PROTOCOLLO Di ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

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1 Istituto Comprensivo Statale L Pilla di Venafro (Isernia) Via Colonia Giulia VENAFRO (Isernia) Tel Fax mail: isic82500p@istruzione.it Distretto n 2 di Venafro Cod. Fisc PROTOCOLLO Di ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Funzione strumentale n1 Prof.Annamaria Sciore Prof.M.Gabriella Forte Ref.DSA Liliana D Orsi 1

2 Non c è peggiore ingiustizia che dare cose uguali a persone che uguali non sono (Don Lorenzo Milani) PREMESSA Il Protocollo di Accoglienza nasce dall esigenza di individuare regole comuni, condivise e univoche per promuovere l accoglienza e l integrazione degli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento. Nella scuola odierna le differenze relative a situazioni individuali degli alunni, ai livelli socioculturali, a modalità di acquisizione ed elaborazione delle informazioni, ai ritmi personali di apprendimento rendono di fatto necessario un lavoro individualizzato, la progettazione di interventi e azioni mirate. La personalizzazione dell apprendimento (a differenza della individualizzazione) non impone un rapporto di uno a uno tra docente e allievo con conseguente aggravio del lavoro dell insegnante, ma indica l uso di strategie didattiche finalizzate a garantire a ogni studente una propria forma di eccellenza cognitiva, attraverso possibilità elettive di coltivare le proprie potenzialità intellettive (capacità spiccata rispetto ad altre/punto di forza). In altre parole, la PERSONALIZZAZIONE ha lo scopo di far sì che ognuno sviluppi propri personali talenti (M. Baldacci). L idea principale di questo progetto operativo,il Protocollo di Accoglienza,nasce dall esigenza di individuare regole comuni, condivise e univoche per rendere concrete nella consuetudine didattica di ogni giorno queste indicazioni al fine di promuovere l accoglienza e l integrazione degli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento. Secondo l Organizzazione Mondiale della Sanità, condivisa dall Associazione Italiana Dislessia: il DSA si manifesta in età scolare come una difficoltà di lettura, scrittura e processo matematico. Tali abilità non possono essere svolte in modo corretto e fluente per una difficoltà di automazione nei processi di letto-scrittura e calcolo. Il DSA si manifesta in assenza di disturbi sensoriali, cognitivi, neurologici e relazionali. Spesso nei DSA le difficoltà di lettura possono associarsi a difficoltà nella scrittura e/o nell aritmetica, anche se non necessariamente della stessa intensità perché queste abilità presentano delle basi comuni. Da questa definizione sono esclusi tutti gli alunni che hanno un disturbo di apprendimento come effetto secondario di una causa principale (scarsa stimolazione socio-culturale, problemi neurologici, sensoriali, ritardo di sviluppo, difficoltà cognitive. All interno del nostro POF, fondato sulla valorizzazione della persona e del suo potenziale sociocognitivo, finalizzato al superamento di ogni forma di disagio, un attenzione particolare viene rivolta agli alunni che presentano i Disturbi Specifici dell Apprendimento. La Legge n. 170 del , Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico, riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati DSA, che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate e in assenza di patologie neurologiche, ma possono costituire una limitazione importante di alcune attività della vita quotidiana e del percorso formativo scolastico (art.1). Le finalità che la legge intende perseguire riguardano: la garanzia del diritto all istruzione e l assicurazione delle pari opportunità di sviluppo; la possibilità di favorire il successo scolastico attraverso misure didattiche di supporto; 2

3 la riduzione dei disagi emozionali e relazionali connessi alla situazione; l adozione di forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari; la sensibilizzazione al problema e la formazione adeguata per gli insegnanti. La legge riserva alla scuola il compito di organizzare tutte le misure didattiche ed educative di supporto necessarie per il raggiungimento delle finalità della legge ( art.5); gli studenti con diagnosi DSA hanno diritto di fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi, comprendenti strumenti e tecnologie specifiche, dell uso di una didattica individualizzata e personalizzata e di forme flessibili di lavoro scolastico. Diventa perciò necessario individuare delle linee guida. Questo documento è parte integrante del POF e si propone di: Definire pratiche comuni all interno dell istituto; Facilitare l accoglienza, l inserimento e un proficuo percorso formativo degli studenti con DSA; Accompagnare gli studenti con DSA agli esami di stato. condivise relative alle modalità di accoglienza dell alunno con diagnosi DSA. I DSA I Disturbi Specifici di Apprendimento si presentano come difficoltà specifica isolata, in un quadro di sviluppo intellettivo normale, e con l esclusione di altre cause di possibile interferenza nelle capacità di apprendimento (svantaggio socio-culturale, deficit intellettivi, menomazioni sensoriali, danni neuropsicologici ecc). È una disabilità specifica dell apprendimento di origine neurobiologica, caratterizzata dalla difficoltà a effettuare una lettura accurata e/o fluente e da scarse abilità nella scrittura e nella decodifica. Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit nella componente fonologica del linguaggio, che è spesso inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di una adeguata istruzione scolastica. Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica della lettura, che può impedire la crescita del vocabolario e della conoscenza generale. È possibile distinguere i DSA in: a) dislessia Difficoltà specifica nella lettura. In genere l alunno ha difficoltà a riconoscere e comprendere i segni associati alla parola. b) disgrafia Difficoltà a livello grafo-esecutivo. Il disturbo della scrittura riguarda la riproduzione dei segni alfabetici e numerici con tracciato incerto, irregolare. È una difficoltà che investe la scrittura ma non il contenuto. c) disortografia Difficoltà ortografiche. La difficoltà riguarda l ortografia. In genere si riscontrano difficoltà a scrivere le parole usando tutti i segni alfabetici e a collocarli al posto giusto e/o a rispettare le regole ortografi che (accenti, apostrofi, forme verbali etc.). d) discalculia Difficoltà nelle abilità di calcolo o della scrittura e lettura del numero. 3

4 e) disprassia Difficoltà nella coordinazione e nel movimento. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Normativa di riferimento generale Legge 517/77 art.2 e 7: integrazione scolastica, individualizzazione degli interventi Legge 59/97 : autonomia scolastica DPR 275/99 art.4: autonomia didattica Legge 59/03: personalizzazione del percorso scolastico Normativa di riferimento specifica Nota MIUR del : iniziative relative alla dislessia strumenti compensativi e dispensativi Nota MIUR del : iniziative relative alla dislessia, utilizzo degli strumenti dispensativi e compensativi anche in presenza di diagnosi Nota MIUR del : esami di Stato 2004/2005 Nota MIUR del : integrazione scolastica C.M : disturbi di apprendimento compensazione orale della lingua/e non materna DPR n.122 del : Valutazione degli alunni con DSA L.R. del Veneto n.16 del : Interventi a favore di persone con disturbi dell apprendimento scolastico L. n.170 dell : Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico Nota MIUR del : Diagnosi alunni con DSA precedente all entrata in vigore della L. n.170 dell O.M. N.42 del 6 maggio 2011(art.12 comma 8):istruzioni e modalità organizzative per gli esami di stato FASI DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA 1. Iscrizione, Acquisizione della segnalazione Specialistica, Comunicazioni 2. Determinazione della classe 3. Stesura e sottoscrizione del P.D.P. 4. Valutazione intermedia e finale 5. Procedura da seguire in caso di sospetta difficoltà riferibile a DSA 6. Indicazioni operative per l espletamento delle prove degli esami di Stato conclusivi del primo ciclo 1. Iscrizione, Acquisizione della segnalazione Specialistica, Comunicazioni Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, Coordinatore di classe, referente DSA, alunno, famiglia, segreteria didattica. Iscrizione Le pratiche d iscrizione devono essere seguite da un assistente amministrativo che si occupi dell iscrizione degli studenti con DSA. in modo continuativo. La famiglia unitamente al normale modulo d iscrizione, consegnerà la diagnosi del medico specialista, che verrà protocollata e allegata al fascicolo dell alunno. 4

5 Acquisizione della segnalazione Specialistica L acquisizione della diagnosi, da parte dell Istituzione scolastica, è atto fondamentale per lo sviluppo del P.D.P. Nel rispetto dei tempi tecnici per la stesura di tale documento, è necessario che la famiglia presenti tale documentazione al momento dell iscrizione o comunque entro il mese di novembre, per poter effettuare l integrazione alla programmazione del C.d.c. e dei singoli docenti, almeno per il secondo quadrimestre. Pertanto, le diagnosi presentate oltre tale scadenza, verranno regolarmente protocollate e ne verrà informato, tramite il coordinatore, il C.d.c.. Comunicazioni L assistente amministrativo, acquisite le diagnosi di DSA. al momento della normale iscrizione o in corso d anno, ne darà comunicazione al Dirigente Scolastico, al coordinatore di classe e al referente DSA. Il referente DSA. avrà cura di controllare che esse rispettino quanto sancito dalla legge 08/10/2010, art.3 e dalle circolari MIUR (03/02/11, 04/04/11, 26/05/11). In caso contrario contatterà la famiglia e l alunno per chiarimenti e/o integrazioni. 2. Determinazione della classe Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, commissione composizione classi, referente DSA. In caso di iscrizione di alunno con DSA alla classe prima il Dirigente scolastico con il Gruppo di lavoro formazioni classi inserirà gli alunni nelle classi/sezione tenendo presenti i seguenti criteri: vista la documentazione prodotta dalla famiglia, sentirà il parere degli specialisti; quando è possibile si inseriranno nel gruppo classe non più di due studenti certificati DSA. In caso di inserimento successivo (ad anno scolastico iniziato o in anni successivi al primo) la scelta della sezione in cui iscrivere l alunno con Disturbo di Apprendimento sarà di competenza del Dirigente Scolastico, visti i criteri deliberati dal Collegio Docenti. A settembre il Dirigente Scolastico comunicherà il nuovo inserimento all insegnante coordinatore e a tutto il C.d.c. della classe coinvolta. Durante il primo C.d.c. verrà esaminata la cartella di ogni studente DSA e definite le azioni dispensative e le attività compensative. E opportuno che, prima del C.d.c. di inizio anno (settembre/ottobre) o a certificazione acquisita in seguito ad esso, prima di convocare il C.d.c., il coordinatore incontri la famiglia dello studente per conoscenza preliminare (può essere richiesta la presenza del Dirigente Scolastico, referente DSA). 3. Stesura e sottoscrizione del P.D.P. Soggetti coinvolti: Coordinatore di classe, referente DSA., componenti C.d.c., famiglia, alunno. Quando in una classe viene inserito uno studente con DSA, il referente DSA e il coordinatore di classe informano il Consiglio di classe sull argomento: 1. fornendo adeguate informazioni sui Disturbi Specifici di Apprendimento e/o la patologia specifica; 2. fornendo riferimenti per reperire materiale didattico formativo adeguato; 3. presentando le eventuali strategie didattiche alternative (tra cui le tecnologie informatiche) compensative. 5

6 Il coordinatore (coadiuvato dal referente DSA, se lo ritiene opportuno), in occasione del primo C.d.c (settembre-ottobre), mette a conoscenza l intero C.d.c del caso, raccoglie osservazioni di tutti i componenti al fine di stilare (eventualmente con l aiuto del referente DSA) il Percorso Didattico Personalizzato (P.D.P.), del C.d.c. Esso verrà approvato nella seduta successiva e costituirà un allegato riservato della programmazione e del fascicolo personale dell alunno. In relazione al P.D.P. del C.d.C. ogni singolo docente stilerà, il P.D.P. relativo alla propria disciplina,nel quale avrà cura di specificare eventuali approfondimenti e/o integrazioni in merito a obiettivi,misure dispensative e strumenti compensativi e lo allegherà al propria programmazione presentata per l intera classe. Il P.D.P., una volta redatto, va presentato dal coordinatore di classe alla famiglia per la condivisione e accettazione. In tale sede potranno essere apportate eventuali ultime modifiche e dopo sarà sottoscritto dalla famiglia Il coordinatore di classe lo farà poi controfirmare da tutti i componenti il C.d.c. e dal Dirigente Scolastico, rendendolo così esecutivo. Nel caso di acquisizione della diagnosi ad anno scolastico avviato, il coordinatore convocherà un C.d.c. straordinario e seguirà la procedura sopra illustrata. Il P.D.P. del C.d.c. e del singolo docente deve contenere e sviluppare i seguenti punti: 1. dati relativi all alunno; 2. descrizione del funzionamento delle abilità strumentali; 3. caratteristiche comportamentali; 4. dati relativi all alunno; 5. descrizione del funzionamento delle abilità strumentali; 6. caratteristiche comportamentali; 7. modalità del processo di apprendimento; 8. misure dispensative; 9. strumenti compensativi; 10. modalità di verifica e criteri di valutazione; 11. accordi con la famiglia; 12. firme delle parti interessate (Dirigente Scolastico, coordinatore di classe, docenti, genitori). 4. Valutazione intermedia e finale Soggetti coinvolti: coordinatore, componenti C.d.c., referente DSA. Nel corso dell attuazione del protocollo il P.D.P., come prevede la legge all art. 3 comma 2, saranno effettuate verifiche intermedie e finali dei singoli casi, della situazione globale e delle azioni attivate per il sostegno all apprendimento degli studenti con disturbi di apprendimento che prevedano, in sede di svolgimento delle attività didattiche, adeguate misure dispensative e compensative. La relativa valutazione sarà effettuata tenendo conto delle particolari situazioni ed esigenze personali degli alunni. Per una valutazione corretta : -definire chiaramente che cosa si sta valutando -attenzione alla competenza più che alla forma, ai processi più che al solo prodotto elaborato -valutare l apprendimento, cioè quello che lo studente ha effettivamente imparato (non solo ciò che sa) 6

7 -svolgimento in condizioni analoghe a quelle abituali, anche con uso di strumenti e tecnologie. In particolare alla pagella del primo quadrimestre, ai pagellini infraquadrimestrali, alla pagella del secondo quadrimestre verranno allegate comunicazioni che evidenzino le eventuali difficoltà persistenti. 5. Procedura da seguire in caso di sospetta difficoltà riferibile a DSA Soggetti coinvolti: componenti C.d.c., coordinatore di classe, referente DSA, famiglia, alunno. Nel caso in cui un docente abbia il dubbio che un suo alunno possa essere affetto da DSA, segnala il caso al coordinatore di classe (che potrà avvalersi della consulenza del referente DSA), il quale, con discrezione, sentirà lo studente e successivamente ne convocherà i genitori, invitandoli a recarsi presso gli enti preposti (art. 3, comma 1 della legge 170 ) per una eventuale diagnosi del disturbo rilevato. 6.Indicazioni operative per l espletamento delle prove dell esame di Stato conclusivo del primo ciclo d istruzione. Soggetti coinvolti: componenti C.d.c., coordinatore di classe, componenti della commissione d esame Nel documento del Consiglio di classe del mese maggio il coordinatore si farà carico di controllare che ogni singolo docente abbia specificato: tutte le informazioni sugli strumenti compensativi e dispensativi, con riferimento alle verifiche, ai tempi e al sistema valutativo utilizzati in corso d anno; le modalità, i tempi e i sistemi valutativi per le prove d esame; le simulazioni delle prove d esame; allegare eventualmente il PDP La Commissione d esame per la predisposizione delle prove scritte prenderà in considerazione tutto quanto espresso nella relazione finale e nel PDP. Per quanto riguarda le lingue straniere, possono essere dispensati dalle prove scritte, gli studenti che si trovano nei casi specificati dal D.L. del 12 luglio Durante le prove d esame, gli studenti hanno diritto: all impiego di strumenti compensativi, come indicato nella nota ministeriale prot. 26/A del 4 gennaio 2005, coerentemente con quanto utilizzato in corso d anno; alla lettura ad alta voce delle prove da parte dei docenti; presentazione del materiale scritto su formato digitale leggibile con sintesi vocale; utilizzo di strumenti informatici e non se utilizzati in corso d anno ( computer con videoscrittura, correttore ortografico e stampante, scanner con sintesi vocale e cuffie per l ascolto silenzioso, calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante, dizionari digitali, ecc ); all assegnazione di maggior tempo a disposizione per lo svolgimento delle prove; Le Commissioni assicurano l adozione di criteri valutativi attenti soprattutto ai contenuti piuttosto che alla forma, sia nelle prove scritte, anche con riferimento alle prove nazionali INVALSI previste 7

8 per l esame di Stato conclusivo del primo ciclo, sia in fase di colloquio (Decreto n del 12 luglio 2011). In sede di valutazione Gli strumenti compensativi devono essere applicati in tutte le fasi del percorso scolastico, compresi i momenti di valutazione finale (nota Ministeriale Prot.n.26/A 4 del 5 gennaio 2005 ) I sistemi valutativi utilizzati nel corso dell anno scolastico sono utilizzabili anche in sede d esame (nota MIUR 1787/05) Le prove scritte e orali devono essere valutate con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma ( nota ministeriale prot. 26/A del 4 gennaio 2005) Le prove scritte di lingua non italiana determinano obiettive difficoltà nei soggetti con disturbo specifico di apprendimento, e vanno attentamente considerate e valutate con riferimento alle condizioni dei soggetti coinvolti. In tutti i casi in cui le prove scritte interessino lingue diverse da quella materna e non si possano dispensare gli studenti dalla loro effettuazione, gli insegnanti vorranno riservare maggiore considerazione per le corrispondenti prove orali come misura compensativa dovuta. (Nota ministeriale ) Anche per la lingua italiana nella valutazione generale può essere assegnato maggior peso all orale per compensare le oggettive difficoltà che l alunno incontra in quelle scritte. ( nota USR ER. prot del 3 febbraio 2009) Le Istituzioni scolastiche adottano modalità valutative che consentono allo studente con DSA di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati all abilità deficitaria(decreto n del 12 luglio 2011). PROCEDURA DI STESURA DEL PDP Dopo aver consultato la diagnosi, ogni docente osserva l alunno per coglierne tempi di elaborazione, di produzione e di stili di apprendimento affinché nel PDP siano esplicitati strumenti compensativi e dispensativi, modalità di verifica e criteri di valutazione per ognuna delle proprie discipline. Il C.d.c. organizza un incontro con la famiglia per avere notizie in merito e far compilare alla stessa una parte di esso. Quando viene sottoscritto da tutte le parti, il PDP diviene operativo e farà parte della documentazione da presentare al grado successivo dell istruzione. Il PDP può essere modificato nel corso dell anno e deve essere aggiornato ogni anno scolastico. Strumenti Compensativi Ogni docente indicherà gli strumenti compensativi che lo studente usufruirà durante le sue ore disciplinari. Computer: controllo sintattico e ortografico; sintesi vocale Software specifico per la lettura scrittura attività di studio Tabella dei mesi, tabella dell alfabeto e tabella dei vari caratteri Tavola delle coniugazioni verbali 8

9 Cartine geografiche e storiche Tabella delle misure, tabella delle formule geometriche Tavola pitagorica Calcolatrice Tavola di sviluppo mnemonico Audio registratore o lettore MP3 con cuffia Vocabolario multimediale anche per la L2 - L3 Traduttore digitale Enciclopedia informatica multimediale su CD-ROM Audiolibro Testi scolastici con allegati i CD-ROM Scanner Internet Misure Dispensative Ogni docente indicherà per la propria disciplina da cosa lo studente verrà dispensato: Lettura ad alta voce Scrittura veloce sotto dettatura Scrivere alla lavagna Uso del vocabolario cartaceo Studio mnemonico delle coniugazioni verbali Uso mnemonico delle tabelline Dispensa, ove necessario, dallo studio delle lingue straniere in forma scritta Modalità di verifica Ogni docente indicherà per la propria disciplina: Tempi più lunghi per le prove scritte Testo della verifica scritta in formato digitale Lettura del testo della verifica scritta da parte del docente Lettura del testo della verifica scritta con l uso della sintesi vocale Riduzione/selezione della quantità di esercizi nelle verifiche scritte Riduzione/selezione dei contenuti di studio e dello studio domestico Prove orali in compensazione alle prove scritte nelle lingue straniere Predisporre interrogazioni orali programmate Utilizzo di prove strutturate: risposta chiusa, a scelta multipla, V/F, cloze, risposte aperte Modalità di presentazione delle verifiche (cartacea, al PC, con software specifici, altro ) Uso di mediatori didattici durante le interrogazioni (mappe, schemi) Uso di strumenti compensativi Criteri di valutazione Ogni docente indicherà per la propria disciplina: Non vengono sottolineati gli errori ortografici Non vengono valutati gli errori ortografici 9

10 La valutazione delle prove scritte e orali tiene conto del contenuto e non della forma Non si valutano gli errori di spelling Le prove orali hanno maggiore considerazione rispetto a quelle scritte Valutazione delle conoscenze e non delle carenze Valutare non l apprendimento ma PER l apprendimento Avere valenza metacognitiva. 10

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