4. acqua potabile, calda e fredda, erogata con comando non azionabile a mano nè a
|
|
- Bernarda Parente
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DIRETTIVA INTERASSESSORIALE DELL ASSESSORATO DELL AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE DI CONCERTO CON L ASSESSORATO DELL IGIENE, SANITA E ASSISTENZA SOCIALE 5 aprile 2000, prot. n Disciplina delle attività agrituristicbe. CAMPO DI APPLICAZIONE Le presenti linee di indirizzo e coordinamento, così come previsto al punto n. 7 delle Direttive di attuazione, emanate al fine di regolamentare l attivita agrituristica in data 7 aprile 1999 con Deliberazione della Giunta n. 20/8, si applicano alle aziende agrituristiche che: 1. producono, preparano e somministrano pasti e bevande, comprese quelle a carattere alcoolico e superalcoolico agli ospiti alloggiati e/o agli avventori esterni; 2. producono e vendono alimenti e bevande nell azienda agrituristica così come previsto all art. 2, comma 2, lettera c) della Legge regionale 18/98; 3. somministrano unicamente la prima colazione agli ospiti alloggiati. REQUISITI IGIENICO - SANITARI DELLE STRUTTURE L azienda agrituristica, qualora svolga attività di somministrazione e/o di vendita dei prodotti alimentari, deve possedere almeno i seguenti requisiti. LOCALE CUCINA Per locale cucina si intende un laboratorio di produzione, di preparazione di alimenti e di bevande destinati alla somministrazione e vendita agli ospiti e/o agli avventori. Le dimensioni del locale, l illuminazione e l aerazione (naturale o artificiale) devono essere proporzionate ed idonee al tipo di attività svolta. Il locale deve essere almeno dotato di: 1. pareti (fino all altezza di m. 2) e pavimenti lavabili e disinfettabili; 2. dispositivi idonei ad evitare la presenza di roditori, di altri animali e dì insetti; 3. attrezzature ed utensili riconosciuti idonei sotto il profilo igienico -sanitario e che consentano una completa e rapida pulizia. Di norma si deve evitare l uso di piani di lavoro di legno e di utensili con manico dello stesso materiale; 4. acqua potabile, calda e fredda, erogata con comando non azionabile a mano nè a gomito; 5.sistema di scarico delle acque reflue dai lavelli dotato di pozzetti a sifone;
2 6. celle e/o armadi frigoriferi in numero e capacità proporzionati all entità della lavorazione. Il locale cucina non può essere utilizzato come ambiente per la somministrazione dei pasti, nè per l esposizione e la vendita dei prodotti. In caso di mancanza di una normale cucina nell ambito dell azienda, qualora si somministri unicamente la prima colazione agli ospiti alloggiati, l azienda agrituristica puo disporre di un solo locale, purche sia di dimensioni adeguate al tipo di attività svolta ed alla sua entita, e sia dotato di aerazione sufficiente e dispositivi idonei ad evitare la presenza di roditori, di altri animali e di insetti. Tale locale polifunzionale deve essere dotato almeno di un lavello, un frigorifero e dei fornelli. SALA DI RISTORAZIONE Il locale adibito alla ristorazione deve essere di diménsioni proporzionate al tipo di attività svolta e adeguatamente aerato ed illuminato; inoltre deve essere dotato di dispositivi idonei ad evitare la presenza di roditori, di altri animali e di insetti. La sala di ristorazione è adibita alla somministrazione dei pasti agli ospiti e/o agli avventori; nello stesso locale, in un apposito reparto separato, può essere effettuata anche l esposizione e la vendita dei prodotti, previa adozione di tutti gli accorgimenti igienico - sanitari necessari. SPOGLIATOI Deve essere individuato un locale da adibire a spogliatoio, dotato di armadietti a doppio scomparto, da destinare ai dipendenti o al personale diverso dai gestori dell azienda agrituristica che effettui l attività di produzione, preparazione, somministrazione e vendita di alimenti e bevande. Qualora gli operatori siano i gestori dell azienda stessa, lo spogliatoio può consistere anche in un idoneo spazio dotato di armadietti a doppio scomparto e ricavato all interno della struttura agrituristica. SERVIZI IGIENICI I locali dei servizi igienici non devono comunicare direttamente con i locali adibiti a produzione, preparazione, somministrazione e vendita di alimenti e bevande. Devono essere dotati almeno di: 1. pareti (fino all altezza di m. 2) e pavimenti lavabili e disinfettabili; 2.fornitura di acqua potabile, calda e fredda, erogata con comando non azionabile a mano né a gomito; 3.lavelli provvisti di distributori automatici di sapone e di asciugamani a perdere.
3 In funzione della tipologia di attività svolta sono previsti almeno: A. Servizi igienici funzionali alla sala di ristorazione. Tali servizi possono identificarsi con quelli degli alloggi solo nel caso in cui si somministrino pasti unicamente agli ospiti alloggiati. In caso di ristorazione rivolta anche all esterno è necessaria la predisposizione di specifici servizi igienici, in numero adeguato alla recettività dell azienda. I servizi igienici non devono comunicare direttamente con la sala di ristorazione, ma devono essere separati da questa mediante un antibagno, dotato di porta a chiusura automatica. Sono fatte salve le norme relative ai servizi igienici destinati anche ai portatori di handicap. B. Servizi igienici funzionali alla cucina. I servizi igienici possono essere gli stessi in dotazione alla struttura agrituristica; qualora si faccia ricorso a personale dipendente o comunque diverso dai gestori dell azienda i servizi igienici dovranno essere differenti In ogni caso i servizi funzionali alla cucina devono essere diversi dai servizi igienici destinati all alloggio degli ospiti nonché da quelli previsti per gli avventori non alloggiati. I servizi igienici non devono comunicare direttamente con il locale cucina, ma devono essere separati da questo mediante un antibagno, dotato di porta a chiusura automatica. Tale antibagno non è indispensabile qualora i servizi igienici non immettano direttamente nel locale cucina. ATTIVITÀ DI MACELLAZIONE Così come previsto all art.7, comma 7 della L. R. 18/98 è consentita la macellazione in azienda agrituristica di bovini, di suini, di ovini, di caprini, di volatili da cortile, di conigli e di selvaggina allevata, nel rispetto dei seguenti limiti massimi mensili : - 3 U.G.B. - capi bovini equivalenti -, capi di volatili (polli, tacchini, faraone, oche, anatre), - 75 capi di conigli o selvaggina da penna allevata. La macellazione deve essere effettuata in appositi locali di macellazione, autorizzati ai sensi della L n. 283, alle seguenti condizioni: - I locali devono essere provvisti almeno di: numero due locali, corrispondenti alla zona sporca e alla zona pulita della linea di macellazione; pavimento lavabile e disinfettabile con pozzetti muniti di griglia e sifone per lo scarico delle acque reflue;
4 pareti rivestite con materiale lavabile e disinfettabile fino ad un altezza di almeno tre metri; porte in materiale imputrescibile e facile da pulire; adeguato sistema di ventilazione e sufficiente illuminazione naturale o artificiale; attrezzatura idonea che consenta il sollevamento totale della carcassa per le operazioni che seguono lo stordimento; durante le operazioni di macellazione l animale non deve mai entrare in contatto con il suolo; separazione fisica o spaziale tra la postazione ove avvengono le operazioni di stordimento, dissanguamento, scuoiatura-depilazione ed il sito ove avvengono le successive operazioni; dispositivi per la pulizia e la disinfezione delle mani e per la pulizia degli attrezzi da lavoro mediante acqua calda; tali dispositivi devono essere in numero sufficiente, il piu vicino possibile ai luoghi di lavoro, dotati di erogazione di acqua potabile calda e fredda, mediante comando non azionabile a mano nè a gomito, di prodotti per la pulizia e la disinfezione delle mani e di dispositivi igienici per l asciugatura delle mani; attrezzatura da lavoro in materiale resistente alla corrosione, facilmente lavabile e disinfettabile; utensili per la movimentazione delle carni resistenti alla corrosione e rispondenti alle norme igieniche; dispositivi idonei ad evitare la presenza di roditori, di altri animali e di insetti alle finestre, alle porte ed agli scarichi; cella, o armadio frigorifero, adeguati all entità della macellazione; contenitori lavabili e disinfettabili, muniti di chiusura, per il deposito del sangue e dei sottoprodotti della macellazione, qualora non sia presente un apposito locale per lo stoccaggio nell attesa di ritiro da parte della Ditta autorizzata; servizio igienico, con antibagno, non comunicante direttamente con la sala di macellazione, dotato di dispositivi igienici per lavare, disinfettare e asciugare le mani. Tale impianto può essere adibito alla macellazione dei bovini, dei suini, degli ovini, dei caprini, nonché alla macellazione dei volatili da cortile e dei conigli e della selvaggina allevata, purché in giorni diversi, previa accurata disinfezione. - Predisposizione di un idoneo sistema di smaltimento degli scarti di macellazione e dei rifiuti di origine animale, ai sensi del D.P.R. 508/92, di norma mediante ricorso a Ditta autorizzata, o in casi particolari (difficoltà di accesso al luogo ove si trovano i rifiuti da trattare, quantità e distanza che non giustificano la raccolta del rifiuto e cioè piccole quantità e distanze notevoli etc.) mediante interramento. Di quest ultima modalità dovrà essere fatta esplicita menzione nell atto autorizzativo relativo all azienda, previa verifica del Dipartimento della Prevenzione dell Azienda U.S.L. Ai fini di prevenire la diffusione delle malattie infettive e diffusive degli animali mediante la somministrazione a scopo alimentare dei rifiuti solidi urbani, dei residui della macellazione, dei residui della lavorazione delle carni e dei sottoprodotti, dei residui solidi, semi-solidi e liquidi di cucina e di mensa, nonché di qualsiasi altro rifiuto alimentare e non, ivi compresi i rifiuti di animali, sono fatte salve nelle aziende agrituristiche le disposizioni dell O.M , e sue successive modifiche ed integrazioni.
5 L orario e l attività di macellazione devono essere concordati con il Servizio Veterinario allo scopo di poter consentire la visita ante mortem e compiere successivamente una completa ed accurata ispezione delle carni. Il Veterinario Ufficiale deve procedere alla bollatura delle carni prima che le stesse siano destinate al consumo. APPROWIGIONAMENTO Dl CARNI E Dl PRODOTTI ALIMENTARI Per l approvvigionamento delle carni deve essere rispettato quanto previsto all art.2, comma 2, lettera b) della Legge regionale 18/98. Per. quanto riguarda la selvaggina cacciata, così come definita all art. 2 del D.P.R. 17.1OA 996 n. 607, l azienda agrituristica può approwigionarsi direttamente dal cacciatore, per un quantitativo equivalente a pochi capi interi di selvaggina uccisa a caccia non scuoiata o non spennata e, nel caso di selvaggina di piccola taglia, non eviscerata. Per tale selvaggina vige altresì l obbligo della pronta eviscerazione, qualora trattasi di selvaggina di grossa taglia (mammiferi selvatici dell ordine degli ungulati). Anche per quanto concerne i mammiferi selvatici dell ordine degli ungulati uccisi a caccia e ceduti dal cacciatore all azienda agrituristica vigono le disposizioni previste dal Decreto del Ministro della Sanità in merito alle misure di protezione contro la peste suina africana in Sardegna, o disposizioni più restrittive emanate dall Autorità sanitaria locale. ATTIVITÀ Dl TRASFORMAZIONE La trasformazione di materie prime quali carni, latte, uova, vegetali, etc. nei relativi prodotti derivati (prodotti a base di carni, formaggi, conserve, semiconserve ed altro) deve essere effettuata, nel rispetto delle norme igienico - sanitarie. In merito alla fase di commercializzazione dei prodotti a base di carni suine dovranno essere rispettate le disposizioni previste nel Decreto 5agosto1999 del Ministero dellà Sanità o disposizioni più restrittive emanate dall Autorità sanitaria locale. Dovrà inoltre essere prevista una costante attività di educazione sanitaria da parte degli operatori del settore, sanitari e conduttori dell azienda agrituristica, verso gli ospiti alloggiati e gli avventori di passaggio, in riferimento alle disposizioni in atto di cui sopra. ATTIVITÀ Dl VENDITA In applicazione all art. 2, comma. 2, lettera c) della L.R. 18/98, è consentita la vendita diretta di prodotti propri, freschi, conservati, trasformati, crudi o cotti quali cibi prodotti e lavorati nell azienda agricola e quelli ricavati da materie prime dell azienda agricola anche attraverso lavorazioni esterne, comprese le bevande a carattere alcoolico e superalcoolico, anche se parzialmente integrati con prodotti provenienti da altre aziende agricole sarde collegate per l esercizio delle attività agrituristiche. Tale attività deve essere effettuata nel rispetto delle norme igienico - sanitarie nonché di quanto previsto in materia di etichettatura. La vendita deve essere esercitata in uno specifico locale nell ambito dell azienda agrituristica.
6 Qualora l entità dell attività lo consenta la vendita può essere effettuata in un reparto ricavato all interno della sala di ristorazione. I IGIENE DEL PERSONALE Gli operatori addetti a qualsiasi titolo alla produzione, preparazione, somministrazione, vendita e trasporto di alimenti e di bevande, devono: 1. indossare abiti da lavoro (tute, camici, grembiuli, copricapo etc.), idonei al tipo di attività svolta; 2. essere in possesso di libretto di idoneità sanitaria a norma della L. 283/62, art. 14 e relativo Regolamento di esecuzione; 3. aver partecipato a corsi di educazione sanitaria relativi al tipo di attività svolta. Deve inoltre essere mantenuta rigorosa separazione funzionale, intesa come abbigliamento e come tempi di lavorazione, tra il personale addetto all attività di macellazione e quello preposto alla produzione, preparazione, somministrazione, vendita e trasporto di alimenti e di bevande. MODALITÀ AUTORIZZATIVE Ai sensi della Legge 283/62, art. 2, l attività di produzione preparazione, somministrazione e vendita di alimenti e di bevande, è subordinata ad autorizzazione sanitaria rilasciata dal Sindaco previo parere favorevole espresso dal Dipartimento della Prevenzione della Azienda U.S.L. Tale autorizzazione sanitaria è unica, relativa cioè all azienda agrituristica nel suo insieme. Pertanto è comprensiva delle varie tipologie di attività svolte, quali produzione, preparazione, somministrazione di pasti per gli ospiti, macellazione, trasformazione, conservazione e vendita etc. Tutte le tipologie di attività svolte devono essere specificate ed elencate nell atto autorizzativo. Il titolare dell azienda, o il suo rappresentante legale, dovrà indicare dettagliatamente le suddette attività nella domanda al Sindaco, al fine del riconoscimento dell azienda agrituristica. Nel caso in cui l azienda intenda avvalersi dell interramento come modalità di smaltimento degli scarti di macellazione, dovrà farne esplicita menzione nella domanda. ENTRATA IN VIGORE La presente direttiva sarà pubblicata sul B.U.R.A.S. ed entrerà in vigore il giorno della sua pubblicazione. L Assessore dell Agricoltura e Riforma Agropastora1e: Usai L Assessore dell Igiene, Sanità e dell Assistenza Sociale: Oppi
PARTE PRIMA. REGOLAMENTO REGIONALE 11 marzo 2015, n. 7
4 PARTE PRIMA Leggi e regolamenti regionali REGOLAMENTO REGIONALE 11 marzo 2015, n. 7 Regolamento Regionale Disciplina sulle modalità di macellazione aziendale inerenti animali della specie ovina, caprina,
Dettagli1. Dati generali dell intervento
ALLEGATO F 6 Ulteriori Locali - Notifica Igienico- Sanitaria per alimenti (Reg. CE n 852/2004) 1. Dati generali dell intervento 1.1 Ubicazione intervento (Indicare il Comune e l indirizzo inseriti nel
DettagliAZIENDA USL ROMA H. Borgo Garibaldi, n 12 - Albano Laziale (Roma) 06 / 93275330 fax 93275317
VERBALE DI SOPRALLUOGO PER LA VERIFICA DELLE ATTIVITA DEL SETTORE ALIMENTARE SOGGETTE A REGISTRAZIONE AI SENSI DEL REGOLAMENTO (CE) N. 852/2004 FARMACIE ATTIVITA : Reg. n DATI IDENTIFICATIVI : DITTA RAGIONE
DettagliRELAZIONE DI DESCRIZIONE DEI LOCALI-IMPIANTI E DELLE ATTREZZATURE (stabilimenti di produzione, preparazione confezionamento, depositi all'ingrosso)
RELAZIONE DI DESCRIZIONE DEI LOCALI-IMPIANTI E DELLE ATTREZZATURE (stabilimenti di produzione, preparazione confezionamento, depositi all'ingrosso) Allegato 2 PAG. 1 ALLEGATO alla domanda di autorizzazione
DettagliDIPARTIMENTI DI PREVENZIONE MEDICO e VETERINARIO
I CONTROLLI DELL AUTORITA SANITARIA NEGLI AGRITURISMO DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE MEDICO e VETERINARIO Relatori Tecnici della Prevenzione Elio Azzolari, Vasco Saporiti, Omar Rota NORMATIVA SANITARIA DI
DettagliMACELLO LABORATORIO DI SEZIONAMENTO DEPOSITO FIGORIFERO relativo a carni fresche di: BOVINI EQUINI OVI/CAPRINI SUINI
Modello di domanda di riconoscimento per macelli, laboratori di sezionamento e depositi frigoriferi ai sensi dell art. 13 del D.Lgs 18.04.1994 n. 286 Allo Sportello Unico delle Attività Produttive del
DettagliIl Pacchetto Igiene e la produzione primaria nel settore ittico Valter Dini - Gualtiero Fazio
Il Pacchetto Igiene e la produzione primaria nel settore ittico Valter Dini - Gualtiero Fazio Regolamenti Linee guida europee Linee guida nazionali Documenti SANCO Linee guida regionali Vecchia normativa
DettagliP r sagr g e, fi f e i re r, fe f ste paesa s ne, ecc c. si int endon o o tut ut e quell l e manif ni e f sta st zi z oni
Grosseto, 03 dicembre 2015 Per sagre, fiere, feste paesane, ecc. si intendono tutte quelle manifestazioni temporanee aperte al pubblico, in cui, per periodi limitati, in occasione di eventi sportivi, religiosi,
Dettagli1. Cucine agrituristiche, locali polivalenti e sale per la somministrazione... 2. 1.1. Requisiti generali... 3. 1.2. Servizi Igienici...
Allegato B Disposizioni sanitarie per l impresa multifunzionale agricola Allegato alla Delib.G.R. n. 32/4 del 31.5.2016 Sommario 1. Cucine agrituristiche, locali polivalenti e sale per la somministrazione...
DettagliMODULO DI RACCOLTA DATI MANUALE DI CORRETTA PRASSI IGIENICA HACCP
MODULO DI RACCOLTA DATI MANUALE DI CORRETTA PRASSI IGIENICA HACCP Per richiedere un preventivo per la stesura del manuale di corretta prassi igienica è necessario inserire le informazioni richieste nel
DettagliRequisiti per i mezzi di trasporto degli alimenti
Requisiti per i mezzi di trasporto degli alimenti A. Requisiti degli automezzi non soggetti ad Autorizzazione sanitaria (art., D.P.R. n. 7/980) Il trasporto di qualsiasi sostanza alimentare avviene con
DettagliProduzione primaria per uso domestico. Preparazione, manipolazione origine animale. conservazione domestica (eccetto di alimenti miele)
Ogni operatore del settore alimentare notifica Produzione primaria per uso domestico privato alimenti di Preparazione, manipolazione origine animale che esegua e conservazione domestica (eccetto di alimenti
DettagliRELAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA NOTIFICA AI SENSI DELL ART. 6 Reg. CE 852/2004 ATTIVITA SIAN DICHIARA
RELAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA NOTIFICA AI SENSI DELL ART. 6 Reg. CE 852/2004 ATTIVITA SIAN Il titolare/leg. Rappresentante della Ditta con sede operativa Comune di: Via n. tel. CONSAPEVOLE CHE, ai sensi
DettagliISPEZIONE E CONTROLLO SELVAGGINA CACCIATA E ALLEVATA. Cenni di legislazione venatoria relativa agli aspetti sanitari
ISPEZIONE E CONTROLLO SELVAGGINA CACCIATA E ALLEVATA Cenni di legislazione venatoria relativa agli aspetti sanitari Legge 11 febbraio 1992, n. 157 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma
DettagliH.A.C.C.P. 1998 D.Lgs 155/97. 2006 pachetto igiene (regolamenti europei) HAZARD ANALISIS AND CRITICAL CONTROL POINT
H.A.C.C.P. HAZARD ANALISIS AND CRITICAL CONTROL POINT 1998 D.Lgs 155/97 2006 pachetto igiene (regolamenti europei) A CHI E RIVOLTO Aziende di trasformazione degli alimenti (confetture latte verdure in
DettagliCOMMERCIO AL MINUTO, ALL INGROSSO, AL DETTAGLIO DI CARNI FRESCHE E PRODOTTI ITTICI (MOD. A1 A1 BIS DISTRIBUTORI - A1 TER)
RELAZIONE TECNICA da allegare a NOTIFICA/COMUNICAZIONE con modelli A1 A1 BIS DISTRIBUTORI A1 TER Denominazione della Ditta Sede legale Indirizzo dell attività Descrizione dettagliata dell attività svolta:
DettagliSEZIONE I LEGGI E REGOLAMENTI REGIONALI
2 13.8.2004 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 SEZIONE I LEGGI E REGOLAMENTI REGIONALI DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 3 agosto 2004, n. 46/R Regolamento di attuazione della
DettagliRELAZIONE TECNICA Allegata alla Notifica - ex D.G.R. N.411 DEL 21/04/2011
Titolare/Leg.Rappresentante della Ditta Sede legale via/piazza n. Sede operativa via/piazza n. Tel Insegna TIPOLOGIA ATTIVITA commercio in sede fissa: esercizi di vicinato medie strutture grandi strutture
DettagliDIPARTIMENTO PREVENZIONE VETERINARIO U.O.C. IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE REQUISITI NECESSARI PER STRUTTURE DA ADIBIRE A:
DIPARTIMENTO PREVENZIONE VETERINARIO U.O.C. IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE REQUISITI NECESSARI PER STRUTTURE DA ADIBIRE A: LABORATORIO PRODUZIONE SALUMI PER LA VENDITA AL CONSUMATORE FINALE PREMESSA
DettagliAl fine di agevolare le attività di ristorazione e offrire ai consumatori prodotti igienicamente sicuri è necessario considerare:
Aspetti generali Al fine di agevolare le attività di ristorazione e offrire ai consumatori prodotti igienicamente sicuri è necessario considerare: la progettazione dei locali e delle strutture l organizzazione
DettagliLista di controllo n. 1.1 STUDIO ODONTOIATRICO
Lista di controllo n. 1.1 STUDIO ODONTOIATRICO IL/LA SOTTOSCRITTO/A nato/a a prov. di il titolare/legale rappresentante della Società/Ente/Azienda ai sensi dell art. 5 c. 3 lett. e) del D.P.G.P. 27 novembre
DettagliNORME PER LA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI GESTIONE DELL AUTOCONTROLLO NELLE BOTTEGHE
NORME PER LA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI E GESTIONE DELL AUTOCONTROLLO NELLE BOTTEGHE Dr. Maurizio Mangelli Responsabile Sicurezza PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO PER LA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI
DettagliMODULO A RELAZIONE TECNICA Allegata alla Notifica - ex D.G.R. N.21-1278 DEL 23/12/2010).
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Igiene Alimenti e Nutrizione MODULO A RELAZIONE TECNICA Allegata alla Notifica - ex D.G.R. N.21-1278 DEL 23/12/2010). Il Titolare/Leg.Rappresentante della Ditta Con sede operativa
DettagliAZIENDA USL ROMA H Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione
VERBALE DI SOPRALLUOGO PER LA VERIFICA DELLE ATTIVITA DEL SETTORE ALIMENTARE SOGGETTE A REGISTRAZIONE AI SENSI DEL REGOLAMENTO (CE) N. 852/2004 (esclusa produzione primaria) D.I.A. N del ATTIVITA : Reg.
DettagliRelazione tecnica allegata alla notifica del
Relazione tecnica allegata alla notifica del La presente relazione tecnica si riferisce all esercizio di Elenco delle attività Altro : Produzione primaria Commercio al minuto (escluse carni e pesce) Fiere,
DettagliSCHEDA INFORMATIVA PER LABORATORI DI PRODUZIONE LATTIERO CASEARI
SCHEDA INFORMATIVA PER LABORATORI DI PRODUZIONE LATTIERO CASEARI 1 FINALITÀ DELL INTERVENTO: NUOVA ATTIVITÀ RISTRUTTURAZIONE ATTIVITÀ ESISTENTE RICONVERSIONE O AGGIUNTA TIPOLOGIA ATTIVITÀ ESISTENTE Trattasi
DettagliLo Stoccaggio dei Prodotti Fitosanitari
Lo Stoccaggio dei Prodotti Fitosanitari Dal 01/01/15, come previsto dal Piano di Azione Nazionale sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, diventeranno obbligatorie le norme relative al Deposito
DettagliDICHIARAZIONE INIZIO ATTIVITA SETTORE ALIMENTARE AI FINI DELLA REGISTRAZIONE (Art. 6 Regolamento CE n. 852/04 e D.G.R. n. 275 del 16.05.
Al Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell Azienda USL per il tramite del Comune di DICHIARAZIONE INIZIO ATTIVITA SETTORE ALIMENTARE AI FINI DELLA REGISTRAZIONE (Art. 6 Regolamento CE n. 852/04
DettagliLuogo di nascita: Comune Provincia Stato
Allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del Comune di OSTRA NOTIFICA INIZIO ATTIVITÀ SETTORE ALIMENTARE AI FINI DELLA REGISTRAZIONE (ART. 6 DEL REGOLAMENTO CE N. 852/2004 E DELLA D.G.R.
DettagliComune di. Luogo di nascita: Comune Provincia Stato
Al Dipartimento di Prevenzione della ZT n dell ASUR Allegato 2 Al Comune di NOTIFICA INIZIO ATTIVITA SETTORE ALIMENTARE AI FINI DELLA REGISTRAZIONE (ART. 6 DEL REGOLAMENTO CE N. 852/2004 E DELLA D.G.R.
DettagliCANILI PRIVATI E PENSIONI PER CANI (Tipologia dei locali e condizioni minime obbligatorie)
CANILI PRIVATI E PENSIONI PER CANI (Tipologia dei locali e condizioni minime obbligatorie) A. REPARTO RICOVERO CANI B. REPARTO ISOLAMENTO (PER CANI AMMALATI O SOSPETTI O DI NUOVA INTRODUZIONE) C. AREA
DettagliCenni di Legislazione sanitaria della selvaggina. Valerio Giaccone
Cenni di Legislazione sanitaria della selvaggina Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria, Università Padova Le regole contenute nel Regolamento CE 853
DettagliOGGETTO: D.I.A. Sanitaria MANIFESTAZIONI TEMPORANEE (REG. CE/852/2004). L SOTTOSCRITT... NATO A IL... RESIDENTE A VIA... C.F. / P.IVA...
Al Signor Sindaco del Comune di ALPIGNANO UFFICIO POLIZIA AMMINISTRATIVA OGGETTO: D.I.A. Sanitaria MANIFESTAZIONI TEMPORANEE (REG. CE/852/2004). L SOTTOSCRITT... NATO A IL... RESIDENTE A VIA... C.F. /
DettagliAl Comune di GROTTAMMARE (ART. 6 DEL REGOLAMENTO CE N. 852/2004 E DELLA D.G.R. N. 2232 DEL 28-12-2009) Luogo di nascita: Comune Provincia Stato
1 (modello x manifestazioni temporanee) Al Dipartimento di Prevenzione della ZT n 12 dell ASUR Al Comune di GROTTAMMARE di SAN BENEDETTO DEL TRONTO NOTIFICA INIZIO ATTIVITA SETTORE ALIMENTARE AI FINI DELLA
Dettagli«Il LOCALE POLIFUNZIONALE» (D.G.R. 1286/2012)
SETTORE POLITICHE AGRICOLE E DELLA PESCA SETTORE PREVENZIONE, SANITÀ PUBBLICA, FASCE DEBOLI, SICUREZZA ALIMENTARE E SANITÀ ANIMALE «Il LOCALE POLIFUNZIONALE» (D.G.R. 1286/2012) UN ESEMPIO DI SEMPLIFICAZIONE
DettagliProvincia Autonoma di Trento. Il bio è servito! Dott. Federico Bigaran Ufficio per le produzioni biologiche
Provincia Autonoma di Trento Il bio è servito! Dott. Federico Bigaran Ufficio per le produzioni biologiche Ecoristorazione e alimenti biologici Un marchio di qualità ecologica che premia il servizio di
DettagliOggetto: Denuncia di Inizio attività (D.I.A.) ai sensi dell art. 6 del Reg. (CE) 852/2004 (Allegato B DDR n. 140 del 5.3.2008)
Pag. 1 di 7 Al Sig. Direttore UOC Veterinaria Area B (Igiene degli Alimenti di Origine Animale) Az.ULSS n.12 Dipartimento di Prevenzione P.le San Lorenzo Giustiniani, 11/d 30174 Zelarino Venezia (VE) Modello
DettagliLa normativa per la lavorazione delle carni di selvaggina della Regione Toscana
La carne degli ungulati selvatici: elementi per le buone metodologie di conservazione e lavorazione La normativa per la lavorazione delle carni di selvaggina della Regione Toscana A cura di: Sandro Nicoloso
DettagliRELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA DEI LOCALI, IMPIANTI, ATTREZZATURE E DEL CICLO DI LAVORAZIONE
RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA DEI LOCALI, IMPIANTI, ATTREZZATURE E DEL CICLO DI LAVORAZIONE da presentarsi contestualmente all allegato 2 alla DGR n 21-1278 del 23/12/10 Notifica di inizio o variazione
DettagliObblighi ed Adempimenti dei Produttori Primari. Relatore: Dr. Pierluigi Conte
Obblighi ed Adempimenti dei Produttori Primari Relatore: Dr. Pierluigi Conte Concetto di produzione a Tutte le operazioni effettuate sui prodotti a condizione che questi non subiscano alterazioni sostanziali
DettagliMODULO 2A Alla REGIONE ABRUZZO Direzione Politiche della Salute Servizio Sanità veterinaria e sicurezza alimentare Via Conte di Ruvo, 74-65127 PESCARA
MODULO 2A Servizio Sanità veterinaria e sicurezza alimentare OGGETTO: Istanza di riconoscimento ai sensi del Regolamento (CE) n. 852/2004 n. 853/2004 ALTRO Il sottoscritto. Cod. Fiscale I I I I I I I I
DettagliSTUDIO PROFESSIONALE MEDICO
Gli Studi Professionali Medici (SPM) sono strutture nelle quali è esercitata un attività sanitaria in cui il profilo professionale prevale su quello organizzativo. Tale profilo è riscontrabile non solo
DettagliSTRUTTURE MOBILI, FIERE E SAGRE, MERCATI E COMMERCIO SU STRADA
STRUTTURE MOBILI, FIERE E SAGRE, MERCATI E COMMERCIO SU STRADA Controllo ufficiale e sistema HACCP 30.04.2010 INI Grottaferrata Dr. Mariano SIGISMONDI Alcuni dati Nel 2001 gli esercizi di commercio ambulante
DettagliAllegato A LINEE DI INDIRIZZO RELATIVE ALL ATTIVITA DI MACELLAZIONE DI ANIMALI EFFETTUATA PER IL CONSUMO DOMESTICO PRIVATO DELLE CARNI
Allegato A LINEE DI INDIRIZZO RELATIVE ALL ATTIVITA DI MACELLAZIONE DI ANIMALI EFFETTUATA PER IL CONSUMO DOMESTICO PRIVATO DELLE CARNI INDICE Capo 1. Macellazione di ovini secondo rito religioso presso
Dettaglib) Requisiti strutturali generali Pavimenti
Allegato 2 alla D.G.R. n 4-9933 del 3/11/2008 Indicazioni relative ai requisiti minimi per gli stabilimenti soggetti a riconoscimento ai sensi del Regolamento CE/853/2004 e per talune tipologie di impianti
DettagliDenominazione Corso:
CODICE: 254 Addetto all approvvigionamento della cucina, conservazione delle materie prime e realizzazione di preparazioni di base Opera nelle diverse aziende della ristorazione commerciale e collettiva.
DettagliINDICE NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Premessa: Le indicazioni di seguito riportate non vogliono essere una aggiunta al complesso sistema di norme vigenti, ma uno strumento utile a chi vuole intraprendere e/o modificare significativamente
DettagliDICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA (D.I.A. differita) PER FESTE TEMPORANEE
Da presentare in triplice copia al Comune dove si effettua la manifestazione. Copia della presente dovrà essere trattenuta dal richiedente con timbro e data del ricevimento. DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA
DettagliASL Caserta -Dipartimento di Sanità pubblica Veterinaria e Sicurezza alimentare PUBBLICAZIONE AI SENSI ART. 25 D.LGS. 33/2013 CONTROLLI IMPRESE
Coltivazioni (orticole in pieno campo, orticole in serra, cereali, leguminose, industriali,foraggere ) Decisione CE 2007/363 ;Reg. CE 183/05 degli Alimenti e Nutrizione Allevament apistici riferimento.
DettagliREGIONE VENETO / Segreteria regionale Sanità e Sociale- ARSS Agenzia Regionale Sanitaria e Sociosanitaria
Lista di verifica REQUITI MINIMI SPECIFICI E DI QUALITA' PER L'AUTORIZZAZIONE STUDIO DI FIOTERAPIA 0 STUDIO DI FIOTERAPIA - REQUITI GENERALI STUFIS.AU.0.1 Il titolare dello studio esplicita l'organigramma
Dettagli2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi
FORMAZIONE DEGLI ALIMENTARISTI E DEGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE (OSA) AI SENSI DELLA D.G.R. LIGURIA 29/06/2012 N. 793 1. Introduzione Un efficace formazione e un adeguato addestramento del personale
DettagliDIPARTIMENTO PREVENZIONE VETERINARIO U.O.C. IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE REQUISITI NECESSARI PER STRUTTURE DA ADIBIRE A: PESCHERIA
DIPARTIMENTO PREVENZIONE VETERINARIO U.O.C. IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE REQUISITI NECESSARI PER STRUTTURE DA ADIBIRE A: PESCHERIA PREMESSA Con l entrata in vigore della Legge Regionale n.
DettagliREQUISITI IGIENICO SANITARI PER L ATTIVITÀ DI VENDITA E LAVORAZIONE DEI PRODOTTI ITTICI
Dipartimento di Prevenzione S.S. Tutela Igienico Sanitaria Alimenti di Origine Animale REQUISITI IGIENICO SANITARI PER L ATTIVITÀ DI VENDITA E LAVORAZIONE DEI PRODOTTI ITTICI REQUISITI IGIENICO SANITARI
DettagliPNAA biennio 2006-2007- Esami condotti nella Regione Lazio sui mangimi per animali destinati alla produzione di derrate alimentari Bovini da latte
CONTROLLI NELLA FILIERA ALIMENTARE PER LA RICERCA DI RESIDUI DI SOSTANZE INDESIDERATE DA PARTE DEI SERVIZI DI SANITA PUBBLICA VETERINARIA DELLA REGIONE LAZIO Le diossine sono un gruppo di 210 sostanze
DettagliALLEGATO 5) PIANO DI SANIFICAZIONE
ALLEGATO 5) PIANO DI SANIFICAZIONE 1 Norme Generali Prodotti di Sanificazione RISPETTARE E AGGIORNARE IL PIANO DI SANIFICAZIONE IN MODO PERIODICO E OGNI VOLTA CHE INTERVENGONO DEI CAMBIAMENTI (indicare
DettagliPROVINCIA DI TERNI SETTORE AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO
PROT. N. 23690 DEL 3 MAGGIO 2012 Oggetto: Art. 208 D.lgs. 152/2006 e s.m.i. GIONTELLA QUINTO EREDI S.A.S DI ANTONIO GIONTELLA & C. Autorizzazione unica per un nuovo impianto di recupero di rifiuti speciali
DettagliIO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO
IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO L approccio del Laboratorio Chimico nella ristorazione scolastica Paolo Vittone Il Laboratorio Chimico Camera di Commercio Torino Il Laboratorio Chimico
DettagliREGOLE PER LA LAVORAZIONE
REGOLE PER LA LAVORAZIONE La manipolazione degli alimenti deve essere ridotta al minimo indispensabile Usare piani di lavoro ed utensili differenti per carni rosse e pollame carni e verdure crude prodotti
Dettagli- L.R. 16/04 - Delibera G.R. 916/07 - Circolare esplicativa n. 3
- L.R. 16/04 - Delibera G.R. 916/07 - Circolare esplicativa n. 3 PARTE PRIMA PROBLEMATICHE DI TIPO TECNICO ARCHITETTONICO. Ascensore Nella precedente normativa esisteva una deroga per gli edifici esistenti
DettagliALLEGATO B: DEPOSITO ALL INGROSSO PRODOTTI ALIMENTARI
ALLEGATO B: DEPOSITO ALL INGROSSO PRODOTTI ALIMENTARI REQUISITI GENERALI PER STRUTTURE DA ADIBIRE A DEPOSITO ALL INGROSSO PRODOTTI ALIMENTARI PREMESSA Con l entrata in vigore il 07 aprile 2007 della Legge
DettagliRegolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova.
Regolamento (CE) n. 1028/2006 del 19 giugno 2006. Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova. (pubbl. in Gazz. Uff. dell Unione
DettagliComune di Agerola Provincia di Napoli --------
1 Comune di Agerola Provincia di Napoli -------- SERVIZIO REFEZIONE SCOLASTICA PER SCUOLE MATERNE REQUISITI CENTRO COTTURA ALLEGATO C LOCALI: I locali devono essere distinti l uno dall altro in funzione
DettagliBIOSICUREZZA IN ALLEVAMENTI SUINI
CASTELNUOVO RANGONE (MO) 12-13 maggio 2010 FORLI 3-4 giugno 2010 BIOSICUREZZA IN ALLEVAMENTI SUINI Silvano Natalini Servizio Veterinario e Igiene Alimenti MOTIVAZIONI E OBIETTIVI DELL INIZIATIVA FORMATIVA
DettagliArt. 3 Determinazione della capienza delle palestre
g) limite di compensabilità: limitazione posta alla compensabilità di superfici, calcolata sulla base del rapporto tra l ambiente più grande e l ambiente più piccolo; h) frazionabilità degli spogliatoi:
DettagliDipartimento di Prevenzione Struttura Complessa di Igiene e Sanità Pubblica. Tecnico della Prevenzione Arnaldi Roberta
Dipartimento di Prevenzione Struttura Complessa di Igiene e Sanità Pubblica Tecnico della Prevenzione Arnaldi Roberta Tatuaggi, piercing e trucco permanente Quali sono i riferimenti normativi riguardanti
DettagliCorso Base Formazione/Informazione. Sicurezza alimentare per OSA delle associazioni sociali, culturali, sportive e le organizzazioni di volontariato
Corso Base Formazione/Informazione Sicurezza alimentare per OSA delle associazioni sociali, culturali, sportive e le organizzazioni di volontariato Provincia di Bologna Via Zamboni, 13 Bologna 30 Novembre
DettagliOggetto: Costituzione Elenco regionale dei fornitori delle aziende agrituristiche. Il Direttore del Servizio
Oggetto: Costituzione Elenco regionale dei fornitori delle aziende agrituristiche. Il Direttore del Servizio VISTA la legge regionale 8 agosto 2006 n.13 di Riforma degli enti agricoli e riordino delle
DettagliPULIZIA E DISINFEZIONE
Regione Piemonte - Direzione Sanità Pubblica PULIZIA E DISINFEZIONE 1 riduzione della contaminazione batterica OBIETTIVI eliminazione completa dei germi patogeni Un corretto sistema di pulizia si articola
DettagliDi seguito rassiumiamo le principale regolamentazioni:
La normati di riferimento in materia del COMMERCIO ITINERANTE (commercio dei prodotti alimentari sulle aree pubbliche) è l' ORDINANZA 3 aprile 2002 "Requisiti igienico-sanitari per il commercio dei prodotti
DettagliAllegato A CENTRO DI CUSTODIA ORARIA O BABY PARKING
Allegato A CENTRO DI CUSTODIA ORARIA O BABY PARKING ART. 1 - Definizione. 1. Il centro di custodia oraria (C.C.O.), denominato comunemente Baby Parking, è un servizio socio-educativo-ricreativo che accoglie
DettagliREGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE.
REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE. Approvato con deliberazione di C.C. n. 30 del 27.3.1998 Modificato con deliberazioni di C.C.: n. 49 del 29.5.1998 n.
DettagliAutocontrollo e Sicurezza Alimentare. Dr. Maurizio Mangelli Venerdì 18 Febbraio 2005
Autocontrollo e Sicurezza Alimentare Dr. Maurizio Mangelli Venerdì 18 Febbraio 2005 SOMMARIO Lo scenario attuale della legislazione alimentare igienico sanitaria DL 155/97: Autocontrollo e sicurezza alimentare
DettagliRELAZIONE DESCRITTIVA DEI LOCALI BAR E MENSA A SERVIZIO DELL I.S.S.
ALLEGATO 1 RELAZIONE DESCRITTIVA DEI LOCALI BAR E MENSA A SERVIZIO DELL I.S.S. Edificio 13 livello A Il locale destinato a bar/tavola calda (n.5) occupa una superficie utile di circa mq 90. e ospita le
DettagliCONDIZIONALITA : È insieme delle norme e delle regole che le aziende agricole devono rispettare per poter accedere al regime del pagamento unico
S.A.T.A. La condizionalità negli allevamenti da latte CONDIZIONALITA : È insieme delle norme e delle regole che le aziende agricole devono rispettare per poter accedere al regime del pagamento unico S.A.T.A.
DettagliArea servizi al territorio Servizio pianificazione urbanistica e sviluppo economico Unità commercio
Area servizi al territorio Servizio pianificazione urbanistica e sviluppo economico Unità commercio VP 10/2011 marca da bollo AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI FORLI OGGETTO: domanda di autorizzazione per
DettagliA tal fine si specifica che: - la quantità massima di capi che si intendono macellare o di carni che si intendono sezionare è di (1):
Modello di domanda di riconoscimento per macelli e laboratori di sezionamento a capacità limitata ai sensi degli art.li 5 e 6 del D.Lgs 18.04.1994 n. 286 Il rilascio del riconoscimento ai sensi degli art.li
DettagliIGIENE, SICUREZZA E NUTRIZIONE Diete speciali e celiachia nei nidi d infanzia di Modena
IGIENE, SICUREZZA E NUTRIZIONE Diete speciali e celiachia nei nidi d infanzia di Modena IGIENE E SICUREZZA ALIMENTARE NELLA RISTORAZIONE SCOLASTICA Modena 16 e 24 marzo 2010 IL PACCHETTO IGIENE Comprende
DettagliTATUAGGIO E PIERCING REQUISITI DEI LOCALI GESTIONE DELLE ATTREZZATURE GESTIONE DEI RIFIUTI
TATUAGGIO E PIERCING REQUISITI DEI LOCALI GESTIONE DELLE ATTREZZATURE GESTIONE DEI RIFIUTI A. Cosa dice la Legge? Articolo della DGR 464/2007 E opportuno che gli ambienti destinati a 1. sala d attesa 2.
DettagliREGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE ACCESSO E FRUIZIONE DEL SERVIZIO DI
COMUNE DI SAN FERDINANDO PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA AREA AMMINISTRATIVA- DEMOGRAFICA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE ACCESSO E FRUIZIONE DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA PER LA SCUOLA DELL INFANZIA,
DettagliLINEE GUIDA PIANO DI AUTOCONTROLLO
1 Piano nazionale di controllo di Salmonella Enteritidis e Typhimurium nei polli da carne della specie Gallus gallus LINEE GUIDA PIANO DI AUTOCONTROLLO Il presente documento si intende fornire una traccia
DettagliIl/ La sottoscritto/a (nome e cognome) codice fiscale/partita IVA/ID No. nato a residente in via n. CAP Nazione tel. / fax / e-mail.
(S.C.I.A.)SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA DI VENDITA/SOMMINISTRAZIONE TEMPORANEA DI ALIMENTI E BEVANDE, ANCHE GRATUITA, AL PUBBLICO NEL PERIODO DELL EVENTO EXPO MILANO 2015 (1 MAGGIO 31 OTTOBRE
DettagliSEGNALAZIONE CERTIFICATA D INIZIO ATTIVITA PER MANIFESTAZIONI TEMPORANEE
Dir. DB2000 Sett. DB2017 Allegato n. 3 di 3 Pag. 1 ALLEGATO 3 SEGNALAZIONE CERTIFICATA D INIZIO ATTIVITA PER MANIFESTAZIONI TEMPORANEE All ASL. e p.c. Al Comune di. _l_ sottoscritt in qualità di Nat a
DettagliRistorante Pizzeria - Trattoria
Relazione Tecnica (ai sensi della delibera di Giunta Regionale n. 970/07 Recepimento dei Regolamenti CE 852/2004 e 853/2004 ed ai sensi della Determina n. 9746 del 26/07/2007 del Responsabile Servizio
DettagliRICHIESTA DI RILASCIO DI AUTORIZZAZIONE SANITARIA PER BAR E RISTORANTE (Igiene Pubblica)
Marca da bollo Al Signor SINDACO DEL COMUNE di RICHIESTA DI RILASCIO DI AUTORIZZAZIONE SANITARIA PER BAR E RISTORANTE (Igiene Pubblica) Il sottoscritto Cognome Nome Codice fiscale Data di nascita Cittadinanza
DettagliRiferimenti normativi
CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi
DettagliAL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI CERCENASCO. OGGETTO: Dichiarazione di inizio attività di acconciatore - estetista - centro di abbronzatura.
Compilare in triplice copia AL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI CERCENASCO OGGETTO: Dichiarazione di inizio attività di acconciatore - estetista - centro di abbronzatura. Il sottoscritto nato a (Prov. di ) il
DettagliSchema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi
Schema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi Identificazione pericoli Figure professionali Ambienti Valutazione di esposizione dei rischi Altri rischi antiparassitari
DettagliRegolamento. per la Commissione Mensa. del servizio. di ristorazione scolastica
Regolamento per la Commissione Mensa del servizio di ristorazione scolastica Delibera di Giunta Comunale n 20 del 27/01/2011 Art. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO La Commissione Mensa esercita, nell interesse
DettagliFORMAGGI DELLA TUSCIA VITERBESE MODALITA DI OTTENIMENTO DELLA LICENZA D USO DEL MARCHIO COLLETTIVO TUSCIA VITERBESE
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI VITERBO FORMAGGI DELLA TUSCIA VITERBESE Aprile 2012 Disposizioni generali Il presente Regolamento riporta le norme e le procedure necessarie per
DettagliREGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I
REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I NORME DI CARATTERE GENERALE Art. 1 (Oggetto) 1. Il presente regolamento, emanato
DettagliCOMUNICA. che presso i locali o negli spazi (stands) posti in Radda in Chianti / Gaiole in Chianti Via/Piazza/Loc...
SERVIZIO ASSOCIATO COMUNI DI RADDA E GAIOLE IN CHIANTI SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ PER SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE DI CUI AGLI ARTT. 42 e 45 DELLA L.R. 28/2005 l SOTTOSCRITT
DettagliREGOLAMENTO ALBERGO DIFFUSO. Articolo 1 (Ambito di applicazione) Articolo 2 (Definizione tipologica)
REGOLAMENTO ALBERGO DIFFUSO Articolo 1 (Ambito di applicazione) Il presente regolamento disciplina la forma di ricettività denominata Albergo Diffuso nei centri storici urbani, di cui all articolo 12,
DettagliAL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI. SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (ad efficacia immediata) Acconciatore - Estetista - Centro di abbronzatura
AL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI OGGETTO: SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (ad efficacia immediata) Acconciatore - Estetista - Centro di abbronzatura Il sottoscritto nato a (Prov. di ) il cittadinanza
DettagliCONTROLLO UFFICIALE NEI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE
CONTROLLO UFFICIALE NEI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE Genova, 2 luglio 2014 Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Le vostre domande e le nostre risposte Per alcune di esse,
DettagliRequisiti sanitari e di bio-sicurezza delle aziende suine
Requisiti sanitari e di bio-sicurezza delle aziende suine Nell'ambito del controllo ufficiale delle aziende suinicole, i Servizi veterinari delle ASL devono verificare i seguenti aspetti generali: -lo
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA Art. 1 Finalità La Commissione mensa è un organismo consultivo che si propone di : a) migliorare la qualità della refezione scolastica;
DettagliCONTRATTO DI APPALTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI MENSA AZIENDALE. la Ditta... con sede in... via... n... in
Ent 11 CONTRATTO DI APPALTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI MENSA AZIENDALE Con la presente scrittura privata tra: la Ditta... con sede in... via... n.... in persona del sig...., committente, Codice fiscale...
DettagliIl Manuale di Corretta Prassi per le Imprese Agricole. Corso per i Coordinatori Regionali di Campagna Amica 5 marzo 2013
Il Manuale di Corretta Prassi per le Imprese Agricole Corso per i Coordinatori Regionali di Campagna Amica 5 marzo 2013 Il Manuale di Corretta Prassi Coldiretti Validato dal Ministero della Salute a gennaio
DettagliLINEE GUIDA PER LA TRASFORMAZIONE E LA VENDITA DEI PRODOTTI ALIMENTARI E PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE DA PARTE DELLE AZIENDE AGRICOLE
REGIONE PIEMONTE Assessorato alla Sanità - Direzione sanità pubblica LINEE GUIDA PER LA TRASFORMAZIONE E LA VENDITA DEI PRODOTTI ALIMENTARI E PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE DA PARTE DELLE
DettagliTABELLA B (Art. 38) REQUISITI MINIMI OBBLIGATORI PER LA CLASSIFICAZIONE DELLE COUNTRY-HOUSE
TABELLA B (Art. 38) PER LA CLASSIFICAZIONE DELLE COUNTRY-HOUSE 1. Buono stato di conservazione e manutenzione dell immobile 2. Arredamento delle unità abitative funzionale e di buona fattura 3. Un locale
Dettagli