 35,98 1,52 55,19 1,19 Gerenzone 106,67 0,81 69,37 1,11 (*) 84,28 1,35 Pioverna 72,27 1,17 255,66 6,79 315,10 3,90 Rio Torto 160,83 3,99 138,55 13,62 158,31 4,40 Varrone 40,47 1,10 37,97 3,13 37,95 0,53 scaricatori di piena scarico di rete fognaria senza trattamento altre Figura b Tabella a (*) Per il calcolo del carico di fosforo totale relativo al 2001 si è esclusa la concentrazione rilevata nel mese di luglio pari a 14,2 mg/l che, unitamente alla portata rilevata nello stesso giorno, avrebbe portato il carico a 44,58 t/anno; tale concentrazione è legata, probabilmente, ad un evento accidentale Risorse idriche ed Ambienti lacustri

11 4.7 Risorse idriche ed Ambienti lacustri Figura c Distribuzione Percentuale dei Carichi Trofici Immessi dai Corsi d acqua della nel Lago di Como 30,4% 25,8% % Azoto totale (2000) Caldone % Fosforo totale (2000) Gerenzone Pioverna Rio Torto 7,6% 28,2% Varrone 9,3% 13,7% 20,2% 33,6% % Azoto totale (2001) Caldone % Fosforo totale (2001) Gerenzone Pioverna Rio Torto 7,1% 6,7% 12,9% Varrone 12,0% 5,8% 4,2% 9,8% 6,9% 40,4% 25,9% Caldone Gerenzone Pioverna Rio Torto Varrone Caldone Gerenzone Pioverna Rio Torto Varrone 47,6% 52,1% ,0% % Azoto totale (2002) Caldone % Fosforo totale (2002) Gerenzone Pioverna Rio Torto 48,4% 4,6% 10,5% Varrone 38,7% 8,5% 5,8% 24,3% Numero di Incidenti da Idrocarburi che hanno Causato Inquinamenti nelle Acque Superficiali Indicatore Numero di Incidenti da Idrocarburi che hanno Causato Inquinamenti nelle Acque Superficiali Macrotema RISORSE IDRICHE ED AMBIENTI LACUSTRI Tema Acque Superficiali Tipologia Pressione Obiettivo Quantificare gli incidenti da idrocarburi verificatisi nei corpi idrici al fine di rappresentare l incidenza di cause accidentali sulle acque superficiali Dati necessari Numero di incidenti (sversamenti di idrocarburi) avvenuti in laghi e corsi d acqua Fonte Ambito Spaziale Comuni Periodo 1999/ ,3% 11,9% Caldone Gerenzone Pioverna Rio Torto Varrone Il numero di incidenti da idrocarburi verificatisi entro il territorio di Lecco viene registrato dagli uffici provinciali ogni volta che viene interessato un corpo d acqua superficiale, su segnalazione dell ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco.

12 Ogni volta che si verifica un incidente da idrocarburi a seguito di sversamenti accidentali o dolosi in corpi idrici, la ha l obbligo, ai sensi della L.R. 33/1977, di intervenire per effettuare le attività di bonifica necessarie. Le attività effettuate generalmente sono le seguenti: ricerca del responsabile dell inquinamento, a cui addebitare i costi della bonifica; attuazione della messa in sicurezza del corpo idrico con opere di sbarramento e contenimento, che impediscano il defluire del prodotto versato; bonifica e ripristino ambientale del corpo idrico con la raccolta delle sostanze sversate, pulizia delle rive e smaltimento finale dei rifiuti raccolti. La procedura adottata dalla prevede una serie di interventi che hanno un costo complessivamente elevato; ne consegue che l identificazione del responsabile del danno ambientale risulta di fondamentale importanza, dato che la normativa vigente (D.Lgs. 22/1997 e D.M. 471/1999) individua in esso il soggetto cui spetta l onere finanziario relativo alla bonifica. I dati relativi al fenomeno di contaminazione da idrocarburi dovuti a sversamenti accidentali, riferiti agli anni , sono riportati nella seguente Tabella b. Nel corso dei 4 anni valutati, si sono verificati 18 eventi di contaminazione da diversi prodotti petroliferi e oli minerali, che hanno interessato 15 comuni della Provincia; di questi Lecco ha subito 2 incidenti, Mandello del Lario 3 incidenti. Mediamente si tratta di incidenti definibili di modesta entità (l entità dell incidente viene valutata in base all importo economico speso dalla Provincia per la relativa bonifica); solo 3 sono infatti da considerare di media entità, avvenuti rispettivamente a Bosisio Parini in corso d acqua (2000), Garlate in lago (2000) e Mandello del Lario in lago (2001). Numero di Incidenti da Idrocarburi che hanno causato Inquinamento delle Acque Superficiali Data Comune Entità Corpo Idrico Recettore Tipo di Sversamento 12/07/1999 Lecco modesta corso d acqua idrocarburi 16/08/1999 Lecco modesta lago idrocarburi 26/10/1999 Missaglia modesta corso d acqua idrocarburi 13/05/2000 Pescate modesta lago idrocarburi 07/06/2000 Mandello del Lario modesta lago idrocarburi 03/08/2000 Bosisio Parini media corso d acqua olio minerale 06/08/2000 Garlate media lago idrocarburi 16/10/2000 Colico modesta lago idrocarburi 12/04/2001 Lomagna modesta corso d acqua perdita da serbatoio di gasolio 26/05/2001 Verderio Inferiore modesta corso d acqua fuoriuscita di olio minerale dielettrico dall autotrasformatore 31/12/2001 Mandello del Lario media lago idrocarburi 17/01/2002 Dolzago modesta corso d acqua olio minerale 06/01/2002 Sirtori modesta corso d acqua perdita da serbatoio di gasolio 03/02/2002 Mandello del Lario modesta lago sversamento di idrocarburi 01/06/2002 Valmadrera modesta corso d acqua sversamento di idrocarburi 23/07/2002 S. Maria Hoè modesta corso d acqua perdita da serbatoio interrato per carburante 09/09/2002 Molteno modesta corso d acqua perdita da serbatoio interrato per carburante 21/09/2002 Bellano modesta lago perdita da serbatoio di gasolio Tabella b Risorse idriche ed Ambienti lacustri

13 4.7 Risorse idriche ed Ambienti lacustri Figura d In Figura d si riportano i valori cumulati per tipologia di entità. Entità degli Incidenti da Idrocarburi che hanno causato Inquinamento delle Acque Superficiali N incidenti da idrocarburi N sversamenti modesta entità N sversamenti media entità Indicatori di Stato Il sistema delle acque superficiali della è di fondamentale importanza, innanzi tutto perché costituisce un elemento fisico determinante per la struttura di tutto il territorio, data la presenza del Lago di Como, di alcuni laghi minori e di numerosi corsi d acqua fra cui l Adda e il Lambro, appartenenti alla rete idrografica principale della regione Lombardia. L abbondanza di acqua ha da sempre comportato un ampio sfruttamento della risorsa per numerosi e diversificati usi (idroelettrico, industriale, navigazione, agricolo, alieutico, ricreativo), che hanno portato, soprattutto negli ultimi decenni, ad un degrado qualitativo e quantitativo delle acque, con la conseguente necessità di mettere in atto azioni di monitoraggio, di tutela e di conservazione al fine di garantirne non solo gli usi attuali ma anche quelli futuri. Il reticolo idrografico della è costituito da un elevato numero di corpi idrici fluviali e lacustri prevalentemente di origine naturale, benché spesso sfruttati dall uomo e sottoposti ad artificializzazioni sia morfologiche (quali le regimazioni e gli argini artificiali), sia idrologiche (quali le derivazioni di acqua). Il reticolo idrografico si può sostanzialmente suddividere in due bacini principali: quello dell Adda e quello del Lambro. Il Lario costituisce invece il lago principale in Provincia, contornato da numerosi altri laghi di più piccole dimensioni, localizzati per lo più nella porzione posta più a sud della (sotto la città di Lecco). Prima di passare all analisi degli indicatori, in seguito vengono introdotti dal punto di vista geografico, i principali corpi idrici presenti nel territorio provinciale. Nelle tabelle che seguono sono elencati i corpi idrici (fiumi e laghi) presenti nel territorio provinciale.

14 Quadro Riassuntivo dei Corsi d Acqua con Lunghezza Superiore a 3000 m Presenti in Corsi d acqua Lunghezza (m) Confluenza T. Bevera di Brianza Lambro T. Gandaloglio 7000 Bevera di B. Roggia Bevera 5000 Lambro Roggia Gambaione 3000 R. Bevera T. Molgora Adda T. Molgoretta 8000 Molgora T. Curone 8000 Molgoretta T. Lavandaia 8000 Molgoretta F. Adda Po T. Valle Camoggia 1200 Val Tolsera T. Greghentino 6000 Adda Rio Torto 6000 Lario T. Inferno 3200 Rio Torto T. Inganna 6500 Lario T. Perlino 7000 Lario T. Varrone Lario T. Valle dei Molini 5000 Varrone T. Varroncello 4000 Varrone T. Valle Marcia 9500 Varrone T. Valle di Fraina 6200 Varrone T. Valle Premaniga 3000 V. di Fraina T. Pioverna Lario T. Valle dei Molini 3000 Pioverna T. Maladiga 4500 Pioverna T. Valle Varesina 3000 Maladiga T. Valle di Bindo 3000 Pioverna T. Valle di S. Biagio 3500 Pioverna T. Rossiga 5000 Pioverna T. Valle Molinera 4600 Pioverna T. Valle Piattè 3000 Pioverna T. Troggia Pioverna T. Acquaduro 8500 Pioverna T. Bobbia 5000 Pioverna T. Esino 9500 Lario T. Meria 8000 Lario T. Zerbo 5000 Lario T. Gerenzone 6800 Lario T. Caldone 9800 Lario T. Bione 4500 Adda T. Enna 7000 Brembo T. Gallavesa 6000 Adda F. Lambro 5000 Po Tabella a Risorse idriche ed Ambienti lacustri Quadro Riassuntivo dei Laghi, con Estensione Superiore a 0,1 km 2 presenti in Laghi Superficie (km 2 ) Lago di Como (in Prov. di Lecco) 146 (60) Lago di Annone 5,5 Lago di Garlate 4,5 Lago di Olginate 0,6 Lago di Pusiano 4,9 (2,2) Lago di Sartirana 0,1 Il Fiume Adda nasce sopra Bormio in alta valle di Fraele e scorre per 313 km fino alla confluenza nel Po, con un bacino che si estende complessivamente per circa km 2. Tabella b

15 4.7 Risorse idriche ed Ambienti lacustri 254 Tabella c Tabella d Nel primo tratto scorre tra le Alpi Retiche a nord e le Prealpi Orobie a sud in direzione sudovest prima, poi verso est, lungo la Valtellina, e sfocia nel Lario di cui diventa immissario. A Lecco l Adda esce dal lago di Como e, dopo alcuni chilometri, forma i laghi di Garlate e di Olginate per poi incassarsi in un profondo canyon movimentato da rapide. Scorre quindi incassato fino a Cassano d Adda, per poi snodarsi nella pianura con meandri fino alla confluenza in Po, presso Cremona; è arginato in modo continuo dalla SS 234 alla confluenza. Affluenti principali, in sinistra idrografica, sono il Serio e il Brembo.La porzione di Adda compresa entro i confini della ha una lunghezza di 20,2 Km. All interno del territorio di Lecco, riceve le acque di numerosi immissari. Il Fiume Lambro è uno dei principali corsi d acqua costituente il reticolo di drenaggio dell area prealpina e di pianura attorno al capoluogo lombardo; esso risente della forte urbanizzazione del territorio attraversato. Ha una lunghezza di 130 Km e la sua origine è localizzata nell area montana del Triangolo Lariano, che va da Magreglio ai laghi di Pusiano e di Alserio; successivamente attraversa i rilievi morenici della Brianza, l area metropolitana milanese e infine la pianura del Lodigiano che va da Melegnano al Po; è arginato per un breve tratto in corrispondenza della confluenza. La porzione di Lambro compresa entro i confini della ha una lunghezza di 5 km circa. Il Lago di Como (Lario) ha una superficie di 146 km 2 e una profondità che raggiunge i 410 metri; la superficie di tale lago che interessa la è pari a 60 km 2. Il Lario ha un importanza storica fondamentale; in duemila anni, l importanza di questa via d acqua per il nord non è mai venuta meno ad eserciti e commercianti. Il territorio della sponda lecchese è caratterizzato dalle sagome del Monte Legnone e delle Grigne, e da numerosi abitati oltre a Lecco, quali Dervio, Bellano e Mandello, che sorgono su altrettanti coni detritici alla confluenza delle vallate lungo le quali la quota varia dagli oltre 2500 metri delle vette alla superficie del lago, a circa 200 m s.l.m. In Tabella c vengono individuate le principali caratteristiche limnologiche del Lario. Principali Caratteristiche Limnologiche del Lario Parametro Valore Superficie 146 km 2 Profondità massima 410 m Larghezza massima 4,2 km Altitudine media 198 m s.l.m. Volume *10 6 m 3 Sviluppo costiero 170 km Lunghezza massima 46 km Numero porti 64 Isole 1 Per quanto riguarda i laghi minori, questi sono localizzati nella parte sud della Provincia (Brianza) e sono: Lago di Annone est, Lago di Annone ovest, Olginate, Pusiano, Garlate, Sartirana. Le tabelle seguenti schematizzano le principali caratteristiche dei laghi minori presenti in territorio provinciale. Dalle tabelle emerge come tali laghi siano di dimensioni piuttosto limitate (inferiori ai 5 km 2 ), con bacini imbriferi poco estesi. Sono inoltre localizzati ad una quota bassa di pianura (intorno ai 200 m s.l.m.) e raggiungono profondità piuttosto limitate (per tutti inferiori ai 35 m). Principali Caratteristiche Limnologiche dei Laghi Minori della Lago di Annone est* Unità di Misura Valore Latitudine N Longitudine E Greenwich 9 21 Tipo naturale Quota media del lago (s.l.m) m 224 Area km 2 3,8 Area del bacino imbrifero km 2 24,27 Perimetro km 9,05 Profondità massima m 11,3 Profondità media m 6,31 Volume m 3 x ,031 Tempo teorico di ricambio anni 1,7

16 Lago di Annone Ovest * Unità di Misura Valore Latitudine N Longitudine E Greenwich 9 20 Tipo naturale Quota media del lago (s.l.m) m 224 Area km 2 1,7 Area del bacino imbrifero km 2 12,98 Perimetro km 5,9 Profondità massima m 10,1 Profondità media m 4,00 Volume m 3 x ,809 Tempo teorico di ricambio anni 1,0 * Il lago di Annone è caratterizzato dalla presenza di una sorta di istmo che, sebbene non ne determini la totale suddivisione fisica, introduce la distinzione tra Lago di Annone Est e Lago di Annone Ovest. Lago di Garlate Unità di Misura Valore Latitudine N 45 5 Longitudine E Greenwich 9 25 Quota media del lago (s.l.m) m 198 Area km 2 4,5 Area del bacino imbrifero km Profondità massima m 34 Profondità media m 16 Volume m 3 x Tempo teorico di ricambio anni 0,02 Lago di Olginate Unità di Misura Valore Latitudine N Longitudine E Greenwich 9 26 Quota media del lago (s.l.m) m 198 Area km 2 0,6 Area del bacino imbrifero km Profondità massima m 17 Profondità media m 8,0 Volume m 3 x ,0 Tempo teorico di ricambio anni 0,001 Lago di Pusiano Unità di Misura Valore Latitudine N Longitudine E Greenwich 9 16 Tipo naturale Quota media del lago (s.l.m) m 259 Area km 2 4,9 Area del bacino imbrifero km 2 94 Perimetro km 10,73 Profondità massima m 24,3 Profondità media m 14,03 Volume m 3 x ,229 Tempo teorico di ricambio anni 0, Risorse idriche ed Ambienti lacustri Lago di Sartirana Unità di Misura Valore Latitudine N Longitudine E Greenwich 9 26 Quota media del lago (s.l.m) m 319 Area km 2 0,1 Area del bacino imbrifero km 2 0,99 Profondità massima m 3,5 Profondità media m 2,5 Volume m 3 x ,196 Tempo teorico di ricambio anni -

17 4.7 Risorse idriche ed Ambienti lacustri 256 Figura a Tabella e Laghi Minori della : Confronto fra le Superfici Area (km 2 ) Lago di Annone Est Lago di Annone Ovest Lago di Garlate Portate dei Corsi d Acqua Indicatore Portate dei Corsi d Acqua Macrotema RISORSE IDRICHE ED AMBIENTI LACUSTRI Tema Acque Superficiali Tipologia Stato Obiettivo Determinare il regime di portata dei corsi d acqua, in modo da valutarne gli andamenti stagionali e la naturalità Dati necessari Misurazioni delle portate dei corsi d acqua Fonte ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco Ambito Spaziale Provincia; i dati disponibili sono riferiti solo ad alcune stazioni di misura sulla rete idrografica principale della Periodo Le misure di portata relative ai corsi d acqua principali vengono effettuate in concomitanza con i prelievi per le analisi qualitative. L elenco delle stazioni di misura di tutti i corsi d acqua è riportato nella Tabella e, mentre in Figura b viene riportato l andamento delle portate sulla base dei dati rilevati dall ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco nel periodo Stazioni di Misura delle Portate dei Corsi d Acqua Lago di Olginate Lago di Pusiano Lago di Sartirana Fiume Adda Bevera Caldone Gerenzone Lambro Molgoretta Pioverna Rio Torto Varrone Stazione di prelevamento Olginate Costa Masnaga Lecco Lecco Costa Masnaga Lomagna Bellano Valmadrera Dervio

18 Portate (m 3 /sec) dei Corsi d Acqua (ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco, ) 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 2,5 2 gen-00 feb-00 mar-00 apr-00 mag-00 giu-00 lug-00 ago-00 set-00 ott-00 Gerenzone nov-00 dic-00 gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 mag-01 giu-01 Caldone lug-01 ago-01 set-01 ott-01 nov-01 dic-01 gen-02 feb-02 mar-02 apr-02 mag-02 giu-02 lug-02 ago-02 set-02 ott-02 nov-02 dic-02 Figura b (1/3) 4.7 Risorse idriche ed Ambienti lacustri 1, , gen-00 feb-00 mar-00 gen-00 feb-00 mar-00 apr-00 mag-00 giu-00 lug-00 ago-00 set-00 ott-00 nov-00 dic-00 gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 mag-01 giu-01 Adda apr-00 mag-00 giu-00 lug-00 ago-00 set-00 ott-00 nov-00 dic-00 gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 mag-01 giu-01 lug-01 ago-01 set-01 ott-01 nov-01 dic-01 gen-02 feb-02 mar-02 apr-02 mag-02 giu-02 lug-02 ago-02 set-02 ott-02 nov-02 dic-02 lug-01 ago-01 set-01 ott-01 nov-01 dic-01 gen-02 feb-02 mar-02 apr-02 mag-02 giu-02 lug-02 ago-02 set-02 ott-02 nov-02 dic-02

19 4.7 Risorse idriche ed Ambienti lacustri Figura b (2/3) Portate (m 3 /sec) dei Corsi d Acqua (ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco, ) 18,00 16,00 14,00 12,00 10,00 8,00 6,00 4,00 2,00 0,00 5 4,5 4 3,5 gen-00 feb-00 mar-00 Pioverna apr-00 mag-00 giu-00 lug-00 ago-00 set-00 ott-00 nov-00 dic-00 gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 mag-01 giu-01 Rio Torto lug-01 ago-01 set-01 ott-01 nov-01 dic-01 gen-02 feb-02 mar-02 apr-02 mag-02 giu-02 lug-02 ago-02 set-02 ott-02 nov-02 dic ,5 2 1,5 1 0,5 0 5,000 4,500 4,000 3,500 3,000 2,500 2,000 1,500 1,000 0,500 0,000 gen-00 feb-00 mar-00 apr-00 mag-00 giu-00 lug-00 ago-00 set-00 ott-00 nov-00 dic-00 gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 mag-01 giu-01 Varrone gen-00 feb-00 mar-00 apr-00 mag-00 giu-00 lug-00 ago-00 set-00 ott-00 nov-00 dic-00 gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 mag-01 giu-01 lug-01 ago-01 set-01 ott-01 nov-01 dic-01 gen-02 feb-02 mar-02 apr-02 mag-02 giu-02 lug-02 ago-02 set-02 ott-02 nov-02 dic-02 lug-01 ago-01 set-01 ott-01 nov-01 dic-01 gen-02 feb-02 mar-02 apr-02 mag-02 giu-02 lug-02 ago-02 set-02 ott-02 nov-02 dic-02

20 Portate (m 3 /sec) dei Corsi d Acqua (ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco, ) 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 2,00 1,80 1,60 1,40 1,20 gen-00 feb-00 mar-00 Bevera apr-00 mag-00 giu-00 lug-00 ago-00 set-00 ott-00 nov-00 dic-00 gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 mag-01 giu-01 lug-01 Molgoretta ago-01 set-01 ott-01 nov-01 dic-01 gen-02 feb-02 mar-02 apr-02 mag-02 giu-02 lug-02 ago-02 set-02 ott-02 nov-02 dic-02 Figura b (3/3) Risorse idriche ed Ambienti lacustri 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 0, gen-00 feb-00 mar-00 apr-00 gen-00 feb-00 mar-00 apr-00 mag-00 giu-00 lug-00 ago-00 set-00 ott-00 nov-00 dic-00 gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 mag-01 giu-01 lug-01 ago-01 set-01 ott-01 Lambro mag-00 giu-00 lug-00 ago-00 set-00 ott-00 nov-00 dic-00 gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 mag-01 giu-01 lug-01 ago-01 set-01 ott-01 nov-01 dic-01 gen-02 feb-02 mar-02 apr-02 mag-02 giu-02 lug-02 ago-02 set-02 ott-02 nov-02 dic-02 nov-01 dic-01 gen-02 feb-02 mar-02 apr-02 mag-02 giu-02 lug-02 ago-02 set-02 ott-02 nov-02 dic-02

21 4.7 Risorse idriche ed Ambienti lacustri Dall analisi dei dati emerge in media la presenza di due massimi, uno primaverile e uno autunnale, direttamente legati alle precipitazioni. In linea generale tali massimi sono meno pronunciati sul fiume Adda, a causa dell effetto regolatore del lago (la stazione è posta a valle del lago) e del contributo derivante dallo scioglimento delle nevi nella parte più alta del bacino. Nello specifico dell Adda, l anno 2001 presenta una situazione differente, con un massimo pronunciato in luglio, mentre la situazione rimane piuttosto simile durante la restante parte dell anno. Il torrente Gerenzone e il torrente Pioverna sono caratterizzati da una portata minima e dalla presenza di un deflusso minimo che si mantiene pressoché costante nei periodi di morbida. Ciò conduce ad ipotizzare che un contributo percentuale significativo dell alimentazione provenga da sorgenti alimentate da acque a circuito non breve circolanti attraverso la rete carbonatica. Il Rio Torto, nella sezione di misura scelta, beneficia invece dell effetto regolatore del lago di Annone da cui deriva. Oltre alle portate misurate, può essere interessante verificare l andamento dell indice rapporto tra portata massima e portata minima sulla base dei dati di portata; questo indice fornisce un idea della variabilità della portata nel corso dell anno. Dai dati disponibili, rappresentati in Figura c, si osserva come le maggiori fluttuazioni della portata siano a carico dei corsi d acqua non regolati o che non hanno a monte un lago, quali il Caldone, il Molgoretta e il Varrone; la fluttuazione maggiore si è registrata nell anno 2001 nella stazione di misura del torrente Varrone. Figura c Rapporto tra Portata Massima e Portata Minima dei Corsi d Acqua (ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco, ) Lambro Bevera (*) Gerenzone Caldone Molgoretta Pioverna Rio Torto Varrone Adda (*) il rapporto Qmax/Qmin del Fiume Bevera riportato in tale grafico non tiene in considerazione il valore Q = 0,021 m 3 /sec registrato nel mese di maggio dell anno 2001 che farebbe salire il valore. Q max/qmin=120.8 Indice Biotico Esteso (I.B.E.) Indicatore Indice Biotico Esteso (I.B.E) Macrotema RISORSE IDRICHE ED AMBIENTI LACUSTRI Tema Acque Superficiali Tipologia Stato Obiettivo Determinare lo stato di qualità dei corsi d acqua mediante monitoraggio biologico, al fine di individuare i fenomeni di inquinamento in atto, principalmente originati da scarichi di origine civile Dati necessari Valori dell I.B.E. presso i punti di campionamento Fonte ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco Ambito Spaziale Provincia Periodo

22 L Indice Biotico Esteso (I.B.E., Ghetti, 1997) è un indice sintetico di qualità biologica basato su modificazioni qualitative, riscontrabili nella composizione delle comunità campionate, di macroinvertebrati bentonici, che vivono almeno una parte del loro ciclo biologico a contatto con i substrati presenti nel corso d acqua. Tali modificazioni sono indotte nel tempo da fattori chimici e biologici d inquinamento delle acque e dei sedimenti, oppure sono da correlare a significative alterazioni fisiche dell alveo bagnato. La valutazione dell integrità delle popolazioni di macroinvertebrati, che mette in relazione la tipologia di esemplari rinvenibili con un ipotetico stato di naturalità, è in rapporto diretto con l idoneità per la vita acquatica del fiume. L I.B.E. risulta particolarmente adatto a rilevare nel tempo gli effetti dovuti ad inquinamento di tipo chimico-fisico o microbiologico, grazie al fatto che essendo basato su organismi fissi sul substrato, con cicli vitali piuttosto lunghi, è in grado di rilevare fenomeni nel tempo in maniera conservativa; questo indice differisce quindi dalle classiche analisi chimiche, delle quali può essere considerato un elemento di complementarietà, in quanto queste ultime fotografano lo stato chimico istantaneo delle acque campionate. La scelta dei macroinvertebrati bentonici come indicatori biologici è giustificata dalla facilità di raccolta e di identificazione e dalla loro ridotta mobilità, che assicura la rappresentatività della località studiata. La determinazione del valore di indice I.B.E. da attribuire ad una determinata sezione di corso d acqua si basa su di una tabella a doppia entrata, nella quale in ordinata sono indicati i gruppi di macroinvertebrati elencati in ordine di sensibilità decrescente agli effetti delle variazioni ambientali, mentre in ascissa sono riportati gli intervalli numerici che fanno riferimento al numero complessivo di unità sistematiche ritrovate durante il campionamento nel tratto d acqua in oggetto (si ricorda che in linea generale maggiore è il numero di unità sistematiche, maggiore è la biodiversità e per conseguenza migliore è lo stato ambientale associato). Dall incrocio di ordinate e ascisse (unità sistematiche più o meno sensibili e numero di unità sistematiche), si arriva a definire un valore di I.B.E.; ai valori di I.B.E. sono correlati i giudizi di qualità delle acque, secondo quanto riportato nella Tabella f. Classi di Qualità e Relativo Giudizio, secondo l Indice I.B.E. (Ghetti, 1997) I.B.E. Classe Giudizio Colore I non inquinato Azzurro 8-9 II leggermente inquinato Verde 6-7 III inquinato Giallo 4-5 IV molto inquinato Arancione V fortemente inquinato Rosso L ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco effettua campionamenti periodici di tipo biologico, al fine della determinazione dell I.B.E., a partire dal 2000 per almeno 4 volte all anno, come richiesto dal D.Lgs 152/1999. Nel complesso dei 3 anni, i dati ad oggi disponibili ed utilizzati per le valutazioni della qualità biologica riguardano: 4 campionamenti effettuati nel 2000 (febbraio, luglio, settembre, dicembre) 4 campionamenti effettuati nel 2001 (marzo, giugno, ottobre, dicembre) 5 campionamenti effettuati nel 2002 (marzo, luglio, ottobre,novembre, dicembre). I risultati ottenuti tramite l I.B.E. per le diverse stazioni di campionamento ubicate in sono di seguito riportati: Varrone In tutti i campionamenti effettuati (assenza del dato nel dicembre 2000), il Varrone ricade nella II classe di qualità biologica delle acque, con valori di I.B.E. sempre compresi fra gli 8 e i 9; la qualità in questo tratto di fiume (in prossimità della foce) è da considerarsi discreta, senza quindi evidenti segni di alterazione dell ecosistema fluviale. Tabella f Risorse idriche ed Ambienti lacustri

23 4.7 Risorse idriche ed Ambienti lacustri 262 Figura d Figura e Andamento dell I.B.E. nel Torrente Varrone (ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco, ) I.B.E feb-00 lug-00 set-00 dic-00 mar-01 Pioverna La qualità biologica delle acque presso i luoghi di campionamento ha subito delle variazioni negli ultimi anni, passando dalla II classe alla III classe tra il 2000 e il 2001, per poi ritornare in II classe tra la fine del 2001 e il Sulla base dei dati ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco si segnala, oltre ai fenomeni di inquinamento che possono essere intervenuti fra i diversi campionamenti, alcuni interventi di sistemazione dell alveo qualche centinaio di metri a monte della stazione d indagine, che possono aver influenzato in maniera negativa la comunità bentonica; tale motivazione è plausibile proprio grazie al ritorno in II classe dopo alcuni mesi rispetto all intervento in alveo (periodo necessario alla ripresa della comunità bentonica). giu-01 Andamento dell I.B.E. nel Torrente Pioverna (ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco, ) ott-01 dic-01 mar-02 lug-02 I.B.E feb-00 lug-00 set-00 dic-00 mar-01 giu-01 ott-01 dic-01 mar-02 lug-02 Gerenzone Dai campionamenti effettuati il Gerenzone risulta particolarmente alterato dal punto di vista della qualità biologica delle acque; poche sono le unità sistematiche rilevate e bassa è la numerosità degli individui (bassa biodiversità). Rispetto ai primi mesi del 2000, dove si era raggiunta la V classe (ambiente fortemente inquinato), si osserva un miglioramento nei due anni successivi, durante i quali viene raggiunta la IV classe (ambiente molto inquinato) e in due casi si tende anche alla III classe (ambiente inquinato).

24 Andamento dell I.B.E. nel Torrente Gerenzone (ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco, ) I.B.E. Caldone In tutti i campionamenti effettuati eccetto due (dicembre 2001, marzo 2002) il Caldone ricade nella III classe di qualità biologica delle acque, con valori di I.B.E. sempre compresi fra 6 e 7; nei due campionamenti sopracitati la qualità risulta ancora peggiore, ricadendo in IV classe (I.B.E. pari a 5). La qualità in questo tratto di fiume è da considerarsi molto inquinata, presentando segni di alterazione dell ecosistema fluviale da correlare alla presenza di scarichi presenti nel tratto finale. Andamento dell I.B.E. nel Torrente Caldone (ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco, ) I.B.E feb-00 lug-00 set-00 dic-00 mar-01 giu-01 ott-01 dic-01 mar-02 lug-02 ott-02 Figura f Figura g Risorse idriche ed Ambienti lacustri 2 0 feb-00 lug-00 set-00 dic-00 mar-01 giu-01 ott-01 dic-01 mar-02 lug-02 Rio Torto Dai campionamenti emerge una situazione compromessa, che nella maggior parte dei casi ricade in IV classe (ambiente molto inquinato) di qualità biologica; vengono infatti toccate in due campionamenti la V classe (ambiente fortemente inquinato) e in uno la III (ambiente inquinato). La situazione è indice di un forte carico inquinante.

25 4.7 Risorse idriche ed Ambienti lacustri 264 Figura h Figura i Andamento dell I.B.E. nel Torrente Rio Torto (ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco, ) I.B.E feb-00 lug-00 Adda In quasi tutti i campionamenti effettuati, l Adda ricade nella II classe di qualità biologica delle acque, con valori di I.B.E. sempre compresi fra gli 8 e 9; peraltro, in tre casi, la classe di appartenenza dell I.B.E. è compresa fra la II (ambiente leggermente inquinato) e la I (ambiente non inquinato); la qualità, in questo tratto di fiume, è da considerarsi discreta, senza quindi evidenti segni di alterazione dell ecosistema fluviale. Andamento dell I.B.E. del Fiume Adda (ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco, ) set-00 dic-00 mar-01 giu-01 ott-01 dic-01 mar-02 lug-02 I.B.E feb-00 lug-00 set-00 dic-00 mar-01 giu-01 ott-01 dic-01 mar-02 lug-02 dic-02 Lambro I valori di I.B.E. rilevati in tutti campionamenti sono sempre risultati compresi fra 6 e 7, classificando il Lambro nella III classe di qualità biologica delle acque; la qualità in questo tratto di fiume è da considerarsi inquinata, presentando segni di alterazione dell ecosistema fluviale da correlare alla presenza di carichi di sostanza organica.

26 Andamento dell I.B.E. nel Fiume Lambro (ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco, ) I.B.E feb-00 lug-00 set-00 dic-00 mar-01 Bevera In tutti i campionamenti effettuati eccetto tre (marzo e dicembre 2001 e dicembre 2002), il Bevera ricade nella III classe di qualità biologica delle acque, con valori di I.B.E. compresi fra 6 e 7; la qualità in questo tratto di fiume è da considerarsi compromessa. giu-01 ott-01 dic-01 mar-02 lug-02 dic-02 Figura l 4.7 Risorse idriche ed Ambienti lacustri Andamento dell I.B.E. nel Torrente Bevera (ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco, ) I.B.E Figura m feb-00 lug-00 set-00 dic-00 mar-01 giu-01 ott-01 dic-01 mar-02 lug-02 dic-02 Molgoretta Questa stazione è sempre stata classificata nella peggiore classe I.B.E. (classe V), evidenziando negli anni una situazione di pesante inquinamento di origine organica. Tale situazione è critica anche a causa della scarsa portata in alveo, che non è in grado di diluire gli inquinanti presenti.

27 4.7 Risorse idriche ed Ambienti lacustri 266 Figura n Andamento dell I.B.E. nel Torrente Molgoretta (ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco, ) I.B.E feb-00 lug-00 set-00 dic-00 mar-01 Stato Ecologico e Stato Ambientale dei Corsi d Acqua Indicatore Stato Ecologico e Stato Ambientale dei Corsi d Acqua Macrotema RISORSE IDRICHE ED AMBIENTI LACUSTRI Tema Acque Superficiali Tipologia Stato Obiettivo Determinare lo stato di qualità dei corsi d acqua mediante monitoraggio chimico e chimico-fisico, al fine di individuare i fenomeni di inquinamento in atto Dati necessari Classificazioni dello stato ecologico ed ambientale dei corsi d acqua Fonte ARPA Lombardia Dipartimento di Lecco Ambito Spaziale Provincia Periodo L attuale normativa relativa alla tutela della qualità delle acque superficiali è costituita dal D.Lgs. 152/1999. Secondo il Decreto, la classificazione delle acque in base alla qualità deve essere effettuata mediante la determinazione dello Stato Ambientale (S.A.C.A.) per corpi idrici superficiali sulla base di due indici, così definiti: Stato Ecologico (S.E.C.A.): è l espressione della complessità degli ecosistemi acquatici, della natura fisica e chimica delle acque e dei sedimenti, delle caratteristiche del flusso idrico e della struttura fisica del corpo idrico, considerando comunque prioritario lo stato degli elementi biotici dell ecosistema che è quantificato dall Indice Biotico Esteso (I.B.E.); tale indice tiene conto della biodiversità insediata nel corpo idrico e dello stato di salute dello stesso; lo Stato Chimico: è definito in base alla presenza di microinquinanti ovvero di sostanze chimiche pericolose ed è valutato in base ai valori soglia riportati nella Direttiva 76/464/CE e nell Allegato 2, sezione B. Al fine di individuare lo stato ecologico e chimico le determinazioni sull acqua, previste dal Decreto, riguardano due gruppi di parametri: i parametri di base (portata, ph, solidi sospesi, temperatura, conducibilità, durezza, azoto totale, azoto ammoniacale, azoto nitrico, ossigeno disciolto, BOD, COD, ortofosfato, fosforo totale, cloruri, solfati, Escherichia coli), fra cui sono compresi 6 Macrodescrittori, (T, NH 4, NO 3, O 2, BOD 5, COD, Ptot, Escherichia coli) che vengono utilizzati per la classificazione dei corpi idrici; gli altri parametri sono invece utilizzati come supporto informativo per l interpretazione delle caratteristiche di qualità; i parametri addizionali sono relativi a microinquinanti organici e inorganici; tali parametri vengono selezionati caso per caso dalle autorità competenti, in funzione delle criticità del territorio. giu-01 ott-01 dic-01 mar-02 lug-02

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