AODV231 ASSORECA Laboratorio 231 Milano, 21 novembre 2011
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1 AODV231 ASSORECA Laboratorio 231 Milano, 21 novembre 2011 IL DECRETO 231 E I NUOVI REATI AMBIENTALI Art. 25-undecies D.lgs. 231/2001 L AGGIORNAMENTO DEL MODELLO avv. Mara Chilosi Partner di B&P Avvocati Largo Guido Donegani 2, Milano Tel. 02/ mara.chilosi@buttiandpartners.com
2 231 e ambiente: l approccio per l aggiornamento del Modello I reati ambientali sono stati introdotti nel catalogo 231 con effetto dal 16 agosto e non esiste un periodo transitorio per l aggiornamento del Modello A differenza che per i reati di cui all art. 25-septies, i tempi di reazione della magistratura sono stati molto rapidi: si registrano già alcuni casi Alto rischio di commissione di diversi reati ambientali inseriti nel catalogo: fattispecie contravvenzionali colpose di pericolo astratto, molto spesso connesse a violazioni formali e/o dipendenti principalmente dal comportamento di terzi (fornitori) da dove partire?
3 231 e ambiente: l approccio per l aggiornamento del Modello Differenza tra enti dotati di un SGA certificato ed enti non dotati di un SGA certificato Strategia di implementazione progressiva del Modello Parte speciale Ambiente basata (anche) sul rischio sanzionatorio per l impresa Peculiarità dei reati in materia di gestione dei rifiuti Il ruolo fondamentale della giurisprudenza per la mappatura dei rischi e l individuazione delle misure di prevenzione e controllo
4 231 e ambiente scarichi di acque reflue Articolo (D.lgs. 152/2006) Fattispecie Sanzione per la persona fisica Sanzione per l ente Art, 137, comma 2 Art. 137, comma 3 Scarico di acque reflue industriali contenenti sostanze pericolose (Tab. 5 e 3/A All. 5 Parte III) senza autorizzazione o con autorizzazione sospesa o revocata Scarico di acque reflue industriali contenenti sostanze pericolose (Tab. 5 e 3/A All. 5 Parte III) in violazione delle prescrizioni autorizzative o comunque impartite dall Autorità competente Arresto Arresto Art. 137, comma 5, primo periodo Scarico di acque reflue industriali con superamento dei limiti di scarico fissati dalle Tab. 3 e 4 All. 5 Parte III in relazione alle sostanze pericolose di Tab. 5 All. 5 Parte III ovvero dei limiti più restrittivi fissati dall Autorità competente Art. 137, comma 5, secondo periodo Art. 137, comma 11 Scarico di acque reflue industriali con superamento dei limiti di scarico fissati in relazione alle sostanze pericolose di Tab. 3/A All. 5 Parte III Violazione del divieto di scarico su suolo, sottosuolo e acque sotterranee Arresto Art. 137, comma 13 Scarico in mare da parte di navi o aeromobili di sostanze o materiali vietati Arresto
5 231 e ambiente rifiuti e bonifiche Articolo (D.lgs. 152/2006) Fattispecie Sanzione per la persona fisica Sanzione per l ente Art, 256, comma 1, lett. a Gestione illecita di rifiuti non pericolosi Arresto o ammenda + confisca del mezzo di trasporto Art. 256, comma 2, lett. b Gestione illecita di rifiuti pericolosi + confisca del mezzo di trasporto Art. 256, comma 3/1 Discarica abusiva + confisca e ripristino Art. 256, comma 3/2 Discarica abusiva per rifiuti pericolosi + confisca e ripristino Art. 256, comma 4 Inosservanza delle prescrizioni o assenza dei requisiti per iscrizioni/comunicazioni Le tre precedenti ridotte delle metà Art. 256, comma 5 Miscelazione vietata Art. 256, comma 6/1 Deposito temporaneo illecito di rifiuti sanitari pericolosi Arresto o ammenda Art. 257, comma 1 Omessa comunicazione di inquinamento. Omessa bonifica con superamento delle CSR Arresto o ammenda Art. 257, commi 1 e 2 Omessa bonifica con superamento delle CSR per inquinamento da sostanze pericolose Art. 258, comma 4/2 Predisposizione/utilizzo di certificato di analisi falso Reclusione
6 231 e ambiente rifiuti e bonifiche Articolo (D.lgs. 152/2006) Fattispecie Sanzione per la persona fisica Sanzione per l ente Art. 259/1 Traffico illecito di rifiuti + confisca del mezzo di trasporto Art. 260, commi 1 e 2 Attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti Reclusione + pene accessorie (interdizione definitiva dall esercizio dell attività per gli enti stabilmente utilizzati allo scopo unico o prevalente di commettere il reato) Art. 260-bis, comma 6 Predisposizione/utilizzo di certificato di analisi falso nel SISTRI Reclusione Art. 260-bis, comma 7/2 Trasporto di rifiuti pericolosi senza la copia cartacea della Scheda SISTRI Area movimentazione. Reclusione Art. 260-bis, comma 7/3 Utilizzo di certificato di analisi falso durante il trasporto Reclusione Art. 260-bis, comma 8/1-2 Trasporto di rifiuti con copia cartacea della Scheda SISTRI Area movimentazione fraudolentemente alterata Reclusione + fermo del veicolo
7 231 e ambiente inquinamento provocato dalle navi Articolo Fattispecie Sanzione per la persona fisica Sanzione per l ente Art. 8, comma 1 D.lgs. 202/2007 Versamento doloso in mare delle sostanze inquinanti di cui agli All. I e II alla Convenzione Marpol 73/78 (interdizione definitiva dall esercizio dell attività per gli enti stabilmente utilizzati allo scopo unico o prevalente di commettere il reato) Art. 8, comma 2 D.lgs. 202/2007 Versamento doloso in mare delle sostanze inquinanti di cui agli All. I e II alla Convenzione Marpol 73/78, con danni permanenti o di particolari gravità alle acque, a specie animali o vegetali o a loro parti (interdizione definitiva dall esercizio dell attività per gli enti stabilmente utilizzati allo scopo unico o prevalente di commettere il reato) Art. 9, comma 1 D.lgs. 202/2007 Versamento colposo in mare delle sostanze inquinanti di cui agli All. I e II alla Convenzione Marpol 73/78 Ammenda Art. 9, comma 2 D.lgs. 202/2007 Versamento colposo in mare delle sostanze inquinanti di cui agli All. I e II alla Convenzione Marpol 73/78, con danni permanenti o di particolari gravità alle acque, a specie animali o vegetali o a loro parti
8 231 e ambiente altre fattispecie Articolo Fattispecie Sanzione per la persona fisica Sanzione per l ente Art. 727-bis c.p. Uccisione, distruzione, cattura, prelievo, detenzione di esemplari di specie animali o vegetali selvatiche protette Arresto o ammenda/ Ammenda Art. 733-bis c.p. Distruzione o deterioramento di habitat all interno di un sito protetto Art. 279, comma 5 D.lgs. 152/2006 Emissioni in atmosfera con superamento dei limiti, con contestuale superamento dei valori limite di qualità dell aria Arresto Art. 1, commi 1 e 2 Art. 2, commi 1 e 2 Art. 6, comma 4 Art. 3-bis, comma 1 L. 150/1992 Violazioni della prescrizioni relative al commercio/detenzione di specie animali e vegetali in via di estinzione o di specie animali selvatici che costituiscano pericolo per la salute e l incolumità pubblica (cfr. Regolamenti CE 338/1997 e 939/1997) e falsificazioni di certificati/licenze/notifiche/ dichiarazioni/comunicazioni previste dalla medesima normativa Arresto o ammenda Reclusione/ Reclusione e multa Arresto o ammenda Art. 3, comma 6 L. 549/1993 Violazioni delle disposizioni in merito alla cessazione e riduzione dell impiego delle sostanze ozono-lesive (cfr. Regolamento CE 3093/94) + revoca autorizzazione/licenza nei casi più gravi
9 La casistica giurisprudenziale: Gestione illecita di rifiuti Reato Attività di gestione rifiuti non autorizzata (art. 256, comma 1, lettere a) e b) D.lgs. 152/2006) «Chiunque effettua una attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione, iscrizione o comunicazione di cui agli articoli 208, 209, 210, 211, 212, 214, 215 e 216 è punito: a) con la pena dell'arresto da tre mesi a un anno o con l'ammenda da euro a euro se si tratta di rifiuti non pericolosi; b) con la pena dell'arresto da sei mesi a due anni e con l ammenda da euro a euro se si tratta di rifiuti pericolosi» Casistica giurisprudenziale Attività di trasporto di rifiuti anche in via non continuativa senza autorizzazione (cfr. Cass., sez. III, 13 aprile 2010, n ; Cass., sez. III, , n. 9465); conferimento di rifiuti da smaltire ad impresa priva delle prescritte autorizzazioni (cfr. Cass., sez. III, 13 aprile 2010, n ); trasporto di rifiuti propri non pericolosi con mezzi propri non autorizzati (cfr. Cass., sez. III, , n. 8300); locazione di un terreno a terzi non autorizzati allo svolgimento dell'attività di smaltimento di rifiuti (cfr. Cass., sez. III, , n ); reflui stoccati in attesa di successivo smaltimento (cass., sez. III, , n ); errata qualificazione di un rifiuto come sottoprodotto (cfr. Cass., sez. III, , n ); tardivo smaltimento di rifiuti accumulati in deposito irregolare dal rappresentante di una società subentrato nella gestione dell'impresa (cfr. Trib. Rovereto, , n. 256); movimentazioni di rifiuti con mezzi non autorizzati cominciato in area privata ma destinati all'esterno (cfr. Cass., sez. III, , n. 5312); trasporto di rifiuti diversi da quelli autorizzati (cfr. Cass., sez. III, , n ); delega da parte del titolare dell'autorizzazione di attività di gestione di rifiuti a soggetti non autorizzati (cfr. Cass., sez. III, , n )
10 La casistica giurisprudenziale: Attività organizzate per il traffico illecito Reato Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti (art. 260 D.lgs. 152/2006) «Chiunque, al fine di conseguire un ingiusto profitto, con più operazioni e attraverso l'allestimento di mezzi e attività continuative organizzate, cede, riceve, trasporta, esporta, importa, o comunque gestisce abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti è punito con la reclusione da uno a sei anni. Se si tratta di rifiuti ad alta radioattività si applica la pena della reclusione da tre a otto anni». Casistica giurisprudenziale Gestione dei rifiuti svolta continuativamente in violazione di autorizzazioni, in assenza di autorizzazioni o con autorizzazioni palesemente illegittime (cfr. Trib. Rieti, , n. 17; Cass., sez. III, , n. 358); predisposizione di una, anche rudimentale, organizzazione professionale per la gestione continuativa ed illegale di rifiuti (cfr. Cass., sez. III, , n ); gestione di ingente quantitativo di rifiuti, con operazioni aventi singolarmente ad oggetto anche modiche quantità (cfr. Cass., sez. III, , n ); l ingiusto profitto può essere rappresentato anche dalla semplice riduzione dei costi aziendali (cfr. Cass., sez. III, , n. 358; Cass., sez. IV, , n ) Spesso contestato in concorso con il reato di associazione a delinquere, con i reati relativi ai FIR, con i reati di truffa associati ai titoli abilitativi, con i reati di falso ad es. relativamente alle dichiarazioni rese nelle bollette doganali, con il reato di traffico illecito di rifiuti (spedizioni transfrontaliere), con il reato di disastro
11 I due livelli di normazione interna Primo livello: Modello 231 Codice Etico Mappatura dei rischi Sistema dei poteri Misure di prevenzione e controllo generali + misure cerniera Misure di prevenzione e controllo specifiche per apicali Sistema disciplinare OdV Secondo livello: SGA ISO 14001/EMAS Politica ambientale Manuale Procedure Istruzioni operative Dichiarazione ambientale (EMAS)
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